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Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione delle elettroniche
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JJT
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Messaggio da JJT »

Ok, prendo nota e m'informo.
.....

whow! un mondo sconosciuto, pieno di promesse!
vado a studiare...

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UnixMan
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Messaggio da UnixMan »

La tua critica al PP sta principalmente al modo in cui si concepisce di solito, forse bisognerebbe concepirlo come un SE, con quelle cure che non mirano a strappare watt non necessari (ognuno dovrebbe sapere di quanti ne ha realmente bisogno; io mi sto supendo del fatto che con le RF35 1.5w sono sufficienti per me)


Originally posted by hobbit - 02/04/2009 : 12:44:13
che sostanzialmente e` quello che dicevo a Jorge all'inizio di tutta questa discussione... :D

Un p-p concepito per la max qualita` non puo` che essere in classe A, a triodi e senza NFB. Guarda caso proprio come quello di Mario. :D
Questo ampli tira fuori 6w solamente da delle 6b4g.
6W da una coppia di 2A3 non sono poi cosi` pochi... :)

pensa che io al momento tiro fuori poco piu` di 8W da una coppia di 6L6WGB! :D

Si` Luca, sono pentodi (per l'esattezza tetrodi a fascio). In push-pull (Williamnson). E per di piu` c'e` anche del NFB! :o

(e per varie questioni pratiche e` tuttora il mio ampli "ufficiale"... almeno finche` non mi riuscira` di trovare il tempo di dare una veste "definitiva" al 6S33S SET).

pero`... pero` lavora in classe A, le finali sono connesse a triodo ed il NFB e` "strettamente" locale (placca-griglia) intorno a ciascuna finale.

(Luca, prova ad indovinare: perche` del NFB locale intorno a ciascuna finale in un push-pull torna particolarmente utile, IMHO con molti piu` vantaggi e meno svantaggi che non un loop di NFB globale? :twisted: ).

L'alimentazione e` filtrata con un pi-greco resistivo 100uF + 50 ohm + 570uF , come dire che a 20Hz (caso peggiore) l'impedenza di uscita dell'alimentatore e` < 14 ohm (in teoria, se la confrontiamo con i 6.6K placca-a-placca del TU ce n'e` d'avanzo anche per un classe AB...). Ovviamente tutti gli stadi "di segnale" sono ulteriormente disaccoppiati singolarmente con filtri RC in cascata.

La polarizzazione delle finali e` fatta con resistenza di catodo condivisa (in realta` una rete resistiva che comprende anche due potenziometri per regolare la corrente complessiva ed il bilanciamento) e NON by-passata: quindi niente "build-up" ed "effetti memoria" da rettificazione o clipping (ed anche un -sia pur modesto- "effetto differenziale" che contribuisce a migliorare la simmetria). Ad evitare fenomeni di "blocking" da griglia positiva ci pensano i "grid stopper" dimensionati alla Crowhurst su tutti gli stadi (tranne tra i primi due, dove non serve dato l'accoppiamento diretto).

Sia pure senza troppe pretese, e` un bell'oggettino. E suona bene... nel corso degli anni "le ha suonate" di santa ragione ad un gran numero di altri ampli, sia commerciali che DIY (tra cui alcuni oggetti ben noti da queste parti). Nondimeno, il SET con la 6S33S sia pur nella sua versione attuale sperimentale ed ampiamente migliorabile va` gia` sensibilmente meglio.

Per carita`, magari molto del merito e` da ascrivere ai TU: i Bartolucci del SET sono di sicuro di classe nettamente superiore rispetto ai TE audio del PP. E poi dall'ultima volta che lo ho toccato -diversi anni or sono- mi sono venute in mente diverse modifiche da provare e che potrebbero portare ad ulteriori miglioramenti, forse anche sensibili...

