marley ha scritto: ↑26 giu 2022, 10:59L'azienda è ancora attiva ma non fa più i carta e olio.
ovviamente... in generale i PIO non si usano più da una vita, sono stati sostituiti da quelli a film plastici. Si usano ancora solo nel settore audio "esoterico", e perciò solo alcune piccole ditte specializzate li hanno rimessi in produzione per quel mercato di nicchia. Il resto sono "NOS" (=fondi di magazzino).
marley ha scritto: ↑26 giu 2022, 10:59Che rischio corro a tenere i miei? Perchè mi piacciono molto anche in gamma media e alta e non vorrei fare un downgrade con i russi.
potrebbe anche essere un ulteriore upgrade... impossibile saperlo a priori.
Per capire il rischio, pensa a come sono fatti: non sono altro che un "sandwich" composto da due sottili fogli metallici (tipicamente alluminio, più raramente rame o altro), che costituiscono le due
armature del condensatore, separati da altrettanti sottili fogli di carta impregnata con un olio isolante(*), che costituiscono il
dielettrico. Il tutto viene avvolto strettamente a formare un rotolo compatto (ed infine incapsulato e sigillato). Ciascuno dei due fogli metallici è collegato ad un terminale. Lo spessore e le caratteristiche del dielettrico, insieme alla "superficie affacciata" complessiva delle lamine metalliche determinano la capacità del condensatore. A parità del resto, la capacità è tanto maggiore quanto più sottile è il dielettrico.
Per contro, ovviamente lo spessore del dielettrico determina la massima tensione che può essere applicata ai capi del condensatore: tanto più è sottile, tanto minore è la tensione che può sopportare prima che si produca una scarica ("arco voltaico", cioè un flusso di plasma) che buca il dielettrico, causando la distruzione tanto di questo quanto delle armature.
(Per questo i condensatori, a parità di capacità, sono tanto più grandi quanto più è alta la massima tensione che possono tollerare: tensione maggiore => dielettrico più spesso che già di per sé stesso implica dimensioni maggiori + maggiore superficie necessaria a parità di capacità => dimensioni molto maggiori).
In alcuni tipi di condensatori il superamento della tensione max può causare la formazione di corto-circuiti permanenti tra le armature (che facilmente possono comportare conseguenze disastrose per i circuiti in cui sono impiegati...) e/o la distruzione del componente.
In altri tipi, se la scarica è limitata per tempo ed intensità il danno è localizzato e non si producono corto-circuiti permanenti (tipi "self-healing"). Non di meno il verificarsi di scariche, sia pure sporadiche, di certo non fa bene né ai condensatori (che, se la cosa si ripete spesso, a lungo andare perdono progressivamente superficie attiva e quindi capacità, senza contare che anche in un "self-healing" l'eventualità di un corto-circuito permanente, per quanto improbabile, non è del tutto impossibile), né tanto meno al resto del circuito in cui sono impiegati, che in caso di scarica si vede arrivare delle "botte" di tensione dove non dovrebbero essercene.
Tornando al tuo caso specifico, con due condensatori da 200V in serie laddove la tensione complessiva è minore di 300V, la probabilità che la tensione ai capi dei due condensatori si sbilanci momentaneamente al punto da causare una scarica su uno dei due (e di conseguenza subito dopo anche nell'altro, visto che durante la scarica la tensione ai capi di quello in cui sta avvenendo l'arco scende quasi a zero, e quindi quasi tutta la tensione compare ai capi dell'altro, che non può che scaricare a sua volta...) è a dir poco molto bassa (altrimenti non ti avrei suggerito di provare
).
Però, se si verifica anche una sola volta, la "botta" di tensione positiva sulla griglia che c'è a valle potrebbe facilmente danneggiare/distruggere il tubo (e di conseguenza potenzialmente anche il TU e quant'altro).
Perciò, nonostante la bassa probabilità, il rischio (R=P*D, prodotto dell'entità del danno potenziale per la probabilità che questo si verifichi) non è del tutto trascurabile e, personalmente, preferirei eliminarlo alla radice mettendoci un componente "giusto".
(*)
WARNING: spesso (se non sempre) nei condensatori PIO (ed anche in quelli a film plastico in olio) di produzione non recentissima l'olio impiegato era un "PCB" (
Poli-Cloro-Bifenile), una robaccia estremamente
tossica e cancerogena, per certi aspetti parente delle diossine... occhio a come li maneggi, ed assicurati sempre che siano ancora
perfettamente sigillati! Se non lo sono (più) vanno smaltiti immediatamente come
rifiuti speciali adottando precauzioni adeguate.