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Hirtel Highline

Inviato: 30 ago 2017, 12:29
da mrttg
Plo ha suggerito questa interessante circuitazione degli anni ruggenti apriamo una discussione in merito.
hrt202.jpg
hrt204.jpeg
Una implementazione originale Hirtel: http://www.hirtel.it
Junior_Stereo_Schema.gif
Documentazione assai interessante:
Hirtel - HI-FI Circuits - Edizioni Tecniche Hirtel (1971).pdf

Re: Hirtel Highline

Inviato: 30 ago 2017, 22:29
da plovati
E' parente della fonovaligia Brionvega FP1010
chi sarà stato fatto prima?
brionvegafp1010.pdf

Re: Hirtel Highline

Inviato: 31 ago 2017, 06:36
da mrttg
plovati ha scritto:E' parente della fonovaligia Brionvega FP1010
chi sarà stato fatto prima
Magari nessuno dei due...

Re: Hirtel Highline

Inviato: 31 ago 2017, 07:08
da mrttg
Plo di che epoca è quella roba che forse riusciamo a trovare i bollettini relativi... quel coso dovrebbe essere stato presentato anche su "Sistema Pratico".

Re: Hirtel Highline

Inviato: 31 ago 2017, 07:24
da hobbit
Mi vi "piacciono" queste circuitazioni? Fanno parte di un era in cui si lottava per ogni frazione di watt, ma oggi ha senso? Se si, cosa ci possono dire queste circuitazioni?
Grazie.

Re: Hirtel Highline

Inviato: 31 ago 2017, 07:26
da plovati
inizio anni '60

Cmq ha una parentela anche con Philips AG 8108, amplificatore x magnetofono:
PhilipsAG8108.jpg

Re: Hirtel Highline

Inviato: 31 ago 2017, 07:31
da mrttg
Queste circuitazioni sono affascinanti è trovo interessante vedere come i progettisti (di allora) superavano i limiti tecnici.

Si ripassa un poco di elettronica analogica e si imparano tante cose nuove.

Re: Hirtel Highline

Inviato: 31 ago 2017, 21:59
da plovati
Prova veloce su tavolaccio: funziona.
hirtel-provatavolaccio.jpg
PS senza FBK la banda è 17KHz non 27: errore nel disegno

tra le due versioni, non sapendo impedenza trasformatore e % presa ultralineare dell'originale, sono stato sul HRT202, con piccole variazioni (ho messo un alimentatore in catodo per tenerlo ben fermo e regolarlo a piacimento).
Collegando la resisistenza di placca del triodo driver a +Batteria o alla presa ultralineare, si vede che l'effetto del collegamento proposto è quello di abbassare guadagno (Vin al clipping passa da 1,4Vpp a 6,9Vpp), aumentare la banda passante (da 17 a 27 KHz e da 20 a 11Hz), aumentare la tensione di uscita al clipping (da 4 a 5Vrms) e migliorare la simmetria e l'arrotondamento del clipping stesso.

La retroazione complessiva ingresso uscita (la sua inserzione fa perdere 1,4dB di Vout) dà ua aggiustatina finale ma deve essere ritarata sul circuito reale (trasformatore) pena instabilità a bassa frequenza (specie se si usa un resistore di catodo bypassato per il pentodo finale) e aumenta i ringing su segnale ad onda quadra.

Re: Hirtel Highline

Inviato: 01 set 2017, 22:05
da plovati
MisureSchemaHirtelECL82.zip
Qualche spettro preso con lo schema sopra presentato, cambiando bias catodico e il collegamento della resistenza di placca del driver da 220KOhm: sia a presa UL che a +BAT.

Il collegamento della reazione globale va tenuto corto e la massa dell'uscita deve essere saldamente e direttamenente collegata al bus di massa del triodo di ingresso. E' abbastanza robusto con i valori indicati, ma collegamenti di mezzo metro fatti a coccodrilli non è il caso..