ma resta il fatto che rispetto alla sua prima versione "originale" - il solito schema "ultralineare" classico (i.e. Williamnson modificato), con NFB globale - ha perso un bel po` di Watt, ma all'ascolto non c'e` neanche paragone. E per assurdo (ma invece si spiega perfettamente con quanto dicevo prima) all'apparenza sembra essere molto piu` potente (cioe` puo` "suonare piu` forte") adesso che non cosi` come era prima. Nonostante la potenza si sia ridotta a circa 1/3 di prima (e` passato da 25W a poco piu` di 8W). E, cosa piu` importante, adesso praticamente "non si scompone mai" (o quasi), neanche se lo si spinge fino a farlo arrivare... "alla frutta". Al contrario di prima, che andava in confusione ad ogni passaggio appena complesso.
A detta di Mario comunque il suono e cambiato radicalmente in meglio passando dalla configurazione Williamson (circuito di Asano) a una con un TI che pilota e splitta il segnale per le griglie delle 6b4g, preceduto dalle due sezioni di una 6sn7.
se ho capito bene ha eliminato ben due stadi attivi (l'invertitore a carico ripartito ed il driver differenziale): con un buon TI non c'e` certo da stupirsi che suoni meglio... :)
Ad esempio il grande problema del TU nel caso dei single ended che larvora in maniera non simmetrica e non al centro della zona lineare, tant'è che si è costretti ad introdurre il traferro.
ahem... guarda che asimmetria e presenza del traferro sono svantaggi praticamente quasi solo dal punto di vista di pesi, ingombri e difficolta` realizzative dei TU, ovverosia in sostanza dal punto di vista del loro costo economico. Se il TU e` dimensionato adeguatamente e fatto come si deve, non cambia praticamente nulla. Anzi, al contrario, la presenza del traferro di fatto costituisce sempre un vantaggio per la linearita` (tant'e` che ci sono parecchi TU da p-p "traferrati" per migliorare la linearita` specie in presenza degli inevitabili sbilanciamenti dello stadio di uscita).

Cosi` come per tante altre cose buone, in realta` anche i SET sono stati abbandonati fondamentalmente per motivi meramente economici e non certo per considerazioni di qualita`. Con un po` di NFB, da un push-pull di pentodini in classe AB, con un TU ridicolo ed un alimentatorino ridotto all'osso (e quindi con due lire) si ottengono prestazioni "di targa" (oggettivamente quantificabili al banco) pari o possibilmente anche migliori di quanto non si possa ottenere da un grosso SET fatto come si deve che costa almeno 100 volte tanto.

Poi all'ascolto non c'e` neanche paragone, ma "il mercato" compra quello che gli vende l'imbonitore di turno... specie se questo e` "armato" di apparentemente inconfutabili dati scientifici oggettivi.

Cosi` "il mercato" ha decretato la fine dei SET prima e quella dei tubi piu` in generale poi. Approfittandone nel frattempo per buttare nel ce%%o (ovviamente sempre e solo per mere questioni di convenienza economica) anche i diffusori ad alta efficenza.

E tutti erano felici e contenti... (di mangiare m**da come tutte le altre brave mosche) finche` qualche pazzo scatenato, antiscientifico e visionario ad un certo punto ha deciso di fidarsi piu` delle proprie orecchie che dei dati "inconfutabili" pubblicati sulle riviste patinate foraggiate dall'industria... e cosi` a 30 e piu` anni di distanza dalla decretata "morte" dei tubi ci siamo accorti che dopo tutto certi "catafalchi obsoleti e distorcenti" suonavano molto meglio delle meraviglie della tecnologia moderna. Oops... :|


Ciao,
Paolo.
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Messaggio da UnixMan »

Vari: i primi ANUK anni novanta (quando Kondo lavorava con Qvotrup),


Originally posted by Luc1gnol0 - 02/04/2009 : 13:58:40
mi risulta che i progetti "di punta" di Kondo San non siano stati esattamente dei push-pull, ne` tantomeno a pentodi... :p

(per altro, la produzione di Audio Note England era divisa per "livelli" di qualita`... e sul sito c'era scritto a chiare note che pentodi e push-pull erano riservati ai livelli piu` bassi, mentre per quelli piu` alti si impiegavano esclusivamente circuitazioni con triodi in SE).

