SE Con RS242 e Trasformatore interstadio

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Re: SE Con RS242 e Trasformatore interstadio

Messaggio da UnixMan »

iberton ha scritto: 24 lug 2022, 07:14 Mi piacerebbe una soluzione semplice e SRPP fa per me, come avrai capito non ho grandi capacità progettuali. Poi, che sia la migliore soluzione questo non lo so.
Anche un SRPP lavora esclusivamente in Classe A, non può erogare sul carico una corrente maggiore di quella di riposo (e neanche tutta: la max corrente che può essere deviata sul carico sarà sempre minore di quella di riposo). Perciò, se vuoi poter spingere la finale in A2, a riposo deve scorrerci una corrente maggiore della max corrente assorbita dalla griglia della finale in corrispondenza alla massima tensione di picco (positiva) che prevedi di potergli imporre.

N.B.: occhio che la classe A2 è "pericolosa" (per il tubo). Verifica sempre qual è la max tensione positiva e la max corrente che la griglia di controllo della finale può tollerare... altrimenti la distruggi.

Ma basta divagazioni generali... proviamo a quagliare. :smile:

Queste sono le curve della RS241, con la retta di carico ed il punto di lavoro scelti dal progetto cui facevi riferimento:
Rørkarakteristikk RS 242.jpg
Se ne deduce che la tensione di pilotaggio (Vgk) della finale dovrà andare da circa -40V a +10V, cioè il driver dovrà essere capace di fornire (almeno) 50Vpp con la minima distorsione possibile.

Il TU lo hai già? Che impedenza ha? Un 10K come indicato può andare, ma mi pare scarsino... ci vedrei meglio un 12K come nell'altro progetto con le RS241 cui si faceva riferimento all'inizio di questo topic, o forse persino qualcosina in più. :?:

Per comodità riporto qui anche quello (sul sito originale non è più disponibile): http://web.archive.org/web/201603161035 ... /rs241.htm
Vi si legge:
In the load line below you can see that the grid can be run past +10V all the way down to about -30/35V. Biasing the tube around -10V would mean a swing of 23-25V giving a bit over 3.5W output!!! Sort of like a sleeping giant. The low bias means an easy to drive amp, if you only require the first 0.5W. Going positive on the grid will require a good driver (current, impedance, etc.) as there will be noticeable grid current being pulled (3-4mA) by the RS241.
rs241_loadline.gif
Se le cose stanno effettivamente così, ed anche per la RS242 non sono troppo diverse, un driver in cui scorrono ~10mA a riposo dovrebbe essere più che sufficiente. Quindi non ha troppo senso pensare a tubi come le 6080 o le 6S19P... più potenti della finale stessa. :wasntme:

Valutiamo però l'impedenza della griglia della finale: R = Vgk/Ig. Assumendo Ig=5mA per Vgk=10V, avremmo R = 10/5m = 2K.

Ed è qui che sorge il problema. Quando la Vgk è negativa la corrente di griglia è quasi nulla -> l'impedenza di griglia è elevatissima, quasi un circuito aperto. Il driver lavora praticamente "a vuoto". Ma, non appena la Vgk si avvicina a zero, l'impedenza crolla rapidamente fino a pochi K Ohm. Se l'impedenza di uscita del driver non è molto minore di 1K, anche la tensione di pilotaggio (il guadagno effettivo del driver) crolla di conseguenza... col risultato di avere una elevata (e "bruttissima") distorsione già sulla griglia della finale. Perciò il driver, oltre a poter erogare la corrente richiesta, deve anche avere una impedenza di uscita molto bassa. Nell'ordine di poche decine di Ohm (massimo un centinaio, ma è già troppo).

Per quanto riguarda il tubo, serve perciò un tipo che abbia bassa rp, transconduttanza (relativamente) elevata e lavori bene con correnti anodiche intorno ai 10mA o giù di lì (assurdo sprecare più potenza nel driver che nel finale...).

Prova a selezionare un certo numero di tipi "papabili", dai uno sguardo alle formule per calcolare l'impedenza di uscita nelle varie configurazioni (CF, WCF, SRPP) e calcola che impedenze di uscita puoi ottenere nelle diverse configurazioni con i diversi tubi che hai scelto... poi posta qui i risultati. :wink:

Per rubacchiare qualche idea potresti dare una occhiata a dei progetti di amplificatori per cuffie a bassa impedenza (senza TU), che hanno un problema analogo (ma non hanno quello di dover fornire anche uno swing di tensione così elevato...).
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Ciao, Paolo.

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Re: SE Con RS242 e Trasformatore interstadio

Messaggio da iberton »

Ciao Paolo,
non ho capito una cosa, mi chiedi di usare configurazioni complesse con addirittura doppia alimentazione, ma poi mi mostri
Per comodità riporto qui anche quello (sul sito originale non è più disponibile): http://web.archive.org/web/201603161035 ... /rs241.htm
un progetto molto semplice con trasformatore interstadio (l'ennesimo che ho visto). Poi la RE134 è una valvola che mi piace molto.

