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Inviato: 08 nov 2008, 19:44
da blutourist
Sono ancora alle prese con questo pre -Volevo sapere poiche ho un trasf.che eroga 235 v a vuoto se per far arrivare 210 sulla valvola alta aumento la res anodica succede niente..?Oppure visto che ho sostituito la prima res. di caduta r1 con un indutt da 10 h devo creare un altro filtro pi greco resistivo dopo l'induttanza?http://www.tnt-audio.com/clinica/ta/sim88sr.html .Poi ho notato che il segnale esce anche dal catodo ma se volessi dotarlo di uscita "catodica"dovrei modificare il valore del cond di uscita e della res di uscita?Grazie anticipatamente a chi mi potesse aiutare.

Inviato: 09 nov 2008, 02:24
da mau749
Ciao, sempre alle prese con questo benedetto pre, vedo.

Vediamo ancora una volta di fare un po' d'ordine.

Se ha ben capito hai sostituito nello schema originale la resistenza da 4.7 K con un'induttanza.

Che ora tu non abbia più in uscita 210V ma qualcuno in più è abbastanza ovvio!

Ricordi la vecchia legge di Ohm V=R*i ?

Il tuo pre assorbe in totale circa 9 mA il che significa che la caduta di tensione sulla resistenza vale V = 4700*0.009 = 42.3 V

Sostituendo la resistenza con un'induttanza che ha una resistenza tipica intorno ai 60 - 100 ohm la caduta di tensione vale ora V = 100*0.009 = 0.9 V!

Se proprio vuoi alimentare ancora a 210 V devi aumentare leggermente le due resistenze da 2.2K per "mangiarti" quei circa 40 V in più stavolta calcolando R per 4.5 mA (0.0045 A)

Forse hai fatto un po' di confusione fra anodo e catodo.

Il pre SRPP esce di catodo sulla valvola alta!

Il segnale è ovviamente presente anche sull'anodo della valvola bassa.

Volendo si può uscire anche da questo punto senza canbiare nulla, anzi a volte suona addirittura meglio: l'unica differenza è che ora l'impedenza d'uscita è più alta.

Se il tuo finale ha un'impedenza d'ingresso "decente", diciamo superiore a 47 K non ci sono problemi di pilotaggio.

Facci sapere
___________

Maurizio

Inviato: 09 nov 2008, 17:10
da blutourist
Ciao, sempre alle prese con questo benedetto pre, vedo.

Vediamo ancora una volta di fare un po' d'ordine.

Se ha ben capito hai sostituito nello schema originale la resistenza da 4.7 K con un'induttanza.

Che ora tu non abbia più in uscita 210V ma qualcuno in più è abbastanza ovvio!

Ricordi la vecchia legge di Ohm V=R*i ?

Il tuo pre assorbe in totale circa 9 mA il che significa che la caduta di tensione sulla resistenza vale V = 4700*0.009 = 42.3 V

Sostituendo la resistenza con un'induttanza che ha una resistenza tipica intorno ai 60 - 100 ohm la caduta di tensione vale ora V = 100*0.009 = 0.9 V!

Se proprio vuoi alimentare ancora a 210 V devi aumentare leggermente le due resistenze da 2.2K per "mangiarti" quei circa 40 V in più stavolta calcolando R per 4.5 mA (0.0045 A)

Forse hai fatto un po' di confusione fra anodo e catodo.

Il pre SRPP esce di catodo sulla valvola alta!

Il segnale è ovviamente presente anche sull'anodo della valvola bassa.

Volendo si può uscire anche da questo punto senza canbiare nulla, anzi a volte suona addirittura meglio: l'unica differenza è che ora l'impedenza d'uscita è più alta.

Se il tuo finale ha un'impedenza d'ingresso "decente", diciamo superiore a 47 K non ci sono problemi di pilotaggio.

Facci sapere
___________

Maurizio






Originariamente inviato da mau749 - 08/11/2008 :  20:24:39
Ok tutto bene il segnale e' chiaro che lo prendo dal catodo della valvola alta ma provando ho visto che prendendolo dal catodo della valvola bassa il suono migliora anche se c'e' meno potenza di uscita.Pensavo di dotare il pre di 2 uscite va e vb non dovrebbero esserci problemi anche se e' chiaro che cosi facendo raddoppio i collegamenti di filo di massa-uscita.Allora se ho capito bene basta che agisca sulle res anodiche per raggingere i dovuti 210 suglia anodi della alta maggiorando i watt delle suddette penso perche la caduta e' maggiore in quel punto adesso.Speriamo che cio' non crei problemi visto che la cad di potenziale adesso si sposta in quel punto..e per finire visto che ho a disp una doppia inuttanza non sarebbe meglio sdoppiare completamente l'alimentazione diciamo a partire dal primo cond dopo la raddrizzatrice o qesto non gioverebbe a molto?E poi pre finire visto che il mio trasf eroga 0-230v al posto di quelli del progetto 180-0-180 anche se lo doto di raddrizzatore ibrido "valvola diodi" che dovrebbe dare un qualcosa meno rispetto al ponte di diodi in termini di volt le res r5 r7 r8 rimangono invariate o devono essere maggiorate per rischio esplosione dell'elettrolitico a cui sono collegate?

Inviato: 09 nov 2008, 17:33
da mau749
Uscendo dal catodo della valvola bassa hai fatto una specie di cathode follower molto strano e sinceramente non capisco perchè tu debba stravolgere un progetto che funziona bene così come è stato progettato!

Se ti piace il suono del cathode follower cambia semplicemente schema: si tratta di spostare un paio di resistenze.


Immagine

Puoi variare R5 fino a un minimo di 33k: diminuisce il guadagno e cambia il punto di lavoro.


Per quanto riguarda le resistenze di caduta sull'alimentazione c'è sempre la solita formuletta ricavata dalla solita Legge di Ohm.

La potenza dissipata sulle resistenze vale: W(diss)= R*i^2

Nel tuo caso impiegando una resistenza da 8.2K (8200 ohm) avresti:

W = 8200*0.0045^2= 0.16W !! Una resistenza da 1 Watt è più che sufficiente.

Saluti
_____________
Maurizio

Inviato: 10 nov 2008, 22:06
da blutourist
Ok grazie per lo schema.Per finire poiche dalle lie parti non si trova facilmente filo in argento o rame argentato per cablaggio e ritorni di massa potriusare comune rame elettrolitico o rame ofc tipo quello da altoparlanti per i cablaggi e di che spessore? 1 mm puo' andare bene?

Inviato: 10 nov 2008, 22:34
da mau749
Per i ritorni di massa io spesso uso l'anima del normale cavo coassiale a 75 ohm, quello per la televisione !

Non esagerare con supercablaggi e supercomponentistica ultraselezionata, sfido chiunque ad sentire la differenza fra un cavo in rame ed uno in argento ...lungo 5 cm!!

L'unico componente veramente "critico" è il condensatore d'uscita.

Un buon Wima o ERO in polipropilene vanno già benissimo.

Buon lavoro... ma alla fine ascolta un po' di musica !!

____________
Maurizio

Inviato: 12 nov 2008, 00:21
da blutourist
Ok certo che ascolto la musica!! Un ultima considerazione..il nodo di massa va fatto vicino al primo Cond dei filameni o della raddrizzatrice?E poi ho eliminato il bilanciamento dei canali.Posso sostituire il suddetto con una res 47k per canale?Ciao grazie di tutto. :) :) :)

Inviato: 12 nov 2008, 17:23
da mau749
Di norma il nodo di massa si fa sul primo condensatore dell'anodica, quindi vicino alla raddrizzatrice.

Io non uso il bilanciamento ma preferisco due controlli separati di volume, è un po' più scomodo ma elimini i problemi di tracciamento del potenziometro doppio.

Se non usi il bilanciamento NON inserire alcuna resistenza, otterresti solamente l'effetto di diminuire la sensibilità d'ingresso.

