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Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 19 apr 2010, 23:07
da mau749
Qualche settimana fa giravo su eBay alla ricerca di una coppia di 6SJ7 o equivalenti russe da spender poco che mi servono per provare a modificare il driver dei miei 300B sullo schema del WE91 o dello Zaika visto che è da un po’ che il suono dell’attuale mu follower non mi soddisfa più.

Come spesso accade quando si va al supermercato che si entra per comprare gli stuzzicadenti e si esce con il carrello pieno di cose il più delle volte inutili, preso dall’euforia e visti anche i prezzi assolutamente irrisori ho fatto scorta di un po’ di condensatori carta olio russi: tra questi due coppie di 4 uF/300V selezionati.

Quando sono arrivati (molto velocemente in verità) mi sono chiesto perché diavolo li avessi comprati e di conseguenza cosa ne avrei fatto: una capacità così alta di solito si giustifica se si devono pilotare carichi a bassa impedenza ma i miei pre e finali hanno come minimo 100K in ingresso …

Poi mi è tornato in mente che una decina d’anni fa sperimentai un pre in cathode follower, circuitazione che in verità non amo particolarmente, che utilizzava in uscita una 6L6 connessa a triodo.
Il tutto era rimasto allo stadio di prototipo assemblato sul solito tavolaccio poi smontato perché il risultato non era assolutamente esaltante.

L’idea però di utilizzare in uscita una valvola di potenza mi sembrava ancora valida da sperimentare: uno dei vantaggi di un due stadi con uscita in C.F. è proprio quello di poter giocare con valvole diverse per i due stadi.

A questo punto mi son detto che se cathode follower doveva essere allora l’impedenza d’uscita doveva essere davvero bassa, ma bassa bassa … giusto per vedere l’effetto che fa …

Per lo stadio d’uscita mi serviva un tubo “robusto” con resistenza interna piuttosto bassa o almeno con rapporto resistenza interna/guadagno sufficientemente basso.

Non volevo acquistare nulla né utilizzare ibridi (pentodi a pseudo triodo) le uniche valvole disponibili erano una coppia di 5998 Tung Sol ed un’altra di 6080 WB JAN NOS : potevano andare: la prima ha una resistenza di placca di circa 600 ohm che unita ad un mu di 5 mi darebbe una Zout di circa 100 ohm (rp/mu+1=600/6) mentre per le 6080 con rp=280 ohm e mu=2 di circa 93 ohm.

Entrambe dissipano 13 W e dunque, senza “tirarle per il collo” vista la loro breve vita media, facendole lavorare al di sotto del 50% della massima potenza dissipabile ed ipotizzando una Vb (a-k) di circa 100-120V si potevano far scorrere circa 40-50 mA: non male, un piccolo finale camuffato da pre.

La scelta, a posteriori, è caduta sulla 6080 che tra l’altro è ancora facilmente reperibile nelle varie versioni 6AS7 ed equivalenti russe al contrario delle 5998 che sono ormai quasi introvabili e/o a prezzi esagerati: le mie me le tengo care!

Il guadagno totale doveva essere intorno ai 20 dB ed il tutto rigorosamente ad accoppiamento diretto (tutto quello che non c’è non suona !): per lo stadio di guadagno quindi i tubi papabili erano sempre gli stessi: 6SN7 o l’equivalente noval 6CG7 o la singola 6J5, la ECC82, la 12BH7 e al limite la E88CC perché questo era tutto quello che di buono avevo in casa.

La scelta è caduta sulla 6CG7 un tubo che amo particolarmente e che trovo un pelino più musicale della sorella maggiore 6SN7 ed il vantaggio che avendo la piedinatura noval poteva essere sostituita dalle altre citate.

Il punto di lavoro con Va = 125 V e ia=6mA circa ha buona linearità con Vg=-2.8 –3.2V, giusto la caduta di tensione di un led verde o blu per quella corrente: aggiudicato, CCS sul catodo!

Per quanto riguarda lo stadio d’uscita un buon punto di lavoro poteva essere Va 100 V e ia=60 mA con 260 V di placca, Vg =- 40 V ed Rk = 3.3K .

Per questioni puramente pratiche non ultimo l’alto valore di dissipazione necessario per Rk di quasi 9W e disponendo di induttanza di filtro e trasformatore d’alimentazione da poco più di 100 mA ho preferito rinunciare sulla carta ad un po’ di linearità e quindi ho scelto un punto di lavoro con Va = 100V, Rk=4K e vg=-42V: Rk deve dissipare “solo” 6.5 W e nella 6080 scorrono circa 40 mA e quindi con una dissipazione di tutto riposo di circa 4W.

Il guadagno complessivo si attesta intorno ai 19 dB con una distorsione teorica totale di circa lo 0.07% per 2 V d’uscita.

Per l’alimentazione preferisco decisamente le raddrizzatrici a vuoto magari a riscaldamento diretto come la 5U4G/GB o la 274: la 5U4GB EH che ho in casa è giusta per lo scopo.
Per il resto, non amando particolarmente le stabilizzazioni soprattutto se “a sabbia”, ho scelto uno schema molto tradizionale: celle singole RC-LC-RC seguite dalla separazione dei canali con altre due celle RC-RC per la 6080 e la 6CG7.

Per un assorbimento complessivo di circa 90 mA le simulazioni con PSU mi danno un ripple residuo di circa 450 uV accettabilissimo per un pre di linea a medio guadagno con queste tensioni di alimentazione.

Il primo condensatore di filtro da 25 uF/450V è un polipropilene industriale Nippon Chemical mentre i restanti sono dei JJ doppi da 100+100uF/500V.

Il semplicissimo schema è questo:
pre 6080.jpg
e l'alimentazione:
alimentatore.jpg
Per il cablaggio di segnale ho sperimentato un semplice cavetto “home made” realizzato con una treccia di solid core ricavati da un doppino telefonico e poi rivestiti con un film di teflon, quello che usano gli idraulici.

Il risultato sonoro mi pare decisamente interessante.

Il “prodotto finito” è questo:
pre 01.jpg
E questo è il cablaggio interno
pre 02.jpg

E’ immediatamente evidente il parallelo delle 3 resistenze da 12K/7W per realizzare i 4K richiesti per Rk della 6080 ed i due carta olio a pacchetto bypassati da un Solen da 0.47uF.

Come suona?

Che dire, se è pur vero che “… ogni scarrafone…” devo ammettere che mi sono ricreduto sulle circuitazioni cathode follower.
Io di solito quando devo giudicare un apparecchio ascolto al buio: dopo mezzora mi sono reso conto che avevo completamente dimenticato l’impianto e finalmente stavo solo ascoltando musica: erano anni che non mi accadeva!

Ciao

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 20 apr 2010, 00:40
da piero7
i filamenti li hai alimentati in alternata vero?

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 20 apr 2010, 06:27
da mau749
piero7 ha scritto:i filamenti li hai alimentati in alternata vero?
Si, sono alimentati in alternata con la precauzione di aver creato uno zero virtuale nel riferimento a massa dei filamenti attraverso due resistenze da 150 ohm, quelle verdi che si vedono al centro.

Non ho ritenuto opportuno sollevare da massa questo riferimento, anche se nel primo prototipo lo avevo fatto, vista la Vfk della 6080 di ben 300V.

Ciao

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 20 apr 2010, 09:03
da UnixMan
Bella realizzazione, bravo. :)

Per quel che costa, io i filamenti li solleverei comunque. E magari proverei anche a sostituire le R con dei CCS (a SS) sia per il carico anodico del primo stadio che per quello "catodico" del secondo.

BTW:
mau749 ha scritto:Il punto di lavoro con Va = 125 V e ia=6mA circa ha buona linearità con Vg=-2.8 –3.2V, giusto la caduta di tensione di un led verde o blu per quella corrente: aggiudicato, CCS sul catodo!
ehm.. un LED e` tutto tranne che un CCS (Costant Current Source = generatore di corrente costante), casomai si avvicina ad un "CVS" (Costant Voltage Source = generatore di tensione costante).

P.S.: questo "pre" (chiamalo pre... :D ) potrebbe essere un "front-end" perfetto per il mio "SSOPT"! ;)

Io finora l'ho sperimentato con il pre di Plo con la 12B4 come front-end e suona alla grande - da monotriodo, la presenza dello SS non si sente! Per quel che costa, provaci!!!

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 20 apr 2010, 10:25
da mau749
UnixMan ha scritto:
ehm.. un LED e` tutto tranne che un CCS (Costant Current Source = generatore di corrente costante), casomai si avvicina ad un "CVS" (Costant Voltage Source = generatore di tensione costante).

