Criteri indagine guasto amplificatore

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trini
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Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Messaggio da trini »

riccardo ha scritto:Componenti attivi intendi dire matching dei transistor?
Non tanto il matching, comunque auspicabile, ma la verifica delle caratteristiche per vederne la tolleranza rispetto ai data sheet. Poi potrebbe essere importante la marca/fabbrica dei transistor: qui la situazione è anche peggiore che con i tubi a vuoto. Tra falsi e componenti "da strada" è un bel macello. Comunque, anche se insufficiente,il provatransistor che si trova in molti multimetri una sgrossata la può dare.
Poi hai sostituito alcuni transistor con equivalenti, ma andrebbe verificato almeno il beta.
riccardo ha scritto:....é per questo che non arrivo in entrambi i canali ai 20mV previsto per il circuito ma anzi ne sono lontano?


E' una possibilità.
Controlla bene la gradazione degli originali( voglio dire A,B o C) e sostituisci con la stessa gradazione.

Ciao, Trini
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riccardo
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Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Messaggio da riccardo »

Grazie. Quindi questa sarebbe l'unica probabile causa delle tensioni troppo basse? Certo che cmq essendo circa quasi corretti i valori a monte il campo é circoscritto fra i finali e sti 6 transistor.. ho una cineseria con lo zoccolo hfe ma giusto ieri non ha dato cenno di vita. Apriamo il capitolo reperibilità componenti. Io li compro sempre da un particolare negozio. Per evitare ciarpame dove li cerco i transistor? Stessa questione con le resistenze MSw 0414 din. Non esistono più. Poi da 0,22 ohm non ti dico. Attualmente dovrebbero essere delle strato metallico da 1 watt...insomma questo é un restauro. Alcuni tipi di questi transistor sono obsoleti e si trovano solo di marca...ignota..tra l'altro la tensione di R119 ecc. Ecc. é corretta...intorno a 0,59 vots
Riccardo
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gigigi
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Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Messaggio da gigigi »

La misura più importante è la corrente a riposo, non la tensione di 2.4 V ai capi delle basi dei drivers. Questa è solo un' indicazione, e poichè interessa 4 giunzioni polarizzate in senso diretto e 2 R. da 0.22 ohm, tutte in serie, non varia neanche tanto. Mi spiego. Cosa misuro sulle basi? Mi aspetto di trovare 4x 0,6 = 2,4 V più la caduta sulle R, che è pochi mV. Se polarizzo i finali a 10 mA, per esempio, avrò 0,22 x 10 x 2= 4,4 mV. Se vado a 30 mA, che mi sembra meglio, avrò 0,22 x 30 x 2 = 13,2 mV. Sommati alle tensioni Vbe, CHE NON VARIANO, avrò nei due casi 2,404 V e 2,413 mV. Nello stesso tempo, la corrente di riposo nei finali è triplicata. Allora io direi di non preoccuparci troppo di quei 2,4 V e andare a misurare, invece, la corrente che scorre nei finali. Riesci a portarla a 30mA? Rimane stabile? Cos'altro succede? I finali devono essere tiepidi, se scottano forse l'amplificatore autooscilla (ci vorrebbe un oscilloscopio...) e ciò spiegherebbe le tensioni strane, e spiegherebbe anche il fatto che giriamo in tondo senza trovare niente di sicuramente guasto, per forza, il problema nasce da un'altra parte...
A proposito della piedinatura, è vero, io ho trovato dei BC639/640 con la classica EBC europea e altri con la BCE (visti da sotto e con il lato piatto verso la mia pancia) (la mia pancia sta diventando un punto di riferimento :sad: ) quindi controlla bene. La BCE è la più comune.
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riccardo
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Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Messaggio da riccardo »

cari miei, l'alone oleoso dello sconforto ricopre la trasparenza del mio ottimismo---
dunque. Misura ai capi delle R di potenza.
Portata milliampere
R123 = 0.132
R122 = 0.078

R124 = 0.068
R125 = 0.0179


Il coso non scalda. Dissipatore a circa temperatura corporea, coperchio tolto. NOn ho cortocircuitato gli ingressi.
ditemi voi..
Riccardo
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Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Messaggio da UnixMan »

riccardo ha scritto:dunque. Misura ai capi delle R di potenza.
Portata milliampere
?!?!?

ai capi di una resistenza devi misurare la tensione che ci cade, non una corrente! :tmi:

La corrente la ricavi con la legge di Ohm, noto il valore della R. Altrimenti metti la resistenza interna (bassa) del milliamperometro in parallelo con la R!
Ciao, Paolo.

