PCB designing: si richiedono critiche

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione delle elettroniche
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Giaime
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Messaggio da Giaime »

Salve a tutti amici di AudioFaiDaTe :)

Oggetto: pareri vostri (visto che tra di voi ci sono dei veri Geni della PCB, Guru del routing, Ministri del Ground Plane e Presidenti del layout) sulla PCB del mio nuovo pre phono.

Ho usato Eagle, non ci avevo mai fatto una PCB così complicata, quindi è un po' la mia "prima volta". Che ne dite? Ho cercato di seguire i suggerimenti trovati in giro sulla rete, e un po' di "buon senso" basandomi sui percorsi di ritorno delle correnti etc etc...

Immagine

Saluti termoionici


Giaime Ugliano

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Messaggio da mrttg »

Ciao,
senza lo schema elettrico un poco difficile capire i tuoi ragionamenti
(o contorsioni mentali :D ).

Tiziano
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Messaggio da Giaime »

Scappo a Padova ora, Tiziano, stasera con più calma allego lo schema.

Mi sembra semplice comunque da "capire" :)

Saluti termoionici


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Messaggio da mrttg »

Scappo a Padova ora, Tiziano, stasera con più calma allego lo schema.

Mi sembra semplice comunque da "capire" :)
lo schema rende le cose più facili... :) e poi nel forum forse non tutti si occupano di elettronica a tempo pieno!!

Ciao Tiziano
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Messaggio da Giaime »

Schema:

Immagine

Spero si capisca, non è uno schema funzionale alla chiarezza ma funzionale alla creazione della PCB, per cui magari se c'è qualche dettaglio poco chiaro sono qui.

PS: ero sinceramente riluttante ad aprire questo topic. Non vorrei, come ho già visto in altra sede, che il mio lavoro diventi il pane quotidiano di qualche cantinaro con pochi scrupoli. Per cui ultimamente sono un po' diffidente a pubblicare miei schemi, mie PCB... voi (in particolare PG) inizierete a prendermi in giro, "ma che cosa vuoi che se ne facciano di quelle schifezze di schemi che fai tu...", etc etc... beh da qualche cosa si deve pur partire: non serve che vi racconti di quel tale che fa gli schemi per una più o meno nota ditta hifi italiana, e se li fa pagare carissimi, mettendo in croce un paio di 6J5 a catodo comune, io per fare questa scheda ci ho messo settimane.

Forse però è meglio lavorare in "open source", affrontando il rischio di un cloning nemmeno tanto remoto guadagnando però il confronto con persone molto competenti che sicuramente possono insegnarmi moltissimo. Visto che poi questo pre phono dovrebbe essere "per uso personale" mio, nessun problema.


Saluti termoionici


Giaime Ugliano

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Messaggio da Teslacoil »

Hola Giaime!
Hola All!


Dunque, anche se nella mia vita ho visto di molto peggio e anche se credo
che il tuo PCB possa funzionare abbastanza bene, direi che ho un po di
sonore cappellate da correggerti: :D


- La continuita' del piano di massa e' pesantemente compromessa, in
alcuni punti e' malamente connesso, cerca di estendere il piu' possibile
la zona di rame della massa che dovrebbe essere virtualmente un pezzo
solo ( assolutamente vietati i ponticelli sul lato blu per la massa, meglio
piuttosto eseguirli su altre net meno rognose )


- la buona riuscita di un PCB e' pesantemente influita dalla simmetria
dei collegamenti, ad esempio e' buona norma portare tutti gli ingressi
da un lato ( es sinistro ) quindi fare proseguire il segnale da sinistra verso
destra e portare le alimentazioni e le polarizzazioni dall' alto e dal basso.
Potrebbe essere un ottimo aiuto, specie per chi e' alle prime armi con il
routing, piazzare una zona integralmente dedicata alle alimentazioni al
di sopra della piastra, quindi separarla dal resto del circuito mediante
almeno 1 cm di rame pieno connesso ad un unica massa solida tagliata
il meno possibile e portare le varie alimentazioni dall' alto verso il circuito
mediante ponticelli.
Questa configurazione aiuta moltissimo a mantenere una massa solida
perche' sotto ad ogni componente in serie al segnale e' possibile fare
passare la massa ( che cosi' si connette al resto del circuito formando un
blocco unico e intanto scherma il componente di segnale )

-NON considerare nulla di quello che hai gia' piazzato e routato come
definitivo ma continua ad osservarlo come una cosa da migliorare strada
facendo, ogni net di un buon PCB che si rispetti viene ritirata almeno 3
volte prima di trovare la sua posizione ottimale....
Ad esempio, SW1 ed SW3 potrebbero essere tranquillamente invertiti di
posto tra di loro per evitare l' incrocio e l' allungamento inutile delle piste.

