trattamento superficiale metalli
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Possibilità? Si e no.
L' estetica è importante? L' aderenza? Resistenza alle vibrazioni e ai cicli termici?
Non è facile fare un bel lavoro: un conto è studiare un bagno che funzionicchi, un altro è fare un bel lavoro su un pezzo di notevoli dimensioni, pieno di spigoli.
Ho il Bertorelle (Trattato di galvanotecnica), purtroppo solo un volume (l' altro è andato perso in qualche trasloco): qualche indicazione si può trarre, ma sono formulazioni vecchie ed indicative. Chi fa prodotti per galvanica normalmente ottimizza un sacco di aspetti al fine di facilitare il lavoro a chi poi usa i bagni.
Esistono bagni ''chimici'' in cui la deposizione avviene autonomamente, e bagni ''elettrolitici'' (che usano la corrente).
Il tipo di bagno dipende dal tipo di materiale da depositare (ovviamente) ma anche (e molto) dal tipo di metallo del supporto.
Nella pratica io lo farei fare a qualcuno.
Se vuoi continuare la discussione, tieni presente che:
- molti materiali sono difficilmente reperibili
- la durata dei bagni non è eterna
- alcuni supporti (tipo l' alluminio) prediligono ( o richiedono) una seire di trattamenti successi (tipo decapaggio --> stagnatura chimica --> nichelatura o ramatura) e quindi le complicazioni aumentano di molto
- i bagni non durano all' infinito
- dovrai smaltire molte sostanze e acque tossiche
- spenderai un sacco di soldi e di tempo per ottenere risultati dubbi.
Comunque, se ti interessa proseguire, indica in quale materiale è il telaio. Con il 50% di probabilità, ci sarà qualche cosa sull' unico volume del Bertorelle.
Mauro
PS: tantissime e preziose info si trovano anche nella letteratura brevettuale on line ( http://www.google.com/patents e tante altre). Bisogna farci la tara sui brevetti.
L' estetica è importante? L' aderenza? Resistenza alle vibrazioni e ai cicli termici?
Non è facile fare un bel lavoro: un conto è studiare un bagno che funzionicchi, un altro è fare un bel lavoro su un pezzo di notevoli dimensioni, pieno di spigoli.
Ho il Bertorelle (Trattato di galvanotecnica), purtroppo solo un volume (l' altro è andato perso in qualche trasloco): qualche indicazione si può trarre, ma sono formulazioni vecchie ed indicative. Chi fa prodotti per galvanica normalmente ottimizza un sacco di aspetti al fine di facilitare il lavoro a chi poi usa i bagni.
Esistono bagni ''chimici'' in cui la deposizione avviene autonomamente, e bagni ''elettrolitici'' (che usano la corrente).
Il tipo di bagno dipende dal tipo di materiale da depositare (ovviamente) ma anche (e molto) dal tipo di metallo del supporto.
Nella pratica io lo farei fare a qualcuno.
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- molti materiali sono difficilmente reperibili
- la durata dei bagni non è eterna
- alcuni supporti (tipo l' alluminio) prediligono ( o richiedono) una seire di trattamenti successi (tipo decapaggio --> stagnatura chimica --> nichelatura o ramatura) e quindi le complicazioni aumentano di molto
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- spenderai un sacco di soldi e di tempo per ottenere risultati dubbi.
Comunque, se ti interessa proseguire, indica in quale materiale è il telaio. Con il 50% di probabilità, ci sarà qualche cosa sull' unico volume del Bertorelle.
Mauro
PS: tantissime e preziose info si trovano anche nella letteratura brevettuale on line ( http://www.google.com/patents e tante altre). Bisogna farci la tara sui brevetti.
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se si tratta di ramare l'acciao non dovresti spendere molto, ma devi fare qualche prova, procurarti del solfato di rame pentaidrato ai consorzi agrari e acido solforico , la soluzione che si aggiunge alle batterie è acido solforico, ed un pezzo di rame da sospendere come anodo, la corrente va regolata a 1/2 ampere x dcq o mantenere la tensione di scarica a 0,6 0,7 V.
