Pre Phono con C3G e E182CC

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iberton
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Re: Pre Phono con C3G e E182CC

Messaggio da iberton »

Posto, di seguito, lo schema dell'alimentazione anodica:
alimentazioneAnodica.jpg
Questa, invece, è l'alimentazione dei filamenti:
alimentazioneFilamenti.jpg
Per il pre phono lo schema è identico a quello riportato qui:

http://a-direct-heating-triode.blogspot ... art-1.html

Grazie per l'aiuto.
Igor
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UnixMan
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Re: Pre Phono con C3G e E182CC

Messaggio da UnixMan »

Non è che dipende dalla raddrizzatrice, o da qualche falso contatto nel collegamento?

Verifica le frequenze di risonanza delle celle CLC: sono sufficientemente basse?

Personalmente proverei ad aumentare il valore di alcune capacità (quanto meno quella a valle della ultima L, che alimenta tutto), ed aggiungerei dei diodi (a stato solido) "di disaccoppiamento" laddove l'alimentazione si divide verso i due canali, ed in serie alle R tra un tubo e l'altro.

Questo per quanto riguarda le anodiche.

Per quanto riguarda i filamenti, l'alimentazione a corrente costante non mi pare affatto una buona idea! :shake: Tutt'altro. È intrinsecamente instabile: all'aumentare della temperatura del filamento la resistenza dello stesso aumenta, e quindi la corrente tenderebbe a diminuire; di conseguenza, per mantenere la corrente costante, il regolatore produce in uscita una tensione più alta, che causa un aumento della potenza dissipata dal filamento, e quindi un ulteriore aumento della temperatura... e così via (feedback positivo).

L'unico limite (che può salvare la vita ai tubi) è dato dalla tensione in ingresso al regolatore. Che oltre tutto nel tuo caso mi pare piuttosto alta. Rischi di far lavorare i filamenti (ed i tubi) fuori specifica, peggiorandone le prestazioni ed accorciandone sensibilmente la vita... se non addirittura di distruggerli in un attimo.

Viceversa, se la temperatura del filamento diminuisce diminuisce anche la sua resistenza e quindi la corrente tenderebbe ad aumentare... ma il regolatore la mantiene costante, riducendo la tensione. Col risultato che il filamento si raffredda ancora di più, e così via.

I filamenti dei tubi a riscaldamento indiretto vanno alimentati rigorosamente a tensione costante, eventualmente aggiungendo un circuito di limitazione della corrente max (impostato a poco più della corrente nominale di lavoro prevista dal tubo) per evitare extra-correnti e stress termici nell'accensione a freddo.

[A causa di questioni diverse per i DHT può essere conveniente una alimentazione del filamento ad alta impedenza (=corrente costante), MA in tal caso serve un circuito specifico che includa un limitatore di tensione in modo che questa non ecceda mai quella prevista...]
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
iberton
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Re: Pre Phono con C3G e E182CC

Messaggio da iberton »

Non è che dipende dalla raddrizzatrice, o da qualche falso contatto nel collegamento?

Verifica le frequenze di risonanza delle celle CLC: sono sufficientemente basse?

Personalmente proverei ad aumentare il valore di alcune capacità (quanto meno quella a valle della ultima L, che alimenta tutto), ed aggiungerei dei diodi (a stato solido) "di disaccoppiamento" laddove l'alimentazione si divide verso i due canali, ed in serie alle R tra un tubo e l'altro.
Farò sicuramente come mi dici.
L'unico limite (che può salvare la vita ai tubi) è dato dalla tensione in ingresso al regolatore. Che oltre tutto nel tuo caso mi pare piuttosto alta. Rischi di far lavorare i filamenti (ed i tubi) fuori specifica, peggiorandone le prestazioni ed accorciandone sensibilmente la vita... se non addirittura di distruggerli in un attimo.
Senza stravolgere ora il circuito di accensione dei filamenti, che è particolarmente silenzioso, posso aumentare la resistenza da 1 Ohm in modo da limitare la tensione in ingresso agli LM317? Questo dovrebbe limitare la tensione massima ai capi dei filamenti.... Che ne dici?

Per ora vi auguro una buona giornata.
Igor
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UnixMan
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Re: Pre Phono con C3G e E182CC

Messaggio da UnixMan »

iberton ha scritto: 21 ott 2023, 04:27 Senza stravolgere ora il circuito di accensione dei filamenti, che è particolarmente silenzioso, posso aumentare la resistenza da 1 Ohm in modo da limitare la tensione in ingresso agli LM317? Questo dovrebbe limitare la tensione massima ai capi dei filamenti.... Che ne dici?
che così facendo il regolatore non regola più nulla, ed è come se non ci fosse...

