Lavadischi

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omobono
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Lavadischi

Messaggio da omobono »

Ciao a tutti,
scusate se scrivo in questa sezione... ma non sapevo dove altro inserire il post.
Qualcuno di voi ha mai costriuto una lavadischi (tipo una VPI o una Moth, per intenderci)?
Ci sto provando, ma avrei qualche dubbio sui materiali da utilizzare.

Grazie
Omobono
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nullo
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Messaggio da nullo »

Ci stavo meditando in questi giorni sulla lavadischi....

Perchè non dici cos'hai in mente così ci ragioniamo sopra insieme.

I miei problemi erano più sui liquidi ( residuo secco) ed il loro ricircolo per la depurazione.

Roberto
Ciao, Roberto

Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
MBaudino
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Messaggio da MBaudino »

I miei problemi erano più sui liquidi ( residuo secco) ed il loro ricircolo per la depurazione.
Se hai un campione da darmi ( o dirmi dove prendere quello che preferisci), posso farci sopra qualche analisi.
Mauro

PS: pensavi ad una cosa tipo questa?
http://www.artsandmedia.com/lpclean.html

da risciacquare con acqua demi o a residuo nullo?
MBaudino
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Messaggio da MBaudino »

Ho dato un' occhiata anche a questo.
http://www.tnt-audio.com/clinica/fluidi.html
Le ricette mi sembrano ragionevoli ma incomplete, nel senso che, per la pulizia a mano (e non a macchina, dove è tutto da capire)

- la base deve essere acquosa
- occorre un solvente relativamente poco polare ( e in questo senso l' alcol isopropilico è migliore del normale etilico), volatile ecc.
- occorre circa 0,01-0,05 % di un tensioattivo ( che però deve essere il piu' possibile volatile, perchè altrimenti in assenza di risciacquo rimane sul disco). Non ne conosco di volatili, ma ci si può ragionare su
- è estremamente importante una sostanza alcalina debole, che non lasci residui. Per un lavavetri industriale nel 1982 (era veramente prodigioso) usavo circa lo 0,1-0,05% di morfolina ( alla concentrazione di utilizzo): aumentava a dismisura l' azione sgrassante dell' isopropilico.
E' completamente volatile, devo rivedere l' aspetto tossicologico che può essere cambiato in questi anni.

I problemi diminuiscono se è previsto un forte risciacquo.
Mauro
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nullo
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Messaggio da nullo »

Mi hai preceduto, ho contattato un amico audifilo che è un agente Henkel, rifornisce dei negozi che hanno la VPI di un prodotto industriale, tipicamente usati per la pulizia del vetro, l'ECOLAB. dovrebbe portarmi oggi la scheda tecnica, così te la posto per una valutazione.

Considerando che i liquidi normalmente usati in hifi costano sacco soldi, questi di origini industrali, costano pochi euro al la confezione di 5 litri.

Io uso una miscela di acqua dm e alcool denaturato attaulmente, la passo sui dischi poco prima dell'ascolto e li uso bagnati. Dal punto di vista sonico, sono decisamente più ricchi di dettagli, certo che poi bisogna lasciarli asciugare. Col tempo qualche alone dovuto ai residui tende a formarsi, così avrei deciso di provare una macchina, anche semplicissima come la KONSTI, però elaborata con un filtraggio continuo del liquido. Ma se qualcuno ha idee migliori....

Ciao, Roberto
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MBaudino
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Messaggio da MBaudino »

....rifornisce dei negozi che hanno la VPI di un prodotto industriale, tipicamente usati per la pulizia del vetro, l'ECOLAB. .....
Occorre distinguere i due casi:

1) lavaggio con risciacquo. Non ci sono grossi problemi: il detergente deve ammorbidire ed emulsionare o solubilizzare il grasso e portare in sospensione la polvere. Ovviamente è meglio se ha un bassissimo residuo, così si semplifica il risciacquo. La miscela può essere acqua (anche non deionizzata, basta che sia demi quella di risciacquo) con un 15-30% di alcol (da 4:1 a 2:1 circa). Fra gli alcoli normalmente reperibili, il propanolo (o alcol propilico, o isopropilico) è il piu' adatto, in quanto leggermente meno volatile dell' etilico (agisce piu' a lungo) e con un maggiore potere solvente nei confronti dei grassi.
La presenza di qualche parte per mille di tensioattivo (non la farei complicata, uno vale l' altro) aiuta la penetrazione e l' effetto della miscela. Una piccola percentuale di una blanda sostanza alcalina aiuta di molto l' attacco ai grassi. Non si può certo usare soda caustica, o carbonati o bicarbonati di sodio, in quanto sono solidi che potrebbero dare difficoltà di risciacquo. Userei una sostanza alcalina (poco) liquida, tipo la trietanolammina o meglio la morfolina; quest' ultima evapora tutta. Naturalmente il risciacquo va fatto preferibilmente con acqua demi, per asportare i residui non volatili del detergente usato e soprattutto il grasso e la polvere rimossi dal detergente.

2) lavaggio senza risciacquo: sconsiglierei la presenza di materiali non volatili nella miscela di lavaggio (tenderei ad eliminare anche il tensioattivo, anche se è vero che un disco non viene lavato centinaia di volte. Tracce di tensioattivo - che è un liquido non volatile, viscoso- sono un' ottima colla per la polvere). Bisognerebbe applicare piu' passate del prodotto, strofinando per asportare i residui di grasso e polvere.

Il lavaggio a macchina con risciacquo è senz' altro migliore. Per filtrare la soluzione, bisogna pensare sia ad un filtro classico per le polveri, che ad un poco di carboni attivi per trattenere l' unto. Ragionando su quello che esiste di commerciale (hai un link di 'lavatrici' ??) si può ottimizzare il tutto.
In tutti i casi il costo dei componenti della miscela è di frazioni di euro al litro, in pratica il solo costo dell' alcol. In genere, nei vari capoluoghi o aree fortemente industrializzate, esiste almeno un venditore di prodotti chimici tecnici che fa anche vendita al dettaglio (nel caso di Torino si chiama Strola); non sò il prezzo dell' isopropilico, ma sarà di circa 1,5 €/kg, da tagliarsi al 20-30% in acqua.
Comunque, se riusciamo a mettere insieme una formulazione specifica per il tuo caso, te ne posso preparare qualche litro di prova.

Mandami le info che hai
Mauro
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nullo
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Messaggio da nullo »

Beh intanto grazie per l'interessamento, spero che questa chiaccherata serva anche ad altri.

Ecco la formulazione del prodotto che ti ho citato:

Tensioattivo anionico inferiore al 5% ( alcool grasso etossilato solfato sodico)

5-15% glicoletere

1% profumo di lavanda

Comunque c'è da ragionare anche sul come rimuovere tracce di prodotto dal disco dopo il lavaggio e l'eventuale risciacquo, anche se mi hanno assicurato che ha un residuo fisso davvero minimo ( il trattamento dovrebbe garantire inoltre anche una certa repulsione nei confronti della polvere ) ed ovviamente sulla costruzione del filtro per il liquido.

Ciao, Roberto
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mariovalvola
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Messaggio da mariovalvola »

ho La nitty gritty assetata :D :D :D

Mario Straneo
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Messaggio da vexator »

Beh intanto grazie per l'interessamento, spero che questa chiaccherata serva anche ad altri.

Ecco la formulazione del prodotto che ti ho citato:

Tensioattivo anionico inferiore al 5% ( alcool grasso etossilato solfato sodico)

5-15% glicoletere

1% profumo di lavanda

Ciao, Roberto



Originally posted by nullo - 04/05/2006 :  22:32:37
hai dimenticato "sangue di drago" :D :D :D :D :D :D

Giovanni De Filippo

MEMENTO AVDERE SEMPER
A presto,
Giovanni De Filippo

MEMENTO AVDERE SEMPER
http://digilander.libero.it/giovannidefilippo/
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Messaggio da MBaudino »

Tensioattivo anionico inferiore al 5% ( alcool grasso etossilato solfato sodico)
5-15% glicoletere
1% profumo di lavanda
Comunque c'è da ragionare anche sul come rimuovere tracce di prodotto dal disco dopo il lavaggio e l'eventuale risciacquo, anche se mi hanno assicurato che ha un residuo fisso davvero minimo
Il tensioattivo è uno dei piu' comuni; il piu' famoso è il Lauriletere etossilato ecc. , ma di solito per usi comuni si usa una famiglia piu' amia di acidi grassi come partenza della sintesi. Puro è un solido, meno se ne mette meglio è. Si sciacqua bene, in acqua fa molta schiuma ( che diminuisce fino ad annullarsi in presenza di solventi, tipo i glicoli eteri). Non evapora per nulla

I glicolieteri sono bellissimi solventi polari, molto solubili in acqua, con evaporazione da media a lenta. Oggi si usano solo piu' i derivati del glicole proprilenico, perchè meno tossici. Rispetto all' isopropilico sono molto piu' attivi su plastiche delicate, tipo polistirolo: secondo me sgrassano fin troppo per l' applicazione specifica, li usavo nei prodotti per pulire superfici metalliche molto sporche di grasso (tipo forni, macchinari ecc.) Evapora tutto, piu' o meno velocemente

Il profumo non ha alcun effetto.
Dovrebbero esserci anche tracce di sequestranti e antisedimentanti, probabilmente non riportati in etichettatura perchè al di sotto della soglia minima che rende obbligatoria la dichiarazione in etichetta.