Ovviamnete il pezzo va sgassato e poi trattato con soluzione diluita di acido cloridrico....e poi provare.
mauro forse che ha sottomano un testo può essre più preciso nei dettagli, es a quanto regolare il ph e le concentrazioni in Cu++ dei bagni-.
carmine.
Ovviamnete il pezzo va sgassato e poi trattato con soluzione diluita di acido cloridrico....e poi provare.
mauro forse che ha sottomano un testo può essre più preciso nei dettagli, es a quanto regolare il ph e le concentrazioni in Cu++ dei bagni-.
carmine.
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bè non voglio fare e non mi aspetto di fare trattamenti professionali e perfetti....
quello a cui pensavo e poter ramare qualche piccolo schermo metallico che faccio oppure brunire qualche manopola o parte esteriore delle cose che faccio......
farlo fare da qualche centro specializzato mi costerebbe molto in relazione all'oggetto e finirei per comprare i contenitori belli e pronti dalle ditte specializzate.
Nel mio caso concreto sto facendo il contenitore per il pre riciclando alcuni pezzi di lamiera che avevo (credo sia acciaio normale .... diciamo Fe37) e mi era venuto il pallino di ramare la parte interna per migliorare le doti schermanti dell'oggetto.....
.....oppure, piùtosto che usare la mia fida bomboletta di nero RAL9005, di fare una brunitura esterna......
marzio
quello a cui pensavo e poter ramare qualche piccolo schermo metallico che faccio oppure brunire qualche manopola o parte esteriore delle cose che faccio......
farlo fare da qualche centro specializzato mi costerebbe molto in relazione all'oggetto e finirei per comprare i contenitori belli e pronti dalle ditte specializzate.
Nel mio caso concreto sto facendo il contenitore per il pre riciclando alcuni pezzi di lamiera che avevo (credo sia acciaio normale .... diciamo Fe37) e mi era venuto il pallino di ramare la parte interna per migliorare le doti schermanti dell'oggetto.....
.....oppure, piùtosto che usare la mia fida bomboletta di nero RAL9005, di fare una brunitura esterna......
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Questa sera guardo.
L' acciaio deve essere comunque sgrassato /lavato / decapato / lavatoAlternativa alla sgrassatura, può essere la sabbiatura o la carteggiatura profonda.
Sgrassare è facile.
Per il decapaggio puoi utilizzare o acido cloridrico ( problemi di vapori corrosivi e di eventuali residui di cloruri sul ferro che ti porterebbero a prematura corrosione) o acido solforico - meglio tiepido(non da vapori, ma è molto pericoloso sulla pelle - se concentrato). Ti darò anche le concentrazioni degli acidi.
Mauro
PS: ma qualche micron di rame migliora veramente l' efetto schermante?
L' acciaio deve essere comunque sgrassato /lavato / decapato / lavatoAlternativa alla sgrassatura, può essere la sabbiatura o la carteggiatura profonda.
Sgrassare è facile.
Per il decapaggio puoi utilizzare o acido cloridrico ( problemi di vapori corrosivi e di eventuali residui di cloruri sul ferro che ti porterebbero a prematura corrosione) o acido solforico - meglio tiepido(non da vapori, ma è molto pericoloso sulla pelle - se concentrato). Ti darò anche le concentrazioni degli acidi.
Mauro
PS: ma qualche micron di rame migliora veramente l' efetto schermante?
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Secondo il libro di W.Ott che sto leggendo, si!PS: ma qualche micron di rame migliora veramente l' efetto schermante?
anzi da quello che ho capito il ferro con una copertura in rame è la soluzione migliore per EMI e RFI sia a bassa che alta frequenza.
marzio
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Alcuni anni fa si trovava in commercio una specie di "pistola" con delle cartucce di cotone imbevuti di soluzione(intercambiabili) che riusciva a placcare piccoli oggetti.
