Vi ringrazio per le impressioni che mi state dicendo e i consigli che mi state dando. Purtroppo non potevo rimediare alla diversità dei punti di lavoro ma ho voluto lo stesso condividere con voi queste mie impressioni perché in due casi su tre, ossia il secondo e il terzo, le condizioni sono molto simili (entro i 10v) mentre le differenze soniche (e anche elettroniche, da quello che posso capire) mi sembrano piuttosto evidenti. Ovviamente queste differenze dal vivo sono più accentuate, soprattutto in gamma media, e forse un posizionamento più accurato dei microfoni e la scelta di un volume d’ascolto più oculato avrebbe aiutato ad evidenziare meglio sia la timbrica che la microdinamica. Prossimamente valuterò in questo senso se è meglio usare una coppia di mic a diaframma grande che mi è rimasta dalla passata attività di musicista.
Innanzitutto, mentre collegavo e scollegavo i componenti o notato che elettricamente con i soli UF4007 il rumore (anche quello meccanico dei ferri) aumentava abbastanza e l’induttanza da 3H non mi sembrava più sufficiente ad ottenere un filtraggio accettabile.
Con la raddrizzatrice inserita ho avuto qualche volt in meno ma sia il rumore dei ferri che quello in uscita dal wf era simile a quello che ottenevo con la sola 5U4G, che alla fine era la configurazione più silenziosa.
Sonicamente dal vivo, tenendo l’ampli a circa mezzo watt, le differenze tra le tre configurazioni sono ovviamente più evidenti rispetto alla registrazione, sia dal punto di vista timbrico, che dinamico, che della scena sonora. La sola valvola mi sembra dare un senso di matericità maggiore al suono, con più profondità di scena, ma anche con più rilassatezza (o lentezza) della dinamica, rilevabile più o meno su tutto lo spettro di frequenze. Concordo con Paolo sul fatto che questo suono, almeno in quest’ampli, possa definirsi in un certo senso piacevolmente “colorato”.
Al contrario, con i soli diodi UF4007 aumenta la velocità dei transienti e l’estensione in frequenza, ma si appiattisce un po’ la scena e si inasprisce la timbrica delle medie e alte frequenze. Almeno questo è quello che dal vivo, nel mio sistema, ho percepito con maggiore evidenza.
Il sistema ibrido è forse quello che mi è piaciuto di più su quest’ampli, in quanto, non spreca energia e sembra unire sonicamente il meglio delle due tecnologie, ossia dolcezza e tridimensionalità ma anche estensione e velocità.
Certamente sono solo impressioni soggettive, non suffragate da sufficienti prove e conoscenze tecniche. Tuttavia, visto che queste impressioni sul sistema ibrido le hanno avute anche altri, mi è sembrato interessante condividerle.
La curiosità ora aumenta con la prossima introduzione dei SiC
P.S. Una cosa conveniente riguardo all’innalzamento della tensione di alimentazione è che, se volessi, potrei usare in futuro delle 2A3-40, arrivando ad una potenza di uscita simile a quella di una 300B. Con le mie valvole ho potuto fare queste prove perché le 2A3 Sovtek sopportano anche quella dissipazione. Ho notato perciò che, insieme alla capacità e alla timbrica dell’alimentatore ibrido, la potenza d’uscita era udibilmente aumentata e il piccoletto picchiava decisamente più forte.