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Inviato: 13 mar 2007, 04:50
da drpaolo
PREMESSA: prima di iniziare la descrizione dell'ascolto dell'impianto Full Moss vorrei premettere (ad uso di chi non mi conosce) che:
  • Ho iniziato ad interessarmi dello "stereo"nell'anno 1971
  • Ho iniziato ad interessarmi all' "alta fedelta" nell'anno 1972
  • Mi guadagno da vivere progettando e costruendo apparecchiature elettroniche
  • Per ragioni familiari ho iniziato ad ascoltare musica dal vivo dall'età di 9 anni (polifonia rinascimentale e grande repertorio organistico)
Questo solo per precisare che non sono sceso dal presepe l'altro ieri, che è un po' difficile che scambi la tecnologia evoluta con la magia ("citazione colta" da A.C Clarke) e che -forse- ho qualche familiarità con la musica eseguita e non solo riprodotta.

Come forse saprete sono gentilmente stato invitato dall'Ing. Russo ad ascoltare l'impianto Full Moss e, dato che sono una personcina assai curiosa, ho immediatamente accettato l'invito.
L'Ing. Russo da me conosciuto è persona assai affabile e cordiale, ben lontano dall'imagine di "orco in*****so" che può apparire dai Forum.

L'impianto ascoltato è installato in un normale soggiorno di appartamento condominiale, dalla superficie di circa 28-30 mq non isolato dall'esterno (niente doppie pareti o pavimento flottante).
La sistemazione dell'impianto parte dal collegamento del cavo di alimentazione al contatore ENEL. Tutti i cavi di collegamento di rete, dall'interruttore generale che segue il contatore, sono cavi MOSS.
Le elettroniche utilizzate sono elettroniche commerciali, progettate negli anni '70; il pre pre e il preamplificatore sono a stato solido e il finale di potenza è a tubi (potenza di uscita: 50 W).
Le elettroniche sono "coriandolizzate", cioè divise in tutti gli elementi costituenti (circuito stampato, trasformatore, alimentatore, tubi elettronici ecc). ognuno dei quali è sospeso elasticamente ad un trespolo in alluminio.
Le elettroniche, pur derivando da apparecchi commerciali sono state pesantemente modificate in termini di selezione dei componenti e smorzamento dalle vibrazioni.
I cavi di segnale e di potenza sono cavi MOSS.
Pur con le elettroniche smembrate non si ascolta alcun fruscio e ronzio in assenza (o sovrapposto) al segnale.

Le "casse acustiche" (chiamiamole così) sono a tre vie. il mobile per le note basse è a forma di tronco di piramide, realizzato in fusione di alluminio, con lo spessore di 3 cm
L'altoparlante per le note basse ha un diametro di 17 cm. Gli altoparlanti per le note medie e acute sono sospesi esternamente al mobile.
L'intera struttura è ricoperta di feltro di lana e sospesa su tre "gambe" (tre molle ad aria con il loro serbatoio di espansione).
Il crossover è sospeso elasticamente all'esterno del mobile.

Nella stanza sono disposti i famosi "totem" in feltro e le sedie per l'ascolto; una parete laterale è interamente coperta da una libreria.

La sorgente con cui si sono compiuti gli ascolti è il giradischi MOSS Eldorado sospeso su base sismica MOSS e su molle ad aria, utilizzante una testina Dynavector Karat "integrata" nel braccio di lettura.

La stanza

La stanza di ascolto, pur essendo ben dotata di strutture assorbenti (i famosi "totem") in feltro di lana non ha nulla di una "camera anecoica" (io visitai -è ovvio- una piccola camera anecoica, tempo fà e quindi so come è e come ci si sente all'interno di essa).
Nella stanza si può tenere una normale conversazione tenendo il volume di voce basso o normale e non c'è nulla che la faccia apparire, all'orecchio e al cervello, come un ambiente acusticamente anomalo.

La posizione di ascolto

Il particolare tipo di impianto consente l'ascolto realistico su un fronte sonoro ben più ampio di quello di un normale impianto stereo. La posizione "più compromettente" (vedremo poi perchè) e quella sul vertice del classico triangolo equilatero della stereofonia. In questa posizione nella stanza è presente una poltrona, circondata da strutture asorbenti in feltro.
Nella stanza è presente anche un divanetto, posto in un angolo.

Il materiale musicale

L'ascolto è stato effettuato con dischi di varia età e "lignaggio" (Archiv, EMI, DGG, ma anche i Grandi della Musica di Curcio Editore e altri di musica leggera o rock); con tutti i dischi citati si è realizzato un ascolto "ottimale".
L'ascolto non è stato di tipo "audiofilo-compulsivo" (i primi 10 secondi di ogni brano), ma si è protratto per l'intero brano o per l'intera facciata del disco.

Si dice spesso che gli impianti migliori non possano essere ascoltati con esecuzioni scadenti, perchè di esse verrebbero evidenziati solo i difetti.

Con l'impianto Full Moss abbiamo ascoltato dischi da 50 centesimi (Curcio Editore) ottenendo gli stessi risultati dei dischi di migliore qualità per quanto riguarda la registrazione.
Si è anche ascoltato il classico "disco inascoltabile" sugli impianti stereo classici: un EMI registrato negli anni '70 (dischi "compressissimi" e giudicati di dinamica nulla).

L'unica differenza rispetto agli altri ascolti è stata la comparsa (a mia sensazione) di uno "strato di rumore" pesantemente compresso, ma comunque "separato" dalle linee sonore dell'esecuzione orchestrale originale e pertanto assolutamente non fastidioso.

L'ascolto - generalità

Passiamo adesso alle note di ascolto -durato ben quattro ore- premettendo già che lo stesso si è dimostrato "sconvolgente" (dei pregiudizi, delle credenze, dell'estetica musicale e anche dello spirito).

La prima cosa notevole è questa: normalmente si dice che un buon impianto hi-end "porta l'orchestra (o il gruppo, o il cantante) in casa".
L'impianto Full Moss porta invece l'ascoltatore nell'ambiente in cui il brano è stato registrato.

Questa è LA rivoluzione copernicana dell'ascolto (e non è la sola !).

La seconda cosa notevole che rende l'impianto differente da tuti gli altri, è il fatto che esso svincola completamente dalla posizione di ascolto ottimale.
Se si ascolta nella posizione centrale classica dello stereo si otterrà un immagine "centrale", se ci si sposterà in altre posizioni l'immagine (come a teatro) si sposterà in maniera congruente all'ambiente di ascolto.
Ascoltando da un lato della stanza (nell'angolo) si avrà l'immagine stereo come "vista di lato" in maniera perfetta e tutto questo senza l'implementazione di tecniche DSR o similari negli altoparlanti.
Mi spiego meglio con un piccolo esempio: ascoltando un brano di Alessandro Scarlatti suonato al clavicembalo, l'ascolto dalla posizione centrale mostrava chiaramente il coperchio aperto del clavicembalo, con le corde gravi ed acute pizzicate nel giusto ordine. Ascoltando lo stesso brano dal divano nell'angolo si sentiva chiaramente l'ascolto "dietro il coperchio" del clavicembalo stesso (chi conosce il clavicembalo "dal vivo" sa cosa voglio dire), ma senza alcuna alterazione nella posizione delle corde vibranti.

Sensazione sonora

La sensazione sonora che si ha ascoltando l'impianto Full Moss è intensissima; io credo che il cervello, liberato dalla grande fatica di dover far congruire le informazioni sonore in un ambiente "disturbato" (cfr.: mascheramento) , possa acquisire direttamente il messaggio musicale.
L'effetto può essere devastante, credetemi !
Quando l'Ing. Russo mi descrisse l'impianto, mi parlò della "poltrona centrale" avvertendomi che il sedersi lì avrebbe potuto farmi uscire di testa; al momento pensai: "si, vabbè...", ma poi dovetti ricredermi.

In quella poltrona, direttamente posizionata verso gli altoparlanti, l'eliminazione del mascheramento provoca al cervello una specie di sovraccarico di sensazioni che non passa attraverso la mediazione culturale (non saprei descrivere altrimenti l'effetto).
In parole povere, anche un tipo come me che ha la sensibilità media di un orso marsicano, si è ritrovato quasi a piangere all'ascolto della Suite Scozzese di Bruch, eseguita da David Oistrakh,senza poter costringere la parte cosciente del cervello ad erigere una barriera tra me e le emozioni.
Quello che sto dicendo non fa parte di una recensione hi-end, ma è piuttosto qualcosa che richiede uno studio neurologico (e non sto affatto scherzando !)

Dinamica dell'impianto

Questo nuovissimo metodo di ascolto, che non pertiene più la sfera dell'acustica o dell'elettronica, causa anche una revisione del concetto di dinamica.

La dinamica di questo impianto non è più una "variazione di livelli sonori", ma si può descrivere come "una variazione di intensità espressiva" (non si può andare oltre, a parole, bisogna ascoltare).
Voglio solo far notare però come un ascolto di quattro ore in ambiente condominiale, comprendente brani di grande orchestra (Rossini e Wagner) "percepiti" a livello di intensità e dinamica reali non è stato seguito da una visita di vicini inferociti armati di nodoso randello (eppure mi si dice che gli ascolti dimostrativi, nei giorni precedenti, son andati avanti fino alle due di notte).
Evidentemente alti livelli di SPL non sono condizione necessaria e sufficiente per far percepire al cervello la dinamica e il livello delle esecuzioni orchestrali dal vivo.

Parlerò anche "dei bassi" del sistema Full Moss, dato che alcuni hanno manifestato perplessità rispetto alle potenzialità di riproduzione dell'altoparlante da 17 cm.
I bassi ci sono, e ci sono tutti; non sono i bassi delle minicasse, ma sono bassi veri, di grande orchestra.
I timpani del crescendo della sinfonia del Guglielmo Tell di Rossini sono stati entusiasmanti e riprodotti a livello reale, come pure la pedaliera dell'organo nella Passacaglia e Fuga di Giovanni Sebastiano Bach.

Ridefinizione dell'estetica musicale

L'ascolto delle nuove incisioni sull'impianto Full Moss dovrebbe essere reso obbligatorio per ogni critico musicale. L'intensità della sensazione sonora e la percezione della dinamica espressiva reale (quella che è scritta sulla partitura e non quella che deriva dal passaggio della corrente nelle giunzioni) rendono l'ascolto della musica riprodotta un evento "reale".
Non è più il disco che si ascolta (cioè un surrogato), ma è l'evento riprodotto nell'ambiente originale, che si ascolta.
E' il privilegio di poter ascoltare Oistrakh, o Richter, o De Andrè (non più ascoltabili in concerto); è il privilegio dei re, che potevano avere i migliori esecutori nelle loro magioni (non stò esagerando, credetemi !).
Piuttosto che ascoltare degli esecutori mediocri dal vivo è molto meglio ascoltare i grandi del passato con questo impianto; in questo caso e con questo impianto -e solo in questo caso e con questo impianto- il disco batte nettamente l'ascolto dal vivo (vedete bene se non si deve riscrivere l'estetica della musica; la buonanima di T.W. Adorno mi perdonerà).
Un piccolo e sciocco esempio: ho chiesto di ascoltare il Concerto Brandeburghese n° 1 di G.S. Bach, nell'esecuzione di Karl Richter; è un disco che conosco bene e che, fin dalla gioventù mi è parsa un esecuzione un po' troppo meccanica e teutonica.
Ebbene, nell'ascolto con il Full Moss ho scoperto un'espressività dei primi violini e una cantabilità incredibile, che mi ha fatto rivalutare questa esecuzione come esecuzione di primissimo ordine.
Fate bene attenzione: ho parlato di espressività e cantabilità, caratteristiche della musica eseguita e non di timbro o setosità, caratteristiche artefatte e artefacibili ?! dell'hi-end...

Conclusioni

So che altri Forumisti hanno organizzato l'ascolto dell'impianto in questione, per cui le conclusioni saranno tratte anche da loro e si confronteranno con le mie, però una cosa in libera coscienza la voglio dire, facendo un po' violenza al mio carattere di ligure chiuso:

BELIN .... LORENZO RUSSO E' UN GENIO !

Cordialmente.

Paolo Caviglia

Inviato: 13 mar 2007, 06:18
da gluca
Che marca era la poltrona? :D

Scusa, sono un folletto. Grazie per le impressioni. Invidia qui per l'esperienza che naturalmente vorrei aver fatto anche io. Mi chiedo se l'ing. Russo esponga anche comunemente in fiere e mostre o negozi specializzati dato che io non ci ho acchiappato molto delle congetture teoriche che sono dietro il suo impianto ed uno sguardo ed ascolto di persona aiuterebbe molto. Hai/avete info in merito?

Cosa hanno di particolare i cavi MOSS?

OH! Anche io ascolto musica fino a tardissimo ed i vicini non si sono ancora lamentati ... e la manopola gira spesso in senso orario.

Già Luca

---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------

Inviato: 13 mar 2007, 12:20
da drpaolo
Gianluca, ti rispondo volentieri:
Che marca era la poltrona?
Non lo so, era una comune poltrona stile "nonnina del Gatto Silvestro". :D

In realtà la "lunga" descrizione introduttiva che tu bonariamente sottolinei è voluta, perchè nella mia vita audiofila ho scoperto diverse volte che noti nomi della critica audio italiana ed estera (alcuni ancora attivi) si sono inventate recensioni con tanto di "alti setosi" e "bassi avvolgenti" su apparecchi che hanno visto solo in fotografia.
Io l'impianto l'ho visto, l'ho analizzato con occhio tecnico (ho risparmiato la lunghissima tiritera sui particolari costruttivi e sugli elementi "secondari" ) e mi sono accorto che lì c'è Scienza e Tecnica (ed Elettrotecnica) a profusione.
Non so quanti recensori audio italiani sarebbero in grado di fare altrettanto.
Mi chiedo se l'ing. Russo esponga anche comunemente in fiere e mostre o negozi specializzati
Non credo, ma questo dovresti chiederlo a lui.
Cosa hanno di particolare i cavi MOSS?
Essi realizzano, a detta del costruttore, il massimo grado di isolamento possibile nei confronti dei disturbi EMC.

Il claim del brevetto è riportato in un thread di VideoHiFi, assieme alla descrizione della tecnica costruttiva.
OH! Anche io ascolto musica fino a tardissimo ed i vicini non si sono ancora lamentati ... e la manopola gira spesso in senso orario.
Mi dici, in privato, cosa gli hai infilato nel loro impianto dell'acqua potabile ? :D :D :D

I miei vicini si sono lamentati verbalmente con l'amministratore del condominio perchè, stando davanti alla mia porta di ingresso sentono "quella musica da chiesa" (César Franck).

Cordialmente.

Paolo Caviglia

Inviato: 13 mar 2007, 12:55
da Luc1gnol0
E' possibile dare un "peso" alle singole componenti della tecnica MOSS?

Provo a spiegarmi (con difficoltà): con l'ing. Russo hai parlato di se e quale sia l'influenza (sul risultato complessivo), che so, della sospensione elastica di ogni componente, dell'assorbimento di ogni emissione "non diretta", e via dicendo?

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Ciao, Luca

Inviato: 13 mar 2007, 13:15
da drpaolo
E' possibile dare un "peso" alle singole componenti della tecnica MOSS?
Non credo, perchè Russo dichiara che per ogni componente dell'impianto si è raggiunto il "limite teorico".

L'effetto diretto sulla percezione dovuto all'assenza (o alla riduzione all'estremo) del mascheramento per suono correlato che causa quella intensissima percezione del messaggio musicale, è dato dalle prestazioni dell'impianto nel suo complesso.

L'ing. Russo non sa spiegarsi perchè ciò avvenga, ma l'effetto (nel cervello dell'ascoltatore) avviene lo stesso :) . Io ne sono testimone.
E non solo io; mi è stato detto che un notissimo personaggio del mondo musical-stereofonico italiano si è messo a piangere, su quella poltrona.

A parziale consolazione mi è stato detto che, come non ci sono limiti "in alto" all'ottimizzazione, non ci sono neanche limiti "in basso".
L'effetto, cioè, incomincia a manifestarsi anche con i primi interventi di ottimizzazione per l'eliminazione del mascheramento.
D'altronde i limitati interventi che io ho già effettuato sul mio impianto mostrano in nuce quello che poi ho constatato sull'impianto ottimizzato.

Questa è una consolazione di non poco conto, chè se no sarei roso da una malsana invidia verso i proprietari del Full Moss. :D

So già comunque dove andranno a parare le mie scelte da autocostruttore, da ora in poi. ;)

Cordialmente.

