Presentazione e domande su Bax

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione delle elettroniche
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st2_998
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Messaggio da st2_998 »

Ciao a tutti
Mi chiamo Luca e mi sono appena iscritto al Vs. forum. Mi hanno portato qui dei collegamenti da diyaudio.com, che frequento da qualche settimana, attraverso i quali ho anche scoperto che Mauro Penasa è della stessa mia città (Trento)!
Sono musicista e part-time lavoro anche come tecnico del suono nella classica.
Ultimamente un po' più di disponibilità di tempo ed una casa più grande mi hanno fatto desiderare di ripensare il mio impianto stereo (praticamente nullo). Un'occhiata ai listini ed al fondo delle mie tasche ha aiutato la rinascita della voglia, sopita da tempo, di diy audio; in realtà io faccio diy un po' in tutto e ne amo molto la filosofia ma il problema è che di elettronica capisco 1 cosa sì e 13 no. Sono, per ora, il classico uomo "da kit", che ha bisogno di vedere ed imparare molto per migliorare. Postare su un forum di alte competenze tecniche come questo mi mette a disagio, e se nessuno avrà voglia di rispondere a domande idiote non potrò certo farvene un torto.
Stavo cercando delle idee per un pre "semi-passivo", la mia idea era di un selettore+volume passivo seguito da un buffer d'uscita. Sono così capitato sul Baxandall di Penasa, che di buffer ne ha due ma mi sembra molto interessante e flessibile
Ora le 4 domande:
1) sostituire il classico pot con un attenuatore a scatti o addiritura uno a relé non dovrebbe portare alcun problema, dato che la presenza dei buffer ha l'effetto di "confinare" le impedenze ingresso e uscita dell'attenuatore?
2) non voglio essere quello che ritira fuori le differenze tra gli opamp... ma per questo tipo di utilizzo quali sono secondo voi i parametri più importanti da osservare nel datasheet, oltre alla distorsione? C'è bisogno di molta velocità? Io pensavo di andare su BB o AD...
3) ma il PCB è proprio necessario? E' accettabile un cablaggio p2p per un circuito così semplice? magari con un bel piano di massa sulla faccia superiore?
4) Quali opzioni per un alimentatore? Sono rimasto un po' sorpreso di vedere sullo schema un "comune" alimentatore a zener, senza regolatori, ma forse l'unica cosa che dovrebbe sorprendermi è la mia stessa ignoranza...

Complimenti per lo splendido forum e buona notte.

Luca
Luca
titano
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Messaggio da titano »

Benvenuto ;)

Ora le 4 domande:
1) sostituire il classico pot con un attenuatore a scatti o addiritura uno a relé non dovrebbe portare alcun problema, dato che la presenza dei buffer ha l'effetto di "confinare" le impedenze ingresso e uscita dell'attenuatore?
Credo sia una complicazione inutile visto il tipo di circuitazione. La regolazione del volume avviene variando il guadagno dello stadio d'uscita. Gli errori di tracciamento sono "nascosti" dal tipo di topologia utilizzata. L'unica accortezza, secondo la mia personale esperienza, è quella di usare al posto di un lineare un potenziometro logaritmico.
2) non voglio essere quello che ritira fuori le differenze tra gli opamp... ma per questo tipo di utilizzo quali sono secondo voi i parametri più importanti da osservare nel datasheet, oltre alla distorsione? C'è bisogno di molta velocità? Io pensavo di andare su BB o AD...
Gli op devono essere stabili a guadagno unitario. Questa condizione è necessaria per la stabilità del circuito. Detto questo, non ti resta che fare qualche prova.
3) ma il PCB è proprio necessario? E' accettabile un cablaggio p2p per un circuito così semplice? magari con un bel piano di massa sulla faccia superiore?
Funzionerebbe di sicuro, se ben cablato. Dipende dal grado di competenza di chi assembla l'oggetto, se fai un lavoro pulito non ci dovrebbero essere problemi.
4) Quali opzioni per un alimentatore? Sono rimasto un po' sorpreso di vedere sullo schema un "comune" alimentatore a zener, senza regolatori, ma forse l'unica cosa che dovrebbe sorprendermi è la mia stessa ignoranza...
Per la precisione, l'alimentazione è stabilizzata! Si tratta di un semplicissimo shunt a zener... ;)

Diciamo che ci siamo fatti guidare dall'esperienza e dai consigli di Mauro, che ritiene questa configurazione ottimale per lo scopo. Gli opamp in fondo sono dotati di un'eccellente PSRR, la cosa più saggia è fornir loro un'alimentazione stabile, con andamento dell'impedenza in frequenza stabile e curare i nodi di massa.

