L' ambiente come componente

Discussioni relative alla componentistica ed accessoristica per autocostruzione audio. Dove trovare materie prime a buon prezzo. Come impiegare i componenti al meglio.
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riccardo
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Messaggio da riccardo »


Ho sempre litigato con gli amici, perchè sostenevo che la musica va ascoltata con gli occhi chiusi e possibilmente al buio,


Originariamente inviato da nullo - 15/01/2007 : 12:02:57
Curioso. L'ho sempre preferito anche io. Buono a sapersi.

Saluti

R.R.
Riccardo
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MBaudino
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Messaggio da MBaudino »

Nel mio primo post ho già premesso che <<al momento identifico l' anello piu' critico nell' ascoltatore, e quindi nelle componenti psicologiche e psicoacustiche. >>

Tuttavia anche l' ambiente, come ogni altro elemento della catena su cui posso intervenire, deve dare il suo contributo << al meglio - meglio ancora se è perfetto->>. Le soluzioni andranno sperimentate caso per caso, tenendo la mente sgombra. Immagino però che ci siano in assoluto alcune cose da evitare ed altre che sarebbe opportuno fare: è quì in mezzo che sto cercando di orientarmi, giusto per non sparare a casaccio.
Pur essendo molto difficile e faticoso leggere Russo ed estrarci qualche cosa, è uno sforzo che ritengo opportuno fare; pur apprezzando la sua volontà di fondare la scienza della riproduzione, non credo che i suoi argomenti possano essere seguiti essendo completamente digiuni di scienza acustica 'tradizionale'. Posso anche credere a ciò che mi pare di leggere nei suoi scritti o in ciò che altri traducono in taliano: mi piacerebbe però avere un minimo di background mio per valutare.

Per citare una frase di Russo estratta da uno dei tuoi link, <<... STABILITO di volere un impianto prestazionale non si può non conoscere ed applicare i criteri per l’ottenimento della prestazione: rigidezza dinamica, isolamento dalle vibrazioni, storia spazio temporale prodotta in ambiente, tutti elementi riconducibili ad un unicum ovvero confinamento inerziale dei tempi di esistenza dei suoni musicali. ....>>, al di là che non ne capisco appieno il significato, posso però ipotizzare che un minimo di caratteristiche l' ambiente le debba avere. Almeno non anecoico ( per motivi psicoacustici, dice Russo ) e sicuramente non eccessivamente riflettente: quanto, come, dove e perchè è quanto sto cercando di capire. Poi userò tutti gli elastici del caso e quanto altro.

Mauro
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nullo
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Messaggio da nullo »

Relatività...

Un matto è contromano in autostrada, tutti si lamentano di lui e lui si lamenta di tutti gli altri, conoscete la storiella, vero?

Mauro, leggere Russo è un grosso problema, ci vuole pazienza (tanta), umiltà e voglia di provare a capire ciò che dice, spesso al di là di come lo dica.

Poi, non ultimo, esiste il problema del peso che può avere ogni sua affermazione e scelta.

Quanto parla del sistema hifi come non invariante, è pesante, mette in crisi chi ha un approccio classico.

In questi giorni complice il nostro stimolante FMF, ho letto molto, mettendo a rischio la salute dei neuroni che ancora gravavano liberi in testa.

Una cosa che mi ha colpito è stata l'attenzione a sopprimere le onde sonore che nascevano da spurie, battimenti riflessioni vicine alla sorgente, così come quelle che avevano ragione di formarsi attorno all'ascoltatore. Sai come la penso sui TW, chissà cosa sarebbe trattando tutta la cassa e l'ascoltatore

Così ho cercato tutto ciò che di assorbente avessi in casa, lana cuscini, imbottite ecc..... ho partorito questo:

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Ho lasciato volutamente fuori la foto (per carità cristiana), la postazione di ascolto, poi ho cercato di isolare in maniera del tutto bovina qualche elettronica..

Risultato?

Sconvolgente! Il maggior impatto sul suono che abbia mai avuto un upgrade, la miglior performance sonora che abbia mai ascoltato.

Ho pensato che gli acari mi avessero dato alla testa.

Così ho preso in ostaggio mia moglie, l'ho posta sul trespolo e lei mi ha detto che era sconcertata, testuali parole: <<..il suono fa venire la pelle d'oca...>>

Ho chiamato a raccolta gli amici che erano venuti la scorsa settimana, idem, è stata una sequela di: Sconvolgente!

Ora ti chiederai cosa è successo al suono...

Ebbene, questo benedetto mascheramento è la bestia da combattere, le riflessioni che ci avevano insegnato ad amare danno un fastidio tremendo.

La ricostruzione dello stage usando la parete dietro i diffusori è una balla tremenda.

La riflessione sulla perete posteriore fa danni tremendi.

Tutto ciò che avviene sul diffusore, sul mobile, sui bordi, sugli AP è tremendo.

Dopo quel trattamento, la dinamica è letteralmente esplosa, a volumi più bassi che in precedenza, il suono esce con una facilità e con una capacità di sbrogliare matasse assolutamente complicate, il fastidio si è abbassato a livelli marginali. La grancassa è FA-VO-LO-SA!

Ma quante cancellazioni/esaltazioni hanno letteralmente castrato il suono finora.

