Sono da sempre combattuto tra lo stile integralista old fashion, spesso basato sulla qualità dei componenti e dei materiali e sull'attenzione per il dettaglio percettivo e per contro le comodità dell'innovazione tecnologica (i commerciali bravi di solti dicono così. Io non sono bravo ma cerco di copiare).
Ultimamente mi pare di aver trovato la classica quadratura del cerchio pensando di abbinare una coppia di finali (in costruzione) con tutti i crismi analogici vecchio stile ad un, per ora solo sulla carta (nel caso non ve ne foste accorti ho tempi leggermente lunghi), selettore di ingressi e controllo di volume.
Possibilmente telecomandabile.
A simpatia direi con relais e resistenze. O relais e trasformatori. Ma lo scopo di questa discussione è più che altro quello di raccogliere assieme link, impressioni e considerazioni per chi vorrà cimentarsi in una analoga avventura.
Personalmente apprezzerei, ma le cose che ho visto in giro lo prevedono, la presenza di un relais che fornisca un contatto per utenze esterne. In modo da accendere col telecomando e in un colpo solo il pre/scheda di controllo e i finali.
La possibilità di abbinare due schede per consentire l'uso di ingressi/uscite bilanciate è un altro valore aggiunto.
Al momento ho trovato tre soluzioni interessanti
Guido Tent
http://www.tentlabs.com/Components/page31/page31.html
Audioselection/Lite Audio
al momento pare non disponibili nelle versioni relais+resistenze.
Inoltre ho trovato un interesante sito che fornisce a prezzi abbastanza accettabili moduli combinabili tra loro. E tra questi anche alcune schede di controllo
http://electronics.dantimax.dk/Kits/Sel ... index.html
Forza....esperienze in proposito e link.....
Scheda controllo (selettore ingressi e volume)
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Re: Scheda controlo (selettore ingressi e volume)
Ciao Paolo,
in passato ho usato Tentlab nell' apparecchio di un amico ottima soluzione e ben documentata.
L' unico limite è dato dal display basico e la programmazione un poco elaborata.
in passato ho usato Tentlab nell' apparecchio di un amico ottima soluzione e ben documentata.
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Tiziano
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Re: Scheda controlo (selettore ingressi e volume)
Se buchi i tuoi mobili per metterci un display LCD ... vengo e te li smonto
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Re: Scheda controlo (selettore ingressi e volume)
Grazie. Lo prendo per un complimento.marziom ha scritto:Se buchi i tuoi mobili per metterci un display LCD ... vengo e te li smonto
In effetti quello che voglio fare è separare la sezione di controllo, che può beneficiare dei comfort "moderni" (es telecomando, display) dalla parte più prettamente analogica, nel mio caso i finali. Permettendo una certa interazione. Ad esempio accensione di finali dal telecomando. Una delle schede del fornitore olandese ha addirittura due relais con attivazione programmabile da telecomando. Si potrebbe ad esempio usarne uno per l'accensione dei finali e uno per quello dall'anodica. Ovviamente, visto che la corrente supportat è pochina, servirebbero altri due relais nei finali. Anche per separare meglio la corrente che gira nelle varie elettroniche e ridurre possibili contaminazioni.
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Re: Scheda controlo (selettore ingressi e volume)
Capisco il tuo desiderio di costruire qualcosa di bello e anche "comodo", in passato ci ho provato pure io con una scheda telecomandata cinese.
Il problema è che aggiungi complessità ad un layout che deve essere invece più lineare e pulito possibile, meno mandi avanti e indietro segnali, potenza e cavi 220 e meglio sarebbe... e cmq... ma ti serve davvero tutta questa iterazione da telecomando?
Se hai una sorgente liquida, tutto la parte "smart" sta li, il finale deve solo accendersi e basta, e per questo ti basta una ciabatta/presa telecomandata.
Just my 2cents!
Il problema è che aggiungi complessità ad un layout che deve essere invece più lineare e pulito possibile, meno mandi avanti e indietro segnali, potenza e cavi 220 e meglio sarebbe... e cmq... ma ti serve davvero tutta questa iterazione da telecomando?
