come lo DI.CO. sbaglio?

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riccardo
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Messaggio da riccardo »

Ahò: premetto che questo non è un ragionamento politico in senso stretto, almeno non riguarda gli schieramenti, nelle intenzioni.

Facciamoci due conti in tasca.
Da tutte le parti si sta facendo di tutto per propalarci, in modo più o meno subliminale, che il governo sia stato posto in minoranza e caduto perchè i cattolici, o meglio "il Vaticano" sono contrari a regolare i rapporti e i diritti patrimoniali reciproci relativi ai soggetti che siano o abbiano convissuto more uxorio, o no.

IO non penso in linea di principio, che il Vaticano, avendo accettato già in passato la regola, che nel caso dei parlamentari o senatori è lege da anni..se ne sbatta dell'interesse dei cittadini italiani a essere governati con continuità e coscienza, in un momento francamente rovinoso per gran parte degli italiani.

Non è che stà storia dei DI.CO. è uno specchietto per le allodole?
Vi faccio un esempio: il Decreto Legge correlato alla Legge finanziaria, entrato in vigore il 31 gennaio 2007, prevede che a far data da 30 giorni dalla vigenza del decreto stesso, sia illegale pretendere i costi di ricarica, per i gestori di telefonia cellulare.
Quindi, dal 5 marzo, nessuno potrà chiedere ai consumatori quelle somme, che non sono piccole.
Stranamente, chi si opponeva al provvedimento, usava come arma dialettica il fatto che fosse un provvedimento demagogico, di effetto trascurabile, privo di importanza economica. Se privo di importanza economica, percè vietare di riscuotere i costi di ricarica? (FASULLI, ingiustificabili, e inesistenti in tutto il resto del mondo). Già..
Bene: in italia ci sono 30 milioni di cellulari con scheda ricaricabile?.
A parte il vantaggio economico conseguente all'anticipazione delle somme..ceh il gestore intasca anche mesi prima del consumo effettivo, apparte che si appropriano dei soldi non consumati se la scheda non viene RI RI caricata entro 11 mesi dalla ultima ricarica.....
30 milioni di cellualari che dite, faranno 5 ricriche l'anno, in media, da 50 euro?
E ogni ricarica ha un costo di 5 euro? bene, provate a fare (30.000.000 x 5 )x 5=?
Ma le cifre sono diverse, maggiori, enormi...

Allora, torniamo al decreto Legge: dovete sapere che per regola costituzionale, un Decreto Legge cessa di avere valore (non è più legge dello stato, quindi non obbliga nessuno) se le camere non lo convertono in legge ENTRO 60 giorni dalla entrata in Vigore..in questo caso, il decreto è entrato in vigore il 31 gennaio. Scade, perde vigenza, a fine Marzo, se la camera non lo vota...
Se non c'è governo, non c'è agenda parlamentare, credo, non ci sarà reitera legislativa del decreto, TORNERANNO I COSTI DI RICARICA...
Quindi, mentre i costi di ricarica ora sono LEGGE, i DI.CO sono solo un disegno di legge, ossia una proposta, un progetto, di fatto, non esistono...
Allora, siamo sicuri che la responsabilità di una autorità religiosa, non sia ancora una volta usata in modo strumentale, per nascondere e dissimulare gli interessi di pochi?
E ancora, come per i cellulari, i famosi pacchetti di liberalizzazione del mercato...ancora non approvati, non minacciano delle enormi e illegittime, o ingiustificabili rendite di posizione?
Allora, chi ha fatto cadere il Governo, una imprescindibile esigenza religiosa e morale, o piuttosto un sottobosco affaristico che NON VUOLE LA CONCORRENZA e vuole continuare a campare in modo inefficiente ALLE NOSTRE SPALLE?
E che centra la politica, di destra e sinistra, con l'approfittamento e l'inganno?
Questa non è politica....

Saluti

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Messaggio da Arge »

Questa non è politica....



Originariamente inviato da riccardo - 25/02/2007 :  12:53:57
La politica o la religione sono scuse per muovere gli interessi dei "potenti" a discapito dei più deboli......è la legge della natura applicata agli uomini.

nulla di strano o nuovo.


JOE
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Messaggio da Giaime »

Il tuo Riccardo è un ragionamento lungimirante e estremamente perspicace che apprezzo molto.

Ricordo di aver letto qualcosa di molto simile sul Manifesto di oggi, casomai se trovo più tardi il riferimento lo posto.

