Direi di chiarire un po' le idee. Per prima cosa: se metti un driver accoppiato in DC, è il driver a fornire la polarizzazione alla finale (cioè la d.d.p. tra la sua griglia e il suo catodo: è solo quella che conta).
Impara a ragionare per percorsi delle correnti (che formano sempre anelli chiusi) e d.d.p.: le tensioni sono sempre relative ad un qualche riferimento, ed hanno un significato pratico solo in tal senso (d.d.p. rispetto ad un altro punto del circuito). Se si parla di tensione in un punto, in realtà si sta parlando della d.d.p. tra quel punto ed un riferimento di comodo... la "massa". Che per l'appunto non è altro che quello: un riferimento di comodo, del tutto arbitrario. Che può essere ovunque (cioè in qualsiasi punto del circuito, ed a qualsiasi tensione rispetto ad altre parti del circuito, o alla terra, ecc). Tensioni "positive" e "negative" indicano semplicemente il verso della d.d.p., cioè quale dei due punti è a potenziale maggiore rispetto all'altro (o al punto assunto come riferimento, cioè "la massa", se è specificato un solo punto).
Nell'analisi dei circuiti, impara poi a ragionare separatamente per quanto riguarda DC e segnale. Ad es., dal punto di vista del segnale, alimentazioni e massa sono la stessa cosa!
Pertanto, tornando allo specifico, la prima cosa da definire è: quanto deve valere la tensione (d.d.p.) di polarizzazione (Vgk) della finale?
Stabilito quello, il circuito deve essere progettato in modo da produrre quella differenza di potenziale tra griglia e catodo della finale.
un inseguitore catodico (AKA configurazione ad "anodo comune") è niente altro che uno stadio in cui il terminale comune (tra ingresso ed uscita) è l'anodo anziché il catodo. Perciò, laddove in uno stadio a catodo comune hai il carico "sopra" l'anodo mentre il catodo è a massa (quanto meno, per il segnale), in un inseguitore hai il carico "sotto" al catodo, mentre l'anodo è a massa... sempre per quanto riguarda il segnale: in pratica, tipicamente è connesso direttamente all'alimentazione. Ma nulla vieta di mettere l'anodo a massa ed alimentarlo con una tensione negativa "dal basso", sotto al carico catodico. Stessa cosa anche per il catodo comune... di solito il catodo è a massa e il carico anodico connesso all'alimentazione, ma nulla vieta di collegare il carico anodico a massa e collegare il catodo all'alimentazione (ovviamente, negativa rispetto a massa). Quel che conta sono solo le d.d.p tra gli elettrodi: come le fornisci non ha alcuna importanza.
Tanto in uno stadio a catodo comune quanto in uno ad anodo comune il carico può essere resistivo, induttivo o attivo (CCS). Lo scopo del carico è quello di fornire la corrente di polarizzazione al tubo. Idealmente, il carico dovrebbe avere impedenza nulla per la DC (in modo da non sprecare inutilmente potenza) ma infinita per il segnale (di modo che tutta la corrente di segnale modulata dal tubo vada sul carico utile, cioè quel che c'è "a valle" di quello stadio). Per quello quando sono in gioco correnti/potenze significative come carichi si usano preferibilmente induttori o carichi attivi (o trasformatori).
Un CCS a pentodo non è altro che uno stadio a pentodo a catodo comune con "polarizzazione automatica" e griglia a massa. Nella configurazione tipica hai il catodo connesso a massa tramite la resistenza di polarizzazione (NON by-passata), la g1 a massa, la g2 a tensione fissa. L'anodo è il terminale che funge da "pozzo di corrente" ("current sink" in inglese). Nel caso che ti interessa, è collegato direttamente al catodo del tubo che funge da inseguitore (mentre l'anodo dello stesso va direttamente all'alimentazione).
https://duckduckgo.com/?q=pentode+curre ... iax=images
forse perché è più facile per chi non sa progettare un circuito... ma è tutto fuorché la soluzione più indicata.
Qui sotto, un esempio di come puoi gestire le alimentazioni in situazioni del genere... due alimentatori in serie ti consentono di ottenere le tensioni di cui hai bisogno. Come puoi vedere, lo stadio finale ha come riferimento "di massa" la tensione dell'alimentatore del driver. Ma la sua alimentazione viene fornita interamente ed esclusivamente dal suo alimentatore (e non da quello del driver).
P.S.: in questo circuito per vari motivi la massa è indicata nel ramo a potenziale più basso dell'alimentatore in basso... ma nulla vieta di indicarla invece "al centro", tra i due alimentatori. Col che i due stadi di segnale in basso (pre+driver) risulterebbero alimentati "dal basso" (dai catodi), da una tensione negativa, anziché "dall'alto" (dagli anodi) da una tensione positiva. Ma sarebbe esattamente la stessa cosa. Concettualmente la massa la puoi indicare dove ti pare, non cambia nulla (se in ingresso ci fosse realmente un generatore flottante come nello schema, non cambierebbe nulla neanche da un punto di vista pratico).