P.S.: questo "pre" (chiamalo pre... :D ) potrebbe essere un "front-end" perfetto per il mio "SSOPT"! ;)

Io finora l'ho sperimentato con il pre di Plo con la 12B4 come front-end e suona alla grande - da monotriodo, la presenza dello SS non si sente! Per quel che costa, provaci!!!
:worried: Sorry.... refuso dovuto al sonno, intendevo ovviamente CVS (o quasi CVS)! tant'è che l'ho simulato con una batteria! :worried:

Per i filamenti penso anch'io che li solleverò da massa di una cinquantina di volts, così come avevo fatto nella prima versione di prova, mi sembra che l'immagine ne guadagni un po'.

Per quanto riguarda invece i CCS (questa volta è giusto) a SS sono sempre abbastanza condizionato dal mio "background culturale", ho già fatto fatica ad accettare un led... ma ci penserò su.

Grazie per l'apprezzamento

Ciao

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 20 apr 2010, 17:34
da piero7
volevo farmi un pre con la 6080, ma catodo comune e con ccs sulla capoccia di questa, 300/400 ohm di impedenza d'uscita è comunque un bel valore, o magari una 6AS7 sovietica soltanto... Una sola valvola però.

Unix, ne ho un po' di 12B4 che stanno li a guardarmi, mi fai vedere come l'hai fatto il front end per piacere?

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 20 apr 2010, 19:24
da UnixMan
non l'ho fatto... l'ho preso in prestito! :D

e` uno dei pre di plovati. Lo schema e tutto il resto dovrebbe essere da qualche parte qui` sul forum... credo (ho provato a cercare ma non lo trovo). PG?

BTW, ho usato quello solo xche` era l'unico oggetto piu` o meno adatto a fare qualche prova veloce che x caso avevo a portata di mano. Ma, almeno cosi` com'e`, non essendo stato pensato per fornire swing di tensione cosi` ampi, non e` la cosa piu` adatta a fare quel mestiere.

Se vuoi provare l'SSOPT, come front-end puoi metterci qualsiasi cosa sia in grado di fornire in uscita uno swing di tensione di circa 60Vp-p con una corrente >= 4mA (ma preferibilmente < 10mA) su un carico variabile pari a mille volte (*) l'impedenza del diffusore, quindi e.g. 8K "nominali" che a seconda del diffusore possono scendere fino a 1K o salire fino a qualche 10ina di Kohm e anche oltre.

Il front-end puoi farlo SE o PP, con carico resistivo o attivo, SRPP, ecc. Quello che ti pare. Non hai che l'imbarazzo della scelta. Il suono che ottieni e` sostanzialmente quello che ti darebbe il solo front-end accoppiato ad un diffusore con impedenza e sensibilita` pari a mille (*) volte quella dei diffusori reali attaccati al SSOPT. Questultimo, almeno per quanto sentito finora, si direbbe perfettamente trasparente: non solo alle misure ma -per una volta- anche all'ascolto.

(*) se il fattore mille tornasse scomodo, si puo` facilmente cambiare entro ampi margini).

Il pre in oggetto e` sovrabbondante e dovrebbe dare un controllo da stato solido "di razza". Ma volendo, se e` il caso, lo si puo` "addomesticare" facilmente aggiungendo una R in serie tra front-end ed "SSOPT" per ridurre il DF a piacimento. ;)

IMHO lo dovresti provare. E` possibilissimo che mandi in pensione le 300B! :o ;)

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 20 apr 2010, 19:53
da pipla
La scelta, a posteriori, è caduta sulla 6080 che tra l’altro è ancora facilmente reperibile nelle varie versioni 6AS7 ed equivalenti russe al contrario delle 5998 che sono ormai quasi introvabili e/o a prezzi esagerati: le mie me le tengo care!

bravo bel lavoro e mi trovo d' accordo su tutto .. :clap: :clap: :clap:
infatti al bottom audio per mandare iil PP di 6c33 c'era un pre mooolto simile al tuo, 6n1p che pilotava (catode follower) una 6h13 , e 5y3 come rettificatrice
45 ma sulla "finale".
qui:
http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... m&start=60

anche il pilota single ended del pp 6c33 "la panchina" li in foto ha la stessa struttura, ma bias fisso e trafo autocostruito per lo sfasatore.

ora pero ci ho proprio sprecato una 5998 , ne vale proprio la pena , e una e88cc pin gold philips e per rettificatrice una un gz34 nos anchessa.
ah dimenticavo c'è pure un alimentatore un "pelino "piu performante. :lol:
ho rifatto anche il case , questa volta "pecora chassis".

ciao

remigio

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 20 apr 2010, 21:56
da mau749
Lo schema non ha assolutamente nulla di innovativo, anzi...è la soluzione più usata ad esempio negli gli ampli per cuffia.

A dire il vero la prima idea prevedeva proprio una E88CC (Siemens NOS) e la 5998 TungSol, poi, provando, ascoltando e modificando sono arrivato alle scelte che ho indicato, solamente per una questione esclusivamente timbrica ed assolutamente personale.

Per quanto riguarda l'alimentazione un "pelino" più performante ho già in testa di modificare la mia utilizzando una seconda induttanza per avere due celle LC, mantenendo le ultime così come sono.

Ci sarebbe poi un'altra soluzione che è un po' contraria alla mia "filosofia" ma che in altri casi (pre phono) mi ha dato buoni risultati.

E' un "moltiplicatore di capacità" realizzato con un operazionale, un NPN ed una manciata di componenti passivi sullo schema del buon vecchio Audio Research SP9 che lo impiegava, in comune per i due canali, per tutti gli stadi di guadagno, compresa la tensione di riferimento del cascode in ingresso.

Ne ho un paio già montati su CS,... proverò.

Saluti

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 21 apr 2010, 12:14
da pipla
E' un "moltiplicatore di capacità" realizzato con un operazionale, un NPN ed una manciata di componenti passivi sullo schema del buon vecchio Audio Research SP9 che lo impiegava, in comune per i due canali, per tutti gli stadi di guadagno, compresa la tensione di riferimento del cascode in ingresso
ciao,
non non usare controreazioni sulle alimentazioni! (è solo una mia opinione, o forse pure di qualcun altro) usa semmai un moltiplicatore semplice con bjt o mos
fai tu , ma non controreazionare , a me il suono audio research piace poco e non vorrei proprio che fosse colpa delle alimentazioni...

comunque la 5998 suona divinamente in quel contesto.

remigio

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 21 apr 2010, 22:01
da mau749
Come ho già detto sono "filosoficamente" poco propenso a certe ibridazioni tubi/SS e quindi quella di inserire quel "coso" sulle linee di alimentazione era solo una "pensata estemporanea" e nulla più: non credo che la metterò mai in pratica; diverso invece il discorso del semplice moltiplicatore, quello quasi certamente lo proverò.

Quanto alla 5998 mi hai fatto venir voglia di riascoltarla con molta più calma ed attenzione di quanto non abbia fatto finora così come proverò con la 6N13S, l'equivalente russa della 6AS7: si trovano a vagonate anche NOS su eBay a prezzi irrisori.

Ciao

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 22 apr 2010, 08:16
da Giaime
pipla ha scritto:non non usare controreazioni sulle alimentazioni! (è solo una mia opinione, o forse pure di qualcun altro) usa semmai un moltiplicatore semplice con bjt o mos
fai tu , ma non controreazionare , a me il suono audio research piace poco e non vorrei proprio che fosse colpa delle alimentazioni...
Ma perchè, secondo te, il moltiplicatore non ha nessuna forma di retroazione nel suo funzionamento?

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 22 apr 2010, 10:04
da UnixMan
mau749 ha scritto:Come ho già detto sono "filosoficamente" poco propenso a certe ibridazioni tubi/SS
non sai cosa ti perdi... ;)

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 22 apr 2010, 12:35
da pipla
Ma perchè, secondo te, il moltiplicatore non ha nessuna forma di retroazione nel suo funzionamento?
no, non sono sicuro, ma comunque non è presente nessuna controreazione "applicata " tra uscita e ingresso .

non sai cosa ti perdi... ;)
nel caso della alimentazione a ss, se controreaziona in modo pesante , solo schifezza :lol: :lol: :lol:

nel caso di un ampli ibrido tubi - chip alla "unimax " ho gia comprato un coppia di lm 1875 poi ti dico.
remigio

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 22 apr 2010, 14:43
da mau749
UnixMan ha scritto:
mau749 ha scritto:Come ho già detto sono "filosoficamente" poco propenso a certe ibridazioni tubi/SS
non sai cosa ti perdi... ;)
... ho detto "poco propenso", non contrario...

