www.audiofaidate.org

Ciao,
Era da diversi anni che volevo ascoltare questo strano amplificatore.
Si tratta di un circuito molto semplice, si ha tutto quel che serve nel cassetto, una coppia di mosfet, qualche resistenza, un paio di zener et voilà.
Unica complicazione i trasformatori. Per il finale, infatti, serve un ferro in ingresso e uno in uscita. L'autrice raccomanda dei ferri della Sowter, il prezzo dei quali mi ha scoraggiato nel corso degli anni. Poi ho pensato di avvolgermeli io.
Lo schema di massima dal sito della Parker:
Il trasformatore in uscita l'ho avvolto con del filo da 1mm su rocchetto a doppia gola per avere le due sezioni identiche. E' pressapoco quello che descrive la Parker solo che non è avvolto con quattro fili contemporaneamente, ma le sezioni si sovrappongono. La sua soluzione permette di bilanciare le sezioni anche su un rocchetto a gola singola.
Il ferro in ingresso, di cui non sono ancora soddisfatto, l'ho avvolto seguendo le indicazioni di un australiano che aveva già sperimentato e avvolto il suo prototipo.

Per poter ascoltare qualcosa l'ho collegato all'uscita della mia Najda che ha un segnale in uscita piuttosto elevato (se non ricordo male le specifiche 6V rms)
Al momento ha funzionato solo un canale montato un po' avventurosamente e alimentato con un alimentatore da laboratorio a 30 rumorosi volts, su un diffusore dalle prestazioni oscene, ma... vuoi vedere che sto coso suona bene?
Spero di poter approntare una versione stabile e stereo e postare le impressioni di ascolto.

A presto,
V~

Questo aggeggio mi intriga...
L'avevo visto anni fa mentre stavo costruendo il mio amplificatore a mosfet con TU.

http://www.costruirehifi.net/forum/viewtopic.php?t=2892


gabriele

anche a me è sempre piaciuta l'idea. anche lo F6 di pass ha mescolato trafi e mosfet (anche se mi sembra meno elegante di questo). il dubbio che ho sempre avuto e se gli stadi a monte del trafo di ingresso abbiano abbastanza birra per pilotare i mosfet finali o se sia meglio inserire un inseguitore a pilotare i mosfet complicando lo schema quindi.

gluca ha scritto:[...] il dubbio che ho sempre avuto e se gli stadi a monte del trafo di ingresso abbiano abbastanza birra per pilotare i mosfet finali o se sia meglio inserire un inseguitore a pilotare i mosfet complicando lo schema quindi.

penso che l'idea sia che "la birra" debba esserci a monte del TU di ingresso, in modo che anche questo sia pilotato "energicamente". Va da sé che non si può utilizzare un "pre" qualunque ma è necessario utilizzare circuiti appositi, quali quelli proposti ed utilizzati dalla stessa Susan.

Non di meno, l'idea di un (ulteriore) inseguitore che pilota direttamente i MOSFET finali potrebbe non essere peregrina.

UnixMan ha scritto:è necessario utilizzare circuiti appositi, quali quelli proposti ed utilizzati dalla stessa Susan

credo che un pre qualsiasi non sia l'ideale infatti. Sarebbe opportuno pilotarlo, anche per seguire la filosofia del progetto, con il suo pre. Una cosa così...
Lei ha fatto anche una versione di pre a tubi con le 6C33c

Intanto faccio progressi
e ho preparato la sezione di alimentazione. Che dici Unix, lo proviamo?

Certo che sì! Sono anni che sono curioso di sentirlo: non vedo l'ora!

Anche io sarei interessato ad un ascolto.
Dopo un po' anni di forum CHF mi sono stufato e sono tornato da voi.
L'aria che si respira di la non mi piace piu'.
Se vorrete riprendermi indietro sarei felice di condividere con voi il progetto
Amplificatore a mosfet con Tu in uscita.
Magari facendo un paragone con quello che sta costruendo Vince .

gabriele

perchè non dovremmo volerti ?
vado ad ammazzare il bue grasso

gserpentino ha scritto:

Bentornato aspettiamo il tuo ampli

Dovremmo esserci... il prototipo, fieramente assemblato con componenti riciclati fatta eccezione per l'L200, è quasi pronto...
calotte, cablaggio del Vbias e una avvitata su un tavolaccio provvisorio.

