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Lavadischi

Inviato: 04 mag 2006, 05:56
da omobono
Ciao a tutti,
scusate se scrivo in questa sezione... ma non sapevo dove altro inserire il post.
Qualcuno di voi ha mai costriuto una lavadischi (tipo una VPI o una Moth, per intenderci)?
Ci sto provando, ma avrei qualche dubbio sui materiali da utilizzare.

Grazie
Omobono

Inviato: 04 mag 2006, 06:13
da nullo
Ci stavo meditando in questi giorni sulla lavadischi....

Perchè non dici cos'hai in mente così ci ragioniamo sopra insieme.

I miei problemi erano più sui liquidi ( residuo secco) ed il loro ricircolo per la depurazione.

Roberto

Inviato: 04 mag 2006, 13:19
da MBaudino
I miei problemi erano più sui liquidi ( residuo secco) ed il loro ricircolo per la depurazione.
Se hai un campione da darmi ( o dirmi dove prendere quello che preferisci), posso farci sopra qualche analisi.
Mauro

PS: pensavi ad una cosa tipo questa?
http://www.artsandmedia.com/lpclean.html

da risciacquare con acqua demi o a residuo nullo?

Inviato: 04 mag 2006, 13:56
da MBaudino
Ho dato un' occhiata anche a questo.
http://www.tnt-audio.com/clinica/fluidi.html
Le ricette mi sembrano ragionevoli ma incomplete, nel senso che, per la pulizia a mano (e non a macchina, dove è tutto da capire)

- la base deve essere acquosa
- occorre un solvente relativamente poco polare ( e in questo senso l' alcol isopropilico è migliore del normale etilico), volatile ecc.
- occorre circa 0,01-0,05 % di un tensioattivo ( che però deve essere il piu' possibile volatile, perchè altrimenti in assenza di risciacquo rimane sul disco). Non ne conosco di volatili, ma ci si può ragionare su
- è estremamente importante una sostanza alcalina debole, che non lasci residui. Per un lavavetri industriale nel 1982 (era veramente prodigioso) usavo circa lo 0,1-0,05% di morfolina ( alla concentrazione di utilizzo): aumentava a dismisura l' azione sgrassante dell' isopropilico.
E' completamente volatile, devo rivedere l' aspetto tossicologico che può essere cambiato in questi anni.

I problemi diminuiscono se è previsto un forte risciacquo.
Mauro

Inviato: 04 mag 2006, 18:49
da nullo
Mi hai preceduto, ho contattato un amico audifilo che è un agente Henkel, rifornisce dei negozi che hanno la VPI di un prodotto industriale, tipicamente usati per la pulizia del vetro, l'ECOLAB. dovrebbe portarmi oggi la scheda tecnica, così te la posto per una valutazione.

Considerando che i liquidi normalmente usati in hifi costano sacco soldi, questi di origini industrali, costano pochi euro al la confezione di 5 litri.

Io uso una miscela di acqua dm e alcool denaturato attaulmente, la passo sui dischi poco prima dell'ascolto e li uso bagnati. Dal punto di vista sonico, sono decisamente più ricchi di dettagli, certo che poi bisogna lasciarli asciugare. Col tempo qualche alone dovuto ai residui tende a formarsi, così avrei deciso di provare una macchina, anche semplicissima come la KONSTI, però elaborata con un filtraggio continuo del liquido. Ma se qualcuno ha idee migliori....

Ciao, Roberto

Inviato: 04 mag 2006, 19:28
da MBaudino
....rifornisce dei negozi che hanno la VPI di un prodotto industriale, tipicamente usati per la pulizia del vetro, l'ECOLAB. .....
Occorre distinguere i due casi:

1) lavaggio con risciacquo. Non ci sono grossi problemi: il detergente deve ammorbidire ed emulsionare o solubilizzare il grasso e portare in sospensione la polvere. Ovviamente è meglio se ha un bassissimo residuo, così si semplifica il risciacquo. La miscela può essere acqua (anche non deionizzata, basta che sia demi quella di risciacquo) con un 15-30% di alcol (da 4:1 a 2:1 circa). Fra gli alcoli normalmente reperibili, il propanolo (o alcol propilico, o isopropilico) è il piu' adatto, in quanto leggermente meno volatile dell' etilico (agisce piu' a lungo) e con un maggiore potere solvente nei confronti dei grassi.
La presenza di qualche parte per mille di tensioattivo (non la farei complicata, uno vale l' altro) aiuta la penetrazione e l' effetto della miscela. Una piccola percentuale di una blanda sostanza alcalina aiuta di molto l' attacco ai grassi. Non si può certo usare soda caustica, o carbonati o bicarbonati di sodio, in quanto sono solidi che potrebbero dare difficoltà di risciacquo. Userei una sostanza alcalina (poco) liquida, tipo la trietanolammina o meglio la morfolina; quest' ultima evapora tutta. Naturalmente il risciacquo va fatto preferibilmente con acqua demi, per asportare i residui non volatili del detergente usato e soprattutto il grasso e la polvere rimossi dal detergente.

2) lavaggio senza risciacquo: sconsiglierei la presenza di materiali non volatili nella miscela di lavaggio (tenderei ad eliminare anche il tensioattivo, anche se è vero che un disco non viene lavato centinaia di volte. Tracce di tensioattivo - che è un liquido non volatile, viscoso- sono un' ottima colla per la polvere). Bisognerebbe applicare piu' passate del prodotto, strofinando per asportare i residui di grasso e polvere.