-Ultima cosa, ma NON in ordine di importanza: stai dando troppo affidamento ai condensatori elettrolitici!
Sono ottimi per fugare a massa il ripple a 50Hz e il segnale audio a bassa
frequenza, ma quando la frequenza inizia a salire, si iniziano a fare sentire
le ESR e ESL, e' buona cosa aggiungere in parallelo agli elettrolitici anche
dei ceramici o dei poliestre/polipropilene di basso valore capacitivo.
Sempre per ragioni di miglioramento del bypass, ricordati che ogni pista
ha una resistenza ed una induttanza parassite, il miglior bypass dunque
dovrebbe essere posto piu' vicino possibile ai pin di alimentazione e massa
del circuito da fugare e sempre e rigorosamente seguendo quest' ordine
nel disegno del rame:
sorgente di alimentazione -> bypass BF -> bypass AF -> carico
NON avere paura ad esagerare con i condensatori, tanto costano poco e
di sicuro NON fanno mai male! ;)


OK, OK, OK..... tutto da rifare, mi spiace, pero' penso che il prossimo
dovrebbe venirti molto meglio! :|



Ciao!
Fabio.
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La teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
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In questo caso, abbiamo messo insieme la teoria e la pratica:
non c'è niente che funziona... e nessuno sa il perchè!"
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Messaggio da Giaime »

Grazie Fabio!!! :)

Provvederò a far tesoro dei tuoi consigli. Appena ho un po' di tempo vedo di rimettere un po' a posto le cose.

Saluti termoionici


Giaime Ugliano

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Messaggio da mariovalvola »

Che faccio? dico di aspettare a copiare?.... I cantinari hanno fretta :D :D :D

Mario Straneo
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Messaggio da Giaime »

Update:

Immagine

Dunque ho modificato la posizione di parecchi componenti, ai punti di connessione per i fili volanti ho sostituito il footprint di un interruttore vero e proprio (mi è più comodo così), bypassato gli elettrolitici, verificato che i componenti a cui ho accesso ci stanno nelle distanze ipotizzate, etc etc.

Ancora ci sono parecchi jumpers, e molti collegano le varie piazzole del ground plane. Ho cercato di fare in modo di tenerli CORTISSIMI, per tenere bassa la loro resistenza.

Saluti termoionici


Giaime Ugliano

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Messaggio da Teslacoil »

Hola Giaime!

Hola All!

NO BUONO!!!!!

Di quello che ti ho detto hai seguito ben poco, prova ad esempio a
pensare come si deve richiudere la corrente ( solo quella dinamica,
quella statica si chiude attraverso l' alimentatore e per ora la lasciamo
perdere ) nel circuito di V1

Partendo dalla valvola, passa dal piedino 3, attraversa a piacere il circuito
di Q1 o di T1,2,3,4, attraversa le resistenze di source o di base, arriva a
massa, fa un giro turistico per tutta la piastra in cerca di un passaggio,
quindi viene fugata dai condensatori di bypass C2 e C1, quindi attraversa
il resistore anodico R7 e ritorna nuovamente alla valvola mediante il
piedino 1.........


Ti disegno sul PCB che razza di giro vorresti fargli fare, poi mi dici tu
stesso se e' OK o e' sbagliato! :|

Tieni presente che, in teoria, tutti i componenti in questo loop ( cosi'
come in tutti gli altri loop! ) dovrebbe avere i propri terminali
immediatamente a ridosso dei terminali del componente successivo,
preferibilmente avere una piazzola allargata direttamente in comune con
il componente successivo in modo da saldare i loro terminali quasi in
contemporanea ( sarebbe preferibile che fossero tanto vicini da essere
inglobati nella medesima goccia di stagno )


Ad ogni modo, se deciderai di usare il metodo del poligono (o piano)
di massa solida anziche' le piu' ostiche masse stellari ( come peraltro
ti consiglio di fare visto che e' piu' semplice per i masteristi in erba )
ricordati che il piano deve apparire come un blocco unico di rame
intervallato qua e la da piste e piazzole.....
NON ci devono essere dei sottoblocchi di rame connessi l' uno all' altro
mediante piste ma qualcosa di molto simile ad una fetta sottile di
formaggio con i buchi.