Paolo Caviglia

Inviato: 13 mar 2007, 13:53
da MBaudino
<<So già comunque dove andranno a parare le mie scelte da autocostruttore, da ora in poi. >>


Leggendo varie considerazioni su Epidauro, scritte da chi aveva ascoltato il full Moss, immaginavo che la strada fosse 'segnata'; magari anche incisa nel bronzo. I primi passi di Nullo e tuoi indicavano precisi riscontri.

Naturalmente non capisco il perchè delle scelte fatte da Russo; molte cose mi sembrano ancora 'impossibili', pur essendoci ampie evidenze che avvengano :) : cavi schermati anche magneticamente a congiungere elettroniche aperte come cozze appese su uno socglio con degli elastici, diffusori in teoria non in grado di riprodurre bassi ecc. ecc. Diciamo che ho il vantaggio dell' ignoranza: sapendo ben poco, non devo liberarmi del peso di tanti sacrifici fatti per imparare.

Non ho dubbi su quelli che saranno i riscontri degli altri che andranno a sentire il full Moss.
A questo puro che fare? Ha ancora un senso provare un ccs a confronto di una induttanza o se è meglio un totem piuttosto che un catodo comune, etc?
Quali strade per trovare un compromesso accettabile in una normale casa -se esiste un compromesso-?

Mauro

Inviato: 13 mar 2007, 14:18
da drpaolo
Mauro, vallo ad ascoltare l'impianto ! Non ti fidare delle mie sensazioni, perchè sono mie (questo è la causa della non invarianza: l'inserimento dell'ascoltatore nella catena. L'evento NON ACCADE fino a che l'ascoltatore -e il suo cervello- non sono presenti nell'ambiente in cui l'impianto funziona).

L'ascoltatore è quindi L'ANELLO INDISPENSABILE della catena degli avvenimenti che portano alla sensazione musicale. Di qui l'invito ad ascoltare con le tue orecchie.

Per quanto riguarda le considerazioni tecniche: di elettrotecnica c'è nè in "quantità industriale" :) nell'impianto e tutte le scelte sono volute.
Non il minimo bullone è avvitato a caso ;)

Detto ciò alcune scelte possono apparire contraddittorie, ma ovviamente non lo sono. Le risposte sono state precise, addirittura riguardanti la migliore geometria di posa dei cavi di alimentazione elettrica dell'impianto domestico per un impianto no compromise.

Io la mia scelta l'ho fatta, ma è la mia scelta per l'appunto e non è per niente scollegata dal perseguimento del rigore tecnico nelle "scelte progettuali" delle elettroniche che eventualmente costruirò.

Cordialmente.

Paolo Caviglia

Inviato: 13 mar 2007, 14:38
da Luc1gnol0
A questo puro che fare? Ha ancora un senso provare un ccs a confronto di una induttanza o se è meglio un totem piuttosto che un catodo comune, etc?
Sul senso, credo che sia sempre possibile sperimentare: immagino che avrai nuovi risultati, nuovi parametri, nuove interpretazioni.

Quel che voglio dire è che ammesso tu possa (puoi avere vincoli, non avere i materiali, non essere bravo, esser recalcitrante) eliminare quei 30-40dB di mascheramento, tuttavia anche prima di eliminarli di certo non avevi miglioramenti di questa (enorme) entità, dalle varie sperimentazioni. Andrebbero semplicemente rieseguite nel nuovo sistema di riferimento.

Lo stesso ing. Russo sembra non abbia mai smesso di sperimentare sulle elettroniche.

Al recente Top Audio, una piccola cosa che mi ero ripromesso di fare era di procurarmi quello che mi risulta essere l'unico articolo dell'ing. Russo apparso su una rivista specializzata, la FdS NON Blue Press (n.° 86).

A parte che non spezzettate nei post, e non inframmezzate ad elettroshock per "educare" sciocchi, molte sue idee si capiscono forse meglio in quella forma (o forse è solo repetita juvant!), anche allora furono redatte le impressioni di ascolto del cd. "Full Moss", e che non ho riportato a paragone dell'esperienza di drpaolo perché, dovendo venir inserite in un contesto diverso, essendo scritte da un giornalista specializzato, ed essendo leggermente (LEGGERISSIMAMENTE) diverse da quelle di Paolo Caviglia, la cosa poteva prestarsi a fraintendimenti sul senso, ed io non ho più voglia di vedere l'ing. Russo recitare il teatrino dell'orco incazz*so.

La cosa relativamente interessante in quella sorta di "recensione" è leggere gli accenni alle "differenze" che sembrano esserci rispetto al setup attuale, e riguardo alle elettroniche per esempio si può intuire come il pianto credo di Bebo Moroni sulla sedia "Alien" dell'ing. Russo sia avvenuto ad elettroniche NON coriandolizzate, ed immagino molto meno modificate nei componenti di quanto siano oggi (si parla daltronde del 2001).

Un altro aspetto da tenere presente è che mi pare che la scelta dei componenti "commerciali", presenti nel cd. "Full Moss", è sempre stata fatta "nel" e "dal" "Full Moss": almeno così mi sembra, a leggere gli strali dell'ing. Russo nei confronti di Dynavector "rea" di avergli cambiato non so cosa nel generatore della Karat, o gli inviti a procurarsi non ricordo quale pre-pre (forse Dynavector ancora).
Insomma, il cd. "Full Moss" è sia un concetto, sia un sistema di riferimento all'interno del quale tornare a vagliare tutte le scelte. Imvho.

Infine, ma probabilmente sbaglio, non ho finora letto dall'ing. Russo che egli attualmente abbia raggiunto il "limite teorico" della catena di amplificazione (almeno pre-pre RIAA esclusa): anche per questo mi sembra di poter dire che eventualmente spazio tu ne abbia, per esercitare quella parte della passione di autocostruire che è aggiuntiva e diversa da quella di ascoltare sempre meglio.
Quali strade per trovare un compromesso accettabile in una normale casa -se esiste un compromesso-?
Originariamente inviato da MBaudino - 13/03/2007 : 08:53:17
Io personalmente sto immaginando una sorta di grande meccano a cui appendere tutto ciò che mi sia possibile (per un'idea dell'incastellatura si può fare riferimento alle immagini delle elettroniche di Thomas Mayer su SP16). Non so dove infilarci il talco però, al momento. :oops:

In attesa di capire qualcosa di più di quei (tanti) concetti della "scienza della riproduzione dei suoni musicali" che una mente debole d'acchito, e anche dopo molte capocciate, non riesce ad intendere.

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Ciao, Luca

Inviato: 13 mar 2007, 15:07
da drpaolo
anche allora furono redatte le impressioni di ascolto del cd. "Full Moss", e che non ho riportato a paragone dell'esperienza di drpaolo perché, dovendo venir inserite in un contesto diverso, essendo scritte da un giornalista specializzato, ed essendo leggermente (LEGGERISSIMAMENTE) diverse da quelle di Paolo Caviglia, la cosa poteva prestarsi a fraintendimenti sul senso
La cosa non mi sorprende particolarmente, perchè anch'io ho scisso i due piani:

Ascolto dove la sensazione emozionale è fortissima e non mediata da considerazioni intellettuali (e in questo -non sapevo di Moroni- la risposta emozionale sembra esattamente la stessa) e

Descrizione dove la mediazione cultural-intellettuale è prevalente e un giornalista ha linguaggio e metafore differenti da quelle di un tecnico.

Guardando le cose sotto questo aspetto non trovo particolari contraddizioni.
Insomma, il cd. "Full Moss" è sia un concetto, sia un sistema di riferimento all'interno del quale tornare a vagliare tutte le scelte. Imvho.
A mia precisa domanda: "ma tu con questo impianto rompi il giochino dell'audiofilo smanettone, perchè rendi impossibile ogni modifica", mi è stato risposto che le modifiche e le migliorie sono sempre possibili e ce ne sarebbero diverse da proporre all'impianto da me ascoltato (sempre nell'ambito della "filosofia MOSS").
anche per questo mi sembra di poter dire che eventualmente spazio tu ne abbia, per esercitare quella parte della passione di autocostruire che è aggiuntiva e diversa da quella di ascoltare sempre meglio.
Su questo concordo, non fosse altro che è possibile arrivare al sistema completo passando attraverso gradi intermedi; l'unico vincolo che mi pare ineludibile è quello di disporre di un ambiente dedicato.

Cordialmente.

Paolo Caviglia

Inviato: 13 mar 2007, 19:09
da Luc1gnol0
Guardando le cose sotto questo aspetto non trovo particolari contraddizioni.
Solo per evitare fraintendimenti: nemmeno pensavo a contraddizioni, ma a solo a differenti risultati (seppur congruenti) dell'esperienza personale di ascolto, per altro dovendo tenere in debito conto che tra le due "recensioni" sono intercorsi ben sei anni (di lavoro).
mi è stato risposto che le modifiche e le migliorie sono sempre possibili e ce ne sarebbero diverse da proporre all'impianto da me ascoltato (sempre nell'ambito della "filosofia MOSS").
E' qualcosa di simile a quello che avevo in mente (e tieni presente, la mia "debole" mente) nel thread sulle misure: all'interno della, definiamola così per il momento, "vecchia scienza", quella della risposta in frequenza, dei suoi assiomi, delle sue premesse, si misuravano certe cose in un certo modo, cercando poi di inferirne dei risultati, degli schemi di predicibilità (espressione non tecnica).

Se posso permettermi di riassumere così, l'ing. Russo ha posto in dubbio la validità dell'operare le scelte nel dominio della frequenza in favore di quello del tempo: ha confutato le premesse, così come Hubble (credo) risolse il paradosso di Olbers. Affermando l'universo non è eterno, non è tempo invariante. Ora come allora ritorna il tempo come concetto cardine (o scardinante).

In realtà a me sembra che germi in tal senso c'erano pure nel Radiotron del '38 da me citato in quell'occasione: la misura della THD, la misura principe di quelle nel dominio della frequenza, non doveva considerarsi indicativa di alcunché, una volta soddisfatti dei larghi requisiti minimi, nei confronti dell'ascoltatore.

Da allora molti (cito solo Otala) si sono affannati a cercare sostituti della THD nel dominio della frequenza, e penso a mauropenasa quando rimprovera a plovati di non aver ancora escogitato, definito un segnale di prova adeguato a fare delle misure di risposta in frequenza.

Se, a parte l'ing. Russo, nessuno ha detto "neghiamo che tutto ciò che accade nel dominio della frequenza abbia un impatto univoco e decisivo nei confronti dell'ascoltatore", al riguardo ho anche un ulteriore problema (e mi riallaccio alle domande di Mauro, ed alla mia risposta più intuita e meno meditata).

A me personalmente, che sono debole di mente (e non lo dico nè per piaggeria, nè per sfottere l'ing. Russo: lo so da me che sono un gran somaro, né mi era parso di aver cercato di nasconderlo) manca un passo successivo alla presa di coscienza.
Mi è stato "erroneamente" (virgolette d'obbligo) insegnato a fare certe cose, chiamiamole misure, ad applicare certi concetti, chiamiamole tecniche costruttive, sulla base di un certo impianto teorico, chiamiamolo colapasta.
Oggi esistono e, se sì, quali sono delle verifiche alla mia portata per effettuare "esperimenti" nel diverso dominio del tempo?
Qual'è la completa teoria da imparare mi sembra, al momento, al di fuori della mia portata (visto che nemmeno ho mai imparato bene la "vecchia scienza").
Su questo concordo, non fosse altro che è possibile arrivare al sistema completo passando attraverso gradi intermedi; l'unico vincolo che mi pare ineludibile è quello di disporre di un ambiente dedicato.
Originariamente inviato da drpaolo - 13/03/2007 : 10:07:15
Se si parla di F.1, o anche di F.3, lo capisco perfettamente: se si parla di SUV, berline o corriere, è sempre ineludibile?

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Ciao, Luca

Inviato: 13 mar 2007, 23:25
da mariovalvola
io sono contento per la tua esperienza.
Sono contento che ci siano vere novità nel nostro mondo

Sono contento che ci siano approcci alla riproduzione domestica diversi (non mi permetto di proporre gerarchie o quant'altro)

Spero che ci possa esser un confronto pacato e formativo senza offese e barricate .



Mario Straneo

Inviato: 14 mar 2007, 00:17
da Piercarlo
Spero che ci possa esser un confronto pacato e formativo senza offese e barricate.

Mario Straneo


Originariamente inviato da mariovalvola - 13/03/2007 :  18:25:32
Ecco, appunto... qui sta il punto!

Ciao
Piercarlo

Inviato: 14 mar 2007, 01:49
da Giaime
Apperò!

Molto interessante. Personalmente mi associo all'idea-richiesta di Luca:
A me personalmente, che sono debole di mente (e non lo dico nè per piaggeria, nè per sfottere l'ing. Russo: lo so da me che sono un gran somaro, né mi era parso di aver cercato di nasconderlo) manca un passo successivo alla presa di coscienza.
Mi è stato "erroneamente" (virgolette d'obbligo) insegnato a fare certe cose, chiamiamole misure, ad applicare certi concetti, chiamiamole tecniche costruttive, sulla base di un certo impianto teorico, chiamiamolo colapasta.
Oggi esistono e, se sì, quali sono delle verifiche alla mia portata per effettuare "esperimenti" nel diverso dominio del tempo?
Qual'è la completa teoria da imparare mi sembra, al momento, al di fuori della mia portata (visto che nemmeno ho mai imparato bene la "vecchia scienza").
Posto che io sicuramente, sulla "vecchia scienza", ho ancora meno voce in capitolo 8)


Saluti termoionici
Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org

Inviato: 14 mar 2007, 02:37
da Piercarlo
Apperò!
... un'esperienza assolutamente incredibile... vero? C'è più di un punto che lascia perplessi...

Vi racconto un aneddoto su un fatterello capitatomi da ragazzino.

Era la prima metà degli anni settanta, tempo di olimpiadi. E tempo di primi televisori a colori (che io e molti altri potevamo soltanto sognare).

Era pure il tempo che venivano venduti degli "occhialoni" da mettere davanti al TV per trasformare miracolosamente un povero bianco e nero in un TV color.

Un pomeriggio era in corso la premiazione al podio di una gara in cui uno dei posti era stato vinto dall'Italia.

Ero talmente desideroso di vedere l'avvenimento a colori che a un certo ho cominciato a immaginare TALMENTE BENE i colori delle bandiere e di vari oggetti che.... vedevo DAVVERO a colori. Talmente davvero da convincermi quasi di avere un TV color mascherato da bianco e nero...

La cosa durò un buon quarto d'ora finché la telecamera non riprese delle bandiere di cui non conoscevo i colori - e quindi non li potevo nemmeno immaginare... E così il "magico tv a colori" torno ad essere il povero piccolo tv bianco e nero che era sempre stato....

Ecco, il racconto dell'ascolto di Paolo, con il "clavicembalo che si sente suonare dietro" mi ha ricordato proprio quella vecchia esperienza....

Quali sono i reali limiti del nostro cervello nell'ALTERARE la percezione di una realtà ritenuta troppo povera e prosaica rispetto alle attese? - Acustiche, visive, tattili..

Lascio a voi il piacere di pensarci e, se vi interessa approfondire, cercate i testi di un certo Milton Erickson, un medico molto famoso ed esperto in faccende di suggestione... Penso che risulterà per tanti una lettura abbastanza interessante.

Ciao
Piercarlo

Inviato: 14 mar 2007, 02:43
da mariovalvola
non voglio fare l'avvocato delle cause perse. Conoscendo i liguri, posso dire che sono diffidenti e disincantati del loro. Ho avuto il piacere di conoscere di persona Paolo. Non è una persona suggestionabile. E' lontano mille miglia dal tipico audiofilo desideroso di provare un orgasmo auricolare multiplo.


Mario Straneo

Inviato: 14 mar 2007, 02:56
da hobbit
Io non ho mai ascoltato qualcosa del genere e probabilmente da comune mortale mai avrò occasione.
Mi chiedo a parte la fedeltà timbrica e compagnia bella, tutta questa informazione spaziale che viene descritta in questo post è possibile che sia contenuta nel semplice segnale stereo?
Ciao,

Francesco

Inviato: 14 mar 2007, 02:57
da Piercarlo
non voglio fare l'avvocato delle cause perse. Conoscendo i liguri, posso dire che sono diffidenti e disincantati del loro. Ho avuto il piacere di conoscere di persona Paolo. Non è una persona suggestionabile. E' lontano mille miglia dal tipico audiofilo desideroso di provare un orgasmo auricolare multiplo.