E direi idem (sia pure in forma meno "assoluta") per quanto riguarda Nardi. A quanto mi risulta, i suoi progetti in push-pull (tranne forse alcuni storici con DHT e "rigorosamente" in classe A) e/o a pentodi sono destinati a coprire esigenze diverse da quelle della ricerca della max qualita` "assoluta". E per altro buona parte delle sue creazioni (specie quelle recenti...) sono nate al solo scopo di soddisfare le richieste piu` o meno bizzare dei suoi clienti. Lega l'asino dove vuole il padrone... ; )
Se (ad es. per quello che accennava Giaime) nel circuito impiegato ci sono condizioni per cui un sovrapilotaggio (o sovraccarico) ad es. a causa del conseguente raddrizzamento provoca variazioni del BIAS che permangono per un certo tempo, subito dopo un clipping ti ritrovi con il punto di lavoro un po` spostato. Che succede in pratica? tutto sommato non molto. Fintanto che il sistema non torna a regime ti ritroverai con la potenza max un po` ridotta e probabilmente con un po` piu` di distorsione (al solito per lo piu` 2a armonica). Ma il "carattere" dell'ampli non cambia sostanzialmente. E nell'intorno dello zero resta quasi del tutto inalterato.
Non mi risulta, non in questi termini: per es. l'ing. Chiappetta e Diego Nardi, sfruttando il principio della rettificazione e la "produzione" di armoniche, riuscivano a spremere molti watt da certi loro progetti (per es. il Pistoncini di Nardi, SE di 2A3 da 5w/ch "nominali").
...forse non hai capito bene quel che ho scritto li` sopra e/o quello che dicevano (e facevano) Nardi e Chiappetta, dal momento che non ci vedo alcuna contraddizione.

Per altro, che poi un SET "polarizzato basso" e che sfrutta una sorta di "BIAS dinamico" per spremere un po` di potenza in piu` suoni altrettanto bene (o magari addirittura meglio?) di uno che resta inchiodato dove dovrebbe stare da progetto rimane tutto da dimostrare...

Oggi come oggi e` (relativamente) facile stupire ottenendo prestazioni spettacolari... al banco e su carichi resistivi o cmq. costanti. Molto piu` difficile resta far suonare bene un amplificatore quando questo e` connesso a dei diffusori reali. E sulle riviste numeri e grafici si vedono bene, mentre invece il suono non si sente... ; )

P.S.: di amplificatori di Chiappetta ne ho sentiti diversi ed onestamente quelli che ho sentito non li cambierei con i miei Williamnson.
Ci sono due curve che si sovrappongono proprio nell'area piu` critica, quella per la quale il segnale passa ad ogni ciclo (e che successivamente viene distorta di meno dai diffusori).
Queste sono le tesi (o chiacchiere) di Geddes: dove sta la dimostrazione? OH (© by gluca)! Se ce l'hai, non qui, apri un benedetto thread FATTO APPOSTA.
quelle di Geddes non sono chiacchiere, e` un lavoro scientifico pubblicato. La dimostrazione delle sue affermazioni e` nell'articolo stesso.

Se ritieni che abbia sbagliato qualcosa, l'onere della prova adesso tocca a te. Dimostra dove e perche` ha sbagliato, scrivi un articolo di risposta e pubblicalo...
Ma ci sono molte altre questioni piu` importanti. Ad es. il fatto che i pentodi, dato che guadagnano molto di piu` dei triodi, lavorano con tensioni di BIAS minori. E che quindi bastano alterazioni di minore entita` per creare alterazioni sensibili.
Questa non è una considerazione valida, tantomeno importante, anzi, forse s'avvicina più ad una sciocchezza: valla a raccontare a chi fa SET a due stadi con una 5842 (o similare) in ingresso.
la sciocchezza l'hai detta tu che non leggi (o non capisci, o fai finta di non capire) quello che scrivo. Cosa c'entra lo stadio di ingresso?! quello mica lavora con le correnti di una finale! e tantomeno vede il carico "ballerino" dei diffusori...
"rigorosamente descritti" un corno. E` solo un modello. Uno dei tanti possibili modi (IMHO contorto e MOLTO perverso) di vedere le cose. Alcune cose...
Certo che è un modello e che come tale mette a fuoco alcuni aspetti e forse non tutti quelli rilevanti: ma sempre più rigorosamente che le idee che hai espresso per come le hai espresse: solo "de relatu".
niente affatto.