Una curiosità per Riccardo, mi sono accorto oggi che la tendenza a chiudere gli occhi, era generato da una mia fatica a ricavare le informazioni dal messaggio, così valeva la legge, meno stimoli, minor fatica.

Ti credo!...c'era più di quel che interessava, il cervello passava il tempo a mondare il messaggio, per estrapolare il necessario.

Caspita!.... oggi ascoltavo al buio il coro e organo di Westminster, inconsciamente ho aperto gli occhi più di una volta come se cercassi le sorgenti anche con gli occhi, insomma per la prima volta tutto cominciava ad essere congruente, non oso immaginare cosa possa essere un sistema che riesca ad esserlo pienamente.

Ciao, Roberto
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Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
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Dragone
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Messaggio da Dragone »

però c'è da dire che i tuoi cassoni hanno anche l' emissione posteriore (non vorrei sbagliarmi però), per forza di cose gli effetti su quello che c'è dietro si sentiranno, magari con un cassone "classico" tipo onken con emissione solo frontale basta tenerli distanti un pò di più dalla parete, i miei se li tengo troppo vicini alla parete gonfiano il basso e con le ruotine che hanno si fà in fretta a fare la prova :D
quello che voglio dire, mia personalissima opinione, con altri tipi di caricamento la differenza si sente molto di meno

Saluti, Stefano
Saluti, Stefano
DWX
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Messaggio da DWX »

Ebbene, questo benedetto mascheramento è la bestia da combattere, le riflessioni che ci avevano insegnato ad amare danno un fastidio tremendo.
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tutto questo è dovuto alle riflessioni e al delay di queste,
delay in senso temporale con cui il suono arriva al orecchio.
se seduto al tuo posto prima venivi investito dal onda principale e con ritardi "millisecondici " vieni investito da una sequenza di onde, sepur di minore intensità, con lo stesso messaggio della pricipale, questo "allunga" in un certo senso il tansiente e il decadimento. questo tuo ...morbido...esperimento
ti dà una senzazione di maggior dinamica e piu particolari,
perche? semplice !
il tempo di decadimento del ambiente allunga il transiente diminuendo
quindi l'intelegibilità del msg con mascheramenti di parti piu a basso volume, diminuisce quindi al orekkio lo swing dinamico e un colpo di rullante che sale di 10db fulmineamente noi lo percepiremo con 5db di dinamica perche abbiamo un "tappeto" di rumore composto da msg gia finiti ma ancora a spasso per la stanza
quindi :
il principale nemico della dinamica è il tempo di riverbero o di decadimento, che dir si voglia in parole povere quanto tempo ci mette la stanza a spegnersi per norma si usa l'RT60 ossia tempo trascorso perche il segnale impulsivo cali in ampiezza di 60db

2-i Modi invece....ai ai ai...brutte bestie...
quelle sono le note caratteristiche della stanza, unica cosa è trapparle
non ricordo chi diceva che sperava di non dover usare gli angoli,
peccato invece tutti i modi nascono lungo gli spigoli della stanza..
cosa importante è la distribuzione di questi 3 modi e le loro armoniche tra loro.
ci sono diverse teorie su un dimensionamento ottimale che permetta di
"spalmarle" in modo utile ma purtroppo noi partiamo da un ambiente gia costruito e ci dobbiamo arrangiare...sig...per questo sto elaborando una stanza "regolabile" per i miei esperimenti, manca solo un capannone :)

3- le riflessioni...queste sono curabili in modo relativamente facile e economico sopra i 500hz,

ottima l'idea dalla libreria, abbiate la cura di tenere i libri a profondità differenti non sarà un QRD ma aiuta molto a rendere diffondente la parete,
quindi alle spalle tue o del impianto o se di lato meglio da entrambe le parti
per creare una simmetria, il suo effetto è quello di distruggere le onde e spanpanarle in modo casuale ....utile? dilettevole? provare è l'unico modo...

un buon tappeto lo si puo anzi deve mettere, lavorerà sulle frq piu alte tanto quanto un trattamento a parete, il soffitto ad essere onesti dovrebbe essere trattato anche lui, ma se vi fate un soffitto a travi e tavolato con travi a vista......muy bien...

che altro dire, cio che mi manca ancora è un pz per la visualizazione 3d
ma mappare aiuta,
ciao Dy

PS
riguardo al mettersi o meno nel punto di zero pressione della stanza auita a non sentire la stanza, ma l'onda diretta arriverebbe cmq...

Dy
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nullo
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Messaggio da nullo »

:D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D


..innanzitutto, chiedimi se sono felice!

Vero quel che dici DY, vero che il sottoscritto era avviluppato come le casse, annullamento dela riflessione posteriore ed in parte laterale ( X Marco,sei fuori strada, lascia perdere il pregresso, i bassi e la parete, io e quei disgraziati dei miei amici abbiamo non visto, ma inrìtravvisto cose inimmaginabili se continuiamo a pensare standard).


Stamane mi hanno telefonato più volte ancora sconcertati, non siamo bambini alle prime armi, non saremo tecnici, ma abbiamo sbattuto il naso a sufficenza (data l'età) in queste cose, se dico rivoluzione è perchè bisogna usare quel termine, non ho mai (MAI) ascoltato niente di simile.

Parlare di trdimensionalità è sbagliato, o è insita nel disco o è caos, meglio la monofonia di Mario allora e ne condivido pienamente le ragioni.