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Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Messaggio da riccardo »

In effetti ho fatto una...c..ome si dice? Io giro imbambolato certe volte


cmq, temperature dei finali, circa 26,5 gradi il dissipatore un poco meno, 25, il canale destro è più alto di 1 grado
27,5 dopo circa 20 minuti.
Le tensioni..... (ma io ho dei dubbi sul multimetro, segna anche con i puntali in aria. Boh...è cotto pure lui....
canale destro
R123 0.0132 / 0,22 ohm= 0.06 A
R122 0.0130 /0,22= 0,059

canale sinistro
R125 0.0039/0.22 = 0.017
R124 0.0038/0.22= 0.0172
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Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Messaggio da UnixMan »

riccardo ha scritto: il canale destro è più alto di 1 grado
la differenza di temperatura è anche poca, visto che ha una corrente di BIAS che è più del triplo di quella del sinistro... ;)

Quanto dovrebbe essere la corrente di BIAS prevista? non ci sono regolazioni indipendenti per i due canali? :?
riccardo ha scritto:Le tensioni..... (ma io ho dei dubbi sul multimetro, segna anche con i puntali in aria. Boh...è cotto pure lui....
no, è semplicemente uno strumento "elettronico", con una impedenza che verosimilmente è >1Mohm. Con impedenze del genere qualsiasi inezia è più che sufficiente per produrre una lettura. Chiamasi induzione elettromagnetica, effetti capacitivi, ecc.

Oltre a questo, negli strumenti digitali (specie quelli economici) una certa fluttuazione casuale delle cifre meno significative è legata al principio di funzionamento dello strumento, ed è normalissima (non per caso è importante scegliere la scala "più giusta" per ogni misura).
Ciao, Paolo.

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Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Messaggio da riccardo »

Non é economico. É un bel true rms. Ti ringrazio sospettavo quanto mi dici ma la tua conferma mi rincuora. Riguardo ai trimmer ci sono i due nello stadio finale. Ma percora non lo accendo più. Prima devo trovare un venditore di transistor d'epoca affidabile...o semplicemente un venditore affidabile divqualcosa che risulti essere documentato su un datasheet. Cmq in uno dei post iniziali c'é il service manual dell'ampli se ci vuoi dare una occhiata.
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Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Messaggio da riccardo »

Premesso tutto, il manuale é in tedesco ed ok. Riporta soltanto le misure in volts. Come si fa,a conoscere la corrente di riposo dei finali? Ossia da quale misura la si ricava?
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Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Messaggio da riccardo »

Agendo sui trimmer R89 e R 91 ho ridotto la corrente sul canale destro. Portando un maggiore equilibrio fra i canali. ma a occhio e croce non vado oltre ai 0.05 ampere. Tra l'altro ho difficoltà nella misura nel senso, banale, che mi risulta lungo ottenere una stabilizzazione del valore di lettura.
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Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Messaggio da gigigi »

Dai 30 ai 50 mA dovrebbe andare bene, ma non è un valora critico. Non ti cade il soffitto sulla testa, come dice Aloia. Se è troppo alta, i finali lavoreranno in classe A (e quindi scaldano), almeno per piccoli segnali. Se è troppo bassa (classe B) aumenterà la distorsione d' incrocio ( i finali saranno ancora interdetti quando il segnale amplificato ha già ricominciato a salire, dopo essere passato per lo zero). Comunque il circuito funziona, dalle tue misure mi sembra ok, cercherei di tenere il canale dx un po' più basso e quello sx un po' più alto, ma insomma...mi pare che ci siamo. E' più importante che, scelta la corrente, questa rimanga stabile.
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Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Messaggio da riccardo »

Grazie e Buon Natale a tutti. Cmq ho notato che i suoi vecchi transistor non erano matchati...ma per niente per niente...u
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Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Messaggio da gigigi »

Ma certo che non erano matchati, tanto poi ci pensa Santa Controreazione...Buon Natale a tutti!
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Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Messaggio da riccardo »