Faccio fatica "culturalmente" ad accettare di aver componenti a SS e tubi sul percorso diretto del segnale, anche se in un passato poi non così remoto ho costruito un pre phono MC con in ingresso un cascode ibrido a FET che male male non andava, anzi...

Diverso il discorso delle alimentazioni: se ad esempio volessi (o dovessi) stabilizzare certamente lo SS è la soluzione che offre i risultati migliori anche in termini di complessità e costo.

A questo punto vi (ti) chiedo: voi che schema utilizzereste per migliorare e/o rifare l'alimentatore per questo pre?

Ciao

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 22 apr 2010, 15:02
da Giaime
pipla ha scritto:
Ma perchè, secondo te, il moltiplicatore non ha nessuna forma di retroazione nel suo funzionamento?
no, non sono sicuro, ma comunque non è presente nessuna controreazione "applicata " tra uscita e ingresso .
Si vede che non sei sicuro, infatti... :lol:

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 22 apr 2010, 19:10
da pipla
Si vede che non sei sicuro, infatti... :lol:
e da cosa? ,':( ,':(


remigio

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 23 apr 2010, 20:09
da plovati
UnixMan ha scritto:non l'ho fatto... l'ho preso in prestito! :D

e` uno dei pre di plovati. Lo schema e tutto il resto dovrebbe essere da qualche parte qui` sul forum... credo (ho provato a cercare ma non lo trovo). PG?
Quello di K. ? E'il PREvidente, la ricerca dovrebbe trovarlo. In quel progetto funziona bene un potenziometro di recupero da 40 scatti (Alpha?).Anche meglio dell ALPS nero black beauty.

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 25 apr 2010, 17:09
da UnixMan
macche', se cerco "previdente" trova solo questo thread!? :(

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 26 apr 2010, 14:26
da gbruzzi
UnixMan ha scritto:macche', se cerco "previdente" trova solo questo thread!? :(
Ciao,

http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... nte#p39744

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 27 apr 2010, 17:20
da piero7
UnixMan ha scritto:Bella realizzazione, bravo. :)

Per quel che costa, io i filamenti li solleverei comunque. E magari proverei anche a sostituire le R con dei CCS (a SS) sia per il carico anodico del primo stadio che per quello "catodico" del secondo.

Io finora l'ho sperimentato con il pre di Plo con la 12B4 come front-end e suona alla grande - da monotriodo, la presenza dello SS non si sente! Per quel che costa, provaci!!!
unix, mi metti un esempio di un CCS semplice da mettere in testa alla prima valvola e sotto i piedi della seconda per piacere?

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 27 apr 2010, 17:31
da UnixMan
MosFET depletion preferibilmente in cascode, e.g. qualcosa tipo quelli utilizzati recentemente da gluca?

http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... f=1&t=6236

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 27 apr 2010, 20:34
da piero7
questo?

Immagine

madonna i DN2540 non si trovano né da RS che da Farnell :(

E per quelli sui catodi?

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 28 apr 2010, 12:27
da UnixMan
idem... il cascode di MOSFET va` benissimo anche sotto. Volendo, probabilmente sotto i catodi potresti utilizzare anche dispositivi con tensioni e/o Pd max piu` basse. In qualche caso (per correnti e tensioni molto basse) al limite anche dei JFET. La configurazione cmq e` sempre quella.

In luogo dei DN2540 puoi usare anche i vari 10M45, 10M90, ecc.

P.S.: qualcuno ha i modelli SPICE (per LTspice e/o MicroCAP) di questi MOSFET?

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 09 mag 2010, 15:19
da mau749
Seguendo i vostri consigli, nonostante una certa riluttanza, ho modificato l'alimentazione inserendo due semplici moltiplicatori di capacità come da schema.
modifica alimentazione.jpg
Devo riconoscere che la differenza è notevole, immagine più ampia e profonda, maggior sensazione di definizione.

Sulla scorta di questa esperienza credo che prenderò in seria considerazione anche l'ipotresi di un CCS sotto il catodo della 6080.

Grazie dei consigli

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 10 mag 2010, 17:27
da piero7
resto in attesa delle tue modifiche allora, sono interessato a questo pre ;)

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 11 mag 2010, 12:21
da mau749
piero7 ha scritto:resto in attesa delle tue modifiche allora, sono interessato a questo pre ;)
Mi sono riletto con molta attenzione il 3D da me proposto qualche tempo fa a proposito dell'utilizzo di CCS (o CVS) sul catodo della 300B (http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... &hilit=ccs)

Considerando che la situazione è pressappoco la stessa e che tutte le diverse "scuole di pensiero" emerse in quella discussione non mi hanno convito della reale necessità e/o utilità di sostituire una semplice resistenza con tutto quell'ambaradan credo proprio che almeno per un po' lo schema definitivo sia quello postato, comprensivo del (dei) moltiplicatori di capacità (uno per canale).

Questi ultimi mi convincono assai di più o, meglio, riesco a comprenderne abbastanza bene l'utilità d'impiego e gli eventuali vantaggi pratici che ne derivano, puntualmente confermati all'ascolto.

Per la cronaca mi sono finalmente arrivate le 6N13S (6AS7 russe) ed ho avuto modo di provarle da qualche ora.

Fermo restando che abbiano bisogno ancora di molto rodaggio le differenze soniche rispetto alla 6080 WB sono abbastanza evidenti, quasi una via di mezzo fra queste ultime (le 6080) e la 5998 unendo di prima impressione i pregi dell'una e dell'altra: velocità e contrasto della 6080 ed ampiezza e "rotondità" dell'immagine delle 5998.

Una cosa è certa: questo impianto sta diventando sempre più assolutamente sensibile ed a volte "idiosincrasico" nei riguardi dei cavi sia di segnale che di potenza che (non l'avrei mai immaginato ma è la verità) di quelli di alimentazione.

Ti (vi) terrò informati di eventuali sviluppi e di ulteriori impressioni d'ascolto.

Ciao

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 09 lug 2010, 22:18
da piero7
Novità?

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 10 lug 2010, 12:42
da pipla
Considerando che la situazione è pressappoco la stessa e che tutte le diverse "scuole di pensiero" emerse in quella discussione non mi hanno convito della reale necessità e/o utilità di sostituire una semplice resistenza con tutto quell'ambaradan credo proprio che almeno per un po' lo schema definitivo sia quello postato, comprensivo del (dei) moltiplicatori di capacità (uno per canale).
sbrigati! (copyright Gianluca)

metti i ccs !
soprattutto sulle e88cc , prima che sui catodi delle 6h13/6as7/5998
usa ESATTAMENTE lo schema cascode con in piu una resistenza da un 1k in serie tra l' uscita del ccs e l' anodo della valvola come gia suggerito,
e non perdere tempo (copyright Gianluca)
non te ne pentirai

saluti
remigio

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 11 lug 2010, 21:48
da mau749
pipla ha scritto:
Considerando che la situazione è pressappoco la stessa e che tutte le diverse "scuole di pensiero" emerse in quella discussione non mi hanno convito della reale necessità e/o utilità di sostituire una semplice resistenza con tutto quell'ambaradan credo proprio che almeno per un po' lo schema definitivo sia quello postato, comprensivo del (dei) moltiplicatori di capacità (uno per canale).
sbrigati! (copyright Gianluca)

metti i ccs !
soprattutto sulle e88cc , prima che sui catodi delle 6h13/6as7/5998
usa ESATTAMENTE lo schema cascode con in piu una resistenza da un 1k in serie tra l' uscita del ccs e l' anodo della valvola come gia suggerito,
e non perdere tempo (copyright Gianluca)
non te ne pentirai

saluti
remigio
Scusate ma il tempo è sempre tiranno ed in questo periodo ancor di più e sinceramente non ho potuto fare alcun esperimento, sono riuscito a malapena ad ascoltare qualcosa solo per rilassarmi un pò dopo pesantissime giornate di lavoro .

Tornando a noi e ribadendo che l'aggeggio a mio modestissimo parere suona benone così com'é a questo punto mi chiedo: perchè mai dovrei sostituire un CVS (il led) sui catodi della E88CC con un CCS, quali reali vantaggi, non teorici ma pratici, all'ascolto intendo, porterebbe questa soluzione?

Se parliamo della 6N13/6AS7 potrei anche essere d'accordo...

Ciao

P.S. Remigio mi posteresti di nuovo lo schema cha hai proposto... hai visto mai... grazie

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 12 lug 2010, 11:50
da pipla
perchè mai dovrei sostituire un CVS (il led) sui catodi della E88CC con un CCS,

noooo, lascia i diodi ai catodi , sostiruisci la resistenza anodica della e88cc con i ccs, poi magari pure sotto alle 6as7. ma prima prova sull' anodo del ecc.

remigio

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 12 lug 2010, 12:35
da piero7
pipla, metti schemino per i non avvezzi please?