Da un sampler Chesky, quelle registrazioni fatte per scelta con un solo microfono , vedi Westminster Abbey, la ricostruzione era da primato, con alcune multimicrofoniche ancora credibile, con altre , ad esempio prese dai un gruppo che cantava a cappella, i vari artisti sembravano incastrati l'uno dentro l'altro... non si può ricreare ciò che non esiste in partenza...

Io per adesso cercherò di capire di più sul confinamento inerziale e su:

Immagine

Ciao, Roberto
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MBaudino
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Messaggio da MBaudino »

Grazie DWX. Ho letto proprio ieri sera il capitolo del RT60.... I valori ottimali sono argomento di dibattito, di preferenze, di generi musicali. Comunque piu' sono bassi, piu' il segnale è intelleggibile: 0,3-0,5 sec potrebbero essere un range ragionevole per voi? Il valore di RT60, ha la stessa importanza a tutte le frequenze, o ci sono range meno imortanti?
Tutto l' ambaradan montato su da Roberto, nella originale proposta di Russo (Moss) sarebbe finalizzato piu' alla lotta delle sorgenti da diffrazione ( e da scarsa rigidità del diffusore, curata a parte con spessori e materiali opportuni), che un sistema per la sola riduzione delle riflessioni delle pareti - almeno così ho capito.


Relativamente alla prova di Nullo - molto interessante e coinvolgente il tuo entusiasmo- non ho ancora visto attentamente i sistemi di Moss che Nullo ha ''copiato''. Per quella poca attenzione che ho prestato fino ad ora ( non voglio dire che non merita attenzione, solo che non ho ancora avuto tempo sufficiente fino ad ora) mi sembra che utilizzino un woofer da 16 cm (cosa che mi sembra anche lui dichiari), presumibilmente in cassa chiusa (visto che sempre Russo dichiara che oltre ai driver non devono-dovrebbero esserci altri punti emissivi, comprese le diffrazioni. Se è così e ragionando sulla carta, riducendo la gamma bassa si perde di sicuro tutta la melma che spesso viene generata nella regione bassa dal mix composto da basso smorzamento/wooferone/ risonanze dell'ambiente/ vibrazioni indotte ecc. In gamma media e alta i vantaggi credo che siano -sempre sulla carta- assolutamente chiari.
Giusto per capire, Roberto, nelle prove hai percepito il taglio dei bassi che ipotizza Dragone?
Roberto, ma tua moglie, quando parla di te alle sue amiche, come ti descrive? :)
Mauro
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nullo
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Messaggio da nullo »

:D ..mi conoscono direttamente le amiche, così posso evitare leggende che eventualmente potrebbero nascere...

Il problema così come lo ha posto:
però c'è da dire che i tuoi cassoni hanno anche l' emissione posteriore (non vorrei sbagliarmi però), per forza di cose gli effetti su quello che c'è dietro si sentiranno, magari con un cassone "classico" tipo onken con emissione solo frontale basta tenerli distanti un pò di più dalla parete, i miei se li tengo troppo vicini alla parete gonfiano il basso e con le ruotine che hanno si fà in fretta a fare la prova
quello che voglio dire, mia personalissima opinione, con altri tipi di caricamento la differenza si sente molto di meno
non è chiaro, ho sempre usato dell'assorbente dietro e casse, per non avere una riflessione importante, dato che i diffusori sono posizionati in angolo.

Un box per Woofer non suona solo avanti comunque, a prescindere dall'accordo anteriore o posteriore, il limite viene dalla larghezza ( freq. funzione della largh.) del baffle che funziona come un passa alto, è per quello che approssimarsi alla parete di fondo fa aumentare la quantità di suoni bassi, ma non saranno mai in fase per tutto l'intervallo di freq. utili.

Le casse di Russo emettono a dipolo, ma la pressione generata dal posteriore, viene assorbita completamente, così come gran parte del resto,il segreto è proprio lì, (ricorda di isolare dalle riflessioni anche l'ascoltatore):


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Ing,
mi chidevo perchè avessi scelto l'architettura a tre vie per i tuoi diffusori.
Perchè l'hai ritenuta la migliore ? Cosa hanno il monovia ed il due vie che non va?



