Pre phono s.s.
- Giaime
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Secondo me i condensatori più critici sono quelli nella rete RIAA. Devono avere tolleranze piuttosto basse, e ancora più importante devono essere il più simili possibili tra i canali.
Si potrebbe effettivamente spostare il condensatore d'accoppiamento più in giù nel percorso, in modo tale da polarizzare a 10-12V i dielettrici di quei condensatori, nella speranza di linearizzarli un po'... non parliamo poi del guadagno del circuito: stando al simulatore, questo è un phono MC non MM, "sicuramente il simulatore si sbaglia" (palle) però... il dubbio resta.
Non parliamo poi delle pretese dell'articolo di fare un pre "assolutamente privo di ogni forma di controreazione" ...
...ma mi ero proposto di non suggerire modifiche a questo circuito, se iniziamo così Mauro non costruisce più niente L'unica modifica che propongo è l'inserimento della fatidica quarta costante di tempo.
Si può fare in due modi: o usando una R da 150ohm in serie al C da 22nF nella rete RIAA, oppure bypassando la R da 35k2 con un C da 120pF. La seconda soluzione è migliore della prima, poichè la R in serie al condensatore va a toccare le altre costanti di tempo, inguaiando la risposta tra 1kHz e 5kHz.
Buona fortuna!
PS per evitare il rumble, suggerirei di sostituire il primo condensatore da 0.22mF nello schema, quello più a sinistra, con un 110nF, ottenuto dal parallelo di 100nF e 10nF. Con 220nF la risposta presenta un'innaturale picco a frequenze subsoniche.
Saluti termoionici
Giaime Ugliano
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Si potrebbe effettivamente spostare il condensatore d'accoppiamento più in giù nel percorso, in modo tale da polarizzare a 10-12V i dielettrici di quei condensatori, nella speranza di linearizzarli un po'... non parliamo poi del guadagno del circuito: stando al simulatore, questo è un phono MC non MM, "sicuramente il simulatore si sbaglia" (palle) però... il dubbio resta.
Non parliamo poi delle pretese dell'articolo di fare un pre "assolutamente privo di ogni forma di controreazione" ...
...ma mi ero proposto di non suggerire modifiche a questo circuito, se iniziamo così Mauro non costruisce più niente L'unica modifica che propongo è l'inserimento della fatidica quarta costante di tempo.
Si può fare in due modi: o usando una R da 150ohm in serie al C da 22nF nella rete RIAA, oppure bypassando la R da 35k2 con un C da 120pF. La seconda soluzione è migliore della prima, poichè la R in serie al condensatore va a toccare le altre costanti di tempo, inguaiando la risposta tra 1kHz e 5kHz.
Buona fortuna!
PS per evitare il rumble, suggerirei di sostituire il primo condensatore da 0.22mF nello schema, quello più a sinistra, con un 110nF, ottenuto dal parallelo di 100nF e 10nF. Con 220nF la risposta presenta un'innaturale picco a frequenze subsoniche.
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Giaime Ugliano
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Hai ragione Giaime, i + critici sono quelli della RIAA: non li ho citati perchè pensavo di ricorrere alla mia scorticina di polistirolo - policarbonato ( quelli trasparenti, per intendersi).
Grazie per i suggerimenti.
Tanto per parlare:
1) <<Si potrebbe effettivamente spostare il condensatore d'accoppiamento più in giù nel percorso, in modo tale da polarizzare a 10-12V i dielettrici di quei condensatori, nella speranza di linearizzarli un po'>>
Cioè mettere il C da 220n ( o da 120n) prima della R da 1M messa fra massa ed gate? E' perchè? Da quello che dici, intuisco la risposta ma non l'ho mai visto fare (o meglio non l'ho mai notato). Idea tua?
2) <<Non parliamo poi delle pretese dell'articolo di fare un pre "assolutamente privo di ogni forma di controreazione">>
Ti riferisci al fet superiore del totem o c'è altro che non vedo?
Mauro
Grazie per i suggerimenti.
Tanto per parlare:
1) <<Si potrebbe effettivamente spostare il condensatore d'accoppiamento più in giù nel percorso, in modo tale da polarizzare a 10-12V i dielettrici di quei condensatori, nella speranza di linearizzarli un po'>>
Cioè mettere il C da 220n ( o da 120n) prima della R da 1M messa fra massa ed gate? E' perchè? Da quello che dici, intuisco la risposta ma non l'ho mai visto fare (o meglio non l'ho mai notato). Idea tua?
