mrttg ha scritto:
PS: se non è andato in colonia a Rimini da piccolo recupera
Ha ragione Nullo (persona seria): siete delle serpi....
Federalismo e viaggi sono due cose che mal si conciliano. Se è sensata la possibilità per le autorità locali di normare specifici aspetti amministrativi, diventa difficile per il turista o per il viaggiatore sapere cosa è consentito fare o meno in una zona specifica. Ti siedi a mangiare un panino e ti multano, compri dei fazzoletti da un 'vu cumprà' e ti tocca una multa da 2000 euro, dai due briciole ai colombi e ti ritrovi con il foglio di via. Giuste esigenze localistiche, ma difficoltà a conoscere l' aria che tira quando arrivi in un posto. Per 12 anni ho fatto le ferie in moto, in giro per Nazioni varie: quando fai un viaggio di 6000-15000 Km in qualche settimana, non hai alcuna possibilità di documentarti su norme e costumi locali.
Parliamo di pesca. Non me ne può fregare di meno, ho pescato qualche volta da bambino e non mi piaceva. Poi piu' nulla, nemmeno per sentito dire. Un mesetto fa la mia compagna ha manifestato il desiderio di andare una volta a pescare (lei, non io); sono incappato in una serie di norme, vincoli, prescrizioni ecc. variabili da valle a valle e da paese e paese. Parliamo di acque interne, dove comunque la licenza è requisito base (laghetti privati esclusi).
Prevedendo una mezzagiornata di pesca in mare, effettivamente non servirebbe licenza, per la pesca non professionale. Si può pescare liberamente, tranne nei luoghi vietati, con vincoli vari. E quali sono i luoghi vietati? I porti (tranne dove sia esplicitamente permesso, a pagamento o gratis che sia...) e altri luoghi definiti (giustamente) dalle amministrazioni locali), il tutto con orari e calendari variabili. A sensazione dubito che le varie Amministrazioni consentano di buttare esche nei tratti balneari. Non tanto per il disturbo ai pesci (ovvio), quanto per non fare abboccare qualche bagnante.
Un poco come raccogliere funghi o castagne: Comune (o Comunità montana che vai), regole che trovi.
Come diceva un mio amico: chiedere è lecito, rispondere è cortesia (grazie Roberto). Se uno conosce le risposte e le vuole dare, scrive; se non le conosce non scrive e tutto finisce lì.
Ciao
Mauro