Ti ho semplicemente spiegato in parole povere perche` quel modello e` solo un esercizio matematico, che non coincide affatto con la realta`. Se prendi un pentodo e gli metti intorno tanto NFB quanto ce ne sarebbe nel "triodo da cui deriva" e poi misuri il tutto, ti accorgi che il risultato non somiglia per niente ad un triodo: il clipping e` diverso, gli spettri di distorsione sono diversi -> e` diversa la funzione di trasferimento -> per definizione non possono essere la stessa cosa.

Cos'e`, devo assemblare il circuitino e farti vedere le misure? Se non ci credi puoi farlo da solo...
Personalmente credo che sia dalla metà degli anni novanta che (a torto o a ragione) me ne frego altamente degli spettri di distorsione e dei manuali (inesistenti) del corretto decadimento delle armoniche: è una semplificazione, è solo una parte e nemmeno importante della discussione intorno alla corretta progettazione di un amplificatore audio, che da Hiraga in poi s'è trasformata in una sorta di feticcio: anche se questa opinione ovviamente non è una dimostrazione rigorosa.
scusa, magari sono anche parzialmente daccordo con questa tua ultima affermazione, ma... e che c'hazzecca?! :o

io stavo parlando di spettri perche` questi sono legati matematicamente alla funzione di trasferimento del sistema. E se in condizioni uguali gli spettri sono diversi, allora anche i sistemi che li hanno prodotti non possono che essere diversi.

Ergo, anche se per certi aspetti puo` essere visto anche in quel modo, un triodo non e` un pentodo retroazionato.


Ciao,
Paolo.
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Messaggio da hobbit »

6W da una coppia di 2A3 non sono poi cosi` pochi... :)

pensa che io al momento tiro fuori poco piu` di 8W da una coppia di 6L6WGB! :D
Ritengo il contrario perché una 6b4g in SE da 3.5 watt usando i valori classici, una 6l6 con il limite della tensione di griglia non penso che riesca a dare di più se connessa a triodo (vado a memoria e potrei sbagliarmi).
ahem... guarda che asimmetria e presenza del traferro sono svantaggi praticamente quasi solo dal punto di vista di pesi, ingombri e difficolta` realizzative dei TU, ovverosia in sostanza dal punto di vista del loro costo economico. Se il TU e` dimensionato adeguatamente e fatto come si deve, non cambia praticamente nulla. Anzi, al contrario, la presenza del traferro di fatto costituisce sempre un vantaggio per la linearita` (tant'e` che ci sono parecchi TU da p-p "traferrati" per migliorare la linearita` specie in presenza degli inevitabili sbilanciamenti dello stadio di uscita).
Infatti si parla a parità di dimensione. Il traferro estende la zona di linearità ma creando una discontinuità abbassa drasticamente anche l'induttanza primaria.

Ciao,

Francesco

Se la merita! E come! Molti tra i vivi meritano la morte. E alcuni che sono morti avrebbero meritato la vita. Sei forse tu in grado di dargliela? E allora non essere troppo generoso nel distribuire la morte nei tuoi giudizi: sappi che nemmeno i più saggi possono vedere tutte le conseguenze.
(J.R.R. Tolkien)
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Messaggio da UnixMan »

6W da una coppia di 2A3 non sono poi cosi` pochi... :)
Ritengo il contrario perché una 6b4g in SE da 3.5 watt usando i valori classici,
ah, ok... ricordavo meno.
una 6l6 con il limite della tensione di griglia non penso che riesca a dare di più se connessa a triodo
sono WGB... cioe` in pratica ~= GC. L'anodica e` sui 420 - 430V circa, una 50ina di mA per tubo (al catodo).
Infatti si parla a parità di dimensione.


Originally posted by hobbit - 03/04/2009 :  00:22:16
che pero` non mi pare abbia molto senso... (se non dal punto di vista economico, x l'appunto).

Se ho bisogno di un TU piu` grande, ci metto un TU piu` grande... che senso ha fare confronti a parita` di dimensioni tra cose che sono diverse ed hanno necessita` diverse? :|


Ciao,
Paolo.
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Messaggio da hobbit »

che pero` non mi pare abbia molto senso... (se non dal punto di vista economico, x l'appunto).

Se ho bisogno di un TU piu` grande, ci metto un TU piu` grande... che senso ha fare confronti a parita` di dimensioni tra cose che sono diverse ed hanno necessita` diverse? :|


Ciao,
Paolo.