Qui sotto altre misure (se qualcuno riesce a sistemare il testo incolonnato avrà la mia gratitudine):

Hirtel. TU Lo Scherzo, bias 10V.

f-3dB 7 Hz (idem senza FBK)
f-1dB 11Hz (14Hz senza FBK)

Impedenza di uscita:
senza reazione, R triodo su UL
carico 8Ohm 0dB
carico 4 Ohm-1,9dB
carico 6 Ohm -0,6dB
con reazione
carico 8Ohm 0dB
carico 4 Ohm-1,5dB
carico 6 Ohm -0,5dB

senza reazione, R triodo su B+
carico 8Ohm 0dB
carico 4 Ohm-3dB
carico 6 Ohm -1,1dB
con reazione, R triodo su B+
carico 8Ohm 0dB
carico 4 Ohm-1,7dB
carico 6 Ohm -0,6dB


Banda passante TU Lo scherzo
Vo = 0dB scala 3V (2,45V)
Vin =3.44Vpp
Con FBK
-1dB 7Hz 10kHz
-3dB 11Hz 16kHz
Senza FBK
-1dB 7kHz
-3dB 13kHz
picco a 40kHz
boost 5dB


Banda passante TU KITtelafattofare EI60 5 sezioni MKI
Vo = 0dB scala 3V (2,45V)
Vin =3.44Vpp
Con FBK
-1dB 7Hz 21kHz
-3dB 11Hz 30kHz
Senza FBK
-1dB 15Hz 10kHz
-3dB 11Hz 16kHz
picco a 61kHz
boost 16dB (!)

THD Vs Power KITtelafattofare Hirtel config originale
1Khz, load 8Ohm

Clipping (THD > 3%) 4,3V/6Ohm 4,8/8Ohm 3,2/4Ohm
0.775 1.3%
1 1,4%
1.5 1.7%
2 2%
2.5 2.5%
3 2.7%
3.5 2.9%
4 3.2%
4.5 3.2%
5.2 5.5 (9.8% senza FBK)

Ora sta suonando.. svantaggio: data la scarsa sensibilità necessita di un pre che guadagni almeno 4-5. Come infatti è nello schema Hirtel. Collegato ad un CD standard (Philips vecchio) funziona ma non dà neppure 1W.

Re: Hirtel Highline

Inviato: 01 set 2017, 22:17
da plovati
All'onda quadra "ringa" un po troppo. i 60KHz della risonanza sono poco dampati.
Dove devo metterci un condensatore x compensare (ma non troppo, seno tantovale usare un trasformatore più scarso) ?

Re: Hirtel Highline

Inviato: 02 set 2017, 13:29
da plovati
Giocando ancora un po', ho provato la variante Supertriodo:
Hirtel hrt204-supertriodo2.JPG
Misure:
Vbias = Zener 10V, Vbat 237V, Vout DC =280mV,
Vp driver 100mV,

220K driver a B+
Vin 0,9Vpp Vo 4Vrms/8Ohm, 3,2%THD

driver a UL
Vin 6,1Vpp Vo 5Vrms/8Ohm, 3,7%THD (3,5% ottimo decadimento armonico a 4Vrms /8Ohm)
Zo:
carico 8Ohm 0dB
carico 4 Ohm-2.2dB
carico 6 Ohm -0.8dB

Banda passante a 1W:
Driver connesso a UL
-1dB 18Hz 16kHz
-3dB 11Hz 25kHz
con driver connesso a B+
-1dB 29Hz 6kHz
-3dB 56Hz 10kHz

Spettri:
HirtelSupertriode.zip
Per evitare ringing abbestia su onda quadra va messo un condensatore ceramico 10nF ai capi del primario trasformatore. La banda in questo caso diventa :
-1dB 19Hz 14kHz
-3dB 11Hz 20kHz

All'ascolto ha bassi molto presenti (fin troppo gonfi con le TDL), meno effetto loudness rispetto all'hirtel normale. La presenza del condensatore di compensazione in alta frequenza è inaudibile (con o senza idem). Ascolti fatti alla buona e in mono, eh!