Non so se è ancora in commercio e che risultati si potevano ottenere....lo dico solo per portare a conoscenza.....magari si potrebbe fare qualcosa del genere con un aggeggio a pila.
Tra elettronici e chimici vuoi vedere che..........
Saluti:
Francesco
Non so se è ancora in commercio e che risultati si potevano ottenere....lo dico solo per portare a conoscenza.....magari si potrebbe fare qualcosa del genere con un aggeggio a pila.
Tra elettronici e chimici vuoi vedere che..........
Saluti:
Francesco
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Francesco
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se l'acido solforico concentrato viene a contato colla pelle non usate subito acqua, la reazione di idratazione dell' acido solforico è molto esotermica, vi ustionereste! toglietelo con uno straccio e poi lavate con acqua e bicarbonato Per lo stesso motivo per diluire aggiungete acido all'acqua molto lentamnete, non l'acqua all'acido e usate guanti e occhiali!
carmine.
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Io anni addietro realizzai in collaborazione alla Almeco, un impiantio galvanico, e senza entrare nel dettaglio ti assicuro che un trattamento anche il più semplice richiede molta attenzione,gli strumenti specifici,e sopratutto bisogna avere esperienza a riguardo, ti consiglierei di lascia stare.
per farti un esempio, la vasca ( in totale erano 25) per il nikel va realizzata in acciaio 316, saldata ad elettrodo ( ha il suo motivo) e rivestita in mopren....e stiamo solo parlando di una vasca....se vuoi una vaschetta in 304 posso regalartela, però siamo lontani ancora....
inoltre le sostanze in gioco si chiamano acidi... e vanno prese tutte le precauzioni del caso.....
Non so: per me se contiamo il risultato/pericolo/soldi spesi non vale la pena provarci...
JOE
per farti un esempio, la vasca ( in totale erano 25) per il nikel va realizzata in acciaio 316, saldata ad elettrodo ( ha il suo motivo) e rivestita in mopren....e stiamo solo parlando di una vasca....se vuoi una vaschetta in 304 posso regalartela, però siamo lontani ancora....
inoltre le sostanze in gioco si chiamano acidi... e vanno prese tutte le precauzioni del caso.....
Non so: per me se contiamo il risultato/pericolo/soldi spesi non vale la pena provarci...
JOE
Ciao da JOE
- marziom
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scusa, ma stando a quello che sta venendo fuori, per provare a fare una ramatura (sicuramente non professionale) mi basta:
1) una vaschetta/bacinella di plastica (la stessa che uso con le basette)= COSTO 0
2) uno sgrassante .... quello per i piatti va bene?!?! = COSTO 0
3) dell'acido muriatico, cioè acido per gabinetti = COSTO 0
4) dell'acido solforico diluito...... ok lo devo comprare ma quanto costera?!??!?
5) del solfato di rame.... vado a casa di papa e lo prendo (lo usa per l'orto ) = COSTO 0
6) un pezzo di rame..... del filo di avanzo = COSTO 0
7) un alimentatore........ secondo te ce l'ho gia??? = COSTO 0
insoma costoso non direi proprio....certo non sarà una cosa professionale.... ma chi se ne frega, se pure viene male, scartavetro tutto e ci do giu di bomboletta spray!
1) una vaschetta/bacinella di plastica (la stessa che uso con le basette)= COSTO 0
2) uno sgrassante .... quello per i piatti va bene?!?! = COSTO 0
3) dell'acido muriatico, cioè acido per gabinetti = COSTO 0
4) dell'acido solforico diluito...... ok lo devo comprare ma quanto costera?!??!?
5) del solfato di rame.... vado a casa di papa e lo prendo (lo usa per l'orto ) = COSTO 0
6) un pezzo di rame..... del filo di avanzo = COSTO 0
7) un alimentatore........ secondo te ce l'ho gia??? = COSTO 0
insoma costoso non direi proprio....certo non sarà una cosa professionale.... ma chi se ne frega, se pure viene male, scartavetro tutto e ci do giu di bomboletta spray!
