Cavi di alimentazione 2: il senso della Norma

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MBaudino
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Messaggio da MBaudino »

Non conosco le norma in campo elettrico.
Parlando di cavi di alimentazione asimmetrici per 220 monofase ( con il conduttore del ''neutro'' avente sezione diversa da quello della ''fase''), viene frequentemente citato il non rispetto delle norme (CEE, UNI o altre mai per altro indicate) che imporrebbero la necessità di usare due conduttori di eguale sezione per fase e neutro (trascurando in questo discorso la sezione del conduttore di terra ).
Non ho dubbi che esista una norma che imponga questo e non mi interessa sapere quale sia la norma.
Mi chiedo però il perchè? Se il conduttore avente la sezione piu' piccola è idoneo alla densità di corrente prevista, quale è la controindicazione ad usare una sezione maggiore per il secondo conduttore?

Usando il buon senso, se il conduttore piu' piccolo mi sopporta la corrente a cui scatta il magnetotermico, perchè dovrebbe essere vietato l' uso di un conduttore di maggior sezione per l' altra fase?
Sbaglio?
Mauro
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plovati
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Messaggio da plovati »

Non vedo controindicazioni, se la sezione minore è adeguata alla corrente richiesta.
Potrebbe avere un senso in un sistema trifase, quando ci sia la possibilità di squilibri o errate connessioni.
Per esperienza, spesso chi cita la norma lo fa come espediente dialettico, non avendo argomentazioni efficaci. La norma è la coperta di Linus dei mediocri, quattro anni di consulente legge 46/90 me lo hanno confermato.

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Piergiorgio
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Piergiorgio
MBaudino
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Messaggio da MBaudino »

...... La norma è la coperta di Linus dei mediocri,

Originariamente inviato da plovati - 29/09/2006 :  11:59:26
Bella definizione.
Grazie per la risposta
Mauro
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riccardo
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Messaggio da riccardo »

Tralasciando l'aspetto normativo, non è che la produzione di un cavo con conduttori asimmetrici comporti difficoltà costruttive maggiori?
E soprattutto, dovendo il cavo tollerare tensioni e correnti standard in base alle sezioni previste dalla classe di appartenenza, il calcolo delle sezioni prescinde dalle necessità del caso specifico.....
Nello specifico, costruendo un cavo custom con cavo fase maggiore di N, cosa ottengo? L e R diverse, vario C fra i conduttori.
Vorrei che mi dicessi quale obbiettivo persegui.

Non conosco le norma in campo elettrico.
Parlando di cavi di alimentazione asimmetrici per 220 monofase ( con il conduttore del ''neutro'' avente sezione diversa da quello della ''fase''), viene frequentemente citato il non rispetto delle norme (CEE, UNI o altre mai per altro indicate) che imporrebbero la necessità di usare due conduttori di eguale sezione per fase e neutro (trascurando in questo discorso la sezione del conduttore di terra ).
Non ho dubbi che esista una norma che imponga questo e non mi interessa sapere quale sia la norma.
Mi chiedo però il perchè? Se il conduttore avente la sezione piu' piccola è idoneo alla densità di corrente prevista, quale è la controindicazione ad usare una sezione maggiore per il secondo conduttore?

Usando il buon senso, se il conduttore piu' piccolo mi sopporta la corrente a cui scatta il magnetotermico, perchè dovrebbe essere vietato l' uso di un conduttore di maggior sezione per l' altra fase?
Sbaglio?
Mauro





Originariamente inviato da MBaudino - 29/09/2006 :  11:48:50
Saluti

R.R.
Riccardo
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"We must believe in free will. We've got no choice.''

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MBaudino
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Messaggio da MBaudino »

Vorrei che mi dicessi quale obbiettivo persegui.
Originariamente inviato da riccardo - 29/09/2006 :  13:28:32
Assolutamente nessuno, non vedo vantaggi nell' uso di cavi asimmetrici. Anzi, prima di ieri non sapevo neppure che esistessero.
Poi, dovendo pensare al cavo per un MyRef, ho girovagato per siti e mi sono imbattutto in questo forum:
http://www.videohifi.com/forum/topic.as ... C_ID=43384
dove si parla di un cavo di alimentazione YBA asimmetrico.
Non entro nel merito dell' approccio delle risposte ( mancato rispetto delle Norme, vantaggi sonori eventuali ecc ecc.) essendo una discussione che riguarda un altro forum: mi sono semplicemente chiesto quale fosse la logica per cui una norma impediva di fare una cosa stupida (presumibilmente) ma non dannosa, cioè dimensionare una sezione per la corrente richiesta e poi sovradimensionare l' altro conduttore. Ovviamente, non sempre le Norme sono perfette (per lo meno nel campo chimico e analtico) o sempre adattabili a tutti i casi; purtuttavia mi sono reso conto che molto spesso anche le prescrizioni piu' oscure hanno in realtà un loro senso. Diciamo che le Norme sono tipicamente strumenti 'burocratici' ma sono scritte da persone competenti. Premesso questo mi chiedevo quale potesse essere la motivazione alla prescrizione di usare conduttori di uguale sezione: l' unica che mi è venuto in mente è quella di evitare errori di utilizzo nel caso in cui si esamini al momento dell' utilizzo un solo conduttore e si possa erroneamente ( al 50% dei casi) attribuire al cavo una sezione superiore all' effettivo.
Dato che però non sono un elettrotecnico esperto, ho avuto il dubbio che potesse esserci un motivo piu' nascosto che io non riuscivo a vedere. Fidandomi della competenza dei frequentatori di questo forum, vi ho sottoposto il mio quesito.
Nessun altro motivo, nessuna implicazione esoterica.
Ciao Mauro
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Messaggio da audiofanatic »