Re: Hirtel Highline

Inviato: 02 set 2017, 19:57
da samhorn
Quest ultima sembra la piú interessante, e non ha global fb, peccato per il poco guadagno totale, qualcosa si potrebbe recuperare buoassando la r catodica del primo triodo o magari mettere un led

Re: Hirtel Highline

Inviato: 02 set 2017, 20:41
da hobbit
Forse con la el84 è un primo stadio ad alto guadagno, esempio ecc83 o pentodo.

Re: Hirtel Highline

Inviato: 02 set 2017, 20:43
da Raul
hobbit ha scritto:Forse con la el84 è un primo stadio ad alto guadagno, esempio ecc83 o pentodo.
PCL86 ...

Re: Hirtel Highline

Inviato: 02 set 2017, 21:03
da plovati
Nota: all'ingresso c'e un generatore di segnale da 50Ohm di impedenza interna. Già con la resistenza da 2k7 non bypassata vado in A2, non posso pensare di toglierla di mezzo, anzi andrebbe aumentata, ma poi non ce la faccio a spingere la griglia della finale... il limite di queste circuitazioni strane è che spostano poi i problemi a carico della driver.
Dovrei provare con un induttore al posto della 220K, ma servirà un 200H..

nota2: nello schema sopra dove ci sono -10V in realtà è a massa.

Re: Hirtel Highline

Inviato: 02 set 2017, 21:32
da hobbit
Ora non so che caduta hai sulla 2k7 ma seguendo il suggerimento puoi provare con il led, se non ti basta il giallo con il blu o il bianco.

Re: Hirtel Highline

Inviato: 02 set 2017, 22:42
da hobbit
Ho scritto una cavolata se si mette il diodo la retroazione non è applicabile, me ne sono accorto quando costruivo la simulazione.
Con la ecl85 (ho solo il modello della 6f5p), ha necessità di 5Vpp per clippare e così facendo si ottengono oltre 3W con una distorsione del 2.4%, ma il driver non va in griglia positiva.
Ecco qui, non so se il modello del pentodo è affidabile:
hirtel.jpg
La banda passante è paurosa, va dai 10Hz ad oltre 1MHz:
hirtelfreq.jpg

Re: Hirtel Highline

Inviato: 03 set 2017, 20:06
da plovati
hobbit ha scritto:Ho scritto una cavolata se si mette il diodo la retroazione non è applicabile, me ne sono accorto quando costruivo la simulazione.
Con la ecl85 (ho solo il modello della 6f5p), ha necessità di 5Vpp per clippare e così facendo si ottengono oltre 3W con una distorsione del 2.4%, ma il driver non va in griglia positiva.
Ecco qui, non so se il modello del pentodo è affidabile:
hirtel.jpg
La banda passante è paurosa, va dai 10Hz ad oltre 1MHz:
hirtelfreq.jpg
ECL85_Hirtel_Po1W.jpg
ECL85_Hirtel_Vo5V28Ohm-Scope.jpg
Unica differenza con lo schema Vbat = 252V. Tensione su 2K7 di catodo triodo ingresso 1,9V. Tensione di placca triodo ingresso 71V. Tensione su 3K3 di griglia 14,6V. Tensione Zener 15V nominali: 17,9V Tensione ai capi primario TU=26V.

Alla quadra ringa abbestia, come nel caso ECL82. Vero che la risonanza non viene eccitata dalla musica e la quanda non è musica, ma giusto per avere un onda pulta sull'oscilloscopio, dove metto il condensatore di compensazione e quanto?

O taglio direttamente in accoppiamento riducendo di molto il 33nF (mi sa che poi si rischia la stabilità) ?

Re: Hirtel Highline

Inviato: 03 set 2017, 20:30
da plovati
PS: 'CL85 raccatta di più ad alta frequenza e sulla massa rispetto a 'CL82, si vede che è un componente nato per frequenze più alte dell'audio..

PS2: suona attufatissimo. La valvola è nuova di pacca, provo con un altra..

Re: Hirtel Highline

Inviato: 03 set 2017, 21:09
da hobbit
Complimenti per il lavorone.

Con attufato ti riferisci al prototipo con la '82? Ricordo lo Scherzo che costruii con il kit originale, già l'ultralineare era più attufato della versione triodo.

