il "suono libero" mi aiutate a trovare un sinonimo?
Inviato: 27 gen 2017, 07:10
Sebbene da me passino solo apparecchi molto datati e consumati fino all'inverosimile, posso dire gli apparecchi in genere si dividono in due grandi categorie. Quelli che suonano "liberi" e quelli che non lo fanno.
Il problema è che non puoi prevedere come suonerà finchè non attacchi la spina.
Non conta l'estetica ,non conta la potenza. Forse conta l'efficienza,forse i materiali. Forse i componenti .Forse conta il circuito e forse le dimensioni.
Tutti gli impianti alla quale ho "attaccato" la spina e schiacciato il tasto power finora saranno vicini al migliaio,considerando anche tutto cosa sta montato in automobile,jukebox,dentro a un locale,giostra,spettacolo live.
E qualcuno suona libero e qualcuno no....
Facendo un paragone con le auto è come accendere una vecchia horizon talbot e aspettarsi il rumore della distribuzione (udibilissimo su quel modello) e dello scarico soffuso (che si sentiva poco) . O come riconoscere da dietro a un angolo l'arrivo di un motore 1242 fiat.
immaginiamo di improvviso di fare sparire alcuni rumori di modificarli,attenuarli e sentire che "manca qualcosa" o c'è qualcosa di troppo.
La horizon diventa un boxer del biscione con rumore strozzatissimo e zero rumore di distribuzione,il fire della lancia Y diventa silenzioso come una matiz.
E il problema che è una cosa completamente imprevedibile,finchè non accendi non saprai cosa capiterà. Puoi averlo pagato 50 o 1000 euro o più non cambia nulla .
Ieri sera ne ho avuto la conferma ascoltando un impianto "libero" di pensare che la "libertà" del suono sia quasi un peccato mortale dalla quale la mentalità dell'uomo comune deve essere tenuta alla larga da chi comanda. Quasi se avesse paura di liberare anche la mente.
Ieri sera avevo di fronte due cassoni a tromba pilotati a valvole,ma avessi avuto anche di fronte i cassoni di un autoscontro o di un tagadà era lo stesso. C'era la "libertà" .
Liberà che manca quando in uno dei tanti centri dell'elettronica di consumo andavo con qualche amico che doveva comprare "lo stereo" per la comunione del figlio e visto che sei uno "che li aggiusta" mi dai una mano a sceglierlo.
Ne accendiamo uno,si più o meno suona,ne accendo un altro più o meno suona e a volte anche i grandi nomi non sono "liberi",capitolo chiuso in partenza o quasi per i portatili,e purtroppo anche per roba già di un certo livello. Dietro alle griglie è come se ci fosse un cuscino davanti ai coni. Il problema è che "all'inizio" piaciono,poi "stufano"
ieri sera ascoltavamo con meno di mezzo watt e se fosse stato dato gas alla manopola dovevamo comunicare a gesti perchè la musica copriva tutto . Può sembrare strano ma anche nei sistemi "live" se non si ricercano livelli sonori esagerati non servono mai chissà quanti watt. Negli anni 70 la giostra aerei di una signora purtroppo da poco deceduta aveva 425 W per canale alo stato solido (uno dei primi revac) e due cassoni per canale (stile "voce del teatro"). Ed era un suono libero.
Ci sarà qualche disegno politico dietro? Cosa spinge gradi nomi delle'elettronica di consumo a proporre roba che è "evirata" ma attenzione non per i decibel,ma per la "sonorità" . E non sto dicendo che non coprano lo spettro udibile,magari scendono fino a 20 e salgono fino 20K ma ....manca qualcosa.
Che termine trovereste diverso da "suono libero"?
Il problema è che non puoi prevedere come suonerà finchè non attacchi la spina.
Non conta l'estetica ,non conta la potenza. Forse conta l'efficienza,forse i materiali. Forse i componenti .Forse conta il circuito e forse le dimensioni.
Tutti gli impianti alla quale ho "attaccato" la spina e schiacciato il tasto power finora saranno vicini al migliaio,considerando anche tutto cosa sta montato in automobile,jukebox,dentro a un locale,giostra,spettacolo live.
E qualcuno suona libero e qualcuno no....
Facendo un paragone con le auto è come accendere una vecchia horizon talbot e aspettarsi il rumore della distribuzione (udibilissimo su quel modello) e dello scarico soffuso (che si sentiva poco) . O come riconoscere da dietro a un angolo l'arrivo di un motore 1242 fiat.
immaginiamo di improvviso di fare sparire alcuni rumori di modificarli,attenuarli e sentire che "manca qualcosa" o c'è qualcosa di troppo.
La horizon diventa un boxer del biscione con rumore strozzatissimo e zero rumore di distribuzione,il fire della lancia Y diventa silenzioso come una matiz.
E il problema che è una cosa completamente imprevedibile,finchè non accendi non saprai cosa capiterà. Puoi averlo pagato 50 o 1000 euro o più non cambia nulla .
Ieri sera ne ho avuto la conferma ascoltando un impianto "libero" di pensare che la "libertà" del suono sia quasi un peccato mortale dalla quale la mentalità dell'uomo comune deve essere tenuta alla larga da chi comanda. Quasi se avesse paura di liberare anche la mente.
Ieri sera avevo di fronte due cassoni a tromba pilotati a valvole,ma avessi avuto anche di fronte i cassoni di un autoscontro o di un tagadà era lo stesso. C'era la "libertà" .
Liberà che manca quando in uno dei tanti centri dell'elettronica di consumo andavo con qualche amico che doveva comprare "lo stereo" per la comunione del figlio e visto che sei uno "che li aggiusta" mi dai una mano a sceglierlo.
Ne accendiamo uno,si più o meno suona,ne accendo un altro più o meno suona e a volte anche i grandi nomi non sono "liberi",capitolo chiuso in partenza o quasi per i portatili,e purtroppo anche per roba già di un certo livello. Dietro alle griglie è come se ci fosse un cuscino davanti ai coni. Il problema è che "all'inizio" piaciono,poi "stufano"
ieri sera ascoltavamo con meno di mezzo watt e se fosse stato dato gas alla manopola dovevamo comunicare a gesti perchè la musica copriva tutto . Può sembrare strano ma anche nei sistemi "live" se non si ricercano livelli sonori esagerati non servono mai chissà quanti watt. Negli anni 70 la giostra aerei di una signora purtroppo da poco deceduta aveva 425 W per canale alo stato solido (uno dei primi revac) e due cassoni per canale (stile "voce del teatro"). Ed era un suono libero.
Ci sarà qualche disegno politico dietro? Cosa spinge gradi nomi delle'elettronica di consumo a proporre roba che è "evirata" ma attenzione non per i decibel,ma per la "sonorità" . E non sto dicendo che non coprano lo spettro udibile,magari scendono fino a 20 e salgono fino 20K ma ....manca qualcosa.
Che termine trovereste diverso da "suono libero"?