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No, scusami te, non sono un chimico ma un semplice operaio che avendo avuto a che fare con la galvanotecnica, ha riportato la sua personale opinione,certo non pensavo di insegnarti qualcosa,ripeto, scusami te,non ti disturberò più...scusa, ma stando a quello che sta venendo fuori, per provare a fare una ramatura (sicuramente non professionale) mi basta:
1) una vaschetta/bacinella di plastica (la stessa che uso con le basette)= COSTO 0
2) uno sgrassante .... quello per i piatti va bene?!?! = COSTO 0
3) dell'acido muriatico, cioè acido per gabinetti = COSTO 0
4) dell'acido solforico diluito...... ok lo devo comprare ma quanto costera?!??!?
5) del solfato di rame.... vado a casa di papa e lo prendo (lo usa per l'orto ) = COSTO 0
6) un pezzo di rame..... del filo di avanzo = COSTO 0
7) un alimentatore........ secondo te ce l'ho gia??? = COSTO 0
insoma costoso non direi proprio....certo non sarà una cosa professionale.... ma chi se ne frega, se pure viene male, scartavetro tutto e ci do giu di bomboletta spray!
Originariamente inviato da marziom - 21/12/2006 : 13:36:04
rimane il fatto che io nel mio piccolo ho gia avuto esperienze a riguardo, quindi non penso di aver parlato a casaccio o solo per il gusto di farlo...
... son curioso,prova se non costa nulla e si può fare facilmente, vale senz'altro la pena,al massimo c'è la bomboletta.
ciao a tutti da JOE,un semplice metalmeccanico, costo del tempo = 0
...
Ciao da JOE
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Ha ragione Arge . Fare un impianto galvanico è una cosa complicata; ancora di piu' gestirlo. Ma ha anche torto Arge , nel senso che nel tuo caso è sufficiente arrivare a fare delle ramature decorose su piccoli pezzi, senza particolari specifiche che non siano l' evitare che la ramatura si stacchi dopo poco giorni.
Cominciamo dalle brutte notizie. La ramatura galvanica è sul volume che mi manca.
La buona è che qualche ricetta la da anche il vecchio Turco (Ricettario Chimico); molto vecchia ma adatta allo scopo.
Cominciamo con l' escludere la ramatura chimica; i bagni sono instabili e complessi; difficilmente riusciresti a procurarti tuttte le sostanze necessarie.
Quindi ramatura galvanica.
Esistono tre principali famiglie di bagni, in ordine di importanza:
- bagni al fuoborato. Molto rapidi, sono quelli in voga attualmente. Scartiamoli perchè il fluoborico è difficile da trovare e pericoloso.
-bagni al cianuro: sono gli storici bagni, usati da sempre. Ottima aderenza, basse tensioni superficiali ecc. Di trovare il cianuro non se ne parla, di usarlo neppure. Scartati
- bagni all' acido solforico. Sono usati essenzialmente per elettroformatura (fare oggetti in rame utilizzando la corrente). Questi ci devono piacere per forza, perchè non ci sono alternative.
Comunque direi che sono piu' che accettabili per l' uso.
La ricetta seguente avrà almeno un ottantina di anni:
solfato di rame 200-250 grammi/litro
acido solforico 66°Be 30-60 grammi/litro
temperatura 20-50 °C
ddc: 2-10 A/dm2
Migliora aggiungendo una delle seguenti sostanze, a scelta:
urea 0,05-0,1 g/L (uso agrigolo)
tiourea 0,005-0,01 g/Litro
colla da falegname 0,05-0,1 g/L
melassa 1-4 mL/L
Poi io agiungerei 0,1 mL/L di tensioattivo.
Domani ti converto le dosi in termini di prodotti commerciali.
Es., è inutile usare l' acido solforico a 66°Be (sturacessi) che è pericoloso -molto pericoloso- da diluire. Si può usare quello da batterie, mettendone di piu'.