Collegandomi con l'altro thread forse per guadagnare qualche watt il male minore con queste valvolette economiche potrebbe essere fare un piccolo PP oppure un PSE (potendo sperimentare anche SRPP e mu-follower) come fa Dmitry con le 6f5p e ottenendo le potenze di una buona 2a3 (non a caso 2 6f5p dissipano di placca come una 2a3 circa). Non so però se il piccolo TU regge i 60-70mA di un PSE.

Prima di perderci tempo dietro, dalle tue prove sconsigli l'uso delle '85? Nate per l'audio c'erano anche le '86 oltre alle '82, mi sembra che sulla baia si trovi in abbondanza, anche se il Chiomenti ricordo che al tempo preferiva la '82 più simile alla 6v6 mentre l'altra alla el84.

Re: Hirtel Highline

Inviato: 04 set 2017, 20:45
da plovati
Con PCL805 Philips suona un pelo meglio. Ma c'è qualcosa che non va, devo controllare è veramente troppo diverso da ECL82 in stesso circuito. O che la reazione è troppa, dati i diversi valori di guadagno.
Sono prove en passant, non adeguate a bocciare una valvola o un suo impiego. A triodo nel circuito banale la stessa valvola suonava decisamente meglio. Di sicuro le xCL85/805 hanno la sezione di potenza tipica del tetrodo a fascio, con un "kink" abbastanza visibile. La EL84 in ultralineare al 50% è uno spettacolo di curve anodiche, invece.

Re: Hirtel Highline

Inviato: 05 set 2017, 00:16
da hobbit
Vuoi che ti mando qualche 6f5p con il pacco delle casse che ti devo restituire?
Non ho la strumentazione per fare tutte le prove che stai facendo perciò può esser utile.
Visto che ne hai provate tante con ferri omogenei, ti chiedo, come ti sembrano le ecl82, el84, ... rispetto i triodi veri come la 6em7?

Re: Hirtel Highline

Inviato: 05 set 2017, 10:23
da UnixMan
plovati ha scritto:PS2: suona attufatissimo. La valvola è nuova di pacca, provo con un altra..
mi sa che è proprio la ECL85 che col NFB ci fa a cazzotti. A suo tempo, tra le tante prove che feci con il 6C33 (pilotato proprio con quel tubo) ci fu anche quella di applicare un po' di NFB locale tra l'anodo del pentodo ed il catodo del triodino. Risultati esaltanti alle misure, ma all'ascolto suonava come un citofono rotto... :tmi:

Re: Hirtel Highline

Inviato: 05 set 2017, 14:51
da hobbit
Trovo interessanti le considerazioni di questo autore:
http://rh-amps.blogspot.it/2013/02/rh84 ... -2_26.html

Trattasi di un amplificatore abbastanza famoso.

Interessante è anche la possibilità di adattare tubi facilmente.

Non è esattamente l'Hirtel visto il funzionamento a pentodo, ma sembrava una segnalazione abbastanza pertinente.

Re: Hirtel Highline

Inviato: 05 set 2017, 15:12
da UnixMan
hobbit ha scritto:Non è esattamente l'Hirtel visto il funzionamento a pentodo,
ben poco a che vedere... è uno "Schadeode". :wink:

Lo Zener sulla g2 è un'ottima idea. Il CCS per la polarizzazione meno: forse ha dei vantaggi rispetto al classico Rk//Ck, ma ha i medesimi problemi (legati al condensatore di by-pass). Contrariamente a quanto afferma, infatti, il BIAS è tutt'altro che costante. È costante in media, sul lungo periodo, ma subisce le medesime fluttuazioni legate al segnale dovute alla carica e scarica del condensatore (a causa degli effetti di rettificazione dovuti alla non-linearità del tubo - cioè, in altri termini, alla presenza delle armoniche di ordine pari). Personalmente preferisco un BIAS a tensione fissa (preferibilmente regolabile) con negativo di griglia (o al limite CVS sotto al catodo).

