34c9 una cassa acustica MDD.

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione dei diffusori acustici
claudiogan
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MDD3ZD350

Messaggio da claudiogan »

Da tempo volevo realizzare un prototipo MDD con Lmax = 2 Lmin = 4 metri e una frequenza di risonanza di circa 20 Hz. Il miglioramento all'ascolto giustifica lo sforzo per gestire le complicazioni costruttive? Si.

Avevo già smontato le 7 guide d’onda del progetto 21M7 con Lmax = 2Lmin = 1400 mm e le ho usate come prolungamenti delle guide del progetto MDD3ZD200 con Lmax = 2Lmin = 2000 mm. La nuova serie ha Lmax = 2Lmin = 3400 mm, la frequenza di risonanza è di circa 25 Hz.

Come previsto la risposta alle basse frequenza è migliorata ma non è l'unico effetto positivo. Il carico acustico di lunghezza maggiore riduce anche lo spostamento del cono alle frequenze più basse, si migliora in modo apprezzabile la risposta ai transienti del driver. La risposta allo step è stata misurata con il microfono a un paio di cm dal cono e con un volume ridotto.

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rustyjames
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Re: 34c9 una cassa acustica MDD.

Messaggio da rustyjames »

complimenti all'originalità che porta novità in un settore un pò fermo..
claudiogan
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Messaggio da claudiogan »

Premessa. In questo video https://www.youtube.com/watch?v=AtU4HeemrH8 del canale Velut Luna ho sentito una definizione operativa di "piacere d’ascolto" che condivido. Usando parole mie. Un impianto è piacevole da ascoltare se dispiace non poterlo usare, se durante gli ascolti una interruzione inaspettata viene percepita come fastidiosa, se ascolti prolungati non creano affaticamento o voglia di cambiare traccia. Nello stesso video si sottolinea l’importanza della voce usata come strumento per l’ottimizzazione del sistema di riproduzione. Il nostro udito è un analizzatore di spettro estremamente complesso che ha la sua massima sensibilità sulle frequenze medie, l’evoluzione ha selezionato il migliore strumento possibile per riconoscerci e capirci. Con questo prototipo aumenta il mio piacere e la mia attenzione nell’ascoltare le voci nei brani riprodotti.

Anche quest’ultimo prototipo MDD3ZZ350 è una ricombinazione di parti già usate in precedenza. Il carico acustico posteriore MDDBL usa la serie Lmax = 2Lmin = 3400 mm del prototipo MDD3ZD350, la frequenza di risonanza è di circa 25 Hz. Il carico acustico frontale è del tipo MDD FL 7 con sette guide d'onda da 25 mm in PVC rigido.

La risposta allo step è stata misurata prima con il microfono a un paio di cm dal cono, con il volume ridotto e successivamente con il microfono sul pavimento a volume normale (80 dB) di fronte al divano.
Nella seconda misura si vedono bene le numerose repliche dello step generate dalle emissioni secondare all'uscita delle guide d'onda. La tecnologia MDD si comporta come se sulle pareti lisce della mia stanza si fossero applicati dei pannelli acustici che generano molteplici riflessioni con ritardi diversi.

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Messaggio da claudiogan »

In questi mesi ho passato molto tempo ad ascoltare musica con il prototipo MDD3ZZ350, ho fatto piccoli miglioramenti in relazione all'eliminazione di vibrazioni spurie generate vicino alle viti e ai supporti delle guide d'onda nel carico acustico frontale MDDFL. Con questo nuovo prototipo MDD3ZC350 ho provato ad eliminare le vibrazioni spurie generate dal materiale della guida d'onda. Sostituendo il PVC rigido con un cartoncino si passa da un materiale con una elevata elasticità a un materiale anelastico.

Nel PCV rigido la velocità del suono è di 1700 m/sec. I fronti sonori trasmessi nell'aria all'interno della guida d'onda (341 m/sec) interagiscono in maniera minima all'uscita di ogni guida con le vibrazioni trasmesse nel PVC rigido ma generate in istanti diversi.

Il cartoncino è un materiale anelastico che non trasporta energia acustica. All'uscita delle guide d'onda i fronti sonori che hanno viaggiato all'interno della guida non interagiscono con vibrazioni emesse in istanti diversi e trasmesse dal cartoncino.