Il lavaggio a macchina con risciacquo è senz' altro migliore. Per filtrare la soluzione, bisogna pensare sia ad un filtro classico per le polveri, che ad un poco di carboni attivi per trattenere l' unto. Ragionando su quello che esiste di commerciale (hai un link di 'lavatrici' ??) si può ottimizzare il tutto.
In tutti i casi il costo dei componenti della miscela è di frazioni di euro al litro, in pratica il solo costo dell' alcol. In genere, nei vari capoluoghi o aree fortemente industrializzate, esiste almeno un venditore di prodotti chimici tecnici che fa anche vendita al dettaglio (nel caso di Torino si chiama Strola); non sò il prezzo dell' isopropilico, ma sarà di circa 1,5 €/kg, da tagliarsi al 20-30% in acqua.
Comunque, se riusciamo a mettere insieme una formulazione specifica per il tuo caso, te ne posso preparare qualche litro di prova.

Mandami le info che hai
Mauro

Inviato: 05 mag 2006, 03:32
da nullo
Beh intanto grazie per l'interessamento, spero che questa chiaccherata serva anche ad altri.

Ecco la formulazione del prodotto che ti ho citato:

Tensioattivo anionico inferiore al 5% ( alcool grasso etossilato solfato sodico)

5-15% glicoletere

1% profumo di lavanda

Comunque c'è da ragionare anche sul come rimuovere tracce di prodotto dal disco dopo il lavaggio e l'eventuale risciacquo, anche se mi hanno assicurato che ha un residuo fisso davvero minimo ( il trattamento dovrebbe garantire inoltre anche una certa repulsione nei confronti della polvere ) ed ovviamente sulla costruzione del filtro per il liquido.

Ciao, Roberto

Inviato: 05 mag 2006, 04:15
da mariovalvola
ho La nitty gritty assetata :D :D :D

Mario Straneo

Inviato: 05 mag 2006, 04:21
da vexator
Beh intanto grazie per l'interessamento, spero che questa chiaccherata serva anche ad altri.

Ecco la formulazione del prodotto che ti ho citato:

Tensioattivo anionico inferiore al 5% ( alcool grasso etossilato solfato sodico)

5-15% glicoletere

1% profumo di lavanda

Ciao, Roberto



Originally posted by nullo - 04/05/2006 :  22:32:37
hai dimenticato "sangue di drago" :D :D :D :D :D :D

Giovanni De Filippo

MEMENTO AVDERE SEMPER

Inviato: 05 mag 2006, 13:36
da MBaudino
Tensioattivo anionico inferiore al 5% ( alcool grasso etossilato solfato sodico)
5-15% glicoletere
1% profumo di lavanda
Comunque c'è da ragionare anche sul come rimuovere tracce di prodotto dal disco dopo il lavaggio e l'eventuale risciacquo, anche se mi hanno assicurato che ha un residuo fisso davvero minimo
Il tensioattivo è uno dei piu' comuni; il piu' famoso è il Lauriletere etossilato ecc. , ma di solito per usi comuni si usa una famiglia piu' amia di acidi grassi come partenza della sintesi. Puro è un solido, meno se ne mette meglio è. Si sciacqua bene, in acqua fa molta schiuma ( che diminuisce fino ad annullarsi in presenza di solventi, tipo i glicoli eteri). Non evapora per nulla

I glicolieteri sono bellissimi solventi polari, molto solubili in acqua, con evaporazione da media a lenta. Oggi si usano solo piu' i derivati del glicole proprilenico, perchè meno tossici. Rispetto all' isopropilico sono molto piu' attivi su plastiche delicate, tipo polistirolo: secondo me sgrassano fin troppo per l' applicazione specifica, li usavo nei prodotti per pulire superfici metalliche molto sporche di grasso (tipo forni, macchinari ecc.) Evapora tutto, piu' o meno velocemente

Il profumo non ha alcun effetto.
Dovrebbero esserci anche tracce di sequestranti e antisedimentanti, probabilmente non riportati in etichettatura perchè al di sotto della soglia minima che rende obbligatoria la dichiarazione in etichetta.

Il vantaggio del glicoletere rispetto all' alcol in una macchina lavatrice è che evapora meno ( se ne perde meno con il tempo, ne va meno in ambiente, è molto molto meno infiammabile -cosa importantissima questa). Commercialmente il glicoletere ha vari nomi (io conosco la famiglia dei Dowanol PM ecc, prodotti dalla Dow). Credo che sia difficilmente trovabile a litri, ma solo in fusti. Ma mi informo da Strola quì a Torino.
Se vai a Marzaglia me ne potresti portare un 50-100 cc così lo analizzo.
Il residuo secco mi sembra troppo alto e richiede quindi un ottimo risciacquo.
Nei prodotti specifici, sono anche usati dei repellenti per la polvere (tipo derivati siliconici, silani etc)???
Ciao
Mauro

Inviato: 05 mag 2006, 13:45
da nullo
Non credo sarò a Marzaglia... però quando ti manderò i TW, ne posso mettere un flaconcino, così, mal che vada, ci pulisci i vetri :)

Ciao, Roberto

Inviato: 05 mag 2006, 13:48
da MBaudino
Non credo sarò a Marzaglia... però quando ti manderò i TW, ne posso mettere un flaconcino, così, mal che vada, ci pulisci i vetri :)

Ciao, Roberto


Originariamente inviato da nullo - 05/05/2006 :  08:45:26
OK, informati anche sul come lo usano (essenzialmente come lo diluiscono) e come la macchina fa il risciacquo.
Ciao

Inviato: 05 mag 2006, 13:59
da plovati
Non credo sarò a Marzaglia...

Originariamente inviato da nullo - 05/05/2006 :  08:45:26
E dai, vieni che siamo dalle tue parti quasi tutti...
Non è mica necessario che ti trascinio dietro gli Aloia :)

_________
Piergiorgio

Inviato: 06 mag 2006, 19:22
da nullo
Continui a confondere l'Emilia con la Romagna, Il Lambrusco col Sangiovese, la piadina col gnocco fritto...la Ferrari con la TecnoGym :D


Sono 170Km, brutte compagnie che ti portano sulla cattiva strada, ora poi sono in piena attività di giardinaggio(quasi) professionale, date le dimensioni del mio giardino....