Re: Hirtel Highline

Inviato: 11 set 2017, 09:55
da Alex Kitic
UnixMan ha scritto: ben poco a che vedere... è uno "Schadeode". :wink:

Lo Zener sulla g2 è un'ottima idea. Il CCS per la polarizzazione meno: forse ha dei vantaggi rispetto al classico Rk//Ck, ma ha i medesimi problemi (legati al condensatore di by-pass). Contrariamente a quanto afferma, infatti, il BIAS è tutt'altro che costante. È costante in media, sul lungo periodo, ma subisce le medesime fluttuazioni legate al segnale dovute alla carica e scarica del condensatore (a causa degli effetti di rettificazione dovuti alla non-linearità del tubo - cioè, in altri termini, alla presenza delle armoniche di ordine pari). Personalmente preferisco un BIAS a tensione fissa (preferibilmente regolabile) con negativo di griglia (o al limite CVS sotto al catodo).
Il termine "Schadeode" è molto poco preciso, infatti, direi che utilizzato in questo modo, porta alla confusione totale. Infatti, Schade (ingegnere RCA) aveva trovato un modo di "vendere" meglio i nuovi prodotti RCA (beam tetrode)... e comunque il suo metodo di feedback si svolge attorno al tubo stesso, da anodo a grid - usando una resistenza ed un indispensabile condensatore di disaccoppiamento (perché la differenza di potenziale tra anodo e grid è molto grande). Perciò il feedback proposto da Schade è in sola tensione. Il feedback proposto nei miei amplificatori (i vari RH) è situato tra anodo del tubo di uscita e anodo del tubo driver, ed è feedback sia in tensione che in corrente. Il tubo driver diventa parte del feedback loop... etc. La differenza tra quanto proposto da Schade ("Schadeode") e del feedback tra anodi di tubi "adiacenti" è veramente sostanziale in svariati modi.

Se il zener sulla g2 è un'ottima idea, come mai il "CCS per la polarizzazione" non lo è?
Tra l'altro, quando si menzione CCS, direi che tutti pensano a constant-current-source: invece questo è un constant-current-sink (e di nuovo la differenza c'è ed è importante).

Io non ho mai affermato che il "bias" (inteso come valore di tensione DC sul catodo del tubo, o potenziale del catodo) sia costante o fisso: fissa è la corrente DC del tubo siccome viene dettata dal current sink - e per questa ragione tubi diversi (non solo come tipo, ma anche tubi non identici dello stesso tipo) avranno un diverso "bias". Più alta la transconduttanza del tubo (tubo nuovo, tubo "migliore" dello stesso tipo), più alto sara il valore del bias. Comunque, questo è rilevante solo nel ambito DC: nell ambito del segnale, cioè AC - ci sarà una variazione di tensione sul catodo proporzionale al segnale in entrata.

Il condensatore di bypass serve appunto a rendere possibile questa variazione che altrimenti sarebbe annullata (quasi totalmente) dal dispositivo di current sink (il regolatore). Ovviamente, siccome il condensatore di bypass diventa l'unico path per AC (cioè per il segnale) questo componente diventa importante anche dal punto di vista qualitativo.

Il valore di capacità di questo condensatore comunque non è universale e dipende dalle caratteristiche del circuito: infatti, i valori scelti per i miei amplificatori sono stati definiti a simulazione (e confermati "a orecchio") siccome questa parte del circuito (catodo del tubo di uscita) è parte integrale del feedback loop e perciò influenza il risultato in termini di banda passante (frequency response).

Non c'è alcuna relazione tra (cito:) "gli effetti di rettificazione dovuti alla non-linearità del tubo" e la velocità di carica e scarica del condensatore (???).
Non capisco come mai la presenza (necessaria) di questo componente (il condensatore di bypass) rappresenti il punto scadente del circuito stesso (cito: "Il CCS per la polarizzazione meno").

Credo che sia ammissibile avere preferenze per un tipo di soluzione (fixed bias vs. automatic bias) - ma non credo che sia una buona idea giustificare le proprie scelte con spiegazioni che non sono precise e creano confusione: questo specialmente avendo in mente che chi legge non necessariamente possiede un livello di conoscenza della materia (elettronica, valvole...) abbastanza elevato da poter subito individuare errori o incertezze negli argomenti esposti.