Mario Straneo


Originariamente inviato da mariovalvola - 13/03/2007 :  21:43:38
Guarda che per essere suggestionabili non occorre nulla di speciale. Le basi su cui "entra" una suggestione e si insedia nel cervello sono puramente neurolinguistiche. Per essere suggestionabili basta semplicemente essere intelligenti (e basta: non occorre essere geni!) e avere la capacità di apprendere una lingua. Un ipnotista esperto e pratico (come SOSPETTO sia alla fine il nostro "ingegnere") è in grado di impartire suggestioni (e di fartele accettare soprattutto se sei stato - anche solo implicitamente - preparato ad accoglierle... e dai discorsi fatti in precedenza da Paolo direi che era non solo "cotto" ma addirittura "lessato") senza che tu neppure te ne accorga.

Credimi, sapendo come fare, è molto più facile di quello che si pensa. Quasi come bere un bicchier d'acqua.

Gli altri sono liberi di credere quello che gli pare ma per me, anche in base ad altri indizi emersi (come il pianto di Moroni, se corrisponde a verità), non esiste più alcun mistero. Definitivamente: non abbiamo a che fare con un problema tecnico o scientifico ma solo di manipolazione delle percezioni (o meglio della valutazione che ad esse si da) delle persone.

Ciao
Piercarlo

PS - Non me ne voglia Paolo e non si senta in alcun modo "sminuito": poteva capitare a chiunque e non soltanto a lui in particolare. Gli è andata bene... tutto qui.

Inviato: 14 mar 2007, 03:00
da Piercarlo
Io non ho mai ascoltato qualcosa del genere e probabilmente da comune mortale mai avrò occasione.
Mi chiedo a parte la fedeltà timbrica e compagnia bella, tutta questa informazione spaziale che viene descritta in questo post è possibile che sia contenuta nel semplice segnale stereo?
Ciao,

Francesco


Originariamente inviato da hobbit - 13/03/2007 :  21:56:10
Definitivamente... NO! - Ed è stato questo l'elemento che mi ha dato più da pensare del racconto di Paolo.

Ciao
Piercarlo

Inviato: 14 mar 2007, 03:01
da mariovalvola
L'ascolto domestico è un imbroglio dei sensi , e non potrebbe essere altrimenti. :D :D :D L'impianto migliore è quello che crea l'illusione migliore...quindi?

Mario Straneo

Inviato: 14 mar 2007, 03:51
da Luc1gnol0
... un'esperienza assolutamente incredibile... vero? C'è più di un punto che lascia perplessi...
Originariamente inviato da Piercarlo - 13/03/2007 : 21:37:40
A me solo una cosa lascia perplessi, Piercarlo: le affermazioni tue di questo post e dei successivi.

Paolo Caviglia potrà o meno esser stato "manipolato", qui però si tratta di dover tener conto anche delle esperienze "parziali" di diversi soggetti che l'ing. Russo non lo hanno mai visto, e che riportano esperienze congrue e concordanti: per restare a questo forum cito Roberto e Riccardo. O la suggestione funziona anche a distanza di tempo e di spazio?

Tu al contrario hai compiuto un'equilibrismo degno del film "The Prestige": a prescindere da un qualunque dato di fatto, ci hai spiegato tutta la scienza dell'ing. Russo su ipotesi del tutto arbitrarie ed indimostrabili, sulle chiacchiere, sui tuoi ricordi di bambino (veri?), sul nulla: la tua si che sarebbe definibile come "suggestione", che quasi scivola in una sorta di attacco personale.

Solo che, a parte il senso comune ed una serie di conoscenze generiche, non si capisce dall'alto di quale scienza tu riesca a destituire di fondamento le teorie e le tecniche dell'ing. Russo, senza averle nemmeno affrontate nel discorso (e se realmente le conosci nemmeno lo so, e non lo pongo in questione). Tutto ciò appare, per citare Mauro Penasa, molto poco serio, come se implicitamente tu ritenessi che con le tue analisi (?) si possa vedere tutto il mondo che ci circonda, ben oltre l'elettronica ed il trattamento dei segnali elettronici.

A questo riguardo ribadisco che trovo le tue ultime affermazioni così vuote di qualsivoglia senso pratico/utilitaristico per chi ti legge in cerca di informazioni (come il sottoscritto), che se questa fosse una tribuna non esiterei ad apostrofarle con termini come "fandonie": e chi ha avuto a che fare con me e con l'ing. Russo, da Mario a Roberto, da Piergiorgio allo stesso Paolo Caviglia, sa bene cosa penso del summenzionato ingegnere, soprattutto del suo lato umano come mostrato su Internet. Per cui, ritengo possa essere chiaro, che non sia certo per simpatia o piaggeria nei suoi confronti che scrivo queste cose ora.

Mi spiace se dicendo così risulto in qualche modo "pesante": ti assicuro che non ho intenzione di attaccare - a mia volta - te sul piano personale, non ne ho motivo né voglia. Discuto le idee così come le hai espresse.
Secondo me molto male.

--- --- ---
Ciao, Luca

Inviato: 14 mar 2007, 05:01
da Giaime
Ah ma è tutta una truffa allora?

Apperò! Acciderbolina! Perdindirindina.

Quindi l'unico fesso che ce le ha messe le molle etc etc sono stato io? 8)

E ci ho creduto! Oppofferbacco si sentiva meglio!? Realtà, finzione, riproduzione, ipnosi?!

Che mattacchioni, ohpofferbacco che mattacchioni!!!! :D :D :D


Saluti termoionici
Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org

Inviato: 14 mar 2007, 07:23
da Piercarlo
Paolo Caviglia potrà o meno esser stato "manipolato", qui però si tratta di dover tener conto anche delle esperienze "parziali" di diversi soggetti che l'ing. Russo non lo hanno mai visto, e che riportano esperienze congrue e concordanti: per restare a questo forum cito Roberto e Riccardo. O la suggestione funziona anche a distanza di tempo e di spazio?
Ti puoi ripondere da solo: quanta pubblicità vedi in TV ogni giorno? Ed è tutta messa lì solo per scaricare le tasse? Comunque non è questo il punto. Il punto è che, per come l'ha raccontata Paolo, è un evento acustico che semplicemente, in un impianto stereofonico, *non esiste e non può esistere*. Ora Paolo non lo conosco ma non per questo mi permetto il lusso di dargli dell'imbroglione alla prima affermazione improbabile che fa (e ne ha fatte una marea: praticamente ha descritto un impianto di riproduzione del suono *tridimensionale* che allo stato attuale della tecnica *non esiste alcun modo di costruire *, tantomeno con due soli canali, punto); piuttosto preferisco pensare che si sia lasciato in qualche modo suggestionare. E non lo penso affatto come "male minore" ma proprio perché sono convinto che sia proprio questo che è accaduto (ed è possibile che accada per chiunque: non esistono invulnerabili).

Quanto al signor Russo, potrà essere un ingegnere quanto vuole e per chi vuole ma per me, visti i suoi metodi di "dialogo", rimane un buzzurro fatto e finito, il cui unico mestiere che gli consentirei di fare è appioppargli scopa e secchio e mandarlo a lavare i pavimenti. Ce ne sono già di ingegneri che lo fanno obtorto collo: almeno questo lo farebbe PERCHE UMANAMENTE SE LO MERITA. Punto.

....sui tuoi ricordi di bambino (veri?)
Sissignore. Contrariamente a molti altri, non mi faccio nessun problema a non essere fatto "tutto di un pezzo". E non ho nessun problema ad ammettere che la mia percezioni della realtà può anche essere alterata.
Solo che, a parte il senso comune ed una serie di conoscenze generiche, non si capisce dall'alto di quale scienza tu riesca a destituire di fondamento le teorie e le tecniche dell'ing. Russo.
Io non ho "destituito" alcunché. Anche perché qui si ciarla tanto di "teorie e tecniche" di questo signor Russo senza poi spiegare un granché, a parte sciaquarsi le gengive con paroloni "invarianti" e simili: cosa affermano queste teorie? Dove le trovo descritte in modo chiaro, comprensibile NON FRAMMENTARIO e riproducibili per conto mio? Ha scritto qualche testo, libro, trattato, pubblicazione scientifica liberamente consultabile con dati di fatto verificabili ed eventualmente contestabili? Esistono esperimenti altui che corroborino le sue teorie? Esiste una bibliografia?
Io finora di questo Russo ho sentito solo piaggerie di vario genere - "genio" era la più sobria - senza poi indicare un motivo qualsiasi perché lo dovrei considerare tale. Vuole essere considerato qualcosa in più degli altri? Dimostri con i fatti (e non solo con i sentito dire propagandati tra amici) di valere più degli altri. Punto

A me, in tutta franchezza, questo signor Russo è sembrato soltanto quello che Teslacoil, fin troppo gentilmente, ha definito un "imbonitore" che, a parte fare frasi ad effetto sulla necessità di capovolgere "dominio della frequenza" e "dominio del tempo" senza motivarle e sfuggendo a ogni richiesta di quantificare le sue affermazioni con misure e dati verificabili da terzi, non ha detto poi chissà cosa.
Il giorno in cui andando in una libreria come la Hoepli (o in una libreria universitaria di ingegneria) troverò un testo in cui questo signor Russo spiega e motiva le sue teorie sarò disposto a rivedere la mia opinione su di lui. Altrimenti, in mancanza di altri fatti, considererò questo signor Russo un tizio qualunque che posso tranquillamente fare a meno di conoscere. Se poi altri, in questo disgraziato "mondo audio", hanno bisogno di "miti" per sopravvivere... bhe, questo è un problema loro, non mio.
che se questa fosse una tribuna non esiterei ad apostrofarle con termini come "fandonie"
L'hai fatto. Sei contento? Sì? Ok, contento tu, contenti tutti.


Mi spiace se dicendo così risulto in qualche modo "pesante": ti assicuro che non ho intenzione di attaccare - a mia volta - te sul piano personale, non ne ho motivo né voglia. Discuto le idee così come le hai espresse.
Secondo me molto male.
.

Ok, allora lascia che ti dica una cosa che secondo me dovrebbero tenere bene a mente tutti. Qualunque sia il sistema di credenze e riferimenti ideali di ciascuno, per gli altri sono SEMPRE E SOLTANTO opinioni, non codici, norme o tavole della legge da seguire. Io, in tutta questa faccenda, non ho espresso NIENT'ALTRO che le impressioni che mi hanno fatto le parole e i comportamenti dei personaggi coinvolti... stop.

Se poi dal mio punto di vista ho avuto la stessa impressione che ebbe un certo bambino quando vide passare un certo imperatore - che cioè la gente ciarlava di vestiti inesistenti - non ci posso proprio fare niente: è una mia impressione e, in mancanza di meglio, me la tengo così com'è, punto.
L'impressione peraltro l'ho espressa senza alcuna intenzione di offendere nessuno ne direttamente ne indirettamente. Posso solo dire che io non ho vitelli d'oro, vacche sacre o scimmie d'argento da adorare e proteggere dai "miscredenti"; se gli altri li hanno è un problema loro, non mio.
L'unica cosa che posso fare per venire incontro a costoro è mentire sapendo di mentire ma allora, visto che devo evitare di calpestare un "vestito" che non riesco in alcun modo a vedere, datemi le istruzioni per l'uso... altrimenti non so proprio che pesci pigliare. Grazie.

Ciao
Piercarlo

Inviato: 14 mar 2007, 14:01
da drpaolo
Gentile ?! Piercarlo, io e lei non siamo familiari, non ci siamo mai invitati reciprocamente a pranzo e a cena, non ci siamo neanche mai visti una volta.

Cosa le fa pensare di potermi apostrofare nel modo in cui mi ha apostrofato ?
Io, peraltro, sono anche più anziano di lei, per cui esigo, anche per questo, un po' di rispetto.

Da quello che lei scrive, mi sembra che lei non abbia avuto alcuna esperienza di ascolto dell'impianto di cui trattasi.

Dall'alto delle sue conoscenze in materia di "manipolazione della mente" (peraltro datate, perchè la bibliografia attuale riporta acquisizioni molto più aggiornate di neuroscienziati ed etologi) le pare

sensato e razionale

affermare che :
  • Io sarei stato manipolato e suggestionato (e lei non conosce, ne ha mai visto Lorenzo Russo).
  • L'impianto di Russo non può funzionare.
Le sue sono affermazioni apodittiche ( Apodittico: di discorso, di atteggiamento: dogmatico, che non ammette critiche - Dizionario De Mauro Paravia) , non le mie.

Lascio ai forumisti, che sono intelligenti, capire chi tra noi due (io e lei) ha rispettato il metodo scientifico.

Io ho cercato di studiare e capire la teoria che sta dietro al sistema, ho formulato delle ipotesi e poi ho compiuto l'esperimento (l'ascolto).
Lei, dalla sua seggiola dietro il PC, senza aver studiato nè verificato nulla , nè tantomeno ascoltato, sentenzia invece che sono tutte balle.
Io non voglio assolutamente toglierle la facoltà di dire ciò; lascio anche qui ai forumisti di AudioFaidaTe il compito di decidere chi -tra noi due- è più credibile.

Egregio Piercarlo, ho letto dal suo profilo che lei si occupa di "prestampa". Bravo, continui ad occuparsi di prestampa e lasci l'elettronica a chi lo fa di mestiere. Il fatto che lei affermi con tanta sicurezza che sul disco stereo non ci sono informazioni di ambiente mi fa affermare questo.

Il brevetto originale di A.D. Blumlein (anno 1931) non prevedeva esplicitamente l'inserimento di informazioni di ambiente all'interno delle registrazioni binaurali, ma prevedeva eventualmente la creazione di un espansione artificiale dell'immagine, per dare la sensazione di una maggiore "ambienza" (le dice nulla il termine shuffler ?).

Se lei si prendesse la briga di informarsi un po', invece che spandere letame su persone che lei non conosce, saprebbe che il problema delle informazioni di ambiente contenute come sottoprodotto :) (diciamo così) sui dischi stereofonici, ha creato diversi problemi ai progettisti di preamplificatori (settaggio ottimale dei filtri antirumble) e di altoparlanti (le dice nulla la TDS di R. "Dick" Heyser ?) da almeno 30 anni a questa parte.
Se le informazioni di ambienza non fossero nei dischi, perchè non limitare la banda passante del sistema stereo a 6 KHz, al di sopra del formante più elevato in frequenza ?

Come vede per questa volta mi sono fatto le mie ragioni in maniera decisa, ma più o meno pacata; la prossima volta non sarà così.

Gradirei, in privato, perchè il Forum non è di nostra proprietà personale, un suo messaggio di chiarimento.

Paolo Caviglia

Inviato: 14 mar 2007, 15:41
da Luc1gnol0
Ti puoi ripondere da solo
Originariamente inviato da Piercarlo - 14/03/2007 : 02:23:24
Non sapendo quanto possa esser utile provare a puntualizzare il tuo lungo post, anche perché tutto quello che potevo dire mi pare di averlo già detto, mi riallaccio alla mia ultima frase "Secondo me molto male" e peraltro mi riferirò in gran parte ai tuoi post precedenti.

Semplificando con l'accetta, dire "io non ci credo", o solo "non mi pare possibile", è cosa diversa dal dire "sei stato ingannato da un abile ipnotista".

In un modo affermi un solo significato, opinabile e personale ma leggittimo, in relazione alla descrizione di un'esperienza sensoriale di un'altra persona (il "fatto" per cui si discute è *solo* questo).

Nell'altro mi pare che tu affermi ben due o tre significati insieme, e che non si riferiscono all'esperienza sensoriale riportata, ma vanno oltre, con annessa espressione di un giudizio di valore su (almeno) due persone, e non sull'esperienza in sè, ed ha bisogno di leggittimazioni logiche (che, a me pare, tu semplicemente non porti: parli solo di convinzioni personali, non fatti accertabili, non dimostrazioni logiche).

Espressa nel modo concreto in cui l'hai messa, la seconda forma assomiglia, secondo me, ad un paralogismo: e per certi termini usati, lesivi della dignità di altre persone, è espressa "Secondo me molto male".

Il calpestare l'amor proprio delle persone, lascialo per favore ad altri personaggi.

--- --- ---
Ciao, Luca

Inviato: 14 mar 2007, 15:56
da riccardo
Vorrei imporre (imporre?) anzi, suggerire, un sereno stop a questo dialogo.

Mi permetto di pontificare:

L'intemperanza allontana la conoscenza, il dubbio avvelena l'aria.
L'uno, a volte, provoca l'altro.

