Marcoiuri ha scritto:Scusatemi per il comportamento polemico, solo che mi ha fatto innervosire il fatto che è stato offeso l'impianto migliore che abbiamo in casa creato in tanti anni un pezzo alla volta (e poi è da quando sono nato che sento la musica proveniente da quell'impianto e mi ci sono affezionato).
per quello sono io a dovermi scusare. Ovviamente non era mia intenzione offenderti. Mi sono espresso in modo inappropriato, dando oltretutto per scontato che tu conoscessi l'evoluzione dei sistemi audio domestici (di alta qualità) negli ultimi 30 - 40 anni.
Il fatto è che in questo campo dagli anni '70 - '80 ad oggi molte cose sono cambiate. All'epoca alcuni "parametri", oggi considerati fondamentali dagli audiofili, erano per lo più sottovalutati se non completamente ignorati. Ad esempio nessuno o quasi si preoccupava della cosiddetta "immagine", cioè della corretta ricostruzione tridimensionale della scena virtuale. Che è importante non solo di per se stessa (in quanto per molti ascoltatori costituisce un contributo sostanziale se non fondamentale per il realismo della riproduzione e/o per il coinvolgimento emotivo nell'ascolto), ma anche perché è un indicatore estremamente sensibile (e facilmente valutabile) della qualità complessiva del sistema di riproduzione, della sua corretta disposizione in ambiente, dei problemi acustici di quest'ultimo, ecc. Un sistema moderno richiede non solo "componenti" adeguati (e solo pochi dei prodotti di quell'epoca soddisfano le caratteristiche richieste oggi), ma anche una cura letteralmente maniacale della "messa a punto" dell'impianto nel suo insieme (ed in modo particolare dell'acustica ambientale e del posizionamento dei diffusori in ambiente, cosa ancora oggi tipicamente ignorata o ampiamente sottovalutata dai non audiofili... e talvolta perfino da alcuni di essi).
Gli equalizzatori poi, diffusissimi in quell'epoca, in seguito sono stati assolutamente banditi (insieme anche ai più semplici controlli di tono ed al "loudness", immancabile all'epoca) in quanto ci si è accorti che ogni intervento sul segnale, ogni filtraggio, ogni elemento in più causa pressoché inevitabilmente una degradazione della qualità del segnale. Da un paradigma "massimalista" tipico del periodo compreso tra la fine degli anni '70 e la prima metà degli anni '80, si è passati al minimalismo più assoluto (talvolta perfino esagerato) degli ultimi due decenni. Insomma, è proprio cambiato il mondo.
In un tipico impianto di 30 anni fa o giù di li, verosimilmente posizionato ed inserito in ambiente in maniera a dir poco approssimativa (se non del tutto inappropriata) come usava allora, senza adeguati interventi sull'acustica ambientale, ecc, effetti importanti ma "delicati" come quelli dovuti ai cavi ben difficilmente li puoi sentire. Specie se come dici non sei un audiofilo e quindi non hai l'abitudine ad un ascolto attento (ed il necessario "addestramento" ed allenamento, perché alla fine solo di quello si tratta).
Marcoiuri ha scritto:Comunque amici come prima?
ci mancherebbe...
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»