Ovviamente, sarebbe possibile adottare il fixed bias negli amplificatori RH - ma ci sarebbero più svantaggi che vantaggi. Ecco due punti importanti:
1) Mentre il fixed bias consentirebbe di regolare la corrente dei tubi di uscita, sarebbe necessario eseguire la taratura ogni volta che si cambiano tubi: invece, con il current sink questo è totalmente automatico e l'utente (DIY) non ci deve neanche pensare.
2) Il fixed bias, con il catodo direttamente collegato a massa (ground) non consente di fare alcun intervento sulla banda passante nel caso degli amplificatori RH dove il tubo di uscita rappresenta una parte del feedback loop.

Nota: si perde molto tempo a scrivere risposte nei forum, mentre chi legge non necessariamente capisce tutto quello che è stato scritto. Non avendo tempo per attività "non creative" (francamente non ho neanche il tempo per attività creative) scrivo molto raramente risposte nei forum. Senza offesa, per me questa è una perdita di tempo: chi è interessato nei miei progetti può sempre leggere il mio blog. Ammetto che qualche volta (come questa) cedo alla tentazione di rispondere quando vedo commenti che potrebbero creare confusione...

Re: Hirtel Highline

Inviato: 11 set 2017, 17:30
da hobbit
Grazie per i chiarimenti.
Avevo notato alcune delle cose che hai ribadito, altre no sinceramente.

Trovo interessante l'uso del CCS che hai fatto e che stabilizza il funzionamento. Dal punto di vista elettrico svolge una funzione impagabile, ma mi resta il dubbio su come possa poi rendere sonicamente questa soluzione.
Infatti per quanto il percorso AC privilegiato sia il condensatore mi chiedo se le piccole fluttuazioni nella corrente che scorre all'interno del CCS possano comunque entrare in gioco dal punto di vista sonoro visto che si ritrovano a scorrere nel trasformatore che poi trasferisce al carico il segnale.
Nella polarizzazione automatica la resistenza si lascia attraversare dalla corrente in maniera abbastanza lineare. I fenomeni di isteresi mi aspetto che possano essere minimi e causati da fenomeni termici correlati, mentre un LM sospetto che possa avere comportamenti più subdoli.

Comunque visto che i miei sono solamente dubbi mentre te hai sperimentato ampiamente, mi aspetto che la prova ad orecchio abbia dato un esito che ritieni soddisfacente.

Re: Hirtel Highline

Inviato: 12 set 2017, 18:18
da UnixMan
Alex Kitic ha scritto:... e comunque il suo metodo di feedback si svolge attorno al tubo stesso, da anodo a grid - usando una resistenza ed un indispensabile condensatore di disaccoppiamento (perché la differenza di potenziale tra anodo e grid è molto grande). Perciò il feedback proposto da Schade è in sola tensione. Il feedback proposto nei miei amplificatori (i vari RH) è situato tra anodo del tubo di uscita e anodo del tubo driver, ed è feedback sia in tensione che in corrente. Il tubo driver diventa parte del feedback loop... etc.
dal momento che l'anodo del driver è connesso alla griglia della finale, cosa cambia?

Comunque realizzi il collegamento di feedback, a meno di non introdurre un ulteriore stadio (buffer) attivo tra driver e finale, dal punto di vista del segnale l'impedenza di uscita dello stadio driver si viene sempre e comunque a trovare all'interno della rete di NFB.

Non per caso, laddove si voglia massimizzare il tasso di NFB, è necessario massimizzare l'impedenza di uscita del driver. Ad es. usando triodi ad alta rp (ad es. ecc83) con Rk non by-passata, oppure un pentodo (o un MOSFET...).

Per altro, per ovvi motivi di praticità, tutte le implementazioni che ho visto utilizzano proprio il collegamento placca-placca. Anche io, quando a suo tempo (ormai saranno una decina di anni fa) lo applicai al mio vecchio "simil-Williamnson", per ovvi motivi feci altrettanto.