A livello di misure non ho notato differenze ma a livello di ascolto si percepisce il miglioramento. Le misure standard non sono in grado di descrivere il comportamento di una cassa acustica in presenza di segnali complessi come una registrazione musicale che interagisce con l'ambiente d'ascolto.

Il materiale della guida d'onda non è l'unico cambiamento per il carico acustico frontale:
- si passa da 7 guide d'onda a 5, Lmax = 8Lmin = 2000 mm (379, 574, 871, 1320, 2000 mm)
- la sezione delle guide è quadrata 20 x 20 mm,
- le guide sono disposte a croce e creano al loro esterno quattro ulteriori guide d'onda a 90 gradi aperte.

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Re: 34c9 una cassa acustica MDD.

Messaggio da UnixMan »

Come sono realizzate le guide d'onda in cartoncino? Hai trovato dei profilati già pronti o hai piegato ed incollato un cartoncino piano? Che spessore?
Ciao, Paolo.

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Cartoncino

Messaggio da claudiogan »

Ho usato fogli di cartoncino 700 x 1000 x 0,5 mm tagliati in 10 strisce 700 x 100 mm in una tipografia.

Le pieghe per ottenere cinque lati sono state fatte usando un profilato in alluminio 1000 x 20 x 20 mm (rimasto dal prototipo 34C9).

I lembi sovrapposti sono stati incollati con vinavil.

Ho usato una decina di pinze a molla per tenere in posizione il foglio durante le operazioni di piegatura e incollaggio.

I tubi più lunghi di 700 mm sono costruiti incollando 4 lembi 20 x 20 mm. Non è necessario un sigillo a una tenuta d'aria, sono tubi aperti che hanno la funzione di trasportare energia acustica in punti lontani dal driver.
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MDD3ZC350 V2

Messaggio da claudiogan »

Circa 6 mesi fa ho provato ad ascoltare il prototipo MDD3ZC350 in veranda, è rimasto li. Il pavimento è in piastrelle in ceramica (nell'altra stanza era in parquet flottante), il soffitto è in legno con travi a vista (era in cartongesso) le pareti sono: una in muratura, una con le finestre e due vetrate (erano tre in muratura e una in cartongesso). Il locale è più ampio e più basso 5 x 6 x 2.5 m (era 4 x 4 x 3 m). La combinazione della geometria del locale, dei materiali e degli arredi ha migliorato in modo apprezzabile la qualità della riproduzione. Ho avuto una conferma dell'importanza dell'acustica della stanza d'ascolto. I prototipi MDD si comportano bene in ambienti riflettenti e qui ho due pareti e mezzo in vetro. Ipotizzo anche che pavimento in cemento e soffitto in legno riducano le interazione spurie con le onde sonore rispetto a cartongesso e parquet flottante, assorbono meno energia acustica.

Sfruttando la finestra ho provato anche ad alimentare l'impianto con una cella fotovoltaica abbinata ad una batteria per auto e un piccolo inverter. Il suono non è cambiato però ho potuto misurare la potenza assorbita dal mio impianto: soli 15 watt (pc escluso).

Lo spostamento dei prototipi ha danneggiato alcuni incollaggi per cui nella foto si vedono ancora i ritagli di carta provvisori usati come rinforzi.

La modifica del supporto subsonico ha migliorato la precisione nel posizionamento degli strumenti riprodotti e aumentato la dinamica nei transienti delle percussioni. La versione precedente era simmetrica con i tre piedini in corrispondenza delle lettere "o". Per ridurre le possibili risonanze della base ho spostato i piedini in corrispondenza delle lettere "x", in particolare quello posteriore è sotto la staffa a L di supporto. Ho eliminato la simmetria scegliendo 3 valori delle distanze dalla serie di Fibonacci (..., 13, 21, 34, ...).

Le misure strumentali sono simili alle precedenti, nel sito ho inserito il link per il download del file REW (ultima versione).


Grazie per l'attenzione.

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MDD vs point source.

Messaggio da claudiogan »

Ho riorganizzato la home page del sito claudiogandolfi.it/, ora è leggibile più facilmente.

Riporto anche qui una analogia che ho aggiunto. Si può fare un parallelo tra immagini grafiche sulle copertine di due album, casse con sorgente puntiforme e casse acustiche MDD.