Immagine

.... se ne esco vivo, vi aspetto per un risotto di pesce, niente elettronica e hifi, solo barzellette.

Ciao, Roberto

Inviato: 06 mag 2006, 19:23
da omobono
Scusate ma, dopo aver aperto il thread... sono stati fuori per lavoro!
La macchina che ho in mente vorrebbe essere simile ad una VPI 16.5 (insomma quella che si limita all'utilizzo del braccio asciugante e nella quale la distribuzione della miscela e' manuale).
Con ordine:
1.
la distribuzione della miscela avviene tramite la spazzola VPI (si trova a basso prezzo originale)
2.
Il motore pensavo a qualcosa di robusto a bassa velocita'... magari qualcosa che possa direttamente sopportare il peso del piatto
3.
Sul braccio asciugante ci sono varie possibilita': la piu' semplice e' utilizzare questo ricambio/kit della VPI: HW-3015. Esso e' disponibile qui:
http://www.elusivedisc.com/prodinfo.asp?number=HW-3015

Ho un dubbio, invece, sul funzionamento del braccio di asciugatura VPI: in particolare avrei bisogno di sapere se il velluto/feltro tocca il disco oppure sta a qualche millimetro o ancora se invece esso sia proprio attratto dalla forza aspirante alla superficie del disco (con un effetto ventosa).
Inoltre (scusa se approfitto!) vorrei capire a cosa serva la molla esterna che circonda la base del braccio stesso.

Se qualcuno ha commenti, ben venga!

Ciao
Omobono

Inviato: 07 mag 2006, 07:12
da nullo
Ciao e benvenuto ( o bentornato?)....

Velocemente:

Il braccio mi sembra alquanto costoso, oltre 100 euro ... si può autocostruire in PVC o similare, la molla mi sembra che spinga verso l'alto il supporoto regolabile, probabilmente in questo modo rimane elastico il vincolo così da evtare problemi con i dischi più ondulati.

Quanti rpm hanno normalmente quelle macchine? Chi sa parli! :p

Partire da un vecchio giradischi cui cannibalizzare alcune parti sarebbe comodo se la velocità non fosse alta.....

Le ultime macchine hanno il reverse come upgrade, lo ritenete necessario?

Per automatizzare il lavaggio mi stuzzicherebbe l'utilizzo di semplici pompe di recupero ( lava cristalli per auto) o altre trovabili facilemente presso negozi di accessori per acquari.

Per l'aspirazione, un banale bochettone standard per un bidone aspiratutto, da collegare con un tubo flessibile al braccetto, il tutto
comandato da un temporizzatore regolabile, implementato ad hoc con qualche NE555 e dei relè. La sequenza dovrebbe essere lavaggio/ aspirazione, risciaqcuo/aspirazione.

Per me si può fare, l'automazione costerebbe una ventina di euro o poco più a fronte di un bella comodità di utilizzo.


Ciao, Roberto

Inviato: 07 mag 2006, 20:08
da omobono
Ciao,
con un amico abbiamo gia' abbozzato un prototipo utilizzando un motore di un servomecacnismo industriale: questo gira molto piano (credo 3 - 4 rpm). E' molto robusto e, quindi, si puo' utilizzare direttamente come perno del piatto. Sembra avere anche una discreta coppia. Sulla sua origine, ti faccio sapere quanto prima!
Relativamente alla molla non saprei: ho chiesto "in giro" e mi e' stato detto che il braccio asciugante (o meglio il feltro su di esso) tocca il disco. La molla, quindi, o trascina verso il basso il braccio (in pratica verso il disco) oppure, ma la cosa mi pare assai improbabile, spingendo verso l'alto serve a limitare la trazione verso il disco generata dall'aspirazione. Francamente sono per la prima ipotesi... ma credo che qualcuno che ha visto una VPI in azione ci sia per confermarcelo.
Per ora non ho intenzione di utilizzare un braccio di distribuzione della soluzione: vedo piu' semplice (e forse piu' affidabile) distribuirla a mano (magari prendendo proprio la "spazzola" VPI del modello 16.5). Potremmo pensare anche ad un ordine cumulativo (mi sembra non costi molto).

Riassumendo, ad adesso, i miei dubbi sono:
1.
la velocita' (ma credo che una velocita' di da 3 a 10 rpm sia ok!)
2.
il materiale per realizzare i 2 baffi da collocare sul braccio di aspirazione (visto che lo cogliamo costriure!). Su alcuni forum avevo visto si utilizzava del velluto che tende a non inzupparsi troppo. Si potrebbe pensare anche alla microfibra...
3.
come il braccio debba tocare la superficie del disco: cioe' deve solo sfiorare il disco oppure (cosa che escluderei) deve toccarlo con un vero effetto ventosa causato dalla depressione dell'aspirazione?

Dai che facciamo una cosetta carina!
Ah... questo link posta ad un topic interessante:
http://www.diyaudio.com/forums/showthre ... highlight=

Ciao
Omobono... ma va bene anche Alessandro!

Inviato: 07 mag 2006, 20:49
da MBaudino
Se può servirvi, ho anche trovato questo:
http://www.teresaudio.com/haven/cleaner/cleaner.html
Mauro

Inviato: 08 mag 2006, 02:05
da nullo
Oggi ho dato un occhiata in cantina...

Un tubo 25mm. esterno in PVC ed un gomito,
occorre ovviamente una opportuna fresatura longitudinale che permetta l'aspirazione.

Un raccordo tubo scatola per il tubo aspirante,
la guarnizione permette la regolazione in altezza e
una discreta elasticità( per eventuali piccole oscillazioni del disco).