Il vantaggio del glicoletere rispetto all' alcol in una macchina lavatrice è che evapora meno ( se ne perde meno con il tempo, ne va meno in ambiente, è molto molto meno infiammabile -cosa importantissima questa). Commercialmente il glicoletere ha vari nomi (io conosco la famiglia dei Dowanol PM ecc, prodotti dalla Dow). Credo che sia difficilmente trovabile a litri, ma solo in fusti. Ma mi informo da Strola quì a Torino.
Se vai a Marzaglia me ne potresti portare un 50-100 cc così lo analizzo.
Il residuo secco mi sembra troppo alto e richiede quindi un ottimo risciacquo.
Nei prodotti specifici, sono anche usati dei repellenti per la polvere (tipo derivati siliconici, silani etc)???
Ciao
Mauro
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Messaggio da nullo »

Non credo sarò a Marzaglia... però quando ti manderò i TW, ne posso mettere un flaconcino, così, mal che vada, ci pulisci i vetri :)

Ciao, Roberto
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Messaggio da MBaudino »

Non credo sarò a Marzaglia... però quando ti manderò i TW, ne posso mettere un flaconcino, così, mal che vada, ci pulisci i vetri :)

Ciao, Roberto


Originariamente inviato da nullo - 05/05/2006 :  08:45:26
OK, informati anche sul come lo usano (essenzialmente come lo diluiscono) e come la macchina fa il risciacquo.
Ciao
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Messaggio da plovati »

Non credo sarò a Marzaglia...

Originariamente inviato da nullo - 05/05/2006 :  08:45:26
E dai, vieni che siamo dalle tue parti quasi tutti...
Non è mica necessario che ti trascinio dietro gli Aloia :)

_________
Piergiorgio
_________
Piergiorgio
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Messaggio da nullo »

Continui a confondere l'Emilia con la Romagna, Il Lambrusco col Sangiovese, la piadina col gnocco fritto...la Ferrari con la TecnoGym :D


Sono 170Km, brutte compagnie che ti portano sulla cattiva strada, ora poi sono in piena attività di giardinaggio(quasi) professionale, date le dimensioni del mio giardino....

Immagine

.... se ne esco vivo, vi aspetto per un risotto di pesce, niente elettronica e hifi, solo barzellette.

Ciao, Roberto
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Messaggio da omobono »

Scusate ma, dopo aver aperto il thread... sono stati fuori per lavoro!
La macchina che ho in mente vorrebbe essere simile ad una VPI 16.5 (insomma quella che si limita all'utilizzo del braccio asciugante e nella quale la distribuzione della miscela e' manuale).
Con ordine:
1.
la distribuzione della miscela avviene tramite la spazzola VPI (si trova a basso prezzo originale)
2.
Il motore pensavo a qualcosa di robusto a bassa velocita'... magari qualcosa che possa direttamente sopportare il peso del piatto
3.
Sul braccio asciugante ci sono varie possibilita': la piu' semplice e' utilizzare questo ricambio/kit della VPI: HW-3015. Esso e' disponibile qui:
http://www.elusivedisc.com/prodinfo.asp?number=HW-3015

Ho un dubbio, invece, sul funzionamento del braccio di asciugatura VPI: in particolare avrei bisogno di sapere se il velluto/feltro tocca il disco oppure sta a qualche millimetro o ancora se invece esso sia proprio attratto dalla forza aspirante alla superficie del disco (con un effetto ventosa).
Inoltre (scusa se approfitto!) vorrei capire a cosa serva la molla esterna che circonda la base del braccio stesso.

Se qualcuno ha commenti, ben venga!

Ciao
Omobono
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Messaggio da nullo »

Ciao e benvenuto ( o bentornato?)....

Velocemente:

Il braccio mi sembra alquanto costoso, oltre 100 euro ... si può autocostruire in PVC o similare, la molla mi sembra che spinga verso l'alto il supporoto regolabile, probabilmente in questo modo rimane elastico il vincolo così da evtare problemi con i dischi più ondulati.

Quanti rpm hanno normalmente quelle macchine? Chi sa parli! :p

Partire da un vecchio giradischi cui cannibalizzare alcune parti sarebbe comodo se la velocità non fosse alta.....