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 12 lug 2010, 13:03
da pipla
vedrò per lo schema , come trovo un po di tempo .
a proposito , molto meglio uno zener al posto del led(come ha suggerito dueffe) , io l' ho tolto perche ere rumorosissimo, il led blu ,almeno il modello che ho usato io.
messo lo zener il suono ne ha subito giovato.
in un precedente treed è stata messa una tabella su quanto siano rumorosi questi dispositivi in paragone agli zener,è molto interessante ed istruttiva.
Postata da luce68 qui:
http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... f=1&t=7072

ciao

remigio

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 13 lug 2010, 02:19
da gluca
mau749 ha scritto: Tornando a noi e ribadendo che l'aggeggio a mio modestissimo parere suona benone così com'é a questo punto mi chiedo: perchè mai dovrei sostituire un CVS (il led) sui catodi della E88CC con un CCS, quali reali vantaggi, non teorici ma pratici, all'ascolto intendo, porterebbe questa soluzione?
CCS sull'anodo, LED al catodo. Sbrigati! Si fa prima a metterlo che a spiegare i vantaggi "teorici" :smile:

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 13 lug 2010, 06:34
da LuCe68
Provo a risponderti io, visto che i "nonni" del forum si divertono a lasciarti nel dubbio :devil:
mettere al posto di R3 un CCS si traduce in una retta di carico perfettamente orizzontale. Se prendi le curve del triodo e disegni sopra la retta di carico di R3 e una orizzontale noterai che quella dovuta al CCS ha minore distorsione.
la distorsione non è tutto, ma....

Ciao
LuCe

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 13 lug 2010, 09:58
da mau749
LuCe68 ha scritto:Provo a risponderti io, visto che i "nonni" del forum si divertono a lasciarti nel dubbio :devil:
mettere al posto di R3 un CCS si traduce in una retta di carico perfettamente orizzontale. Se prendi le curve del triodo e disegni sopra la retta di carico di R3 e una orizzontale noterai che quella dovuta al CCS ha minore distorsione.
la distorsione non è tutto, ma....

Ciao
LuCe
Ti ringrazio ma seppur non sia un "nonno" del forum sono abbastanza "vecchio" di età e di esperienza per essere già arrivato da solo a quello che tu in estrema sintesi hai giustamente scritto.

Che in certe soluzioni ci siano indubbi vantaggi teorici è abbastanza evidente, quello che tanto evidente non è sono i vantaggi "pratici", quelli cioè che si traducono in miglioramenti più o meno evidenti del suono dell'apparecchio.

E' chiaro quanto la valutazione di tutto questo sia assolutamente soggettiva dipendendo oltre che "dall'individuo" anche e soprattutto dalle "condizioni al contorno": impianto, ambiente e via discorrendo.

Per vecchia abitudine, presa "qualche" anno fa quando tutta la strumentazione era costituita dal solo vecchio tester ICE 680, io sono solito valutare la bontà di una determinata soluzione "a orecchio" prima ancora che "al banco di misura": se non mi piace la scarto e basta senza curarmi se "in teoria" questa sia migliorativa ed altrettanto vale ovviamente per il contrario.

Non mi interessa più di tanto se la distorsione scende dal 2 all'1% se poi si perde magari quella "magia" che proprio quella distorsione creava: non stiamo costruendo strumenti di misura, stiamo costruendo strumenti "musicali" e per puro e solo divertimento e gratificazione.

Chi ha vissuto come me l'era del passaggio dalle valvole allo SS ha ben chiaro in mente quanti danni abbia causato la rincorsa all'ottenimento di migliori risultati teorici, quanti "mostri" tutto questo abbia creato: qualcuno ricorda i SAE, gli Ampzilla... ma la distorsione era solo dello 0.00001% !!!

Credo di essere sufficientemente "intelligente" da non scartare a priori alcuna soluzione teorica, CCS, CVS, led, zener... mi sta bene tutto: chiedevo e chiedo solamente agli amici del forum se queste alternative portano a reali differenze all'ascolto e, se ci sono, a loro giudizio, assolutamente personale e quindi insindacabile, quali siano.

Forse il mio approccio al problema è diverso anche rispetto ai "nonni" che, probabilmente, sono più giovani di almeno una generazione: per me l'impianto è uno strumento per ascoltare musica; metto su un CD o meglio ancora un vecchio LP, spengo la luce e... chissenefrega del jitter, dell'hum, del ripple residuo, dei tic e dei toc, del maggior rumore di un led rispetto ad uno zener... l'unica cosa che conta è che quell'ascolto mi procuri EMOZIONI...

Un caro saluto a tutti.

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 13 lug 2010, 12:03
da pipla
chissenefrega del jitter, dell'hum, del ripple residuo, dei tic e dei toc, del maggior rumore di un led rispetto ad uno zener... l'unica cosa che conta è che quell'ascolto mi procuri EMOZIONI...
mi trovo daccordo su tutto , sulle scelte fatte col cuore e con le orecchie , in barba ai misuroni, pero il led blu proprio faceva schifo come suonava,
se non si era ben capito :lol: .
questo però,sempre nel mio impianto ed a mio sindacalissimo parere e con le mie povere( quasi ciquantunenni )orecchie ;( .



saluti
remigio

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 13 lug 2010, 12:05
da gluca
mau749 ha scritto: Credo di essere sufficientemente "intelligente" da non scartare a priori alcuna soluzione teorica, CCS, CVS, led, zener... mi sta bene tutto: chiedevo e chiedo solamente agli amici del forum se queste alternative portano a reali differenze all'ascolto e, se ci sono, a loro giudizio, assolutamente personale e quindi insindacabile, quali siano.
Si, suona molto meglio di un carico resisitivo a prescindere dai vantaggi "teorici". Poi forse a te garbera' di piu' la soluzione attuale ma dato che provare costa veramente poco in tempo e denari ... perche' non farlo?

nonnogianluca

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 13 lug 2010, 14:04
da mau749
gluca ha scritto:
mau749 ha scritto: Credo di essere sufficientemente "intelligente" da non scartare a priori alcuna soluzione teorica, CCS, CVS, led, zener... mi sta bene tutto: chiedevo e chiedo solamente agli amici del forum se queste alternative portano a reali differenze all'ascolto e, se ci sono, a loro giudizio, assolutamente personale e quindi insindacabile, quali siano.
Si, suona molto meglio di un carico resisitivo a prescindere dai vantaggi "teorici". Poi forse a te garbera' di piu' la soluzione attuale ma dato che provare costa veramente poco in tempo e denari ... perche' non farlo?

nonnogianluca
E' esattamente quello che intendo fare, tempo permettendo e se qualcuno riposta lo schema che mi sono perso...

Per quanto riguarda Remigio non dubito che in quella circuitazione e nel contesto del tuo impianto la soluzione led blu non desse i risultati sperati: per dirtene una mentre i led blu (per me) vanno benissimo in questo pre sui catodi delle E88CC fanno invece assolutamente schifo sui catodi delle 6SN7 in mu follower dei driver delle 300B, e non solo i blu ma anche i verdi, i rossi ed i gialli.

Non è che la conferma di quanto ho detto qualche post indietro e che sostengo da una vita: alla fine è l'orecchio e la personale sensibilità di ciascuno di noi che fa la differenza per accettare o scartare soluzioni "teoricamente" valide.

Ciao

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 13 lug 2010, 14:07
da LuCe68
gluca ha scritto:
mau749 ha scritto: nonnogianluca
hehehehe :devil:
il "nonno" non era in senso anagrafico ma nel senso di "vecchio" per le esperienze maturate. Permalosone !!!!! :!:

Ciao
LuCe

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 13 lug 2010, 14:14
da gluca
mau749 ha scritto: E' esattamente quello che intendo fare, tempo permettendo e se qualcuno riposta lo schema che mi sono perso...
al posto del R3 del tuo ultimo schema potresti usare il cascode tipo quello usato da me.

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 11 ago 2010, 10:52
da mau749
Ebbene si... mi sono convertito ai "bacherozzi" o, se volete "alle cose strane sopra (e sotto) i tubi"... :whew:

In un momento di pura follia audiofila, stanotte, ho tolto le resistenze anodiche sulle E88CC e ci ho messo due bei C4S cablati al volo secondo schema:
C4S 01.jpg
Ragazzi,... funziona alla grande! La corrente è inchiodata a 5.75 mA anche con variazioni della tensione di rete di una ventina di Volts.