Originally posted by UnixMan - 03/04/2009 :  02:29:57
Stabilisci tu il criterio, resta il fatto che un TU per PP a parità di condizioni è favorito, su questo penso che ci sia poco da discutere, altrimenti buttiamo via l'elettrotecnica.....

Ciao,

Francesco

Se la merita! E come! Molti tra i vivi meritano la morte. E alcuni che sono morti avrebbero meritato la vita. Sei forse tu in grado di dargliela? E allora non essere troppo generoso nel distribuire la morte nei tuoi giudizi: sappi che nemmeno i più saggi possono vedere tutte le conseguenze.
(J.R.R. Tolkien)
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Messaggio da Luc1gnol0 »

mi risulta che i progetti "di punta" di Kondo San
A me risulta solo che è difficile invitarti a stare sul tema e a non dare risposte inutili.

Mi permetto di ricordarti la progressione:

UM: "12w a pentodo in AB e con NFB sono nulla" - L0: "con 11w a pentodo fai suonare anche i sassi" - UM: "si ma quali ampli a pentodo?" - L0: "Per es. questi di Audio Note e Nardi" - UM: "Ma i loro progetti migliori erano SE a triodo"...

...e chi se ne importa dei loro SE a triodo, erano forse l'argomento delle tue bordate ad alzo zero? Perché se siamo al bar del tubo posso citare lo Shindo Sinhonia, che è un PP a pentodo ("dimenticando" che è dichiarato in classe A) che suona meglio di gran parte dei SET che si vedono in giro, ed aggiungere così inutile confusione.
non ci vedo alcuna contraddizione
Se non ti sei espresso male, hai detto che la potenza si riduce in po' in conseguenza dei picchi, invece la potenza è maggiore nei picchi in conseguenza della rettificazione.
quelle di Geddes non sono chiacchiere, e` un lavoro scientifico pubblicato. La dimostrazione delle sue affermazioni e` nell'articolo stesso.
Se ti riferisci al vecchio paper del 2003 ma Geddes vi scrive, a proposito delle sue teorie:
If we take these facts and join them up with our Perception Principles then we can make the following statements, which are, perhaps, not exact, but they are, none the less, more valid than not.
Il lavoro di Geddes è un tentativo per alcuni versi interessante, ma (anche dopo aver incontrato le obiezioni mosse dall'ing. Lorenzo Russo), oggi mi pare abbastanza destituito di fondamento e per le stesse ipotesi di partenza poste da Geddes (che peraltro, pubblicazioni AES o meno, è un operatore del settore e non un accademico, per cui l'acqua al suo mulino rischia sempre di portarla).
Cosa c'entra lo stadio di ingresso?! quello mica lavora con le correnti di una finale! e tantomeno vede il carico "ballerino" dei diffusori
Invece la griglia di una finale (magari una 300B), magari che tiri corrente, magari due griglie di un PP che tirino corrente sono una sciocchezza (e poi vieni a parlarmi di blocking distortion)...
...comunque sia, la corrente e il carico non c'entrano nulla: come sopra, hai obiettato che il guadagno dei pentodi ed il loro bias poco profondo siano degli svantaggi: non sta scritto da nessuna parte, anzi non è vero tout court, e vale pure per i triodi ad alto µ, sia di segnale che di potenza.
Ti ho semplicemente spiegato in parole povere perche` quel modello e` solo un esercizio matematico, che non coincide affatto con la realta`.
Originally posted by UnixMan - 02/04/2009 : 22:30:44
Invece quello di Geddes è un lavoro scientifico (ma la matematica non era scienza?) che ha a che vedere con la realtà... Battute a parte, comunque commetti un errore di partenza, non devi prendere un pentodo e metterci NFB per vederci un triodo, devi considerare un triodo come un pentodo con NFB: la differenza non è semantica.

La funzione di trasferimento poi non c'entra nulla, basta vedere a cosa assomiglino le curve caratteristiche dei triodi di trasmissione ad alto µ.

--- --- ---
Ciao, Luca

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--- --- ---
Ciao, Luca

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Messaggio da UnixMan »

Stabilisci tu il criterio, resta il fatto che un TU per PP a parità di condizioni è favorito, su questo penso che ci sia poco da discutere, altrimenti buttiamo via l'elettrotecnica.....