La prima immagine è della copertina dell'album "100% YES" dei Melt Yourself Down. Rappresenta un impianto di riproduzione audio con sorgente puntiforme in un ambiente di ascolto che genera una riflessione. L'ascoltatore in questo caso deve elaborare due informazioni distinte, l'impressione è di fastidio, fatica d'ascolto.

La seconda immagine è della copertina dell'album "All the Lost Souls" di James Blunt. Rappresenta un impianto di riproduzione MDD. Le emissioni multiple e omnidirezionali generano moltissime riflessioni e impediscono che queste si possano interpretare come una informazione distinta. Le singole emissioni e riflessioni possono essere diverse dall'immagine nel suo insieme. L'ascoltatore in questo caso percepisce una sola informazione con un rumore di fondo.

Per il cervello eliminare il rumore di fondo da una informazione è più semplice che gestire due informazioni. Un impianto audio di alta qualità in una stanza trattata riprodurrà una immagine molto dettagliata e senza fatica d'ascolto. In una stanza con problemi di acustica un impianto MDD darà meno fatica d'ascolto anche se realizzato con apparecchi di qualità inferiore. In stanze trattate con apparecchi di qualità anche la tecnologia MDD può riprodurre immagini dettagliate e senza fatica d'ascolto.

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Re: 34c9 una cassa acustica MDD.

Messaggio da plovati »

Notare che qui stanno facendo una cosa simile, seppur limitata a tre risuonatori, ma hanno sviluppato una teoria che pare interessante:
http://mcap-cr.com/mcap/pipe-family.html
MultipeResonatorJappi.JPG
Una trattazione matematica completa è qui:
http://mcap-cr.com/mcap/documents/MCAP0 ... DOF-CR.pdf

ed è pure disponibile un SW di simulazione:
http://mcap-cr.com/mcap/software.html
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Re: 34c9 una cassa acustica MDD.

Messaggio da UnixMan »

plovati ha scritto: 21 set 2023, 12:04 Notare che qui stanno facendo una cosa simile, seppur limitata a tre risuonatori,
però - se non capisco male da una rapidissima occhiata - qui si limitano alle basse frequenze, mentre Claudio si rivolge a tutto lo spettro. E con obbiettivi diversi (sempre se ho inteso correttamente).

Non di meno è interessante, e magari Claudio può trarne spunti utili anche per i suoi scopi...
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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MCAP

Messaggio da claudiogan »

Ho già visitato tempo fa il sito http://mcap-cr.com in cui sono proposti sistemi multirisonanti alle basse frequenze.

Il post di UnixMan spiega bene quello che hanno in comune i sistemi MCAP e MDD. Le principali differenze sono:
- la tecnologia MDD è omnidirezionale sull’intera banda audio (diffrazione audio),
- la tecnologia MDD genera fronti secondari coerenti e ritardati che facilitano il riconoscimento dei suoni (effetto anti-Haas).

Dalle informazioni pubblicate non sono riuscito a capire le formule da usare nella progettazione MCAP, l’impressione è che la matematica sia complessa per il fatto che lo studio è in 3 dimensioni e si deve gestire il modello con una matrice con volumi e interazioni reciproche.

Il mio approccio per il carico acustico posteriore (MDDBL) è monodimensionale riconducibile alla frequenza di risonanza di tubi con un solo lato aperto (L/4) o entrambi i lati aperti (L/2). Le singole risonanze si sovrappongono parzialmente per ottenere una risposta in frequenza neutra rispetto all’altoparlante.
https://www.claudiogandolfi.it/index.html#bl.

Propongo alcuni link per chi volesse curiosare su altri sistemi multirisonanti.
Panpipe-pentahorn
https://www.diyaudio.com/community/thre ... st-5953453
https://www.diyaudio.com/community/thre ... st-3511054
https://www.diyaudio.com/community/thre ... 779/page-5
Organsoud
https://www.diyaudio.com/community/thre ... st-5918172
https://www.espadaysantacruz.com/projects/organsound

Il mio prototipo 1A-direct usa l’emissione diretta per le medie e le alte frequenze, non è omnidirezionale. Il prototipo potrebbe essere migliorato notevolmente con un diverso carico acustico posteriore, è una delle cose che vorrei fare in futuro.
https://www.claudiogandolfi.it/1a_direct.html.
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