Ma quel che più conta (per me) è che ad un ascolto molto frettoloso ed a bassissimo livello per non svegliare consorte e vicinato le differenze sono molto evidenti: maggior pulizia generale, migliore definizione degli strumenti, immagine ampia e stabile e, forse, maggior dinamica complessiva ma questo è da verificare a livelli d'ascolto più normali.

Vi terrò informati con ulteriori e più accurate impressioni d'ascolto ma la cosa mi intriga parecchio tant'è che ho già pronto un bel CCS DIY da mettere sotto i catodi delle 6AS7...

Grazie "nonnogianluca"!

A presto

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 11 ago 2010, 11:29
da Echo
mau749 ha scritto:Ebbene si... mi sono convertito ai "bacherozzi" o, se volete "alle cose strane sopra e sotti i tubi"... :whew:

In un momento di pura follia audiofila, stanotte, ho tolto le resistenze anodiche sulle E88CC e ci ho messo due bei C4S cablati al volo secondo schema:
C4S 01.jpg
Ragazzi,... funziona alla grande! La corrente è inchiodata a 5.75 mA anche con variazioni della tensione di rete di una ventina di Volts.

Ma quel che più conta (per me) è che ad un ascolto molto frettoloso ed a bassissimo livello per non svegliare consorte e vicinato le differenze sono molto evidenti: maggior pulizia generale, migliore definizione degli strumenti, immagine ampia e stabile e, forse, maggior dinamica complessiva ma questo è da verificare a livelli d'ascolto più normali.

Vi terrò informati con ulteriori e più accurate impressioni d'ascolto ma la cosa mi intriga parecchio tant'è che ho già pronto un bel CVS DIY da mettere sotto i catodi delle 6AS7...

Grazie "nonnogianluca"!

A presto
scusami una curiosità potresti dirmi le tensioni che leggi dopo R11 dopo R9 e dopo il C4S ? grazie :wink:

ps entro breve dovrebbe arrivarmi il kit originale del c4s di bottlehad che ho preso giusto per avere il manuale dove viene spiegato accuratamente, se ti serve il manuale fammi sapere :wink:

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 11 ago 2010, 11:42
da piero7
mau749 ha scritto:Ebbene si... mi sono convertito ai "bacherozzi" o, se volete "alle cose strane sopra (e sotto) i tubi"... :whew:

In un momento di pura follia audiofila, stanotte, ho tolto le resistenze anodiche sulle E88CC e ci ho messo due bei C4S cablati al volo secondo schema:
C4S 01.jpg
Ragazzi,... funziona alla grande! La corrente è inchiodata a 5.75 mA anche con variazioni della tensione di rete di una ventina di Volts.

Ma quel che più conta (per me) è che ad un ascolto molto frettoloso ed a bassissimo livello per non svegliare consorte e vicinato le differenze sono molto evidenti: maggior pulizia generale, migliore definizione degli strumenti, immagine ampia e stabile e, forse, maggior dinamica complessiva ma questo è da verificare a livelli d'ascolto più normali.

Vi terrò informati con ulteriori e più accurate impressioni d'ascolto ma la cosa mi intriga parecchio tant'è che ho già pronto un bel CCS DIY da mettere sotto i catodi delle 6AS7...

Grazie "nonnogianluca"!

A presto
Perché non provi a metterne un'altro sotto il catodo della seconda valvola?

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 11 ago 2010, 12:33
da mau749
Infatti... quando dicevo che ho già pronto un CCS DIY intendevo che ho intenzione di completare il tutto così:
CCS 01.jpg
Sulla "carta" le prestazioni sono eccezionali...

Prima però devo valutare bene le differenze all'ascolto di questa prima soluzione anche considerando una variazione del punto di lavoro della E88CC portando la corrente di riposo a circa 7.2 mA diminuendo R9 a 120 ohm o a circa 8.5 mA con R9 a 100 ohm: per esperienza le E88CC più le "tiri" e meglio suonano, vedremo...

Ciao

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 11 ago 2010, 12:41
da mau749
Rispondo a Giorgio: con una bassissima tensione di rete di poco superiore ai 200V misuro 255 V dopo R11 e 254 V dopo R9 mentre la tensione sulla placca della E88CC è di 112 V.

Nominalmente, per Vac 220 V, dovrebbero essere rispettivamente 275 V e 274 V mentre la tensione dopo il C4S resta praticamente costante perchè la corrente è costante ed è (quasi) costante la resistenza interna della valvola e la caduta di tensione sul led: il vantaggio del CCS è proprio questo.

Ciao

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 11 ago 2010, 13:39
da Echo
mau749 ha scritto:Rispondo a Giorgio: con una bassissima tensione di rete di poco superiore ai 200V misuro 255 V dopo R11 e 254 V dopo R9 mentre la tensione sulla placca della E88CC è di 112 V.

Nominalmente, per Vac 220 V, dovrebbero essere rispettivamente 275 V e 274 V mentre la tensione dopo il C4S resta praticamente costante perchè la corrente è costante ed è (quasi) costante la resistenza interna della valvola e la caduta di tensione sul led: il vantaggio del CCS è proprio questo.

Ciao
..ancora due domande:
1) R9 e R10 le hai dimensionate seguendo la formuletta che c'è nel riquadro di questo schema?

http://img837.imageshack.us/i/calcolarec4s.png/

2) se provi un ccs sotto la 6as7 perchè non ci provi anche uno zener e vedi cosa suona meglio?

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 11 ago 2010, 14:16
da mau749
Echo ha scritto:
mau749 ha scritto:Rispondo a Giorgio: con una bassissima tensione di rete di poco superiore ai 200V misuro 255 V dopo R11 e 254 V dopo R9 mentre la tensione sulla placca della E88CC è di 112 V.

Nominalmente, per Vac 220 V, dovrebbero essere rispettivamente 275 V e 274 V mentre la tensione dopo il C4S resta praticamente costante perchè la corrente è costante ed è (quasi) costante la resistenza interna della valvola e la caduta di tensione sul led: il vantaggio del CCS è proprio questo.

Ciao
..ancora due domande:
1) R9 e R10 le hai dimensionate seguendo la formuletta che c'è nel riquadro di questo schema?

http://img837.imageshack.us/i/calcolarec4s.png/

2) se provi un ccs sotto la 6as7 perchè non ci provi anche uno zener e vedi cosa suona meglio?
Si, le relazioni sono quelle, 2 mA per i led ed una caduta di tensione di 0.95V sulla resistenza R9, valori ovviamente approssimati a quelli standard.

Le formule sono confermate dalle simulazioni e... dalla realtà.

Per quanto riguarda lo zener è fattibile a parte la reperibilità (150V a 40 mA fanno 6W di dissipazione ergo almeno uno zener da 20W) ed il fatto che passiamo da CCS a CVS: due cose "concettualmente" diverse anche se entrambe meritevoli di sperimentazione; non a caso sul catodo della E88CC c'è un led, un CVS appunto!

I progetti sono tanti, anche modificare i driver dei miei finali 300B con una 6C45P e carico induttivo (le 2 induttanze da 80H/50mA e le valvole le ho già) ma il guaio è che il tempo è sempre troppo poco e quando riesci a fare una striminzita settimana di ferie (la prossima, spero!) c'è la famiglia con i suoi sacrosanti diritti...

Per ora provo questo pre secondo lo schema postato anche perchè ho tutti i pochi componenti necessari in giro per i cassetti e cerco di capire cosa realmente cambia all'ascolto nel contesto generale dell'impianto e dell'ambiente... poi si vedrà...

Saluti

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 11 ago 2010, 16:32
da UnixMan
Echo ha scritto:2) se provi un ccs sotto la 6as7 perchè non ci provi anche uno zener e vedi cosa suona meglio?
ahem... hai mica pensato che la 6AS7 esce di catodo? che succede se al posto del carico ci metti uno zener!? ;)

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 11 ago 2010, 16:43
da Echo
UnixMan ha scritto:
Echo ha scritto:2) se provi un ccs sotto la 6as7 perchè non ci provi anche uno zener e vedi cosa suona meglio?
ahem... hai mica pensato che la 6AS7 esce di catodo? che succede se al posto del carico ci metti uno zener!? ;)
ops non l'avevo notato

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 08 set 2010, 00:37
da mau749
Rieccoci qua dopo troppo pochi giorni di ferie e dopo aver smaltito tutto (o quasi) il lavoro arretrato.

Ho ricablato in maniera un po' più decente il C4S in testa alla E88CC e sono riuscito ad ascoltare lo "scarrafone" per alcune ore.

Devo dire che le prime impressioni sono assolutamente confermate.