Originally posted by hobbit - 03/04/2009 :  09:38:51
non mi pare proprio sia il caso... :D

per l'appunto dipende dal criterio. Se parliamo di costi (e/o pesi, dimensioni, etc.) ovviamente il PP e` favorito.

Ma se parliamo soltanto di qualita` del risultato finale a prescindere da valutazioni diverse (e quindi ovviamente dimensionando il TU diversamente cosi` come piu` appropriato per i due diversi casi), tecnicamente traferro e dimensioni maggiori del nucleo negli SE comportano sia vantaggi che svantaggi ed alla fine della fiera le cose sostanzialmente si bilanciano. Per cui in un confronto sulla "max qualita` ottenibile" tra SE e PP il TU e` sostanzialmente un "elemento neutro". IMHO.

Valutazioni diverse come quelle economiche, di pesi, ingombri e/o di efficenza (almeno entro i limiti del possibile :| ) non mi interessano... altrimenti anziche` mettermi a "giocare" con le valvole mi sarei fatto qualcosa di straeconomico ed elettricamente efficente tipo un T-Amp e via andare... ; )


Ciao,
Paolo.
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Messaggio da Giaime »

Mi inserisco nel discorso pentodi/triodi e modello equivalente a retroazione. Forse il discorso non è chiarissimo perchè bisogna ricordare che un pentodo diventerebbe un triodo solo se, applicando retroazione, la griglia schermo si venisse a trovare fisicamente (in un tubo a vuoto la geometria è tutto) dove c'è l'anodo, e con le stesse caratteristiche: questo è impossibile da fare in pratica, ciò non toglie che il "modello equivalente" di triodo come pentodo retroazionato abbia pieno senso come modello, appunto.

Ciao!
Giaime Ugliano

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Messaggio da JJT »

Piccolo aggiornamento, oggi, finalmente, sono arrivati i pezzi.
http://img257.imageshack.us/gal.php?g=img1883x.jpg
tutto preso da TAD, Florida West Components, e la Bahia.
I ferri, peró, sono a Milano, da Audiofanatic, e non gli ho ancora visti.
Aspetto le sue impressioni sulla qualitá apparente di TA e TU, magari senza fare marchi e nomi, almeno non in chiaro.

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Messaggio da JJT »


Con questo mi taccio: buona discussione a tutti :oops: (e buona realizzazione a Jorge, qualunque essa mai sarà! :D ).


Originally posted by Luc1gnol0 - 26/03/2009 :  16:50:21
http://picasaweb.google.com/lh/photo/mL ... directlink

http://picasaweb.google.com/lh/photo/2W ... directlink


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Messaggio da JJT »

Ciao Filippo, rispondo alla tua domanda
Funziona,. Ho usato i TU neri del marchio che tu sai. I quali hanno subito mostrato tutti i suoi límiti...
In questo caso aveva ragione Unixman, che alcuni TU possono solo servire come fermaporte. Lo prendo come esperienza di vita vissuta.
Oltre al disservizio del quale sei testimone, ed il consecuente ritardo, erano pure sbagliate le fasi, ti imagini cosa e successo quando ho chiuso la NFB :evil:
Adesso sto preparando un secondo chassis per utilizzare i TUU.
Alcune cose sono peró uscite molto bene, no ostante l'assoluta inesperienza. L'alimentatore CLC con la 5U4GB, fornisce esattamente i 250 volt richiesti , e non ostante il cablaggio selvatico , stile "rat nest", con i cavi di ingresso collegati ad un pre, l'ampli non fa il minimo rumore, neanche col orecchio attacato al tweeter.
Devo ringraziare mrttg per tutto il supporto che mi ha dato , e continua a darmi.. :)
Allego foto del sotto cofano, che Tiziano ha definito come semplicemente "osceno"
Un altro sano consiglio che non ho seguito, ma che in futuro terro sempre presente, e di usare zoccoli che si montano dal basso. Quante difficoltá mi sarei risparmiato!

http://picasaweb.google.es/FuchoCrespi/ ... 1377868626
http://picasaweb.google.es/FuchoCrespi/ ... 8935390322

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Messaggio da pipla »

caio Jorge,
bene, dimmi, come ti trovi da neo valvolista :) ?'
volevo dire come va la tua realizzazione , ti soddisfa , quale differenza con il
NAD che si vede nelle foto?