2) <<Non parliamo poi delle pretese dell'articolo di fare un pre "assolutamente privo di ogni forma di controreazione">>
Ti riferisci al fet superiore del totem o c'è altro che non vedo?
Mauro
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Ciao Mauro carissimo,
dunque prima di tutto: dove li trovi i condensatori al polistirolo? Policarbonato è la stessa cosa? Polistirene? Aiuto, sono ignorante
1) l'ho già visto fare in qualche phono, a dirti la verità:
http://www.diyaudio.com/forums/showthre ... post335624
Non so dirti sinceramente se può esserci un avvertibile miglioramento: qui le tensioni sono pure limitate, non ci sono resistenze piccine collegate all'HV, nè condensatori delicati. Anche i più piccoli che riesci a trovare plastici credo siano comunque da 63-100V o giù di lì. Io poi quella R da 1Meg dopo la RIAA la diminuirei, però bisogna ritoccare i valori della RIAA: l'obiettivo è abbattere il rumore ovviamente. L'ultima R da 1Meg, quella prima dell'uscita invece, è liberamente sostituibile e ti direi di metterci 47-100k, a meno che non ti piaccia il fshshhshhfsfhsfhsfhshf (rumore termico).
2) il mio era solo un commento sarcastico, dettato dalle scatole piene di questi annunci di circuitazioni "mitiche", "affinate con ore di test d'ascolto", "assolutamente nuove e dalle elevatissime prestazioni", quando si tratta nè più nè meno di tradurre a JFET un circuito a valvole, a questo ci arriva pure un cieco. Nè vedo elevatissime competenze, nel definire il JFET superiore un "carico attivo", "corrente costante": con questo non voglio denigrare assolutamente l'autore del progetto e/o dell'articolo, dico solo che se soggettivismo dev'essere, se autocostruzione senza approfondimento dev'essere, tanto meno proporre il circuito e tacere, evitando le brutte figure.
Scusate il tono polemico di questo post, ma ho appena letto dei "condensatori a reattanza induttiva" e ho avuto un mezzo svenimento
PS non vorrei che fosse una delusione per te questo schemino, caro Mauro, ma bisogna pensare a come abbattere il guadagno, perchè 72dB a 1kHz credo siano davvero troppi. Io rimuoverei i due condensatori di bypass dei source, e proverei a giocare con i due trimmer, valori intorno ai 230-240ohm dovrebbero portarti attorno ai 40-45dB a 1kHz.
Saluti termoionici
Giaime Ugliano
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dunque prima di tutto: dove li trovi i condensatori al polistirolo? Policarbonato è la stessa cosa? Polistirene? Aiuto, sono ignorante
1) l'ho già visto fare in qualche phono, a dirti la verità:
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Non so dirti sinceramente se può esserci un avvertibile miglioramento: qui le tensioni sono pure limitate, non ci sono resistenze piccine collegate all'HV, nè condensatori delicati. Anche i più piccoli che riesci a trovare plastici credo siano comunque da 63-100V o giù di lì. Io poi quella R da 1Meg dopo la RIAA la diminuirei, però bisogna ritoccare i valori della RIAA: l'obiettivo è abbattere il rumore ovviamente. L'ultima R da 1Meg, quella prima dell'uscita invece, è liberamente sostituibile e ti direi di metterci 47-100k, a meno che non ti piaccia il fshshhshhfsfhsfhsfhshf (rumore termico).
2) il mio era solo un commento sarcastico, dettato dalle scatole piene di questi annunci di circuitazioni "mitiche", "affinate con ore di test d'ascolto", "assolutamente nuove e dalle elevatissime prestazioni", quando si tratta nè più nè meno di tradurre a JFET un circuito a valvole, a questo ci arriva pure un cieco. Nè vedo elevatissime competenze, nel definire il JFET superiore un "carico attivo", "corrente costante": con questo non voglio denigrare assolutamente l'autore del progetto e/o dell'articolo, dico solo che se soggettivismo dev'essere, se autocostruzione senza approfondimento dev'essere, tanto meno proporre il circuito e tacere, evitando le brutte figure.