Un raccordo tubo scatola (di opportuno diametro) per l'aspirapolvere,
il mio bidone aspiratutto accetta il 25mm.,
il maledetto aspirapolvere di mia moglie è impossibile da gestire

Una scatola 10X15 stagna per raccogliere i liquidi

Una piccola pompa per acquari, costo 8 euro...ne manca una per il risciacquo...
Finiremo a trenta euro per il totale

Due vecchi giradischi..


Insomma ho quasi tutto l'occorrente...che ne dite?

Roberto

Ps
Omobono, non saranno un pò pochini 4 giri al minuto?Immagine

Inviato: 08 mag 2006, 02:31
da plovati

Immagine


Originariamente inviato da nullo - 06/05/2006 :  14:22:53
Sbaglio o quella che si intravede in fondo è una piscina? Io ci sono, anche se non mi piace il pesce :D . Attenzione che se Aloia vede la foto, ti aumenta i prezzi dei kit ;)

Comunque potresti fare un salto a Marzaglia, noi di Km ce ne facciamo molti di più di 170: se non ti va il Lambrusco, portati dietro un fiasco di Sangiovese.

_________
Piergiorgio

Inviato: 08 mag 2006, 03:29
da nullo
Sì PG, autocostruita (almeno in parte) pure quella, io sono per l'hard faidate, ma è piccola e bassa, 50mq x 1,5 metri.

Fortemente voluta dal condominio ( Mia moglie, mia figlia e mia suocera), l'unica concessione che mi hanno fatto, è la lontananza da casa... così posso stare in pace durante le abluzioni.


Puoi venire quando vuoi, ricordatati però che l'hifi è in uno stanzino ( mi hanni scippato la mansarda) e dovremo fare i turni.

Il prezzo da pagare è un aiuto per il timer della "lavatrice".


Ciao, Roberto

Inviato: 08 mag 2006, 18:56
da omobono
Roberto ciao,
beh... magari sarebbe meglio girasse un po' piu' veloce... ma non vedo controindicazioni se gira piano!

Omobono

Inviato: 09 mag 2006, 03:36
da omobono
Ciao,
sul materiale da collocare in prossimita' della sezione fresata di aspirazione del braccio che materiale usereste? Velluto, microfibra...?

Omobono

Inviato: 09 mag 2006, 05:58
da nullo
Che ne dici di quel sintetico usato in hifi car per ricoprire i pianali?...è leggero, gradevole all'occhio ed al tatto, trasparente all'aria e dovrebbe essere pure immarcescibile. Lo si incolla con collaprene e similari...

... ed un ritaglio è pure gratis..

Roberto

Inviato: 09 mag 2006, 15:47
da MBaudino
sul materiale da collocare in prossimita' della sezione fresata di aspirazione del braccio che materiale usereste? Velluto, microfibra...?
L' alcol propilico non da nessun problema di compatibilità; se invece usate prodotti con glicoletere ( come quello che indicava nullo) fate qualche verifica. I materiali in fibra hanno una superficie specifica molto alta e sono quindi molto sensibili ai solventi (e il glicoletere è un solvente molto forte - anche se diluito in acqua alla lunga puo' dare problemi). Il rischio è trovarsi nel tempo le preziose tracce riempite di resina.
Mauro

Inviato: 10 mag 2006, 05:44
da omobono
Ma non sarebbe il caso di pensare a qualcosa che sfreghi sulla superficie del disco? Intendo qualcosa che, durante l'asciugatura, passatemi il termine, lo spazzoli anche?
In questo caso pensavo a qualcosa che avesse delle setole piu' lunghe...

Ciao
Omobono

Inviato: 10 mag 2006, 06:14
da nullo
Ho messo in ammollo per 11 ore due campioni di tessuto sintetico nel prodotto sopra citato, ebbene il liquido sembra non "corroderlo" in alcun modo e rimane terso...buon segno?

Certo che con una spazzola si tolgono meglio i residui....
io però rilancio con un erogatore di acqua deminaneralizzata su tutto il raggio del disco, caricato da una pompa che gli conferisca una leggera pressione.

Come si fa in un direct drive a ridurre i giri senza ridurre la coppia?

Roberto

Inviato: 10 mag 2006, 22:16
da gionni
Ho messo in ammollo per 11 ore due campioni di tessuto sintetico nel prodotto sopra citato, ebbene il liquido sembra non "corroderlo" in alcun modo e rimane terso...buon segno?

Certo che con una spazzola si tolgono meglio i residui....
io però rilancio con un erogatore di acqua deminaneralizzata su tutto il raggio del disco, caricato da una pompa che gli conferisca una leggera pressione.

Come si fa in un direct drive a ridurre i giri senza ridurre la coppia?

Roberto


Originally posted by nullo - 10/05/2006 :  01:14:03
Scusate il fuori tema, ma è una cosa da nulla (anzi da nullo 8) ).

Ciao Roberto,

dici di ascoltare i dischi bagnati, io lo feci per un periodo, la riproduzione è senz'altro migliore, ma mi giocai il cartlever che si ossidò (diventò verde) e quindi si piegò, era quello di una Shure 95 HE. Tu che esperienze hai in merito, non vorrei far danni alla mia Grado gold, ma la cosa mi alletta.

Complimenti per la villa.

Grazie e scusate.
Giovanni

Inviato: 10 mag 2006, 22:42
da MBaudino
Ho messo in ammollo per 11 ore due campioni di tessuto sintetico nel prodotto sopra citato, ebbene il liquido sembra non "corroderlo" in alcun modo e rimane terso...buon segno?
Assolutamente un ottimo segno
io però rilancio con un erogatore di acqua deminaneralizzata su tutto il raggio del disco, caricato da una pompa che gli conferisca una leggera pressione.
Penso anche io che il risciacquo sia fondamentale; altrimenti in parte lo sporco viene solo redistribuito.

