Consiglio valvola raddrizzatrice

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fracarmen
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Consiglio valvola raddrizzatrice

Messaggio da fracarmen »

Salve a tutti,
Mi consigliate una valvola raddrizzatrice a riscaldamento diretto con filamento a 6,3V max 2A?

Grazie Grazie mille
Francesco
fracarmen
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Re: Consiglio valvola raddrizzatrice

Messaggio da fracarmen »

Nessuno mi sa aiutare? :doh:
jaxx
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Re: Consiglio valvola raddrizzatrice

Messaggio da jaxx »

usane una a 5vac, che molto probabilmente hai a disposizione, ed iserisci in serie una resistenza opportunamente dimensionata
fracarmen
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Re: Consiglio valvola raddrizzatrice

Messaggio da fracarmen »

Ciao Mario e grazie per la risposta,
Mi serve per un pre... vorrei sostituire una 6x5 con una valvola a riscaldamento diretto come la 5y3 o la 5u4...

Quella che mi hai linkato non è a riscaldamento diretto...almeno mi sembra....ha i catodi....
fracarmen
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Re: Consiglio valvola raddrizzatrice

Messaggio da fracarmen »

jaxx ha scritto:usane una a 5vac, che molto probabilmente hai a disposizione, ed iserisci in serie una resistenza opportunamente dimensionata
Vorrei evitare la resistenza...
mariovalvola
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Re: Consiglio valvola raddrizzatrice

Messaggio da mariovalvola »

Ho compreso ora...
a riscaldamento diretto a 6,3V non ne conosco. Perchè non a 4V o a 5V?
Mario
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Re: Consiglio valvola raddrizzatrice

Messaggio da fracarmen »

mariovalvola ha scritto:Ho compreso ora...
a riscaldamento diretto a 6,3V non ne conosco. Perchè non a 4V o a 5V?

Ho solo due secondari a 3,15-0-3,15... vorrei evitare la resistenza per abbassare la tensione.

Cosa potrebbe succedere se utilizzassi lo stesso una valvola con filamento a 5V? |(
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Re: Consiglio valvola raddrizzatrice

Messaggio da mariovalvola »

se la utilizzi adeguando la tensione di filamento con una appropriata resistenza (se vuoi usare al meglio la presa centrale ne usi due) non succede nulla. Se, invece, la alimenti a 6,3V, sicuramente deteriori velocemente lo strato emittente del tubo. All'atto pratico la faresti invecchiare in tempi brevissimi.
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Re: Consiglio valvola raddrizzatrice

Messaggio da jaxx »

esatto, usa due resistenze da 50W corrazzate.
del resto se non puoi fare altro che usare un tubo dimensionato per i 5 Vac su un trafo da 6.3, non vedo molte soluzioni valide a parte due resistori..
potresti usare dei diodi, ma poi andrebbero dissipati ecc ecc
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UnixMan
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Re: Consiglio valvola raddrizzatrice

Messaggio da UnixMan »

Scusa ma... quale sarebbe il vantaggio di usare una raddrizzatrice a riscaldamento diretto anziché indiretto? Il tempo di riscaldamento minore?
Ciao, Paolo.

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Re: Consiglio valvola raddrizzatrice

Messaggio da stereosound »

fracarmen ha scritto:
mariovalvola ha scritto:Ho compreso ora...
a riscaldamento diretto a 6,3V non ne conosco. Perchè non a 4V o a 5V?

Ho solo due secondari a 3,15-0-3,15... vorrei evitare la resistenza per abbassare la tensione.

Cosa potrebbe succedere se utilizzassi lo stesso una valvola con filamento a 5V? |(
Potresti alimentare il filamento di una raddrizzatrice a 5v con i 6,3vca rettificati a doppia semionda senza uso di condensatori in modo da avere un valore medio prossimo ai 5v (teorici 5,7 senza calcolare le cadute sul ponte di diodi).
Potresti ottimizzarne il valore,se fosse insufficiente a causa delle varie cadute, aggiungendo un condensatore elettrolitico di valore opportuno fino ad ottenere i 5volt desiderati evitando in tal modo l'uso di resistenze.
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Re: Consiglio valvola raddrizzatrice

Messaggio da fracarmen »

mariovalvola ha scritto:se la utilizzi adeguando la tensione di filamento con una appropriata resistenza (se vuoi usare al meglio la presa centrale ne usi due) non succede nulla. Se, invece, la alimenti a 6,3V, sicuramente deteriori velocemente lo strato emittente del tubo. All'atto pratico la faresti invecchiare in tempi brevissimi.
Vorrei utilizzare la presa centrale come anodica e utilizzare quindi necessariamente una valvola raddrizzatrice senza catodo... e poi credo che sonicamente vada meglio il riscaldamento diretto...