Scusate il tono polemico di questo post, ma ho appena letto dei "condensatori a reattanza induttiva" e ho avuto un mezzo svenimento
PS non vorrei che fosse una delusione per te questo schemino, caro Mauro, ma bisogna pensare a come abbattere il guadagno, perchè 72dB a 1kHz credo siano davvero troppi. Io rimuoverei i due condensatori di bypass dei source, e proverei a giocare con i due trimmer, valori intorno ai 230-240ohm dovrebbero portarti attorno ai 40-45dB a 1kHz.
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Giaime Ugliano
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I C sono mie scorte storiche, di almeno 20 anni fa. Il polistirolo ed il polistirene sono la stessa cosa, il policarbonato ( tipo Lexan, plexiglass) ed il poliestere ( il piu' nobile è il mylar, ma ce ne sono anche di schifosi) invece sono cose diversissime fra loro. I miei C sono quelli cilindrici, con la plastica esterna trasparente. Non ho però ancora verificato se ne ho effettivamente e se i valori sono quelli giusti). Questo tipo lo avevo usato al Galileo Ferraris per fare degli standard, ritoccati poi con mica argentata (anche di questi forse ho qualche cosa).
dunque prima di tutto: dove li trovi i condensatori al polistirolo? Policarbonato è la stessa cosa? Polistirene? Aiuto, sono ignorante
Leggo e al max ti richiedo lumi. Comunque una logica c'è.1) l'ho già visto fare in qualche phono, a dirti la verità:
http://www.diyaudio.com/forums/showthre ... post335624
Al massimo ci penserò poi. Mi piace il fshshhshhfsfhsfhsfhshf; unendolo al prprprprprprpprprpr delle masse malfatte, può rendere inutile l' acquisto degli LP: risparmio garantito.Io poi quella R da 1Meg dopo la RIAA la diminuirei, però bisogna ritoccare i valori della RIAA:
Non avevo controllato con Spice i guadagni. A mano non lo so fare. Pensa che da p**la avevo escluso di levare i due C di bypass per non diminuire troppo il guadagno.....PS non vorrei che fosse una delusione per te questo schemino, caro Mauro, ma bisogna pensare a come abbattere il guadagno, perchè 72dB a 1kHz credo siano davvero troppi. Io rimuoverei i due condensatori di bypass dei source, e proverei a giocare con i due trimmer, valori intorno ai 230-240ohm dovrebbero portarti attorno ai 40-45dB a 1kHz.
Sempre ad occhio, una domanda: abbassando la R sul source del 2° totem, non si corre il rischio di saturare il fet?
Grazie Mauro
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Certo che si Mauro: diciamo però che con quei valori che ti ho suggerito, i BF245B (il modello di spice ha IDss = 8.4mA, molto vicino ai 9mA suggeriti come optimum) si polarizzano perfettamente con 3.7mA circa di corrente. A giudicare da quanto cambi il guadagno con variazioni di pochi ohm del trimmer, mi viene il dubbio che il circuito sia un po' troppo sensibile e da mettere a punto da questo punto di vista, come si spagina un po' il SRPP tutto va a farsi benedire.
L'avessi fatto io questo circuito, avrei usato un secondo stadio con guadagno più blando, se proprio vuoi la dura verità.
Saluti termoionici
Giaime Ugliano
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L'avessi fatto io questo circuito, avrei usato un secondo stadio con guadagno più blando, se proprio vuoi la dura verità.
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Sarò stato sfortunato, ma da 20 BF245B selezionati non ce n'era uno che avesse più di 5mA di Idss. I BF245C sono attorno ai 14-15mA quasi tutti.Certo che si Mauro: diciamo però che con quei valori che ti ho suggerito, i BF245B (il modello di spice ha IDss = 8.4mA, molto vicino ai 9mA suggeriti come optimum)
Originally posted by Giaime - 08/05/2007 : 19:03:18
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Piergiorgio
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Piergiorgio
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Su questo hai perfettamente ragione, non sei stato sfortunato. Io li ho selezionati il mio centinaio (all'epoca in cui volevo fare il pre phono col cascode ibrido a JFET sotto e ECC88 sopra) e solo una decina hanno IDss intorno agli 11mA (tenendosi larghi con la varianza eh! ), il resto è sotto i 6mA esattamente come dici tu. E sono tutti BF245B, te l'assicuro. Boh!??!Sarò stato sfortunato, ma da 20 BF245B selezionati non ce n'era uno che avesse più di 5mA di Idss. I BF245C sono attorno ai 14-15mA quasi tutti.
