RODAGGIO DEI TUBI, varie ed eventuali!

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Teslacoil
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Messaggio da Teslacoil »

Hola All!

Apro questo theread perche' al primo raduno di audiofaidate ho
scoperto che c'e' moltissima confusione sul rodaggio dei tubi e sulla
durata complessiva degli stessi:


Nella mia panchina ho inserito un commutatore rotativo off-standby-on
nell' interesse delle valvole perche' ero intenzionato a mantenerle
funzionali per un periodo piu' lungo possibile, e mi sono un po stupito
del fatto che nessun'altro amplificatore avesse lo standby!!!! :?:

NON solo........ sistematicamente, ogni volta che mettevo in standby la
panchina, dopo pochi minuti qualcuno andava a spegnerla.......

Sempre parlando di valvole, e' saltata fuori a piu' riprese la solita storia
del "rodaggio" dei tubi, ma sistematicamente nessuno ha saputo fornirmi
informazioni scientifiche dettagliate su tale pratica ( che tuttora mi e'
sembrata avvolta da mistero, quasi fosse una pratica audiofil-woodoo! ;)


OK, OK, OK, il rodaggio dei tubi esiste veramente, ma NON si deve
fare affatto con il finale acceso, segnale d' ingresso inserito e anodica
abilitata ma solo ed esclusivamente lasciando accesi i filamenti senza
anodica per un certo numero di ore ( parecchie! ), tale pratica si
definisce degass e deve essere applicata a tutte le valvole, in particolare
a quelle che sono state prodotte molto tempo fa ( per le valvolone di
potenza una regola classica e' quella delle due ore di degass per ciascun
anno di permanenza in magazzino, per quelle piu piccole i tempi si
allungano ).
Il motivo di questa pratica e' semplice, se nel corso degli anni si sono
formati dei residui di gas, e' bene che questi vengano bruciati ed
ossidati nella regione del filamento ( che gia' di suo e' coperto di ossidi )
piuttosto che nella placca o in altri elettrodi interni ).

Altra cosa, e' sbagliato accendere e spegnere i filamenti in continuazione
perche' questo ne accorcia pesantemente la vita, e' invece molto meglio
accendere i filamenti ad inizio giornata e lasciarli accesi fino alla fine,
saranno la presenza o l' assenza dell' anodica e delle polarizzazioni a
stabilire se il tubo deve operare o meno.

In certe applicazioni broadcasting, i filamenti delle valvole dei
trasmettitori di riserva vengono lasciate accese perennemente ( a
volte anche a tensione ridotta ) in modo da essere sempre pronte e
degassate al momento del bisogno ( quando si guasta il trasmettitore
principale! )

Ultima cosa, le valvole con catodo ad ossidi pregiati si danneggiano
se viene applicata l' anodica di colpo o se viene applicata l' anodica
prima che il catodo sia completamente incandescente, una buona
ragione in piu' per aggiungere lo standby! ;)

Va beh, vi lascio questo link:
http://www.cpii.com/eimac/

Andatevi a leggere la sezione "Care & Feeding"

Ciao!
Fabio.
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In questo caso, abbiamo messo insieme la teoria e la pratica:
non c'è niente che funziona... e nessuno sa il perchè!"
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Messaggio da PPoli »

Infatti è per questo che io ho speso 60 euro (dopo lunghe ricerche, dato che i prezzi erano mediamente più alti) per una coppia di GZ37 come rettificatrici.
Essendo a riscaldamento indiretto impiegano vari secondi prima di dare corrente agli anodi, e con voltaggio crescente in modo progressivo. Considerando anche il carico dei condensatori da quando accendo l'amplificatore a quando sento una parvenza di suono passano almeno trenta secondi. Avevo delle economicissime ed esteticamente belle 5U4G che però entrano in funzione troppo rapidamente.
Altrimenti avrei previsto un circuito di ritardo.