Sono riuscito a farmi capire?
Immagine

Ciao!
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Messaggio da Giaime »

Ciao Fabio,

grazie del tuo prezioso aiuto. E' che sto cercando di usare l'autorouter di Eagle, il quale sembra piuttosto stupido (è una macchina del resto...) da quel punto di vista. E lo schema non è nemmeno dei più semplici...

A questo punto mi si pone un bel dubbio: c'è un modo per costringere l'autorouter di Eagle a fare le masse a stella?

O se non c'è, a questo punto, conviene ELIMINARE i piani di massa e procedere manualmente ad una stesura più intelligente, o è meglio sempre usare questi ground plane?

Grazie a tutti!

Saluti termoionici


Giaime Ugliano

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Messaggio da Teslacoil »

Hola Giaime!
Hola All!

grazie del tuo prezioso aiuto. E' che sto cercando di usare l'autorouter di Eagle, il quale sembra piuttosto stupido (è una macchina del resto...) da quel punto di vista. E lo schema non è nemmeno dei più semplici...
Autorouter????? ORRORE!!!!!!!! :x

Faccio il masterista da 5 anni e in tutto questo tempo ho usato l' autorouter
solo 6 volte, in presenza di circuiti stampati MOLTO semplici,
assolutamente privi di segnali suscettibili ( le avete presenti le classiche
piastre che servono per reggere i led e i pulsanti sul frontale di qualche
apparecchio? ) e anche in quei 6 casi ho voluto mettere mano alla piastra
per correggere certe cose che mi sembravano assurde.


L' autorouter e' bello per chi deve fare cose assolutamente NON suscettibili
di problemi di disturbi, ronzii, autooscillazioni e simili, per tutti gli altri
casi e' imperativo mettersi li a fare tutto manualmente! :grin:

A questo punto mi si pone un bel dubbio: c'è un modo per costringere l'autorouter di Eagle a fare le masse a stella?
Probabilmente ci sara', ma e' piu' facile buttare giu' i componenti e le
piste a mano piuttosto che seguire l' autorouter cercando di fargli capire
come lo vorremmo routato! ;)

O se non c'è, a questo punto, conviene ELIMINARE i piani di massa e procedere manualmente ad una stesura più intelligente, o è meglio sempre usare questi ground plane?

Buona la seconda, e direi che sarebbe buona anche la prima se sai bene
cosa stai facendo ( senza il piano solido di massa, fare il routing di una
piastra compatibile ai disturbi diventa decisamente piu' complesso )


Se sei nella cacca fino al collo, piuttosto ti consiglio di usare una piastra
a doppia faccia: su un lato ci metti tutte le tue brave piste, sull' altro ci
metti la massa ( e solo quella!!! )
Tieni presente che la tecnologia di routing che impiego io per fare le
piastre a lavoro e' questa:

lato superiore= piste di segnale
strato interno 1= piano di massa
strato interno 2= piste di segnale (opzionale)
strato interno 3= piano di alimentazione (eventualmente splittato)
strato interno 4= piano di alimentazione (eventualmente splittato)
lato inferiore= piste di segnale

E' un sistema molto valido perche' tutti gli strati di piste di segnale
sono schermati l' uno dall' altro da uno o piu' piani interi di massa
o di alimentazione ( che pero' sono abbondantemente fugati a massa
e per tanto dinamicamente possono essere considerati come tale ),
inoltre tra un piano e l' altro si forma una capacita' parassita che aiuta
i condensatori di fuga a fare il loro lavoro specie alle altissime frequenze.


Ad ogni modo, ti posto due immagini di come dovrebbe essere e come
NON dovrebbe essere il tuo routing:


Immagine


Immagine


Nel secondo caso la corrente e' obbligata a seguire un percorso che
potrebbe essere foriero di problemi, nel secondo caso invece la massa
NON puo' essere piu' considerata come un insieme di piste ma come
un unico punto solidale e a bassissima impedenza, la corrente in questo
esempio puo' distribuirsi a piacere su quasi tutta la superficie del rame.

Tieni presente che, se fai cosi puoi tranquillamente considerare la tua
massa come stellare ad un solo punto ( e questo e' vero almeno in
bassa frequenza e bassissima radiofrequenza )

Ciao!
Fabio.
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Messaggio da Giaime »

Ciao Fabio,

ti ringrazio!!! Dunque mi metterò a farlo A MANO. Mi rivedrete tra qualche secolo, se tutto va bene... :D

A parte gli scherzi sto seriamente tenendo in considerazione l'idea di usare una PCB doppia faccia.