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Re: Scheda controllo (selettore ingressi e volume)
Beh.....il volume mi serve. Anche se ho letto di chi si lamenta per i click dei relais, commutare con un selettore meccanico o con un cippettino che controlla una batteria di relais non mi sembra faccia molta differenza. A parte forse il fatto che con il selettore meccanico passi da 24 o 40 coppie di resistenze singole mentre per risparmiare con i relais in genere sono sei in serie. Con tanto di somma degli errori.
I selettori di ingresso a me servono ugualmente. Ne ho già uno sul ricevitore spdiff del dac, ma mi serve anche sul segnale di linea. A volte capita di guardare film i blu ray usando la playstation dei figli o il concerto di capodanno alla televisione. Per non parlare delle mamme (dei compagni di scuola dei bimbi) che quando vengono a cena finiscono tutte a balalre Just Dance con la wii.
Tutta roba che si può fare anche manualmente, sia ben chiaro, è che al giorno d'oggi è quasi più dfficile procurarsi i selettori meccanici che quelli elettronici. Una volta bastava telefonare alla Palazzo, ora è più semplice coinvolgere un piccolo produttore cinese di PCB.
Per la pulizia del segnale della parte che lavora ci ho pensato sopra a lungo.
L'idea sarebbe quella di avere tre connettori Neutrik Powercon (che tengono conto anche della fase elettrica, a differenza delle comuni prese). Uno collegato alla rete elettrica da cui passa tutta la corrente che serve (al posto della classica vaschetta). Gli altri due collegati alle bobine di due relais in parallelo rispettivamente a due interruttori, uno per l'accensione del finale, uno per l'anodica. In questo modo la chiusura del circuito può avvenire sia manualmente (come solito) sia pilotata da una scheda di controllo esterno. Una variante può essere quella di usare o nella scheda si controllo (pre) o direttamente nel finale dei relais ritardati regolabili (ne ho presi della Siemens).
All'interno dei finali anche la corrente di rete fa il percorso più breve possibile, senza rimbalzare da una elettronica all'altra.
I selettori di ingresso a me servono ugualmente. Ne ho già uno sul ricevitore spdiff del dac, ma mi serve anche sul segnale di linea. A volte capita di guardare film i blu ray usando la playstation dei figli o il concerto di capodanno alla televisione. Per non parlare delle mamme (dei compagni di scuola dei bimbi) che quando vengono a cena finiscono tutte a balalre Just Dance con la wii.
Tutta roba che si può fare anche manualmente, sia ben chiaro, è che al giorno d'oggi è quasi più dfficile procurarsi i selettori meccanici che quelli elettronici. Una volta bastava telefonare alla Palazzo, ora è più semplice coinvolgere un piccolo produttore cinese di PCB.
Per la pulizia del segnale della parte che lavora ci ho pensato sopra a lungo.
L'idea sarebbe quella di avere tre connettori Neutrik Powercon (che tengono conto anche della fase elettrica, a differenza delle comuni prese). Uno collegato alla rete elettrica da cui passa tutta la corrente che serve (al posto della classica vaschetta). Gli altri due collegati alle bobine di due relais in parallelo rispettivamente a due interruttori, uno per l'accensione del finale, uno per l'anodica. In questo modo la chiusura del circuito può avvenire sia manualmente (come solito) sia pilotata da una scheda di controllo esterno. Una variante può essere quella di usare o nella scheda si controllo (pre) o direttamente nel finale dei relais ritardati regolabili (ne ho presi della Siemens).
All'interno dei finali anche la corrente di rete fa il percorso più breve possibile, senza rimbalzare da una elettronica all'altra.
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Re: Scheda controllo (selettore ingressi e volume)
Dammi i tamura e facciamola finita con questa pantomima
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Re: Scheda controllo (selettore ingressi e volume)
Girando sulla rete sono incappato in questo:
http://www.bentaudio.com/index2.html
...non ho idea dei costi.
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Re: Scheda controllo (selettore ingressi e volume)
Li ho visti io i costi.......sigh...difficile mettere assieme qualcosa con meno di 1.000 euro.
La versione già inscatolata viaggia sui 2.200 dollari.
un fiantin masa.
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