Le ultime macchine hanno il reverse come upgrade, lo ritenete necessario?

Per automatizzare il lavaggio mi stuzzicherebbe l'utilizzo di semplici pompe di recupero ( lava cristalli per auto) o altre trovabili facilemente presso negozi di accessori per acquari.

Per l'aspirazione, un banale bochettone standard per un bidone aspiratutto, da collegare con un tubo flessibile al braccetto, il tutto
comandato da un temporizzatore regolabile, implementato ad hoc con qualche NE555 e dei relè. La sequenza dovrebbe essere lavaggio/ aspirazione, risciaqcuo/aspirazione.

Per me si può fare, l'automazione costerebbe una ventina di euro o poco più a fronte di un bella comodità di utilizzo.


Ciao, Roberto
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omobono
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Messaggio da omobono »

Ciao,
con un amico abbiamo gia' abbozzato un prototipo utilizzando un motore di un servomecacnismo industriale: questo gira molto piano (credo 3 - 4 rpm). E' molto robusto e, quindi, si puo' utilizzare direttamente come perno del piatto. Sembra avere anche una discreta coppia. Sulla sua origine, ti faccio sapere quanto prima!
Relativamente alla molla non saprei: ho chiesto "in giro" e mi e' stato detto che il braccio asciugante (o meglio il feltro su di esso) tocca il disco. La molla, quindi, o trascina verso il basso il braccio (in pratica verso il disco) oppure, ma la cosa mi pare assai improbabile, spingendo verso l'alto serve a limitare la trazione verso il disco generata dall'aspirazione. Francamente sono per la prima ipotesi... ma credo che qualcuno che ha visto una VPI in azione ci sia per confermarcelo.
Per ora non ho intenzione di utilizzare un braccio di distribuzione della soluzione: vedo piu' semplice (e forse piu' affidabile) distribuirla a mano (magari prendendo proprio la "spazzola" VPI del modello 16.5). Potremmo pensare anche ad un ordine cumulativo (mi sembra non costi molto).

Riassumendo, ad adesso, i miei dubbi sono:
1.
la velocita' (ma credo che una velocita' di da 3 a 10 rpm sia ok!)
2.
il materiale per realizzare i 2 baffi da collocare sul braccio di aspirazione (visto che lo cogliamo costriure!). Su alcuni forum avevo visto si utilizzava del velluto che tende a non inzupparsi troppo. Si potrebbe pensare anche alla microfibra...
3.
come il braccio debba tocare la superficie del disco: cioe' deve solo sfiorare il disco oppure (cosa che escluderei) deve toccarlo con un vero effetto ventosa causato dalla depressione dell'aspirazione?

Dai che facciamo una cosetta carina!
Ah... questo link posta ad un topic interessante:
http://www.diyaudio.com/forums/showthre ... highlight=

Ciao
Omobono... ma va bene anche Alessandro!
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Messaggio da MBaudino »

Se può servirvi, ho anche trovato questo:
http://www.teresaudio.com/haven/cleaner/cleaner.html
Mauro
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Messaggio da nullo »

Oggi ho dato un occhiata in cantina...

Un tubo 25mm. esterno in PVC ed un gomito,
occorre ovviamente una opportuna fresatura longitudinale che permetta l'aspirazione.

Un raccordo tubo scatola per il tubo aspirante,
la guarnizione permette la regolazione in altezza e
una discreta elasticità( per eventuali piccole oscillazioni del disco).

Un raccordo tubo scatola (di opportuno diametro) per l'aspirapolvere,
il mio bidone aspiratutto accetta il 25mm.,
il maledetto aspirapolvere di mia moglie è impossibile da gestire

Una scatola 10X15 stagna per raccogliere i liquidi

Una piccola pompa per acquari, costo 8 euro...ne manca una per il risciacquo...
Finiremo a trenta euro per il totale

Due vecchi giradischi..


Insomma ho quasi tutto l'occorrente...che ne dite?

Roberto

Ps
Omobono, non saranno un pò pochini 4 giri al minuto?Immagine
Ciao, Roberto

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Messaggio da plovati »


Immagine


Originariamente inviato da nullo - 06/05/2006 :  14:22:53
Sbaglio o quella che si intravede in fondo è una piscina? Io ci sono, anche se non mi piace il pesce :D . Attenzione che se Aloia vede la foto, ti aumenta i prezzi dei kit ;)

Comunque potresti fare un salto a Marzaglia, noi di Km ce ne facciamo molti di più di 170: se non ti va il Lambrusco, portati dietro un fiasco di Sangiovese.

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Piergiorgio
_________
Piergiorgio
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