Salve a tutti e Buon Natale (fatto
) e Buon Anno Nuovo (da fare
).
Due notizie, una cattiva e una buona.
La cattiva: complice la "confusione" derivante dalle feste di fine d'anno, non ho ancora trovato il tempo di rimettere mano fisicamente all'amplificatore.
La buona: ho ragionato abbondantemente sulla risoluzione dell'inconveniente dell'eliminazione del "hum" e ho deciso di chiedere qualche ulteriore chiarimento a Paolo/UnixMax (con un MP) che mi ha cortesemente risposto. Ritenendo però utile far conoscere ad altri eventualmente interessati sia le domande che le risposte eccomi a riportare la discussione completa:
Domanda: Nel tuo ultimo intervento sulla discussione che avevo aperto mi suggerivi di aggiungere una resistenza fissa tra l'ingresso della valvola preamplificatrice (1/2 12AT7) e massa, un paio di domandine all'argomento:
- scusa se non l'ho capito ma la resistenza andrebbe posta tra la grid-stop e massa dal lato del potenziometro del volume o dal lato della griglia? Te lo chiedo perchè dando un'occhiata qua e là ai vari schemi simili al mio disponibili in rete, ho notato che in alcuni casi la pongono a monte e in alcuni casi a valle della grid-stop e sempre senza giustificare la scelta fatta;
Risposta: in linea di principio va messa a monte (lato del potenziometro). Se cerchi sul forum (grid-stopper, grid-leak) ci dovrebbe essere un vecchio thread in cui ne avevamo parlato.
Domanda: - in merito al valore di tale resistenza mi consigli un range da 100 a 330 kohm, c'è un motivo particolare per cui uno debba scegliere un valore piuttosto che un altro? Il dubbio sorge dal fatto che se la resistenza viene posta a monte della grid-stop, si trova in parallelo alla quota di potenziometro selezionata regolando il volume (il potenziometro è da 100 kohm) per cui, ad esempio, ammesso che tale volume sia al massimo, si troverebbero di fatto in parallelo 2 resistenze da 100 kohm e la resistenza vista dalla valvola tramite la grid-stop si dimezzerebbe. Giusto?
Risposta: il problema non è certo la resistenza vista dalla griglia della valvola! In linea di principio quella più è bassa e meglio è.
Il problema è l'impedenza vista dal potenziometro (che altera la curva di attenuazione, tanto che se la R "a valle" del pot. è <= di quella del pot stesso puoi anche usare un potenziometro lineare anziché logaritmico) e soprattutto il risultato della combinazione delle due visto dalla sorgente!
Se ad es. ci metti un pot da 100K ed una R da 100K, l'impedenza di ingresso (cioè quella vista dalla sorgente) passa da 100K costanti (tranne se arrivi in griglia positiva) ad una impedenza variabile tra 50K e 100K a seconda della posizione del volume (50K con il volume al max, 100K con il volume a zero).
Domanda: Questo mi ha fatto ipotizzare che forse sarebbe meglio metterne una 330 kohm.
Risposta: il valore da usare è una scelta di compromesso tra due esigenze contrastanti:
* mantenere un carico accettabile (quanto più alto possibile) in ingresso;
* avere una impedenza quanto più bassa possibile sulla griglia
Io ci metterei 220K, ma non è critico. Qualsiasi valore in quel range va bene. Usa quello che hai nel cassetto...
Domanda: Infine ancora una piccola domanda: ho acquistato una piccola partita di condensatori carta e olio russi da 220 nanoF, dato che il catodo della parte preamplificatrice è polarizzato con una tripla cella costituita dal parallelo di 4,7kohm+1.000microF+470nanoF, ritieni che se sostituissi quest'ultimo condensatore, un normale polipropilene, con due carta e olio in parallelo potrei ottenere dei vantaggi sonici e sul fronte dell'abbattimento del rumore?
Risposta: Dal punto di vista del suono è difficile dirlo a priori, l'unica è provare. Dal punto di vista del rumore, non c'entra nulla.
In linea di principio mettere due C fisicamente grandi in parallelo (aumentando quindi i collegamenti e soprattutto il volume occupato dal circuito) non fa che aumentare la quantità di rumore indotto. Ma a meno che non hai fatto grosse cavolate (tipo collegamenti troppo lunghi, condensatori di by-pass montati vicino TA od induttanze di filtro, ecc...) è a dir poco improbabile che il ronzio che senti "entri" da li.
BTW, la cosa migliore sarebbe sostituire il tutto con diodi LED o uno zener. Quanto deve essere la tensione su quel catodo?
P.S.: occhio con i carta/olio! In passato (ma per produzioni "orientali" forse in qualche caso ancora oggi) l'olio in questione era in realtà "PCB", una schifezza estremamente tossica e cancerogena ("parente" della diossina). Se noti anche il minimo trafilaggio, stai attento a non mandarlo a contatto con la pelle. Maneggialo usando guanti in nitrile e liberati al più presto del condensatore/i difettoso/i e di tutto il materiale contaminato (che dovresti smaltire come rifiuti speciali... in mancanza di meglio, chiudi il tutto in bustine da congelatore sigillate e smaltiscilo con le pile usate).
Domanda: Un ultimo parere basato sulla tua esperienza, l'elettrolitico da 1.000 microF della predetta cella di polarizzazione del catodo, potrebbe se danneggiato (inizialmente ho distrutto il TA causa errata indicazione dei colori dei fili sullo schema pratico.....) essere all'origine del "hum"?
Risposta: no, non c'entra nulla! al massimo avresti un problema di guadagno ridotto.
Domanda: Chiudo con una segnalazione di un "funzionamento anomalo", se spengo l'amplificatore e lo riaccendo subito dopo si innesca uno strano effetto Larsen molto acuto, basta invece attendere qualche minuto tra spegnimento e successiva riaccensione e il problema è eliminato. E' un comportamento normale?
Risposta: no, non è normale...
Domanda: Non è che mi ritrovo qualche condensatore fallato che genera il problema oppure potrebbe essere proprio l'assenza della resistenza che mi suggerisci di mettere a rendere instabile l'amplificatore alla riaccensione quando ancora caldo?
Risposta: non credo ne l'uno ne l'altro. Probabilmente l'amplificatore è tendenzialmente instabile. Nell'accenzione a caldo il transiente è sufficente ad innescare una oscillazione che poi non si spegne. Non ricordo più, l'ampli usa un loop di NFB? Altrimenti hai un problema di accoppiamenti parassiti. Che (vista la frequenza relativamente bassa dell'oscillazione) potrebbero anche essere di natura elettromeccanica (e.g. i TU che vibrano e si accoppiano meccanicamente con i tubi).
Ovviamente qualsiasi ulteriore parere e/o consiglio sull'argomento è il benvenuto.
Un saluto a tutti.