Un po' di riferimenti: “dubbio su Schadeode a pentodi
Alex Kitic ha scritto:Se il zener sulla g2 è un'ottima idea, come mai il "CCS per la polarizzazione" non lo è?
perché polarizzare a corrente costante (e quindi ad alta impedenza) con un pozzo di corrente sotto al catodo implica la necessità di un by-pass a bassa impedenza in AC, cioè di un condensatore.

Perciò, oltre a subire gli effetti sul suono propri di quel componente (che evidentemente si trova direttamente in serie al segnale), ti ritrovi con gli stessi problemi di dipendenza della tensione Vgk (cioè del BIAS) dal segnale che si hanno con la classica polarizzazione "automatica" realizzata banalmente con un resistore by-passato (Rk//Ck).

Questi infatti sono dovuti proprio dalla presenza del condensatore di by-pass, a causa dagli effetti di rettificazione del segnale prodotti dal tubo (=distorsione armonica di ordine pari) che alterano la carica (media) del condensatore e quindi la tensione media (="DC") ai suoi capi (V=Q/C).
Alex Kitic ha scritto:Tra l'altro, quando si menzione CCS, direi che tutti pensano a constant-current-source: invece questo è un constant-current-sink (e di nuovo la differenza c'è ed è importante).
essendo sotto al catodo è ovvio che debba trattarsi di un "current sink" (alias "pozzo di corrente", in italiano).
Alex Kitic ha scritto: Io non ho mai affermato che il "bias" (inteso come valore di tensione DC sul catodo del tubo, o potenziale del catodo) sia costante o fisso: fissa è la corrente DC del tubo siccome viene dettata dal current sink - e per questa ragione tubi diversi (non solo come tipo, ma anche tubi non identici dello stesso tipo) avranno un diverso "bias". Più alta la transconduttanza del tubo (tubo nuovo, tubo "migliore" dello stesso tipo), più alto sara il valore del bias. Comunque, questo è rilevante solo nel ambito DC: nell ambito del segnale, cioè AC - ci sarà una variazione di tensione sul catodo proporzionale al segnale in entrata.
È vero (e senza dubbio comodo) per quanto riguarda il punto di lavoro in DC a riposo ma, purtroppo, come spiegato sopra, non lo è affatto in regime dinamico.

In presenza di segnale l'inevitabile non-linearità intrinseca del tubo produce (anche, e soprattutto) armoniche di ordine pari, che hanno valor medio non nullo (AKA fenomeni di "rettificazione"), e questo fa sì che durante il funzionamento in regime musicale la tensione ai capi del condensatore di by-pass catodico e quindi la Vgk (cioè il BIAS) non sia affatto costante (il pozzo di corrente garantisce che sia costante soltanto la corrente che lo attraversa, ovviamente non ha alcun controllo sulla corrente che scorre nel condensatore).

Se vuoi mantenere costante il "punto di lavoro" (cioè il BIAS) anche in regime dinamico, mantenendo al tempo stesso la comodità di avere una corrente di riposo che non varia con le caratteristiche del tubo (tra tubi diversi, o con l'invecchiamento), l'unica soluzione possibile è adottare una polarizzazione a tensione costante (catodica o, meglio, con negativo di griglia) comandata da un sistema di controllo automatico attivo.
Ma anche in questo caso le cose non sono banali: un semplice sistema di controllo automatico lineare si comporta di fatto come il banale gruppo Rk//Ck, integrando la corrente che scorre nel tubo e quindi risentendo a sua volta degli effetti di rettificazione. Si può però ottimizzare il sistema in modo da adottare una costante di tempo estremamente lunga, che minimizza tali effetti oppure (meglio) adottare addirittura un sistema "furbo" (magari comandato da un microcontrollore) che "campiona" e quindi regola la corrente solo in assenza di segnale (e tiene invece costante la Vgk così determinata in presenza di segnale). Va da sé che si tratta di soluzioni relativamente complesse.

