Purtroppo, quando leggo articoli come quello in questione, dove il "taglio" redazionale é quello di un professionista che sviluppa e realizza a pagamento un progetto su richiesta di un cliente, non riesco a non arrabbiarmi.
Mi arrabbio perché se c'é una cosa che non sopporto é la concorrenza sleale.
Un vero professionista del settore, dotato di partita IVA e registrazione camerale ha tutta una serie di balzelli da pagare:
1) IVA 20%
2) INAIL e INPS
3) Tasse sugli utili (60%)
4) Dazi doganali
5) Costi di contabilità
6) Costi vari
Tutti questi costi vengono a mancare se si lavora senza partita IVA.
Mi rendo conto che con l'attuale crisi economica il prezzo di vendita diventa un fattore fondamentale ma se questo deve andare a scapito della legalità io non ci sto.
Una volta dovevamo sopportare solo una decina di "furbi" che in Italia operavano in modo "particolare". Ma oggi, con l'avvento di Internet, la concorrenza sleale fatta da personaggi senza scrupoli é diventata insostenibile.
Un serio ed onesto operatore si trova ad avere solo due possibilità:
1) Chiudere l'attività.
2) Adeguarsi all'andazzo generale.
E francamente non mi alletta nessuna delle due...
Un caro saluto,
Silvano Sivieri