1, 2, 3 prova
E cablato un po' al volo ma ero troppo curioso.
Funziona! Per le impressioni in seguito.
Posso dire che come volume è quasi buono già cosi, nel mio setup. In altre parole..... Unixman abbasserebbe un po' e io alzerei un altro po'

Mi piacerebbe ascoltarlo.

gabriele

gserpentino ha scritto:Mi piacerebbe ascoltarlo.

al prossimo Bottom

vince ha scritto:

gserpentino ha scritto:Mi piacerebbe ascoltarlo.

al prossimo Bottom

ci contiamo...

Quando è il prossimo bottom? Dove?

gserpentino ha scritto:Quando è il prossimo bottom? Dove?

“quanta fretta
ma dove corri ...”



...però qualcosa mi dice che stavolta potrebbe essere entro un anno, stesso posto dell'ultimo.

come dicevo qualche post fa, non sono soddisfatto di come sono venuti i ferri di ingresso. Ho chiesto qualche tempo fa, informazioni ad un utente del forum diyaudio che aveva realizzato dei ferri per la sua versione dell'ampli, ma i risultati non sono stati pari alle attese....
L'ampli suona, pure bene, ma non è stato "miracoloso", probabilmente colpa mia dunque cercherò di migliiorare i ferri e vedere se ci sono passi in avanti

A presto

Piccolo aggiornamento.
Apportata qualche modifica alla sezione di alimentazione.
Variato il bias, che era troppo basso.
L'amplificatore è il più silenzioso che ho incontrato.
Ha delle caratteristiche veramente particolari di trasparenza. Mi piacerebbe ascoltarlo su un impianto come si deve.
Mi piacerebbe riavvolgere i ferri in ingresso per azzerare quel -1dB a 18kHz, magari qualcuno può aiutarmi in questo? Tiziano?

Metti il disegno del trasfo e lo guardiamo.

questo è basato sul disegno del tizio australiano

rocchetto 20*20 doppia gola, lamierini M6

gola A
1000 spire CW filo 0.125
200 spire CCW 0.125
1000 spire CCW 0.125

gola B
1000 spire CCW 0.125
200 spire CCW 0.125
1000 spire CW .0125

Primari in parallelo, secondari in serie

questo invece quello che si trova del trasformatore che consiglia la Parker questo dal sito della parker

Turns ratio:
Parallel = 1:20
Series = 1:10
Inductance of primary winding:
Parallel = 31 mH @ 1 kHz, 141 mH @ 120 Hz.
Series = 100 mH @ 1 kHz, 544 mH @ 120 Hz.
Inductance of secondary
Each = 2 H @ 1 kHz, n/a @ 120 Hz.
Inter-winding capacitance between input and output windings = 208.3pF
Input impedance in circuit when powered:
Parallel = 165 Ω.
Series = 667 Ω.
Termination Resistor (see schematic) = 120 KΩ (Adjust to obtain flat
frequency response and match source drive impedance.)
V~

Piccolo aggiornamento:
Oggi ho riavvolto i trasformatori di ingresso e agli strumenti sembrano molto meglio. Risposta in frequenza -1dB e onda quadra senza accenno di risonanze.
Spero di montarli entro stasera.
V~

cosa hai cambiato negli avvolgimenti?

Rapporto trasformazione più basso, nucleo più grande, sezione filo maggiore, più sezioni primario e secondario
V

Accidenti, come vorrei vedere un avvolgimento dal vivo....
Vince, non è che potresti postare un piccolo video, sono troppo curioso...
Mi piacerebbe imparare ad avvolgere trasformatori....

gabriele

Articolo molto interessante sui trasformatori di ingresso by Crowhust:
http://www.vintagewindings.com/gen%20po ... July56.pdf

Per Gabriele un esempio:
[youtube]KRNljBm8c2E[/youtube]

bravo tiziano, mi hai preceduto,
di questo tizio ce ne sono degli altri.
Io non sono nemmeno attrezzato...