Facendo le misure sull'ampli che ho costruito con trasformatore interstadio le misure (nonostante la mediocrità dei trasformatori) non erano così male e l'ascolto non era viziato di distorsioni di sorta.
Il TU lo hai già?
No, ma penso a questo, https://www.lundahltransformers.com/wp- ... 7_9202.pdf , in particolare il LL1620 / 80 mA.

Dico questo non per contraddirti, ma non vorrei finire impantanato in situazioni che non riesco più a gestire.....
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Re: SE Con RS242 e Trasformatore interstadio

Messaggio da UnixMan »

iberton ha scritto: 27 lug 2022, 13:13 non ho capito una cosa, mi chiedi di usare configurazioni complesse con addirittura doppia alimentazione, ma poi mi mostri
Per comodità riporto qui anche quello (sul sito originale non è più disponibile): http://web.archive.org/web/201603161035 ... /rs241.htm
:o :tmi: No, no! :shake:

Ti mostravo soltanto la retta di carico della finale, da cui si deducono le esigenze di pilotaggio, nonché le informazioni riguardo alla corrente di griglia contenute nella descrizione di quel progetto.

Poi ti ho fornito istruzioni su come procedere per cominciare a definire il tuo nuovo progetto. Quello di cui stavamo parlando... non quelli da cui era partito il topic!

Ribadisco:
UnixMan ha scritto: 24 lug 2022, 16:18 Per quanto riguarda il tubo, serve perciò un tipo che abbia bassa rp, transconduttanza (relativamente) elevata e lavori bene con correnti anodiche intorno ai 10mA o giù di lì (assurdo sprecare più potenza nel driver che nel finale...).

Prova a selezionare un certo numero di tipi "papabili", dai uno sguardo alle formule per calcolare l'impedenza di uscita nelle varie configurazioni (CF, WCF, SRPP) e calcola che impedenze di uscita puoi ottenere nelle diverse configurazioni con i diversi tubi che hai scelto... poi posta qui i risultati. :wink:
In altre parole: per cominciare devi scegliere un ventaglio di possibili candidati per il tubo/i driver con le caratteristiche adatte, e confrontare le impedenze di uscita che puoi ottenere nelle diverse configurazioni. A quel punto puoi decidere oculatamente quale tubo e quale configurazione adottare.

P.S.: nei data-sheet raramente è riportata la resistenza interna (rp), ma questa si può calcolare facilmente a partire da guadagno in tensione ("mu") e transconduttanza ("S"): rp = mu/gm

(da ciò si capisce che per avere una rp bassa un tubo deve avere transconduttanza elevata e/o guadagno in tensione basso). Nel SI la conduttanza e quindi anche la transconduttanza si misura in Siemens (=1/Ohm) e relativi (sotto)multipli. Nei data-sheet dei tubi tipicamente la trovi espressa in mA/V o µmho, che equivalgono rispettivamente a mS e µS.

Come abbiamo visto, per pilotare a fondo la finale hai bisogno di circa 30V di picco sulla sua griglia. Ne consegue che, per avere una sensibilità adeguata in ingresso, a monte hai bisogno di un guadagno in tensione (effettivo) intorno a 15 (10 ... 20) se vuoi fare un finale puro, oppure intorno a 30 se vuoi fare un integrato.

Se vuoi tentare la via del due stadi con driver SRPP (che in realtà è comunque un "quasi tre stadi"), per ottenere un guadagno ed una impedenza di uscita adeguati servirebbero tubi con transconduttanza piuttosto alta (per poter avere una rp sufficientemente bassa nonostante il mu relativamente alto). Specie se vuoi fare un integrato.

Facendo un "SRPPP", cioè usando due doppi triodi con le sezioni in parallelo (come fa quasi sempre Aloia), forse te la puoi ancora cavare con le solite ECC88 o simili (in cui fai passare ~ 15 .. 20 mA complessivi). Dovresti riuscire ad ottenere una impedenza di uscita sui 100 Ohm circa. Non proprio ideale, ma ci può stare. Qualcosina di meno (quindi leggermente meglio), al prezzo di un minore guadagno (-> sensibilità di ingresso inferiore) dovresti riuscire ad ottenerlo usando le 6N6P (6Н6П) o le 6N30 (6Н30), sempre con le due sezioni in parallelo. Papabili anche le 5687, ecc.

