hobbit ha scritto:Finora i circuiti che ho visto in giro hanno un sapore troppo statosolidaro. Ho tentato questa simulazione per evitare sia il TU necessario con le valvole [...]
allora perché non tenti un circuito tipo quello cui accennavo
nell'altro topic?
Se provi a fare qualche simulazione ti accorgerai facilmente che, pur non usando neanche un tubo, sotto tutti gli aspetti (funzione di trasferimento, spettro di distorsione, impedenza di uscita, overload, clipping, ecc) questo ha un comportamento decisamente "da valvolare", molto simile a quello di un SET (infatti stavo proprio pensando di battezzarlo "Tubeless SETem", cioè emulatore di SET senza tubi...
).
Al contrario, qualsiasi ampli ibrido di impostazione "tradizionale" (composto cioè da un VAS a tubi seguito da un voltage follower a SS) si comporta sostanzialmente come un ampli a stato solido preceduto da un pre a tubi, e quindi di "valvolare" ha ben poco.
IME (e ritengo non per caso), tutti gli ibridi di quel tipo che ho avuto modo di ascoltare (ed ho avuto modo di ascoltarne diversi) suonano più o meno bene (o male), ma sempre con una "impostazione" sostanzialmente da stato solido.
Al contrario, il mio primo ampli "valvolare" (un prodotto commerciale) era in realtà uno strano ibrido "al contrario", che aveva cioè i primi stadi (ingresso, sfasatore e driver) a stato solido (una combinazione di FET e BJT) cui seguiva uno stadio di uscita a tubi (PP di KT88), con TU. E quello invece ti assicuro che aveva uno suono decisamente "da valvolare", in tutto e per tutto.
In definitiva, tra le poche cose di cui ancora sono convinto in questo ambito (e non sono il solo, in effetti) è che quello che fa maggiormente la differenza a livello di suono tra un ampli ed un altro (tanto più tra uno SS ed un valvolare) sono proprio le sue caratteristiche di uscita, o meglio le interazioni tra l'ampli ed il suo carico (diffusore).
Penso perciò che non sia certo un caso che, ad es., il secondo "SSOPT" di Vince, il cui stadio pilota è di fatto un SET in para-feed (laddove il carico anodico è un CCS, mentre il TU è sostituito dal ssopt), suona per l'appunto proprio come un SET (e di ottima qualità, per giunta).
Questo perché, nonostante lo stadio di uscita sia a SS, nel caso della configurazione a "moltiplicatore di impedenza" (AKA ssopt) non è questo a gestire le interazioni con il carico, ma al contrario a farlo è il circuito che lo pilota (cioè in quel caso il tubo, mentre in quello proposto sarebbe il SRPP di FET, che per molti versi si comporta in modo simile ad un singolo triodo in SE).
hobbit ha scritto:[...] sia per evitare il grosso condensatore finale necessariamente elettrolitico (i condensatori dell'alimentazione sono in qualche modo bufferati dai mosfet).
ehm... no.
Come salta meglio all'occhio se ridisegni lo schema spostando quei condensatori (e magari esplicitando lo schema dell'alimentatore), non cambia nulla - tranne il fatto che hai due condensatori (sostanzialmente in parallelo dal punto di vista del segnale) anziché uno solo. I cap sono sulla maglia di uscita, in serie al carico: i mosfet non "bufferano" proprio nulla in tal senso.