L'avevo visto questo video.
Mi piacerebbe trovare qualcuno in zona milano che li costruisce per vedere dal vivo.
Poi, se non ho capito male, ci vuole quel pò pò di attrezzature.
Vince, ma tu come fai, che attrezzatura usi?

gabriele

Per evitare che la discussione diventi un minestrone ho aperto un altra discussione sull' argomento:
http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... =1&t=11751

con soddisfazione sono riuscito a riciclare anche uno pseudo chassis
Il bimbo pesa 22,6 Kg, ho chiesto aiuto per trasportarlo fuori dal laboratorio
Suona, suona...
Ho sbagliato la posizione dei ferri di ingresso, vanno ruotati, da che non si capiva se era acceso tanto era silenzioso, è comparso un leggerissimo ronzio...
N.B. L'immagine dello schema al primo post del thread contiene un errore. Il diodo va collegato a monte della resistenza in serie al gate del mosfet e non come mostrato dalla figura.

V~

Ieri ho avuto il piacere di una visita di Vincenzo a casa mia, con la sua nuova creatura.

Che dire... semplicemente eccellente! Un suono caratterizzato da una estrema naturalezza. Un ampli che ti fa scordare l'impianto e concentrare sulla musica.

Se proprio vogliamo fare un paragone, potremmo dire che ha un suono che unisce i pregi dei migliori valvolari con quelli dei migliori solid-state. IMO, se ben realizzato, può essere un ampli veramente “definitivo”.

Complimenti a Vincenzo per la realizzazione ed a Susan Parker per il progetto, tanto semplice quanto geniale.

Wow,
grazie Paolo prima di tutto per la tua ospitalità e quella di George.
Mi dispiace soltanto che la bella compagnia, la vostra e di Marino Mandello fa passare velocemente il tempo e le prove da fare sono sempre troppe. Mi piacerebbe venirvi a trovare più spesso.

All'ampli lavorerò ancora un po' e vi terrò aggiornati.

V~

che MOSFET hai usato e che polarizzazione? un dubbio che ho sempre avuto con questo amp e la capacità di ingresso, hai rilevato problemi? qualche misura?

gluca ha scritto:che MOSFET hai usato e che polarizzazione? un dubbio che ho sempre avuto con questo amp e la capacità di ingresso, hai rilevato problemi?

indubbiamente va pilotato in modo opportuno. Un comune pre-amplificatore linea non va bene: serve un vero e proprio "stadio pilota", dotato di impedenza di uscita bassissima, guadagno considerevole e capace di swing di tensione altrettanto cospicui.

Oltre a numerose varianti del finale, la Parker ha pubblicato anche diversi "pre" dedicati, sia a tubi (IIRC, i primi utilizzavano niente meno che una coppia di 6C33C!) che a MOSFET. Anche questi seguono la medesima "filosofia" del finale: guadagno in tensione ottenuto per mezzo di trasformatori "in salita", pilotati da buffer a guadagno unitario (followers).

http://www.audiophonics.com/audiophonics-projects.html

gluca ha scritto:che MOSFET hai usato e che polarizzazione? un dubbio che ho sempre avuto con questo amp e la capacità di ingresso, hai rilevato problemi? qualche misura?

Una cosa simile si potrebbe fare anche con dei BJT, sono un poco rognosi da stabilizzare termicamente. Probabilmente ne uscirebbe una cosa interessante usando gli ON con il diodo integrato... mi sfugge la sigla.

Ciao Gianluca,

gluca ha scritto:che MOSFET hai usato

per questo ampli ho utilizzato tutto materiale di recupero. I mosfet sono degli IRFP150, non ricordo l'ultima polarizzazione, credo 200mA. Sicuramente ancora troppo basso perché va velocemente in classe AB e poi in distorsione se il segnale cresce. Oggi ricordando quello che avevamo visto ieri da Paolo ho fatto qualche prova molto molto veloce e ho visto che aumentando il bias le cose vanno meglio se pilotato forte.
Problemi particolari non ne ho incontrati, la capacità è alta, ma dopo diverse prove anche con i ferri sono riuscito ad avere buoni risultati se pilotato con pre a bassa impedenza.
La Parker ha avuto anche modo di fare prove con mosfet esotici e costosi, ma al momento penso sia meglio cercare prima una solida stabilità e tentare di fare un pre.

V~

con cosa lo piloti ora?