Qualcuno, dal singolare sviluppo di questa discussione dovrebbe trarre argomento per riflettere quanto gratuite sono le offese lanciate ad innocenti, e quanto possa meritare altrettanto sgradevoli insinuazioni.
In questa sottile schermaglia, affoga la voglia di condividere conoscenza e amicizia.
Vorrei dire: nessuno nasce imparato.

Le molle: metalliche, sono anni che le ho messe sotto ai cdp. funzionano.
Gli elastici, pure.
Palla al centro.

Saluti

R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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Inviato: 14 mar 2007, 16:15
da audiofanatic
Ti puoi ripondere da solo
Originariamente inviato da Piercarlo - 14/03/2007 : 02:23:24
Non sapendo quanto possa esser utile provare a puntualizzare il tuo lungo post, anche perché tutto quello che potevo dire mi pare di averlo già detto, mi riallaccio alla mia ultima frase "Secondo me molto male" e peraltro mi riferirò in gran parte ai tuoi post precedenti.

Semplificando con l'accetta, dire "io non ci credo", o solo "non mi pare possibile", è cosa diversa dal dire "sei stato ingannato da un abile ipnotista".

In un modo affermi un solo significato, opinabile e personale ma leggittimo, in relazione alla descrizione di un'esperienza sensoriale di un'altra persona (il "fatto" per cui si discute è *solo* questo).

Nell'altro mi pare che tu affermi ben due o tre significati insieme, e che non si riferiscono all'esperienza sensoriale riportata, ma vanno oltre, con annessa espressione di un giudizio di valore su (almeno) due persone, e non sull'esperienza in sè, ed ha bisogno di leggittimazioni logiche (che, a me pare, tu semplicemente non porti: parli solo di convinzioni personali, non fatti accertabili, non dimostrazioni logiche).

Espressa nel modo concreto in cui l'hai messa, la seconda forma assomiglia, secondo me, ad un paralogismo: e per certi termini usati, lesivi della dignità di altre persone, è espressa "Secondo me molto male".

Il calpestare l'amor proprio delle persone, lascialo per favore ad altri personaggi.

--- --- ---
Ciao, Luca


Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 14/03/2007 : 10:41:33
Un tavolo
quattro/cinque persone
una caraffa di vino
bicchieri...

questo è lo scenario, sul bancone anche un sacchetto di tarallucci pronti per la bisogna

stiamo parlando di cose un po' aleatorie, non abbiamo nulla su cui disquisire (un po' è colpa di Russo...), parlando di Moss si finisce per cadere nelle diatribe sterili della serie oliodisqualosi/oliodisqualono
La soggettività è padrona del discorso, non c'è metro, chilo, Hertz, Ohm o altrà unità di misura a supportare tesi, la base stessa della teoria Moss è la negazione delle unità di misura... e voi vi scannate per una cosa del genere?

E' una cosa senza senso, vi rendete conto?
A uno piace, all'altro no, a uno serve all'altro no, è un po' come il fegato alla veneta, a me personalmente fa schifo...

Una caraffa = 1 litro di vino
1 bicchiere = 125cc

8 bicchieri, facciamoci una bevuta...

Oste! ...i taralli!

Filippo

PS la storiella che certe cose non si possono misurare mi fa un po' ridere... un ambiente imbottito di feltro "suonerà" certamente in modo diverso da uno nudo.
Preferirei lasciare "i misteri della fede" alle questioni teologiche

Inviato: 14 mar 2007, 16:33
da MBaudino
Non entro nel merito.

Per il resto, oltre 20 anni di attività professionale mi hanno indicato alcune cose (settore chimica ambientale):
- i fenomeni avvengono indipendentemente dal fatto che siamo o meno in grado di spiegarli. Già è difficle osservarli bene che capirli è spesso in lusso
- nella maggior parte dei casi la soluzione si trova con poca teoria manifesta
- in molto casi chi ha molta teoria non è in grado di proporre alcuna soluzione
- in altri casi chi ha molta teoria non si pone neppure il problema che sia utile trovare una soluzione ad un problema, l' importante è descriverlo
- come p.ti precedenti, ma viene proposta una soluzione finalizzata alla prosecuzione dei propri studi e non alla migliore soluzione del problema
- molti dei giovani laureati sanno usare tutti i sw possibili d simulazione e si credono per questo bravissimi. Se lo dice il software è vero...
- forma e contenuti difficilmente convivono nelle stesse persone
- ci sono in giro troppi pochi quattrini per puntare troppo sulla forma
- bisogna quasi sempre fare affidamento al proprio istinto/esperienza/ sensibilità.
- porsi troppi perchè, allontana dalla risoluzione dei problemi
- non chiedersi mai perchè, porta alla morte cerebrale
- se la permutazione di 100 parametri porta a risultati non troppo dissimili e non soddisfacenti, forse si è sbagliato l' approccio

Avevo proposto a Riccardo di aprire una sezione apposita per i 3d in qualche modo connessi al Russo pensiero, essendo per altro argomenti trasversali alle sezioni classiche. Ovviamente accettabili critiche feroci ed innamoramenti al buio. Unica condizione: trascurare il carattere di Russo. Che il suo carattere sui forum sia formalmente inaccettabile già lo abbiamo detto infinita volte. E chi se ne frega: pragmaticamente puntiamo alla verifica dei contenuti, non mi sembra il guro di passaggio e ritengo utile l' approfondimento.
Purtroppo il pvt x Riccardo non è mai partito, per cui lo ripropongo qui.
Mauro

Inviato: 14 mar 2007, 16:47
da d_oris
approfitto dell'intervento del 'maestro' Filippo (i guru non esistono, i maestri a volte si incontrano) per cercare di dare un contributo costruttivo.

l'autocorrelazione acustica, la memoria temporale dell'evento etc etc sono argomenti molto diffusi nella ricerca acustica accademica.
la ricostruzione spaziale a partire la un segnale binaurale è a tal punto codificata che c'è perfino una normativa ISO in proposito (ISO 3382-A) e sui parametri per misurarla (IACF - inter aural crosscorrelation function, IACC - inter aural correlation, e parametri derivati...)

chi chiede libri sull'argomento, libri d'ingegneria intendiamo, sarà sorpreso dalla scoprire che esistono e che non li ha scritti Russo!

i primi titoli che affrontato questa teoria in modo completo (dove completo vuol dire partire dall'evento, definire cosa sia un evento musicale, capire -guardacaso- che i microfoni tradizionali non bastano, analizzare il comportamento del campo sonoro nell'orecchio esterno e medio, sviluppare un modello coerente di conversione pressione - impulso nervoso tra timpano e coclea, analizzare le onde nervose percapire la coerenza dei parametri) risalgono a più di 20 anni fa. segnalo:

Y.Ando: Concert Hall Acoustics, Springer-Verlag, Heidelberg, 1985;

Y.Ando: Architectural Acoustics, Blending Sound Sources, Sound Fields, and Listeners, AIP Press/Springer-Verlag, New York, 1998

Ando, l'autore, è a capo di un gruppo di ricerca che progetta teatri in tutto il mondo e la facoltà di ing. dell'università di Kobe è diventata un riferimento per tutta la ricerca in questo ambito.

vi segnalo un articolo in pdf che ritengo introduttivo e che riassume un po' di questa ricerca:
http://www.jtdweb.org/journal/2002/001_ando.pdf

chi avrà la pazienza di leggerlo scoprirà che tanti argomenti caldi di queste discussioni sono tranquillamente formalizzati senza troppi misteri. se la cosa è di vostro interesse posso segnalare 2-300 articoli in merito (sono coperte praticamente tutte le riviste internazionali di acustica, compresa una 'rivistaccia di settore' :-) come il Sound and Vibration Journal - su cui potete leggere se avete la pazienza tutto quello che vi interessa sulle Nuove Scienze di Riproduzione di nonmiricordocosa).

Dario

Inviato: 14 mar 2007, 16:59
da drpaolo
Di fronte a tanta scienza mi sorge spontanea una domanda:

ma se queste cose si sapevano già dai proverbiali 20 anni di ricerca, come mai gli impianti stereo attuali, nel 99,99999999 % dei casi (ne escludo solo uno, come potete immaginare) :D non le hanno mai implementate ?

Mi viene in mente una delle rispostacce del mitico Aloia, in replica ai suoi critici:

" Ma noi queste cose le sapevamo giaaaaaaaaaaaaa........ E allora, se le sapevate, perchè non le avete inserite nei vostri apparecchi ?"

Saluti.

Paolo Caviglia

Inviato: 14 mar 2007, 17:07
da riccardo
Mauro, ho letto il pvt msg, mi scuso per non averlo riscontrato, ma avevo e ho bisogno di riflettere assieme ai miei colleghi.
Aprire una sezione dedicata a fenomeni psicoelettroacustici, vuol dire prima di tutto, per noi, farlo in modo proficuo per i lettori, e gradevole e soddisfacente anche per chi scrive.
Per esempio, condizione necessaria, IMHO, all'apertura della sezione, è che CESSI ogni forma di Xposting, e che, VOGLIO DIRLO, l'Ing RUSSO SI ISCRIVA DA NOI.
Insomma, il rispetto di quelle condizioni per cui audiofaidate.org esiste.
Ovviamente, quanto sopra è solo la mia opinione.
Invito alla discussione pubblica utenti e moderatori, e "chiamati in causa"


Saluti

R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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Inviato: 14 mar 2007, 17:25
da Piercarlo
Egregio Piercarlo, ho letto dal suo profilo che lei si occupa di "prestampa". Bravo, continui ad occuparsi di prestampa e lasci l'elettronica a chi lo fa di mestiere. Il fatto che lei affermi con tanta sicurezza che sul disco stereo non ci sono informazioni di ambiente mi fa affermare questo.

Originariamente inviato da drpaolo - 14/03/2007 :  09:01:19
Ci sono le informazioni provenieni da *DUE* canali, non da quaranta.

Per il rispetto... chi rispetto vuole rispetto porti. Quanto al giudicare da "dietro la poltrona del PC" lei ha fatto lo stesso con me quando ho solo *accennato* a Grundig e Ambrosini. Siamo pari.

E al riguardo io, tanto per precisare, non ho risposto facendo tutta la cagnara che mi sta facendo lei ne ho cercato di sminuirla sulla base di presunzioni di sapere ciò che conosce o non conosce: per quel che ne so, lei può fare un mestiere QUALUNQUE ma questo NON mi autorizza a pensare che lei non sappia di cosa parla. Per piacere faccia lo stesso con me. Ok? Io parlo SOLO di ciò che so e quando le so... E non attacco mai nessuno a priori o per partito preso. Invece del suo amico Russo si può dire che, su questo aspetto, pecca quantomeno di stile.

Arrivederci
Piercarlo

Inviato: 14 mar 2007, 17:30
da riccardo
signori, questo è un intervento d'uffficio:
ESIGO che la discussione fra Voi cessi immediatamente
Invito, suggerendole, alle reciproche scuse, ma il tutto deve avvenire in privata sede.
NON ripeterò oltre questo invito.


Saluti

R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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Inviato: 14 mar 2007, 17:51
da Davide
Di fronte a tanta scienza mi sorge spontanea una domanda:

ma se queste cose si sapevano già dai proverbiali 20 anni di ricerca, come mai gli impianti stereo attuali, nel 99,99999999 % dei casi (ne escludo solo uno, come potete immaginare) :D non le hanno mai implementate ?

Saluti.

Paolo Caviglia


Originally posted by drpaolo - 14/03/2007 :  11:59:33
A me, Paolo, pare abbastanza chiaro: il problema della riproduzione audio "di qualità estrema", domestica e non, a livello scientifico, tecnologico, professionale, accademico, ecc. non se lo caga praticamente nessuno.

L' "industria", o quello che oggi resta di..., ovvero l'unica entità in grado di mettere in campo finanziamenti adeguati a ricerche ed applicazioni in tali direzioni, guarda - ovviamente - ai possibili ritorni e quindi..... si orienta ad altro!

Qui, per citare un paragone caro a Lorenzo Russo, stiamo parlando della Formula 1..... il problema è che nel nostro caso (purtroppo) non esiste il campionato, non esiste la FIA, non esistono gli sponsor, non esistono le squadre e..... pure gli spettatori sono quattro gatti!

Quando Mauro dice:

- ci sono in giro troppi pochi quattrini per puntare troppo sulla forma

... a me sembra che ce ne siano ancora meno per puntare troppo sulla sostanza!!

Ciao

Davide

Inviato: 14 mar 2007, 17:53
da Piercarlo
signori, questo è un intervento d'uffficio:
ESIGO che la discussione fra Voi cessi immediatamente
Invito, suggerendole, alle reciproche scuse, ma il tutto deve avvenire in privata sede.
NON ripeterò oltre questo invito.


Saluti

R.R.
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Originariamente inviato da riccardo - 14/03/2007 :  12:30:59
Ok, porgo le scuse richieste alle persone interessate. In ogni caso, per quel che mi riguarda, non interloquirò ulteriormente con loro, né pubblicamente né privatamente. La faccenda per me si chiude qui. Punto.

Avrei però una richiesta da fare ai moderatori: fare appunto i moderatori, possibilmente PRIMA che si arrivi ai piatti rotti. Se si sa che ci sono argomenti che, per qualsiasi ragione, sono ritenuti "sensibili" o non "adatti al pubblico", si intervenga preventivamente senza farsi troppe paranoie di apparire "censori".
Meglio conoscere fin da subito una restrizione chiara ed esplicita sugli argomenti di cui è possibile discutere che scontrarsi dopo, a cose fatte, con un limite che, implicitamente dato per scontato, poi scontato non lo è per niente. Nel caso non fosse chiaro: meglio una onesta dittatura che una democrazia zoppa.

Saluti
Piercarlo

Inviato: 14 mar 2007, 18:03
da drpaolo
Riccardo, fammi il piacere, se non sei in grado di valutare chi ha fatto l'offesa e chi l'ha subita per piacere, cancellami immediatamente da questo Forum.

(questa è una richiesta ufficiale, grazie).

Cordiali saluti.

Paolo Caviglia

Inviato: 14 mar 2007, 18:08
da Luc1gnol0
chi chiede libri sull'argomento, libri d'ingegneria intendiamo, sarà sorpreso dalla scoprire che esistono
Originariamente inviato da d_oris - 14/03/2007 : 11:47:27
Sig. d_oris: hands on means hands down! :D

Che tu sappia, c'è qualcosa di comprensibile, o meglio, di (praticamente) utile all'autocostruttore generico e (molto) ignorante? :oops:

--- --- ---
Ciao, Luca

Inviato: 14 mar 2007, 18:20
da riccardo
Paolo e Piercarlo e tutti.
NOn cancello , e io non potrei, nessuno.
Il mio intervento è solo volto a eliminare dalla discussione atteggiamenti non consoni alla armoniosa prosecuzione della stessa.
Nessun argomento è interdetto, nulla è censurato.
Ma è nostro compito e intento che i dialoghi vadano verso direzioni culturalmente evolute e proficue per gli iscritti.
NOn sono il solo a sapere che ogni possibilità di progresso naufraga nella polemica.
Mi pare assolutamente legittimo farvi notare che questo è il mio TERZO intervento in questo 3D, ma credo che non sia difficile tornare a toni più sereni, riflettendo alcuni secondi prima di scrivere.




Saluti

R.R.
--------------------------------
Atomo e vuoto sono in noi
-------------------------------

Inviato: 14 mar 2007, 18:31
da PPoli
Probabilmente, anzi voglio pensare sicuramente, c'è stata un'incomprensione.
Del resto capita tra gli umani quando manca un linguaggio ed una esperienza comune, e l'argomento purtroppo per questo si presta a possibili incomprensioni.

Il tentativo di Filippo di rasserenare gli animi mi sembrava ben congegnato.
Per metterci del mio mi impegno a fornire la bottiglia, o la caraffa, di vino per la riconciliazione.

Il contributo di tutti è importante, e personalmente ho apprezzato sinora quello di entrambi i "contendenti" (spero di non offendere nessuno con questo termine.

Ad animi caldi chiedere dall'esterno scuse reciproche è opera ardua, mi è capitato lo scorso anno che la mia bimba abbia litigato con una coetanea (cinque anni). Non so chi avesse ragione in quel caso, ma quando ho chiesto a mia figlia di scusarsi lei si è rifiutata categoricamente. Sul momento sono rimasto perplesso ma poi non me la sono sentita di insistere.

A pressioni sanguinee più contenute spesso le cose appaiono sotto un'altra luce.