Il problema dei vari additivi indicati è che sono assolutamente instabili nel bagno e in pochi giorni si degradano. Dovrai aggiungerne altri in seguito, ma poi arrivi ad ''inquinare'' il bagno.
Per il tensioattivo, i detergenti da cucina sono assolutamenti instabili. Comunque meglio di niente. Ogni tanto, butterai una manciata di carboni attivi nel bagno per levare gli organici, poi filtrerai.
Per ddc si intende la densità di corrente, cioè gli amper per dm2 che dovrai far passare. Questi amper (dati in genere da 2-5 Vdc) varieranno in funzione della temperatura del bagno e (soprattutto) dalla distanza fra anodo (in rame) e catodo (lamiera).
Trascuriamo decapaggio ecc.
L' area è di 2X 1x3= 6 dm2. La ddc la scegliamo al minimo (2A/dm2 -viene meglio il lavoro): ti servirà un alimentatore 2-5V in grado di fornire 12-15A. Dovrai disporre una cortina di anodi (es 3 per lato) in modo che ogni punto della lamiera sia abbastanza equidistante dagli anodi.
Per il momento sospendo. Tu dimmi se ti quadra tutto e se pensi di continuare. Se continui ad essere intenzionato, risolviamo i problemi step by step (farò anche io le stesse tue prove dallo sgrassaggio in poi, così vedrò i risultati in diretta).
Ciao Mauro
PS: la soluzione migliore è andare in un azienda galvanica e chiedere se ti vendono 10 litri di bagno al solfato.
Cominciamo dalle brutte notizie. La ramatura galvanica è sul volume che mi manca.
La buona è che qualche ricetta la da anche il vecchio Turco (Ricettario Chimico); molto vecchia ma adatta allo scopo.
Cominciamo con l' escludere la ramatura chimica; i bagni sono instabili e complessi; difficilmente riusciresti a procurarti tuttte le sostanze necessarie.
Quindi ramatura galvanica.
Esistono tre principali famiglie di bagni, in ordine di importanza:
- bagni al fuoborato. Molto rapidi, sono quelli in voga attualmente. Scartiamoli perchè il fluoborico è difficile da trovare e pericoloso.
-bagni al cianuro: sono gli storici bagni, usati da sempre. Ottima aderenza, basse tensioni superficiali ecc. Di trovare il cianuro non se ne parla, di usarlo neppure. Scartati
- bagni all' acido solforico. Sono usati essenzialmente per elettroformatura (fare oggetti in rame utilizzando la corrente). Questi ci devono piacere per forza, perchè non ci sono alternative.
Comunque direi che sono piu' che accettabili per l' uso.
La ricetta seguente avrà almeno un ottantina di anni:
solfato di rame 200-250 grammi/litro
acido solforico 66°Be 30-60 grammi/litro
temperatura 20-50 °C
ddc: 2-10 A/dm2
Migliora aggiungendo una delle seguenti sostanze, a scelta:
urea 0,05-0,1 g/L (uso agrigolo)
tiourea 0,005-0,01 g/Litro
colla da falegname 0,05-0,1 g/L
melassa 1-4 mL/L
Poi io agiungerei 0,1 mL/L di tensioattivo.
Domani ti converto le dosi in termini di prodotti commerciali.
Es., è inutile usare l' acido solforico a 66°Be (sturacessi) che è pericoloso -molto pericoloso- da diluire. Si può usare quello da batterie, mettendone di piu'.
Il problema dei vari additivi indicati è che sono assolutamente instabili nel bagno e in pochi giorni si degradano. Dovrai aggiungerne altri in seguito, ma poi arrivi ad ''inquinare'' il bagno.
Per il tensioattivo, i detergenti da cucina sono assolutamenti instabili. Comunque meglio di niente. Ogni tanto, butterai una manciata di carboni attivi nel bagno per levare gli organici, poi filtrerai.