Innanzitutto quello che è più evidente è l'ampliamento dell'immagine soprattutto in profondità ed in altezza, (meno in larghezza ma dipende molto dalla qualità dell'incisione) e la sensazione di maggior "pulizia" generale.

Non so se si tratti davvero di maggior definizione o solamente di quella leggerissima "intonazione da stato solido" che l'apparecchio ha assunto: probabilmente la causa è la (certamente) diminuita distorsione generale.

Il risultato è comunque molto piacevole, naturale e senza artefatti: che si tratti comunque di un valvolare lo sente anche un sordo!

Quello che noto inoltre è una minor "fatica" nel seguire le trame musicali anche complesse come accade nella musica sinfonica con grandi orchestre ed "assolo" di piccoli strumenti, flauto ed oboe ad esempio: precisi, con la giusta dimensione, "inchiodati" là, in alto, al centro-sinistra della scena.

Questa minor fatica si traduce anche nella sensazione di maggior dinamica generale che resta evidentemente solo una sensazione perché i limiti dell'impianto sono quelli che sono: sempre di scarsi 8 watt stiamo parlando, con diffusori da 93 dB SPL e in un ambiente di 20 mq!

Preso dall'euforia ho fatto qualche prova sostituendo le E88CC con le 6CG7: i punti di lavoro sono compatibili anche perché la prima idea prevedeva proprio l'utilizzo di questi tubi.

A parte la diminuzione di guadagno il suono riacquista un po' del vecchio "calore valvolare" pur mantenendo assolutamente inalterate tutte le altre caratteristiche positive della modifica: le 6CG7 sono un po' più raffinate e delicate dove invece le E88CC sono un po' più dure e "cattive".

La scelta non è per niente facile,... vedremo...

Appena avrò un po' di tempo e recuperato un paio di dissipatori adeguati proverò anche il CCS sui catodi delle 6AS7, vi terrò informati, sempre che interessi a qualcuno...

A presto

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 10 set 2010, 17:57
da UnixMan
Certo che interessa! Le esperienze dirette dei forumers sono sempre buone a sapersi e gli aggiornamenti sui progetti pubblicati sempre utili. Tienici aggiornati! :y:

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 17 ott 2010, 21:45
da mau749
Visto che questa volta al Bottom, caschi il mondo, ci vengo ho, rubato tempo al sonno di quesiti ultimi giorni ed ho finito (??) lo scarrafone nero mettendo i CCS sotto i catodi della 6H13 (6AS7) per potervelo fare ascoltare nella sua versione definitiva (forse).

Praticamente non ci sono rimaste resistenze, C4S in testa alle E88CC, led blu sui catodi e CCS DiyAudio sui catodi delle 6H13, 10 BJT, compresi i 2 moltiplicatori di capacità sull'alimentazione e 10 led, dentro, acceso, sembra un albero di Natale, tanto che mia moglie quando l'ha (intra)visto ha esclamato: "...sembra la luminara di S. Ranieri !!..." (gli amici pisani sanno di cosa sto parlando, gli altri comuni mortali si informino!).

Lo schema finale è quello pubblicato qualche post addietro.

Queste sono alcune foto "al banco":
BC ccs 01.jpg
BC ccs 02.jpg
Si vedono chiaramente i C4S cablati entrambi sul piccolo circuito a sinistra vicino ai potenziometri del volume, i due led blu immediatamente a seguire ed i CCS (molto più compatti) montati sui dissipatori.

Non è stato facile farci entrare tutto soprattutto perché avevo bisogno di due dissipatori con resistenza termica inferiore a 4.5 °C/W per mantenere ragionevolmente bassa la temperatura all'interno del cabinet che è completamente in legno: non dimentichiamo che i due MJE 340 dissipano ciascuno circa 6.5W.

Quelli montati sono da circa 2.2 °C/W ed a regime raggiungono i 45 °C: la temperatura interna non raggiunge i 35°C anche perché sul pannello superiore ho praticato 2 bei fori da 30 mm ed il fondo è completamente forato consentendo dunque una buona circolazione d'aria.

Il cablaggio è stato completamente rifatto utilizzando cavetti in rame argentato ed isolamento in teflon.

Come suona?

La differenza è meno eclatante ed evidente di quanto non sia stata quella dei C4S sull'anodo delle E88CC ma si sente: di prima impressione si è ulteriormente ampliata l'immagine orizzontale ma quello che si nota di più è una maggiore precisione generale nella definizione sia degli strumenti che dei piani sonori ed una sensazione di maggiore velocità e di facilità nel seguire le trame sonore più complesse.

Sono curioso di ascoltarlo in un altro contesto per capire se è solo "... bello a mamma sua..." ...

Ciao

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 28 dic 2010, 10:48
da superfigone
piero7 ha scritto:questo?

Immagine

madonna i DN2540 non si trovano né da RS che da Farnell :(

E per quelli sui catodi?
scusate la domanda, ma mi sono perso qualche passaggio: qual' è la formula per calcolare la resistenza che regola la corrente del ccs?
grazie per l'aiuto

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 28 dic 2010, 13:56
da gluca
superfigone ha scritto:
scusate la domanda, ma mi sono perso qualche passaggio: qual' è la formula per calcolare la resistenza che regola la corrente del ccs?
grazie per l'aiuto
non c'e'. va tarata sperimentalmente. di seguito una curva che ho tracciato sperimentalmente (Rs e' in questo caso R1+R5 dello schema di sopra)

Immagine

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 28 dic 2010, 14:22
da same
gluca ha scritto:
superfigone ha scritto:
scusate la domanda, ma mi sono perso qualche passaggio: qual' è la formula per calcolare la resistenza che regola la corrente del ccs?
grazie per l'aiuto
non c'e'. va tarata sperimentalmente. di seguito una curva che ho tracciato sperimentalmente (Rs e' in questo caso R1+R5 dello schema di sopra)

Immagine
ottimo questo grafico!

nel mio pre ho utilizzato un CCS di questo tipo (unica differenza il mos "inferiore" è un DN2535 in contenitore TO3) e mi ritrovo in queste misure: con R = 270 ohm avevo circa 7mA, ora ho aumentato la R a 390 ohm per una I pari a circa 5 mA

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 28 dic 2010, 15:08
da superfigone
gluca ha scritto:
superfigone ha scritto: grazie per l'aiuto
non c'e'. va tarata sperimentalmente. di seguito una curva che ho tracciato sperimentalmente (Rs e' in questo caso R1+R5 dello schema di sopra)

Immagine
ottimo lavoro grazie 1000!!!!

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 01 gen 2011, 20:36
da superfigone
mau749 ha scritto:Infatti... quando dicevo che ho già pronto un CCS DIY intendevo che ho intenzione di completare il tutto così:
CCS 01.jpg
Sulla "carta" le prestazioni sono eccezionali...

Ciao
che tensione misuri su c3? ciao grazie

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 01 gen 2011, 20:47
da superfigone
superfigone ha scritto:
mau749 ha scritto:Infatti... quando dicevo che ho già pronto un CCS DIY intendevo che ho intenzione di completare il tutto così:
CCS 01.jpg
Sulla "carta" le prestazioni sono eccezionali...

Ciao
che tensione misuri su c3? ciao grazie
come non detto scusatemi, rileggendo ho trovato l'informazione, scusatemi ancora.

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 14 dic 2011, 17:38
da piero7
Mau, al posto dei 2N2907 si può mettere qualcosa della famiglia BCxxx che ne ho un bel po' nel cassetto? Idem per il BC107. Che tensione d'uscita per l'HT ha il trafo che hai utilizzato?

Sto racimolando i pezzi e vorrei realizzarlo sto pre

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 14 dic 2011, 23:30
da mau749
Al posto dei 2N2907 puoi tranquillamente usare i BC556 o i BC557 o i BC 160, BC161, un po' tutti i PNP con una VCEO intorno ai 30-50V.

Stesso discorso per i BC107: personalmente per il VCS sul catodo della 6H13 utilizzo un BC141 ma vanno benissimo anche i 2N2222, i BC 549 ecc.

Il TA è un Novarria con secondario 280+280V 150 mA/5V 3A/6.3V 4A

Ho intenzione di rimetterci un po' le mani lavorando sull'alimentazione, sostituendo i moltiplicatori di capacità con due giratori con gli IRF820 ed uno dei vari schemi postati in altro 3D.

Vi terrò informati.