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Piergiorgio
Originariamente inviato da plovati - 08/05/2007 : 19:07:24
Per Mauro, si certo si potrebbe anche fare un secondo stadio tipo quello del circuitino che ha postato Marzio. Rimarrebbe però l'instabilità (potenziale, non ho verificato in pratica eh!) del guadagno del primo stadio, sensibile alle caratteristiche dei JFET (v. il topic sul Cazzillo)...
... a questo punto caro Mauro, o fai questo così com'è, o facciamo prima a disegnarlo da zero!
Saluti termoionici
Giaime Ugliano
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<<... a questo punto caro Mauro, o fai questo così com'è, o facciamo prima a disegnarlo da zero>>
La seconda sarebbe veramente una ghiotta occasione... e' purtroppo un problema di voglia e soprattutto di tempo, da parte tua. Credo che avrebbe una bella valenza didattica; purtroppo cose del genere portano via un sacco di tempo. Al tuo buon cuore.
Intanto mi rivedo gli articoli di CHF sull' argomento.
Devo fare un ammenda; quando ho detto:
<<Quelle poche volte che ho ascoltato LP a casa di amici, in prove a stretto confronto con CD, non ho mai urlato al miracolo. >>
avrei fatto meglio a stare zitto. Questa sera a casa di Natali, invece il suo giradischi mi ha veramente impressionato. Ho ascoltato parecchie volte lo stesso impianto con il lettore CD; usando il giradischi si è creata una scena estremamente avvolgente e coinvolgente, unqualche cosa di molto preferibile (non dico migliore) rispetto al CD. Non in termini di banda o distorsione, ma proprio di ricostruzione dell' immagine che si è enormemente ampliata sul piano verticale ( strano) e di sensazione di presenza reale. Emozionante, assolutamente emozionante.
Mauro
La seconda sarebbe veramente una ghiotta occasione... e' purtroppo un problema di voglia e soprattutto di tempo, da parte tua. Credo che avrebbe una bella valenza didattica; purtroppo cose del genere portano via un sacco di tempo. Al tuo buon cuore.
Intanto mi rivedo gli articoli di CHF sull' argomento.
Devo fare un ammenda; quando ho detto:
<<Quelle poche volte che ho ascoltato LP a casa di amici, in prove a stretto confronto con CD, non ho mai urlato al miracolo. >>
avrei fatto meglio a stare zitto. Questa sera a casa di Natali, invece il suo giradischi mi ha veramente impressionato. Ho ascoltato parecchie volte lo stesso impianto con il lettore CD; usando il giradischi si è creata una scena estremamente avvolgente e coinvolgente, unqualche cosa di molto preferibile (non dico migliore) rispetto al CD. Non in termini di banda o distorsione, ma proprio di ricostruzione dell' immagine che si è enormemente ampliata sul piano verticale ( strano) e di sensazione di presenza reale. Emozionante, assolutamente emozionante.
Mauro
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Mauro, mi fa piacere che anche tu sia sulla via della conversione.avrei fatto meglio a stare zitto. Questa sera a casa di Natali, invece il suo giradischi mi ha veramente impressionato. Ho ascoltato parecchie volte lo stesso impianto con il lettore CD; usando il giradischi si è creata una scena estremamente avvolgente e coinvolgente, unqualche cosa di molto preferibile (non dico migliore) rispetto al CD. Non in termini di banda o distorsione, ma proprio di ricostruzione dell' immagine che si è enormemente ampliata sul piano verticale ( strano) e di sensazione di presenza reale. Emozionante, assolutamente emozionante.
E' sconcertante il fatto che ad oltre trent'anni dalla presentazione del prototipo CD Philips (1976) una tecnologia considerata obsoleta surclassi la "perfezione del suono digitale".
A pensarci bene la tecnologia non è così obsoleta, però: pensate alle tolleranze di avvolgimento e montaggio di un cantilever-bobina di una testina MC e confrontatele con le tolleranze di montaggio di un castelletto servocontrollato per laser CD e poi mi direte.
Lasciamo da parte queste considerazioni e torniamo al dunque: preamplificatore RIAA
Se posso permettermi, ti dico quali sono le priorità per il "mio" pre RIAA:
- Niente controreazione serie, perchè se no si va incontro all'inconveniente descritto da Giaime (attenuazione della curva RIAA che cessa poco sopra i 20 KHz). Sulla controreazione shunt o sulla RIAA passiva si può discutere
- PSRR elevatissimo o filtraggio dell'alimentazione eccellente. Un pre RIAA modulato dal rumore -anche lieve- a 50 o 100 Hz può apparire di suono accattivante, a primo acchitto (effetto simile ad un "dithering analogico" già da me citato in altro post), ma alla lunga stanca ed è poco trasparente
- Soglia di sovraccarico pari ad almeno 80-100 mV in ingresso (elevata !) per un guadagno pari a 40 dB (MM)
- Rapporto S/N pesato pari ad almeno 65 dB senza la componente del ronzio di rete, ribadisco !
Il giradischi che hai comprato -a quel prezzo, poi- è molto buono; se posso darti un altro consiglio: cambia il braccio, appena puoi, perchè è migliore del TP16, ma poco di più (ho anch'io quel braccio montato su un Thorens !).
Appena potrai, comprati un Rega RB-250 o RB-300 e poi sospensione elastica di giradischi e braccio a frequenza subsonica.
Cordialmente.
Paolo Caviglia
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Conversione è prematuro, sono ai primi assaggi. Ho preso il Thorens proprio per iniziare a sperimentare in tale senso, nella direzione di Moss per quanto possibile dal punto di vista logistico.
Mauro, mi fa piacere che anche tu sia sulla via della conversione.
Niente controreazione serie, perchè se no si va incontro all'inconveniente descritto da Giaime
OK
....
Vista la tua competenza sarebbe utile avere il tuo parere. Come ho già detto, la mia 'specifica' di RIAA passiva era una semplice scimmiottata delle mode audiophile.Sulla controreazione shunt o sulla RIAA passiva si può discutere
Visti i consumi bassissimi, pensavo di tagliare la testa al toro ed alimentare a batterie, comunque schermate e bypassate. Proprio silenziose non lo sono neppure loro.[*]PSRR elevatissimo o filtraggio dell'alimentazione eccellente.
Ieri sera mi sono riletto gli articoli di Aloia su CHF relativi all' accettazione; secondo lui basterebbe un accettazione pari a circa la metà, ma poi nella pratica abbonda. Concordo sui tuoi valori (a sensazione) E' possibile che qualche incisione 'audiophile' sia particolarmente esigente, preferisco inoltre musica moderna fragorosa in cui è probabilmente possibile l' uso di frequenze acute a livelli elevati. Poi c'è il discorso dell' intermodulazione da click che fece Chiappetta ( duramente criticato, per altro, come visionario). Nel dubbio, meglio abbondare.Soglia di sovraccarico pari ad almeno 80-100 mV in ingresso (elevata !) per un guadagno pari a 40 dB (MM)
Rapporto S/N pesato pari ad almeno 65 dB senza la componente del ronzio di rete, ribadisco
OK
Hai voglia di propormi concretamente uno schema? Se hai avuto modo di leggere qualche mio post, avrai capito che sono a livello piuttosto scarso: da solo non ci arriverei.
... cambia...
Un tassello per volta
Cordialmente. Paolo Caviglia
Originariamente inviato da drpaolo - 09/05/2007 : 08:46:01
Grazie Mauro
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Se riesco, stasera scannerizzo e ti faccio avere un documento.Vista la tua competenza sarebbe utile avere il tuo parere. Come ho già detto, la mia 'specifica' di RIAA passiva era una semplice scimmiottata delle mode audiophile.
E' vero; sulle batterie consiglio l'uso di un semplice regolatore serie (regola appresa dai manuali tecnici Philips e da CQ Elettronica all'inizio degli anni '70, quando ci scriveva anche Aloia -ma non solo lui, peraltro-).Visti i consumi bassissimi, pensavo di tagliare la testa al toro ed alimentare a batterie, comunque schermate e bypassate. Proprio silenziose non lo sono neppure loro.
Un regolatore con LM317 fatto bene è comunque sufficiente , secondo me (seleziona il trasformatore !).
L'accettazione che ho indicato è quella massima realizzabile in maniera realistica da un circuito destinato all'ascolto e non alle misure. 50 mV sono sufficienti anche per me.Ieri sera mi sono riletto gli articoli di Aloia su CHF relativi all' accettazione; secondo lui basterebbe un accettazione pari a circa la metà, ma poi nella pratica abbonda.
Quando poi passerai al giradischi secondo Moss, vedrai che molte di queste "menate" relative ai circuiti e al tipo di RIAA spariranno (tranne accettazione minima, rapporto S/N e assenza di ronzio di rete , che rimarranno parametri sempre validi, a mio avviso).
Cordialmente.
Paolo Caviglia
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Buongiorno a tutti, mi unisco "indegnamente"a questa discussione per dire la mia sulla questione del suono analogico.
Nella mia piccola esperienza, il suono analogico "top", come ad esempio una registrazione master due canali a 38 cm/sec è indistinguibile (a parte un pochino più di soffio da parte della registrazione analogica) dalla stessa registrazione digitale standard DAT, ossia 48 KHz 16 bit. Se ne avete la possibilità fate il confronto. Il confronto non deve essere tra digitalizzazione del master ed il master stesso, ma della stessa registrazione effettuata contemporaneamente da un apparato analogico e da un altro digitale. Io ebbi la preziosa possibilità ascoltando una registrazione di un quartetto jazz in presa diretta qualche anno fa.
La questione del vinile che suona meglio del cd o del digitale in genere, è complessa e non è legata solo alle tecnologie. Ad esempio la sensazione di ambienza e di scena allargata ed allungata che tutti abbiamo sperimentato nell'ascolto del vinile, secondo me è dovuta alla maggiore diafonia che questo mezzo presenta, ed allo sfasamento random (dovuto alle imperfezioni del disco ed all'errore di tracciamento per dirne solo due) che si produce tra i due canali durante la riproduzione. Nel merito di quanto dico ci sono teorie di psicoacustica sulla quale si basò qualche anno fa la costruzione di alcuni apparecchi che generavano sensazioni di maggiore ambienza iniettando una parte del segnale di ciascun canale, invertito di fase, sull'altro. Inoltre c'è anche da considerare che ai tempi del vinile, il master finale che generava lo stampo veniva compresso (in maniera più o meno marcata), per poter meglio sottostare al compromesso tra durata del disco, difficolta di tracciamento e qualità di ascolto. Non era inoltre infrequente l'utilizzo di apparecchiature "armonizzanti" (ad esempio l'aphex. Chi se lo ricorda?) che donavano al suono una freschezza ed una facilità di ascolto anche su impianti non molto dotati e conj registrazioni non molto curate.
Concludendo, secondo me, ribadisco, la questione della qualità del suono analogico non è facilmente determinabile. Ci sono registrazioni analogiche di ottima qualità, ma ci sono registrazioni orrende digitali e viceversa.
Comunque, concordo, i dischi neri degli anni 70 sono secondo me più godibili di alcune fredde registrazioni digitali odierne.
Sul discorso del pre phono, assisto impaziente le vostre discussioni, ed assisto interessato a quello che ne scaturirà dalle vostre autorevoli analisi e discussioni.
A presto
Cordiali saluti
Paolo Serci
Nella mia piccola esperienza, il suono analogico "top", come ad esempio una registrazione master due canali a 38 cm/sec è indistinguibile (a parte un pochino più di soffio da parte della registrazione analogica) dalla stessa registrazione digitale standard DAT, ossia 48 KHz 16 bit. Se ne avete la possibilità fate il confronto. Il confronto non deve essere tra digitalizzazione del master ed il master stesso, ma della stessa registrazione effettuata contemporaneamente da un apparato analogico e da un altro digitale. Io ebbi la preziosa possibilità ascoltando una registrazione di un quartetto jazz in presa diretta qualche anno fa.
La questione del vinile che suona meglio del cd o del digitale in genere, è complessa e non è legata solo alle tecnologie. Ad esempio la sensazione di ambienza e di scena allargata ed allungata che tutti abbiamo sperimentato nell'ascolto del vinile, secondo me è dovuta alla maggiore diafonia che questo mezzo presenta, ed allo sfasamento random (dovuto alle imperfezioni del disco ed all'errore di tracciamento per dirne solo due) che si produce tra i due canali durante la riproduzione. Nel merito di quanto dico ci sono teorie di psicoacustica sulla quale si basò qualche anno fa la costruzione di alcuni apparecchi che generavano sensazioni di maggiore ambienza iniettando una parte del segnale di ciascun canale, invertito di fase, sull'altro. Inoltre c'è anche da considerare che ai tempi del vinile, il master finale che generava lo stampo veniva compresso (in maniera più o meno marcata), per poter meglio sottostare al compromesso tra durata del disco, difficolta di tracciamento e qualità di ascolto. Non era inoltre infrequente l'utilizzo di apparecchiature "armonizzanti" (ad esempio l'aphex. Chi se lo ricorda?) che donavano al suono una freschezza ed una facilità di ascolto anche su impianti non molto dotati e conj registrazioni non molto curate.
Concludendo, secondo me, ribadisco, la questione della qualità del suono analogico non è facilmente determinabile. Ci sono registrazioni analogiche di ottima qualità, ma ci sono registrazioni orrende digitali e viceversa.
Comunque, concordo, i dischi neri degli anni 70 sono secondo me più godibili di alcune fredde registrazioni digitali odierne.
Sul discorso del pre phono, assisto impaziente le vostre discussioni, ed assisto interessato a quello che ne scaturirà dalle vostre autorevoli analisi e discussioni.
A presto
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Paolo Serci
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Paolo Serci
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Vedo che alcuni dei modi dell'ing. Russo sono "contagiosi": almeno tu parlane diffusamente delle menate e dei falsi miti, invece che usare lapidarie battute, no?Quando poi passerai al giradischi secondo Moss, vedrai che molte di queste "menate" relative ai circuiti e al tipo di RIAA spariranno
Originariamente inviato da drpaolo - 09/05/2007 : 09:50:11
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Ciao, Luca
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Scusa Luca mi permetto di intervenire perchè conosco Paolo.
Credo che al di là di quello che dici, quello che intendeva dire Paolo era che i problemi meccanici della lettura del disco "pesano" molto di più che di alcune filosofie di topologia circuitale.
Cordiali saluti
Paolo Serci
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Paolo Serci
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Non ti preoccupare Paolo (Serci), non era una becera provocazione la mia, ed il dr. Paolo (Caviglia) lo sa bene (conosce il mio nome, le mie idee, i miei modi): era un tentativo di stimolarlo a parlare più diffusamente delle sue idee ed esperienze, così come sono maturate negli ultimi tempi.Scusa Luca mi permetto di intervenire perchè conosco Paolo.
Originariamente inviato da pserci - 09/05/2007 : 10:46:48
Tanto per fare un esempio in tema, lo stadio phono prediletto dall'ing. Russo attualmente è il (fuori produzione) Dynavector PHA100: dato che ogni scelta dell'ing. Russo ha dei solidi perché, com'è fatto questo PHA100 (che io sappia non è disponibile il relativo schema elettrico. o altri documenti tecnici, in rete) e magari quali suoi principi ispiratori si possono seguire volendo progettare ex novo uno stadio phono? Potrebbe essere interessante approfondire l'argomento, e personalmente, per fare questo, non conosco qui nessuno più indicato del dr. Paolo Caviglia. Che poi magari non ne ha esperienza o conoscenza, ma intanto è uno spunto di discussione.
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Ciao, Luca
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Concordo: credo che l'abbandono del giradischi da parte di un gran numero di persone dipende semplicemente dal fatto che la maggior parte dei giradischi in commercio, alla portata di persone di reddito medio, sono semplicemente scadenti, anzitutto dal punto di vista del rumore trasmesso dalla meccanica alla testina. Non sono invece molto d'accordo che la parte elettronica diverrà mai veramente trascurabile. Lo auguro e me lo auguro ma... non ci credo molto.Scusa Luca mi permetto di intervenire perchè conosco Paolo.
Credo che al di là di quello che dici, quello che intendeva dire Paolo era che i problemi meccanici della lettura del disco "pesano" molto di più che di alcune filosofie di topologia circuitale.
Ciao
Piercarlo
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Diciamo che ci siamo, intorno ai 50mV per le MM. In pratica io le misure le ho fatte, e non ho registrato (entro i 35kHz) più di 15mVpicco da parte di una MM "normale", ad uscita decente (Sumiko Oyster).L'accettazione che ho indicato è quella massima realizzabile in maniera realistica da un circuito destinato all'ascolto e non alle misure. 50 mV sono sufficienti anche per me.
Originariamente inviato da drpaolo - 09/05/2007 : 09:50:11
PS, per quanto riguarda l'SNR: nonostante le valvole, nonostante il basso PSRR, nonostante i trasformatori scadenti, il mio fa 76dB (20Hz-20kHz), ciò mi conforta sulla possibilità di arrivarci a certi risultati!