Una nota: ho osservato che quando ci si prende a "schiaffoni verbali" si passa dal "tu" al "lei", forse derivando un'atteggiamento televisivo dei politici. Nessun pregiudizio sull'una o sull'altra persona, se vogliamo usiamo l'una o l'altra indifferentemente, ma questo "cambio" mi suona poco cordiale. Spero nessuno dica "ha iniziato lui" anche su questa osservazione, altrimenti la cancello.

Inviato: 14 mar 2007, 18:38
da plovati
vi segnalo un articolo in pdf che ritengo introduttivo e che riassume un po' di questa ricerca:
http://www.jtdweb.org/journal/2002/001_ando.pdf

Originally posted by d_oris - 14/03/2007 :  11:47:27
Ehi, ma Pompoli lo conosco!
E' quello di intraigiarun!!

vediamo se si iscrive ad audiofaidate...

_________
Piergiorgio

Inviato: 14 mar 2007, 21:54
da gluca
vediamo se si iscrive ad audiofaidate...
Speriamo
chi avrà la pazienza di leggerlo scoprirà che tanti argomenti caldi di queste discussioni sono tranquillamente formalizzati senza troppi misteri.
Ho appena finito di leggerlo. Suppongo che ci sia ben altro, come già sospettavo. Ma mi sfugge l'obiettivo di base, e cioè:

1) costruire un sistema per la riproduzione (sia un impianto domestico o le volte di un teatro) che sia in grado di amplificare il più fedelemente possibile le informazioni del disco od il suono degli strumenti dal vivo (ed ha senso sforzarsi di misurare il misurabile) ...

2) oppure un sistema che si adatti meglio o dia il migliore risultato a valle anche della interpretazione che diamo al suono anche se strumentalmente ha basse performance (e qui le misure diventano meno strumentali ... vedasi appunto l'articolo ad esempio)

Quando parlo di sistema ci metto dentro anche l'ambiente.

A dire il vero avevo questo dubbio anche prima. Ora è ancora meno chiaro.

Ed il sistema MOSS quale dei due persegue?

OH! Alla fine per me conta divertirmi ed ascoltare un pò di musica mentre faccio altro e non mi siedo in estatica contemplazione quindi ho un metro di giudizio e dubbi diversi forse dagli altri.

Ciao
Gianluca

---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------

Inviato: 15 mar 2007, 05:26
da d_oris
rispondo con qualche ora di ritardo.

in ambito 'pro' ci sono molte apparecchiature, o forse dovrei dire 'sistemi' che tengono conto di tutto questo. per es. il sistema Lares della Lexicon è stato progettato su queste basi.
http://www.lares-lexicon.com/

inoltre molta della ricerca che sta alla base della compressione audio tiene conto di questi aspetti, in senso inverso ovviamente, quindi si cerca di far arrivare il minimo delle informazioni sfruttando il fatto che il cervello, integrando (con la crossocorrelazione), appiattisce alcuni aspetti. prova contraria è il fatto, per es., che gli mp3 non hanno capacità di ricostruzione scenica.

vorrei però far notare che non mi sto mettendo a smitizzare le realizzazioni moss, il mio discorso verte su aspetti che si intersecano con le problematiche di moss, ma che non si sovrappongono totalmente. non parlo infatti si sospensioni elastiche etc etc ma solo di percezione sonora come 'storia' di un evento.

laddove c'è l'esigenza di intervenire a livello psicoacustico (riverberi, proecessori d'ambiente, compressione mp3...) le aziende si sono dovute interessare al problema e lo hanno fatto.

Inviato: 15 mar 2007, 12:13
da drpaolo
In realtà la prima applicazione di questo tipo è abbastanza antica e-vado a memoria- risale forse all'inizio anni '80

A quell'epoca Berkowitz, che era uno dei ricercatori della AR sviluppò un sistema equalizzatore autoadattativo che, sulla probabile base degli studi di R.H (non voglio più citarlo, mi è venuto a noia)- avrebbe dovuto essere in grado di compiere l'equalizzazione ambientale in ambito non invariante.

A quell'epoca le memorie digitali avevano capacità irrisorie, per cui il cassone di prova era zeppo di schede di memoria cablate wire wrap ! (da qualche parte dovrei avere ancora le foto).

L'industria non ne fece probabilmente niente, sia per i costi, sia perchè, in effetti, il sistema non poteva funzionare (bene).

Quello che nel sistema Moss è inspiegabile al momento (almeno per me) è l'effetto moltiplicatore della percezione che si ottiene all'ascolto in assenza di mascheramento per suono correlato.

E' una cosa che mi ha molto stupito, perchè è giunta totalmente inaspettata.

E' chiaro che nessuno ha mai indagato su un effetto simile, in assenza di strumenti con cui ricrearlo (ma ora gli strumenti ci sono).

La settimana prossima il quotidiano La Stampa, nell'inserto Tuttoscienze (l'unico inserto scientifico degno di nota nel panorama della stampa quotidiana italiana :twisted: ) pubblicherà un numero speciale sui meccanismi neurologici di percezione ed elaborazione cerebrale del suono musicale .

Speriamo che li si trovi qualche indicazione bibliografica utile.

Cordiali saluti.

Paolo Caviglia

Inviato: 15 mar 2007, 12:37
da Luc1gnol0
Quello che nel sistema Moss è inspiegabile al momento (almeno per me) è l'effetto moltiplicatore della percezione che si ottiene all'ascolto in assenza di mascheramento per suono correlato.
Originariamente inviato da drpaolo - 15/03/2007 : 07:13:26
Un aspetto del sistema MOSS che non metto ancora a fuoco (per evidenti limiti posso appunto limitarmi solo ad una sorta di "visualizzazione") è l'incidenza del design del diffusore (c'è un altro thread aperto al riguardo, lo so).

La questione è forse banale: posto che a livello intuitivo mi sembrano chiari quali potrebbero essere i meccanismi per cui le vibrazioni possono mascherare o mascherano il segnale inciso, e come ugualmente quello che da alcuni è chiamato il tempo di riverbero del "sistema" diffusori-ambiente ugualmente può mascherare o maschera il segnale inciso, viceversa quali potrebbero essere i motivi per cui la MOSS è arrivata ad un sistema a 3 vie con un woofer di 17cm?
Sono motivi di ordine generale o piuttosto legati alle dimensioni dello specifico ambiente?
Se mi è più percepibile la ragione di una scelta in favore di una sorgente con emissione solo (o il più possibile) diretta, mi è meno facile capire la "bocciatura" di sorgenti più o meno estese.

Anche l'espressione "mode shape" (dell'acronimo MOSS) e la reazione polemica dell'ing. Russo sul proprio forum, ai commenti di Mauro Penasa sui modi di percepire le frequenze (o certe frequenze) "in pressione" in un altro thread, mi instillano ulteriori dubbi, che non ho elementi per approcciare.

Avete link al riguardo, da segnalare magari in PM per aderire alla richiesta di Riccardo di evitare il crossposting, di discussioni o descrizioni di questa parte della tecnica MOSS?

--- --- ---
Ciao, Luca

Inviato: 15 mar 2007, 14:44
da riccardo
Piccolo chiarimento in relazione alla nostra richiesta di evitare il cross-posting.
E' chiaro che noi siamo on line per essere letti anche da coloro che non intervengono o non sono intervenuti nei vari 3D.
Al di fuori delle regole di netiquette, capirete bene che postare link rende DIFFICILE la lettura, anche in ragione del fascino e della complessità dell'argomento trattato.
Quindi, dal momento che non è difficile da fare, quando voi ritenete di esservi imbattuti, nel web, in uno scritto contenente informazioni interessanti, siete liberi copiarlo, incollarlo, citando la fonte.
In questo modo sono sicuro che ne guadagnerebbe sia la sintesi che la capacità di analisi, e allo stesso tempo, il 3d potrà considerarsi completo e anche stampabile.
Non dimenticate MAI di citare la fonte, sia per un forma di doveroso tributo, sia per informare i lettori che esistono altre possibilità di informarsi e discutere.


Saluti

R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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Inviato: 15 mar 2007, 15:06
da gluca
sistema Lares della Lexicon è stato progettato su queste basi.
http://www.lares-lexicon.com/
Sono molto interessanti i documenti contenuti nella libreria tecnica della Lares. Nel caso vi siano sfuggiti ... conviene darvi una lettura attenta.



Grazie per il link.

---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------

Inviato: 15 mar 2007, 20:03
da sparacchia
...................PS la storiella che certe cose non si possono misurare mi fa un po' ridere... un ambiente imbottito di feltro "suonerà" certamente in modo diverso da uno nudo.
Preferirei lasciare "i misteri della fede" alle questioni teologiche


Originariamente inviato da audiofanatic - 14/03/2007 :  11:15:01
Ridi, ridi.....della tua ignoranza ! :D :D :D
Evidentemente non conosci il concetto di misura e tutte le sue conseguenze. :)
Incomincia a chiederti che cosa e' un osservabile e quando una grandezza fisica e' osservarbile e quando no......il primo a capire questa cosa fu Galieo Galiei...:o

Pierpaolo.

Inviato: 15 mar 2007, 20:22
da Luc1gnol0
Evidentemente non conosci il concetto di misura e tutte le sue conseguenze
Originariamente inviato da sparacchia - 15/03/2007 : 15:03:48
Forse potrebbe rivelarsi più utile (senz'altro utile per me) se, invece di maieutica ed ironia, tu potessi dire cosa hai capito tu del concetto di misura, di cosa sia osservabile tramite una misura, come, quando: io imparerei qualcosa, anche senza pormi delle domande a cui per formazione e cultura mi sembra di non poter rispondere esattamente.

--- --- ---
Ciao, Luca

Inviato: 15 mar 2007, 20:59
da audiofanatic
...................PS la storiella che certe cose non si possono misurare mi fa un po' ridere... un ambiente imbottito di feltro "suonerà" certamente in modo diverso da uno nudo.
Preferirei lasciare "i misteri della fede" alle questioni teologiche


Originariamente inviato da audiofanatic - 14/03/2007 : 11:15:01
Ridi, ridi.....della tua ignoranza ! :D :D :D
Evidentemente non conosci il concetto di misura e tutte le sue conseguenze. :)
Incomincia a chiederti che cosa e' un osservabile e quando una grandezza fisica e' osservarbile e quando no......il primo a capire questa cosa fu Galieo Galiei...:o

Pierpaolo.


Originariamente inviato da sparacchia - 15/03/2007 : 15:03:48
e chi è Galieo Galiei??? :twisted:

gradirei la si smettesse di creare del gran fumo intorno a cose semplici, le misure sono semplicemente misure, le deduzioni e le conclusioni cui ci possono portare sono altra cosa, e un insieme di misure possono tranquillamente NON essere lo specchio fedele di una DEDUZIONE da loro generata, poichè le misure sono istantanee molte volte bidimensionali mentre il pensiero umano può portare l'interpretazione alle quattro dimensioni, unire i punti è compito del ricercatore, e spiegare il metodo usato e le deduzioni in modo chiaro e univoco è indispensabile per dare sostanza alla comunicazione.

Riguardo all'osservabile e al non osservabile, sono le solite ST****ATE con cui un qualche guru di turno può pensare di intortare qualche gonzo, magari per vendergli un sistema invariante, infatti quello che non varia è il bilancio economico totale, una cifra esce dalla tasca del gonzo e la stessa entra in quella del guru, siamo in presenza di un sistema invariante a somma zero perfetto :D

Filippo

PS invece di sparare a zero sulle misure (o perchè non le si sa fare o perchè non le si sa interpretare) consiglio la lettura di un testo semplice ma fondamentale al riguardo: J. Bertin, La grafica e il trattamento grafico dell’informazione, ERI, Torino 1981

Inviato: 15 mar 2007, 21:08
da sparacchia
Evidentemente non conosci il concetto di misura e tutte le sue conseguenze
Originariamente inviato da sparacchia - 15/03/2007 : 15:03:48
Forse potrebbe rivelarsi più utile (senz'altro utile per me) se, invece di maieutica ed ironia, tu potessi dire cosa hai capito tu del concetto di misura, di cosa sia osservabile tramite una misura, come, quando: io imparerei qualcosa, anche senza pormi delle domande a cui per formazione e cultura mi sembra di non poter rispondere esattamente.

--- --- ---
Ciao, Luca




Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 15/03/2007 :  15:22:43
Un osservabile e' una grandezza fisica che puo' essere misurata.

Dato un oggetto fisico nel senso piu' generale, esso puo' essere caratterazzato mediante poche grandezze fisiche. Il problema e' che (questo si presento' per la prima volta con l'avvento dell'elettromagnetismo ed il concetto di campo) non tutte le grandezze fisiche sono osservabili perche' ad esempio non sono quantita' reali ma tuttavia sono indispensabili per eleborare la teoria.
Tornando agli osservabili nel contesto di una teoria generale, puo' tornare comodo oppure e' indispensabile effettuare su di loro delle trasformazioni. Affiche' la teoria sia valida e' NECESSARIO che tali osservabili siano INVARIANTI per tali trasformazioni.
Per cui se si verifica una non invarianza tutto va a farsi benedire.


Questi sono alcuni dei concetti che sono alla base della Scienza in generale e quella dell' Ing. Russo in particolare.
Pierpaolo.

Inviato: 15 mar 2007, 21:12
da sparacchia
...................PS la storiella che certe cose non si possono misurare mi fa un po' ridere... un ambiente imbottito di feltro "suonerà" certamente in modo diverso da uno nudo.
Preferirei lasciare "i misteri della fede" alle questioni teologiche


Originariamente inviato da audiofanatic - 14/03/2007 : 11:15:01
Ridi, ridi.....della tua ignoranza ! :D :D :D
Evidentemente non conosci il concetto di misura e tutte le sue conseguenze. :)
Incomincia a chiederti che cosa e' un osservabile e quando una grandezza fisica e' osservarbile e quando no......il primo a capire questa cosa fu Galieo Galiei...:o

Pierpaolo.


Originariamente inviato da sparacchia - 15/03/2007 : 15:03:48
e chi è Galieo Galiei??? :twisted:

gradirei la si smettesse di creare del gran fumo intorno a cose semplici, le misure sono semplicemente misure, le deduzioni e le conclusioni cui ci possono portare sono altra cosa, e un insieme di misure possono tranquillamente NON essere lo specchio fedele di una DEDUZIONE da loro generata, poichè le misure sono istantanee molte volte bidimensionali mentre il pensiero umano può portare l'interpretazione alle quattro dimensioni, unire i punti è compito del ricercatore, e spiegare il metodo usato e le deduzioni in modo chiaro e univoco è indispensabile per dare sostanza alla comunicazione.

Riguardo all'osservabile e al non osservabile, sono le solite ST****ATE con cui un qualche guru di turno può pensare di intortare qualche gonzo, magari per vendergli un sistema invariante, infatti quello che non varia è il bilancio economico totale, una cifra esce dalla tasca del gonzo e la stessa entra in quella del guru, siamo in presenza di un sistema invariante a somma zero perfetto :D

Filippo

PS invece di sparare a zero sulle misure (o perchè non le si sa fare o perchè non le si sa interpretare) consiglio la lettura di un testo semplice ma fondamentale al riguardo: J. Bertin, La grafica e il trattamento grafico dell’informazione, ERI, Torino 1981


Originariamente inviato da audiofanatic - 15/03/2007 :  15:59:37
Delirio allo stato puro....:o:o

Inviato: 15 mar 2007, 21:24
da audiofanatic
Evidentemente non conosci il concetto di misura e tutte le sue conseguenze
Originariamente inviato da sparacchia - 15/03/2007 : 15:03:48
Forse potrebbe rivelarsi più utile (senz'altro utile per me) se, invece di maieutica ed ironia, tu potessi dire cosa hai capito tu del concetto di misura, di cosa sia osservabile tramite una misura, come, quando: io imparerei qualcosa, anche senza pormi delle domande a cui per formazione e cultura mi sembra di non poter rispondere esattamente.

--- --- ---
Ciao, Luca




Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 15/03/2007 : 15:22:43
Un osservabile e' una grandezza fisica che puo' essere misurata.

Dato un oggetto fisico nel senso piu' generale, esso puo' essere caratterazzato mediante poche grandezze fisiche. Il problema e' che (questo si presento' per la prima volta con l'avvento dell'elettromagnetismo ed il concetto di campo) non tutte le grandezze fisiche sono osservabili perche' ad esempio non sono quantita' reali ma tuttavia sono indispensabili per eleborare la teoria.
Tornando agli osservabili nel contesto di una teoria generale, puo' tornare comodo oppure e' indispensabile effettuare su di loro delle trasformazioni. Affiche' la teoria sia valida e' NECESSARIO che tali osservabili siano INVARIANTI per tali trasformazioni.
Per cui se si verifica una non invarianza tutto va a farsi benedire.


