Suono dei ccs

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione delle elettroniche
Rispondi
MBaudino
sostenitore
Messaggi: 3266
Iscritto il: 27 ott 2005, 16:29
Località: Italy

Messaggio da MBaudino »

Sento pareri discordanti sul suono (eventuale) dei ccs, o meglio su quello di un triodo controllato da un ccs.
Nello specifico penso a quelli di Gary Pymm (LND150+ mos) o a quelli con DN2540. :p
Quelli di G. Pymm a me sono piaciuti, o meglio, non ho trovato nulla di negativo all' ascolto. Non ho trovato per altro nessuna differenza commutando la presa di uscita sull' anodo della valvola bassa o sul mos basso (*).
Sono sordo? Cosa ne pensate voi?
Mauro
(*) con adeguata impedenza di ingresso dello stadio successivo
Avatar utente
Giaime
sostenitore
Messaggi: 3513
Iscritto il: 17 nov 2005, 01:51
Località: Italy
Contatta:

Messaggio da Giaime »

Stiamo parlando di CCS anodici? No perchè la cosa, volendo, è un po' diversa.

Io ho provato, e tra IRF840 e EF86, chiamati entrambi a gestire l'anodica di una ECC83 (neanche 1mA quindi), ho preferito leggermente la EF86, anche se rumore e microfonicità mi parevano superiori. Sarà per quello?

Per i CCS catodici invece non c'è storia, sotto una ECC88 molto meglio il CCS che la resistenza. Nella mia esperienza ovviamente.

Saluti termoionici
ImmagineImmagineImmagine

Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org
Giaime Ugliano
MBaudino
sostenitore
Messaggi: 3266
Iscritto il: 27 ott 2005, 16:29
Località: Italy

Messaggio da MBaudino »

Sono distratto.... parlo dei ccs anodici. Nel caso specifico, da utilizzarsi su valvole ad alta resistenza interna, tipo VT76 in stadi a catodo comune.
Mauro
mr2a3
sostenitore
Messaggi: 896
Iscritto il: 12 ott 2005, 15:36
Località: Italy

Messaggio da mr2a3 »

L'unica esperienza con le CCS l'ho fatta utiilizzando i DN2540 nei due stadi di un PP (ovviamente classe A) di EL84, con un'altra CCS (fatta con i fratelli minori del DN250 di cui al momento non ricordo il nome) sotto lo sfasatore in ingresso.
Li ho provati sia singoli che cascode senza avverire differenze tra le due configurazioni (che peraltro avrei dovuto percepire a memoria per cui valuta tu il commento).

Nonostante i TU di provenienza economica/ignota per mè il miglior suono da un accrocchio che mi sono costruito!

Ho anche già forato quasi del tutto la piastra per dargli una veste finale . . . . . . ma si sà poi il tempo . . . . . . . . :(

Ciao
Massimo
Ciao, Massimo
MBaudino
sostenitore
Messaggi: 3266
Iscritto il: 27 ott 2005, 16:29
Località: Italy

Messaggio da MBaudino »

L'unica esperienza con le CCS l'ho fatta utiilizzando i DN2540 nei due stadi di un PP (ovviamente classe A) di EL84,
solo per verificare se ho capito bene: un ccs anodico per ognuno dei due stadi del PP piu' un altro ccs catodico sullo splitter?
Grazie
mr2a3
sostenitore
Messaggi: 896
Iscritto il: 12 ott 2005, 15:36
Località: Italy

Messaggio da mr2a3 »

No Mauro, è proprio un due stadi in tutto.

Il primo è un differenziale che fa anche da sfasatore, con la seconda griglia a massa e CCS al posto della R comune "sotto" i due catodi.
La seconda CCS invece è sotto le due EL84, per questo necessariamente in classe A, e con un pot. con gli estremi tra i due catodi si riesce a bilanciare la CC nei semicondari al mA :)

Ciao
Massimo
P.S. Sapessi fare un "disegnino" :evil:
P.S.2. Il "fratellino" del DN2540 si chiama DN3545
P.S.3. E' incredibile come con questa configurazione "si senta" la differenza tra le valvole del primo stadio. Grazie a degli "zoccoli universali" autocostruiti per le noval (e ai soliti zoccoli per relè per le octal), ho provato un po' tutto quello che avevo, ECC82, ECC88, 5687, 6SL7 ecc. e alla fine, giusto per la cronaca, ho preferito le "solite" 6SN7.
Ciao, Massimo
MBaudino
sostenitore
Messaggi: 3266
Iscritto il: 27 ott 2005, 16:29
Località: Italy

Messaggio da MBaudino »

P.S. Sapessi fare un "disegnino" :evil:
Ho capito, grazie.
Avevo provato anche io lo splitter differenziale con il ccs al posto della resistenza. In termini di bilanciamento mi aveva soddisfatto. Semplice e funzionale (era su una Ecc83 in ingresso con -30v sul ccs).