Interessante la questione di ascoltare il disco bagnato; probabilmente hai contemporaneamente un effetto di acquaplanning e di lubrificazione: se noti un miglioramento, probabilmente prevale il secondo.... magari ti durano anche di piu' i dischi.
Ciao
Mauro

Inviato: 10 mag 2006, 22:53
da mariovalvola
Un volta i dischi test non venivano utilizzati solo in umido?

Mario Straneo

Inviato: 11 mag 2006, 01:13
da vexator
se non ti va il Lambrusco, portati dietro un fiasco di Sangiovese.

_________
Piergiorgio


Originally posted by plovati - 07/05/2006 :  21:31:09
non avete mai provato il PRIMITIVO DI MANDURIA

Giovanni De Filippo

MEMENTO AVDERE SEMPER

Inviato: 11 mag 2006, 03:02
da nullo
Ciao Roberto,

dici di ascoltare i dischi bagnati, io lo feci per un periodo, la riproduzione è senz'altro migliore, ma mi giocai il cartlever che si ossidò (diventò verde) e quindi si piegò, era quello di una Shure 95 HE. Tu che esperienze hai in merito, non vorrei far danni alla mia Grado gold, ma la cosa mi alletta.
I vantaggi sonori sono innegabili, sulla lubrificazione non saperi dire, sei tu il chimico esperto Mauro, l'acquaplaning lo escluderei, dato il peso di 1,5g. su una superfice così piccola.

Unico neo qualche alone dopo l'asciugatura. Io uso una Grado reference wood, il cantilever non ha avuto apparentemente nessun danno, forse l'economicità di quello della Shure, ha determinato il danno.

Ciao, Roberto

Inviato: 11 mag 2006, 04:41
da vexator
Perchè non usare i CD?
non bisogna sbattersi tanto per lavarli... si sento anche meglio............
:oops: :oops: :oops: :oops: :oops: :oops:

Con affetto,

Giovanni De Filippo

MEMENTO AVDERE SEMPER

Inviato: 11 mag 2006, 04:44
da gionni
Ok

Riproverò con il mio muletto, una Stanton 600.

Grazie, ciao.

Giovanni

Inviato: 11 mag 2006, 05:00
da nullo
Perchè non usare i CD?
non bisogna sbattersi tanto per lavarli... si sento anche meglio............


Con affetto,

Giovanni De Filippo

MEMENTO AVDERE SEMPER
Quando faccio qualche ascolto insieme ad un amico, uso sempre il CDP e poi chiudo col giradischi... rimangono tutti a bocca aperta, la fluidità, dettaglio, la naturalezza dell'insieme, uniti ad una buona dose di dinamica sono assolutamente superiori.

Sono però rari gli LP, come del resto i CD, che dal punto di vista tecnico, si possano salvare qualitativamente, . :twisted: :twisted:

Ciao, roberto

Inviato: 12 mag 2006, 15:27
da vexator
Perchè non usare i CD?
non bisogna sbattersi tanto per lavarli... si sento anche meglio............


Con affetto,

Giovanni De Filippo

MEMENTO AVDERE SEMPER
Quando faccio qualche ascolto insieme ad un amico, uso sempre il CDP e poi chiudo col giradischi... rimangono tutti a bocca aperta, la fluidità, dettaglio, la naturalezza dell'insieme, uniti ad una buona dose di dinamica sono assolutamente superiori.

Sono però rari gli LP, come del resto i CD, che dal punto di vista tecnico, si possano salvare qualitativamente, . :twisted: :twisted:

Ciao, roberto




Originally posted by nullo - 11/05/2006 :  00:00:45
Ovviamente la mia voleva essere solo una piccola provocazione...
Purtroppo non ho mai fatto una prova "seria" d'ascolto di un giradischi. A breve dovrebbe venire un amico con un thorens, vedremo.
Purtroppo i vinili sono molto più rompiscatole dei CD! per farli suonare bene ne devi avere cura... sono un po' come le donne :D :D :D

Giovanni De Filippo

MEMENTO AVDERE SEMPER

Inviato: 14 mag 2006, 17:05
da vexator
nel pomeriggio proverò il thorens così: giradischi + 2A3 SE + BLH FE108ES

(ma la thorens non era fallita? http://www.thorens.com )



Giovanni De Filippo

MEMENTO AVDERE SEMPER

Inviato: 14 mag 2006, 18:59
da nullo
.. producono ancora con quel marchio, ma chi ci sarà dietro?

Il loro suono è generalmente un pò molle, ha il mat originale?.. che braccio monta? .. e la testina?.. e il pre phono? ..e..., ehm, forse hai ragione, è meglio il CDP! :D :D

Facci sapere...

Ciao, Roberto

Inviato: 15 mag 2006, 22:13
da nullo
Oggi ho avuto un'oretta per me, così ho rosicchiato due pezzi di compensato , un tubo, ho forato una scatola..


L'aspirazione funziona ( vedi foto e lo schizzo precedentemente postato), è eccessiva, occorre dimminuire la potenza dell'aspiratore o aprire i condotti, presto proverò la distribuzione dei liquidi.

Comunque è facile, alla portata di molti se non proprio di tutti.

ImmagineImmagine

Ciao, Roberto

Inviato: 16 mag 2006, 04:08
da omobono
Roberto ciao,
ho visto che non hai messo nulla sotto al braccio di aspirazione: conti di fare mettere qualcosa che sfreghi sulla superfice del disco o basterebbe anche mettere nulla per garantire comunqye una sufficiente potenza aspirante?

Che potenza ha il tuo aspirapolvere?

PS: ma non avevi qualcosa di meno "prezioso" di un Kenwood KD con base in marmo?! :D

Omobono

Inviato: 16 mag 2006, 04:50
da nullo
Avevo un giradichi più scarso, ma è un pò debolino di motore...

