Ciao,
sono "inciampato" in questo software, che si direbbe piuttosto interessante:
http://www.libinst.com/Audio%20DiffMaker.htm
"Audio DiffMaker is a freeware tool set intended to help determine the absolute difference between two audio recordings, while neglecting differences due to level difference, time synchronization, or simple linear frequency responses.
The difference recording that results is only what has changed between the two recordings. If anything - a change of component, a treatment, mechanical damping, etc. - is having any audible effect on the audio signal in a system, the difference recording will have audible content."
Qualcuno lo ha provato?
Audio DiffMaker!
- UnixMan
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Audio DiffMaker!
Ultima modifica di UnixMan il 07 gen 2010, 14:04, modificato 1 volta in totale.
Motivazione: corretto il link
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Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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- marziom
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Re: Audio DiffMaker!
velocemente e superficialmente.
Ho letto anche il WP.
molto interessante sono i meccanismi di time alignment sviluppati.
Ho letto anche il WP.
molto interessante sono i meccanismi di time alignment sviluppati.
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So di non sapere. Socrate
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Re: Audio DiffMaker!
L'ho appena provato al volo con alcuni dei files di esempio che sono sul sito (e con wine! ).
E` interessante il fatto che le differenze sono quasi sempre una "replica" piu` o meno distorta del "segnale". Come dire: rumore correlato, echi nascosti... tutte cose che verosimilmente possono influenzare la ns. percezione del messaggio "principale" anche se hanno livelli di per se` impercettibili.
E` interessante il fatto che le differenze sono quasi sempre una "replica" piu` o meno distorta del "segnale". Come dire: rumore correlato, echi nascosti... tutte cose che verosimilmente possono influenzare la ns. percezione del messaggio "principale" anche se hanno livelli di per se` impercettibili.
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: Audio DiffMaker!
A Unixxx... te sei passato al lato degli Aristotelici ed abbandoni i Platonici?
- vince
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Re: Audio DiffMaker!
il link non funziona...
questo si:
http://www.libinst.com/Audio%20DiffMaker.htm
Come lo useresti? registri l'uscita di un "impianto" fai cambiamenti del caso registri ancora e ascolti la differenza?
Hai provato? La "differenza" è proprio il segnale A- segnale B
è difficile trarre conclusioni dall'ascolto della traccia risultante?
Una analisi dello spettro della traccia A-B risulta interessante? Perché pensavo... con che cosa ascolti la traccia? Comunque aggiungerai o toglierai qualcosa!
Spero di essermi spiegato (di solito no )
V.
questo si:
http://www.libinst.com/Audio%20DiffMaker.htm
Come lo useresti? registri l'uscita di un "impianto" fai cambiamenti del caso registri ancora e ascolti la differenza?
Hai provato? La "differenza" è proprio il segnale A- segnale B
è difficile trarre conclusioni dall'ascolto della traccia risultante?
Una analisi dello spettro della traccia A-B risulta interessante? Perché pensavo... con che cosa ascolti la traccia? Comunque aggiungerai o toglierai qualcosa!
Spero di essermi spiegato (di solito no )
V.
Vincenzo
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- UnixMan
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Re: Audio DiffMaker!
leggiti il white paper...
L'idea e` quella di fornire uno strumento per cercare di distinguere in maniera (quasi) oggettiva le cose che fanno una differenza da quelle che non la fanno (e.g. cavi, componentistica, tweak vari, ecc).
Registri, cambi qualcosa, ri-registri e ascolti le differenze:
in linea di principio, se differenze ce ne sono vuol dire che hai cambiato davvero qualcosa che ha un effetto tangibile sul suono, se invece non si sente nulla hai fatto un cambiamento indifferente.
Il problema principale e` il fatto che per poter funzionare il software deve necessariamente "scartare" alcuni effetti. IMHO e` tutto da verificare se questo processo non "lasci fuori" anche alcune delle (o magari proprio quelle) differenze che invece si vorrebbero evidenziare. Quindi, a differenza di quanto sostengono gli autori, IMHO un risultato negativo non significa necessariamente che non ci siano effetti... anche se senza dubbio ne esclude parecchi.
Anche un singolo risultato positivo non da` alcuna certezza. Ma se si fa` in modo di poter escludere errori sistematici e casuali (quali e.g. interferenze acustiche -rumori ambientali- e/o elettriche durante la registrazione, ecc) e si ottengono risultati consistenti su un certo numero di prove ripetute, si puo` essere abbastanza certi che una differenza c'e`.
Capire poi se e/o come si possano interpretare "quantitativamente" o almeno qualitativamente le eventuali differenze rilevate e` ben altro discorso... molto piu` facile a dirsi che a farsi.
Insomma, come tutti gli strumenti va` usato "cum grano salis" e senza prendere i risultati come oro colato... ma e` cmq uno strumento interessante e potenzialmente utile.
L'idea e` quella di fornire uno strumento per cercare di distinguere in maniera (quasi) oggettiva le cose che fanno una differenza da quelle che non la fanno (e.g. cavi, componentistica, tweak vari, ecc).
Registri, cambi qualcosa, ri-registri e ascolti le differenze:
in linea di principio, se differenze ce ne sono vuol dire che hai cambiato davvero qualcosa che ha un effetto tangibile sul suono, se invece non si sente nulla hai fatto un cambiamento indifferente.
Il problema principale e` il fatto che per poter funzionare il software deve necessariamente "scartare" alcuni effetti. IMHO e` tutto da verificare se questo processo non "lasci fuori" anche alcune delle (o magari proprio quelle) differenze che invece si vorrebbero evidenziare. Quindi, a differenza di quanto sostengono gli autori, IMHO un risultato negativo non significa necessariamente che non ci siano effetti... anche se senza dubbio ne esclude parecchi.
Anche un singolo risultato positivo non da` alcuna certezza. Ma se si fa` in modo di poter escludere errori sistematici e casuali (quali e.g. interferenze acustiche -rumori ambientali- e/o elettriche durante la registrazione, ecc) e si ottengono risultati consistenti su un certo numero di prove ripetute, si puo` essere abbastanza certi che una differenza c'e`.
Capire poi se e/o come si possano interpretare "quantitativamente" o almeno qualitativamente le eventuali differenze rilevate e` ben altro discorso... molto piu` facile a dirsi che a farsi.
Insomma, come tutti gli strumenti va` usato "cum grano salis" e senza prendere i risultati come oro colato... ma e` cmq uno strumento interessante e potenzialmente utile.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Ciao, Paolo.
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Re: Audio DiffMaker!
La storia e sempre quella, per quanto i piu attrezzati laboratori al mondo dimostrino che la sindone e un falso, il vaticano ne trovera sempre qualche "scienziato cattolico" che smentisce, mette in dubbio o relativizza i risultati
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