Questi sono alcuni dei concetti che sono alla base della Scienza in generale e quella dell' Ing. Russo in particolare.
Pierpaolo.



Originariamente inviato da sparacchia - 15/03/2007 : 16:08:46

Quello che magari andrebbe detto è che si possono applicare queste "basi della scienza" anche alla cottura degli spaghetti, cioè dove non serve a una mazza!
Qualche anno fa un matematico ha dimostrato perchè la tartina imburrata che ti scivola dalle mani cade sempre col lato imburrato sul pavimento. FANTASTICO!
Abbiamo rivoluzionato il concetto di colazione (breakfast per gli esterofili)...

Ma domandiamoci invece perchè la gente ascolta musica col cellulare... non è che certo gurismo d'accatto ha schifato i più, i quali si sono guardati intorno, hanno esclamato un bel mavaffanc... e si sono infilati gli auricolari???

Ragazzi, scendete dal pero! troppo onanismo mentale se non rende ciechi certamente rende sordi! ascoltatevi un po' di buona musica e datevi una calmata...

Filippo

Inviato: 15 mar 2007, 21:27
da audiofanatic
...................PS la storiella che certe cose non si possono misurare mi fa un po' ridere... un ambiente imbottito di feltro "suonerà" certamente in modo diverso da uno nudo.
Preferirei lasciare "i misteri della fede" alle questioni teologiche


Originariamente inviato da audiofanatic - 14/03/2007 : 11:15:01
Ridi, ridi.....della tua ignoranza ! :D :D :D
Evidentemente non conosci il concetto di misura e tutte le sue conseguenze. :)
Incomincia a chiederti che cosa e' un osservabile e quando una grandezza fisica e' osservarbile e quando no......il primo a capire questa cosa fu Galieo Galiei...:o

Pierpaolo.


Originariamente inviato da sparacchia - 15/03/2007 : 15:03:48
e chi è Galieo Galiei??? :twisted:

gradirei la si smettesse di creare del gran fumo intorno a cose semplici, le misure sono semplicemente misure, le deduzioni e le conclusioni cui ci possono portare sono altra cosa, e un insieme di misure possono tranquillamente NON essere lo specchio fedele di una DEDUZIONE da loro generata, poichè le misure sono istantanee molte volte bidimensionali mentre il pensiero umano può portare l'interpretazione alle quattro dimensioni, unire i punti è compito del ricercatore, e spiegare il metodo usato e le deduzioni in modo chiaro e univoco è indispensabile per dare sostanza alla comunicazione.

Riguardo all'osservabile e al non osservabile, sono le solite ST****ATE con cui un qualche guru di turno può pensare di intortare qualche gonzo, magari per vendergli un sistema invariante, infatti quello che non varia è il bilancio economico totale, una cifra esce dalla tasca del gonzo e la stessa entra in quella del guru, siamo in presenza di un sistema invariante a somma zero perfetto :D

Filippo

PS invece di sparare a zero sulle misure (o perchè non le si sa fare o perchè non le si sa interpretare) consiglio la lettura di un testo semplice ma fondamentale al riguardo: J. Bertin, La grafica e il trattamento grafico dell’informazione, ERI, Torino 1981


Originariamente inviato da audiofanatic - 15/03/2007 : 15:59:37
Delirio allo stato puro....:o:o


Originariamente inviato da sparacchia - 15/03/2007 : 16:12:13
bravissimo, vedo che ci siamo capiti, non è facile trovare chi riesce a leggere tra le righe al primo colpo ;)

Filippo

Inviato: 15 mar 2007, 21:33
da plovati
Caro dottor Pierpaolo, benvenuto.

Non ti conosco (uso il tu perchè è stato fatto notare che usare il lei nei forum è pre di attacco). Mi sembra di capire però da alcuni tuoi interventi disponibili in rete che sai fare molto di meglio che essere arrogante e basta.

Ci sono un paio di discussioni aperte sulle teorie di Russo, potresti contribuire portando argomentazioni ed esperienza in quelle, senza trasformare l'intero forum in un Palio di Siena della Rossitidine?
Per questo ci sono già altri spazi più attrezzati e funzionali, che conosci bene.

Grazie per la comprensione.


_________
Piergiorgio

Inviato: 15 mar 2007, 21:33
da sparacchia
Evidentemente non conosci il concetto di misura e tutte le sue conseguenze
Originariamente inviato da sparacchia - 15/03/2007 : 15:03:48
Forse potrebbe rivelarsi più utile (senz'altro utile per me) se, invece di maieutica ed ironia, tu potessi dire cosa hai capito tu del concetto di misura, di cosa sia osservabile tramite una misura, come, quando: io imparerei qualcosa, anche senza pormi delle domande a cui per formazione e cultura mi sembra di non poter rispondere esattamente.

--- --- ---
Ciao, Luca




Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 15/03/2007 : 15:22:43
Un osservabile e' una grandezza fisica che puo' essere misurata.

Dato un oggetto fisico nel senso piu' generale, esso puo' essere caratterazzato mediante poche grandezze fisiche. Il problema e' che (questo si presento' per la prima volta con l'avvento dell'elettromagnetismo ed il concetto di campo) non tutte le grandezze fisiche sono osservabili perche' ad esempio non sono quantita' reali ma tuttavia sono indispensabili per eleborare la teoria.
Tornando agli osservabili nel contesto di una teoria generale, puo' tornare comodo oppure e' indispensabile effettuare su di loro delle trasformazioni. Affiche' la teoria sia valida e' NECESSARIO che tali osservabili siano INVARIANTI per tali trasformazioni.
Per cui se si verifica una non invarianza tutto va a farsi benedire.


Questi sono alcuni dei concetti che sono alla base della Scienza in generale e quella dell' Ing. Russo in particolare.
Pierpaolo.



Originariamente inviato da sparacchia - 15/03/2007 : 16:08:46

Quello che magari andrebbe detto è che si possono applicare queste "basi della scienza" anche alla cottura degli spaghetti, cioè dove non serve a una mazza!
Qualche anno fa un matematico ha dimostrato perchè la tartina imburrata che ti scivola dalle mani cade sempre col lato imburrato sul pavimento. FANTASTICO!
Abbiamo rivoluzionato il concetto di colazione (breakfast per gli esterofili)...

Ma domandiamoci invece perchè la gente ascolta musica col cellulare... non è che certo gurismo d'accatto ha schifato i più, i quali si sono guardati intorno, hanno esclamato un bel mavaffanc... e si sono infilati gli auricolari???

Ragazzi, scendete dal pero! troppo onanismo mentale se non rende ciechi certamente rende sordi! ascoltatevi un po' di buona musica e datevi una calmata...

Filippo


Originariamente inviato da audiofanatic - 15/03/2007 :  16:24:15
Mi sembra che sul pero ci sei tu che parli di cose che non conosci.

Pierpaolo

Inviato: 15 mar 2007, 21:40
da sparacchia
Caro dottor Pierpaolo, benvenuto.

Non ti conosco (uso il tu perchè è stato fatto notare che usare il lei nei forum è pre di attacco). Mi sembra di capire però da alcuni tuoi interventi disponibili in rete che sai fare molto di meglio che essere arrogante e basta.

Ci sono un paio di discussioni aperte sulle teorie di Russo, potresti contribuire portando argomentazioni ed esperienza in quelle, senza trasformare l'intero forum in un Palio di Siena della Rossitidine?
Per questo ci sono già altri spazi più attrezzati e funzionali, che conosci bene.

Grazie per la comprensione.


_________
Piergiorgio


Originariamente inviato da plovati - 15/03/2007 :  16:33:05
Ci provo. Ho iniziato da poco a cercare di capire la teoria scientifica dell'Ing. Russo. Alcuni concetti li conosco perche' mi occupo di fisica ma la riproduzione dei suoni musicali e' nuova anche per me. Di certo non mi in***** se sbaglio e lui mi da del somaro.....questa e' la norma a scuola!
ciao,
Pierpaolo.

Inviato: 15 mar 2007, 22:04
da audiofanatic

Mi sembra che sul pero ci sei tu che parli di cose che non conosci.

Pierpaolo


Originariamente inviato da sparacchia - 15/03/2007 : 16:33:09
ti sembra, ma non è così, e soprattutto non devo dimostrare nulla né a te né a chicchessia, quindi puoi immaginarmi sul pero, sul melo, e su qualunque altro albero da frutto immaginabile.
anzi, immaginami pure come il prototipo dello scettico...

da Wikipedia

"Il termine scettico è di solito utilizzato in riferimento a una persona che assume una posizione critica in una certa situazione, spesso fondata sui principi del pensiero critico e del metodo scientifico (che sono in effetti i principi dello scetticismo scientifico), al fine di valutare la validità di una certa affermazione o di una certa pratica. Questa prospettiva pone in primo piano l’evidenza empirica, ritenendola il modo migliore per verificare la validità di un’affermazione.

Gli scettici vengono spesso, e a torto, confusi con i cinici. Quando lo scetticismo è sano (nella sua opposizione a posizioni arbitrarie e sfrenatamente soggettive) esso è comunque fondato su un certo metodo di analisi condiviso dalla cerchia degli scettici, il che è ben diverso a quell’atteggiamento costantemente distruttivo tipico del cinismo e del suo rifiuto non solo della verità ma anche della sincerità tra gli uomini. Insomma, pur non essendo incompatibili (non è escluso che uno scettico possa anche essere un cinico), le due posizioni sono sostanzialmente differenti, proprio nella rispettiva immagine del mondo che si fanno.

Alcuni, soprattutto nell’ambiente del paranormale e delle pseudoscienze, accusano lo scetticismo scientifico, a loro avviso mentalmente gretto, di inibire il progresso delle scienze. Si tratta di una differenza di prospettive incolmabile, nella misura in cui nella scienza è l’esperimento a decidere della validità o meno di una teoria. Carl Sagan, scettico ed astrofisico, ha ribattuto che "sì, la mente va tenuta ben aperta, ma non così tanto che il cervello ne cada fuori'. D’altro canto, non è possibile negare in partenza qualcosa solo perché non è stato approntato un esperimento adatto a confermarlo o a smentirlo. Su questa linea, alcuni scettici accusano coloro che sostengono fermamente l’impossibilità di una certa cosa di mancanza di scetticismo (per il quale nessuna conclusione va considerata definitiva)."


ma, a proposito di conoscenze UTILI che evidentemente domini con grande padronanza, perchè non le usi per realizzare il sistema di riproduzione audio DEFINITIVO, ma come, hai le CONOSCENZE che ti renderebbero RICCO e non le usi?...

mah... certe cose per me rimangono un mistero...

Filippo



Originariamente inviato da audiofanatic - 15/03/2007 : 17:02:31

[/quote]

Inviato: 15 mar 2007, 22:25
da plovati
allora Pierpaolo cominciamo a capire.

Filippo puo' fare la parte dello scettico e insieme potreste dare vita ad un "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo audiofilo" per stare a Galileo che hai citato.

Insulti, attacchi personali, amenità varie li lasciamo però fuori dalla porta. Ok?

_________
Piergiorgio

Inviato: 15 mar 2007, 22:51
da sparacchia
allora Pierpaolo cominciamo a capire.

Filippo puo' fare la parte dello scettico e insieme potreste dare vita ad un "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo audiofilo" per stare a Galileo che hai citato.

Insulti, attacchi personali, amenità varie li lasciamo però fuori dalla porta. Ok?

_________
Piergiorgio


Originariamente inviato da plovati - 15/03/2007 :  17:25:21
Non mi sembra di aver insultato! Gli insulti sono ben altra cosa.
Le cose sono scritte e sono pure chiare.
Adesso il Sig. Filippo si nasconde dietro lo scetticismo perche' non ha piu' cartucce........Per me si puo' chiudere qui, se uno e' scettico allora non c'e' spazio per discutere. Come dice lui , di sicuro il cervello non gli casca.... magari se insisto a discutere gli si comprime troppo.
Pierpaolo

Inviato: 15 mar 2007, 23:01
da Luc1gnol0
Non mi sembra di aver insultato!
Originariamente inviato da sparacchia - 15/03/2007 : 17:51:42
Si riferiva alla voce: "amenità varie". :oops:
Continuiamo con il tuo "Ci provo.", se hai voglia (il thread è pubblico)? :?:

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Ciao, Luca

Inviato: 15 mar 2007, 23:12
da Luc1gnol0
ti sembra, ma non è così, e soprattutto non devo dimostrare nulla né a te né a chicchessia
Originariamente inviato da audiofanatic - 15/03/2007 : 17:04:51
Non toccherebbe certo a me dire certe cose, tantomeno ad un moderatore, uno come audiofanatic poi.

Tuttavia ci provo: perché non facciamo che CI risparmiate la indefinita sequela di: "no, è così" / "no, non è così", con cui aveTE riempito l'intera terza pagina di questo thread? Che, vorrei ricordarlo (soprattutto a me stesso), s'antitola: "Ho ascoltato l'impianto dell'Ing. Russo (MOSS)" e NON: "Sostituiamo sul tappeto Piercarlo e drpaolo richiamati a bordo ring da Riccardo".
O non si può fare ciò che chiedo, perché in questo caso uno dei boxeur (Corciulo ha lanciato un'altra perniciosa moda) è a sua volta moderatore e può/deve moderarsi solamente da solo? :oops:

Lo chiedo nel mio interesse ad imparare cose che non mi sognerei nemmeno in un delirio di onnipotenza.

Grazie e scusatemi. :oops:

--- --- ---
Ciao, Luca

Inviato: 15 mar 2007, 23:16
da audiofanatic
allora Pierpaolo cominciamo a capire.

Filippo puo' fare la parte dello scettico e insieme potreste dare vita ad un "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo audiofilo" per stare a Galileo che hai citato.

Insulti, attacchi personali, amenità varie li lasciamo però fuori dalla porta. Ok?

_________
Piergiorgio


Originariamente inviato da plovati - 15/03/2007 : 17:25:21
Non mi sembra di aver insultato! Gli insulti sono ben altra cosa.
Le cose sono scritte e sono pure chiare.
Adesso il Sig. Filippo si nasconde dietro lo scetticismo perche' non ha piu' cartucce........Per me si puo' chiudere qui, se uno e' scettico allora non c'e' spazio per discutere. Come dice lui , di sicuro il cervello non gli casca.... magari se insisto a discutere gli si comprime troppo.
Pierpaolo





Originariamente inviato da sparacchia - 15/03/2007 : 17:51:42
E continuiamo a menare il can per l'aia... perchè mai lo scetticismo sarebbe un rifugio? o forse non puoi PROVARE UNA CIPPA di quello che dici? e allora chi è che si rifugia? lo scetticismo è una forma di estrema apertura e disponibilità. DIMOSTRA, io sono qui ad osservare, non rifiuto l'dea che la terra giri intorno al sole solo perchè nel Libro Giosuè "aveva FERMATO il sole", non puoi tirare in ballo Galileo, che dovette masticare amaro perchè i mezzi di allora non gli permettevano di dimostrare la sua teoria e poi fare la figura del Mago Otelma.
Allora dimmi chiaro e tondo che non puoi dimostrare nulla perchè non hai (non ci sono, non esistono, li devono ancora inventare) i mezzi e la facciamo finita, ma per favore, non scadere nel delirio di onnipotenza come certi personaggi invero carnevaleschi degni di apparire nella miglior galleria del Cicap, e che si incazzano pure se qualcuno li tratta con sufficienza....
Sia ben chiaro, io non sto dicendo che certi fenomeni NON ESISTONO, dico solo che finchè rimangono NON DIMOSTRATI (scientificamente ripetibili e determinabili) lasciano il tempo che trovano, come l'omeopatia, la cura DiBella e via dicendo (eppure c'è chi si cura così ed è pure guarito...)

Ok, se ne parliamo in senso astratto ci si può anche stare (e cito me stesso e il litro di vino), ma da qui ad elaborare una teoria con solide basi ce ne vuole...

Filippo

Inviato: 15 mar 2007, 23:39
da sparacchia

.......... dico solo che finchè rimangono NON DIMOSTRATI (scientificamente ripetibili e determinabili)................
Infatti dimostrare e' proprio quello che ha fatto Russo. Fare un modello e mettersi in condizioni sperimentali controllate che permettono di dire cosa e' misurabile e cosa non lo e'. Ed il primo concetto che ti serve per stabilirlo e' quello d'invarianza. Spazio-temporale in questo caso. Se non c'e' invarianza non ha senso fare misure perche' il risultato non sara' mai lo stesso (anche a parita' di condizioni) e non sarai mai in grado di associare cio' che misuri con cio' che senti.
Pierpaolo.

