Ciao a tutti,
da cosa dipende tendenzialmente il fatto di progettare un amplificatore a transistor
in grado di gestire 8 ohm minimo piuttosto che 4 ohm minimo?
gabriele
Amplificatore 8 ohm minimo
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Re: Amplificatore 8 ohm minimo
dipende spesso e volentieri da odiosi risparmi sia nei transistor finali (come corrente e come numero di transistor che si ripartiscono il carico) da odiosi risparmi nelle alette di raffreddamento spesso troppo piccole e poi la ventola "fa rumore" e non la vogliono.
E poi dipende spesso anche dalla tensione di alimentazione che per ottenere una buona dinamica la si tiene alta,spesso al limite dei transistor usati e se dimezziamo gli ohm spesso si va fuori dalla dissipazione istantantea.
Moltissimi giapponesoni con 4 ohm erano a rischio.
C'è poi l'impedenza "dinamica" ossia il fatto che alcune casse acustiche magari dichiarate da 4 ohm in particolari frequenze o in particolari esigenze di difficoltà di segnale scendono o generano delle correnti di ritorno.
La "soluzione finale" ci sarebbe....altrochè basta fare un alimentatore che quando si supera di un decimo di amper il massimo calcolato spegne l'amplificatore.
Spponiamo il solito ampli "da casa" alimentato a una 40 ina di volt duali e con un assorbimento di un paio di amper per ramo. A parte un condensatore di capacità relativamente piccola per i picchi,tutta la corrente dovrebbe passare DOPO i condensatori di filtro e PRIMA dello stadio finale (a parte appunto un piccolo elettrolitico montato direttamente sui finali e molto vicino a essi) attraverso uno shunt amperometrico di precisione .
E in caso di supero si deve spegnere immediatamente l'ampli. Quanti lo fanno in campo domestico NESSUNO!
Gli ampli pro giocano "sporco" ossia mettono in parallelo più transistor e incorporano di solito un transistor di protezione che lavorando sul pilotaggio impedisce di andare oltre un dato limite di corrente.
Inoltre un altro problema (risolvibile passando ai mosfet al posto dei transistor normali) è il cosiddetto effetto valanga ossia il fatto che scaldandosi un transistor conduce di più e quindi si scalda di più e poi conduce ancora di più. I mosfet invece del calore se ne fregano e conducono sempre più o meno uguale
E poi dipende spesso anche dalla tensione di alimentazione che per ottenere una buona dinamica la si tiene alta,spesso al limite dei transistor usati e se dimezziamo gli ohm spesso si va fuori dalla dissipazione istantantea.
Moltissimi giapponesoni con 4 ohm erano a rischio.
C'è poi l'impedenza "dinamica" ossia il fatto che alcune casse acustiche magari dichiarate da 4 ohm in particolari frequenze o in particolari esigenze di difficoltà di segnale scendono o generano delle correnti di ritorno.
La "soluzione finale" ci sarebbe....altrochè basta fare un alimentatore che quando si supera di un decimo di amper il massimo calcolato spegne l'amplificatore.
Spponiamo il solito ampli "da casa" alimentato a una 40 ina di volt duali e con un assorbimento di un paio di amper per ramo. A parte un condensatore di capacità relativamente piccola per i picchi,tutta la corrente dovrebbe passare DOPO i condensatori di filtro e PRIMA dello stadio finale (a parte appunto un piccolo elettrolitico montato direttamente sui finali e molto vicino a essi) attraverso uno shunt amperometrico di precisione .
E in caso di supero si deve spegnere immediatamente l'ampli. Quanti lo fanno in campo domestico NESSUNO!
Gli ampli pro giocano "sporco" ossia mettono in parallelo più transistor e incorporano di solito un transistor di protezione che lavorando sul pilotaggio impedisce di andare oltre un dato limite di corrente.
Inoltre un altro problema (risolvibile passando ai mosfet al posto dei transistor normali) è il cosiddetto effetto valanga ossia il fatto che scaldandosi un transistor conduce di più e quindi si scalda di più e poi conduce ancora di più. I mosfet invece del calore se ne fregano e conducono sempre più o meno uguale
A casa mia il loudness e i controlli di tono sono presenti,se serve si usa anche l'equalizzatore e l'effetto eco. Perchè il suono deve essere come lo si desidera e non come gli altri lo vogliono a casa nostra
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Re: Amplificatore 8 ohm minimo
dall'alimentatore (o meglio dalla corrente che lo stesso è in grado di fornire)?gserpentino ha scritto:Ciao a tutti,
da cosa dipende tendenzialmente il fatto di progettare un amplificatore a transistor
in grado di gestire 8 ohm minimo piuttosto che 4 ohm minimo?
gabriele
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Piergiorgio
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Re: Amplificatore 8 ohm minimo
Non bisogna uscire fuori dall'area operativa sicura detta SOA.gserpentino ha scritto:Ciao a tutti,
da cosa dipende tendenzialmente il fatto di progettare un amplificatore a transistor
in grado di gestire 8 ohm minimo piuttosto che 4 ohm minimo?
Max
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Re: Amplificatore 8 ohm minimo
Ti hanno già dato varie risposte, che rispondono in modi diversi alla domanda.
Comunque in fase di progetto vengono effettuate delle scelte per massimizzare il risultato per quella che è l'impedenza dei diffusori che gli verranno messi come carico.
Un carico di 8 ohm richiederà più tensione e meno corrente, mentre un carico di 4 ohm richiederà più corrente e meno tensione per ottenere la stessa potenza. Di conseguenza anche l'alimentatore avrà caratteristiche diverse.
Anche il dumping factor che viene ottimizzato in base sia al risultato sonico che si vuole avere deve essere pensato sul carico che gli verrà applicato.
Comunque in fase di progetto vengono effettuate delle scelte per massimizzare il risultato per quella che è l'impedenza dei diffusori che gli verranno messi come carico.
Un carico di 8 ohm richiederà più tensione e meno corrente, mentre un carico di 4 ohm richiederà più corrente e meno tensione per ottenere la stessa potenza. Di conseguenza anche l'alimentatore avrà caratteristiche diverse.
Anche il dumping factor che viene ottimizzato in base sia al risultato sonico che si vuole avere deve essere pensato sul carico che gli verrà applicato.
Se adopera spesso l'Anello per rendersi invisibile, sbiadisce: infine diventa permanentemente invisibile e cammina nel crepuscolo sorvegliato dall'oscuro potere che governa gli Anelli.
(J.R.R. Tolkien)
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