Nonostante questo ho notato che una coppia di Svetlana 300B, che possiedo, ha la tendenza nei primi secondi dopo l'accensione a emettere una luce bluastra dalla griglia con conseguenti screpitii dai diffusori. Con delle jj 300B invece nessun problema: la valvola sembra anche visivamente più robusta. Non è un buon motivo per maltrattarla dirai...
Teslacoil
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Messaggio da Teslacoil »

Hola Paolo!
Hola All!

Infatti è per questo che io ho speso 60 euro

Probabilmente ti sarebbe bastato un banalissimo selettore a tre posizioni
al posto dell' interruttore di on-off per inserire anche la modalita' standby
come ho fatto io! ;)


Ad ogni modo, visto il costo delle 300B, un semplicissimo temporizzatorino
da 3-4 secondi l' avrei inserito volentieri (per dare il soft start al filamento)

Ciao!
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mariovalvola
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Messaggio da mariovalvola »

alcuni distinguo. scusate :)

per il rodaggio, parliamo, per forza, di valvole moderne. Le NOS erano attivate correttamente in tempi anche di 300 ore. L'esperienza, la praticaccia dei vecchi produttori era proverbiale.
per l'interruttore dell'anodica, farei alcune precisazioni:
- le valvole con il filamento in tungsteno toriato, non gradiscono la continua accensione del filamento senza l'anodica. L'attivazione lenta (accensione del filamento senza anodica per permettere al torio di riaffiorare) e il cosiddetto flashing (accensione del filamento a tensioni nettamente più alte ....sempre per cercare di fare riaffiorare lo strato di torio) sono pratiche necessarie solo in presenza di sovraccarichi che hanno diminuito l'emissività del catodo. In casi normali sarebbero controproducenti. Ripeto: mi sto riferendo ai tubi con il filamento in tungsteno toriato (211 845 10Y alcune 01a ealtre)

Con i filamenti a ossidi la cosa ha un senso ma una domanda sorge spontanea:
è meglio togliere la corrente circolante nel tubo( che sicuramente esaurisce le proprietà emissive del catodo) oppure evitare lo stress termico (riscaldamento-raffreddamento relativo-riscaldamento) con tutte le conseguenze sulla tenuta del vuoto. Non ho risposte. Certo che il tallone d'Achille è sempre il filamento dei dht. Io cerco sempre di mettere un resistore in serie per evitare botte di corrente a filamento freddo.

Tornando al rodaggio dei tubi bisogna dire che è una necessità dei tubi moderni essendo non molto svezzati in fabbrica per ovvi motivi di costo (lasciamo perdere la qualità finale risultante).

Mario Straneo
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Messaggio da PPoli »

A fare due interruttori, uno per i filamenti e uno per l'anodica ci avevo pensato, ma alla fine, anche se non ci ho messo nulla, avrei preferito uno switch on delay automatico, certamente con due led ad indicare lo "stato" raggiunto.
...per dare il soft start al filamento...
non ho capito: soft start al filamento nel senso di voltaggio in crescita lenta da zero a 5V, sempre con l'anodica spenta e successivamente soft start anche per l'anodica?

Per quanto riguarda la "botta" ai filamenti nel mio caso, perlomeno a livello visivo, non sembra che le 300B, perlomeno le jj, abbiano uno "spunto" superiore all'assorbimento medio, cosa che invece succede, e non me ne capacito, per le D3A che ho usato come valvola alta del mu-follower. Queste in accensione emettono una specie di flash che all'inizio mi preoccupava un po'. Poi, considerato il costo della valvola, ho lascito perdere. Sono alimentate direttamente in alternata da un secondario dedicato 3,15-0-3,15. Le pre invece (non soggette a Flash) hanno un loro cicuito di raddrizzamento (7805 + due diodi in serie per il riferimento).
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plovati
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Messaggio da plovati »

Beh, pero' le mie valvoline da televisore accese senza nessuna precauzione non danno nessun problema. Le accensioni a 300mA (PL PCL...) poi erano fatte apposta per impieghi con filamenti in serie e tempi di accensione controllati.
E poi se anche si dovesse briuciare un filamento dopo due o re anni, con 10 euro cambio la valvola :D

_________
Piergiorgio
_________
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Messaggio da Teslacoil »

Hola All!