Saluti termoionici


Giaime Ugliano

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Messaggio da Teslacoil »

Hola Giaime!
Hola All!

ti ringrazio!!! Dunque mi metterò a farlo A MANO. Mi rivedrete tra qualche secolo, se tutto va bene...

A parte gli scherzi sto seriamente tenendo in considerazione l'idea di usare una PCB doppia faccia.

Se segui i consigli che ti ho dato il PCB lo fai in un attimo, senza troppa
fatica e su una singola faccia:

Il segreto sta' nel dare un ordine logico alle connessioni e disporre i
componenti in maniera compatibile con il flusso dei segnali ( come ti avevo
detto precedentemente, da sinistra a destra per il flusso dei segnali e
dall' alto o dal basso per le alimentazioni.

NON devi assolutamente "tornare indietro" con il segnale ma solo e
solamente andare avanti ( tuttalpiu' disponi i componenti a zig-zag per
evitare di trovarti con piastre troppo lunghe e strette, ma ricordati sempre
di dare un occhio a come passera' la massa prima di passare avanti ).

Ti ricordo poi una regola importantissima:
Nulla di cio' che hai gia' routato e' definitivo, o perlomeno NON lo e' fino
alla fine del routing della piastra.
Dopo aver routato un "blocco logico" fermati e pensa:

-i segnali scorrono correttamente nella loro direzioni senza fare avanti
ed indietro?

-tutti i componenti che devono essere collegati tra di loro sono collegati
per la via piu' breve possibile?

-tutte le alimentazioni raggiungono il circuito in maniera corretta e sono
adeguatamente bypassate?

-c'e' qualcosa in questo blocco che posso cambiare per migliorarne il
routing ( valgono anche le modifiche a livello di schema, per esempio
scambiare la sezione 1 con la sezione 2 della valvola oppure fornire il
bias dopo una rete resistiva anziche' prima per evitare incroci strani di
piste e via dicendo!!! )

-la posizione fisica sul PCB di questo blocco puo' causare problemi con
quella del blocco precedente o del blocco successivo?

Vedrai che otterrai un ottimo PCB in circa 2 ore di tempo.


Buon lavoro ( vedrai com'e' facile! )

Ciao!
Fabio.
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Messaggio da Giaime »

Ti ringrazio Fabio!

Mi metto subito al lavoro.

Saluti termoionici


Giaime Ugliano

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Messaggio da Giaime »

Un piccolo update...

doppia faccia, e sono riuscito ad eliminare tutti i jumpers e le "ingenuità" commesse dall'autorouter.

Immagine

Non sarà un progettino semplice questo mio nuovo pre 8)

Edit: piccolo update della PCB, risolto qualche problema di clearance.


Saluti termoionici
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Messaggio da drpaolo »

Giaime, se posso permettermi qualche consiglio (oltre a quotare tutto quanto ti ha già spiegato Fabio, che trovo molto giusto):

1) Per disegnare i PCB ragiona sempre in termini di "correnti di ritorno" del segnale e dell'alimentazione ed evita i loop (fai viaggiare sempre affiancati i due conduttori della corrente, anche se costretto a lievi allungamenti delle piste).

2) "Doppia faccia con piano di massa" non è sempre meglio di "singola faccia", anche nel caso tu debba portare a spasso un clock di frequenza moderata. Molti PCB di apparecchi giapponesi (Sony, ad es.) sono concepiti come "singola faccia con ponticelli".
Il PCB singola faccia ti permette di avere un costo minore o una migliore finitura (meglio un PCB singola faccia con spessore rame da 100 um che un doppia faccia da 35 um).
Se poi usi dei ponticelli costruiti come "Resistori da 0 Ohm" piegati al passo dei resistori della scheda, hai anche una estetica pregevole.

3) Se lavori con PCB di segnale e non di potenza un routing con la famosa "stella delle masse" non è detto sia la soluzione migliore.
Un anello di massa che circonda la scheda, con un grosso conduttore di massa centrale può essere una soluzione assai migliore, che ti risolve diversi problemi di layout.
Diversi preamplificatori "famosi" del passato sono stati costruiti con questo layout del PCB, invece che con la "stella delle masse".

4) Dal punto di vista EMC una corretta disposizione delle piste di ritorno delle correnti ti dà gli stessi risultati (si parla di PCB di segnale) che la disposizione di un ground plane senza un corretto studio dei percorsi delle piste.
Senza contare il minor costo.

