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Ho letto in passato che alcune case produttrici di casse hanno una loro curva di risposta in frequenza tipica e non lineare proprio per rendere "riconoscibile" ai clienti affezionati l'intera gamma di prodotti.
Mi è capitato l'altro ieri di infilarmi in un barettino su una spiaggia di Mykonos "attratto" più che dall'ambiente dalla musica che vi proveniva. Dopo un po' ho realizzato che la qualità dell'audio non era affatto male ma soprttutto che mi ci trovavo a mio agio. Incuriosito sono andato a vedere da che casse provenisse e ho scoperto che si trattava di due JBL classiche PRO con 12" incrociato su driver+tromba da 1".
E in qul momento mi sono ricordato di un'episodio analogo capitatomi su un'altra spiaggia, questa volta a Santorini. In quell'occasione le casse erano più generose, con due woofer JBL da15" (non ricordo i medi e gli alti). Guarda caso lo stesso woofer che uso in casa.
Capita anche voi di ritrovarvi confortevolmente appagati con un suono familiare?

PPoli ha scritto:Capita anche voi di ritrovarvi confortevolmente appagati con un suono familiare?

certamente. Lo trovi sorprendente? Non dovresti...

Io sono uno psichedelico e ho cambiato molte città da piccolo. Faccio fatica a immedesimarmi nei ragionamenti degli altri.
Da un lato continuo a trovarlo sorprendente, dall'altro capisco che la comodità di un ambiente conosciuto generi rassicurazione.
Più che altro mi stupisco della capacità del mio orecchio di percepire, anche inconsciamente, simili sfumature e di collegarle alla parte del cervello che si occupa della memoria.

Beh.. Al monaco HiEnd di quest'anno c'era un impianto da cinema muto (Altec anni '30 ).

Chi si fermava ad ascoltare più di un minuto aveva superato i 60 anni. Cinque minuti? Almeno 70..

Non so.. Giusto per dire.

PS ma gli impianti familiari greci avevano un crossover digitale ad alta pendenza ??