Io però aggiungerei anche qualcosa di più grave, oltre al tuo preciso esempio con le ricariche dei telefonini: abbiamo un'altra fortissima conseguenza, ovverosia la blindatura più completa per tutta una serie di oscenità e scempi:
  • Tav;
  • Afghanistan;
  • Vicenza;
  • Rigassificatori;
  • e molto altro.
Questioni oramai cadute nel dimenticatoio, invece, sono il MOSE e il Passante, qui in Veneto. E la cosa che mi fa più rabbia è che una certa parte del centrosinistra abbia ottenuto i voti degli ambientalisti e pacifisti proprio per impedire che si facessero alcune cose :evil:


Saluti termoionici
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riccardo
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Messaggio da riccardo »

lo sai Giame, qual'è la cosa che più mi riempie, da cittadino "modello" che rispetta le Istituzioni, difende il Diritto, osserva i Tributi, e ha un comportamento eticamente corretto con gli altri e rispettoso della Religione (quale che sia..)?
Che una disamina onesta, del comportamento aberrante tenuto da poco più di 900 soggetti di cui parecchi pluripregiudicati, e altri impuniti per sorte.. sia appannaggio di giornali definiti "estremistici" come il Manifesto da te citato.

Mi domando, cari miei: ma sorvegliare le sorti del proprio paese con la stessa diligenza che si usa - e SI DEVE usare - con le questioni del proprio condominio, E' ESTREMISTA??????

Controllare le malefatte dei nostri politici come sorvegliamo l'operato del nostro gommista, del nostro idrauclico, è estremista?

Cercare di discernere le bugie che ci raccontano, con la stessa cura con cui sorvegliamo le cose che ci dicono i nostri figli, i nostri coleghi, i nostri sottoposti, E' ESTREMISTA?

E COME MAI, allora, se il comportamento corretto del buon padre di famiglia NON E' ESTREMISTA, i nostri giornali e organi di informazione si comportano in modo non conforme a questa regola del diritto?
PERCHE??????







Saluti

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Messaggio da hal9000 »

Beh è risaputo da tempo oramai che l'informazione italiana è alla deriva, quella dei giornalisti è una classe di latitanti purtroppo. Per fortuna che alcune mosche bianche che raccontano i fatti nudi e crudi ci sono ancora, ma le notizie ti tocca andarle a cercare visto che i tg sono ad appannaggio delle "opinioni" e corredati di angolo cottura.

Alessandro
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Messaggio da mr2a3 »

Non è che stà storia dei DI.CO. è uno specchietto per le allodole?
Vi faccio un esempio: il Decreto Legge correlato alla Legge finanziaria, entrato in vigore il 31 gennaio 2007, prevede che a far data da 30 giorni dalla vigenza del decreto stesso, sia illegale pretendere i costi di ricarica, per i gestori di telefonia cellulare.
Quindi, dal 5 marzo, nessuno potrà chiedere ai consumatori quelle somme, che non sono piccole.
Stranamente, chi si opponeva al provvedimento, usava come arma dialettica il fatto che fosse un provvedimento demagogico, di effetto trascurabile, privo di importanza economica. Se privo di importanza economica, percè vietare di riscuotere i costi di ricarica? (FASULLI, ingiustificabili, e inesistenti in tutto il resto del mondo). Già..
Bene: in italia ci sono 30 milioni di cellulari con scheda ricaricabile?.
A parte il vantaggio economico conseguente all'anticipazione delle somme..ceh il gestore intasca anche mesi prima del consumo effettivo, apparte che si appropriano dei soldi non consumati se la scheda non viene RI RI caricata entro 11 mesi dalla ultima ricarica.....
30 milioni di cellualari che dite, faranno 5 ricriche l'anno, in media, da 50 euro?
E ogni ricarica ha un costo di 5 euro? bene, provate a fare (30.000.000 x 5 )x 5=?
Ma le cifre sono diverse, maggiori, enormi...


Allora, siamo sicuri che la responsabilità di una autorità religiosa, non sia ancora una volta usata in modo strumentale, per nascondere e dissimulare gli interessi di pochi?
E ancora, come per i cellulari, i famosi pacchetti di liberalizzazione del mercato...ancora non approvati, non minacciano delle enormi e illegittime, o ingiustificabili rendite di posizione?
Allora, chi ha fatto cadere il Governo, una imprescindibile esigenza religiosa e morale, o piuttosto un sottobosco affaristico che NON VUOLE LA CONCORRENZA e vuole continuare a campare in modo inefficiente ALLE NOSTRE SPALLE?
E che centra la politica, di destra e sinistra, con l'approfittamento e l'inganno?
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Originally posted by riccardo - 25/02/2007 :  12:53:57
Ci vogliamo mettere sopra anche la disdetta dei contratti TAV Mi-Pd e Mi-Ge assegnati senza gara da Necci nel '91 (e non ancora finanziati) a Impregilo e Saipem?

E forse anche l'equiparazione dei finti autocarri (SUV immatricolati di comodo) alle autovetture ha schiacciato qualche calletto?
Chissà perchè queste parti della finanziaria sembra non importino a nessuno (tranne forse a chi prima eludeva? :twisted: ).

Ciao
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<< e disen pora italia, pora italia, pronta la crus per quei chi sbaglia . . >>
Ciao, Massimo
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Messaggio da riccardo »

Mah, la tua interpretazione dell'atteggiamento dei giornalisti italiani mi trova dubbioso.
Io immaginavo che fare il giornalista più che un mestiere sia una professione. Ossia una di quelle scelte lavorative che si fanno per passione, e che alla loro base ci debba essere una sorta di fuoco di conoscienza, e uno spirito di intelligenza critica.
Ora, il becero senso comune mi dice che qui dove siamo, diventi giornalista se tuo zio, al minimo, è qualcuno, o se qualcuno deve un favore a un tuo mentore politico a cui tu hai fatto, o meglio FARAI un favore...
Presa così la questione, non sarebbero altro che una accozzaglia di servi della gleba, con l'unica dignità del pastone, più o meno ricco, che chi comanda gli versa nel trogolo a fine mese. Fattorini, diciamo.
Però se penso per esempio alla trasmissione televisiva RIOT, di Sabina Guzzanti, chiusa di botto, a forza, perchè più che far satira diffondeva vere notizie.. http://it.wikipedia.org/wiki/Raiot i miei dubbi aumentano di colpo...

Perchè gli unici posti dove chi diffonde le notizie deve chinare il capo e tacere sono quei posti dove non c'è libertà.
E noi saremmo a questo?


Beh è risaputo da tempo oramai che l'informazione italiana è alla deriva, quella dei giornalisti è una classe di latitanti purtroppo. Per fortuna che alcune mosche bianche che raccontano i fatti nudi e crudi ci sono ancora, ma le notizie ti tocca andarle a cercare visto che i tg sono ad appannaggio delle "opinioni" e corredati di angolo cottura.

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Originariamente inviato da hal9000 - 25/02/2007 : 18:34:33
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Messaggio da Piercarlo »

Mah, la tua interpretazione dell'atteggiamento dei giornalisti italiani mi trova dubbioso.
Io immaginavo che fare il giornalista più che un mestiere sia una professione. Ossia una di quelle scelte lavorative che si fanno per passione, e che alla loro base ci debba essere una sorta di fuoco di conoscienza, e uno spirito di intelligenza critica.
Ora, il becero senso comune mi dice che qui dove siamo, diventi giornalista se tuo zio, al minimo, è qualcuno, o se qualcuno deve un favore a un tuo mentore politico a cui tu hai fatto, o meglio FARAI un favore..
Anni fa, come supplemento ad "Avvenimenti", era uscito un libriccino, "Sotto la notizia niente", di Paolo Fracassi (diretore o redattore di avvnimenti, non mi ricordo più) che spiegava molto bene cosa é *veramente* un giornalista oggi. E' una figura professionale sì... ma non ha più niente a che vedere con il giornalista classico (alla Mark Twain per intederci i cui epigoni possono ritrovarsi, con un po' di fantasia, in Bernstein e Woodward, i giornalisti che fecero saltare Nixon con lo scandalo Watergate... Ma già lì, con la presenza di "Gola Profonda" era un giornalismo già *molto* proiettato verso il modello attuale. La differenza tra ieri e oggi è ch il giornalista oggi può fare *solo* il velinaro mentre allora poteva fare *anche* il velinaro.

Cioa
Piercarlo

PS - Comunque per diventare "giornalista" in senso tecnico è sufficiente che tu figuri come praticante presso un giornale. Se poi il tuo "praticare" è solo portare il caffé e le brioche fresche al direttore non cambia niente... Tanto il saper scrivere te lo devi imparare da te: in una redazione fanno di tutto per ridurti in macerie quello che tu pensi sia il "saper scrivere" ma poi a ricostruirlo ti devi arrangiare.
Se ad un cerro punto vedi che, non appena entri in ufficio, il redattore capo non sale più automaticamente sul bulldozer, puoi dire che forse hai imparato qualcosa... Fuori di metafora un tempo ai praticanti giornalisti (scelti tra i migliori studenti in circolazione) gli veniva fatto scrivere gli stessi pezzi anche una ventina di volte prima che venissero giudicati accettabili. Come mi ha detto una volta un mio amico, fare il giornalista significa saper ricavare da materiale sufficiente a scriverci un romanzo le mille parole che ti chiedono. Non una di più, non una di meno altrimeni non va bene! :-(

