No Paolo, nessuno ti deve mostrare nulla , io te lo detto il motivo e tu non l'hai capito questo è un tuo problema.UnixMan ha scritto:Su quello non c'è dubbio. Ma non vedo alcun principio fisico per cui un (relativamente) comune trasformatore trifase/monofase (come quelli nel link citato) non possa essere fatto lavorare "al contrario", alimentandolo dal secondario e prendendo l'uscita trifase dai primari.rockin_al ha scritto: [...] quindi la soluzione a condensatore sembra la più praticabile (anche se il C sfasa di 90° a fronte dei 120° ideali).
Ovvio poi che una soluzione a trasformatore non sarebbe né pratica né economica: da questo punto di vista, il banale condensatore è senza dubbio la soluzione più semplice ed economica (non per caso è quella più comunemente utilizzata). Anche un "inverter" a stato solido oggi senza dubbio ingombra di meno, pesa di meno e verosimilmente costa meno, potendo al contempo aggiungere parecchie funzionalità accessorie che spesso possono tornare utili (al prezzo però di un "inquinamento elettromagnetico" ben poco gradito nel nostro contesto...).
era solo il primo esempio che mi è capitato a tiro per mostrare come con dei trasformatori non sia affatto impossibile "interfacciare" sistemi polifase diversi ed in entrambe le "direzioni". Per il resto, fino a che qualcuno non mi mostra qual è il principio fisico che possa rendere "unidirezionale" un trasformatore, resto della mia idea... per quel (poco) che mi ricordo dai corsi di fisica II ed elettrotecnica, se un trasformatore funziona "in un verso", semplicemente non può non funzionare anche in quello opposto...sinuko ha scritto:vedo solo schemi da trifase a bifase (sfasate di 90 gradi…come le ottieni?) che è differente da monofase quindi non capisco cosa centra con quello di cui stiamo parlando…
Ribadisco che stai dicendo fesserie.
Non è che è il primo esempio che ti è capitato è che queste cose non le sai e non basta cercare su Wikipedia per saperle, non puoi argometare con cose sbagliate altrimenti si parla a vanvera.