Per ddc si intende la densità di corrente, cioè gli amper per dm2 che dovrai far passare. Questi amper (dati in genere da 2-5 Vdc) varieranno in funzione della temperatura del bagno e (soprattutto) dalla distanza fra anodo (in rame) e catodo (lamiera).
Trascuriamo decapaggio ecc.
L' area è di 2X 1x3= 6 dm2. La ddc la scegliamo al minimo (2A/dm2 -viene meglio il lavoro): ti servirà un alimentatore 2-5V in grado di fornire 12-15A. Dovrai disporre una cortina di anodi (es 3 per lato) in modo che ogni punto della lamiera sia abbastanza equidistante dagli anodi.
Per il momento sospendo. Tu dimmi se ti quadra tutto e se pensi di continuare. Se continui ad essere intenzionato, risolviamo i problemi step by step (farò anche io le stesse tue prove dallo sgrassaggio in poi, così vedrò i risultati in diretta).
Ciao Mauro
PS: la soluzione migliore è andare in un azienda galvanica e chiedere se ti vendono 10 litri di bagno al solfato.
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Ciao a tutti,
ringrazio Arge per il regalo, non è che non lo voglio accettare ma credo che siamo alquanto distanti fisicamente.... e quindi si dovrebbe fare una spedizione...... non voglio creati problemi, grazie lo stesso.
Per quanto riguarda la ramatura, CI VOGLIO PROVARE....
questo quello che faro questi giorni, compatibilmente con le feste:
1) preparare il supporto di ferro, devo sverniciarlo e poi sgrassarlo e decapparlo.
2) devo procurarmi l'acido da batterie (indicazioni particolari??)
3) preparo tutto l'altro occorrente
dopo di che ci sentiamo in lista, pronti per partire.... sarà d'obligo un reportage fotografico che documenterà, ...... l'insuccesso a futura memoria per i posteri...... o ! il successo!
io comincio a prepararmi allora....
fatemi sapere se devo chiedere qualcosa di speciale per l'acido da batterie (all momento l'unica cosa che mi manca)ù
marzio
ringrazio Arge per il regalo, non è che non lo voglio accettare ma credo che siamo alquanto distanti fisicamente.... e quindi si dovrebbe fare una spedizione...... non voglio creati problemi, grazie lo stesso.
Per quanto riguarda la ramatura, CI VOGLIO PROVARE....
questo quello che faro questi giorni, compatibilmente con le feste:
1) preparare il supporto di ferro, devo sverniciarlo e poi sgrassarlo e decapparlo.
2) devo procurarmi l'acido da batterie (indicazioni particolari??)
3) preparo tutto l'altro occorrente
dopo di che ci sentiamo in lista, pronti per partire.... sarà d'obligo un reportage fotografico che documenterà, ...... l'insuccesso a futura memoria per i posteri...... o ! il successo!
io comincio a prepararmi allora....
fatemi sapere se devo chiedere qualcosa di speciale per l'acido da batterie (all momento l'unica cosa che mi manca)ù
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a rieccomi dopo le abbuffate natalizie.
sto avendo qualche difficoltà a reperire l'acido solforico.... avete qualche dritta? nei bricostore non ho trovato nulla, vado da un autoricambi??
per quanto riguarda la corrente, l'oggetto che voglio ricoprire sarà da circa.... 2 -3 dm2 e dispongo di un alimentatore da max 5A ... va bene?? ma che succede se la corrente è poca? ci metto più tempo? o non viene proprio?
marzio
sto avendo qualche difficoltà a reperire l'acido solforico.... avete qualche dritta? nei bricostore non ho trovato nulla, vado da un autoricambi??
per quanto riguarda la corrente, l'oggetto che voglio ricoprire sarà da circa.... 2 -3 dm2 e dispongo di un alimentatore da max 5A ... va bene?? ma che succede se la corrente è poca? ci metto più tempo? o non viene proprio?
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In genere i supermercati, nel reparto auto, vendono l' acido per le batterie. Altrimenti un Norauto piuttosto che un qualunque elettrauto.