Quindi nel caso volessi utilizzare una 5y3 conviene mettere due resistenze....una per ogni capo del filamento?
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Re: Consiglio valvola raddrizzatrice

Messaggio da UnixMan »

stereosound ha scritto:Potresti alimentare il filamento di una raddrizzatrice a 5v con i 6,3vca rettificati a doppia semionda senza uso di condensatori in modo da avere un valore medio prossimo ai 5v
ehm... per l'amor del cielo, Max! così facendo realizzeresti un potente generatore di rumore con una serie infinita di armoniche su tutto lo spettro! Vero che è una raddrizzatrice e quindi poi c'è il filtro ma, una volta generato (nel circuito del filamento), finisce che inevitabilmente parte di quel rumore ti si infila ovunque per le vie più impensabili... :shake:
fracarmen ha scritto:e poi credo che sonicamente vada meglio il riscaldamento diretto...
che una raddrizzatrice diversa possa produrre risultati diversi dal punto di vista del suono è possibile, per non dire probabile, specie se il filtro che segue non è adeguatamente dimensionato (ad es. perché ha filtraggio inadeguato/insufficiente e/o una impedenza di uscita troppo alta), oppure se cablaggi e layout generale lasciano spazio ad accoppiamenti imprevisti ed indesiderati, che portano parte del (diverso) rumore di rettificazione ad inquinare il segnale utile.

Ma che (in un raddrizzatore dell'alimentazione) ci possano essere differenze dovute esclusivamente al diverso tipo di catodo (unipotenziale o meno) francamente ne dubito fortemente...
Ciao, Paolo.

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Re: Consiglio valvola raddrizzatrice

Messaggio da stereosound »

UnixMan ha scritto:
stereosound ha scritto:Potresti alimentare il filamento di una raddrizzatrice a 5v con i 6,3vca rettificati a doppia semionda senza uso di condensatori in modo da avere un valore medio prossimo ai 5v
ehm... per l'amor del cielo, Max! così facendo realizzeresti un potente generatore di rumore con una serie infinita di armoniche su tutto lo spettro! Vero che è una raddrizzatrice e quindi poi c'è il filtro ma, una volta generato (nel circuito del filamento), finisce che inevitabilmente parte di quel rumore ti si infila ovunque per le vie più impensabili... :shake:
Vero Paolo! però si può usare tranquillamente un condensatore di chiusura dopo la rettifica per abbattere il rumore (almeno quello generato dai diodi). :wink:
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Re: Consiglio valvola raddrizzatrice

Messaggio da fracarmen »

stereosound ha scritto:
UnixMan ha scritto:
stereosound ha scritto:Potresti alimentare il filamento di una raddrizzatrice a 5v con i 6,3vca rettificati a doppia semionda senza uso di condensatori in modo da avere un valore medio prossimo ai 5v
ehm... per l'amor del cielo, Max! così facendo realizzeresti un potente generatore di rumore con una serie infinita di armoniche su tutto lo spettro! Vero che è una raddrizzatrice e quindi poi c'è il filtro ma, una volta generato (nel circuito del filamento), finisce che inevitabilmente parte di quel rumore ti si infila ovunque per le vie più impensabili... :shake:
Vero Paolo! però si può usare tranquillamente un condensatore di chiusura dopo la rettifica per abbattere il rumore (almeno quello generato dai diodi). :wink:
non capisco a che serve raddrizzare a diodi e poi mettere comunque delle resistenze per abbassare a 5V la tensione che a sua volta è salita ulteriormente a causa dei diodi... non capisco...mi spiegate a quali sono i vantaggi?

Grazie
Francesco
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Re: Consiglio valvola raddrizzatrice

Messaggio da stereosound »

fracarmen ha scritto:
non capisco a che serve raddrizzare a diodi e poi mettere comunque delle resistenze per abbassare a 5V la tensione che a sua volta è salita ulteriormente a causa dei diodi... non capisco...mi spiegate a quali sono i vantaggi?

