Quando le tensioni diventano pericolose..

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione delle elettroniche
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lisina77
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Messaggio da lisina77 »

Salve a tutti...volevo qualche chiarimento in materia di sicurezza nell'autocostruzione di amplificatori a valvole viste le elevate tensioni in gioco.
Quali accorgimenti utilizzate per evitare "scorloni" per niente piacevoli?
Quando lavoravo come elettrotecnico presso una ditta avevo sempre le mani callose e asciutte, scosse ne ho prese diverse sia alternate che continue, ma sono ancora qui!! Ora invece dopo aver ripreso gli studi mi ritrovo con le mani da fighetta :( ........ok devo ricordarmi di staccare la spina...e poi???
Piercarlo
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Messaggio da Piercarlo »

Salve a tutti...volevo qualche chiarimento in materia di sicurezza nell'autocostruzione di amplificatori a valvole viste le elevate tensioni in gioco.
Quali accorgimenti utilizzate per evitare "scorloni" per niente piacevoli?
Quando lavoravo come elettrotecnico presso una ditta avevo sempre le mani callose e asciutte, scosse ne ho prese diverse sia alternate che continue, ma sono ancora qui!! Ora invece dopo aver ripreso gli studi mi ritrovo con le mani da fighetta :( ........ok devo ricordarmi di staccare la spina...e poi???


Originariamente inviato da lisina77 - 13/01/2007 : 18:23:11
Poi ci sarebbero tante cose... Anzitutto MAI farsi prendere dalla tentazione di "aggiustare" qualcosa in funzione, quale che sia la tensione di esercizio. Alle volte capita di farlo anche ai più esperti.... e ogni tanto gli elettroni si fanno premura di ricodare che loro, dell' "esperienza" non sanno nulla e trattano tutti allo stesso modo.

Una buona cosa da ricordare è che la pelle (asciutta) ha una sua tensione di rottura (circa 400 volt) al di là della quale la resistenza del corpo umano crolla disastrosamente da svariate centinaia di kOhm ad alcune centinaia di Ohm al massimo (perché una volta perforata, la corrente può utilizzare la circolazione sanguigna come conduttore... e il sangue è purtroppo un conduttore di corrente molto buono!).

Una precauzione generale che prenderei è lavorare sempre con dei bracciali ai polsi connessi a terra e montare scarpe in materiale isolante. In questo modo, se per qualche ragione si "tocca", la corrente prenderà la via di minor resistenza verso terra (i bracciali appunto che, se sono connessi tra loro, è anche meglio: meno possibilità ci sono che la corrente passi attraverso il vostro corpo - e collegare i bracciali vuol dire "shuntare" il vostro corpo - e maggiore è la vostra sicurezza, anche se probabilmente qualche componente farà dei botti più spettacolari se "toccato"... ma meglio lui che voi! Comunque, quando si lavoro a rischio "botto" conviene usare degli occhiali di protezione - quelli da sub o da sci vanno benissimo - non solo per l'eventuale rischio di esplosione di qualche elettrolitico ma anche per evitare che le scintille "sparino" delle goccie di stagno fuso in faccia e negli occhi).

Sono giusto le prime cose che mi sono venute in mente... Comunque la miglior precauzione è sempre la prudenza e il lavorare il più possibile senza tensioni in giro (il che significa anche lasciare il tempo che serve ai condensatori di scaricarsi attraverso resistenze di scaricamente che vanno *sempre* previste quando si lavora con le alte tensioni. Si parla sempre male degli elettrolitici ma quando devono conservare energia a vostra insaputa sono sempre maledettamente buoni! :oops: )

Ciao e buona domenica a tutti!

PS - Per gli spavaldi dello stato solido: 40 volt ben piazzati, magari in una giornata calda in cui siete sudati da sbatter via, possono innescare degli scompensi cardiaci ... cuidado... di tutto quanto si trova sotto tensione niente è intrinsecamente sicuro!
MBaudino
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Messaggio da MBaudino »

Direi che, a parte il buon senso, la cosa piu' utile è mettere dei resistori in parallelo ai condensatori usati sui vari rami dell' alimentazione. Valori tali da consentire il passaggio di qualche mA. Servono a scaricare piu' o meno rapidamente gli elettrolitici, che altrimenti potrebbero rimanere carichi a lungo in assenza di carico (es. una valvola sfilata). Andrebbero posizionati vicino a ogni elettrolitico, in maniera tale che non li si escluda involontariamente.
Mauro
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