5) Molte cose intelligenti sul disegno dei PCB, per quanto riguarda disaccoppiamento e disposizione dei percorsi di "massa" (la chiamo così per semplificare), si trovano su una Application Note di Analog Devices (An I.C. Amplifier User's guide to Decoupling, Grounding, and Making Things Go Right for a Change) che tu sicuramente conosci, ma che può essere utile a qualche neofita.

6) EVITA COME LA PESTE GLI AUTOROUTERS

Cordialmente.

P.S. Trovo buona l'ultima versione del PCB che hai postato.

Paolo Caviglia
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Messaggio da Luc1gnol0 »

5) Molte cose intelligenti sul disegno dei PCB, per quanto riguarda disaccoppiamento e disposizione dei percorsi di "massa" (la chiamo così per semplificare), si trovano su una Application Note di Analog Devices (An I.C. Amplifier User's guide to Decoupling, Grounding, and Making Things Go Right for a Change) che tu sicuramente conosci, ma che può essere utile a qualche neofita
Originariamente inviato da drpaolo - 27/02/2007 : 08:08:42
Ecco drpaolo, appunto, se magari lo corredavi del relativo link direttamente tu... :oops:

An I.C. Amplifier User's guide to Decoupling, Grounding, and Making Things Go Right for a Change

...a vantaggio dei neofiti! :)

--- --- ---
Ciao, Luca
--- --- ---
Ciao, Luca

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Messaggio da marziom »

Rompo un'po le scatole....
hai pensato di mettere sullo stampato un banco di dip switch per impostare l'impedenza di ingresso?

marzio

Un piccolo update...

doppia faccia, e sono riuscito ad eliminare tutti i jumpers e le "ingenuità" commesse dall'autorouter.

Immagine

Non sarà un progettino semplice questo mio nuovo pre 8)

Edit: piccolo update della PCB, risolto qualche problema di clearance.


Saluti termoionici
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Originariamente inviato da Giaime - 26/02/2007 :  11:38:15
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Messaggio da mauropenasa »

5) ....Molte cose intelligenti sul disegno dei PCB, per quanto riguarda disaccoppiamento e disposizione dei percorsi di "massa" (la chiamo così per semplificare), si trovano su una Application Note di Analog Devices (An I.C. Amplifier User's guide to Decoupling, Grounding, and Making Things Go Right for a Change) che tu sicuramente conosci, ma che può essere utile a qualche neofita....
Ecco, a proposito di cose intelligenti:
Qualcuno degli esperti di PCB layout (diciamo cosi.... :D ), è in grado di spiegare con parole semplici perchè le cose corrette espresse in quel genere di documenti viene pienamente, completamente ed inesorabilmente disatteso da quasi tutti gli esempi di layout portati dai miei insigni colleghi ?

Dati 10 punto di massa virtuale da rispettare entro pochi uV di modulazione differenziale (ossia che tutti e 10 i punto devono tassativamente avere lo stesso potenziale in AC, ivi compreso rumore termico ecc....), come potrebbe essere il caso del pre di Giaime, come li cabliamo ?

Con una massa unica che connette pure i bypass di alimentazione, tanto ha "una bassissima impedenza" :x ?

Con degli "anelli di massa" esterni con funzione non meglio definita ?

Per avere una risposta serve come sempre usare il cervello e non una analisi acritica basata sulle "valutazioni estetiche" che la media dei progettisti di PCB usa, (Le valutazione EMC sono un aspetto che va dal diverso al molto diverso rispetto al problema di Giaime, ma sulla differenza tra energia elettromagnetica, elettrostatica e semplici riferimenti di segnale , nonchè gli inevitabili concatenamenti di queste forze nei disturbi funzionali dovrò fare un corso per ingegneri elettronici a parte..... :D )

Faccio un' esempio di "uso del cervello":

A. Identifico un punto di massa virtuale nel circuito. Dato che non esiste una massa ideale, quale sarà il mio punto di massa virtuale ?
Semplice, non il nodo che "sta fermo" in senso assoluto, ma quello che io decido "di seguire in modo il più possibile fedele". Questo genere di nodo, per questioni pratiche in un circuito audio può essere locato in 3punti di massima:

1. Alimentatore dello stadio
2. ingresso segnale
3. uscita segnale

In pratica decido di spalmare tutti i miei riferimenti su uno di questi punti, e solo su uno. In questo modo abbiamo definito il centro stella di una ipotetica distribuzione di questo tipo.
Come devo scegliere tra i 3 punti possibili ? Dipende dalle energie in gioco e dalla topologia. Se si deve erogare forti correnti (ampli finali) di norma le modulazioni maggiori partono dal PSU e dalla uscita, per cui conviene cercare di agganciare tutti i riferimenti ad uno di questi 2 punti. Se si predilige il PSU si guadagno in CMRR (utile per esempio nei sistemi termoionici a basso CMRR) se si aggancia l' uscita di potenza (ovviamente parliamo di punti di massa, ma il discorso potrebbe valere per qualsiasi riferimento di tensione o di corrente usato nel circuito....) si ottimizza la stabilità di anello (in caso di NFB globale) e in ogni caso gli inevitabili NFB locali. Al progettista la scelta, la cosa importante è che sappia cosa vuole fare, e questa è già una conquista.... :D

Ora abbiamo stabilito come si definisce un centro stella, ossia quello che per molti resta una chimera irraggiungibile.
Stabilita la strategia più adatta al tipo di circuito (esempio, PSU per ampli di potenza, Output per preampli ordinari, input per sistemi di acquisizione particolari o ad alto quadagno intrinseco, ma in questi casi si parla spesso di "ground virtuali locali e disaccoppiati", ma questo discorso diventa complesso.... ), si procede al cablaggio adeguato di questo nodo.
Restando per semplicità nel solo problema di cablare 10 nodi di riferimento verso massa del nostro circuito (quindi escludendo le reti di bypass alimentazione, che dovrebbero sempre compiere percorsi diversi rispetto ai nodi di segnale.....), quale è il modo migliore per garantirsi un punto di riferimento unico e comune ?

Molti non hanno dubbi: "il piano di massa". Peccato che io non abbia mai trovato uno specialista in grado di predire la dinamica di somma vettoriale delle singole correnti combinate in modo disordinato su un unico piano di massa..... :(

Quello che voglio dire è questo:
ogni punto di collegamento al nostro nodo di massa virtuale (centro stella) avrà, per forza di cose, una sua "corrente di fuga", sia in AC che in DC. Se inietto 10 punti, con 10 diverse correnti AC variegatamente composte su diversi punti di uno stesso piano di massa, queste correnti possono agevolmente combinarsi tra loro con dinamiche semplicemente imprevedibili, dipendenti dalla frequenza delle modulazioni, dalle caratteristiche dei materiali e dulcis in fundo dalla interpolazione tra le posizioni fisiche dei singoli nodi rispetto al punto di massa virtuale.
Se invece si sceglie di far seguire percorsi diversi ad ogni singolo punto di connessione, si impediscono le combinazioni multiple tra le singole correnti, si rende "prevedibile" ogni deltaV e deltaI parassita presente tra la massa di riferimento e il nodo da cablare. Insomma, si passa da una condizione di caos ad una di buona prevedibilità, e scusate se è poco....

Signori, questa è la ragione dei cablaggi a stella, benvenuti nel mondo delle "valutazioni ponderate".

Ovviamente i bypass di potenza del PSU devono seguire canoni simili, di certo stare lontani come la peste dai singoli percorsi dei nodi di segnale citati sopra.

Non esiste una alternativa migliore a questo approccio, esiste solo "la fortuna" di avere una modulazione molto inferiore alle impedenze del rame usato (nel caso dei piani di massa) che spesso viene spacciata per "soluzione efficace" dai nostri specialisti.

Diverso il caso di sezioni digitali o RF. In verità il concetto resta valido anche nelle linee di trasmissione, ma per questioni fisiche si deve usare un approccio basato su dinamiche tra gli spazi fisici (3D) anzichè come semplice rappresentazione a stella (2D).
In pratica, in caso di circuiti digitali, un piano di massa (e di Vcc) permette di mantenere una sorta di uniformità di risposta ai disturbi di modo comune e non causati dalle commutazioni ad alta frequenza, in parte con funzione di schermatura elettrostatica in parte con funzione di "equi-distribuzione" delle induttanze parassite presenti nelle piste di rame che a certe frequenze può rendere inefficaci gli stessi bypass di alimentazione ed amplificare gli spikes
a causa delle inevitabili risonanze per effetto induttivo....
In presenza di un tale marasma di disturbi, l' uniformità alla massa virtuale resta un eufemismo, e si sceglie una tecnica definibile "del male minore"....


ciao

Mauro

Mauro
http://www.webalice.it/mauro.penasa/index.html
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