Spessore ritorni di massa
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Spessore ritorni di massa
Ho costruito un finale a tubi con el 36.Ho usato un cavo per antenne per i ritorni di massa.Essendo lo spessore del medesimo 1 mm anziche i 2mm raccomandati nel caso, puo darsi che questo sia la causa di scarsa spazialita del S,E. ?.O cio' e' piu' da attribuirsi ai tu (Nuova Elettronica..)
- mau749
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Re: Spessore ritorni di massa
Bella domanda...
Che il cablaggio influenzi il risultato sonoro è fuor di dubbio ma sinceramente attribuire la mancanza di spazialità solo al diametro dei ritorni di massa mi sembra un po' forzato.
La spazialità come la definisci tu ma, forse meglio, l'immagine nel suo complesso dipende da un'infinità di fattori concomitanti e difficilmente singolarmente individuabili: i tubi impiegati e la circuitazione, i punti di lavoro scelti, la componentistica passiva (condensatori in primis), i TU ovviamente, i cavi di collegamento delle varie apparecchiature, i diffusori, l'ambiente d'ascolto, le incisioni,....
Tanto per la cronaca io uso normalmente l'anima singola (nuda) dei cavi a 75 ohm per i ritorni di massa e se c'è una cosa di cui il mio impianto non soffre è certamente l'immagine!
Poi una prova la puoi fare velocemente: raddoppia le sezioni twistando blandamente la coppia e ascolta se cambia qualcosa...
Ciao
Che il cablaggio influenzi il risultato sonoro è fuor di dubbio ma sinceramente attribuire la mancanza di spazialità solo al diametro dei ritorni di massa mi sembra un po' forzato.
La spazialità come la definisci tu ma, forse meglio, l'immagine nel suo complesso dipende da un'infinità di fattori concomitanti e difficilmente singolarmente individuabili: i tubi impiegati e la circuitazione, i punti di lavoro scelti, la componentistica passiva (condensatori in primis), i TU ovviamente, i cavi di collegamento delle varie apparecchiature, i diffusori, l'ambiente d'ascolto, le incisioni,....
Tanto per la cronaca io uso normalmente l'anima singola (nuda) dei cavi a 75 ohm per i ritorni di massa e se c'è una cosa di cui il mio impianto non soffre è certamente l'immagine!
Poi una prova la puoi fare velocemente: raddoppia le sezioni twistando blandamente la coppia e ascolta se cambia qualcosa...
Ciao
Maurizio
"...non è importante il colore del gatto... ... l'importante è che prenda i topi ...!"
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- Giaime
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Re: Spessore ritorni di massa
Se lo spessore del ritorno di massa fosse infinito, lo schema preciso del collegamento delle masse non conterebbe.
Siccome 1mm o 2mm non saranno mai come infinito, allora lo schema del collegamento conta ed è sicuramente molto più importante (parliamo delle correnti in gioco in un valvolare di piccola potenza) della sezione del filo.
Mi viene da pensare che hai utilizzato uno schema di masse a bus: non è un problema ma non è facile farlo andare benissimo, è per quello che si consiglia le masse a stella, perchè è impossibile da sbagliare.
Potresti postare uno schema dettagliato di come hai gestito i ritorni di massa; mi verrebbe anche da dire che con i TU di NE...
Siccome 1mm o 2mm non saranno mai come infinito, allora lo schema del collegamento conta ed è sicuramente molto più importante (parliamo delle correnti in gioco in un valvolare di piccola potenza) della sezione del filo.
Mi viene da pensare che hai utilizzato uno schema di masse a bus: non è un problema ma non è facile farlo andare benissimo, è per quello che si consiglia le masse a stella, perchè è impossibile da sbagliare.
Potresti postare uno schema dettagliato di come hai gestito i ritorni di massa; mi verrebbe anche da dire che con i TU di NE...
Giaime Ugliano
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Re: Spessore ritorni di massa
abbastanza improbabile. I TU certamente contano tantissimo (e quelli che hai usato fanno pena) ma se - come mi pare di capire - il problema è macroscopico, presumibilmente ci sono (anche) altri problemi.fabrizioli ha scritto:Ho costruito un finale a tubi con el 36.Ho usato un cavo per antenne per i ritorni di massa.Essendo lo spessore del medesimo 1 mm anziche i 2mm raccomandati nel caso, puo darsi che questo sia la causa di scarsa spazialita del S,E. ?.O cio' e' piu' da attribuirsi ai tu (Nuova Elettronica..)
Per i problemi di immagine (e non solo) il primo e maggiore imputato in genere è l'alimentazione.
Come hai separato le alimentazioni dei due canali?
I ritorni di massa sono separati o hai usato (orrore!) un ritorno comune per entrambi i canali? (questo conta molto di più del diametro...).
Prima di avanzare ipotesi a vanvera, facciamo però un attimo un passo indietro. Come è disposto l'impianto? che diffusori hai? con quale altro ampli lo hai confrontato, a parità di tutto il resto, nello stesso impianto e con il medesimo posizionamento?
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: Spessore ritorni di massa
questa dello spessore dei ritorni di massa che influenzi il risultato sonoro non l'avevo mai sentita ...
- UnixMan
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Re: Spessore ritorni di massa
I ritorni di massa sono in serie al segnale tanto quanto le connessioni del "polo caldo". Con la differenza che, purtroppo, sono spesso sottovalutate e mal realizzate.
Ovviamente, non si tratta banalmente di una questione di diametro. Quello che conta è piuttosto l'impedenza della connessione, specie al crescere della frequenza.