Oh finalmente sono perfettamente d'accordo. Anche se la "scienza" dei crossfeed con precisa correlazione con le "sensazioni d'ascolto" è tutta da scrivereAd esempio la sensazione di ambienza e di scena allargata ed allungata che tutti abbiamo sperimentato nell'ascolto del vinile, secondo me è dovuta alla maggiore diafonia che questo mezzo presenta, ed allo sfasamento random (dovuto alle imperfezioni del disco ed all'errore di tracciamento per dirne solo due) che si produce tra i due canali durante la riproduzione. Nel merito di quanto dico ci sono teorie di psicoacustica sulla quale si basò qualche anno fa la costruzione di alcuni apparecchi che generavano sensazioni di maggiore ambienza iniettando una parte del segnale di ciascun canale, invertito di fase, sull'altro.
Originariamente inviato da pserci - 09/05/2007 : 10:13:42
Saluti termoionici
Giaime Ugliano
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Ciao conoscete questi due siti
http://www.geocities.com/rjm003.geo/rjmaudio/diy.html
http://www.euronet.nl/~mgw/homepage/uk_index.html
io ho fatto il VSPS funziona ma lo sentito troppo poco per giudicarlo.
Per alimentatore consiglio un 317e 337 duale .
Ciao
http://www.geocities.com/rjm003.geo/rjmaudio/diy.html
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io ho fatto il VSPS funziona ma lo sentito troppo poco per giudicarlo.
Per alimentatore consiglio un 317e 337 duale .
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In effetti ci sono alcune particolarità circuitali, sia nel pre-pre che nel preamplificatore utilizzati nel Full Moss che li rendono oggetti quasi unici.dato che ogni scelta dell'ing. Russo ha dei solidi perché, com'è fatto questo PHA100 (che io sappia non è disponibile il relativo schema elettrico. o altri documenti tecnici, in rete) e magari quali suoi principi ispiratori si possono seguire volendo progettare ex novo uno stadio phono?
Oltretutto Moss -nelle sue elaborazioni circuitali- sfata uno dei miti più resistenti ed universali della vulgata audiofila corrente, che in effetti non ha nessun fondamento tecnico ed e anche nocivo, contribuendo al mascheramento per suono correlato !
L'unico precedente di un pre fono organizzato secondo una simile topologia circuitale l'ho trovato su un numero di WW di una ventina di anni fa, nella rubrica "Circuit Ideas".
Per quanto riguarda poi gli altri punti:
Separazione stereo
Le testine magnetiche hanno separazione stereo che diminuisce all'aumentare della frequenza, mentre i dispositivi "image enhancer" e l'Aphex hanno gli effetti (il mix tra i canali e l'addizione di armoniche) centrato sulle frequenze mediobasse e medie, nella gamma in cui la testina magnetica ha la massima separazione tra canali. Gli effetti non si possono assimilare, quindi.
Io ho provato questi dispositivi, ai tempi, con risultati deludenti. L'unico apparechio che pareva funzionare bene era invece un riduttore di diafonia; un pre RIAA (della Onkyo, mi pare) che aumentava la separazione tra i canali fono.
Ne trovai lo schema su un vecchissimo numero di "Selezione di Tecnica Radio TV" e vi assicuro che non somigliava affatto allo schema di un "image enhancer" dell'epoca.
Accettazione massima
Per quanto riguarda l'accettazione massima dell'ingresso fono: i 50 mV mi paiono sufficienti a condizione che il pre, una volta saturato, esca subito dalla saturazione alla diminuzione del segnale in ingresso.
SCT
In realtà non ha senso (credo) fare molte prove se non si riducono -almeno in parte- gli errori di trasduzione adottando la metodica SCT (Subsonic Coupled Turntable) di Moss. Con un giradischi così "acconciato" ogni modifica da un risultato direi quasi "amplificato", per cui è più facile discernere cosa non è buono da cosa non lo è.
E' pur vero, come dice Piercarlo, che molte delusioni del giradischi derivano da macchine di qualitò insufficiente; vi assicuro comunque che i giradischi che uso io sono stati da me pagati "poco" rispetto ai valori odierni, dato che io non sono modaiolo e acquisto prima che il "mitico recensore"di turno metta il bollino di qualità su un prodotto.
Direi che esistono ancora gira trascurati (tedeschi, inglesi,svizzeri o giapponesi) su cui mettere le mani per realizzare un SCT a buon prezzo .
Con un gira e una testina acconciati in questo modo, le elettroniche diventano "relative", a patto -ovviamente- che siano ben progettate (niente T-Preamp, per intenderci )
Cordialmente.
Paolo Caviglia
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