Vorrei che mi dicessi quale obbiettivo persegui.
Originariamente inviato da riccardo - 29/09/2006 : 13:28:32
Assolutamente nessuno, non vedo vantaggi nell' uso di cavi asimmetrici. Anzi, prima di ieri non sapevo neppure che esistessero.
Poi, dovendo pensare al cavo per un MyRef, ho girovagato per siti e mi sono imbattutto in questo forum:
http://www.videohifi.com/forum/topic.as ... C_ID=43384
dove si parla di un cavo di alimentazione YBA asimmetrico.
Non entro nel merito dell' approccio delle risposte ( mancato rispetto delle Norme, vantaggi sonori eventuali ecc ecc.) essendo una discussione che riguarda un altro forum: mi sono semplicemente chiesto quale fosse la logica per cui una norma impediva di fare una cosa stupida (presumibilmente) ma non dannosa, cioè dimensionare una sezione per la corrente richiesta e poi sovradimensionare l' altro conduttore. Ovviamente, non sempre le Norme sono perfette (per lo meno nel campo chimico e analtico) o sempre adattabili a tutti i casi; purtuttavia mi sono reso conto che molto spesso anche le prescrizioni piu' oscure hanno in realtà un loro senso. Diciamo che le Norme sono tipicamente strumenti 'burocratici' ma sono scritte da persone competenti. Premesso questo mi chiedevo quale potesse essere la motivazione alla prescrizione di usare conduttori di uguale sezione: l' unica che mi è venuto in mente è quella di evitare errori di utilizzo nel caso in cui si esamini al momento dell' utilizzo un solo conduttore e si possa erroneamente ( al 50% dei casi) attribuire al cavo una sezione superiore all' effettivo.
Dato che però non sono un elettrotecnico esperto, ho avuto il dubbio che potesse esserci un motivo piu' nascosto che io non riuscivo a vedere. Fidandomi della competenza dei frequentatori di questo forum, vi ho sottoposto il mio quesito.
Nessun altro motivo, nessuna implicazione esoterica.
Ciao Mauro


Originariamente inviato da MBaudino - 29/09/2006 : 13:43:28
A mio avviso l'unica asimmetricità logica sarebbe nel sovradimensionare il conduttore di terra, dato che verso terra è bene si abbia sempre la minima resistenza di conduzione e di contatto

Filippo
mauropenasa
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Messaggio da mauropenasa »

Tralasciando l'aspetto normativo, non è che la produzione di un cavo con conduttori asimmetrici comporti difficoltà costruttive maggiori?
E soprattutto, dovendo il cavo tollerare tensioni e correnti standard in base alle sezioni previste dalla classe di appartenenza, il calcolo delle sezioni prescinde dalle necessità del caso specifico.....
Ecco la spiegazione logica (normativa) alla situazione.
Le norme si pongono il problema primario di "catalogare" una situazione, e nel caso di assimmetrie la cosa comporta "dei comma" che da un punto di vista della distribuzione elettrica e applicazioni industriali non hanno senso.
Un cavo assimmetrico avrebbe dei costi di produzione maggiori, ed avrebbe il rischio di essere usato in modo improprio, peraltro senza ragioni tecniche precise...
Ad essere precisi, si deve anche dire che potenzialmente potrebbero lavorare male alcune categorie di sistemi di controllo, come gli interruttori differenziali, in presenza di impedenze assimmetriche dei cavi....

ciao


Mauro
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MBaudino
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Messaggio da MBaudino »



....Le norme si pongono il problema primario di "catalogare" una situazione,
.....ed avrebbe il rischio di essere usato in modo improprio ...
.... si deve anche dire che potenzialmente potrebbero lavorare male alcune categorie di sistemi di controllo,....



Ottimo, trovo molto coerente che le norme di unificazione controllino le eccezioni in oggetti di così largo utilizzo come la componentistica elettrica, già di per se soggetta ad infinite varianti. E' un approccio diverso da quello delle norme ambientali, in cui l' eccezione è la 'norma'.

Sostanzialmente pero' mi pare di capire che un cavo di alimentazione asimmetrico per un finale -se correttamente dimensionato per la sezione minima- non rappresenti una minima fonte di pericolo ( pur non essendo a norma), in quanto il magnetotermico non apprezzerebbe alcuna influenza derivante dalla diversa sezione dei cavi (cavo che, ripeto, non mi interessa e non vedo motivo di realizzare)

Grazie Mauro
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