Dunque, ho usato sul braccio, un feltro adesivo da car audio, come ti avevo anticipato, oggi ho provato e direi che funziona, il velluto trattiene più acqua.

Ho tolto il mat e l'ho sostituito con alcuni piedini adesivi in silicone a forma di goccia del diametro di circa 8mm ( posti in prossimità del bordo esterno), così vengono assecondate meglio le piccole ondulazioni ed è possibile lavare il disco dalla parte opposta mentre la prima asciuga.

Non so se si riesca a far girare quel piatto al contrario per una pulizia ancora più efficace. Oggi ho usato una spazzola in carbonio per distribuire il detergente ed batuffolo di cotone idrofilo per l'acqua del risciacquo.

Una parte minima d'acqua rimane presente dopo l'aspirazione, il risultato è decoroso, l'ascolto del disco risulta di qualità superiore se il disco anche dopo la pulizia, viene inumidito come faccio di solito.

Direi che ccorre un tappo con guarnizione per proteggere l'etichetta, anche se con un pò di attenzione non si fanno danni.

Direi che la velocità di 33 sia un buon compromesso, il tuo motore lo troverei lento L'aspiratore è un 1000w, gli ho messo un dimmer per ottimizzare l'aspirazione, ma si può aprire un pò il condotto.

Ciao, Roberto

Inviato: 18 mag 2006, 05:17
da omobono
Ciao a tutti,
ormai manca poco!

L'unico dettaglio non ancora toccato e' la spazzola manuale per stendere la soluzione: pensavo di prendere la VPI originale manuale (in pratica quella usata in combinazione con la VPI 16.5) che corrisponde all'articolo HW-3008.
In Italia, manco a dirlo, costa uno sproposito (38 euro)
http://www.audiomarketing.net/accessori.htm
Negli USA sono riuscito a trovarla solo qui
http://www.elusivedisc.com/prodinfo.asp?number=HW-3010
dove costa sui 30 $

Che dite: vale la pena fare lo sforzo (al limite possiamo fare anche un ordine comulativo) o uso una spazzola in carbonio qualunque (magari me ne sapete indicare pure una buona)? Su queste ultime avrei una domanda: si possono usare anche con la soluzione, cioe' bagnate... proprio per stendere il liquido lavante?

Omobono

Inviato: 18 mag 2006, 05:49
da nullo
30 USD più il viaggio, se ci mettiamo sopra anche l'iva e dazi...

Il carbonio non dovrebbe avere nessun problema a stare in ammollo, compra la più economica, ma una spazzola a setole finissime la si può trovare altrimenti.

Puoi fare lo stesso con un tampone in velluto o similare.

Trova qualcosa per distribuire un pò d'acqua demineralizzata, per il risciacquo.

Non so quanto sia potente il tuo motore, l'aspiratore alla max potenza, riesce a fermare il piatto! Modulando la pot. col dimmer evito il problema.

Ciao, Roberto

Inviato: 19 mag 2006, 23:09
da omobono
Lo so, in caso provero' a cambiare motorino, magari prelevandolo da qualche vecchio elettrodomestico.

Per il risciacquo intendi qualcosa tipo un nebulizzatore?

Ciao
Omobono

Inviato: 20 mag 2006, 03:05
da ungern
Ciao Roberto,

dici di ascoltare i dischi bagnati, io lo feci per un periodo, la riproduzione è senz'altro migliore, ma mi giocai il cartlever che si ossidò (diventò verde) e quindi si piegò, era quello di una Shure 95 HE. Tu che esperienze hai in merito, non vorrei far danni alla mia Grado gold, ma la cosa mi alletta.
I vantaggi sonori sono innegabili, sulla lubrificazione non saperi dire, sei tu il chimico esperto Mauro, l'acquaplaning lo escluderei, dato il peso di 1,5g. su una superfice così piccola.

Unico neo qualche alone dopo l'asciugatura. Io uso una Grado reference wood, il cantilever non ha avuto apparentemente nessun danno, forse l'economicità di quello della Shure, ha determinato il danno.

Ciao, Roberto


Originally posted by nullo - 10/05/2006 :  22:02:11
Ciao,

suonare i dischi bagnati di acqua od alcol è decisamente sconsigliabile, poichè aumenta molto il rumore di fondo ed il disco risulterà inascoltabile o quasi da asciutto (sul Joenet mi avevano fornito anche una spiegazione ben articolata e soddisfacente. Naturalmente, l'ho dimenticata) Ovvero, diventa una dipendenza.
Raccomando invece la lubrificazione, specie su dischi usati e vissuti: molti anni fa, investii una cifra spropositata (relativamente) in una boccetta di ART Squalan o qualcosa del genere e ciò mi permise di godere di dischi piuttosto malridotti. Ho l'impressione che uno dei motivi per cui l'isopropilico sia preferito nel lavaggio dischi, sia proprio il suo leggero residuo untuoso, rispetto all'etilico.
Credo tra l'altro di avere ancora un po' di olio ART: se qualcuno volesse e potesse analizzarlo a fondo per capire cos'è, sarebbe interessante: all'epoca avevo calcolato che costava un milione al litro. :o

Il trattamento completo, riservato a dischi di particolare importanza, prevede lavaggio con vpi e lubrificatura (sono ormai pochissimi i dischi che usufruiscono di tale trattamento, a causa del tempo necessario); altrimenti, lavaggio semplice con liquido fai-da-te: acqua, isoprop, qualche goccia di olio di vasellina.

Un effetto collaterale sgradevole sia del lavaggio che della lubrificazione è che lo stilo del pickup raccoglierà un bel po' di deposito nel primo ascolto. Questi ingredienti non dovrebbero danneggiare nè i cantilever nè le colle usate per gli stili.