Nulla ti vieta di provare altre soluzioni, posso assicurarti che con lo stampato originale il pre è semplicemente silenzioso come una tomba :D
Marco
st2_998
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Messaggio da st2_998 »

Grazie per la risposta!
Credo sia una complicazione inutile visto il tipo di circuitazione. La regolazione del volume avviene variando il guadagno dello stadio d'uscita. Gli errori di tracciamento sono "nascosti" dal tipo di topologia utilizzata. L'unica accortezza, secondo la mia personale esperienza, è quella di usare al posto di un lineare un potenziometro logaritmico.
La mia idea era quella di cercare di migliorare il mezzo fisico dove passa il segnale (vecchia storia, forse sovrastimata?), il pot forse non è il massimo ma certo che non un Alps blu ci sono schedine da 30 euro che rendono il tutto telecomandabile...
Gli op devono essere stabili a guadagno unitario. Questa condizione è necessaria per la stabilità del circuito. Detto questo, non ti resta che fare qualche prova.
:D :D
Funzionerebbe di sicuro, se ben cablato. Dipende dal grado di competenza di chi assembla l'oggetto, se fai un lavoro pulito non ci dovrebbero essere problemi.
Ehm, sul grado di competenza... Sulle masse ne sento di tutti i colori, dalla stella al groundplane... C'è qualche risorsa da potere andarsi a leggere su un corretto p2p e sul trattamento delle masse e dei nodi? Nel PCB mi sembra che le masse siano abbastanza estese.
Per la precisione, l'alimentazione è stabilizzata! Si tratta di un semplicissimo shunt a zener... ;)
Almeno questo per fortuna l'avevo capito ;) , insomma "semplice è meglio".
Gli opamp in fondo sono dotati di un'eccellente PSRR, la cosa più saggia è fornir loro un'alimentazione stabile, con andamento dell'impedenza in frequenza stabile e curare i nodi di massa.
Quindi anche l'alimentazione ha una curva di impedenza? E con gli IC regolatori non sarà lineare, immagino. Sarebbe interessante saperne qualcosa in più...
Nulla ti vieta di provare altre soluzioni, posso assicurarti che con lo stampato originale il pre è semplicemente silenzioso come una tomba :D
E non ne dubito!! Il punto è che gli ultimi circuiti che ho inciso, 15 anni fa, facevano ridere i polli, e poi pensavo che un p2p "competente" sarebbe un modo di imparare qualcosa, forse utile anche per imparare a distribuire bene le tracce in rame un giorno. Se poi dico che col p2p posso scegliere il materiale di cablaggio variando rispetto al rame delle piste, mi faccio ridere da solo :grin: . Ma in fondo è vero.
Grazie!


Luca
Luca
titano
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Iscritto il: 07 ott 2005, 22:35
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Messaggio da titano »

La mia idea era quella di cercare di migliorare il mezzo fisico dove passa il segnale (vecchia storia, forse sovrastimata?), il pot forse non è il massimo ma certo che non un Alps blu ci sono schedine da 30 euro che rendono il tutto telecomandabile...
Il discorso ha sicuramente senso quando utilizzi un potenziometro come partitore resistivo sul segnale di ingresso. In questo caso il segnale audio passa direttamente attraverso il potenziometro, in questo caso il potenziometro agisce invece sul partitore che si forma con le due res da 3.3K per settare la quantità di NFB e quindi il guadagno. A differenza di quelloc he succede con un pot in ingresso, in questo caso il rapporto S/N migliora col potenziometro in posizione di minimo guadagno (il rumore viene attenuato dalla retroazione) e quindi la bellezza di questo circuitino è che a livello normale di ascolto il tappeto di rumore è a livello molto basso, cosa che permette un ascolto ricco di dettaglio anche a livelli "notturni".



Opamp...prova gli opa2132, i classici ne5532 e magari qualche TL di BB.
Della AD non hoprovato nulla.
National ho provato con discreti risultati gli lm833.


Ehm, sul grado di competenza... Sulle masse ne sento di tutti i colori, dalla stella al groundplane... C'è qualche risorsa da potere andarsi a leggere su un corretto p2p e sul trattamento delle masse e dei nodi? Nel PCB mi sembra che le masse siano abbastanza estese.
Sulla pcb le masse sono separate per zone di competenza, con ritorni al comune simmetrici. Le masse di segnale sono sollevate da quelle di potenza per garantire una buona reiezione ai disturbi.
Ti consiglio di pensare ad usare due masse, una per il ritono delle alimentazioni ed una di segnale, collegando le due solo al nodo di massa generato dai due condesatori di filtro attraverso una res da 1ohm.

Quindi anche l'alimentazione ha una curva di impedenza? E con gli IC regolatori non sarà lineare, immagino. Sarebbe interessante saperne qualcosa in più...
Certo, ti consiglio di trovare gli articoli di callegari sulle alimentazioni apparsi su CHF qualche anno fa.
Interessante la serie di articoli apparsi su TNT "Minicorso su regolatori di tensione":

http://www.tnt-audio.com/clinica/statosolido.html
E non ne dubito!! Il punto è che gli ultimi circuiti che ho inciso, 15 anni fa, facevano ridere i polli, e poi pensavo che un p2p "competente" sarebbe un modo di imparare qualcosa, forse utile anche per imparare a distribuire bene le tracce in rame un giorno. Se poi dico che col p2p posso scegliere il materiale di cablaggio variando rispetto al rame delle piste, mi faccio ridere da solo :grin: . Ma in fondo è vero.
Grazie!
Se vuoi fare esperienza...beh visto il costo dei componenti (ridicolo) perchè non provi a farlo in entrambe le versioni? Non dovrebbero esserci punti troppo critici, tralasciano la distanza dei cablaggi verso il potenziometro che è meglio tenere più corti e raccolti possibile.

Marco
Marco
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