Buona musica ! :p
________________
Maurizio

P.S. appena trovo un po' di tempo ti posto lo schema dell'alimentatore, come ti avevo promesso.

A proposito, che schema hai adottato alla fine ?

Inviato: 13 nov 2008, 07:16
da blutourist
Di norma il nodo di massa si fa sul primo condensatore dell'anodica, quindi vicino alla raddrizzatrice.

Io non uso il bilanciamento ma preferisco due controlli separati di volume, è un po' più scomodo ma elimini i problemi di tracciamento del potenziometro doppio.

Se non usi il bilanciamento NON inserire alcuna resistenza, otterresti solamente l'effetto di diminuire la sensibilità d'ingresso.

Buona musica ! :p
________________
Maurizio

P.S. appena trovo un po' di tempo ti posto lo schema dell'alimentatore, come ti avevo promesso.

A proposito, che schema hai adottato alla fine ?


Originariamente inviato da mau749 - 12/11/2008 :  11:23:40
Ho messo un condens in polypropilene da 10 uf dopo la raddrizzatrice dopo l'induttanza 10h uno da 100uf bypassato da un altro in poly 10 uf e poi sulla res anodica uno da 47uf che pensavo di bypassare con uno da 1uf o piu' come mi avevi consigliato nell'altro post..Mi spiace che la doppia indutt lavori a meta'..se hai uno schema per sdoppiare l'alimentazione sono ben lieto di adottarlo.Pensavo di mettere le resistenze perche mi pare che il mio cd player saturi l'ingresso suonando troppo forte anche a basso vollume.Ma questo accadeva nel prototipo poi vediamo nel montaggio finale...

Inviato: 13 nov 2008, 16:50
da mau749
Il tuo pre guadagna circa 24 dB e quindi amplifica il segnale d'ingresso di circa 16 volte (100 mV in = 1.6 V out).
E' evidente che se la sensibilità d'ingresso del tuo finale è abbastanza nella norma (1 - 1.2V) il guadagno è troppo elevato e devi tenere molto basso il volume.
La soluzione della resistenza in serie può essere una soluzione. Tieni conto che con una resistenza di valore pari a quella del potenziometro del volume la sensibilità si dimezza (-6 dB).

Veniamo ora all'alimentatore: ti allego due schemi possibili, se proprio vuoi utilizzare le due induttanze in tuo possesso anche se, a mio parere, visti gli assorbimenti in gioco forse una sola basta.


Immagine

Il primo dei due prevede un ingresso induttivo comune sulla 6X4 ed un successivo sdoppiamento dei canali. Nota che ora il partitore per il riferimento dei filamenti ha resistenze (R3-R4) di valore diverso per avere sempre il riferimento a 110V.

Il secondo invece prevede un "brutale" sdoppiamento a partire dal primo condensatore di filtro.
Nota che R5 ed R6 sono diverse perchè il partitore per il riferimento dei filamenti assorbe circa 2.2 mA e quindi R5 deve provocare la stessa caduta di tensione di R6 con un assorbilento maggiore.

I valori indicati delle tensioni sono TEORICI ed INDICATIVI, e quindi devi provvedere all'aggiustaggio dei valori di R1-R2-R5-R6 in funzione delle tensioni reali. Tieni conto che 5-10 V in più o in meno non sono poi un gran problema.

Il ripple in uscita è simile per entrambi ed è intorno a 0.35 mA.

Personalmente io opterei per la prima soluzione (schema 1) per la diversa composizione delle armoniche del rumore, ma ... tentar non nuoce !!

Buon lavoro.
_____________
Maurizio

Inviato: 13 nov 2008, 20:38
da blutourist
Il tuo pre guadagna circa 24 dB e quindi amplifica il segnale d'ingresso di circa 16 volte (100 mV in = 1.6 V out).
E' evidente che se la sensibilità d'ingresso del tuo finale è abbastanza nella norma (1 - 1.2V) il guadagno è troppo elevato e devi tenere molto basso il volume.
La soluzione della resistenza in serie può essere una soluzione. Tieni conto che con una resistenza di valore pari a quella del potenziometro del volume la sensibilità si dimezza (-6 dB).

Veniamo ora all'alimentatore: ti allego due schemi possibili, se proprio vuoi utilizzare le due induttanze in tuo possesso anche se, a mio parere, visti gli assorbimenti in gioco forse una sola basta.


Immagine

Il primo dei due prevede un ingresso induttivo comune sulla 6X4 ed un successivo sdoppiamento dei canali. Nota che ora il partitore per il riferimento dei filamenti ha resistenze (R3-R4) di valore diverso per avere sempre il riferimento a 110V.

Il secondo invece prevede un "brutale" sdoppiamento a partire dal primo condensatore di filtro.
Nota che R5 ed R6 sono diverse perchè il partitore per il riferimento dei filamenti assorbe circa 2.2 mA e quindi R5 deve provocare la stessa caduta di tensione di R6 con un assorbilento maggiore.

I valori indicati delle tensioni sono TEORICI ed INDICATIVI, e quindi devi provvedere all'aggiustaggio dei valori di R1-R2-R5-R6 in funzione delle tensioni reali. Tieni conto che 5-10 V in più o in meno non sono poi un gran problema.

Il ripple in uscita è simile per entrambi ed è intorno a 0.35 mA.

Personalmente io opterei per la prima soluzione (schema 1) per la diversa composizione delle armoniche del rumore, ma ... tentar non nuoce !!

Buon lavoro.
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Maurizio


Originariamente inviato da mau749 - 13/11/2008 :  10:50:25
Grazie!La soluz 1 sembra molto interessante solo che materialmente essendo le doppie ind attaccate (Ind n.e) come posizionamento poi le masse dei filamenti dovrebbero percorrere circa 40 cm prima di arrivare al nodo di massa..Questo puo creare problemi tipo induttanze parassite..? E poi ho a disp solo 6x5 posso inserirle nello schema 1?

Inviato: 14 nov 2008, 08:40
da mau749
Nessun problema per i 40 cm: è solo un riferimento di massa che (almeno in teoria) non è percorso da segnale.

Puoi tranquillamente impiegare la 6X5: citando il tipo nello schema sono andato "a memoria" senza leggere il tuo post.

Un'ultima cosa: l'alimentazione prevista a 210 V è una tensione di massima tranquillità che consente ampi margini di errore ai neofiti.

Per esperienza le 6DJ8/ECC88 suonano meglio se sono un po' "tirate per il collo", cioè con correnti un po' più alte di quelle da progetto.

Un consiglio quindi per finire: costruiscilo così come previsto ed ascoltalo bene per comprenderne a fondo le caratteristiche e poi prova a portare la tensione intorno ai 250 V, non molto di più perchè questa valvola non gradisce molto tensioni anodiche superiori ai 130 V (130+130=260V).

Così facendo aumenta la corrente di riposo, diminuisce l'impedenza d'uscita e, di poco, la distorsione.

In quanto al suono poi... fammi sapere !

Alla prossima
_________________
Maurizio

Inviato: 14 nov 2008, 16:06
da blutourist
Nessun problema per i 40 cm: è solo un riferimento di massa che (almeno in teoria) non è percorso da segnale.

Puoi tranquillamente impiegare la 6X5: citando il tipo nello schema sono andato "a memoria" senza leggere il tuo post.

Un'ultima cosa: l'alimentazione prevista a 210 V è una tensione di massima tranquillità che consente ampi margini di errore ai neofiti.

Per esperienza le 6DJ8/ECC88 suonano meglio se sono un po' "tirate per il collo", cioè con correnti un po' più alte di quelle da progetto.

Un consiglio quindi per finire: costruiscilo così come previsto ed ascoltalo bene per comprenderne a fondo le caratteristiche e poi prova a portare la tensione intorno ai 250 V, non molto di più perchè questa valvola non gradisce molto tensioni anodiche superiori ai 130 V (130+130=260V).

Così facendo aumenta la corrente di riposo, diminuisce l'impedenza d'uscita e, di poco, la distorsione.

In quanto al suono poi... fammi sapere !

Alla prossima
_________________
Maurizio


Originariamente inviato da mau749 - 14/11/2008 :  02:40:49
Ok non so come ringraziarti.Scusa la domanda forse banale per te ma se aumento la tensione a 250v il riferimento di massa della valv alta rimane sempre a 110v?

Inviato: 14 nov 2008, 18:36
da mau749
Se vuoi puoi anche portarla a 125 V variando le resistenze del partitore ma anche lasciando tutto così com'è e cioè con riferimento a 110 V non succede assolutamente nulla, avresti solamente il filamento negativo rispetto al catodo di 15 V.

Le specifiche ammettono fino a -50 V e quindi sei ancora perfettamente nel range consentito.

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Maurizio

Inviato: 16 nov 2008, 16:27
da blutourist
Un ultimo dubbio riguardo i ritorni di massa.Nei preampli si raccomanda la massa a stella ma nel libro Manuale Hi-Fi a valvole di Luciano Macri riguardo la questione "ritorni di massa" in generale si suggerisce che se si utilizzano valvole per la bassa frequenza (ecc82 ecc83 6sn7 )in configurazione dal guadagno moderato, la soluzione massa a stella e probabilmente la migliore.Se si utilizzano invece tubi per alte e altissime frequenze( 6gk5 6cw4 ecc88 e consorelle) la soluzione migliore e' quasi sempre rappresentata dalla massa lineare, in quanto la presenza di induttanze parassite che inevitabilmente si formano nella massa a stella con questi tubi potrebbero avere effetti deleteri.Come comportarsi in questo caso..?

Inviato: 16 nov 2008, 16:43
da mau749
Io normalmente opero con il "bus" di massa anche per ragioni pratiche di realizzazione: se realizzi il cablaggio in aria è difficile saldare nello stesso punto tutti i ritorni con il rischio sempre in agguato di effettuare qualche saldatura fredda.

Di solito, negli apparecchi ad alto guadagno, pre phono ad esempio, tendo a realizzare questo bus il più corto possibile per avvicinarsi il più possibile alla configurazione a stella.

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Maurizio

Inviato: 17 nov 2008, 16:41
da blutourist
Mi e' rimasto un ultimo dubbio riguardo allo schermo della valvola alta ovverosia il piedino 9.Va collegato alla massa comune o al partitore resistivo dei filamenti? :oops: :oops: Ps aggiornamento: Finito il montaggio c'e' un problema..la valvola bassa mi da 5.5 volt sui filamenti.A vuoto dallo stabilizzatore escono 6.4 v .Sara' che dal partitore resistivo filamenti va escono 132v invece di 110v?Dalla v.a. filamenti invece i volt sono6.4 misurati al partitore resistivo.Sugli anodi delle valvole invece ci sono circa 118v.

Inviato: 18 nov 2008, 07:10
da mau749
Il piedino 9 delle valvole (schermo) va collegato alla MASSA.

Per quanto riguarda la tensione di filamento della valvola bassa, se hai effettuato correttamente i collegamenti (+ e - sui piedini 4 e 5 e contemporaneamente uno dei due collegato a massa) l'unica spiegazione che posso darti per il fatto che a vuoto misuri 6.4 V e sotto carico circa 5V e mezzo è che il trasformatore che stai utilizzando è troppo piccolo, cioè non riesce ad erogare 365 mV continui per alimentare correttamente i filamenti, in pratica, come si dice, "si siede"

La tensione di riferimento della valvola alta, leggermente diversa da quanto previsto in sede di progetto non c'entra nulla.

Ti confesso una cosa: per tensioni anodiche dell'ordine dei 350V ed allo stadio di prototipo che poi magari finisce col restare tale, io spesso per comodità di prova uso un solo alimentatore con le tensioni di filamento riferite ad 1/4 della tensione anodica.
Se fai due conti ti ritroverai con i due filamenti a + e - 75 V nei confronti dei rispettivi catodi che vanno ancora benissimo.

In quasi trent'anni che mi diverto con le valvole non ho mai sentito nè fischi nè mai rilevato instabilità per questo motivo!

Inviato: 18 nov 2008, 20:54
da blutourist
Il piedino 9 delle valvole (schermo) va collegato alla MASSA.

Per quanto riguarda la tensione di filamento della valvola bassa, se hai effettuato correttamente i collegamenti (+ e - sui piedini 4 e 5 e contemporaneamente uno dei due collegato a massa) l'unica spiegazione che posso darti per il fatto che a vuoto misuri 6.4 V e sotto carico circa 5V e mezzo è che il trasformatore che stai utilizzando è troppo piccolo, cioè non riesce ad erogare 365 mV continui per alimentare correttamente i filamenti, in pratica, come si dice, "si siede"

La tensione di riferimento della valvola alta, leggermente diversa da quanto previsto in sede di progetto non c'entra nulla.

Ti confesso una cosa: per tensioni anodiche dell'ordine dei 350V ed allo stadio di prototipo che poi magari finisce col restare tale, io spesso per comodità di prova uso un solo alimentatore con le tensioni di filamento riferite ad 1/4 della tensione anodica.
Se fai due conti ti ritroverai con i due filamenti a + e - 75 V nei confronti dei rispettivi catodi che vanno ancora benissimo.

In quasi trent'anni che mi diverto con le valvole non ho mai sentito nè fischi nè mai rilevato instabilità per questo motivo!







Originariamente inviato da mau749 - 18/11/2008 :  01:10:18
Problema risolto!Avevo cambiato il trasf fil valvola bassa con uno che eroga qualche volt meno e poiche avevo inserito una res da 12 ohm per non dare troppa "botta "allo stabilizzatore non arrivava al voltaggio richiesto.Ora l'ho tolta e' la tensione e' giusta anche se lo stabilizzatore che ho montato su un dissipatore di calore scalda un po..Il suono e' buono anche a 218 volt di anodica non vedo l'ora di provarlo a 250v.Piuttosto c'e' un leggero ronzio di altrnata costante anche se non eccessivo che aumenta alla rotazione del potenziometro.Forse 3 trasf in una scatola si influenzano a vicenda anche se ho provveduto a montarli in opposizione tra loro.Oppure le resistenze anodiche che ho usato essendo di uso comune ronzano..a volte ho notato sensibili differenze specialmente su quella anodica e di catodo che se sono al carbone di buona qualita penso sia meglio di quelle di uso corrente che ho usato.Insomma i lavori sono ancora in corso.. :) Comunque ho usato per anni il preampli progetto del bravo Luciano Macri con pt 49, c3m montate a triodo che non va male, ma il totem pole mi sembra un altra musica anche se le e88cc non mi sembrano il massimo come valvole(Forse suonano leggermente transitoriche..)...Comunque considerando che adesso in uscita non ho trovato di meglio che 2 mkc ero(penso siano in policarbonato) che spero presto di sostituire con 2 carta e olio ronzio permettendo.. :( A meno che non siano i diodi sulla raddrizzatrice a fare rumore.Gli ho bypassati con un cond ciascuno da 1nf 3000v a disco.Ma non e' che vadano staccati dalla massa con una resistenza..?

Inviato: 19 nov 2008, 03:26
da mau749
OK, per le tensioni il problema è risolto.

Per quanto riguarda il ronzio che aumenta alzando il volume molto probabilmente il pre sta amplificando il rumore presente all'ingresso.
Mi spiego meglio: il rumore indotto dalla componentistica è indipendente dalla posizione del potenziometro del volume perchè entra nel sistema "a valle" di questo.
Fai una semplice prova: cortocircuita l'ingresso e controlla se il rumore (ronzio) è ancora presente.

Se sparisce il problema è nei collegamenti fra i pin d'ingresso ed il potenziometro del volume, rivedi i cablaggi e soprattutto i ritorni di massa.

Se hai realizzato l'ingresso con un cavetto schermato collega lo schermo solo da un lato del cavo, possibilmente a valle, cioè verso il potenziometro del volume e porta i negativi dei pin d'ingresso DIRETTAMENTE al centro stella delle masse o al bus a seconda di come l'hai realizzato.

Per quanto riguarda il suono delle valvole credo sia opportuno sfatare una volta per tutte quella serie di preconcetti che sono ormai radicati nell'"immaginario collettivo" e cioè che le valvole debbano suonare per forza "dolci", "mielose", "eufoniche", che siano "lente" e rumorose.
Basta con queste stupidaggini!
Il tuo SRPP realizzato con le E88CC guadagna 24.5 dB e con mezzo volt in ingresso ti da 17 Vpp in uscita con poco meno dello 0.5% di distorsione SENZA CONTROREAZIONE con uno slaw rate di 80V/us e con un'impedenza d'uscita di circa 180 ohm!.

Il tutto realizzato con una valvola, 3 resistenze ed un condensatore!

Suono "transistorizzato"... scusa... rifiuto questa definizione, un buon apparecchio a valvole DEVE suonare in modo simile a questo, sono quelli che non suonano così che sono sbagliati...

_____________
Maurizio

Inviato: 19 nov 2008, 03:59
da blutourist
OK, per le tensioni il problema è risolto.

Per quanto riguarda il ronzio che aumenta alzando il volume molto probabilmente il pre sta amplificando il rumore presente all'ingresso.
Mi spiego meglio: il rumore indotto dalla componentistica è indipendente dalla posizione del potenziometro del volume perchè entra nel sistema "a valle" di questo.
Fai una semplice prova: cortocircuita l'ingresso e controlla se il rumore (ronzio) è ancora presente.

Se sparisce il problema è nei collegamenti fra i pin d'ingresso ed il potenziometro del volume, rivedi i cablaggi e soprattutto i ritorni di massa.

Se hai realizzato l'ingresso con un cavetto schermato collega lo schermo solo da un lato del cavo, possibilmente a valle, cioè verso il potenziometro del volume e porta i negativi dei pin d'ingresso DIRETTAMENTE al centro stella delle masse o al bus a seconda di come l'hai realizzato.

Per quanto riguarda il suono delle valvole credo sia opportuno sfatare una volta per tutte quella serie di preconcetti che sono ormai radicati nell'"immaginario collettivo" e cioè che le valvole debbano suonare per forza "dolci", "mielose", "eufoniche", che siano "lente" e rumorose.
Basta con queste stupidaggini!
Il tuo SRPP realizzato con le E88CC guadagna 24.5 dB e con mezzo volt in ingresso ti da 17 Vpp in uscita con poco meno dello 0.5% di distorsione SENZA CONTROREAZIONE con uno slaw rate di 80V/us e con un'impedenza d'uscita di circa 180 ohm!.

Il tutto realizzato con una valvola, 3 resistenze ed un condensatore!

Suono "transistorizzato"... scusa... rifiuto questa definizione, un buon apparecchio a valvole DEVE suonare in modo simile a questo, sono quelli che non suonano così che sono sbagliati...

_____________
Maurizio


Originariamente inviato da mau749 - 18/11/2008 :  21:26:21
Ok non ti arrabbiare! E' vero suona molto bene anche se penso che con un carta e olio su l'uscita vada meglio..e' da provare.Anche cortocituitando gli ingressi il rumore rimane.A parte che gli ho montati al contrario cioe' cavo schermato con lo schermo attaccato al bus degli ingressi che va a centro massa.Ho cercato di ridurre e distanziare il piu' possibile l'alternata dalla continua facendo viaggiare quest'ultima non parallela all'alternata.Magari e' una cosa banale.Un altro che ho fatto con la ecc82 portando lo chassi del trasf a massa smise di far rumore.Piuttosto sei sicuro che i diodi della raddrizzatrice vadano a massa senza nessuna separazione..magari una resistenzina..?

Inviato: 19 nov 2008, 07:05
da mau749
Perdona per lo sfogo, non l'avevo con te in particolare ma, da vecchio amante delle valvole, vado letteralmente in bestia quando sento ancora questi luoghi comuni.
Scusami ancora.

Veniamo al problema del rumore.

Certo da lontano è difficile individuarne le cause se queste non sono proprio banali.

Premesso che i diodi devono essere collegati a massa senza interposizione di alcun componente, bisognerebbe capire di che ronzio stiamo parlando.

Quando succedono queste cose io utilizzo quella che definisco la tecnica del "passo passo" .

Intanto ho la sensazione che tu stia complicando una circuitazione estremamente semplice ed affidabile, aggiungento subito degli upgrade che andrebbero fatti appunto "passo passo".

Al tuo posto procederei così: via tutti gli orpelli, via i condensatori aggiunti di by-pass, scollega gli schermi delle valvole (pin9), ecc: riduci la circuitazione al minimo indispensabile per funzionare.

Verifica se quel ronzio rimane.

Se sparisce significa che era qualcuno dei componenti aggiunti che lo induceva. A questo punto comincia a ricollegarne UNO PER VOLTA e valuta cosa succede, ci sarà un momento in cui il rumore ricomparirà ed allora saprai chi o cosa lo provocava.

Se il rumore non scompare anche con la circuitazione al minimo, allora probabilmente il problema sta nell'alimentazione o nel cablaggio o in rumore indotto dai trasformatori di alimentazione o, cosa probabile, dalle induttanze di filtro.

Qui sarebbe necessario l'oscilloscopio per misurare livello e forma del rumore seguendo il percorso dell'alimentazione e del segnale.
Oltre questo, da lontano, non so che dire di più.

A proposito del suono "transistorizzato" devo dire che in un certo senso hai ragione: la E88CC non è una valvola nata specificatamente per l'impiego audio ma per sistemi ad alta frequenza per i quali le specifiche sono molto diverse. Questa sua natura la porta ad avere una timbrica particolare, piuttosto "asciutta", quasi "asettica", "riproduce" non "interpreta" il segnale.

E' un po' quello che accade ad esempio con le 211 o le 845, valvole di trasmissione "prestate" all'audio che sono immediatamente riconoscibili all'ascolto proprio in virtù di questa loro impronta timbrica.

Rimane il fatto che l'esperienza più sconvolgente che mi sia capitata nella mia lunga carriera di audiofilo è stata quando ho avuto la fortuna di poter "avere per le mani" per alcuni giorni quello che per me rimane in assoluto il miglior amplificatore che abbia mai ascoltato: sto parlando dell'Audio Note ONGAKU, un mostro che all'epoca, parlo di una decina d'anni fa, costava come un appartamento di 100 mq in centro! ed usa(va) le 211 come finali!

Per concludere e per incoraggiarti a continuare ti allego alcune foto del mio pre, tutto SRPP con lo stadio phono che impiega le ECC83 con RIAA passiva e guadagno complessivo di 52 dB (tira tranquillamente la mia MC Sumiko Talisman S) e linea con le E88CC, appunto; come si vede l'alimentazione (un po' complessa) è a stato solido e totalmente stabilizzata .


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Questo pre ha dieci anni di "onorato servizio" alle spalle e, nonostante sulla carta abbia molti progetti, faccio fatica solo a pensare di mandarlo in pensione!

Saluti
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Maurizio

Inviato: 19 nov 2008, 22:27
da blutourist
Ok Maurizio faro come dici anche se ho il dubbio che sia uno degli alimentatori che mi dia problemi.Infatti l'ho recuperato da una vecchia radio inglese surdimensionato per il progetto ,ed e' un po' vecchiotto con ingressi 80 120 230 ecc..Sopratutto perche all'accensione a volte secondo come attacco la spina pare di sentire rumore di lamierini che poi si attenua di molto ma rimane..E poi secondo come e' attacata la presa fa piu' o meno rumore.Insomma intanto dal prototipo si capisce che il progetto e' valido.Visto che sei stato cosi gentile e mi sembra che hai una buona esperienza poiche' volevo costrire prima o poi un finale con 2a3 ed avendo a disp praticamente tutto in particolare trasf uscita 2,5k single ended tedeschi di buona fattura avevo visto tra i progetti facili facili il Sun Audio.Che ne pensi?C'e' qualcosa di meglio ma semplice visto che sono un appassionato con poche basi tecniche..?Anche un mio amico lo vorrebbe fare avendo a disp trasf da 3.5k andrebbe bene anche per lui visto che nel prog originale si montano 2,5k?Grazie a presto un saluto da Fabrizio. :)

Inviato: 20 nov 2008, 15:25
da mau749
Come immaginavo il problema sta nell'alimentazione.

Un progetto che può essere definitivo forse merita un trasformatore "più moderno".

Sul sito di Novarria ad esempio puoi trovare buoni prodotti a prezzi onesti.

Per quanto riguarda il finale con le 2A3 credo sia opportuno fare qualche considerazione.

Innanzitutto non hai specificato qual'è il resto della catena audio, a cominciare dal finale impiegato e soprattutto dai diffusori (in altra discussione ti ho risposto a proposito della sospensione pneumatica)

Le 2A3 sono valvole "molto valvole", nel senso che si riconoscono immediatamente e forse questo è proprio quello che cerchi ma di contro ci ricavi poco più di 5 W in classe A2.

Sono certamente sufficienti per un ascolto "tranquillo" in ambienti non troppo grandi e con diffusori di discreta sensibilità, diciamo dagli 88 dB SPL in su.

Se ascolti musica "rumorosa" a livelli "live" quei buonissimi 5 W rischiano di essere decisamente pochi.

Una buona catena audio non si costruisce a caso ma cercando di armonizzarne tutti i componenti.

Ad esempio io attualmente impiego una coppia di finali mono con le 300B (uno lo puoi vedere nell'ultima foto che ti ho postato precedentemente nell'angolo in basso a sinistra) che mi danno buoni 8 W per canale ma ho diffusori (fullrange Fostex FE126 caricati a tromba) che hanno sensibilità di 93 dB SPL!

Questo significa che nel mio ambiente posso ottenere 93+9=102 dB SPL che sono già un gran bel "rumore"

Nel tuo caso con le 2A3 e diffusori da 88 dB SPL avresti un livello massimo di 88+7 = 95 dB SPL quindi meno di 1/4 di quello che invece posso avere io (-3 dB di differenza significano la metà del livello SPL)

Ragiona quindi a fondo sull'opportunità di realizzare questo finale o almeno metti in programma una coppia di diffusori che lo sfruttino al meglio.

Per quanto riguarda lo schema il Sun Audio è sicuramente collaudato, (ricorda che gli schemi per la 2A3 e la 300B sono praticamente uguali, salvo che per la tensione di alimentazione) e praticamente tutti i finali commerciali sono realizzati così.

A me personalmente non piace moltissimo tant'è che i miei finali non lo utilizzano e poi c'è un "problema": la sensibilità d'ingresso è dell'ordine di 250 mV per la massima potenza d'uscita: in pratica è un integrato non un finale!

Tu hai già problemi di (troppa) sensibilità utilizzando il pre che stai costruendo...

Ci sono schemi altrettanto "ben suonanti" (forse anche meglio suonanti), ad esempio il Triodino 3 di CHF.

Infine, per quanto riguarda i trasformatori d'uscita si possono utilizzare anche quelli da 3.5K, diminuirà un po' la potenza d'uscita (circa 10%) ma anche le distorsioni.

Alla prossima
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Maurizio

Inviato: 21 nov 2008, 15:35
da blutourist
La catena audio attualmente e' composta da un lettore jvc che vorrei mandare in pensione recessione permettendo.. ill pre e88cc pilota un finale di el 34 montato a triodo progetto copiato da chf di megahertz con trasf Novarria resistenza di ingresso 220k 5w di potenza casse autocostruite fostex fe 103 caricate a tromba.L'ambiente e' piccolo se alzo il volume con questo pre a nemmeno meta' i vicini chiamano la polizia..Piuttosto togliendo pezzetti di ritorni di massa 2cm li 1 cm la' vedo che il rumore sta diminuendo..Soprattutto avendo messo il primo con di filtro appiccicato al cond da 0,005 uf 600v che separa la massa dal telaio.Comunque se nel progetto originale c'era un doppio pot comunque provoca un attenuazione che anche se e' a meta' corsa dovrebbe essere di circa 25k.Non credi che inserendo 2 res di pari valore si attenuerebbe anche il rumore di ingresso?Considerando che adesso i cavi non sono schermati (devo ancora provare a collegarli come hai detto tu a valle).Per il finale triodino che mi pare facile e pare che sia molto valido io ho a disp.(al contrario del mio amico) un trasf da 2500 ohm saranno pochi..? Ps per finire ho scollegato il cond di by pass da 1uf in poly che avevo messo sul cond da 47 uf che va sull'anodo.Su certe frequenze in certi pezzi di pianoforte si sentivano in alcuni passaggi una sorta di pernacchiette nelle casse...(frequenze subsoniche penso..)adesso no.Allora il discorso bypass e' deleterio invece che utile?Anche il suono adesso e' meno asciutto.

Inviato: 21 nov 2008, 18:23
da mau749
Quando si costruisce un apparecchio, soprattutto se a valvole, è necessario studiare bene PRIMA il layout, la "scatola" (telaio) si fa DOPO questo studio!

Il cablaggio è importantissimo e, da quanto dici, il problema del rumore è molto probabilmente causato proprio da un cablaggio un po' "casuale": togliendo un cm quà ed uno là le cose cambiano, appunto!

In merito al potenziometro del volume, NON è vero che a metà corsa attenua del 50% perchè è un potenziometro logaritmico e non lineare: a metà corsa attenua più della metà.

Come ti ho già detto in un'altra risposta, inserendo in serie al potenziometro del volume una resistenza di pari valore DIMEZZI la sensibiltà di ingresso del pre (-6 dB).

E' una soluzione attuabile tranquillamente.


Io, per principio, sono contrario alla tecnica di prima amplificare e poi attenuare, questo si fa normalmente negli apparecchi a stato solido perchè quei dispositivi hanno di solito guadagni molto alti e quasi sempre questa riduzione di guadagno si realizza controreazionando il sistema: con le valvole invece si può scegliere il componente giusto in un circuito giusto che amplifica il NECESSARIO, senza ulteriori artifici per ridurne la sensibilità.

Dalla descrizione della tua catena audio i tuoi diffusori dovrebbero avere una sensibilità di circa 90 dB SPL e quindi sostituendo il tuo finale con con un SE di 2A3 non cambierebbe nulla per quanto riguarda i livelli raggiungibili, per il suono poi la musica è diversa anche se le EL 34 a triodo non suonano poi tanto male, anzi sono forse l'unica valvola che in questa configurazione più si avvicina ad un triodo vero.

Veniamo ora alle "pernacchiette": sono quasi certamente, anzi sicuramente, il risultato sonoro del clipping del finale!

Il pianoforte è uno strumento "maledetto" da riprodurre perchè ha transienti micidiali ed è facilissimo mandare in crisi un finale di piccola potenza.

Il condensatore di by-pass non c'entra nulla in questo; sul suono del sistema posso anche concordare.

Ritorniamo al cablaggio e prova a fare così: prendi 4 spezzoni di cavo sottile (0.2-0.3 mmq), twistali e collegali tutti insieme da un lato al centro delle masse; collega poi separatemente i 4 conduttori ciascuno alla massa dei pin d'ingresso e di uscita insieme allo schermo del cavetto che dall'altra parte dovrà essere SCOLLEGATO dalla massa.

E' un sistema che evita certamente anelli di massa in ingresso che potrebbero essere una delle cause del rumore.

Torniamo al finale con le 2A3: i data sheet prevedono un carico anodico di 2.5K quindi i tuoi trasformatori vanno benissimo; i data sheet però non sono vangelo, si possono variare le caratteristiche dei trasformatori d'uscita con conseguenti variazioni del punto di lavoro, delle potenze ottenibili e delle distorsioni relative: in linea di massima, molto di massima, aumentando il valore del carico diminuiscono le potenze ed anche le distorsioni e viceversa, ovviamente nei limiti consentiti dalle caratteristiche del dispositivo impiegato.

Per finire butto lì una proposta: acquista una coppia di 6CG7 che poi non sono altro che le 6SN7 con piedinatura noval anzichè octal e sostituiscile pari pari alle tue E88CC portando l'anodica intorno a 250-260V.

In questa configurazione il tuo pre guadagna ora 18 dB contro i 24 dB della soluzione con le E88CC, giusti giusti i 6dB "di troppo" che hai ora.

Cosa cambia?

TUTTO!

Il suono si ammorbidisce diventando più "valvolare" o meno "transistorizzato" come dici tu, cambia l'immagine virtuale, ecc..

Sono proprio cattivo vero? Però il bello dell'autocostruzione sta proprio qui, provare e riprovare, sperimentare, vedere cosa cambia se...

Alla prossima
_________________
Maurizio

Inviato: 21 nov 2008, 18:29
da plovati
blutourist, tira un poco il fiato. Se postassi un argomento alla volta, utilizzassi correttamente la punteggiatura e ti sforzassi di rendere più chiaro possibile il tuo pensiero otterresti più risposte e migliori.

Per esempio, tu ora hai una catena composta da:

lettore jvc (che vorresti cambiare)
pre E88CC
finale di EL34 a triodo progetto Megahertz con trasf Novarria
casse autocostruite fostex FE103 a tromba.

Ascolti in un ambiente piccolo, se alzi il volume con l’attuale pre a nemmeno metà corsa i vicini chiamano la polizia…


e fino a qui ti ho seguito. Il prosieguo del tuo intervento:

Piuttosto togliendo pezzetti di ritorni di massa 2cm li 1 cm la' vedo che il rumore sta diminuendo..Soprattutto avendo messo il primo con di filtro appiccicato al cond da 0,005 uf 600v che separa la massa dal telaio.Comunque se nel progetto originale c'era un doppio pot comunque provoca un attenuazione che anche se e' a meta' corsa dovrebbe essere di circa 25k.Non credi che inserendo 2 res di pari valore si attenuerebbe anche il rumore di ingresso?Considerando che adesso i cavi non sono schermati (devo ancora provare a collegarli come hai detto tu a valle).Per il finale triodino che mi pare facile e pare che sia molto valido io ho a disp.(al contrario del mio amico) un trasf da 2500 ohm saranno pochi..? Ps per finire ho scollegato il cond di by pass da 1uf in poly che avevo messo sul cond da 47 uf che va sull'anodo.Su certe frequenze in certi pezzi di pianoforte si sentivano in alcuni passaggi una sorta di pernacchiette nelle casse...(frequenze subsoniche penso..)adesso no.Allora il discorso bypass e' deleterio invece che utile?Anche il suono adesso e' meno asciutto.

invece mi risulta di difficile comprensione e richiede uno sforzo interpretativo che postresti evitarmi. Fortunatamente mau749 sembra avere meno problemi a seguirti, ma se tu riuscissi a seguire i consigli in apertura del presente post diversi altri lettori potrebbero profittare di questo scambio di informazioni.

Grazie.

_________
Piergiorgio

Inviato: 21 nov 2008, 19:34
da blutourist
blutourist, tira un poco il fiato. Se postassi un argomento alla volta, utilizzassi correttamente la punteggiatura e ti sforzassi di rendere più chiaro possibile il tuo pensiero otterresti più risposte e migliori.

Per esempio, tu ora hai una catena composta da:

lettore jvc (che vorresti cambiare)
pre E88CC
finale di EL34 a triodo progetto Megahertz con trasf Novarria
casse autocostruite fostex FE103 a tromba.

Ascolti in un ambiente piccolo, se alzi il volume con l’attuale pre a nemmeno metà corsa i vicini chiamano la polizia…


e fino a qui ti ho seguito. Il prosieguo del tuo intervento:

Piuttosto togliendo pezzetti di ritorni di massa 2cm li 1 cm la' vedo che il rumore sta diminuendo..Soprattutto avendo messo il primo con di filtro appiccicato al cond da 0,005 uf 600v che separa la massa dal telaio.Comunque se nel progetto originale c'era un doppio pot comunque provoca un attenuazione che anche se e' a meta' corsa dovrebbe essere di circa 25k.Non credi che inserendo 2 res di pari valore si attenuerebbe anche il rumore di ingresso?Considerando che adesso i cavi non sono schermati (devo ancora provare a collegarli come hai detto tu a valle).Per il finale triodino che mi pare facile e pare che sia molto valido io ho a disp.(al contrario del mio amico) un trasf da 2500 ohm saranno pochi..? Ps per finire ho scollegato il cond di by pass da 1uf in poly che avevo messo sul cond da 47 uf che va sull'anodo.Su certe frequenze in certi pezzi di pianoforte si sentivano in alcuni passaggi una sorta di pernacchiette nelle casse...(frequenze subsoniche penso..)adesso no.Allora il discorso bypass e' deleterio invece che utile?Anche il suono adesso e' meno asciutto.

invece mi risulta di difficile comprensione e richiede uno sforzo interpretativo che postresti evitarmi. Fortunatamente mau749 sembra avere meno problemi a seguirti, ma se tu riuscissi a seguire i consigli in apertura del presente post diversi altri lettori potrebbero profittare di questo scambio di informazioni.

Grazie.

_________
Piergiorgio


Originariamente inviato da plovati - 21/11/2008 :  12:29:54
Hai ragione scusa in italiano non andavo molto bene a scuola.. :) :) Scusate per l'imprecisioni e le mie poche basi tecniche.Costruisco per hobby e non ho basi di elettronica solo tanta passione e facendo tutto da me appendo per esperienza un po alla volta... :)

Inviato: 21 nov 2008, 19:42
da plovati
Oh, non è mica un cazziatone, eh!
Solo un suggerimento.

Per di più scrivere sforzandosi di essere chiari è un esercizio che serve moltissimo a fissare le proprie idee. Cosa utile anche per l'audio, ma sopratutto fondamentale in altri e ben più seri ambiti.


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Piergiorgio

Inviato: 21 nov 2008, 20:54
da mau749
In effetti faccio molta fatica anch'io a seguire il filo del discorso.

Probabilmente credo, spero, di dare risposte sufficientemente corrette solamente perchè di quei pre ne ho costruito più di uno per me e per amici che erano molto più digiuni di elettronica di blutourist.

Certo, un argomento per volta e con domande chiare aiuterebbe...!

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Maurizio

Inviato: 21 nov 2008, 22:45
da 6550
Un saluto a tutti
Comunque se nel progetto originale c'era un doppio pot comunque provoca un attenuazione che anche se e' a meta' corsa dovrebbe essere di circa 25k
in questo caso forse Fabrizio si riferiva al doppio potenziometro lineare
(50K)in serie al volume e utilizzato come bilancia,
se cosi fosse allora attenua perché si ritroverebbe una R da 25K in serie al potenziometro del volume.

ps. le 2A3 sono spettacolari :D

ciao Angelo.

Inviato: 22 nov 2008, 02:10
da blutourist
Un saluto a tutti
Comunque se nel progetto originale c'era un doppio pot comunque provoca un attenuazione che anche se e' a meta' corsa dovrebbe essere di circa 25k
in questo caso forse Fabrizio si riferiva al doppio potenziometro lineare
(50K)in serie al volume e utilizzato come bilancia,
se cosi fosse allora attenua perché si ritroverebbe una R da 25K in serie al potenziometro del volume.

ps. le 2A3 sono spettacolari :D
ciao Angelo.

E' quello che volevo dire!Comunque nel cassetto ho trovato 2 reliquie di 6cg7 della Philips.Che suono!!!!!! Mi dispiace per gli amanti delle e88cc ma e' un'altro suono..!!!!!! :) Riguardo al filo per i ritorni di massa dai pin di entrata e di uscita da 0,2 0.3 mm puo' andare bene il cavo telefonico in rame solido? Mi pare abbia quello spessore..Avendo 5 ingressi piu' l'uscita serviranno allora 12 fili.Sara' un bel malloppetto ma provero'.Grazie comunque per i consigli.Sto apprendendo molte cose da questa esperienza :)

Inviato: 22 nov 2008, 06:44
da mau749
Sono contento che la soluzione con le 6CG7 ti piaccia, da come hai parlato immaginavo che sarebbe stato così.

Solo una cosa, Fabrizio: cosa diavolo te ne fai di CINQUE ingressi, cosa ci devi collegare a questo pre, anche la macchinetta del caffè?

Stiamo qui a disquisire "del sesso degli angeli" se sia più opportuno utilizzare un condensatore in carta e olio o un polipropilene bypassato da uno costruito apposta per la NASA e poi in ingresso ci mettiamo una bella matassa di cavi magari di provenianza ignota, una bella coppia di contatti del commutatore, un'altra coppia di contatti del bilanciamento, una ulteriore per il volume e, finalmente, dopo aver attraversato OTTO saldature, forse, il segnale arriva alla griglia della valvola!

Io sarò anche eccessivamente minimalista ma i miei pre di linea hanno UN ingresso e UNA uscita ed utilizzo potenziometri separati per il controllo del volume.

Se proprio devo, come nel caso del mio pre che ha anche l'ingresso phono, utilizzo un buon relè con contatti dorati sotto vuoto posto immediatamente a ridosso dei pin d'ingresso.

Non lamentiamoci poi se il pre fa rumore, con un groviglio così chissà quanti anelli di massa ci sono!

Ricorda sempre le parole di Henry Ford che, a chi criticava l'eccessiva semplicità del suo modello T, era solito rispondere "... tutto quello che non c'è non si rompe..."

Colgo l'occasione per fare una piccola precisazione al commento di Angelo sulle 2A3
ps. le 2A3 sono spettacolari
Nessuno nega la bontà delle 2A3 ma nel dare un giudizio sul suono di un componente NON si può prescindere dalla circuitazione in cui questo è impiegato: l'Audio Note Quest ed il Klimo Merlin, ad esempio, impiegano entrambi le 300B ma, per come suonano, non sono nemmeno lontani parenti!

A presto
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Maurizio

Inviato: 22 nov 2008, 10:28
da 6550
Nessuno nega la bontà delle 2A3 ma nel dare un giudizio sul suono di un componente NON si può prescindere dalla circuitazione in cui questo è impiegato: l'Audio Note Quest ed il Klimo Merlin, ad esempio, impiegano entrambi le 300B ma, per come suonano, non sono nemmeno lontani parenti!
pienamente d'accordo, voglio aggiungere che puoi avere lo stesso risultato con la sola sostituzione delle valvole finali di diversa marca e anno di costruzione sullo stesso amplificatore.
Colgo l'occasione per raccontare la mia piccola esperienza con la costruzione di un amplificatore 2A3, le valvole driver sono le jan-cl-6sn7gt della general electric con la sola sostituzione delle finali (premetto possiedo solo 5 coppie di 2A3 e quindi solo 5 test)ho avuto 5 diversi tipi di suono ma altrettanto apprezzabili, naturalmente la classificazione è data dalla mia impressione di ascolto e di altri amici.
Al primo posto 2A3 fivre monoplacca, al secondo posto 2A3 tungsram biplacca al terzo 2A3 sovtek al quarto 2A3 biplacca della penta laboratories ed infine 2A3 biplacca golden dragon, queste ultime due mi sembravano quasi identiche sia in ascolto che di costruzione interna,
un audiofilo costruttore forse non si contenta mai.

ora devo proprio andare a dormire, a presto Angelo

Inviato: 22 nov 2008, 16:52
da blutourist
In effetti Mau hai ragione 5 ingressi sono troppi.Magari li ridurro' a 3 per cd, pre phono e radio.In altre prove che ho fatto anch'io ho visto che l'ideale sarebbe 1 ingresso solo cosi si eviterebbe il commutatore e grovigli di fili sull'ingresso.Per prova ho fatto suonare un po' le e88cc a 257v innalzando il partitore dei filamenti va a 125 v.In effetti suonano un po' meglio di prima ma le 6cg7 le surclassano in dolcezza profondita' della scena "aria"intorno agli strumenti.Non so,forse e' una mia impressione personale..Forse con queste valvole il bypass da 1uf sul condensatore che va sull'anodo da 47uf sarebbe utile..?

Inviato: 22 nov 2008, 17:47
da mau749
Noto con piacere che ci troviamo tutti d'accordo.

Intanto una precisazione, nel citare due finali con le 300B ho commesso un errore, il Klimo è il Beltaine e non il Merlin (che è un pre).

Detto questo, Fabrizio, tu hai fatto forse la tua prima esperienza di quanto dicevamo con Angelo, e cioè del suono di componenti diversi nello stesso circuito.

Senza esagerere perchè poi si rischia di perdere di vista lo scopo finale di questo meraviglioso hobby, ascoltare la musica!

Ora, se ritieni questo il progetto giusto, puoi cominciare a fare quegli upgrading di cui parlavamo qualche tempo fa.

Bypassa quello che vuoi, ma prova anche a sostitiure qualche componente, il condensatore d'uscita ad esempio: non è detto che il famoso "carta olio" da 50 euro suoni meglio di un Wima MKP10 o di un nostranissimo ICEL.

A proposito, prova a bypassare anche questo con un piccolo condensatore da 0.01-0.047 uF: qualcosa cambia.

Per finire aggiungo un'ultima cosa a quanto ha detto Angelo, mettiamo in conto anche il "rodaggio" delle valvole: le russe in particolare avendo di solito catodi molto "ricchi" hanno bisogno di qualche centinaio di ore per cominciare a suonare decentemente.

Alla prossima
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Maurizio

P.S. Vedo che anche Angelo, come me, è un nottambulo!

Inviato: 23 nov 2008, 18:39
da blutourist
Riguardo ai ritorni di massa c'e' sempre un noioso ronzio di alternata di sottofondo anche se ne l'ascolto musicale non e' percepibile sarebbe meglio non ci fosse..Adottata la soluzione con filo da 0,2 twistato suggeritami da Maurizio si e' di molto ridotto il loop ma succede una cosa strana..Cortuicitando il pin d'ingeresso il ronzio aumenta invece di sparire..Cioe' in parole povere fa meno rumore con i canali aperti che cotuicitandoli.Mi sapete spiegare il motivo?

Inviato: 24 nov 2008, 01:23
da blutourist
Riguardo ai ritorni di massa c'e' sempre un noioso ronzio di alternata di sottofondo anche se ne l'ascolto musicale non e' percepibile sarebbe meglio non ci fosse..Adottata la soluzione con filo da 0,2 twistato suggeritami da Maurizio si e' di molto ridotto il loop ma succede una cosa strana..Cortuicitando il pin d'ingeresso il ronzio aumenta invece di sparire..Cioe' in parole povere fa meno rumore con i canali aperti che cotuicitandoli.Mi sapete spiegare il motivo?


Originariamente inviato da blutourist - 23/11/2008 :  12:39:20
Eureka!!! Risolto il problema ronzio.Cerco di spiegare spero correttamente cosi che questa mia esperienza possa essere di aiuto a qualcuno.Poiche ho montato su una L le valvole che praticamente stanno orizzontali nello chassis per poter effettuare i collegamenti e le saldature agevolmente avevo fatto passare(per la mania di accorciare il piu' possibile i ritorni di massa) i fili che collegano le resistenze catodiche alla stella anteriormente alle valvole.Per spiegarsi meglio i fili non passavano da sotto lo zoccolo ma facevano un giro che passava a pochi cm da una valvola.Allungando il cablaggio e facendo un altro percorso accendo l'apparecchio e miracolo...pensavo non fosse neanche acceso da quanto era silenzioso.Probabilmente tra la valvola e il ritorno di massa delle res catodiche si creava una "spira" che veniva captata dal tubo e riprodotta negli altoparlanti.Comunque una volta vendevano i cappucci metallici per i tubi.Penso che sia sempre buona norma inserirli in circuiti molto sensibili per evitare che i tubi "raccattino"spocizia in giro.Grazie a tutti in particolare a Mau.Ps..c'e' mica qualche altra valvola migliore della 6cg7? Dimmelo subito prima che monti definitivamente tutto.... :) :) :) :) :)

Inviato: 24 nov 2008, 16:38
da mau749
Non esistono valvole "migliori" di altre, esistono solo valvole "diverse".

Le 6CG7, dal punto di vista elettrico e sonoro, sono delle "signore" valvole: il sig. Saul Marantz le impiegava normalmente sui suoi 8B e soprattutto sui 9!

Come ti ho già detto, elettricamente sono praticamente identiche alle 6SN7 che sono universalmente riconosciute come "ben suonanti" anche se, sonicamente non sono proprio la stessa cosa ma è una questione di sfumature.

__________________
Maurizio

Inviato: 24 nov 2008, 17:56
da blutourist
Non esistono valvole "migliori" di altre, esistono solo valvole "diverse".

Le 6CG7, dal punto di vista elettrico e sonoro, sono delle "signore" valvole: il sig. Saul Marantz le impiegava normalmente sui suoi 8B e soprattutto sui 9!

Come ti ho già detto, elettricamente sono praticamente identiche alle 6SN7 che sono universalmente riconosciute come "ben suonanti" anche se, sonicamente non sono proprio la stessa cosa ma è una questione di sfumature.

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Maurizio



Originariamente inviato da mau749 - 24/11/2008 :  10:38:29
Stavo scherzando..piuttosto ho notato una cosa..Cambiando i fili di ritorno di massa dai pin jack e twistandoli tra loro e' vero che il rumore di fondo e' scomparso totalmente( anche se questo dipendeva dal percorso di ritorno di massa che avevo sbagliato come ho gia spiegato),ma l'immagine sonora e' totalmente cambiata.Infatti ha perso un po' in profondita' larghezza.Il suono si e' un po' inasprito e c'e' meno aria intorno agli strumenti.Possibile che cio' dipenda dal cablaggio mutato?(Spessore del filo piu' piccolo e twistato) .

Inviato: 25 nov 2008, 01:12
da mau749
Sinceramente non mi è mai accaduta una cosa del genere ma potrebbe anche essere.

Puoi fare una prova: collega, senza twistarli, solo i ritorni di massa dell'ingresso che usi e quelli d'uscita, se cambia qualcosa allora il problema e lì.

Non credo possa dipendere dalla sezione del cavo.

Saluti
_________________
Maurizio

Inviato: 28 nov 2008, 07:43
da blutourist
Volevo sapere perche' mettendo il puntale del tester tra anodica e chassis benche' il nodo di massa sia separato dal telaio da un cond da 0.005 uf 600v il tester indica 1,5v?Stessa cosa all'incirca tra telaio e nodo di massa circa 1v.Puo' esserci qualche cond danneggiato?Di solito e' meglio separare il nodo di massa dal telaio con un cond da 0,01 -0,005 uf o con una resistenza?Di che valore eventualmente?

Inviato: 29 nov 2008, 20:54
da mau749
Rispondo volentieri a Fabrizio che mi ha inviato un PM e mi scuso di non averlo fatto prima.

Premesso che io uso sempre telai in legno per le mie elettroniche perchè li trovo decisamente meno risonanti, il fatto che tu misuri (in continua suppongo) circa 1V fra le masse significa solamente che queste sono a potenziale diverso: collega il tutto semplicemente con un bel pezzo di filo!

L'aver poi utilizzato un condensatore carta olio (russo !?) da 1 uF al posto del previsto da 0.47 uF non comporta alcun problema, salvo, come dici giustamente, la diminuzione della frequenza di taglio inferiore del sistema.

Scusami ancora per il ritardo
A presto
________________
Maurizio

Inviato: 30 nov 2008, 00:20
da blutourist
Rispondo volentieri a Fabrizio che mi ha inviato un PM e mi scuso di non averlo fatto prima.

Premesso che io uso sempre telai in legno per le mie elettroniche perchè li trovo decisamente meno risonanti, il fatto che tu misuri (in continua suppongo) circa 1V fra le masse significa solamente che queste sono a potenziale diverso: collega il tutto semplicemente con un bel pezzo di filo!

L'aver poi utilizzato un condensatore carta olio (russo !?) da 1 uF al posto del previsto da 0.47 uF non comporta alcun problema, salvo, come dici giustamente, la diminuzione della frequenza di taglio inferiore del sistema.

Scusami ancora per il ritardo
A presto
________________
Maurizio



Originariamente inviato da mau749 - 29/11/2008 :  14:54:46
Grazie per la risposta.Ma scusa ho gia' sentito parlare di telai in legno.A parte che credo siano piu' soggetti a captare disturbi elettromagnietici,in ogni caso il nodo di massa in suddetti telai dove finisce? Sospeso in aria?Ps.I carta e olio militari russi(Quelli con lo scatolino marrone)non mi pare facciano proprio schifo..certo i jensen andranno meglio..Il polipropilene suona bene ,specialmente gonfiando meno il basso mi pare.. ma preferisco usarlo nei finali.Sulle medie frequenze il c.o. mi pare insuperabile come naturalezza delle voci e dolcezza nella riproduzione degli altri strumenti..Ci vorrebbe una via di mezzo tra precisione del basso e riproduzione calda delle medie..mi pare che un cond cosi non ci sia almeno per le mie tasche.. :)

Inviato: 30 nov 2008, 02:17
da mau749
Non intendevo dire che i condensatori russi in carta olio facessero schifo, intendevo solamente che non li conosco.

Per quanto riguarda i telai in legno, sinceramente in trent'anni non ho mai avuto problemi di captazioni elettromagnetiche ma non si può mai dire!

Per quanto riguarda la massa del telaio visto che questo non è conduttore se ne sta buona buona proprio "sospesa in aria".

Se poi l'impianto di casa ha un vero buon collegamento di terra si può anche provare a collegare la massa generale a questo, direttamente sull'ingresso dell'alimentazione, per avere un vero equipotenziale fin dall'inizio.

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Maurizio

Inviato: 30 nov 2008, 04:20
da baldo95
Anch'io nelle mie poche realizzazioni uso telai in legno, creo una linea di massa aperta, collegata alla terra dell'impianto di casa,che gira intorno al telaio e qui ci collego tutte le parti metalliche che vengono montate sul telaio.
Per i disturbi elettromagnetici vale la solita regola attorcigliare i fili, collegamenti corti ed evitare percorsi paralleli per quanto sia possibile.

Inviato: 30 nov 2008, 06:01
da mau749
E' esattamente quello che faccio normalmente anch'io.

Poi dipende sempre dalla zona in cui vivi: io, fortunatamente, sono abbastanza lontano da grosse fonti di disturbo e quindi quasi mai anche gli apparecchi cablati al volo sul classico tavolaccio non hanno grossi problemi.
Anzi, qualche volta, cablati così suonano perfino meglio!
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Maurizio