Ti rispondo con una domanda: perchè la formula 1 è fatta come è fatta?
Perchè si è visto che:
minimo peso
massima aderenza
massima spinta aereodinamica
minimo momento polare d'inerzia
massima capacità frenante
un piccolo sacrificio in velocità massima
sono gli ingredienti che fanno la macchina più performante al mondo per girare in quei circuiti con quei regolamenti.
Allora bisogna trovare gli elementi che forniscano la prestazione relativamente ad un diffusore, prima però dobbiamo definire COSA DEVE FARE.
Oggi al mondo NESSUN COSTRUTTORE HA DEFINITO COSA DEVE FARE UN DIFFUSORE.........e si vede!
Il diffusore deve creare una storia spazio temporale priva di informazioni di contraddizione e di mascheramento per suono correlato.
Appunto!
Stabilito cosa deve fare si passa a stabilire come il diffusore deve essere fatto affinchè compia la missione.
In questo aiuta la MODELLIZZAZIONE A COMPONENTI PERFETTI.
Peraltro ce l'hanno tutti i costruttori.......
Appunto! ( la prossima vedrai che è avvirgola).
Senza la modellizzazione a componenti perfetti non puoi eliminare gli errori sistematici, il più grande dei quali è che il segnale utile ed il segnale di errore vengono emessi dall'altoparlante con la stessa ampiezza.
Occorre poi tenere conto, attraverso detta modellizzazione del fatto che un altoparlante emette suoni che hanno lunghezza d'onda dai 17 metri ai 2 centimetri per cui passa dall'essere una sorgente puntiforme ad una sorgente estesa.
Se consideri un elettrostatico ovvero un pannello esteso è come se tu avessi per le frequenze alte 16, 24 , 48 o chissà quanti tweeter che emettono lo stesso segnale ovvero emettentolo da distanze e posizioni differenti rispetto all'ascoltatore creano numerosissime storie spazio temporali con il medesimo segnale.
La modellizzazione dice che la VOCE che racconta la STORIA deve essere UNICA.
Dalla unicità della voce, assunto che costituisce un vero e proprio assioma o teorema, discende poi tutta l'analisi delle cause che fanno aumentare il numero delle voci, dalle vibrazioni strutturali alle modalità di emissione da parte delle strutture questo per restare ai diffusori perchè in realtà bisogna indagare su tutto il sistema ambiente compreso e......sorpresa.....ascoltatore compreso perchè anche se gli dai una sola informazione lui la moltiplica, la divide, la somma, la sottrae, la torce, la flette, ci riflette, la scorda, la richiama, la idealizza, la modernizza, la immondizza, la terrorizza..........beh, a sapere cosa ci fà l'ascoltatore con l'informazione sonora che gli fornisci saresti il padreterno!
Però devi sapere in partenza che se gli fornisci una informazione meno contraddittoria lui meglio lavora e magari impara cosa farne del segnale musicale riprodotto.
Divagazione a parte occorre altresì che la VOCE oltre che unica sia stabile in frequenza ovvero che non sia modulata per effetto DOPPLER ovvero modulata al minimo possibile.
Alla fine di tutto arrivi a questo:
diffusore in cui si muovono solo le membrane (rigidezza dinamica infinita in banda di lavoro) membrane che emettono solo sei voci (tre onde anteriori e tre posteriori) di cui due delle posteriori non portano informazione all'ascoltatore (assorbimento totale), membrane che emettono secondo direzioni perfettamente controllate e sono coadiuvate da mezzi di controllo della radiazione posti nel loro intorno e che producono una storia spazio temporale, in concorso con mezzi di controllo della ricezione dei suoni posizionati nell'intorno dell'ascoltatore, con il minimo teorico di errori, diffusore infine senza diffrazioni e senza riflessioni a creare sorgenti virtuali.
Tutto questo è sperimentato ed in esercizio.
Tutto questo è una vertigine tecnica di cui solo per averne la esatta percezione ci vorrà qualche anno; dopo di questo non c'è più nulla da fare dal versante della definizione del diffusore ideale.
Si potrà realizzarlo in modi diversi, magari con diversi altoparlanti e VEDERE cosa accade ma per il resto....amen!

Il costo di tutto ciò è oggi (domani Chimai Sa!) di 250.000,00 euro più trasporto, montaggio, IVA, IGE, luce, gas, telefono, panini, mancia ai ragazzi.......arrivederci e grazie!
A richiesta firma sui calzoni dell'acquirente!
A richiesta ascolto gratuito per tutti.......quelli ammessi....padrone di casa consentendo!


Ciao, Roberto

PS
Unica nota sul feltro che ho trovato:

feltro con una densità di 33 /44 gr/cm³ e struttura a lobi per l'assorbimento delle note basse + ecc. ecc.

PPS, speciale X Riccardo:
Un’ ultima annotazione: il guardare non influisce più di tanto sulla costruzione visiva dell'ambiente per mezzo dei suoni; il suono mi porta informazioni con le quali costruisco una realtà di spazio che successivamente faccio congruire con le altre informazioni spaziali che ho immagazzinato in memoria, se la contraddizione nasce rimane insanabile anche se non guardo
( tuttavia ad occhi chiusi si consegue una maggiore concentrazione sulla costruzione della realtà portata dai suoni e qualche aiutino a far quadrare i conti si ottiene).
Ciao, Roberto

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Messaggio da MBaudino »

<<feltro con una densità di 33 /44 gr/cm³ >>
avevo visto su Epidauro.
C' è però un errore nella densità: così fanno 33/44 Kg/litro.... un po troppo, il tungsteno arriva alla metà...
Mauro


PS: il costo dei diffusori è a coppia o caduno?
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riccardo
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Messaggio da riccardo »

miei amici abbiamo non visto, ma inrìtravvisto cose inimmaginabili se continuiamo a pensare standard).


Stamane mi hanno telefonato più volte ancora sconcertati,
Immagine

Ciao, Roberto




Originariamente inviato da nullo - 16/01/2007 : 14:13:07

Ecco, sarò sciocchino, ma quando si arriva a questo, un poco comincio ad avere paura.
Secondo voi, dov'è il gatto?

Saluti

R.R.
Riccardo
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Messaggio da nullo »

Rettifica, il feltro ha più di un peso specifico:

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Descrizione


Il trattamento acustico degli ambienti si avvale di numerosi mezzi per la riduzione dei tempi di riverbero e la distribuzione del suono.
I problemi maggiori si incontrano quando occorre trattare le basse frequenze poiché la totalità dei materiali noti ha un ridottissimo coefficiente di assorbimento acustico.
Il ridottissimo valore del coefficiente di assorbimento costringe all’impiego di elevatissime superfici esposte al suono con notevole invasività dei materiali assorbenti impiegati in forma di rivestimento di superfici.
L’assorbimento del suono in ambiente necessita di essere realizzato in modo differenziato con la frequenza, secondo noti rapporti dipendenti dal tipo di suono (parlato, musica etc.) e dalle caratteristiche dell’ambiente (superficie, volume, destinazione d’uso) ovvero in modo da realizzare i voluti valori del tempo di riverbero in funzione della frequenza.
Oltre che la funzione assorbente il materiale di correzione acustica è chiamato a svolgere la funzione di distribuire il suono nel modo più uniforme contrastando l’istaurarsi dei modi propri di vibrare dell’ambiente; tale funzione richiede il posizionamento del materiale assorbente in determinate zone per provocare, in modo controllato, l’assorbimento, la riflessione e la diffusione del suono su di esso incidente.
La correzione acustica ambientale richiede normalmente l’impiego di notevoli quantità di materiale per assorbire le basse frequenze con l’effetto di produrre un eccessivo assorbimento delle frequenze medie ed alte per cui si ricorre nella pratica a mezzi caratterizzati da elevata efficacia assorbente su ristrette bande di frequenza; tra questi mezzi si citano i pannelli risonanti ed i risonatori a cavità di Helmoltz entrambi in grado di intervenire selettivamente secondo necessità.
I citati mezzi di assorbimento delle basse frequenze sono tuttavia costosi e richiedono una previsione progettuale altamente sofisticata a causa della ristrettezza della banda di intervento, il loro principale difetto è tuttavia quello di costituirsi come nuove sorgenti di emissione dei suoni, evenienza in grado di disturbare se non addirittura compromettere la voluta distribuzione del suono in ambiente, specie quando si tratta di riprodurre i suoni registrati.
Uno scopo del presente trovato è allora quello di fornire mezzi di assorbimento del suono particolarmente efficaci a bassa frequenza; ulteriore scopo del presente trovato è quello di fornire mezzi di assorbimento del suono che abbiano elevate superfici esposte al suono con un ridotto ingombro volumetrico; ulteriore scopo del presente trovato è quello di fornire mezzi di assorbimento del suono dotati di elevata efficacia per un ampio spettro di frequenze; ulteriore scopo del presente trovato è quello di fornire mezzi di assorbimento del suono in cui la ampiezza dello spettro di intervento e le caratteristiche di assorbimenti e diffusione siano facilmente modellabili; ulteriore scopo del presente trovato è quello di fornire mezzi di assorbimento del suono dotati di grande capacità di diffondere il suono con ridotto coefficiente di riflessione ed in assenza di fenomeni di diffrazione; ulteriore scopo del presente trovato è quello di fornire mezzi di assorbimento del suono facilmente e liberamente posizionabili in ambiente per realizzare la più utile distribuzione della capacità assorbente ed il più efficace contrasto all’instaurarsi di onde stazionarie; ulteriore scopo del presente trovato è quello di fornire mezzi di assorbimento del suono che non necessitano di strutture di sostegno; ulteriore scopo del presente trovato è quello di fornire mezzi di assorbimento del suono di gradevole aspetto estetico per un impiego in ambiente domestico; questo ed altri scopi vengono perseguiti e raggiunti dal presente trovato di seguito descritto e rappresentato; la fig. 1 mostra la conformazione in pianta di 2 elementi poli-lobati sovrapposti sfasati di ½ passo angolare e che oppongono al suono incidente una superficie convessa ; la fig. 2 mostra la forma in pianta di elementi poli-cuspidati sovrapposti sfasati di ½ passo angolare e che oppongono al suono incidente una superficie concava; la fig. 3 è una vista in pianta di un elemento poli-lobato con un secondo ordine di lobi; la fig. 4 è una vista in pianta di un elemento poli-cuspidato con un secondo ordine di cuspidi; la fig. 5 è una vista in prospetto frontale di una colonna formata con elementi poli-lobati alternati ad elementi poli-cuspidati; la fig. 6 mostra una striscia di materiale assorbente recante forature di varia forma e disposizione; la fig. 7 è una vista assonometria di una colonna di elementi poli-cuspidati.
Gli elementi di assorbimento del suono, secondo il presente trovato, sono costituiti dalla stratificazione a formare una colonna (1), di due o più elementi di forma poli-lobata (2) o poli-cuspidata (3) sovrapposti con uno sfasamento angolare tipico di 1/2 passo; in tale configurazione, secondo l’insegnamento del presente trovato, la colonna di materiale assorbente ha effetto sul suono sia perché espone l’intera superficie di proiezione frontale sia perché espone una serie di superfici di ampiezza ridotta costituita dai singoli lobi, sia perché si costituisce come elemento dotato di un ingombro volumetrico di insieme utile a diffondere le frequenze più basse, ma anche costituito da una serie di volumi minori che intervengono sulle frequenze più elevate coprendo in tal modo una ampia banda di frequenze.
La funzione di diffusione del suono è particolarmente collegata alla volumetria della colonna assorbente (1), sia il volume totale che quello associabile ai singoli lobi (2) e cuspidi (3) (principali o secondari) contribuiscono a diffondere il suono ed a contrastare l’instaurarsi di onde stazionarie; la differenziazione dei volumi all’interno della singola colonna (1), secondo il presente trovato, consente la diffusione del suono per un ampio spettro di frequenze senza produrre eccessivi fenomeni di riflessione o diffrazione che perturberebbero l’uniformità del campo sonoro.
La stratificazione a colonna con i singoli elementi (2); (3) angolarmente sfasati realizza una serie di passaggi tortuosi in grado di aumentare l’efficacia dell’assorbimento a causa della notevole quantità di superficie esposta che il suono incontra nell’attraversarli, tale caratteristica, secondo l’insegnamento del presente trovato, consente di posizionare liberamente, nei punti critici dell’ambiente, gli elementi assorbenti (1) in modo da contrastare l’insorgere dei modi propri di vibrare del medesimo, assorbendo fortemente il suono e diffondendolo con una pressoché nulla diffrazione.
La colonna di materiale assorbente (1), secondo il presente trovato, amplia fortemente la banda di frequenze per le quali si realizza un elevato assorbimento rispetto a quanto accade con la semplice esposizione del materiale al suono secondo superfici piane; la forma a lobi (2) o a cuspidi (3), ovvero il ripiegamento del materiale, concentra in uno spazio ridotto, sia di superficie (in pianta ed in prospetto) che di volume, una elevata superficie di materiale assorbente.
La forma a lobi (2) o a cuspidi (3) viene impiegata, in modo alternativo o complementare, per accentuare la diffusione o l’assorbimento del suono incidente ai fini del contrasto all’istaurarsi delle onde stazionarie; la possibilità di collocare gli elementi assorbenti (2), (3) liberamente all’interno dell’ambiente conferisce ad essi la facoltà, altrimenti assente o molto limitata, di controllare la distribuzione del suono, fortemente necessaria in caso di suoni riprodotti in ambiente domestico.
L’anello centrale (4) conferisce al singolo elemento assorbente (2); (3) gran parte della capacità portante ovvero la possibilità di realizzare una colonna (1) senza l’impiego di strutture supplementari e consente la sovrapposizione con sfasamento angolare senza gravare eccessivamente sulla costa del lobo che viene cosi impegnata solo per garantire il corretto assetto verticale della colonna (1); la colonna centrale è preferibilmente realizzata con elementi (4) a superficie continua e chiusa in modo da realizzare un elemento dal comportamento acustico differenziato rispetto ai lobi (2) o alle cuspidi (3) che realizzano percorsi aperti; la colonna centrale (4) è pertanto utile ad incrementare la diffusione del suono incidente.
La colonna chiusa formata dagli elementi (4) può essere riempita di materiale smorzante tipo fiocco acrilico o cascami di lana naturale; la sua conformazione a tubo realizza un risonatore di Helmoltz molto smorzato e quindi utile ad assorbire una selezionata banda di frequenze.
I lobi o le cuspidi possono essere multipli per uno stesso elemento assorbente come mostrato in figura (3) ed in fig. (4); l’impiego di lobi (6) e cuspidi (7) secondari consente di realizzare un aumento della tortuosità dei percorsi e delle superfici esposte a parità di ingombro volumetrico della colonna (1); la ulteriore tortuosità dei percorsi dovuta alla larghezza variabile delle sezioni di passaggio del suono, estende la banda di intervento e l’efficacia dell’assorbimento delle frequenze più alte; i lobi (6) e cuspidi (7) secondari possono essere realizzati con differente larghezza della fascia di assorbente rispetto a quella degli elementi principali (2) e (3).
Le cuspidi secondarie (7) svolgono la funzione, secondo il presente trovato, di ridurre le riflessioni sulla colonna (1) di quelle frequenze che parzialmente riflesse dalla superficie concava potrebbero focalizzare la propria energia al centro di curvatura della superficie delle cuspidi principali (3).
I lobi (6) e le cuspidi (7) secondari costituiscono dei volumi secondari che diffondono i suoni di frequenza più elevata rispetto a quelli principali (2); (3) ampliando lo spettro di intervento della colonna (1).
Le superfici dei lobi (2) e cuspidi (3) possono essere sede di forature di varia forma, esemplificate in fig. 6 ove è mostrato il carattere di elevata varietà della forma e della dimensione da conferire ai fori e la casualità della loro collocazione in modo da incrementare l’assorbimento alle frequenze medie ed alte secondo i noti meccanismi fisici.
Le forme poli-lobate (2) in combinazione con elementi poli-cuspidati (3), nelle realizzazioni più complesse ed in combinazione con la foratura del materiale assorbente, realizzano delle trappole acustiche di elevatissima efficacia per un ampio spettro di frequenze e soprattutto per il suono incidente da tutte le direzioni.
Il materiale della preferita forma di realizzazione dei mezzi di assorbimento acustico (2); (3), secondo il presente trovato, è costituito dal feltro di lana naturale, di vario spessore e densità; gli spessori più elevati e le densità più alte aumentano l’efficacia della colonna (1) verso le basse frequenze; sono altresì impiegabili, da soli o in combinazione, tutti i materiali ad elevato assorbimento acustico quali la lana di vetro ed i poliuretani espansi in dipendenza dei desiderati effetti di assorbimento e diffusione da realizzare.


Rivendicazioni


1) mezzi per il controllo del tempo di riverbero e della distribuzione del suono caratterizzati dalla stratificazione a formare una colonna (1), di elementi assorbenti a forma poli-lobata (2) o poli-cuspidata (3) in grado di aumentare la superficie esposta al suono con un ridotto ingombro volumetrico ed una ridotta superficie di proiezione sia in pianta che in elevazione;
2) mezzi come da rivendicazione 1 in cui gli elementi assorbenti (2); (3) sono sovrapposti sfasati di una frazione del passo angolare dei lobi in pianta e tipicamente di mezzo passo;
3) mezzi come da rivendicazione da 1 a 2 in cui i lobi (2) o le cuspidi (3) vengono realizzati in due o più ordini di varia larghezza e vengono variamente associati per formare la colonna assorbente (1);
4) mezzi come da rivendicazioni da 1 a 3 in cui in cui la stratificazione della colonna (1) può essere realizzata alternando elementi lobati (2) e cuspidati (3);
5) mezzi come da rivendicazione da 1 a 4 in cui un anello centrale (4) è posto con funzione portante dei lobi e delle cuspidi e realizza nella stratificazione a colonna (1) un cilindro chiuso che si comporta come risonatore di Helmoltz molto smorzato;
6) mezzi come da rivendicazione da 1 a 5 caratterizzati dalla capacità di assorbire e diffondere i suoni in modo uniforme per ogni direzione di incidenza del suono;
7) mezzi come da rivendicazioni da 1 a 6 nei quali lobi (6) e cuspidi (7) secondari incrementano la tortuosità dei percorsi del suono ed ampliano l’efficacia della colonna (1) verso le frequenze più alte;
8) mezzi come da rivendicazioni da 1 a 7 nei quali la superficie del materiale assorbente è sede di forature la cui forma, dimensione e disposizione realizza percorsi tortuosi in grado di massimizzare l’assorbimento del suono per la più ampia banda di frequenze;
9) mezzi come da rivendicazioni da 1 a 8 e come sostanzialmente descritto e rappresentato.


Il richiedente
Laura Russo


Riassunto

Mezzi per il controllo del tempo di riverberazione e della distribuzione del suono in ambiente caratterizzati dalla stratificazione a colonna (1) di elementi conformati in pianta secondo figure geometriche poli-lobate (2) o poli-cuspidate (3).
La stratificazione avviene, nella preferita forma, sfasando gli elementi sovrapposti (2),(3) di una frazione del passo angolare della figura geometrica in pianta (tipicamente ½ passo) in modo da realizzare una serie di percorsi tortuosi che espongono al passaggio del suono elevate superfici; i condotti di passaggio sono di larghezza variabile in modo da produrre un notevole assorbimento per un ampio spettro di frequenze.
Gli elementi assorbenti (2);(3) sono realizzati, nella preferita forma, in feltro di lana naturale. Fig. (1)

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nullo
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Messaggio da nullo »

Repetita juvant?

http://moss.forumup.it/viewtopic.php?t= ... 7f9cb569fe

Tutte le volte che lo Russo, mi sembra che emerga qualcosa di nuovo.

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Messaggio da mariovalvola »

i discorsi dell'ing. Russo, non li capisco. Non è colpa sua, è sicuramente, colpa mia :D
A naso, superficialmente, qualcosa d'intrigante c'è. Oltre, come al solito, non riesco ad andare. (una mentina da qualche parte ce la devo avere..... :D :D )

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Messaggio da gluca »

Comunque, tempo fa avevo segnato questo sito come interessante

http://www.audiosonica.com/it/corso/

Credo che ci sia una buona introduzione alla materia della propagazione del suono. Pensavo di segnalarlo in un altro 3D, ma credo che qui ci stia benone

Ciao

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Messaggio da gluca »

Ancora un link interessante.

http://www.auralex.it/

nel sito della casamadre americana ci sono inoltre un apio di documenti interessanti ed un software per il dimensionamento e la guida all'acquisto.

Ciao
Gianluca

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Messaggio da tgdigit »

Rettifica, il feltro ha più di un peso specifico:

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Descrizione

cut

la fig. 1 mostra la conformazione in pianta di 2 elementi poli-lobati sovrapposti sfasati di ½ passo angolare e che oppongono al suono incidente una superficie convessa ; la fig. 2 mostra la forma in pianta di elementi poli-cuspidati sovrapposti sfasati di ½ passo angolare e che oppongono al suono incidente una superficie concava; la fig. 3 è una vista in pianta di un elemento poli-lobato con un secondo ordine di lobi; la fig. 4 è una vista in pianta di un elemento poli-cuspidato con un secondo ordine di cuspidi; la fig. 5 è una vista in prospetto frontale di una colonna formata con elementi poli-lobati alternati ad elementi poli-cuspidati; la fig. 6 mostra una striscia di materiale assorbente recante forature di varia forma e disposizione; la fig. 7 è una vista assonometria di una colonna di elementi poli-cuspidati.

cut


Originally posted by nullo - 17/01/2007 : 00:45:53
Scusa Roberto, tu hai visto dove sono queste figure ?
Non ricordo di averle trovate.

Guglielmo.

Guglielmo
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MBaudino
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Messaggio da MBaudino »

Le figure del brevetto mi sembra di averle viste sul forum di VHF la cui ricerca è però disattivata. Prova con google all' interno del forum.