Come sempre, questi sono solo i miei due cents, YMMV.
Ciao,
Armando

Inviato: 20 mag 2006, 03:42
da nullo
Ciao,

suonare i dischi bagnati di acqua od alcol è decisamente sconsigliabile, poichè aumenta molto il rumore di fondo ed il disco risulterà inascoltabile o quasi da asciutto (sul Joenet mi avevano fornito anche una spiegazione ben articolata e soddisfacente. Naturalmente, l'ho dimenticata) Ovvero, diventa una dipendenza.
..non sono d'accordo sul rumore di fondo, in maniera assoluta..anzi il silenzio e la mancanza di disturbi gratifica un ascolto che anche e sopratutto dal punto di vista qualitativo, non teme confronti con l'asciutto.

Per la dipendenza sono invece d'accordo.. non se ne fa più a meno. :D

Per la lubrificazione, lascio agli esperti la parola, io continuo con l'acqua intanto.

Per Omobono, io nebulizzo il detergente, passo la spazzola per diversi giri, faccio una prima aspirazione, poi lascio gocciolare un pò d'acqua e passo un tampone di ovatta mentre aspiro.

Se il motore gira piano.. la storia diventa un pò lunga.......ecco perchè forse i 33 giri alla fine sono meglio dei 4/5 RPM

Ciao, Roberto

Inviato: 20 mag 2006, 04:52
da ungern
Ciao,


..non sono d'accordo sul rumore di fondo, in maniera assoluta..anzi il silenzio e la mancanza di disturbi gratifica un ascolto che anche e sopratutto dal punto di vista qualitativo, non teme confronti con l'asciutto.

Per la dipendenza sono invece d'accordo.. non se ne fa più a meno. :D

Per la lubrificazione, lascio agli esperti la parola, io continuo con l'acqua intanto.

Per Omobono, io nebulizzo il detergente, passo la spazzola per diversi giri, faccio una prima aspirazione, poi lascio gocciolare un pò d'acqua e passo un tampone di ovatta mentre aspiro.

Se il motore gira piano.. la storia diventa un pò lunga.......ecco perchè forse i 33 giri alla fine sono meglio dei 4/5 RPM

Ciao, Roberto


Originally posted by nullo - 19/05/2006 :  22:42:05
Ciao,

forse mi sono spiegato male io. Suonare i dischi bagnati, li rovina. Dopo che lo si è fatto una volta o due, il fruscio aumenta e l'unico modo per avere un ascolto piacevole è bagnare il disco. L'oggetto, cmq, continua a deteriorarsi. Esiste una ampia letteratura al riguardo in rete. Io l'ho provato e posso confermarlo. Tanto che adesso non suono mai i dischi subito dopo averli asciugati con la VPI.
E molti dei miei dischi stupiscono i digitalisti per il silenzio di fondo...
:twisted:
Ovviamente, ognuno è libero di fare quello che vuole con i suoi ellepì. A me preme solo che chi legge sia consapevole dei pro e dei contro di questi interventi.

Ciao.
Armando

Inviato: 20 mag 2006, 05:03
da nullo
Esiste una ampia letteratura al riguardo in rete. Io l'ho provato e posso confermarlo. Tanto che adesso non suono mai i dischi subito dopo averli asciugati con la VPI.
Potresti postare qualche link, non avevo mai letto niente al riguardo e la cosa può essere interessante. Non riesco a capire il perchè... e sono curioso per natura.

Ciao, Roberto

Inviato: 20 mag 2006, 05:39
da ungern
Ciao Roberto,

questo m'è saltato in mano.E' in Inglese:

http://www.audioasylum.com/audio/vinyl/ ... 61109.html

Domani cercherò sull'altro pc la spiegazione scientifica che me ne avevano fornito. Naturalmente non la troverò, almeno fino a quando ne avrò bisogno. :(

Come Mario si è ricordato, l'uso di suonare i dischi bagnati venne diffuso durante alcune esibizioni hi-fi sul, uhm, finire degli anni '70 (?), insieme all'utilizzo di dischi-test o edizioni audiophile. Lo scopo di entrambi gli accorgimenti era naturalmente "dopare" il risultato sonoro, per conquistarsi gli acquirenti. Quando la gente si rese conto dei risultati sui preziosi vinili, la pratica venne presto abbandonata.
Ma fatemi capire un po':sono l'unico tanto vecchio da ricordarsi 'ste cose, qua dentro???
Ma che brutta fine mi tocca:memoria storica delle strxxxxxte hi-end...
:x

Tu non hai mai notato un peggioramento della qualità, ascoltando il disco nuovo asciutto e poi, dopo qualche tempo di uso "bagnato", di nuovo asciutto?

Ciao
Armando

Inviato: 22 mag 2006, 04:39
da ungern
Esiste una ampia letteratura al riguardo in rete. Io l'ho provato e posso confermarlo. Tanto che adesso non suono mai i dischi subito dopo averli asciugati con la VPI.
Potresti postare qualche link, non avevo mai letto niente al riguardo e la cosa può essere interessante. Non riesco a capire il perchè... e sono curioso per natura.

Ciao, Roberto


Originally posted by nullo - 20/05/2006 :  00:03:30
A metà di questa pagina,troverete un thread intitolato "cleaning vinyl".
A campione,riporto uno degli interventi.

------------------------------------------------------------------------------------
([JN]Cleaning Vinyl and Disco Film
Marc S. Wauters darmah@mindspring.com
Sat, 20 Dec 2003 19:59:32 -0700

Previous message: [JN]WE 120N ???
Next message: ([JN]Cleaning Vinyl and Disco Film
Messages sorted by: [ date ] [ thread ] [ subject ] [ author ]

--------------------------------------------------------------------------------

Hi:

On 16 Dec 2003 at 9:04, Thom Mackris wrote:


> Wet play is purported to damage the grooves - the theory being
> (someone help me here) that the high contact forces create extreme
> heat - superheating the water and damaging the groove.

