5K per AL4 sono pochini?

[iberton]

Mi ritrovo con un pò di componentistica di recupero: due TU con primario a 5KOhm e secondari 4 e 8 Ohm, un Ta con secondario di 330V e una manciata di valvole finali tra cui, le più adatte per i tu sono le EL34 e le AL4.
Secondo i datasheet delle AL4 il carico ottimale è di 7KOhm; la domanda è, con 5K mi pare che con le AL4 ci possa ancora stare ancora dentro.......
Cosa ne pensate?
Non vorrei usare le solite ECL86 ecc...
Saluti.
Igor

[UnixMan]

Se sei orientato su un pentodo, utilizzando la connessione "Schadeode" hai un discreto margine per ottimizzare l'impedenza al carico del TU che hai...

[iberton]

Ok,
Grazie
Igor

[iberton]

Un problema: come calcolo la Rfb, la resistenza di feedbak secondo l'impedenza del trasformatore di uscita? Vado a tentativi? Per esempio partendo da 10K e arrivando fino a 100K?
Ci sono formule da utilizzare a riguardo?
Grazie
Igor

[UnixMan]

Orientativamente, usa la formula del NFB: parti dai dati che hai (guadagno in tensione ed rp del tubo finale "ad anello aperto", cioè nel funzionamento a pentodo puro) ed approssima il guadagno ad anello chiuso con il rapporto tra Ra ed Rfb (se Ra << rp del driver, altrimenti usa il rapporto tra Ra//rp(d) ed Rfb).

Con questi dati, invertendo la formula puoi stabilire il valore di Rfb (ed Ra) necessari per ottenere una rp' (cioè la rp "equivalente" dello Schadeode, ad anello chiuso) circa uguale all'impedenza riflessa al primario del TU (condizione di adattamento ottimale per max Pout).

Dopo di che probabilmente dovrai procedere con qualche aggiustamento empirico (dato che il conto di cui sopra è molto approssimativo).

L'adattamento "ottimale" (rp'=Zr) lo ottieni quando la potenza "indistorta" (ai primi accenni di clipping visibili all'oscilloscopio) ottenibile in uscita è max per il dato carico (quello "nominale", sulla presa corrispondente del TU) e diminuisce sia aumentando che diminuendo il carico riflesso al primario del TU.

Per le prove, anziché cambiare ogni volta Rfb e/o Ra, potrebbe essere più comodo usare il trucco di cambiare l'impedenza riflessa al primario del TU utilizzando carichi fittizzi (resistivi...) di valore diverso sulla stessa presa al secondario del TU e/o cambiare la presa al secondario.

edit: err... per sbaglio avevo scritto ">>" in luogo di "<<". Ovviamente, perché si possa trascurare l'influenza della rp della driver è questa che deve essere molto maggiore della resistenza di carico. Non per caso, laddove si vogliano ottenere tassi di NFB (relativamente) elevati si deve necessariamente pilotare lo Schadeode "in corrente", utilizzando un driver ad elevata rp: tipicamente un pentodo usato come tale.

Se invece come driver utilizzi un triodo (e quindi piloti "in tensione") è bene non ridurre troppo il guadagno in tensione ad anello chiuso dello Schadeode (Av).

Personalmente eviterei di ridurre Av a valori sensibilmente minori del valore assunto dal "µ" del tubo finale stesso nella connessione a (pseudo)triodo. Inoltre, per non rendere troppo oneroso il compito del driver, Rfb/Ra>=2 è un limite (quasi) invalicabile. Indicativamente eviterei di scendere molto al di sotto di Rfb/Ra~=4 o giù di lì.

Se per ottenere l'adattamento ottimale con il TU dovesse servire un rapporto più basso è opportuno pilotare lo Schadeode in corrente, utilizzando un pentodo di segnale come driver e/o "rassegnarsi" a scegliere un tubo finale più adatto (con 6L6, EL34 o simili dovresti starci dentro ampiamente, con la AL4 non saprei... devi verificare).