Inviato: 15 mar 2007, 23:44
da audiofanatic
ti sembra, ma non è così, e soprattutto non devo dimostrare nulla né a te né a chicchessia
Originariamente inviato da audiofanatic - 15/03/2007 : 17:04:51
Non toccherebbe certo a me dire certe cose, tantomeno ad un moderatore, uno come audiofanatic poi.

Tuttavia ci provo: perché non facciamo che CI risparmiate la indefinita sequela di: "no, è così" / "no, non è così", con cui aveTE riempito l'intera terza pagina di questo thread? Che, vorrei ricordarlo (soprattutto a me stesso), s'antitola: "Ho ascoltato l'impianto dell'Ing. Russo (MOSS)" e NON: "Sostituiamo sul tappeto Piercarlo e drpaolo richiamati a bordo ring da Riccardo".
O non si può fare ciò che chiedo, perché in questo caso uno dei boxeur (Corciulo ha lanciato un'altra perniciosa moda) è a sua volta moderatore e può/deve moderarsi solamente da solo? :oops:

Lo chiedo nel mio interesse ad imparare cose che non mi sognerei nemmeno in un delirio di onnipotenza.

Grazie e scusatemi. :oops:

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Ciao, Luca


Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 15/03/2007 : 18:12:10

carissimo Luca

in realtà non sono moderatore di questa sezione e quindi sto scrivendo come un normale utente.
Personalmente non me ne potrebbe fregare di meno delle "teorie" del signor (?) Russo, ma poichè lo stesso, a fronte di un mio post invero scherzoso e tendente a sdrammatizzare la situazione si è permesso di insultarmi pesantemente sul suo forum (devono averlo turbato i termini "fede" e "teologia", che si tratti di un caso conclamato di coda di paglia?) non ritengo di dover continuare a tenere bordone a lui e al suo codazzo.

Sono infinitamente grato a Paolo per aver toccato con mano e aver cercato di riordinare (LUI) la confusione mentale dell'altro.
Ma se una qualche discussione di qualunque genere straborda nell'incoerenza e finisce per essere spunto per insulti e attacchi gratuiti cui non si può neppure ribattere, beh, allora queste discussioni A MIO PARERE non dovrebbero trovare cittadinanza su Audiofaidate, la cosa è chiaramente illustrata dal manifesto:

Audiofaidate è basato sul modello open-source e sul libero scambio di opinioni aventi come fondamento la reale esperienza e il riscontro oggettivo.
Molti argomenti legati alla riproduzione audio rimangono ancora da approfondire e per farlo si deve passare anche attraverso il confronto libero ma rispettoso delle altrui opinioni.

in questo caso è saltato tutto, si parla di aria fritta insultando il prossimo, se non si può intervenire puntualmente conviene andare alla radice ed evitare di parlarne, d'altra parte c'è un forum dedicato dal Creatore alle sue Creature, di sicuro è un Eden invariante dove regna pace e amore e in cui si potrà "vedere la luce"

ovviamente tutto è IMHO, come sempre deve essere

Filippo

Inviato: 15 mar 2007, 23:46
da plovati
Una pausa farà bene a tutti.
Lucchettiamo il thread per qualche giorno.


_________
Piergiorgio

Inviato: 19 mar 2007, 16:56
da PPoli
Riapro la discussione confidando che la pausa di riflessione sia servita a rasserenare gli animi.

Visto l'alto rischio di incomprensioni che il tema comporta, pregherei tutti i partecipanti che desiderano inserire dei messaggi in questa discussione di farlo avendo in mente come priorità lo scambio, possibilmente cordiale, di opinioni.
Qaundo scrivete qualcosa provate a riflettere su quanto può essere utile anche agli altri e alla discussione in generale e quanto invece può essere causa di scontri con altri partecipanti. In questo caso vi invito, prima di inoltrare, a riflettere, riflettere e riflettere, e se possibile a modificare e moderare.

Inviato: 19 mar 2007, 17:46
da Luc1gnol0
Dunque, chiaritemi un aspetto (o più d'uno)
Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 19/03/2007 : 12:46:35
Anzi, meglio di no (nonostante certe discussioni siano andate avanti, nessun accenno di risposta da nessuno: ergo mi sono espresso molto male - molto probabile -, oppure in ogni caso mi devo "rispondere" da solo). Passiamo oltre.

Inviato: 20 mar 2007, 00:30
da tonino60
Scusate,nonostanti tutti sti' post non ho capito personalmente in che cosa è cosi' particolare questo 'misterioso 'impianto dell'Ing.Russo che lo fa' suonare cosi' bene..........

Inviato: 20 mar 2007, 00:44
da Luc1gnol0
Scusate,nonostanti tutti sti' post non ho capito personalmente in che cosa è cosi' particolare questo 'misterioso 'impianto dell'Ing.Russo che lo fa' suonare cosi' bene
Originariamente inviato da tonino60 - 19/03/2007 : 19:30:52
Se non sei a distanze siderali da Latina (o in altre condizioni d'impaccio non superabili), secondo me ha ragione il dr. Paolo Caviglia: mettiti eventualmente in contatto con l'ing. Russo per vedere se ti è possibile ascoltarlo. Nel qual caso credo che avrai tutte le delucidazioni che ti occorrono.

Se non ho capito male, un indirizzo email a cui contattare l'ing. Russo lo trovi in questo suo post sul suo forum. Mi pare di ricordare che, a differenza di Audiofaidate, per poter visualizzare i post del forum MOSS è necessario registrarsi (nulla di che, in fondo).

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Ciao, Luca

Inviato: 20 mar 2007, 04:50
da nullo
Scusate,nonostanti tutti sti' post non ho capito personalmente in che cosa è cosi' particolare questo 'misterioso 'impianto dell'Ing.Russo che lo fa' suonare cosi' bene..........
Tonino, mi sembra d'impazzire....parole e parole spese sul nulla e qualcuno fa pure la guerriglia sul nulla. Come dici tu nessuna parola sui fatti e come si potrebbe?.... quasi nessuno dei guerriglieri ha la minima idea di cosa rappresenti il terreno della disputa, mica male se ci pensi.... :x

Sono stato proprio ieri giù a Roma per un ascolto, mi ero riproposto di lasciar perdere ogni commento, ma la curiosità manifestata con tranquillità, almeno in parte va soddisfatta, non credo che troverò la forza di replicare a chi ha intenzioni polemica, benvengano invece persone con il tuo atteggiamento.

Premetto che il viaggio consigliato da Luca non è da intrapprendere se non cominci prima a cercar di capire ( e ti assicuro che piuttosto difficile), cosa si stia cercando di fare.

Questo, come ti dicevo non è intuitivo, in pratica devi cominciare con l'analizzare il tuo impianto e cercare cosa non va, comincio con qualcosa di banale.

Ad es., ti sembra che sia sempre tutto a posto a livello dimensionale?
..intendo dire, non ti capita di avere qualche strumento o voce stranamente ingigantita?

Non ti capita di avere due cantanti che sembrano sovrapporsi davanti ad un solo microfono?

Non ti capita di sentire gli artisti che prendono fiato come asmatici?

Un sax con chiavi che suonano quanto la bocca?

Una batteria che rullando percorre lo spazio fra una cassa e l'altra, fossere anche quattro metri?

Le p che diventano P, idem le s?

Quando ascolti un'orchestra sinfonica il fraseggio dei contrabbassi, lo cogli netto intelleggibile, li senti uno distinto dall'altro?..li collochi perfettamente nello spazio?

I livelli sono sempre coerenti o ti accorgi a volte, che un triangolo suone forte quanto uno strumento a fiato?

Se ti muovi dal limite destro della scena al limite sinistro, l'immagine rimane ben focalizzata?...oppure molti parametri cambiano con la posizione?

Hai tanta aria e SILENZIO tra uno strumento e l'altro da rapportarli ad una corrispondenza con una collocazione reale?

Riesci ad ascoltare la persistenza ( con il giusto tempo di decadenza ed intelleggibilità) delle note gravi del piano, mentre l'artista continua con la melodia?

..ecco, se indaghi un pò questi fenomeni e riesci ad avere delle risposte coerenti con le aspettative, cominici a capire di cosa stiamo(...ehm, dovremmo..) parlare.

Ciao, Roberto

Inviato: 20 mar 2007, 08:06
da d_oris
Scusate,nonostanti tutti sti' post non ho capito personalmente in che cosa è cosi' particolare questo 'misterioso 'impianto dell'Ing.Russo che lo fa' suonare cosi' bene..........
guarda, non l'ho capito nemmeno io.
basterebbe poco a spiegarlo ma è più divertente sfruttare i forum per fare proselitismo oppure introdurre nuove parole chiavi per farci capire che finora nessuno di noi ha capito nulla.

se gli anni '80 sono stati gli anni dei minidiffusori, i '90 delle torri a due vie e mezzo, i '00 saranno gli anni degli ascolti in stanza anecoica (o finta tale).

finiremo come J.Cage ad ascoltare il battito cardiaco e ci ricorderemo da dove viene la parola rythmos...

eppure a Carnate ho visto due casse far suonare in un ambiente penoso qualsiasi amplificatore gli si collegasse. e l'unico trattamento assorbente erano le bottiglie di vino vuote da una parte (inconsapevoli risuonatori di Helmotz).

D.

Inviato: 20 mar 2007, 16:10
da Dragone
In effetti non ho capito un gran che neanche io....... l' unica cosa ricorrrente che mi sento ripetere e sperimenta..... ma non si sa cosa..... o meglio una idea me la sono fatta giusta o sbagliata che sia:

- eliminazione delle riflessioni e delle diffreazioni nell' intorno dei diffusori, per altro cosa condivisibile, giungerà intorno a noi solo l' emissione degli altoparlanti senza le onde sonore riflesse nell' intorno delle casse e quelle dovute alle diffrazioni, entrambe è come se fossero """"ulteriori sorgenti sonore""" provocheranno cancellazioni e comunque penso si avrà un peggior decadimento temporale.
Mi sembra viste le premesse che non si devono avere ulteriori emissioni se non quelle degli altoparlenti per cui la soluzione sarebbe la cassa chiusa, mi verrebbe da pensare anche l' uso a questo punto di altoparlanti che garantiscano un buon decadimento temporale

-Per le elettroniche da quel che ho visto e mi sembra di capire, tutti gli elementi attivi sono sistemati su "congegni di vario genere" che risuonino fuori dalla banda audio, anche questa del resto mi sembra una cosa condivisibile, stessa cosa dicasi per i diffusori e tutto ciò riguardi l' impianto.

Questo è quello che ho capito. e comunque se è così non è ne più ne meno di quello che sapevo già

Saluti, Stefano

Inviato: 20 mar 2007, 17:51
da MBaudino
Ciao Stefano, per quello che ho capito i diffusori di Russo non sono sospensioni pneumatiche ma dipoli con l' emissione posteriore ''succhiata'' dal feltro.

....... l' unica cosa ricorrrente che mi sento ripetere e sperimenta..... ma non si sa cosa.....
Molte cose sono già state descritte. Molle a parte ( da parte tua facilmente realizzabili, volendo), ad. es. gli elastici sono una soluzione forse migliore e sicuramente economica: certamente molto semplice da provare. La rigidità del diffusore, l' applicazione di piombo sui componenti, la sospensione di altri componenti con elastici, l' uso del talco o comunque di polveri, i cavi, l' uso massiccio del feltro di lana (non potendo usare feltro di vetro) ecc. non mi sembrano cose non spiegate.
Se servono o meno, è una altro problema. Paolo e Roberto hanno provato alcune cose e dicono di sì; non gli crediamo: pazienza. Non uno però ha detto che non servano; Giaime non sembrava straentusiasta, ok. : avrà speso 5 euro di talco per la prove, non ha dovuto comperare una coppia di 300B ultraselezionate nos originali WE. Mariovalvola ha scelto in epoca non sospetta ( per motivi che non conosco) di mettere le elettroniche in un ambiente diverso da quello di ascolto: non penso che questa azione sia ininfluente, specie per chi utilizza le valvole; realisticamente pensi che anche solo la microfonicità delle valvole non sia influente? Riportando le elettroniche in mabiente cambia qualche cosa?
Questo è quello che ho capito. e comunque se è così non è ne più ne meno di quello che sapevo già
Sicuramente. Aloia levava la flangia ai tweeter e li annidava nella loro cuccia di acrilico, un Jap ha fatto le pareti in grafite, altri elementi sono stati proposti. Mi pare che Russo però sia stato l' unico a mettere in fila una serie di aspetti, molti dei quali facilmente replicabili a basso costo. Alcuni altri difficilmente replicabili per aspetti logistici e famigliari, altri probabilmente di difficile realizzazione per chi non sia dotato di attrezzatura e capacità meccaniche (vedi giradischi, bracci ecc.).
Può rimanere il dubbio se siano o meno interventi efficaci o se siano significativamente efficaci; aprendo un annuario di Suono non mi sembra però che siano cose normalmente utilizzate dalle migliaia di costruttori che affollano il mercato.
Naturalmente gli atti di fede lasciano il tempo che trovano e, dopo una loro doverosa dichiarazione iniziale, penso che debbano lasciare lo spazio ad una valida teoria piuttosto che ad una dimostrabile sperimentazione. Ma un forum che si chiama ''AudioFaiDaTe'' dovrebbe proprio servire a questo, e non a contribuire alle guerre di religione.
Senza polemica con nessuno, giusto per chiaccherare nella mezz'ora di pausa.
Mauro

Inviato: 20 mar 2007, 18:23
da Dragone
Sperimentare...... nel mio piccolo ho sperimentato anche io, senza sapere manco che russo esistesse (sarà 2 mesi che ne conosco l' esistenza.....), esempio le flangie attorno ai tweeter l' arrotondamento degli spigoli per evitare le diffrazioni, la flangia attorno alle trombe, spugna e acrilico attorno a queste, qualcosa è rimasto qualcosa se ne è andato, (Filippo stesso mi aveva consigliato questi interventi più di un anno fà) ho individuato problemi di entità ben maggiore che mi vanificavano gli sforzi (e risolverò con il crossover attivo)
Ma tutte cose che secondo me già si sapevano, implementate cercando un compromesso (nel mio caso, e non solo...), nell' impianto di russo si estremizza il concetto, ma non tutti vogliono o possono estremizzare per tutta una sere di motivi. Poi i concetti di varianza e invarianza non sò manco che sono e non me ne frega niente, l' importante è arrivare al risultato

Magari sarà un paragone sbagliato.... ma secondo me no.... prendi le B&W nautilus perchè credi che abbiano quella forma? non è che perseguendo strade diverse abbiano ottenuto lo stesso risultato???

Saluti, Stefano

Inviato: 20 mar 2007, 20:05
da Luc1gnol0
ho individuato problemi di entità ben maggiore che mi vanificavano gli sforzi (e risolverò con il crossover attivo)
Originariamente inviato da Dragone - 20/03/2007 : 13:23:28
Visto che ne accenni anche in questo thread, Dragone, forse non ti dispiacerà se ti pongo la stessa (meglio, una simile) domanda (di quella posta nel thread sull'impianto di p_a_o_l_o): quali sono i problemi che hai individuato con il tuo sistema a tromba, ed in che modo un crossover attivo (e conseguente multiamplificazione) dovrebbe "risolverti" detti problemi?

--- --- ---
Ciao, Luca

Inviato: 20 mar 2007, 21:53
da Davide

.......... dico solo che finchè rimangono NON DIMOSTRATI (scientificamente ripetibili e determinabili)................
Infatti dimostrare e' proprio quello che ha fatto Russo. Fare un modello e mettersi in condizioni sperimentali controllate che permettono di dire cosa e' misurabile e cosa non lo e'. Ed il primo concetto che ti serve per stabilirlo e' quello d'invarianza. Spazio-temporale in questo caso. Se non c'e' invarianza non ha senso fare misure perche' il risultato non sara' mai lo stesso (anche a parita' di condizioni) e non sarai mai in grado di associare cio' che misuri con cio' che senti.
Pierpaolo.


Originally posted by sparacchia - 15/03/2007 :  18:39:23
Scusa Pierpaolo, ma il tuo intervento non mi è ben chiaro, o meglio non riesco ad inquadrarlo bene nell'ambito della mia attuale conoscenza delle "teorie di Lorenzo Russo". Come forse avrai visto sto cercando di apprendere un po più approfonditamente di cosa si tratta sul forum Moss, ma non vorrei rischiare di "intasare" le discussioni con le mie domande....!!!