Ciao
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Messaggio da riccardo »

Torno sui DI.CO.
A quanto pare sono spariti dai "programmi governativi"..quindi vediamo se è possibile che siano davvero necessari.
La costituzione garantisce, dico alla buona, l'uguaglianza assoluta dei cittadini.
Uomini e donne, hanno accesso, per istituzionalizzare quell'istinto irreprimibile che è l'amore, a diverse forme di unione, religiosa, civile, acattolica, che servono, più che a conservare l'amore, a definire alcuni aspetti contrattuali destinati niente meno che a sancire, alla base, quella cosa vaga che si chiama ordine pubblico, o meglio ordine sociale. Dal matrimonio, scaturiscono diritti, obblighi, certezze. Consideriamo gli obblighi di assistenza, di mantenimento, di alimenti, di istruzione, di educazione: roba moralmente imprescindibile, ma anche costosa. Già qui si capisce che chi non ha soldi o lavoro serio, non può davvero addossarsi obblighi come questi.
Però è anche vero che a fronte di questi obblighi ci sono precise garanzie per il familiare debole o bisognoso. Tutto è ordinato perchè due cittadini, un uomo e una donna, possano costituire un cellula forte e stabile nel quadro socio economico.Una entità anche economica.
Perciò, abbiamo detto, che il matrimonio sancisce obblighi e crea diritti importantissimi (reversibilità della pensione, subentro nei contratti di locazione, successione meno costosa, ecc ecc. fra due cittadini.
Che sono uguali davanti alla legge, come abbiamo visto.
Quindi, secondo la nostra legge fondamentale, i cittadini possono accedere ad eguali forme di tutela, senza alcuna restrizione.
La stessa Costituzione, nel sancire la totale uguaglianza, vieta ogni forma di discriminazione.
Allora, mettiamola così: due cittadini maschio e femmina sono uguali, dal punto di vista del Diritto, a due cittadini maschi, o a due cittadini femmine.
Pur essendo uguali, però, questi cittadini la cui affettività è orientata verso persone del loro stesso sesso, vengono a essere discriminati, in spregio al dettato costituzionale.
Diciamo che le persone omosessuali, sono libere di innamorarsi, e di desiderare quella convivenza a tempo indeterminato che è anche, più in generale, il coronamento dell'amore eterosessuale. Però, nonostante non sia scritto da nessuna parte, e non potrebbe esserci scritto, del resto, queste persone NON POSSONO accedere a quelle forme di tutela economico sociale frutto del matrimonio, perchè non possono sposarsi.
Ma se i cittadini sono tutti uguali, perchè non possono sposarsi due omosessuali? Perchè non possono, come gli altri, rappresentare l'uno la sicurezza e il conforto anche economico dell'altro?
Già qui, la mancata osservanza della più obbligatoria delle Leggi, la Costituzione, mi pare palese.
Siamo un paese governato da un paese estero piccolo come un francobollo, e questo ci autorizza a non rispettare la nostra Costituzione?
I DI.CO, quindi, dovendo rispettare il dettato della legge, non dovrebbero esistere, in quanto dovrebbe essere scontato che non puoi reprimere la personalità e l'istinto naturale di persone come te, e per giunta privarli di cose che per ogni cittadino debbono essere scontate scontate, come sancire pubblicamente e con effetti giuridici l'amore.



Saluti

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Messaggio da carmine »

Costituzionalmente i diritti sono gli stessi per tutti, la famiglia invece ha dei privilegi in quanto tale perchè svolge una funzione essenziale alla società: produe prole e quindi cittadini, che due f....,pardon omosessuali non possono figlare, quindi niente privilegi. Insomma lo stato acquista a pagamento, anche se parziale i figli, niente figli niente soldi.
Quindi si parla di privilegi, non di diritti.
Finiamola poi di fa dire cose alle costituzione che la costituzione non dice, leggetevi gli articoli 29, 30 e 31 e ditemi dove invece si parla di omo, la costituzione tutela famiglia e figli, non amori innaturali!
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Messaggio da riccardo »

Costituzionalmente i diritti sono gli stessi per tutti, la famiglia invece ha dei privilegi in quanto tale perchè svolge una funzione essenziale alla società: produe prole e quindi cittadini, che due f....,pardon omosessuali non possono figlare, quindi niente privilegi. Insomma lo stato acquista a pagamento, anche se parziale i figli, niente figli niente soldi.
Quindi si parla di privilegi, non di diritti.
Finiamola poi di fa dire cose alle costituzione che la costituzione non dice, leggetevi gli articoli 29, 30 e 31 e ditemi dove invece si parla di omo, la costituzione tutela famiglia e figli, non amori innaturali!


Originariamente inviato da carmine - 04/03/2007 : 21:56:35
Osservazione pertinente, Carmine.
Ma innaturale, mi pare una parola un pochino forzata.
Come fai a definire innaturale, quello che per natura, appunto, è un istinto ineliminabile, e connaturato profondamente alla personalità di un individuo?Si è finocchi o lesbiche come si è neri o cinesi o maschi o femmine....
E ancora, guarda il paradosso: una coppia di omosessuali maschi non può ufficializzare nessuna unione, non può salvaguardare il benessere del convivente perchè la legge ne discrimina la PERSONALITA'. E naturalmente , per quel concerne il mero fatto biologico, due omosessuali maschi non possono avere figli.
Mentre due omosessuali femmine, due lesbiche, pur non potendo formare una famiglia, possono generare un figlio, e tenerlo.
Poi potremmo pure dire che fare figli non è un obbligo. E' un diritto, o un fatto biologico. Liberi si è di NON fare figli, che è uguale a NON poterne avere?
Il Nostro stato VIETA perfino certe tecniche destinate a chi non può averne per cercare di fare figli.

Ma stà famiglia cos'è????
Come mai in Spagna questi discorsi sono, come è naturale, superati?
COSTITUZIONE ITALIANA


ARTICOLO 29
1- La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
(notare il società naturale)

2- Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.


ARTICOLO 30
1- E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio.

2- Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.

3- La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima.


ARTICOLO 31
1- La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.

2- Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.

Saluti

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Messaggio da carmine »

io prima di dire quello che fanno in spagna andrei a leggerlo.
qui nessuno nega nulla a chicchesia, ci sono sovvenzioni parziali per le famiglie che operano un ruolo sociale, fare ed allevare figli. Io non ho nulla in contrario al riconoscimento giuridico delle coppie di fatto o omosessuali, ma a costo zero se omosessuali, perchè già non si fa abbastanza per le coppie normali con figli, hai idea di quanto costi portare alla laurea un figlio? Una donna si occupa dei figli per almeno 25 anni, con costi di un centinio di miglaiia di euro, e se il coniuge muore lo stato se la cava con una pensione più o meno vicino al minimo, a me pare fin troppo poco! e invece di costruire asili ed assistere le famiglie con figli si propone di dare la pensione ai gay!
dico inoltre che comunque si tratta di unioni disastrate, la vita affettiva di siminli individui è gia troppo disordinata, pensate davvero che il maschio di tali coppie non senta il richiamo di una bella e sana ****? e che voglia davvero legarsi? o se come accade voglia solo spolpare uno che ha avuto la disgrazia di nascere gay? Se così fosse il codice civile già offre tutti i mezzi, testamenti ed ssicurazioni, ma nessuno mi pare abbia voglia di provvedere.
e poi se bisogna citare gli altri paesi, allora citiamoli in tutto, perchè non fare il quoziente famigliare come in francia e germania? ? e costruire asili come in germania?

ciao, Carmine.
:) :) :)
carmine
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Messaggio da carmine »

Come fai a definire innaturale, quello che per natura, appunto, è un istinto ineliminabile, e connaturato profondamente alla personalità di un individuo?Si è finocchi o lesbiche come si è neri o cinesi o maschi o femmine....

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bhè non so a voi, ma a ma un c*** maschile ed un pisello al posto di una bella **** mi fa schifo! Che volete farci, io sono all'antica.
MBaudino
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Messaggio da MBaudino »

Che volete farci, io sono all'antica.


Originariamente inviato da carmine - 05/03/2007 :  14:33:14
Beh, non preoccuparti. ognuno ha i suoi difetti. :)

Piuttosto, nelle coppie omosessuali esiste un fattore WAF o è intrensicamente superato? Potrebbe essere una strada - magari dolorosa- per poter acquistare con serenità quelle elettrostatiche che avremmo sempre voluto....
Mauro
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Messaggio da riccardo »

Mauro sbagli, quello è il
GAF
Gay Acceptance factor!!!




Originariamente inviato da MBaudino - 05/03/2007 : 14:52:13

[/quote]

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