Bene! Grazie Paolo.UnixMan ha scritto:Buon proseguimento... e buon volo.
Benissimo Marzio!marziom ha scritto:Provo a dire il mio punto di vista:
...perché l'uomo si interfaccia con il mondo circostante con i suoi sensi, e, in ultima analisi con il suo cervello.
La realtà che ci circonda è chiaramente fisica, ma noi conosciamo solo la proiezione che il cervello si fà di essa (in realtà oggi conosciamo anche quella che rilevano gli strumenti, ma credo che questo non importi al nostro discorso).
La realtà che possiamo conoscere,relativamente alla sola percezione,attraverso i nostri organi di senso e successivamente alle relative analisi e sintesi ,almeno nel contesto che a noi interessa,è soggettivizzata necessariamente pur essendo sempre supportata dalla memoria (storica).
Se vuoi che arrivi subito al nocciolo della questione ti dirò che:nullo ha scritto:
Max, seriamente, prova ad imbastire almeno una trama, altrimenti non si capisce dove vuoi andare a parare, se hai in testa un'idea, devi almeno abbozzarla, se vuoi un aiuto o una sponda per svilupparla.
1) E' assolutamente errato parlare di "suono fisico"dato che il "concetto" di SUONO è una risultante di molteplici variabili che può derivare solo da una analisi percettiva elaborata con il sostegno necessario di tutto il bagaglio esperienzale personale,culturale,intellettivo.
2)Tutto ciò che sta al di fuori della persona non è definibile assolutamente come suono ,si possono solo chiamare col nome di fenomenologie fisiche.
3)Tutti gli sforzi fin qui fatti per cercare di inquadrare meglio questo "fenomeno suono" sono solo ottimi tentativi.
Questo naturalmente in sintesi... poi se ne può anche parlare.