Well over 20 years ago now while I was still living in Germany I was
at a friends house who had some albums that could only be played
"wet". If they were "wetted" with a solution of distilled water and
achohol they sounded fine. Once the alcohol dried the water up, they
sounded horrible. I don't think that once records are in this
condition there is any way around playing them wet. The theory being
that the water acts as a lubricant....not as an agent to suspend crap
in the grooves.
------------------------------------------------------------------------------------

Ciao
Armando

Inviato: 22 mag 2006, 05:12
da nullo
Ciao Armando, l'unica cosa sensata che mi viene in mente riguardo le eccezzioni da te sollevate è un parallelo automobilistico.

La polvere che si deposita sulla carrozzeria, la puoi togliere in gran parte con una spazzola od un panno. Se però la si bagna questa aderisce (dannatamente) bene alla carrozzeria e per toglierla occorre un agente lavante ed una azione meccanica (uso di spugna o spazzola).

Continuo a non credere al danneggiamento del disco, ma posso credere che il deposito che si compatta nel microsolco dopo l'asciugatura, sia ostico da togliere per una normale spazzola in carbonio e la qualità dell'ascolto ne possa soffrire, obbligando l'audiofilo a reiterare l'utilizzazione di una miscela liquida od a ricorrere ad un lavaggio ben fatto.

Non credo altresì che questo tipo di ascolto, si possa dire "dopato", sospendere grazie ai liquidi lo sporco per far meglio seguire allo stilo, l'articolazione del solco, è un passo avanti verso un miglior adesione a quanto inciso sul disco.

D'altronde, quando si ricava un master da un disco, per recuperare vecchie incisioni, si usa questo metodo, io almeno, ho visto fare così.

Ciao, Roberto

Inviato: 22 mag 2006, 19:58
da nullo
...ora ha un aspetto un pò più decente, ho rinunciato per adesso agli erogatori dei liquidi automatizzati, notare il disco i plexiglass nero per proteggere le etichette durante il lavaggio.


Immagine



Ciao, Roberto

Inviato: 23 mag 2006, 04:23
da ungern
Ciao,

qui di seguito riporto, come promesso, la spiegazione di Christian Rintelen sui pericoli derivanti dal riprodurre i dischi bagnati.

E' il mio ultimo intervento su questo thread.

"
wet playing (aka "The Lencoclean Way") was a big hype in the late 60s
and early to mid 70s. the alleged benefit was that the fluid would solve
the dust and dirt and provide more quiet record playing. it soon turned
out that there were at least two major drawbacks:

- the solved dust and dirt would dry with the remaining fluid and stick
to the LP and thus make it impossible to dry play that record. the only
way to (hopefully) clean that LP was with a record playing machine. and
it had to be cleaned more than one time, because the dirt really stuck
to the vinyl. (btw. the fluid contained demineralized water and some
wetting agent. i don't remember if it also contained some alcohol. i'd
guess so, because the records dried fairly quick - quicker than with
water alone)

- the fluid would eventually corrode parts of the cartridge and/or
affect the rubber used for damping of MMs. bear in mind that in those
days most of the stylii were just *stylus tips* (saphire and diamond)
that were glued to a very short rod of either saphire/diamond or some
other material. the solvents used in the Lencoclean fluid more than in
one case managed to dissolve the glue between either rod and cantilever
or between rod and stylus tip. and all of a sudden the records sounded
VERY different. much more hoarse then before...

another issue that was seldomly attacked correctly was the reduced
friction. as we all know, the skating effect (that we try to compensate
with antiskating mechanisms) depends (amongst other factors like tonearm
length, stylus form etc) on the tracking force and of the friction of
the stylus in the groove. the fluid in the groove caused some kind of
aquaplaning i.e. the tracking force had to be increased to keep the
stylus tracking properly. this was not a problem (at least the Lenco
people claimed so) because the cooling action of the fluid compensated
for the increased downforce and the resulting higher friction. but for
antiskating, things are different. Lenco recommended to reduce the
antiskating force because the fluid also reduced the friction on the
groove walls and thus wet playing supposedly required less antiskating.
i remember having a lenco turntable which had about 15 different
settings for downforce and antiskating with different stylus tips and
with or w/o wet playing.)

but what ultimately drove most of the people away from wet playing was
the simple fact that sooner or later you forgot to dry the record before
putting it back into the sleeve. next time you wanted to play that LP,
it was part of the inner sleeve or vice versa. dunno how it is in other
countries, but on swiss flea markets (switzerland being Lenco's (and
Lencoclean's) home market!) there is an abundance of LPs to be found
that form a inseparable unity with their sleeves....


the other issue which you maybe remember was my (or my friend reto luigi
andreoli's) advice, NOT to play an LP right after cleaning but to wait
some 15 minutes. why? even if the record *looks* dry after cleaning, it
is not. there is a very thin residual film of water. and this water
inavoydably attracts dust. if this mixture of moist and dust is
traversed by the stylus tip, it is inevitably (and literally) *baked* to
the stylus (and scratched into the vinyl). the same goes for last and
other fluids. they all attract dust and dirt and since they are anything
but not sticky, they ruin the stylus and the record faster than clean
dry playing.

hope this helps.

©
"
Ciao,
Armando

Re: Lavadischi

Inviato: 24 nov 2013, 18:23
da nullo
In questi giorni si è tornati a parlare di pulizia dei dischi neri, mi pare che questo signore sia riuscito a pensare qualcosa di veramenete eonomico quanto efficace, un gira rotto (anche no), un aspirapolvere e si parte:


http://youtu.be/TcgiDCW98Oc

Re: Lavadischi

Inviato: 23 dic 2013, 23:18
da MTBE