I miei dubbi nascono (per i ccs anodici) da alcuni pareri letti quì e la sia sui ccs anodici che su circuiti assimilabili ( mu-follower e totem in generale), in termini di sensazioni di ascolto. Non ho riferimenti, nel senso che non mi sono segnato i nomi dei 'nemici' del totem e dei ccs - mi rimane solo il ricordo di aver letto spesso pareri contrari al loro utilizzo.
Ovviamente dal punto di vista tecnico sono estremamente utili, pratici ed economici, le misure sembrano perfette, ma il suono?
Poichè non ho molta esperienza di ascolto e ben poca sensibilità, mi farebbe piacere ricevere i commenti di qualcuno che abbia sperimentato e valutato dal punto di vista sonoro dei ccs anodici.
Presumo comunque che sia meglio non abusarne, cioè che non sia opportuno mettere un ccs su tutti gli anodi.
Grazie Mauro
Claudio64
new member
Messaggi: 60
Iscritto il: 28 gen 2006, 21:56
Località: Italy

Messaggio da Claudio64 »

Salve a tutti e complimenti per il forum,
riguardo i CCS vi riporto le mie [poche] esperienze :
ECC 88 con carico anodico IRF 840 E 6SN7 con
solito trattamento "contro" i fratellini tutto
valvole SRPP-Mfollower.
L'ECC 88 era l'elemento attivo di un preamplificatore, mentre la 6SN7 era usata per pilotare una 300B (clone del triodino). Io ho sempre preferito la versione con il Mosfet, anche perchè più versatile, vedi possibilità di usare potenziometro in uscita del PRE, e le ottime possibilità di pilotaggio, in entrambi i casi grazie alla bassa impedenza di uscita. Da non sottovalutare il fatto, che nei circuiti da me provati, non è più necessario sollevare da massa i filamenti,e si risparmia un tubo.
Anche applicando il solito CCS, debitamente dimensionato, a tubi di potenza (PL36, 6DQ6, ecc.) si ottengono notevoli risultati. Secondo la mia "poca esperienza"!!! :p
Ciao Claudio!
Avatar utente
Giaime
sostenitore
Messaggi: 3513
Iscritto il: 17 nov 2005, 01:51
Località: Italy
Contatta:

Messaggio da Giaime »

Dicci qualcosa di più sui risultati con le PL36 e le 6DQ6, tubi che mi affascinano :)

Saluti termoionici
ImmagineImmagineImmagine

Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org
Giaime Ugliano
Claudio64
new member
Messaggi: 60
Iscritto il: 28 gen 2006, 21:56
Località: Italy

Messaggio da Claudio64 »

Ciao a tutti
non posso darti dati quali distorsione o potenza rilevati personalmente perchè non possiedo strumentazione adeguata ma sia le misure del MAD di Diego Barone (che impiega una 2A3, e non è la solita cosa) che quelle a suo tempo fatte su un PP di 6DQ6 caricate con un CCS per ramo e trasfo sotto i Mos (da ramo a ramo!!!!) mi sembrerebbero plausibili.
Il PP è apparso sù Audion qualche anno fà ed il progettista parlava di distorsioni sotto 1%,come del resto D. Barone nel suo monotriodo .
Il risultato sonoro dei prototipi che ho montato io (PL36-6DQ6/B-5998)è molto buono , la resistenza di uscita del circuito in questo caso è mooooolto bassa e anche questo per qualcuno è un pregio .
Ovviamente IL MOLTO BUONO non essendo contestualizzato vale quello che vale ma per divertirsi con poco (spendendo poco ) questa è una buona strada da percorrere . ciao Claudio
Connesso
Avatar utente
plovati
sostenitore
Messaggi: 7960
Iscritto il: 05 ott 2005, 20:19
Località: Italy
Has thanked: 3 times
Been thanked: 38 times

Messaggio da plovati »

P.S.3. E' incredibile come con questa configurazione "si senta" la differenza tra le valvole del primo stadio. Grazie a degli "zoccoli universali" autocostruiti per le noval (e ai soliti zoccoli per relè per le octal), ho provato un po' tutto quello che avevo, ECC82, ECC88, 5687, 6SL7 ecc. e alla fine, giusto per la cronaca, ho preferito le "solite" 6SN7.


Originariamente inviato da mr2a3 - 22/05/2006 :  18:03:48
Mica tanto incredibile ragionando su quello che accade caricando in anodo un triodo: la retta di carico è praticamente coincidente con la resistenza di ingresso dello stadio seguente, diciamo qualche centinanio di Kohm. La retta di carico è quindi molto orizzontael intercettando le curve anodiche a corrente quasi costante nella zona tipicamente più lineare. Le performances dipendono totalmente dal tipo di triodo, dalla corrente di polarizzazione e dal carico successivo.