Nel caso in questione, un possibile problema è l'uso di una connessione comune per più segnali. Dato che l'impedenza NON è nulla, sia ha una sovrapposizione. Che a seconda di quali sono i loop coinvolti può causare una infinità di problemi: dal "banale" cross-talk tra i canali a feedback indesiderati (che possono essere causa di instabilità oltre che di notevoli alterazioni delle prestazioni), intermodulazioni varie, ecc.
Ecco perché TUTTE le interconnessioni andrebbero sempre divise secondo i singoli loop di corrente e ciascuna realizzata con una sua coppia twistata dedicata segnale/massa ("andata/ritorno").
Edit: per la questione dei cablaggi, vedere ad es. questa vecchia discussione: http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=6088
Ovviamente, non si tratta banalmente di una questione di diametro. Quello che conta è piuttosto l'impedenza della connessione, specie al crescere della frequenza.
Nel caso in questione, un possibile problema è l'uso di una connessione comune per più segnali. Dato che l'impedenza NON è nulla, sia ha una sovrapposizione. Che a seconda di quali sono i loop coinvolti può causare una infinità di problemi: dal "banale" cross-talk tra i canali a feedback indesiderati (che possono essere causa di instabilità oltre che di notevoli alterazioni delle prestazioni), intermodulazioni varie, ecc.
Ecco perché TUTTE le interconnessioni andrebbero sempre divise secondo i singoli loop di corrente e ciascuna realizzata con una sua coppia twistata dedicata segnale/massa ("andata/ritorno").
Edit: per la questione dei cablaggi, vedere ad es. questa vecchia discussione: http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=6088
Ciao, Paolo.
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- mau749
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Re: Spessore ritorni di massa
Che poi quello dello schema da utilizzare per i ritorni di massa è una vecchia questione.
Ci sono fautori e detrattori accaniti dei due sistemi, masse a stella o bus, ciascuno adducendo valide considerazioni tecniche al proprio sistema e la scelta diventa davvero ardua.
Personalmente quando ho a che fare con sistemi abbastanza complessi o particolarmente "delicati" dal punto di vista del rumore, nei pre phono ad esempio, utilizzo uno schema consigliato molti anni fa dal maestro Bartolomeo Aloia e che devo dire sortisce di solito buoni risultati.
In pratica è una specie di sistema misto che consiste nel separare per ciascun canale il bus di massa che potremmo definire "di segnale", quello delle resistenze di fuga di griglia ad esempio, da quello più propriamente "di corrente", quello, ad esempio, delle resistenze catodiche e poi farli convergere separatamente nel classico centro stella.
Il vantaggio pratico è solo quello di una minore complessità circuitale rispetto al tradizionale sistema a stella mantenendone in pratica tutti i vantaggi.
Se si riesce a cablare in maniera simmetrica (o speculare) tutti i bus avranno uguale lunghezza e percorso e quindi sono scongiurate in pratica possibili differenze significative d'impedenza delle linee.
Ciao
Ci sono fautori e detrattori accaniti dei due sistemi, masse a stella o bus, ciascuno adducendo valide considerazioni tecniche al proprio sistema e la scelta diventa davvero ardua.
Personalmente quando ho a che fare con sistemi abbastanza complessi o particolarmente "delicati" dal punto di vista del rumore, nei pre phono ad esempio, utilizzo uno schema consigliato molti anni fa dal maestro Bartolomeo Aloia e che devo dire sortisce di solito buoni risultati.
In pratica è una specie di sistema misto che consiste nel separare per ciascun canale il bus di massa che potremmo definire "di segnale", quello delle resistenze di fuga di griglia ad esempio, da quello più propriamente "di corrente", quello, ad esempio, delle resistenze catodiche e poi farli convergere separatamente nel classico centro stella.
Il vantaggio pratico è solo quello di una minore complessità circuitale rispetto al tradizionale sistema a stella mantenendone in pratica tutti i vantaggi.
Se si riesce a cablare in maniera simmetrica (o speculare) tutti i bus avranno uguale lunghezza e percorso e quindi sono scongiurate in pratica possibili differenze significative d'impedenza delle linee.
Ciao
Maurizio
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Re: Spessore ritorni di massa
Scusami Giaime....ma come si potrebbe sbagliare un collegamneto a bus? ...mentre quello a stella risulta impossibile sbagliare!
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Re: Spessore ritorni di massa
Si può sbagliare il collegamento a bus, si può far sì che la caduta sul bus provocata da una forte corrente (es. tra rettificatore e condensatori di filtro) possa apparire in serie al segnale in ingresso, ad esempio.poluca ha scritto:Scusami Giaime....ma come si potrebbe sbagliare un collegamneto a bus? ...mentre quello a stella risulta impossibile sbagliare!
Giaime Ugliano
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Re: Spessore ritorni di massa
Tanto per cominciare che punto di lavoro hai scelto e di che modello di trasformatore stai parlando?fabrizioli ha scritto:Ho costruito un finale a tubi con el 36.Ho usato un cavo per antenne per i ritorni di massa.Essendo lo spessore del medesimo 1 mm anziche i 2mm raccomandati nel caso, puo darsi che questo sia la causa di scarsa spazialita del S,E. ?.O cio' e' piu' da attribuirsi ai tu (Nuova Elettronica..)
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Re: Spessore ritorni di massa
Dici se sbagli la scelta del centrostellaGiaime ha scritto: Mi viene da pensare che hai utilizzato uno schema di masse a bus: non è un problema ma non è facile farlo andare benissimo, è per quello che si consiglia le masse a stella, perchè è impossibile da sbagliare.
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Re: Spessore ritorni di massa
Si beh poi si possono combinare i casini più incredibili, diciamo che almeno una lettura ai documenti in merito presenti in rete, quelli più semplici e chiari, è meglio darla sempre...
Giaime Ugliano
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