Ciao

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 15 dic 2011, 06:52
da LuCe68
mau749 ha scritto:(...)
Ho ricablato in maniera un po' più decente il C4S in testa alla E88CC(...)
Non so se si tratti davvero di maggior definizione o solamente di quella leggerissima "intonazione da stato solido" che l'apparecchio ha assunto: probabilmente la causa è la (certamente) diminuita distorsione generale.
Ho avuto la stessa impressione col mio pre, guarda caso sempre con la ECC88, e non siamo solo noi due. Leggendo su diyaudio sembra che la soluzione al suono a transistor dei CSS sia in verità molto semplice: inserire un resistore tra anado e CCS. Purtroppo non ho spazio per aggiungere la resistenza nel mio pre (già non è stato facile metterci il c4s) ed è rimasto schedulato nella mia memoria per i prossimi lavori.
Mau, se ne hai voglia e possibilità potresti fare un tenetivo: se il "trucco" funzionasse sarebbe un risultato importante sopratutto perchè semplice.

Ciao
LuCe

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 15 dic 2011, 08:17
da mau749
Io non ho problemi di spazio e quindi la prova posso farla tranquillamente.

L'unico problema è capire che valore debba avere la resistenza da inserire perché se è abbastanza alta modifica sostanzialmente il punto di lavoro iniziale costringendo ad intervenire anche sull'alimentazione anodica.

Hai qualche dritta?

Ciao

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 15 dic 2011, 11:50
da LuCe68
Ad intuito sceglierei la resistenza del valore più alto possibile, cioè tale che il C4S abbia solo la minima tensione necessaria al suo corretto funzionamento.
Mi sono scordato di dirti che il condensatore di uscita va messo sull'anodo (fra anaodo e reistenza). In effeti, se fai il circuito equivalente alle variazioni, noterai che la resistenza va in qualche modo a ostacolare il disturbi e rumore generato del C4S....Non so se questo trucco della resistenza funzioni, ma mi pare razionale.

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 15 dic 2011, 12:14
da UnixMan
...ha anche un altro effetto: impone un valore minimo alla impedenza dinamica del carico anodico, indipendentemente dal CCS.

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 16 dic 2011, 11:16
da mau749
Sembra razionale anche a me.

Farò qualche simulazione prima della prova "sul campo" per capire cosa succede "sulla carta"...

Vi terrò informati.

Ciao

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 16 dic 2011, 12:22
da superfigone
mau749 ha scritto: sostituendo i moltiplicatori di capacità con due giratori con gli IRF820 ed uno dei vari schemi postati in altro 3D.

Ciao
Dove? Grazie

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 16 dic 2011, 12:32
da mau749

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 16 dic 2011, 13:27
da superfigone
Grazie!!!

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 16 dic 2011, 18:44
da mau749
Curioso di capire cosa cambiava teoricamente ho fatto un paio di simulazioni:

Versione standard senza resistenza aggiunta.
pre E88CC_6H13 noR.jpg
Versione con R aggiunta da 15K
pre E88CC_6H13 R 15K.jpg
Con i parametri di funzionamento impostati, Vb circa 95 V per i=10 mA circa, il valore di 15K è quello che non modifica sostanzialmente punto di lavoro e guadagno (25.5 dB circa) e ritengo sia il minimo per un corretto funzionamento del C4S.

Per quel che vale ho fatto una simulazione dell'andamento della distorsione con segnale d'ingresso di 100 mV RMS e di conseguenza 2.0 V RMS in uscita: orbene, fermo restando che come in ogni buon sistema a valvole che si rispetti, a triodi nella fattispecie, la distorsione è prevalentemente, anzi solo, di seconda armonica, l'inserimento della resistenza la fa diminuire passando da uno 0.0457% a 0.039% (!!!?)

Non penso proprio che sia questa differenza a cambiare qualcosa ma tant'è...!

Domani inserirò le due R da 15K e vedrò cosa cambia all'ascolto.

A presto

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 16 dic 2011, 21:41
da UnixMan
Se c'è, l'effetto è legato al rumore e/o (IMHO più probabilmente) a condizioni transienti in cui il CCS non funziona come dovrebbe. Entrambe cose che non vedi certo con una simulazione come questa.

La diminuzione della distorsione rilevata invece mi fa pensare che quel CCS non sia proprio ottimale... :?:

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 16 dic 2011, 21:55
da superfigone
Sono anche io molto curioso di sapere il responso

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 16 dic 2011, 21:56
da piero7
aspetto il responso finale allora...

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 17 dic 2011, 18:22
da mau749
Fatta la prova...assolutamente NO!!!... almeno nel mio contesto.

Ho provato con la 15K, il risultato è stato che mi sono ritrovato con una gamma madia opaca ed "inscatolata" al centro della scena, voci maschili nasali e femminili tutte da mezzo soprano che cantano dietro al sipario invece che sul proscenio.

E poi quella punta di vivacità delle altissime che aveva suggerito di provare la modifica se possibile si è addirittura accentuata proprio in funzione della "catastrofe" in gamma media.

Fortuna che sono solo due saldature e ci vuole pochissimo a tornare indietro.

E' evidente che tutto questo vale per il mio pre ed il mio impianto e potrebbe non valere, anzi, non varrà certamente per altri sistemi, almeno nello stesso modo.

Sarebbe interessante che qualcun'altro potesse fare la stessa prova e capire se il mio è un caso isolato o anomalo o se c'è una base di verità in tutto questo.

A questo punto mi chiedo con cosa stesse ascoltando chi ha proposto questa soluzione...

Saluti

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 17 dic 2011, 18:31
da superfigone
Sono quasi contento, significa che siamo già a livello di quasi perfezione

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 17 dic 2011, 19:19
da LuCe68
mau749 ha scritto:Fatta la prova...assolutamente NO!!!... almeno nel mio contesto.

Ho provato con la 15K, il risultato è stato che mi sono ritrovato con una gamma madia opaca ed "inscatolata" al centro della scena, voci maschili nasali e femminili tutte da mezzo soprano che cantano dietro al sipario invece che sul proscenio.

E poi quella punta di vivacità delle altissime che aveva suggerito di provare la modifica se possibile si è addirittura accentuata proprio in funzione della "catastrofe" in gamma media.

Fortuna che sono solo due saldature e ci vuole pochissimo a tornare indietro.

E' evidente che tutto questo vale per il mio pre ed il mio impianto e potrebbe non valere, anzi, non varrà certamente per altri sistemi, almeno nello stesso modo.

Sarebbe interessante che qualcun'altro potesse fare la stessa prova e capire se il mio è un caso isolato o anomalo o se c'è una base di verità in tutto questo.

A questo punto mi chiedo con cosa stesse ascoltando chi ha proposto questa soluzione...

Saluti
Peccato....mi sento un po' in colpa. :sad:
Ma in laboratorio anche i risultati negativi sono comunque risultati utili perchè generano domande. Eccone alcune...

1) La simulazione non metteva in luce alcuna differenza apprezzabile mentre il risultato fisico ha mostrato differenze lampanti. E' la simulazione a sbagliare con tutte le sue approssimazioni della realtà oppure stavamo semplicemente guardando nella direzione sbagliata? Alla luce dell'esperienza fatta cosa andresti a misurere nella simulazione ?
2) Se l'aggiunta di una resitenza cambia così radicalmente le cose, significa che il C4S sta "suonando" e non si comporta effatto come oggetto passivo: questo giustifica l'impressione di molti che quello a MOS suoni meglio del BJT. A questo punto sicuri che il C4S sia il migliore? O magari un Wilson, la cui forza è linearità, risulterebbe ancora migliore ?
3) Se il valore di R alto da fare lavorare "impiccato" il c4S, poduce un suono "loffio" (permettimi di riassumerlo così), cosa accadrebbe per R di 1k o addiritture 100 ohm ?

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 17 dic 2011, 20:01
da mau749
Perché mai dovresti sentirti in colpa?

Sperimentare è la molla che spinge a migliorare e migliorarsi e come recita un vecchio adagio..."non tutte le ciambelle riescono col buco...!"

Le simulazioni poco o nulla dicono sul suono, servono, a mio parere, per non commettere grossolani errori "di base" sui parametri di funzionamento del circuito e poi da lì cominciare a provare: non è infrequente il caso di risultati, e non solo simulati, mediocri, ma che producono un suono "buono".

Non dimentichiamo la rincorsa ai valori infinitesimali della distorsione degli anni '80: sulla carta erano prodotti eccezionali ma poi suonavano da schifo: non credo, ma qui entriamo in un campo che esula da questo thread, che vi siano correlazioni dirette e "certe" fra le misure ed il suono.

Ora, che il C4S come tutti i CCS e CVS "suoni" non vi son dubbi, altrimenti non si sentirebbero differenze fra questi aggeggi e le semplici resistenze che di solito vanno a sostituire.