In realtà non è il suono del CCS che sentite ma di questi ultimi fattori.


_________
Piergiorgio
_________
Piergiorgio
MBaudino
sostenitore
Messaggi: 3266
Iscritto il: 27 ott 2005, 16:29
Località: Italy

Messaggio da MBaudino »

Le performances dipendono totalmente dal tipo di triodo, dalla corrente di polarizzazione e dal carico successivo.
OK.
I dubbi sulle caratteristiche sonore dei ccs e per i quali cercavo conforto nascono dalla seguenti considerazioni:
- i ccs sono 'dispositivi' internamente controreazionati
- in alcuni ccs tipo quelli di Pymm è possibile prelevare l' uscita dal source del mos (silicio è brutto) anzichè dall' anodo della valvola (valvola è bello)
- non tutte le configurazioni hanno un andamento dell' impedenza molto costante al crescere della frequenza.

Dal punto di vista dell' esame generico del circuito, la soluzione appare perfetta: carico elevatissimo sul triodo, con conseguente retta di carico praticamente orizzontale, bassa capacità, consentono di ottenere guadagni prossimi al mu del triodo, costano poco, dinamica non inferiore all' induttanza se la Vb+ è sufficiente ecc. ecc. Con l' uscita mu-follower ottieni inoltre una bassissima impedenza di uscita e ci puoi pilotare anche una lampadina per leggere la sera.
Rispetto al totem ed ai suoi fratelli con due valvole, i Gomez-Aikido- SuperAloia eviti il problema della doppia alimentazione dei filamenti superiore e inferiore, aumenti il guadagno, riduci la distorsione a tutti i livelli di segnale: insomma, costa meno e va meglio (almeno per quanto posso capire io, sulla carta).

Quello che mi sono chiesto in sostanza è questo: se apparentemente (misure base base) e se con la simulazione vanno molto meglio degli altri tipi di carico ( R, L, Trasfo, totem, mu-follower ecc.) perchè non sono universalmente usati in tutti i casi; anzi perchè non li vedo mai praticamente usati se non in qualche applicazione al catodo ( es. splitter differenziale, piuttosto che ramo catodico di un PP )??
Forse sono una bidonata sonora???? :|
Mi sono chiesto: perchè su 100 stadi di amplificazione pubblicati su riviste o in siti web ne abbiamo 40 con il totem simmetrico, 20 con l' asimmetrico, 5 mu-follower, 25 con la R anodica, 9 con l' induttanza ed 1 con sistemi vari. DI questi ultimi '1', ogni tanto si vede un ccs anodico e quasi sempre associato ad uno stadio finale parafeed.
C'è un motivo?
Mauro
Connesso
Avatar utente
plovati
sostenitore
Messaggi: 7960
Iscritto il: 05 ott 2005, 20:19
Località: Italy
Has thanked: 3 times
Been thanked: 38 times

Messaggio da plovati »

Direi che un paragone sensato 'tradizionale' per il CCS anodico potrebbe essere con SRPP e con il trasformatore.

Un SRPP ha un vantaggio difficilmente ottenibile con altri mezzi: selezionando opportunamente i due triodi si ha un effetto di compensazione delle nonlinearità. In pratica la minore pendenza intrinseca (resistenza interna più bassa) del tubo alto gioca a combinarsi con quella identica (idealmente) del tubo basso in maniera da avere un comportamento dell'insieme più lineare. In un certo senso lo SRPP riduce la dipendenza dal tipo della valvola. Il CCS ha dalla sua una più alta impedenza e questo lo rende più sensibile alla effettiva curvatura dell'esemplare della valvola in utilizzo.

Il trasformatore ha dalla sua tutti i vantaggi che nominavi del CCS di Pimm con in più la possibilità di raddoppiare lo swing di tensione. Lavorare a tensione più bassa permette di usare condensatori con caratteristiche migliori, a parità di capacità. Il grande svantaggio è ovviamente il costo, davvero proibitivo per livelli di prestazione elettrica comparabili.


Un confronto sonico tra le varie tipologie dipende da tanti fattori che non so quanto sia risolutiva una prova fatta su un impianto solo, per quanto top possa essere. Forse pero' un confronto SRPP - CCS in condizioni controllate potrebbe valere la pena... ci fai sapere, Mauro? :)

_________
Piergiorgio
_________
Piergiorgio
MBaudino
sostenitore
Messaggi: 3266
Iscritto il: 27 ott 2005, 16:29
Località: Italy

Messaggio da MBaudino »

....In un certo senso lo SRPP riduce la dipendenza dal tipo della valvola.
....Lavorare a tensione più bassa permette di usare condensatori con caratteristiche migliori, a parità di capacità.
Non ci pensai....Come dire... piu' teste lavorano meglio di mezza :(
Grazie
Mauro
Rispondi
  • Argomenti simili
    Risposte
    Visite
    Ultimo messaggio