Con riferimento al sistema di riproduzione audio, ascoltatore incluso, cosa intendi per "mettrsi in condizioni sperimentali controllate per capire cosa è misurabile e cosa non lo è"? Non mi sembra che Russo voglia fare esattamente questo; la non invarianza - introdotta dalla presenza dell' ascoltatore - gli basta a stabilire che certe misure non hanno senso a priori.
La non invarianza quindi c'è e non la si può rimuovere con nessuna condizione sperimentale. A partire da questa affermazione, poi, quello che mi sembra di aver capito lui intenda realizzare è: "mettrsi nelle condizioni controllate" per "non eccitare" effetti negativi della non invarianza (leggi mascheramento) sulla corretta riproduzione dei suoni registrati. Effetti negativi che, semplificando molto le affermazioni di Russo, vengono eccitati principalmente dalle alterazioni nel dominio del tempo dei segnali riprodotti (riflessioni, ritardi, tempi di esistenza, corretta sequenza ecc.).
Sei daccordo con queste precisazioni?

Ciao

Davide Maiarelli

Inviato: 24 mar 2007, 04:48
da nullo
quote:Scusate,nonostanti tutti sti' post non ho capito personalmente in che cosa è cosi' particolare questo 'misterioso 'impianto dell'Ing.Russo che lo fa' suonare cosi' bene..........




guarda, non l'ho capito nemmeno io.
basterebbe poco a spiegarlo ma è più divertente sfruttare i forum per fare proselitismo oppure introdurre nuove parole chiavi per farci capire che finora nessuno di noi ha capito nulla.
Perchè persone anche preparate, che ben dovrebbero sapere quanto sia complicato il mondo, finiscono per prendere questi atteggiamenti...proprio non lo riesco a capire.

Dopo alcune ore di ascolto, i dubbi su cosa ci sia di così particolare, non vengono fugati, ma quando riaccenderai il TUO impianto, esso sarà così misero da chiederti come hai potuto sopportare quel marasma finora.

Non ascolterai fuochi d'artificio, non ascolterai tuoni e fulmini, ma ascoltalo a lungo, molto a lungo, e noterai che la fatica non esiste, e noterai che gli strumenti e le voci saranno lì ad esprimersi nel loro spazio deputato, e noterai che in tutti gli altri casi, ti porti dietro una zavorra di quintali....io ho cominciato da tempo a scaricarla, ma sono lo stesso molto lontano.

Quello che ascoltiamo usualmente è una volgare somma di tanti suoni, fra i quali puoi rintracciare anche quelli misicali, a prezzo di uno sforzo interpretativo, lì ciò non accade ....e tutto ciò, è assolutamente straordinario.



Frasi come questa:
eppure a Carnate ho visto due casse far suonare in un ambiente penoso qualsiasi amplificatore gli si collegasse. e l'unico trattamento assorbente erano le bottiglie di vino vuote da una parte (inconsapevoli risuonatori di Helmotz).
o questa:
- eliminazione delle riflessioni e delle diffreazioni nell' intorno dei diffusori, per altro cosa condivisibile, giungerà intorno a noi solo l' emissione degli altoparlanti senza le onde sonore riflesse nell' intorno delle casse e quelle dovute alle diffrazioni, entrambe è come se fossero """"ulteriori sorgenti sonore""" provocheranno cancellazioni e comunque penso si avrà un peggior decadimento temporale.
Mi sembra viste le premesse che non si devono avere ulteriori emissioni se non quelle degli altoparlenti per cui la soluzione sarebbe la cassa chiusa, mi verrebbe da pensare anche l' uso a questo punto di altoparlanti che garantiscano un buon decadimento temporale

-Per le elettroniche da quel che ho visto e mi sembra di capire, tutti gli elementi attivi sono sistemati su "congegni di vario genere" che risuonino fuori dalla banda audio, anche questa del resto mi sembra una cosa condivisibile, stessa cosa dicasi per i diffusori e tutto ciò riguardi l' impianto.

Questo è quello che ho capito. e comunque se è così non è ne più ne meno di quello che sapevo già
Non hanno alcun senso.

Dire che tutto era già lì bello e fatto, dire lo sapevo, non ha alcun senso.

Nessuno sapeva e si farà fatica a sapere e comprendere il tutto dopo che lo si sarà toccato con mano.

Sopratutto nessuno ha MAI fatto niente del genere, il fatto che tutto possa corrispondere a regole ferree, vuol solo dire che non sono cialtronate come qualcuno si ostinava ( e si ostina) a chiamarle, sono solo la manifestazione di una padronanza della conoscenza che a molti altri manca.

Il fatto che solo lì, si possano trovare tutte le accortezze necessarie, mentre qualcuno dai potenti mezzi deve ancora cominciare, la dice lunga.

Ed ora... via di nuovo alle danze, ricominciamo a dire che NIENTE ESISTE ma al contempo che TUTTO ESISTEVA DA TEMPO, invece di chiederci come e perchè!


Ciao, Roberto

eeh...Occorre tempo per capire, tempo per metabolizzare

Inviato: 07 apr 2007, 05:27
da sparacchia
........................
Come forse saprete sono gentilmente stato invitato dall'Ing. Russo ad ascoltare l'impianto Full Moss e, dato che sono una personcina assai curiosa, ho immediatamente accettato l'invito.
L'Ing. Russo da me conosciuto è persona assai affabile e cordiale, ben lontano dall'imagine di "orco in*****so" che può apparire dai Forum.

L'impianto ascoltato è installato in un normale soggiorno di appartamento condominiale, dalla superficie di circa 28-30 mq non isolato dall'esterno (niente doppie pareti o pavimento flottante).
La sistemazione dell'impianto parte dal collegamento del cavo di alimentazione al contatore ENEL. Tutti i cavi di collegamento di rete, dall'interruttore generale che segue il contatore, sono cavi MOSS.
Le elettroniche utilizzate sono elettroniche commerciali, progettate negli anni '70; il pre pre e il preamplificatore sono a stato solido e il finale di potenza è a tubi (potenza di uscita: 50 W).
Le elettroniche sono "coriandolizzate", cioè divise in tutti gli elementi costituenti (circuito stampato, trasformatore, alimentatore, tubi elettronici ecc). ognuno dei quali è sospeso elasticamente ad un trespolo in alluminio.
Le elettroniche, pur derivando da apparecchi commerciali sono state pesantemente modificate in termini di selezione dei componenti e smorzamento dalle vibrazioni.
I cavi di segnale e di potenza sono cavi MOSS.
Pur con le elettroniche smembrate non si ascolta alcun fruscio e ronzio in assenza (o sovrapposto) al segnale.

Le "casse acustiche" (chiamiamole così) sono a tre vie. il mobile per le note basse è a forma di tronco di piramide, realizzato in fusione di alluminio, con lo spessore di 3 cm
L'altoparlante per le note basse ha un diametro di 17 cm. Gli altoparlanti per le note medie e acute sono sospesi esternamente al mobile.
L'intera struttura è ricoperta di feltro di lana e sospesa su tre "gambe" (tre molle ad aria con il loro serbatoio di espansione).
Il crossover è sospeso elasticamente all'esterno del mobile.

Nella stanza sono disposti i famosi "totem" in feltro e le sedie per l'ascolto; una parete laterale è interamente coperta da una libreria.

La sorgente con cui si sono compiuti gli ascolti è il giradischi MOSS Eldorado sospeso su base sismica MOSS e su molle ad aria, utilizzante una testina Dynavector Karat "integrata" nel braccio di lettura.

La stanza

La stanza di ascolto, pur essendo ben dotata di strutture assorbenti (i famosi "totem") in feltro di lana non ha nulla di una "camera anecoica" (io visitai -è ovvio- una piccola camera anecoica, tempo fà e quindi so come è e come ci si sente all'interno di essa).
Nella stanza si può tenere una normale conversazione tenendo il volume di voce basso o normale e non c'è nulla che la faccia apparire, all'orecchio e al cervello, come un ambiente acusticamente anomalo.

La posizione di ascolto

Il particolare tipo di impianto consente l'ascolto realistico su un fronte sonoro ben più ampio di quello di un normale impianto stereo. La posizione "più compromettente" (vedremo poi perchè) e quella sul vertice del classico triangolo equilatero della stereofonia. In questa posizione nella stanza è presente una poltrona, circondata da strutture asorbenti in feltro.
Nella stanza è presente anche un divanetto, posto in un angolo.

Il materiale musicale

L'ascolto è stato effettuato con dischi di varia età e "lignaggio" (Archiv, EMI, DGG, ma anche i Grandi della Musica di Curcio Editore e altri di musica leggera o rock); con tutti i dischi citati si è realizzato un ascolto "ottimale".
L'ascolto non è stato di tipo "audiofilo-compulsivo" (i primi 10 secondi di ogni brano), ma si è protratto per l'intero brano o per l'intera facciata del disco.

Si dice spesso che gli impianti migliori non possano essere ascoltati con esecuzioni scadenti, perchè di esse verrebbero evidenziati solo i difetti.

Con l'impianto Full Moss abbiamo ascoltato dischi da 50 centesimi (Curcio Editore) ottenendo gli stessi risultati dei dischi di migliore qualità per quanto riguarda la registrazione.
Si è anche ascoltato il classico "disco inascoltabile" sugli impianti stereo classici: un EMI registrato negli anni '70 (dischi "compressissimi" e giudicati di dinamica nulla).

L'unica differenza rispetto agli altri ascolti è stata la comparsa (a mia sensazione) di uno "strato di rumore" pesantemente compresso, ma comunque "separato" dalle linee sonore dell'esecuzione orchestrale originale e pertanto assolutamente non fastidioso.

L'ascolto - generalità

Passiamo adesso alle note di ascolto -durato ben quattro ore- premettendo già che lo stesso si è dimostrato "sconvolgente" (dei pregiudizi, delle credenze, dell'estetica musicale e anche dello spirito).

La prima cosa notevole è questa: normalmente si dice che un buon impianto hi-end "porta l'orchestra (o il gruppo, o il cantante) in casa".
L'impianto Full Moss porta invece l'ascoltatore nell'ambiente in cui il brano è stato registrato.

Questa è LA rivoluzione copernicana dell'ascolto (e non è la sola !).

La seconda cosa notevole che rende l'impianto differente da tuti gli altri, è il fatto che esso svincola completamente dalla posizione di ascolto ottimale.
Se si ascolta nella posizione centrale classica dello stereo si otterrà un immagine "centrale", se ci si sposterà in altre posizioni l'immagine (come a teatro) si sposterà in maniera congruente all'ambiente di ascolto.
Ascoltando da un lato della stanza (nell'angolo) si avrà l'immagine stereo come "vista di lato" in maniera perfetta e tutto questo senza l'implementazione di tecniche DSR o similari negli altoparlanti.
Mi spiego meglio con un piccolo esempio: ascoltando un brano di Alessandro Scarlatti suonato al clavicembalo, l'ascolto dalla posizione centrale mostrava chiaramente il coperchio aperto del clavicembalo, con le corde gravi ed acute pizzicate nel giusto ordine. Ascoltando lo stesso brano dal divano nell'angolo si sentiva chiaramente l'ascolto "dietro il coperchio" del clavicembalo stesso (chi conosce il clavicembalo "dal vivo" sa cosa voglio dire), ma senza alcuna alterazione nella posizione delle corde vibranti.

Sensazione sonora

La sensazione sonora che si ha ascoltando l'impianto Full Moss è intensissima; io credo che il cervello, liberato dalla grande fatica di dover far congruire le informazioni sonore in un ambiente "disturbato" (cfr.: mascheramento) , possa acquisire direttamente il messaggio musicale.
L'effetto può essere devastante, credetemi !
Quando l'Ing. Russo mi descrisse l'impianto, mi parlò della "poltrona centrale" avvertendomi che il sedersi lì avrebbe potuto farmi uscire di testa; al momento pensai: "si, vabbè...", ma poi dovetti ricredermi.

In quella poltrona, direttamente posizionata verso gli altoparlanti, l'eliminazione del mascheramento provoca al cervello una specie di sovraccarico di sensazioni che non passa attraverso la mediazione culturale (non saprei descrivere altrimenti l'effetto).
In parole povere, anche un tipo come me che ha la sensibilità media di un orso marsicano, si è ritrovato quasi a piangere all'ascolto della Suite Scozzese di Bruch, eseguita da David Oistrakh,senza poter costringere la parte cosciente del cervello ad erigere una barriera tra me e le emozioni.
Quello che sto dicendo non fa parte di una recensione hi-end, ma è piuttosto qualcosa che richiede uno studio neurologico (e non sto affatto scherzando !)

Dinamica dell'impianto

Questo nuovissimo metodo di ascolto, che non pertiene più la sfera dell'acustica o dell'elettronica, causa anche una revisione del concetto di dinamica.

La dinamica di questo impianto non è più una "variazione di livelli sonori", ma si può descrivere come "una variazione di intensità espressiva" (non si può andare oltre, a parole, bisogna ascoltare).
Voglio solo far notare però come un ascolto di quattro ore in ambiente condominiale, comprendente brani di grande orchestra (Rossini e Wagner) "percepiti" a livello di intensità e dinamica reali non è stato seguito da una visita di vicini inferociti armati di nodoso randello (eppure mi si dice che gli ascolti dimostrativi, nei giorni precedenti, son andati avanti fino alle due di notte).
Evidentemente alti livelli di SPL non sono condizione necessaria e sufficiente per far percepire al cervello la dinamica e il livello delle esecuzioni orchestrali dal vivo.

Parlerò anche "dei bassi" del sistema Full Moss, dato che alcuni hanno manifestato perplessità rispetto alle potenzialità di riproduzione dell'altoparlante da 17 cm.
I bassi ci sono, e ci sono tutti; non sono i bassi delle minicasse, ma sono bassi veri, di grande orchestra.
I timpani del crescendo della sinfonia del Guglielmo Tell di Rossini sono stati entusiasmanti e riprodotti a livello reale, come pure la pedaliera dell'organo nella Passacaglia e Fuga di Giovanni Sebastiano Bach.

Ridefinizione dell'estetica musicale

L'ascolto delle nuove incisioni sull'impianto Full Moss dovrebbe essere reso obbligatorio per ogni critico musicale. L'intensità della sensazione sonora e la percezione della dinamica espressiva reale (quella che è scritta sulla partitura e non quella che deriva dal passaggio della corrente nelle giunzioni) rendono l'ascolto della musica riprodotta un evento "reale".
Non è più il disco che si ascolta (cioè un surrogato), ma è l'evento riprodotto nell'ambiente originale, che si ascolta.
E' il privilegio di poter ascoltare Oistrakh, o Richter, o De Andrè (non più ascoltabili in concerto); è il privilegio dei re, che potevano avere i migliori esecutori nelle loro magioni (non stò esagerando, credetemi !).
Piuttosto che ascoltare degli esecutori mediocri dal vivo è molto meglio ascoltare i grandi del passato con questo impianto; in questo caso e con questo impianto -e solo in questo caso e con questo impianto- il disco batte nettamente l'ascolto dal vivo (vedete bene se non si deve riscrivere l'estetica della musica; la buonanima di T.W. Adorno mi perdonerà).
Un piccolo e sciocco esempio: ho chiesto di ascoltare il Concerto Brandeburghese n° 1 di G.S. Bach, nell'esecuzione di Karl Richter; è un disco che conosco bene e che, fin dalla gioventù mi è parsa un esecuzione un po' troppo meccanica e teutonica.
Ebbene, nell'ascolto con il Full Moss ho scoperto un'espressività dei primi violini e una cantabilità incredibile, che mi ha fatto rivalutare questa esecuzione come esecuzione di primissimo ordine.
Fate bene attenzione: ho parlato di espressività e cantabilità, caratteristiche della musica eseguita e non di timbro o setosità, caratteristiche artefatte e artefacibili ?! dell'hi-end...

Conclusioni

So che altri Forumisti hanno organizzato l'ascolto dell'impianto in questione, per cui le conclusioni saranno tratte anche da loro e si confronteranno con le mie, però una cosa in libera coscienza la voglio dire, facendo un po' violenza al mio carattere di ligure chiuso:

BELIN .... LORENZO RUSSO E' UN GENIO !

Cordialmente.

Paolo Caviglia



Originally posted by drpaolo - 12/03/2007 :  23:50:04
Oggi ho conosciuto di persona Lorenzo ed ascoltato il Full Moss. Paolo, confermo parola per parola la tua descrizione.

Semplicemente un altro pianeta!

Ciao,
Pierpaolo.

Inviato: 08 apr 2007, 04:13
da poluca
Dove si può ascoltare?

Un saluto.
Luca