Ti devo ancora fare il calcolo della concentrazione da usare di acido per batterie. Piu' tardi...
Se il pezzo è da 3 dm2 per lato, fanno 6 dm2 totali. Puoi ricoprire però un lato e lavorare da una sola parte.
La corrente 'consigliata' era da 2 a 5A/dm2.
Attorno ai 2 ottieni depositi piu' uniformi, ma ci vuole piu' tempo. Attorno a 5 fai prima, ma rischi che le zone piu' vicine agli elettrodi 'rubino' la corrente alle altre e quindi il deposito non venga univorme. Per questo è meglio usare molti anodi piu' piccoli, equispaziati rispetto ai borsi della lamiera, piuttosto che uno solo centrale.
Se scendi un poco sotto i 2 A/dm2 non dovrebbe succedere nulla, ma da una certe densità di corrente in giu' diminuisce l' aderenza del rame. Non saprei però da che valore. Comunque 1A/dm2 credo che vada ancora bene.
Probabilmente ti serviranno 5A ad un paio di volt, forse 3 ma forse meno d 2V. Il tuo alimentatore scende di tensione? (nel senso che fornisce 5A da 0V a salire)
Mauro
Ti devo ancora fare il calcolo della concentrazione da usare di acido per batterie. Piu' tardi...
Se il pezzo è da 3 dm2 per lato, fanno 6 dm2 totali. Puoi ricoprire però un lato e lavorare da una sola parte.
La corrente 'consigliata' era da 2 a 5A/dm2.
Attorno ai 2 ottieni depositi piu' uniformi, ma ci vuole piu' tempo. Attorno a 5 fai prima, ma rischi che le zone piu' vicine agli elettrodi 'rubino' la corrente alle altre e quindi il deposito non venga univorme. Per questo è meglio usare molti anodi piu' piccoli, equispaziati rispetto ai borsi della lamiera, piuttosto che uno solo centrale.
Se scendi un poco sotto i 2 A/dm2 non dovrebbe succedere nulla, ma da una certe densità di corrente in giu' diminuisce l' aderenza del rame. Non saprei però da che valore. Comunque 1A/dm2 credo che vada ancora bene.
Probabilmente ti serviranno 5A ad un paio di volt, forse 3 ma forse meno d 2V. Il tuo alimentatore scende di tensione? (nel senso che fornisce 5A da 0V a salire)
Mauro
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Poichè il solforico ha una densità elevata, occorre prestare attenzione ai termini usati (grammi e litri)
La ricetta era:
solfato di rame 200-250 grammi/litro
acido solforico 66°Be 30-60 grammi/litro
temperatura 20-50 °C
ddc: 2-10 A/dm2
il che vuol dire che in un litro FINALE di soluzioni devi metterci dai 30 ai 60 grammi di solforico concentrato (quello usato per gli sturagabinetti).Il solforico concentrato ha densità 1,83, per cui ad esempio 50 grammi equivalgono a circa 27-30 ml ( o cc). Metti circa 0,6 litri di acqua calda (600 ml) in un recipiente di moplen o di vetro, ci sciogli il solfato di rame. Poi porti il tutto a 970 ml di volume finale e lasci raffreddare (non è ovviamente necessario essere precisissimi sui volumi.
Poi, usando occhiali e guanti e con estrema lentezza ci versi dentro i 30 ml di acido concentrato. Molto molto lentamente perchè si sviluppa calore e potrebbero partire schizzi acidi. E' finita così
Poichè il solforico concentrato è veramente pericoloso, conviene usare il solforico diluito, che trovi in genere a 30°B ( deve esserci obbligatoriamente indicata la concentrazione sull' etichetta).