Alcune fotografie degli elementi ''polilobati'' li hai qui
http://moss.forumup.it/post-1979-moss.html

Mauro
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Messaggio da nullo »

Carina questa riflessione sulle riflessioni.....

Nel Video succede la stessa cosa, la luce copre se stessa ... ma non
c'e' bisogno di gridare alla grande scoperta, sono semplici osservazioni di
fenomeni che una volta individuati risulta anche molto piu' agevole
affrontarli fino ad un punto in cui il resto diventa trascurabile.

Ci vuole una grande intelligenza per capire i fenomeni che poi risultano
maledettamente semplici o quasi banali? Può darsi, ma e' un altro discorso!

Faccio questo parallelo con il video dove i concetti si capiscono con maggiore velocita'.
Se io proietto un'immagine in una stanza con la luce accesa ... la qualita'
della stessa tende ad essere scarsa, colori sbiaditi, basso contrasto,
nero inesistente, profondita' nulla, etc.

La stanza con la luce accesa e' un ambiente sbagliato e dannoso!
I videofili lo danno per scontato accorgendosene subito, gli audiofili,
almeno molti di loro, parallelamente nell'esempio, tendono a non capire.
E' come se un videofilo cominciasse a cambiare proiettore cercando di
vedere meglio, cambia che ti ricambia un giorno gli capita un vpr ad
alta luminosita' e l'immagine appare subito migliore.
Ehilala, felicita', il miglior vpr del mondo, disintegra tutti gli altri ... cosi'
l'audiofilo imbecille se ne va contento gridandolo a tutti.

Non ha ovviamente capito un ca**o, se avesse spento la luce, gia' il primo
vpr, quello forse piu' economico, sarebbe andato meglio dell'ultimo.

Morale per l'audio, e' inutile cambiare amplificatore se l'ambiente rimbomba!
L'ambiente e' fondamentale e prioritario nell'ordine delle nostre conoscenze!

Continuiamo con l'esempio.
Un giorno qualcuno per caso sbatte sull'interrutore e spegne la luce o
magari per chissa' quale conformazione astrale viene in mente di accendere
il vpr di notte ... o ca**o ... e' inutile descrivere la grande sorpresa!
Un'immagine veramente mai vista prima! Che co****ne che sono stato!

Morale per l'audio, eliminate le prime grandi riflessioni o risonanze ...
il suono acquista una nuova vita e vitalita'!

Ripetiamo, l'ambiente e' fondamentale e prioritario nell'ordine delle nostre conoscenze!

Estremizziamo l'esempio.
La luce della stanza e' ormai da tempo spenta, ma ci accorgiamo che
anche la luce del vpr stesso, colpisce prima lo schermo, poi finisce sulle
pareti bianche della stanza e ritorna sullo schermo creando fenomeni
del tutto simili a quello iniziale anche se di entita' molto piu' piccola.
Ma ormai siamo degli esperti, giu' a dipingere le pareti di nero o ad usare
tendaggi scuri ...

Morale per l'audio, proviamo posizioni piu' attente dei diffusori, scegliamo
cabinet piu' sordi, etc. etc. etc.

Ripetiamo insieme, l'ambiente e' fondamentale e prioritario nell'ordine delle nostre conoscenze!

Hi-end dell'esempio.
La luce e' spenta e le pareti della stanza sono scure.
Ma quarda un po' quest'ottica del vpr, e' una lente schifosa e di plasticaccia,
crea delle riflessioni interne, una sorta di luce spuria che disturba ... ed
eccoci subito alla ricerca di un obiettivo di pregio ... e vai avanti cosi' ...

Nell'audio avremmo cercato un ampli migliore, una sorgente migliore, e cosi' via ...

Ma allora il problema qual'e'?
L'AUDIOFILO SBAGLIA L'ORDINE NELLE PRIORITA' DELLE CONOSCENZE!
Cambia l'amplificatore ma ha ancora lasciato la luce della stanza accesa!
E' un vero co****ne!

Ripetiamo ancora, l'ambiente e' fondamentale e prioritario nell'ordine delle nostre conoscenze!


epidauro.net dell'esempio, il buon senso.
Nel frattempo siamo diventati anche esperti di fotografia, di pellicola,
di cinema, abbiamo conosciuto attori, registi e comparse ... ma c'e' ancora qualcosa
da mettere a punto nell'impianto ... vabbe' ho capito, l'ampli ha ventanni,
e' ora di cambiarlo, ... mi rimangono due lire ... m'hanno parlato bene
di quelle valvole ... oggi e' il mio compleanno, mi regalo una testina in piu'.
Ok, ... ma senza fretta!

La coscienza della conoscenza, la saggezza ed il godimento, il sorriso e
la voglia di giocare ancora.
Il suono che copre il suono, la luce che copre la luce, piu' che inindagabili sono intuibili!

Ciao, Roberto
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Messaggio da Luc1gnol0 »

Carina questa riflessione sulle riflessioni.
Originariamente inviato da nullo - 19/04/2007 : 13:04:44
Tu vuoi farti "scomunicare".

--- --- ---
Ciao, Luca
--- --- ---
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Messaggio da nullo »

..ohibò, anche citare Lino è diventato tabù?...ma son cose da eretici?


Nel caso, chi scomunica?..chi fa parte della corte?...può rientrare nel caso finisca per incorrerci?...oppure sono già perduto :evil:



Ciao, Roberto
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