Se vuoi implementare il current limiting, potresti ad es. realizzare un circuito tipo questo:
LM317_Vreg+current_limiting.png
Il primo 317 è configurato come regolatore di corrente costante (che dovrai impostare per una corrente leggermente superiore a quella normale di lavoro dei tubi a regime), mentre il secondo è configurato nel modo "canonico" come regolatore di tensione.

Al momento dell'accensione a freddo il primo regolatore limita la corrente max al suo valore di set, riducendo la tensione a monte del secondo regolatore (che di fatto in quelle condizioni non funziona, cioè, non regola nulla). Una volta che i tubi si sono scaldati e quindi la corrente assorbita è scesa al di sotto di quella max impostata sul primo regolatore (di corrente), questo porta la sua uscita alla tensione max (e non regola più nulla, cioè di fatto cessa di funzionare), mentre entra in funzione il secondo regolatore (di tensione), che mantiene la tensione di uscita fissa al valore richiesto (facendo cadere ai suoi capi quella in eccesso).

In quanto a "silenziosità" non cambia praticamente nulla.

Altra possibile alternativa è utilizzare un CCS (come sopra, primo stadio, cioè tua configurazione attuale modificata per una corrente di set leggermente più alta) seguito da un regolatore di tensione di tipo "shunt" (in pratica, l'equivalente di uno Zener "on steroids"), che devia verso massa la corrente in eccesso mantenendo costante la tensione ai suoi capi (cioè, quella di uscita). Questa configurazione garantisce una regolazione ed un abbattimento del ripple e dei disturbi in ingresso ancora migliore rispetto alle altre (perché c'è effettivamente una doppia regolazione, in corrente ed in tensione, in cascata. Per ripple e disturbi in ingresso il CCS si comporta come un resistore di valore elevatissimo, mentre il regolatore shunt come un resistore di valore bassissimo... producendo così una attenuazione enorme per qualsiasi cosa non sia DC.

Questo se vuoi strafare.

Altrimenti limitati a convertire il circuito da regolatore di corrente a regolatore di tensione. È banale. Devi solo fare attenzione ai riferimenti e a non eccedere tensioni e dissipazioni max sui 317. Per limitare la corrente max all'accensione puoi anche usare banalmente un resistore di valore opportuno in serie al (a monte del) 317, che servirà anche a ridurre la dissipazione del chip. Occhio a garantire che - a regime - ai capi dei regolatori ci sia una tensione sufficiente a garantirne il corretto funzionamento (cioè, maggiore del drop-out minimo richiesto dal chip. Ovviamente, al contrario, ciò non deve accadere durante la fase di riscaldamento dei filamenti, quando vuoi che la corrente sia limitata e quindi la tensione inferiore a quella prevista a regime).
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Ciao, Paolo.

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lupo al
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Re: Pre Phono con C3G e E182CC

Messaggio da lupo al »

... io ho costruito questo quì per alimentare i filamenti di due C3g... a dire il vero per la prima metà del circuito, fino a C2, ho usato un oggetto scrausissimo comprato su Amazon --> questo quì... chiaramente quel dissipatore è troppo piccolo e dopo pochissimo il 317 andava in protezione, ho aggiunto una ventola tipo Noctua che pur girando pianissimo (sotto-alimentata) ha risolto brillantemente

perchè ho scelto per il primo pezzo quella soluzione?... perchè la avevo già tra e mani... per costo basso... per pigrizia... per possibilità di regolare il valore in uscita a piacimento (più o meno)... poi mi è venuta voglia ed ho aggiunto la seconda parte
il potenziomentro che c'è lì sopra fa schifo e regolare preciso non si fa ma il valore è stabile... fra alimentatore e carico ho circa 1m di cavo e sono così andato a regolare il valore in uscita leggendo il livello di tensione sul filamento a tubo attivo, giusto per essere tranquillo di stare entro il +/-5 di tolleranza richiesto

suona bene...male... uguale... boh... riporto quì giusto a titolo di curiosità... in giro c'è di meglio di quello che ho accrocchiato io... però sto circuitino non mi pare male (per il nulla assoluto che ne posso capire io :sweat: )

... qualora potesse essere di un qualche interesse
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