Ciao

remigio
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Messaggio da JJT »

Ciao, manca ancora un bel po di lavoro da fare sul amplificatore, che spero di portare a buon termine "whith a little help of my friends".
Per adesso posso dire che il confronto sia col NAD (che per adesso e anche il pre che pilota il valvolare), sia col fido Audiolab, lo fa preferire al ascolto, almeno su tutto il registro medio, che ha un realismo ed una "piacenza" che non conoscevo con gli altri due, seppur ottimi apparecchi. Ma come ti dico, ho da fare ancora un bel po di lavoro prima di sbilanciarmi. Ma credo che promette molto bene.

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Messaggio da JJT »

Bene, rispondendo a Pipla, sono molto soddisfatto della mia prima realizzazione. Ho scelto un approccio un po controcorrente, con uso de valvole poco frequentate e uno schema circuitale lontano delle convinzioni audiofile.
Non starò qui a fare descrizioni verbali sul suono, e una cosa che odio, e giudico assolutamente inutile. Adesso devo trovare il modo di fare che testimoni indipendenti lo possano ascoltare e riferire le proprie impressioni. Il bestione pesa molto, e non sarà facile, ne economico spedirlo a Milano per prove di ascolto e misure. Vedremo come fare.
Allego dei link lo schema definitivo.
Una cosa che può essere utile a chi , come me , inizia appena a cimentarsi con le valvole:
Non ostante un cablaggio decisamente poco ordinato, e bastato seguire alcune regole più volte dette dagli esperti in diversi TD su AFDT, per avere una completa assenza di ronzii e hum. Unico punto centrale per tutti i ritorni di massa. Cavi di segnale schermati, connettori isolati dallo chassis, percorsi AC per i filamenti bene attorcigliati e spinti sui laterali dello chassis, lontani dai percorsi di segnale. Presumo che uno chassis completamente metallico, può essere stato anche di aiuto per questo risultato.
Adesso, visto questo primo risultato molto positivo, mi preparo a ripetere, ma con una maggior cura della estetica e TU di qualità superiore. Lo schema non si tocca, perché é decisamente vincente.
Non appena disponga di un generatore di segnali valido, da usare assieme al oscilloscopio TEK, cercherò di fare le necessarie misure di risposta in frequenza e distorsione. Sospetto che c'è spazio per una sacco di "fine tuning" che non si puó fare "ad orecchio" in ció che riguarda la NFB rispetto ai diversi TU adoperati.

[http://picasaweb.google.es/lh/photo/JXh ... directlink
http://picasaweb.google.es/lh/photo/8eJ ... directlink
PD : ovviamente per comoditá, nel disegno le discese a massa sono separate, ma nel oggeto reale, vanno tutte a finire al negativo del secondo condensatore di filtro, nel punto segnato GND.

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Attachment: PP P 6Y6 Amp.rar ( 27bytes )
il file e` corrotto! :x


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Messaggio da JJT »

Pardon, problema risolto.
Per qualche ragione che ignoro, non posso fare upload del PDF
!?!
Riferirsi ai link di Picasa.

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Messaggio da UnixMan »

Adesso, visto questo primo risultato molto positivo, mi preparo a ripetere, ma con una maggior cura della estetica e TU di qualità superiore. Lo schema non si tocca, perché é decisamente vincente.


Originariamente inviato da jorge toribio - 20/08/2009 :  13:45:38
schema vincente? mah... IMHO e` solo l'ennesima dimostrazione che a tubi (quasi) qualsiasi cosa fai suona! ; )

(o almeno, suona meglio di (quasi) qualsiasi aggeggio a stato solido).


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schema vincente? mah... IMHO e` solo l'ennesima dimostrazione che a tubi (quasi) qualsiasi cosa fai suona! ; )

(o almeno, suona meglio di (quasi) qualsiasi aggeggio a stato solido).



Originally posted by UnixMan - 20/08/2009 : 17:23:45
:o ZZZZ

Un curioso fenómeno, la presenza di una specie di alone diffuso, colore viola/bluastro, più o meno di fronte alle griglie delle valvole finali, a cosa sará dovuto?

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