Anche in questo 3D siamo OT da diversi interventi, ma alcune osservazioni sono utili.
I fenomeni descritti da Silvano mettono l' accento su un altro fenomeno poco analizzato, in generale, come quello delle "equalizzazioni" e relativi limiti di saturazione degli ampli, cosi come la difficoltà di dimensionare le potenze degli amplificatori in modo ponderato.
Sappiamo che un ampli che può scaricare potenze indistorte (almeno su un piano di clipping), anche inpulsive (quindi non continue, non esiste questo concetto nelle dinamiche musicali "reali") di 10W su 4ohm sviluppa un +7dBspl, mentre 1000W ne sviluppano "solo" +27dBspl.
Ora, se l' ampli ed i diffusori hanno una risposta in frequenza entro 3db ed il "sistema ambiente" non introduce abberrazioni, la differenze di livello sonoro di questi 2 sistemi si sente in modo evidente, per cui uno si regola il volume...
).
Se però esistono buchi di risposta, e si agisce per comensarli, oppure si usano sistemi multiamplificati, le cose si complicano, e non di poco.
Mentre tra 10 e 1000W di potenza (elevazione cubica, non noccioline....) la variazione dinamica disponibile è di soli 20dBspl, un semplice "allineamento" di livello tra driver, specie nella zona di massima pressione, come la gamma media e medio bassa, può mettere in crisi amplificatori a prescindere dalla potenza di targa.
Il problema aumenta perchè può capitare che mentre alcune sezioni possono esprimere un certo livello massimo di pressione sonora, anche con potenze non rilevanti, magari traendo vandaggio dall ambiente ecc... altre sezioni possono entrare in clipping molto prima, per le stesse ragioni (depressioni di risposta ambientale o del driver...). Se si è in queste condizioni, l' aumento di potenza installata deve essere molto considerevole (mediamente quadruplica ogni +6dBspl)....
ciao
Mauro