Grazie
Francesco
...riporto ciò che ho scritto in precedenza:
stereosound ha scritto:
Potresti alimentare il filamento di una raddrizzatrice a 5v con i 6,3vca rettificati a doppia semionda senza uso di condensatori in modo da avere un valore medio prossimo ai 5v (teorici 5,7 senza calcolare le cadute sul ponte di diodi).
Potresti ottimizzarne il valore,se fosse insufficiente a causa delle varie cadute, aggiungendo un condensatore elettrolitico di valore opportuno fino ad ottenere i 5volt desiderati evitando in tal modo l'uso di resistenze.
Il rumore bianco generato dai diodi,a cui si riferiva giustamente Paolo (Unix), può essere abbattuto in vari modi indipendentemente dalla cella di filtraggio a valle del tubo.
Max
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Re: Consiglio valvola raddrizzatrice

Messaggio da UnixMan »

stereosound ha scritto:Vero Paolo! però una persona sveglia userebbe almeno un condensatore di chiusura per abbattere il rumore. :wink:
non è che si possano fare miracoli: puoi filtrare solo le componenti a frequenze più alte, altrimenti arrivi a realizzare un raddrizzatore con filtro ad ingresso capacitivo e la tensione media, anziché diminuire, aumenta. Ma non è quello il punto. Anzi, se metti banalmente un (piccolo) condensatore (anziché un LC o almeno RC) probabilmente, anziché migliorarla, peggiori ulteriormente la situazione! :o

Il vero problema è lo stesso che avresti anche con una (vera) alimentazione in continua (a meno di non adottare un filtro ad ingresso induttivo): il rumore di rettificazione dovuto alle correnti (tutt'altro che sinusoidali e di intensità ragguardevole) che scorrono nel circuito TA-raddrizzatore-(eventuale filtro)-carico.

Se metti un condensatore, quello che stai facendo è "chiudere" (progressivamente) il circuito a monte del carico per le componenti al di sopra di una certa frequenza. In questo modo "tagli" (filtri p/b) lo spettro di quanto arriva al carico. Ma, per contro, "distorci" ancora di più la forma d'onda della corrente (che diviene più "impulsiva", quindi ad ampio spettro), aumentando l'intensità delle componenti a frequenze più elevate che scorrono nel circuito TA-raddrizzatori-condensatore.

Per quanto quel circuito sia chiuso, ha dimensioni fisiche tutt'altro che trascurabili e costituisce un loop che irradia (parte) del contenuto energetico delle correnti che ci scorrono nell'ambiente circostante sotto forma di campi elettromagnetici. Per giunta quel circuito include un componente avvolto -il TA- che funge da antenna, oltre a causare accoppiamenti indesiderati con i circuiti degli altri secondari e del primario, spargendo mondezza ovunque.

L'unico modo per risolvere il problema è distorcere il meno possibile la forma d'onda delle correnti circolanti (oltre che quella delle tensioni ai capi di elementi dalle dimensioni fisiche non trascurabili). Ovvero, quando possibile (come in questo caso) evitare del tutto l'uso di elementi non-lineari come i diodi (accendendo in AC).

Quando invece non si può fare a meno di utilizzare elementi non-lineari (dove/quando non si può fare a meno della DC e quindi della rettificazione), l'unica soluzione è utilizzare un filtro ad ingresso induttivo che, grazie all'azione della "swinging choke" al suo ingresso produce correnti "quasi sinusoidali" (poco distorte) e (quindi) picchi di corrente molto meno intensi (a parità di corrente assorbita dal carico).

Di conseguenza il rumore di rettificazione generato ha una potenza enormemente inferiore ed uno spettro molto meno esteso di quanto accade con un filtro ad ingresso capacitivo.

Per contro, va detto che l'induttanza di ingresso ha i suoi problemi e vede ai suoi capi swing di tensione molto ampi, per cui diventa lei stessa una sorgente di rumore, sia elettromagnetico che (elettro-)meccanico. Specie se non è più che ben dimensionata e realizzata. Lo spettro del rumore però resta comunque molto più limitato e la sorgente è molto più localizzata, per cui risulta enormemente più facile evitare che il rumore si propaghi dove non deve. :nod:
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: Consiglio valvola raddrizzatrice

Messaggio da stereosound »

Ovviamente a conti fatti,anche economici, un'alimentazione dei filamenti in ac,in questo caso, ha meno problematiche dato che non vengono utilizzati elementi non lineari con le conseguenze che comportano:rimarrebbe da valutare ai fini uditivi,non solo strumentali,come questi eventuali diodi ,in codesto contesto circuitale ,potrebbero effettivamente influire.
PS: ho fatto tempo fa qualche FFT della rete elettrica e posso confermarti che è piena di armoniche di ordine pari e dispari con livelli, nemmeno tanto decrescenti, non inferiori a -35/40 dB dalla fondamentale!
(non posso affermare però se questa è una condizione di normalità!)
Max
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