Allora... in questi giorni mi sto dedicando a svuotamento magazzino e al restauro del capitale audio..... al momento sulla scrivania ho sempre un V7000 (ossia identico a quello che mi ha indotto a chiedere assistenza e consiglio qui), e l'intento iniziale era quello di dargli una pulita e una registrata.
Prima cosa, ho dovuto ricostruire il cilindro metallico che collega questo circuito a massa, che era misteriosamente mancante.
Poi ho dato una controllata alle misure...e tataàààààà
Nel circuito i punt di misura sono tutti più o meno ok con scartamenti minimi. Invece, la tensione di polarizzazione i famosi 20 millivolts per canale fra emettitore e massa, era altissima, circa 0,6 volts per ramo.
Ho smontato tutti i transistor, dello stadio finale, compresi i finali testandoli uno a uno,. Ho cambiato tutti i finali per un fraintendimento sulla lettura inversa rispetto alla resistenza di giunzione base emettitore, perchè i philips danno tutti una lettura sui 10Mohm mentre altre marche oscillano dai 18 ai 20 mohm, e quindi bon li ho cambiati.
Non avendo trovato guasti, ho rimontato, e con grande sorpresa, non avevo risolto nulla. Grazie al consiglio di Sergio, ho inziato a invertire i dirver con quelli dellìaltro canale, e mentre che c'ero, ho pensato di controllare l'HFE dei driver, ho trovato Un BC638 fuori specifica, HFE 7 su un minimo dato da Fairchild per 25. Pensando fosse quello, ho sostituito entrambi gli esemplari SX e DX con 2 matchati HFE 110 Tfk BC 638 J. Gli altri ritestati e misurati stavano OK e ho rimontato.
Situazione finale a bocce ferme, canale sinistro misure A e B rispettivamente 0,040 e 0,035. i Finali sono nuovi. I driver controllati, le tensioni in giro sono ok.
Pensiero da niubbio, se la tensione verso massa è altina, ci può essere allora un condensatore malfunzionante? Ossia, brancolo in the bbuio.
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Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Messaggio da gigigi »

Se hai una tensione sull'uscita, si chiama offset, vuol dire che il circuito non si autoregola. L' unico condensatore che potrebbe provocare un offset è C28, che è proprio sulla controreazione. Gli altri ( C32,C42,C44) sono 2 bootstrap e un bypass, non dovrebbero provocare offset. Comunque, dato che gli elettrolitici hanno una vita limitata, sarebbe bene sostituirli tutti. Mi accorgo adesso che ho indicato i C. del canale Dx, comunque il ragionamento vale per entrambi i canali. Oppure può essere una piccola tensione all'ingresso: chiudi a massa gli ingressi dell'ampli, così ti togli 'sto pensiero.
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Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Messaggio da riccardo »

Ciao e grazie. Non nessuna tensione di offset alle uscite.
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Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Messaggio da gigigi »

Ehm...scusa...allora non ho capito dove sono quei 20mV/ 0,6V...ho perso un po' il filo del discorso
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Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Messaggio da gigigi »

Ecco, ritrovati i 20mV. Che, divisi per le 2 resistenze da 0,22, danno circa 45mA di corrente di riposo. Dunque se ti ritrovi 0,6V al posto di 20mV, hai una corrente di ben 1,36A. I finali dovrebbero scottare. Oppure le R da 0,22 sono aperte. Oppure...hai lasciato un carico collegato? Queste misure si fanno senza carico in uscita.
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Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Messaggio da riccardo »

Nessun carico. Il dissipatore lato canale sinistro dopo 2 ore acceso, è semplicemente tiepido. Ieri sera la misura sui finali mi dava 26 gradi max su entrambi i canali. Più Le R da 0.22 pur non avendole dissaldate, le ho misurate ieri e sembrano Ok. Le tensioni corrette le trovo ovunque, tranne la misura A e B MI sembra che tu abbia visto lo schema. Girando il trmmer regolo i 2,4 volts che riguardano le basi dei driver, ma non riesco a influire sulla lettura in A e B. Che cmq ripeto ho dimezzato sostituendo il transistor fuori specifica. Riguardo queste 0.22 (che poi sono "a molla") mi sembrano R da 1 watt, a vedere la dimensione. Ma il manuale si riferisce a loro solo come MSW 0414 DIN, Sono certo che una persona esperta, che io non sono, ne verrebbe facilmente a capo. Io boh..
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Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Messaggio da gigigi »

Ooh, stanno per finire le feste, i compiti delle vacanze...torniamo a noi. Rileggendo i post ho notato che tu parli di tensioni A e B "verso massa". Forse è qui il malinteso. Quella tensione si misura da A a B, cioè ai capi delle due resistenze di emettitore, e applicando la legge di Ohm trovi la corrente che scorre nei finali. Sullo schema, in basso, si legge "tarare per 20mV FRA A e B". Quindi la corrente di riposo è di 45mA. Nel post del 23.12 hai misurato, correttamente, la tensione ai capi delle R122,123,124,125, da cui si vede che il canale dx è polarizzato un po' abbondante, e il sx molto scarso. Riesci a portare le somme delle tensioni su R122 + R123 e R124 + R125 a 20mV ?
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