Parlo un po per esperienza, un po per consiglio da esperti ed un altro
po per aver letto dei documenti su internet:

Con i filamenti a ossidi la cosa ha un senso ma una domanda sorge spontanea:
è meglio togliere la corrente circolante nel tubo( che sicuramente esaurisce le proprietà emissive del catodo) oppure evitare lo stress termico (riscaldamento-raffreddamento relativo-riscaldamento) con tutte le conseguenze sulla tenuta del vuoto. Non ho risposte. Certo che il tallone d'Achille è sempre il filamento dei dht. Io cerco sempre di mettere un resistore in serie per evitare botte di corrente a filamento freddo.

Lasciare accesi i filamenti senza anodica NON fa di certo bene alle
valvole, ma e' certo meglio fare cosi' piuttosto che continuare ad
accendere e spegnere filamenti ed anodica in contemporanea!
Anche a livello termico, e' vero che accendere e spegnere l' anodica
porta a continue sollecitazioni termiche, ma e' anche vero che accendere
e spegnere sia l' anodica che i filamenti ( come ho visto fare su tutti gli
altri amplificatori esposti ) porta a sbalzi termici ancora maggiori!

- le valvole con il filamento in tungsteno toriato, non gradiscono la continua accensione del filamento senza l'anodica. L'attivazione lenta (accensione del filamento senza anodica per permettere al torio di riaffiorare) e il cosiddetto flashing (accensione del filamento a tensioni nettamente più alte ....sempre per cercare di fare riaffiorare lo strato di torio) sono pratiche necessarie solo in presenza di sovraccarichi che hanno diminuito l'emissività del catodo. In casi normali sarebbero controproducenti. Ripeto: mi sto riferendo ai tubi con il filamento in tungsteno toriato (211 845 10Y alcune 01a ealtre)

Avevo acquistato una GU81 leggermente gassata, rispetto alle altre
che avevo mi si illuminava tutta di azzurro durante il funzionamento e
montandola sul tesla ottenevo circa 1/3 delle scintille rispetto alle altre
valvole in mio possesso.
Inizialmente volevo buttarla, poi mi hanno detto della procedura di degass
e ho voluto provarla....
Dopo 2 giorni e due notti di accensione del solo filamento ( a tensione
nominale ) le scintille del tesla sono andate al pari alle altre valvole e
l' illuminazione del tubo si era ridotta di parecchio.

Dopo 1 settimana di degass le prestazioni avevano superato quelle di
tutte le altre valvole...... da questa mia esperienza ( pur piccola ) deduco
che il degass funziona veramente, sempre in base a questa mia
esperienza, di tanto in tanto, dopo aver acceso il VTTC per giocarci un
poco, dimentico volutamente acceso il filamento per tutta la giornata per
migliorare il grado di vuoto del tubo e farlo scannare di piu! ;)

Ad oggi mi sono definitivamente convinto che al prezzo di ogni singola
GU81 che compro devo sempre aggiungere ulteriori 4€ circa per i 24kW/h
di energia elettrica necessaria per fargli raggiungere il top delle loro
caratteristiche e cercare di fare piu' mostre ed esposizioni possibili perche'
li la corrente me la danno gratis!!!! :D






Ciao!
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Messaggio da mariovalvola »

L'alternativa che pensavo, no era spegnere i filamenti, era di lasciare acceso tutto :D .

Per i filamenti in tungsteno toriato, Il problema dell'accensione del filamento senza anodica ha senso solo quando c'è stato un calo delle capacità emissive.
In caso contrario ,con filamenti perfetti, peggiori la situazione.
Provo a cercare un pieghevole della 211/vt4c che raccomandava questo.
Ciao

Mario Straneo
Mario
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