Gli Unicorni Arcobaleno

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Maxxx
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Re: Gli Unicorni Arcobaleno

Messaggio da Maxxx »

gluca ha scritto:
drpaolo ha scritto:
Questo mi ha confermato nell'idea che non è l'impianto a nascondere le prestazioni, ma sono le nostre condizioni percettive non ottimizzate a deluderci per la maggior parte del tempo.
in effetti io, per abitudine ormai, faccio ascolti prolungati per settimane prima di decidere se X mi suona meglio di Y. anzi in tempi andati avevo spesso i due canali dell'impianto diversi mentre mi dilungavo in prove di ascolto. mantengo, cioè, i due apparecchi nell'impianto e li alterno per un periodo anche lungo ma alla fine X mi sembra sempre meglio di Y o viceversa. magari in doppio cieco non saprei distinguerli ma su un periodo più lungo mi viene facile maturare una preferenza. che sia questo un modo per mediare le fluttuazioni della nostra percezione?

Il nostro corpo è pigro, anzi non è pigro, ma furbo e va in economia senza cercare sforzi inutili ...questo vale per la memoria muscolare diretta , ma vale anche e soprattutto per il nostro cervello che percepisce uno stimolo e si abitua a quel preciso input . Questo accade in diversi ambiti ... ad esempio ( purtroppo ) accade a chi perde un arto e a distanza di anni afferma di percepirne ancora la presenza o di sentire gli stimoli sensoriali ( a me accade con i capelli :emo: e non sto scherzando mannaggia !! )
In pratica le nostre percezioni sono spesso memorie di cio che è sempre stato risultando a volte ingannevoli nel momento in cui il nostro cervello trova più semplice pescare il ricordo di una percezione piuttosto che elaborarne una nuova . Nel nostro campo ,ad esempio, spesso accade che dopo una modifica ad un elettronica , nel immediato , non si apprezza tale intervento ritenendo migliore il vecchio setup. L' incidenza del reale miglioramento rispetto al prima e al dopo non possiamo valutarlo in questa sede, ma è possibile affermare che il nostro cervello deve abituarsi e deve rielaborare con i suoi tempi la nuova percezione , occorre quindi rieducarlo nuovamente, altrimenti "va in economia" e ti dice che era meglio prima .
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Re: Gli Unicorni Arcobaleno

Messaggio da enzo. »

UnixMan ha scritto:
Per questo la nostra percezione della realtà è un fenomeno tanto complesso quanto sostanzialmente imprevedibile, mutevole, irripetibile ed estremamente soggettivo.

Nonché, ovviamente, da un certo punto di vista, fallibile, inaffidabile. Di fatto, siamo totalmente incapaci di "registrare" fedelmente la realtà fisica, oggettiva, se non attraverso l'uso di strumenti e metodiche che consentano di escludere l'influenza della nostra percezione soggettiva.

(Posto che ciò sia veramente possibile e che una realtà oggettiva univoca esista veramente, ma qui andremmo a finire su disquisizioni filosofiche senza risposta...). :tmi:
Sono d'accordo su quasi tutto quello che hai scritto, Paolo, ma su queste cose non direi. I sensi in condizioni di normalità hanno una percezione del loro oggetto piuttosto precisa e se vengono allenati per motivi professionali diventano umanamente molto precisi. Poi, una macchina lo sarà certamente di più a livello di singoli parametri, ad esempio l'individuazione delle frequenze, della pressione sonora ecc. ciò non toglie che un violinista o un chitarrista di solito accordano veramente bene il loro strumento e sono in grado di percepire certe minime variazioni timbriche e dinamiche, indipendentemente dallo stato d'animo.
Ora, se nel parlare di alta fedeltà del suono ci limitassimo ad un solo criterio, ossia comparare la musica riprodotta all'evento reale, credo che alcuni risultati (volume, frequenza, timbrica, dinamica, ecc.) potrebbero essere in una certa misura oggettivi pur nell'ambito della percezione umana, e sarebbero tanto più precisi quanto più le persone (professionisti in primis) fossero allenate alla percezione di quell'evento e capaci di dominare i propri processi cognitivi in funzione di un giudizio certo e condivisibile. Per questo un neofita si affida di solito ad un maestro quando deve comprare uno strumento musicale che abbia certe caratteristiche, e il maestro è sempre abbastanza preciso nell'individuare le caratteristiche dei diversi strumenti e nel giudicarli. I maestri, poi, che abbiano uniformità di sviluppo percettivo e culturale, condividono abbastanza facilmente tra di loro questi giudizi.
Se però, sempre rimanendo nell'ambito dell'unico criterio di comparare la musica riprodotta all'evento reale, lo sviluppo percettivo e culturale tra i soggetti coinvolti cambia molto, allora possono cambiare parecchio anche i giudizi.
Se poi, senza magari accorgerci che lo stiamo facendo, introduciamo altri criteri nel giudizio dell'alta fedeltà della musica riprodotta come la "piacevolezza d'ascolto", la "capacità di emozionare", l'"aderenza filologica" ai diversi modi e filosofie di riproduzione, chiamiamo in campo tutta la squadra delle passioni e allora è proprio finita... a meno che la pizza non sia proprio gustosa, piacevole il sottofondo e gradita la compagnia, nel qual caso può diventare più facile propendere verso giudizi condivisi :smile:
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Re: Gli Unicorni Arcobaleno

Messaggio da hobbit »

Che il nostro ascolto sia influenzato anche dal nostro stato percettivo è penso evidente a tutti per esperienza.

Però come può essere utile ciò al problema di costruire un sistema che renda gradevole ascoltare la musica in ambito casalingo?

Nel primo messaggio Paolo afferma che nella sua esperienza un ne5532a è adeguato quanto una w300b. Bene, sono contento, tanti soldi risparmiati (cosa che per me che tengo famiglia è molto utile).
Quali sono le condizioni perché questo accada? Cosa accade normalmente che va ad inficiare tutti i nostri sforzi?
Cosa devo curare nella progettazione del sistema (tenendo conto anche del fattore umano) sia che lo costruisca o che lo assembli comperandolo?

Scusate (e scusa Paolo) la banalità delle domande. Vedo altrimenti un thread che promette chissà cosa e alla fine tutto finisce in un pugno di mosche. Alla fine siamo su AudioFaiDaTe. Come dice il nome stesso del forum, dobbiamo cercare di capire quali scelte e quali pratiche possono permetterci di costruire un sistema audio che ci soddisfi (ognuno avrà il suo livello di accettazione).
Se adopera spesso l'Anello per rendersi invisibile, sbiadisce: infine diventa permanentemente invisibile e cammina nel crepuscolo sorvegliato dall'oscuro potere che governa gli Anelli.
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Re: Gli Unicorni Arcobaleno

Messaggio da enzo. »

Dove vivono gli unicorni arcobaleno non ci sono mosche :lol:
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