Il solforico a 30°B in acqua ha densità 1,27 circa ed è aD UNA CONCENTRAZIONE del 35% IN PESO. La bottiglia conterrà invece 1 litro, ovvero il peso netto dovrebbe essere di 1270 grammi. Di questo peso il 35% è acido solforico, ovvero la tua bottiglia da 1 litro conterrà 445 grammi di solforico (sempre circa). A te ne servono circa 50 grammi. Dovrai quindi usare circa 110 ml (cc) della soluzione della bottiglia , ma se sono 90 o 120 non cambia nulla. In questo caso la preparazione sarà la seguente
Metti circa 0,6 litri di acqua calda (600 ml) in un recipiente di moplen o di vetro, ci sciogli il solfato di rame. Poi porti il tutto a circa 900 ml di volume finale e lasci raffreddare (non è ovviamente necessario essere precisissimi sui volumi).Ci aggiungi con cautela i 100-110 ml della tua bottiglietta. L' acido della bottiglietta non è pericoloso come il concentrato, ma è pur sempre fortemente corrosivo e pericoloso.
Se trovi acido diluito ad una concentrazione diversa da 30°B ( 35% in peso) fammi sapere che ricalcolo il tutto.
Sarà dura sciogliere il solfato di rame in acqua; se hai una pirofila in pirex, non metallica, puoi tenere il tutto vicino all' ebollizione fino a quando si è sciolto. Sempre far raffreddare prima dell' aggiunta dell' acido.
Fammi sapere
Mauro
La ricetta era:
solfato di rame 200-250 grammi/litro
acido solforico 66°Be 30-60 grammi/litro
temperatura 20-50 °C
ddc: 2-10 A/dm2
il che vuol dire che in un litro FINALE di soluzioni devi metterci dai 30 ai 60 grammi di solforico concentrato (quello usato per gli sturagabinetti).Il solforico concentrato ha densità 1,83, per cui ad esempio 50 grammi equivalgono a circa 27-30 ml ( o cc). Metti circa 0,6 litri di acqua calda (600 ml) in un recipiente di moplen o di vetro, ci sciogli il solfato di rame. Poi porti il tutto a 970 ml di volume finale e lasci raffreddare (non è ovviamente necessario essere precisissimi sui volumi.
Poi, usando occhiali e guanti e con estrema lentezza ci versi dentro i 30 ml di acido concentrato. Molto molto lentamente perchè si sviluppa calore e potrebbero partire schizzi acidi. E' finita così
Poichè il solforico concentrato è veramente pericoloso, conviene usare il solforico diluito, che trovi in genere a 30°B ( deve esserci obbligatoriamente indicata la concentrazione sull' etichetta).
Il solforico a 30°B in acqua ha densità 1,27 circa ed è aD UNA CONCENTRAZIONE del 35% IN PESO. La bottiglia conterrà invece 1 litro, ovvero il peso netto dovrebbe essere di 1270 grammi. Di questo peso il 35% è acido solforico, ovvero la tua bottiglia da 1 litro conterrà 445 grammi di solforico (sempre circa). A te ne servono circa 50 grammi. Dovrai quindi usare circa 110 ml (cc) della soluzione della bottiglia , ma se sono 90 o 120 non cambia nulla. In questo caso la preparazione sarà la seguente
Metti circa 0,6 litri di acqua calda (600 ml) in un recipiente di moplen o di vetro, ci sciogli il solfato di rame. Poi porti il tutto a circa 900 ml di volume finale e lasci raffreddare (non è ovviamente necessario essere precisissimi sui volumi).Ci aggiungi con cautela i 100-110 ml della tua bottiglietta. L' acido della bottiglietta non è pericoloso come il concentrato, ma è pur sempre fortemente corrosivo e pericoloso.
Se trovi acido diluito ad una concentrazione diversa da 30°B ( 35% in peso) fammi sapere che ricalcolo il tutto.
Sarà dura sciogliere il solfato di rame in acqua; se hai una pirofila in pirex, non metallica, puoi tenere il tutto vicino all' ebollizione fino a quando si è sciolto. Sempre far raffreddare prima dell' aggiunta dell' acido.
Fammi sapere
Mauro
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