Una soluzione molto più semplice (ma non meno efficace) per evitare il problema è quella di adottare il classico BIAS fisso, a Vgk costante, ad es. attraverso il solito negativo di griglia. Lo scotto da pagare è ovviamente la necessità della taratura manuale (e periodica) del BIAS. Cosa che magari può essere seccante per un prodotto destinato alla distribuzione commerciale, ma che di certo non pone problemi ad un autocostruttore...
Alex Kitic ha scritto: siccome questa parte del circuito (catodo del tubo di uscita) è parte integrale del feedback loop e perciò influenza il risultato in termini di banda passante (frequency response).
esatto. E con tassi di NFB elevati potrebbe anche essere causa di instabilità.

Motivo in più per non voler avere tra i piedi un condensatore in serie al catodo... :wink:
Alex Kitic ha scritto: Non c'è alcuna relazione tra (cito:) "gli effetti di rettificazione dovuti alla non-linearità del tubo" e la velocità di carica e scarica del condensatore (???).
non la "velocità", ma la quantità di carica (media) accumulata dal condensatore, cioè la tensione ai suoi capi. Che determina la Vgk (e quindi il BIAS effettivo).

Come (spero) di aver chiarito meglio qui sopra, l'inevitabile presenza di armoniche pari (cioè di una componente DC nella corrente di segnale) fanno sì che in regime dinamico il punto di lavoro non si mantiene affatto costante.

Per spiegarlo in altro modo, per effetto della distorsione (rettificazione) e della presenza di Ck la corrente di catodo contiene anche delle componenti a frequenze subsoniche (non presenti nel segnale di ingresso) che "modulano" il BIAS.

(va da sé che queste non passano per il CCS -che le blocca come qualsiasi altra componente variabile- ma si richiudono attraverso il condensatore).

In conclusione, si tratta di una soluzione che in pratica offre ben pochi vantaggi rispetto alla classica (e più semplice) polarizzazione "automatica" con resistore by-passato. Per questo "mi piace poco". Molto meglio sarebbe invece adottare una polarizzazione fissa, con catodo a massa: nessun condensatore superfluo sul segnale (ed anche nel loop di NFB, per giunta) e polarizzazione che non risente delle variazioni del segnale.
Alex Kitic ha scritto: Ovviamente, sarebbe possibile adottare il fixed bias negli amplificatori RH - ma ci sarebbero più svantaggi che vantaggi. Ecco due punti importanti:
1) Mentre il fixed bias consentirebbe di regolare la corrente dei tubi di uscita, sarebbe necessario eseguire la taratura ogni volta che si cambiano tubi: invece, con il current sink questo è totalmente automatico e l'utente (DIY) non ci deve neanche pensare.
non-problema: per un autocostruttore eseguire una simile regolazione è banale. Casomai per qualcuno non lo fosse, questi farebbe meglio a tenersi alla larga dal saldatore... :tmi:
Alex Kitic ha scritto: 2) Il fixed bias, con il catodo direttamente collegato a massa (ground) non consente di fare alcun intervento sulla banda passante nel caso degli amplificatori RH dove il tubo di uscita rappresenta una parte del feedback loop.
e questo me lo chiami un vantaggio?! :o :tmi: :shake:

Re: Hirtel Highline

Inviato: 15 set 2017, 14:16
da Alex Kitic
La risposta al mio post è cosi lunga, che non ho neanche avuto il tempo (ne la voglia, per essere sincero) di leggerla tutta o attentamente.
In quanto a spiegazioni, sono tutte molto "opinionated", in parole povere - si tratta di opinioni e non di certezze.
Ecco perché non partecipo ai forum: quel poco tempo che potrei usare per dare delle idee e aiutare altri viene perso rispondendo a valanghe come questa.

Un' idea, nella forma di domanda comunque ve la posso dare, e non dovete neanche rispondere: ma queste opinioni le avete rilevate in prassi (cioè avete costruito amplificatori che provano in prassi tutti questi concetti teorici)? Troppo spesso si parla di concetti teorici alquanto astratti quando presentati su forum ad uso e consumo di auto-costruttori hobbisti, cioè persone che non si sono laureate in elettronica o simili scienze.

Re: Hirtel Highline

Inviato: 15 dic 2018, 15:48
da plovati
Schema Hirtel riscoperto con il nome di E-linear :
https://www.audioxpress.com/article/a-s ... -amplifier