Non è assolutamente detto che il C4S sia migliore di altri CCS: io ho iniziato con questo solo perché, la prima volta, avevo tutto in casa per assemblarlo ed ora, dopo averne "ascoltati" parecchi in diverse situazioni ne ho compreso la "personalità".

Da qui è certo che altre soluzioni "suonino" diversamente, se poi il loro "suono" sia migliore o peggiore dipende, come puoi ben immaginare, da un'infinità di parametri, quasi tutti soggettivi.

La possibilità di provare altri valori per la resistenza l'ho chiaramente presa in considerazione proprio perché quel 15K era il valore limite simulato di funzionamento del C4S: già da domani proverò con valori decrescenti.

A presto

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 18 dic 2011, 14:57
da mau749
Fatte un po' di prove con valori diversi della resistenza aggiunta.

Qualcosa comincia a sentirsi per valori inferiori ai 10K: il suono riacquista progressivamente luminosità in gamma media e l'immagine si riallarga agli eccellenti valori precedenti.

Di contro in effetti sembrerebbe esseri riaddolcita la sonorità sulle altissime senza peraltro perdere definizione.

Ora sto ascoltando "Selling England by the Pound" dei Genesis, disco che mi riporta indietro nel tempo e nella memoria di parecchi anni che che conosco a memoria e con R=1K.

Mi pare la soluzione migliore, ovviamente soggettiva, perché insieme all'immagine ancora ampia e salda ora sembrerebbe essersi "scaldata" appena un po' la gamma medio bassa contribuendo alla sensazione di maggiore "rotondità" della riproduzione.

Valori inferiori non mi sembrano sortire effetto alcuno.

Sarei curioso di conoscere il parere di chi vorrà provare la modifica.

Ciao

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 18 dic 2011, 16:54
da UnixMan
BTW: l'hai messa solo sul primo stadio? prova anche sul secondo... :?:

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 18 dic 2011, 18:51
da pipla
Sarei curioso di conoscere il parere di chi vorrà provare la modifica.
uso sempre la res da 1k anche con i dn2540 , anche per limitare la corrente circolante .
in piu di qualche applicazione del ccs con i dn2540 si usa la res da un kohm , credo che chi ha sviluppato
il circuito abbia ben valutato l' effetto .
E probabilmente funziona anche sul c4s

saluti


remigio

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 18 dic 2011, 22:57
da LuCe68
Pfui...sono contento :wink:

:? ma c'è qualcosa che a mi fa prudere la schiena: perchè 1k ? risucire a capirlo sarebbe fondamentale :?:

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 03 mar 2012, 20:48
da piero7
Ho finito di raccogliere tutto il materiale per questo pre. Il materiale disponibile è:

telaio è un hammond d'alluminio
trafo Trau 220+220 - 260+260 100 e passa mA con i 5V per la raddrizzatrice ed 6,3V per i tubi
induttanza trau da 10H (che in realtà è di 7H misurata) 50 ohm circa di resistenza
vorrei utilizzare una 6SN7 figlia unica che ho e naturalmente la 6080
come raddrizzatrice ho una 5R4GY
condensatori di filtro ne ho un paio motor run 80+50uF che vorrei utilizzare
condensatori d'uscita ho due obbligato da 10uF e due mundorft da 2,2uF (penso di utilizzare gli obbligato)

Ho fatto due prove con PSU designer e a quanto pare arrivo si e no a 250V di alimentazione utilizzando i 260+260 del trasformatore... :sad:

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 29 mar 2012, 09:32
da Echo
mau749 ha scritto:Fatte un po' di prove con valori diversi della resistenza aggiunta.

Qualcosa comincia a sentirsi per valori inferiori ai 10K: il suono riacquista progressivamente luminosità in gamma media e l'immagine si riallarga agli eccellenti valori precedenti.

Di contro in effetti sembrerebbe esseri riaddolcita la sonorità sulle altissime senza peraltro perdere definizione.

Ora sto ascoltando "Selling England by the Pound" dei Genesis, disco che mi riporta indietro nel tempo e nella memoria di parecchi anni che che conosco a memoria e con R=1K.

Mi pare la soluzione migliore, ovviamente soggettiva, perché insieme all'immagine ancora ampia e salda ora sembrerebbe essersi "scaldata" appena un po' la gamma medio bassa contribuendo alla sensazione di maggiore "rotondità" della riproduzione.

Valori inferiori non mi sembrano sortire effetto alcuno.

Sarei curioso di conoscere il parere di chi vorrà provare la modifica.

Ciao
Ciao, poi sei rimasto con la resistenza da 1K o sei tornato al solo c4s?
Se sei rimasto alla R da 1K hai avuto modo di provare questo espediente con altre valvole? ...per avere una conferma sul valore da usare

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 29 mar 2012, 10:09
da mau749
Echo ha scritto:
mau749 ha scritto:Fatte un po' di prove con valori diversi della resistenza aggiunta.

Qualcosa comincia a sentirsi per valori inferiori ai 10K: il suono riacquista progressivamente luminosità in gamma media e l'immagine si riallarga agli eccellenti valori precedenti.

Di contro in effetti sembrerebbe esseri riaddolcita la sonorità sulle altissime senza peraltro perdere definizione.

Ora sto ascoltando "Selling England by the Pound" dei Genesis, disco che mi riporta indietro nel tempo e nella memoria di parecchi anni che che conosco a memoria e con R=1K.

Mi pare la soluzione migliore, ovviamente soggettiva, perché insieme all'immagine ancora ampia e salda ora sembrerebbe essersi "scaldata" appena un po' la gamma medio bassa contribuendo alla sensazione di maggiore "rotondità" della riproduzione.

Valori inferiori non mi sembrano sortire effetto alcuno.

Sarei curioso di conoscere il parere di chi vorrà provare la modifica.

Ciao
Ciao, poi sei rimasto con la resistenza da 1K o sei tornato al solo c4s?
Se sei rimasto alla R da 1K hai avuto modo di provare questo espediente con altre valvole? ...per avere una conferma sul valore da usare
Attualmente su quell'apparecchio c'è una resistenza da 470 ohm fra C4S e tubo, scelta più sulla base di sottili sensazioni che altro.

Non ho avuto modo di provare in altri apparecchi ma sto finendo un altro pre molto "drogato" con le 6J5, C4S e giratore e su quello farò ulteriori esperimenti.

Ciao

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 29 mar 2012, 10:18
da UnixMan
Perché non provi i CCS "alla Gianluca" (cascode di MOSFET depletion) invece dei C4S? IMHO sono meglio...

Re: Un pre a bassa impedenza d'uscita

Inviato: 29 mar 2012, 11:13
da Echo
mau749 ha scritto:
Echo ha scritto:
mau749 ha scritto:Fatte un po' di prove con valori diversi della resistenza aggiunta.

Qualcosa comincia a sentirsi per valori inferiori ai 10K: il suono riacquista progressivamente luminosità in gamma media e l'immagine si riallarga agli eccellenti valori precedenti.

Di contro in effetti sembrerebbe esseri riaddolcita la sonorità sulle altissime senza peraltro perdere definizione.

Ora sto ascoltando "Selling England by the Pound" dei Genesis, disco che mi riporta indietro nel tempo e nella memoria di parecchi anni che che conosco a memoria e con R=1K.

Mi pare la soluzione migliore, ovviamente soggettiva, perché insieme all'immagine ancora ampia e salda ora sembrerebbe essersi "scaldata" appena un po' la gamma medio bassa contribuendo alla sensazione di maggiore "rotondità" della riproduzione.

Valori inferiori non mi sembrano sortire effetto alcuno.

Sarei curioso di conoscere il parere di chi vorrà provare la modifica.

Ciao
Ciao, poi sei rimasto con la resistenza da 1K o sei tornato al solo c4s?
Se sei rimasto alla R da 1K hai avuto modo di provare questo espediente con altre valvole? ...per avere una conferma sul valore da usare
Attualmente su quell'apparecchio c'è una resistenza da 470 ohm fra C4S e tubo, scelta più sulla base di sottili sensazioni che altro.

Non ho avuto modo di provare in altri apparecchi ma sto finendo un altro pre molto "drogato" con le 6J5, C4S e giratore e su quello farò ulteriori esperimenti.

Ciao
Grazie ...capisco, comunque nel tuo caso la presenza della R (del giusto valore) è sempre superiore al c4s "puro" ?
...in questi giorni mi sto decidendo a mettere il c4s sopra quella famosa D3A di cui ti parlavo, anche senza simulazioni credo di andare sui 20/24 mA (farò qualche prova) valore che dovrebbe darmi il giusto swing per pilotare adeguatamente la 2A3 con un segnale CD all'ingresso ...spero :rofl: