Ampli Nuova elettronica classe A a MOSFET

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione delle elettroniche
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hobbit
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Messaggio da hobbit »

Ciao Alieno. Ho visto il thread che indichi, mi ci vuole un po' per leggermelo bene, ma mi sembra che stia venendo fuori un po' contorto, almeno per le mie conoscenze molto, ma molto basilari di elettronica a componenti discreti.
Quello che sarebbe utile per me, non so se altri condividano, è una disamina delle topologie fatta in maniera semplice. Ad ex. se io non sapessi niente di valvole e volessi progettare un piccolo ampli senza molte pretese troverei molto utile una disamina di questo tipo:

http://www.valvewizard.co.uk/

Esiste un qualcosa del genere per lo stato solido rispetto le configurazioni prima accennate da Piercarlo e se no, se ne può parlare in questa sede, ma in un thread appropriato?

Ciao,

Francesco

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Se adopera spesso l'Anello per rendersi invisibile, sbiadisce: infine diventa permanentemente invisibile e cammina nel crepuscolo sorvegliato dall'oscuro potere che governa gli Anelli.
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Messaggio da gserpentino »

Condivido pienamente quello che ha scritto Hobbit, a parte il link che mi porta in un archivio di filmati porno.

ciao
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Messaggio da hobbit »

E' un sito free con pubblicità e in alto sulla destra trovi uno skip e così ti scomparirà la pubblicità "porno"! (purtroppo inevitabile)

Ciao,

Francesco

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Messaggio da gserpentino »

Bello ... ce ne vorrebbe uno simile per lo stato solido....
Piercarlo
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Messaggio da Piercarlo »

Ciao Alieno. Ho visto il thread che indichi, mi ci vuole un po' per leggermelo bene, ma mi sembra che stia venendo fuori un po' contorto, almeno per le mie conoscenze molto, ma molto basilari di elettronica a componenti discreti.
Devo, purtroppo condividere la critica e farla diventare un'autocritica; per fare una sorta di corso (contorto o no) come era nelle mie intenzioni originarie, è richiesta una quantità di tempo che, me ne sono reso conto a mie spese, si riduce rapidissimamente (e me lo portano pure via da tutte le parti, non sempre con mia soddisfazione).

Secondo me esiste una sola via per uscire dall'impasse: l'interattività per capire bene che cosa la gente ha veramente in mente e che cosa vuole veramente sapere per poi fare dei thread ad hoc per risolvere le questioni poste.

Proviamoci con questa faccenda dei circuiti a stato solido "semplici". Una differenza fondamentale di approccio consentiti dai transistori ma non dalle valvole (per ragioni d costi) è che con i transistori si possono studiare insiemi e circuiti che rappresentano dei veri e propri "transistori equivalenti" costruisti più o meno su misura a seconda delle proprie esigenze.
In realtà qualcosa di simile lo si è fatto anche con le valvole ma più a livello di costruzione fisica delle stesse che non a livello di circuiti (che comunque non sono mancati SRPP e Cascodi sono circuiti che possono essere visti anche come "tubi equivalenti" fatti per neutralizzare o volgere a proprio vantaggio delle caratteristiche negative).

Il problema principale dei transistori, dal punto di vista della linearità, è che essi sono spaventosamente asimmetrici - molto più di tubi e FET - non solo per quanto riguarda la transconduttanza (linearmente dipendente dalla corrente di lavoro) ma ache per la banda passante e le capacità interelettrodiche che dipendono la prima dalla corrente di lavoro e la seconda dalla tensione di lavoro dei transistori.

Queste cose le si può rimediare in forma passiva (prendi un transitore e lo "circondi" di ogni forma possibile di controreazione locale che lo faccia stare buono) o in forma attiva (arrangi due o più transistori in modo tale che gli effetti negativi sul segnale delle loro escursioni in corrente e/o in tensione si elidano a vicenda facendo apparire al mondo un "transistor equivalente" dal comportamento più simmetrico rispetto al segnale e con gli aspetti più negativi, se non eliminati, almeno "ammorbiditi").

L'esempio più semplice che si può concepire di preamplificatore a bipolari in un certo qual modo "autocompensante" è lo stadio differenziale: i due transistori funzionano sempre in controfase e compensano in larghissima misura le loro asimmetrie potendosi così ottenere dei discreti guadagni con bassa distorsione e, se si vuole, nessun uso della controreazione generale. Non è difficile e di fatto ha un solo punto debole: occorre uno sfasatore che generi un segnale d'ingresso bilanciato (esattamente come con i tubi) e un sommatore che permetta, all'uscita del circuito, di riottenere un segnale unico.

Un altro modo è quello di utilizzare, come "supertransistor", lo stadio VAS utilizzato nel famoso JHL - opportunamente scalato in potenza: si "sfasa" e si "rifasa" tutto da solo!

Altre possibilità: il darlington composto da un FET seguito in cascata da un bipolare ed entrambi aimentati sul source (il FET) e sull'emettitore (il bipolare) da generatori di corrente. Si può ottenere in questo modo un inseguitore di tensione a bassissima distorsione, buona corrente di uscita (se si dimensionano opportunamente i generatori) e assolutamente zero controreazione generale con in più alta impedenza di ingresso (comunque fissabile a un valore "sicuro" da una resistenza) e impedenza di uscita convenientemente bassa. A parte l'alimentazione (eh sì, quella bisogna pulirla prima...) si ha un inseguitore di tensione della stessa qualità ottenibile con un operazionale senza vedere neppure l'ombra degli op-amp!

Sono già tre idee e non abbiamo tenuto conto che a, differenza che con le valvole, esistono i complementari...

Ciao
Piercarlo

PS - Per Alieno: l'altro filone non l'ho dimenticato ma, credimi, non è facile mettere ordine alle cose che vanno dette e allo stesso tempo metterle giù in una forma tale che siano non solo comprensibili ma che anche di aiuto alla comprensione di quanto altri, sicuramente più autorevoli di me, hanno scritto nei libri di testo veri e propri (e di cui ho sentito purtroppo tanti, troppi lamentarsi del fatto che diventano comprensibili... solo dopo che si è capito le cose per altre strade).
Adesso sto scrivendo l'introduzione ai circuiti di uso più comune (emettitore, collettore, base comune, con i loro omologhi a tubi e a FET) e, ti parrà strano, mentre scrivo saltano fuori tante di quelle cose che, se prima sembravano "ovvie", nello scriverle si rivelano tutt'altro che ovvie! :(

Ciao
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Messaggio da hobbit »

Ciao Piercarlo. Mi rendo conto che non sia semplice disquisire l'argomento in maniera organica e completa. Una possibilità potrebbe essere affrontare l'argomento da un punto di vista più pragmatico, ad ex. provando a realizzare stadi tipici, o al limite provando a simularli mettendo in evidenza i comportamenti peculiari, i limiti, od altro. Comunque con calma mica ci corre dietro nessuno, siamo hobbisti non è il nostro lavoro!!!
Un esempio di applicazione di differenziale che mi piacque allora fu il monostato di Comi se non ricordo male, certo usa i fet, ma penso che sia concepibile anche a bjt:
http://www.audiofanatic.it/Amplificator ... stato6.jpg
Ora devo andare poi magari ci rifletto meglio sulla questione.
Ciao,

Francesco

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Messaggio da Alieno »

PS - Per Alieno: l'altro filone non l'ho dimenticato ma, credimi, non è facile mettere ordine alle cose che vanno dette e allo stesso tempo metterle giù in una forma tale che siano non solo comprensibili ma che anche di aiuto alla comprensione di quanto altri, sicuramente più autorevoli di me, hanno scritto nei libri di testo veri e propri (e di cui ho sentito purtroppo tanti, troppi lamentarsi del fatto che diventano comprensibili... solo dopo che si è capito le cose per altre strade).
Adesso sto scrivendo l'introduzione ai circuiti di uso più comune (emettitore, collettore, base comune, con i loro omologhi a tubi e a FET) e, ti parrà strano, mentre scrivo saltano fuori tante di quelle cose che, se prima sembravano "ovvie", nello scriverle si rivelano tutt'altro che ovvie! :(

Ciao

Originariamente inviato da Piercarlo - 09/02/2007 :  19:04:33
Senza fretta, ovviamente! so bene, nel mio piccolo, che ogni volta che si va a riguardare determinati argomenti ne salta fuori sempre, immancabilmente, qualche nuovo aspetto interessante!

Non c'è niente di più bello di una cosa bella!
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Messaggio da Piercarlo »

Ciao Piercarlo. Mi rendo conto che non sia semplice disquisire l'argomento in maniera organica e completa. Una possibilità potrebbe essere affrontare l'argomento da un punto di vista più pragmatico, ad ex. provando a realizzare stadi tipici, o al limite provando a simularli mettendo in evidenza i comportamenti peculiari, i limiti, od altro. Comunque con calma mica ci corre dietro nessuno, siamo hobbisti non è il nostro lavoro!!!
Certamente! Anche perché se fosse un *lavoro* e non un hobby mi sa che dovrei sparare fuori una bella "bolletta" da pagare! :D . Certe cose, forse proprio perché sono antieconomiche, imho si possono solo fare per hobby.
Per quello che riguarda noi mi trovo in mezzo a due spinte contrastanti: da una parte non voglio fare un qualcosa che alla fine non è altro che un parlarmi addosso (che NON mi piace se non quando proprio non se ne può fare a meno) e dall'altra non voglio neppure fare una cosa soltanto pragmatica perché non aiuta a raggiungere quello che per me è un obiettivo moralmente importante: favorire l'indipendenza della gente in ogni aspetto possibile che ha a che fare con questo hobby. Di gente che vende "misteri" o mezze-verità ce n'è fin troppa e ti lascio immaginare dove mi mi sta a pesare: ho subito per tantissimo tempo questo tipo di ignoranza e, se posso fare qualcosa per mettere i bastoni tra le ruote al suo replicarsi, lo faccio e basta.

Ad Alieno (e altri come lui) interessa il discorso affrontato in un certo modo. A te in un altro. Più o meno il primo so come affrontarlo mentre per il secondo c'è ancora qualcosa da mettere a punto ma credo che una strada potrebbe essere questa: prendere, dal materiale presente in rete, i progetti che più o meno colpiscono di più e *discuterli* nei dettagli per capirli meglio. Però per non trasformare certe "narrazioni" in monologhi bhe, i "cantastorie" (e ce ne sono potenzialmente un bel po' qua dentro) hanno bisogno almeno di un'indicazione su in che chiave cantarle le storie.
A te è piaciuto il monostato di Comi? Benissimo! Che cosa ti è piaciuto? Perché ti è piaciuto? Che cosa ti ha convinto e cosa no? Che idee ti ha fatto venire in mente? Che curiosità ti ha suscitato? L'hai costruito? Se sì che cosa ne è venuto fuori? Hai ottenuto quello che ti aspettavi? Se no, perché? E via discorrendo. Sono discorsi che si possono affrontare in tantissimi modi ma per trovarne uno giusto occorre soprattutto *interattività* che significa anche un po' di curiosità per aspetti che vanno un po' oltre il pragmatico.

Riassumendo penso che si potrebbero anche "esaudire" certe richieste con una filosofia del tipo "chiedete e, nel limite del possibile, vi sarà dato". Almeno ci si può provare.

Ciao
Piercarlo
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Messaggio da hobbit »

No non mi sono spiegato bene, un livello secondo me potrebbe essere proficuo è una trattazione simile al sito che ho indicato, magari condita di qualche simulazione. Questo imho, certo che se riesci ed hai voglia di fare una trattazione più completa io sarò il primo felice di ciò. :)

Riguardo il monostato io non l'ho realizzato, ma sarei curioso di costruirlo anche perché è veramente un esempio di trasposizione di topologia valvolare allo stato solido quasi perfetta: un invertotore a carico ripartito, un differenziale pilota e uno stadio finale sepp. La mia citazione del monostato era dovuta a questa tua frase:
L'esempio più semplice che si può concepire di preamplificatore a bipolari in un certo qual modo "autocompensante" è lo stadio differenziale: i due transistori funzionano sempre in controfase e compensano in larghissima misura le loro asimmetrie potendosi così ottenere dei discreti guadagni con bassa distorsione e, se si vuole, nessun uso della controreazione generale. Non è difficile e di fatto ha un solo punto debole: occorre uno sfasatore che generi un segnale d'ingresso bilanciato (esattamente come con i tubi) e un sommatore che permetta, all'uscita del circuito, di riottenere un segnale unico.
Ciao e grazie del contributo alla conoscenza che stai dando! ; )

Francesco

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Messaggio da plovati »

Condivido pienamente quello che ha scritto Hobbit, a parte il link che mi porta in un archivio di filmati porno.

Originally posted by gserpentino - 09/02/2007 :  17:02:47
A me invece dà fastidio che ci siano tutte quelle valvole in mezzo a documenti più interessanti :p :p :grin:

_________
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Piergiorgio
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Messaggio da hobbit »

ROTFL!!!!!!!! :D :D :D :D

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Messaggio da Piercarlo »


A me invece dà fastidio che ci siano tutte quelle valvole in mezzo a documenti più interessanti :p :p :grin:
Io invece il link porno mica l'ho visto... Merito di Firefox o cosa?

Ciao
Piercarlo
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Messaggio da cantinaro »

Interessante. Piercarlo potresti postare lo schema di qualche ampli che ritieni di riferimento?

_________
Piergiorgio


Originariamente inviato da plovati - 08/02/2007 : 12:24:52
Ti posso segnalare i "generi" di finali che secondo me riusciscono tre caratteristiche, due classici e uno "insolito" (in senso buono).

1) sono circuitalmente validi

2) forniscono prestazioni tecnicamente valide

3) suonano bene.

Il primo è un simmetria quasi complementare, un finale che ho avuto per quasi 10 anni anni pur in varie "confezioni" (e con vari preamplificatori di prestazioni variabili). Anche se il pdf è mio lo schema NON è mio, se non per alcuni ritocchi. La vera "mamma" di questo schema è la RCA che, come si può evincere da CHF di un paio di numeri fa, venne proposto del 1968-69 e più o meno scopiazzato per mezzo pianeta.



Immagine Allegato: MyAmp.pdf ( 28760bytes )

Un altro finale che a me è sempre piaciuto molto (e che anche questo è stato ripreso in varie salse da molti progettisti - Aloia compreso) è rappresentato dal Leach Amplifier, che secondo me, con qualche miglioria accessoria soprattutto dal punto di vista "cosa dargli da mangiare" (alimentazione!) è il "top" delle circuitazioni per finali a stato solido.

Infine l'unico "insolito" ma buono che mi sia veramente piaciuto e il classico finalino di JLH in classe A. Per me, con quel suo circuito che è allo stesso tempo VAS e driver finale (in realtà è un vero e proprio VAS di potenza!) ha un non so che di affascinante, non fosse che per il fatto che rappresenta il segno visibile di un pensare per conto proprio.

Di questi due ho i pdf ma non i link (e non posto postare i pdf per ragioni di copyright: se qualcuno si ricorda i link originali dove reperire gli schemi...)

Del JLH mi era venuto una volta una mezza idea di farne un ponte (che è rimasto... sospeso!). Vi giro lo schema perché, se lo "dimezzate" vi ritrovate il JLH classico.

Ciao
Piercarlo





Originariamente inviato da Piercarlo - 08/02/2007 :  12:56:16
Ciao piercarlo. avendo un po di tempo libero leggevo sul forum i tuoi missli sui mosfet della IRF.
E' vero:
1) sono mosfetrs di produzione di massa e a basso costo.
2) caratteristiche non lineari? Forse si, ma con riserva.
3) autooscillano se non gli fai un buon tracciato? si .
4) utilizzati anche dai cani? si, costano poco.

Non è vero:
1) suonano male.
2) gli hitachi suonano meglio e sono più lineari.
3) Pass è un cretino e tu hai capito tutto ( credimi, io lo conosco e forse c'è da imparare qualcosa)
4) io li uso nei miei progetti e vanno da dio.
5) "punto di vista" carino lo schema del tuo ampli, ma scolastico, gestisce poca potenza ed è facile farlo stare all'impiedi, e poi il condensatore da 470uf 10V è una soluzione banale ad un problema serio e sai come suonerebbe senza?
6) proteggerlo da sovracorrenti? quante volte lo hai bruciato?
7) Abbiamo tutti da imparare, pazz on lo zen ha solo proposto un kit per neofiti, facile e ben suonante, cosa che invece non fai tu con il tuo, poichè ammesso che lo sia, forse non sta tranquillamente all'impiedi.
8) scusa per il tono che sembra assumenre la mia mail, nessuna cattiveria, nessuna aggressività, nessuna polemica....ho solo i calli in questo ambiente e il giorno cheavrò delle certezze, allora potrò morire.
Io credo che la fantasia stia alla base di ogni progetto, non importano i materiali ne i componenti utilizzati.
Quelli solo ci supportano nel fine che vogliamo raggiungere.
Quando pass disegnava i treshold io e tu stav amo ancora prendendo il latte da mamma e non sai le scelte commerciali e di stabilità del prodotto che li anno condotti a scegliere quel componente.
Per un individuo smaliziato come te, è facile leggere la spazzatura che ricopre il pianeta da apparecchiature pseudoaudio che vantano nomi importanti, ma è anche reale il fatto che a volte, anche secondo i miei gusti, delle cose non dovrebbero suonare e invece lo fanno, e anche bene.
Solo ascoltando e cercando di capire le differenze, alla fine ci può essere un reale miglioramento.
Senza preconcetti dovresti costruirti uno zen e confrontarlo con il tuo ampli, epoi sulla base delle differenze d'ascolto, giudicare:
Il tempo impiegato a costruirlo.
Il denaro impiegato per costruirlo.
il suono ottenuto sulla base di quanto sopra.
il confronto con il tuo.

Ricordarsi sempre che un'apparecchiatura con delle buone misure non è detto che abbia un bel suono, mentre una con un bel suono, nelle maggior parte dei casi si.
Se ci fosse una verità ci sarebbe solo uno che fa soldi e gli altri si limiterebbero a copiare.
Che quanto ho detto sopranon è vero perchè non esiste il gusto ma il suono è uno, e c'è chi si avvicina di più e chi meno, e sarebbe bello che qualcuno cominciasse a copiare delle cose che vanno bene e a non produrre spazzatura.
Spero tu risponda a questa mail, il mio non voleva essere un monologo ed è chiaro che per quanto detto sopra anche io ho da imparare da te.
Ciao e in amiciziainaudio
Marco
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Messaggio da plovati »

Ah, finalmente una bella diatriba da statosolidari. :D
Passatemi i pop-corn. :D :D

_________
Piergiorgio
_________
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Messaggio da mrttg »

Ah, finalmente una bella diatriba da statosolidari. :D
Passatemi i pop-corn. :D :D

_________
Piergiorgio


Originally posted by plovati - 14/02/2007 : 10:26:38
Dove si comprano i biglietti :D

Tiziano

PS: queste potrebbe essere la premessa per organizzare un futuro "CONTEST AUDIOFAIDATE STASOLIDARO" che ne pensate
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Messaggio da Piercarlo »


Non è vero:
1) suonano male.
2) gli hitachi suonano meglio e sono più lineari.
3) Pass è un cretino e tu hai capito tutto ( credimi, io lo conosco e forse c'è da imparare qualcosa)
Rispondo: sulle persone non mi mettere in bocca cose che non ho detto, grazie. Sulle cose, non ho mai detto "suonano meglio" ho solo detto "si comportano meglio" (riguardo ai mos laterali).
4) io li uso nei miei progetti e vanno da dio.
Buon per te... Io non li userò mai e non ne sento proprio il bisogno. Se mai sentirò la necessità di usare componenti "mitici" cercherò per conto mio...
5) "punto di vista" carino lo schema del tuo ampli, ma scolastico, gestisce poca potenza ed è facile farlo stare all'impiedi, e poi il condensatore da 470uf 10V è una soluzione banale ad un problema serio e sai come suonerebbe senza?
6) proteggerlo da sovracorrenti? quante volte lo hai bruciato?
Di cosa stai parlando? Specifica... c'erano TRE schemi portati come esempio... Quanto agli schemi "scolastici" sono tutti schemi che girano in una forma o nell'altra dalla seconda metà degli anni sessanta... Cos'hanno di male?
7) Abbiamo tutti da imparare, pazz on lo zen ha solo proposto un kit per neofiti, facile e ben suonante, cosa che invece non fai tu con il tuo, poichè ammesso che lo sia, forse non sta tranquillamente all'impiedi.
"Pazz" (che non è affatto pazz...) sa bene cosa sono i polli e come farli rendere... Come sanno farlo in tanti in questo campo. Io preferisco i progetti di questo signore qua:

http://sound.westhost.com/

Che, quantomeno, non tratta da polli nessuno.
8) scusa per il tono che sembra assumenre la mia mail, nessuna cattiveria, nessuna aggressività, nessuna polemica....ho solo i calli in questo ambiente e il giorno cheavrò delle certezze, allora potrò morire.
No, figurati... solo una difesa d'ufficio dell'IDOLATRIA che abbonda in questo ambiente (e non solo per Pass ovviamente). Mi spiace dirlo ma ai vitelli d'oro preferisco i vitelli comuni. Almeno posso mangiarli!
Quelli solo ci supportano nel fine che vogliamo raggiungere.
Quando pass disegnava i treshold io e tu stav amo ancora prendendo il latte da mamma e non sai le scelte commerciali e di stabilità del prodotto che li anno condotti a scegliere quel componente.
Proprio perché Pass disegnava quelle cose mi da particolarmente fastidio essere preso in giro. Fosse un cialtronazzo qualsiasi amen. Ma non lo è... e la cosa ha un certo non so che di DOLO. Pensieri miei comunque.
Per un individuo smaliziato come te, è facile leggere la spazzatura che ricopre il pianeta da apparecchiature pseudoaudio che vantano nomi importanti, ma è anche reale il fatto che a volte, anche secondo i miei gusti, delle cose non dovrebbero suonare e invece lo fanno, e anche bene.
Anche la radiolona di mia nonna suonava bene (nel senso di "piacevole"). Questo non significa che non ci potesse essere qualcosa di meglio... come in effetti c'era (non mi non mi sono inventato niente, uso semplicemente quello che c'è già, anche come idee - TUTTE le idee "nuove" che ho avuto le hanno avuto già altri prima di me... e non mi stupisco più di tanto visto che ci sono *almeno* alcuni *milioni* di ingegneri pensanti sul pianeta!).
Solo ascoltando e cercando di capire le differenze, alla fine ci può essere un reale miglioramento.
Senza preconcetti dovresti costruirti uno zen e confrontarlo con il tuo ampli, epoi sulla base delle differenze d'ascolto, giudicare:
Il tempo impiegato a costruirlo.
Il denaro impiegato per costruirlo.
il suono ottenuto sulla base di quanto sopra.
il confronto con il tuo.
Allora, tanto per dirne una, "solo ascoltando" non vuol dire niente. Il fatto che *ti piaccia* ascoltare qualcosa non ti dice molto sul valore intrinseco di quel qualcosa, disco, amplificatore o altro. Dice solo che ti piace e basta.
Personalmente delle *cagate* di Pass e di quanti lo emulano (di Zen ne hanno fatto cloni a non finire) non me ne frega niente anche se, per altri, "suonano bene".
Se devo scendere a quel livello, mi basta riesumare le EL 84 e i due trasfi che ho in uno scatolone e ottengo gli stessi risultati senza spendere neanche più di tanto (giusto per qualche elettrolitico nuovo).
Se venticinque anni fa (tanto per dare una dimensione dei tempi da cui sto circolando...) ho deciso di cercare (e trovare dopo un *bel po'* di tempo) qualcosa di meglio di quelle EL 84, un motivo ci sarà... mentre non c'è, a mio avviso, ancora un valido motivo per tornare indietro...
Ricordarsi sempre che un'apparecchiatura con delle buone misure non è detto che abbia un bel suono, mentre una con un bel suono, nelle maggior parte dei casi si.
Se ci fosse una verità ci sarebbe solo uno che fa soldi e gli altri si limiterebbero a copiare.
Ti stupirebbe sapere che questo connubio "buone misure e cattivo suono" non l'ho mai incontrato? (o meglio, l'ho incontrato in forme tali da farmi dubitare parecchio della buonafede di chi me lo proponeva!) Se ti prendi la briga anche solo di fare una simulazione *seria* su Spice (e per seria intendo: introducendo un po' di non idealità nella simulazione), te ne rendi conto da solo. Prova a simulare il comportamento di un *buon schema* di amplificatore (che dia di per se buoni numeri) ma non con i generatori di tensione ideali bensì con un alimentatore da rete comune... e goditi le sorprese già al simulatore - la realtà è anche peggiore.
Che quanto ho detto sopra non è vero perchè non esiste il gusto ma il suono è uno, e c'è chi si avvicina di più e chi meno, e sarebbe bello che qualcuno cominciasse a copiare delle cose che vanno bene e a non produrre spazzatura.
Io cerco di non copiare più niente da un bel po'... o se devo copiare, compro le cose già fatte e basta (non è che, nella stragrande maggioranza delle volte, mi cambi la vita in modo sconvolgente). Personalmente di cose almeno *degne di essere copiate* non è che ne abbia poi trovate tantissime... soprattutto che valga la pena di sprecarsi a farci un layout un po' più incasinato di quello richiesto dal mettere insieme tre o quattro integrati (dei cui datasheet "tendenzialmente" mi fido molto di più di tanta "audiomitologia").
Spero tu risponda a questa mail, il mio non voleva essere un monologo ed è chiaro che per quanto detto sopra anche io ho da imparare da te.
Non so bene che cosa tu possa imparare da me che non possa anche imparare per conto tuo... Posso solo darti un solo consiglio: non idolatrare niente e nessuno, soprattutto in questo campo, neppure se provenisse da Cristo in persona. Per il resto... basta solo avere pazienza e tempo. Non c'è niente di irraggiungibile. L'elettronica audio non viene quasi più neanche considerata "elettronica", figurati...

Ciao
Piercarlo
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Messaggio da Piercarlo »

[

PS: queste potrebbe essere la premessa per organizzare un futuro "CONTEST AUDIOFAIDATE STASOLIDARO" che ne pensate


Originariamente inviato da mrttg - 14/02/2007 : 10:43:56
Sui contest niente da dire (anche per quello "tubaro"). Ma bisognerebbe trovare un meccanismo per "concentrare" le buone idee che, sia per lo stato solido che per lo "stato tubaro", sono sempre sparse un po' dappertutto. Trovare una cornisce in cui tante buone idee, sicuramente collaudate da qualcuno, vengano messe dentro una specie di "bacheca", "cambusa", "dispensa" da cui ciascuno possa pescare quel che gli serve e quando gli serve.

Sogno... come al solito!

Ciao
Piercarlo
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Messaggio da gserpentino »

Vorrei tornare un momento allo schema di nuova elettronica postato.
Una volta costruito come faccio a sapere se effettivamente e' in class A?
Cosa devo misurare?
Come devo misurare?

Con i mosfet non sono avvezzo e non vorrei bruciare qualche cosa.

gabriele
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Messaggio da Piercarlo »

Vorrei tornare un momento allo schema di nuova elettronica postato.
Una volta costruito come faccio a sapere se effettivamente e' in class A?
Cosa devo misurare?
Come devo misurare?

Con i mosfet non sono avvezzo e non vorrei bruciare qualche cosa.

gabriele


Originariamente inviato da gserpentino - 15/02/2007 :  17:42:21
Per quello che ho visto dello schema, inserirei in serie ai source una resistenza di potenza da 0.33 Ohm 3-5 watt e la lascerei inserita - male non fa e un po' di diffidenza verso quella famosa "autoregolazione in temperatura" non guasta. Ai capi di dette resistenze (una qualsiasi delle due inserite) andrei a misurare poi la tensione corrispondente alla corrente di riposo richiesta o predefinita dal progettista (che spero sia stata scritta da qualche parte nel kit!).

Se hai già il kit, posta le sigle dei mosfet che si può fare una "googlata" (magari tra le mie vecchie carte), trovarne le caratteristiche limite e darti qualche consiglio un po' sensato sulla corrente di riposo da assegnare per ottenere un classe A ragionevolmente tale!

Ciao
Piercarlo
nebbioso
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Messaggio da nebbioso »

Cosa devo misurare?

Originariamente inviato da gserpentino - 15/02/2007 :  17:42:21
La corrente nei mosfet.
Come negli amplificatori a valvole, la corrente non deve mai andare a zero durante tutto il ciclo del segnale.

Come devo misurare?


Originariamente inviato da gserpentino - 15/02/2007 : 17:42:21
Ci vuole un oscilloscopio doppia traccia innanzi tutto. Il metodo migliore sarebbe usare una sonda di corrente, altrimenti una piccola resistenza in serie ai source -come dice Piercarlo- su cui attaccare una sonda MA COL PROBLEMA CHE IL MOSFET SUPERIORE AVREBBE BISOGNO DI UNA SONDA FLOTTANTE, altrimenti cortocircuiteresti l'uscita a massa... .
In pratica, una traccia deve far vedere la corrente, l'altra la tensione d'uscita, e devono essere identiche finche' la tensione in uscita non comincia a tosarsi (con un carico collegato, ovviamente).
Due avvertenze:
1) su di un diffusore reale che abbia grosse variazioni della sua impedenza, non e' garantito il funzionamento in classe A se non c'e' un "robusto" margine nella corrente di riposo;
2) se stai usando l'alimentatore del kit (quello con gli LM317, 1 amp nominale)), in vera classe A non ci potrebbe arrivare neanche su 8ohm resistivi; forse un monovia a 16ohm... .

Ciao

Antonino
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