La cosa non presenta invece alcuna difficoltà se fai un tre stadi "pieni", con quello di mezzo (driver) ad inseguitore. Con una banale ECC88 o simili (o ancora 6N6P, 5687, ecc.), anche qui con le sezioni in parallelo, e senza tante complicazioni (carico catodico resistivo) ottieni facilmente una impedenza di uscita più che adeguata alla bisogna (minore di 50 Ohm). A quel punto davanti a fare guadagno puoi metterci il tubo che preferisci (incluso uno dei tuoi bei tubi antichi...), in una semplice configurazione a catodo comune. Basta che abbia un "mu" adeguato per ottenere la sensibilità di ingresso desiderata:
SE_DC_amp_CF-R+VAS.png
Altro vantaggio del driver a CF è che, avendo guadagno unitario, il BIAS della finale risente meno "dei capricci" del tubo driver rispetto a quanto avviene con un driver dotato di guadagno (parliamo sempre di accoppiamento diretto: ovviamente nel caso di accoppiamento in AC con condensatore o trasformatore il punto di riposo del driver non influenza affatto quello della finale). Considerato che nel caso specifico la finale ha un guadagno relativamente elevato (e quindi piccole variazioni di Vgk producono variazioni sensibilmente più ampie della corrente anodica), la cosa non è da sottovalutare. :?:

A proposito di BIAS della finale, come avrai intuito questo si regola agendo sul driver. Variando la tensione DC presente a riposo sul catodo di U2 (che ovviamente corrisponde a quella presente sulla griglia della finale, U3). Per farlo si può agire sia sul valore di Rk2a (cioè direttamente sul BIAS di U2) che su quello di Rk2b, oppure su quello di Rf. Nella realizzazione pratica una di queste resistenze in realtà dovrà essere composta da una resistenza fissa (di valore più basso di quello previsto) in serie a un trimmer (o potenziometro) di valore opportuno, in modo da consentire la regolazione della tensione di BIAS della finale entro i margini necessari. Ancora un'altra possibilità è agire sulla tensione di alimentazione V1 (anche qui inserendo un filtro R-C, in cui R è regolabile); ovviamente si creano un mucchio di interazioni con tutto il resto, ed il circuito va leggermente modificato quanto meno per evitare di interferire anche con il primo stadio.

Posizionare il trimmer "sotto" Rk2b (come indicato nello schema qui sopra) ha il vantaggio che il "cursore" ed uno degli estremi del trimmer sono a massa, e la max tensione presente all'altro estremo è più bassa (rispetto alle altre opzioni), e quindi in linea di principio è una soluzione migliore dal punto di vista della sicurezza. Ma, dato che il potenziometro per la regolazione del BIAS sarà collocato all'interno dell'apparecchio, regolabile con un cacciavite isolato da sotto o eventualmente attraverso un foro praticato nel contenitore, in pratica il problema non si pone.

Posizionarlo invece in serie ad Rf offre il vantaggio che questa è a monte del condensatore di filtro/by-pass (Cf), e quindi il potenziometro non è direttamente in serie al segnale (idem agendo su V1). Per contro, proprio la (inevitabile) presenza di Cf rende un po' più difficoltosa la regolazione (in quanto introduce un ritardo legato alla costante di tempo del filtro Rf-Cf tra la regolazione del potenziometro e l'assestamento della tensione su Cf, e quindi di Vgk nel nuovo punto di riposo). Ma non è la fine del mondo: ci vuole solo un po' più di tempo, e non è certo un'operazione che devi ripetere troppo spesso. Altro problema (minore, e facilmente eliminabile) è che, con lo schema qui sopra, agendo su Rf si andrebbe ad influire anche sul primo stadio, variandone la tensione di alimentazione. Ma questo si può risolvere banalmente, collegando l'alimentazione del primo stadio a monte del potenziometro (è necessario soltanto aggiungere un altro condensatore di filtro in quel punto):
SE_DC_amp_CF-R+VAS2.png
A parte ciò, la scelta di dove inserire il trimmer/potenziometro di regolazione del BIAS della finale influenza anche la "sensibilità" di tale regolazione (presumibilmente massima su Rk2a e minima su Rf), anche rispetto alle variazioni del punto di lavoro di U2 (driver). Va da sé che, idealmente, vorremmo che la regolazione del BIAS della finale influenzasse solo questa e nient'altro. Sfortunatamente, in un circuito con accoppiamento diretto questo ovviamente non è possibile. Al più ci si potrebbe complicare oltremodo la vita con regolazioni multiple, agendo su più punti per cercare di mantenere il driver in un punto di lavoro ottimale mentre si varia la Vgk della finale... ma ogni regolazione sarebbe un delirio. Visto che il punto di lavoro del driver non è poi così critico, IMHO non ne vale la pena.

È invece opportuno scegliere oculatamente dove inserire la regolazione, verificando che il driver si mantenga su punti di lavoro accettabili entro tutto il range di regolazione della Vgk della finale che si ritiene necessario (in funzione delle differenze individuali tra i tubi e del loro invecchiamento). Per capire come reagisce il circuito, cioè come e quanto si sposta il punto di lavoro di U2 rispetto alle variazioni della tensione sulla griglia di U3 agendo nei vari punti possibili, torna comodo il simulatore... fai delle prove, valuta, e decidi di conseguenza.

P.S.: se non vuoi ridisegnare lo schema, allego quello che ho fatto io. Ovviamente devi inserirci valori, modelli, ecc.
iberton ha scritto: 27 lug 2022, 13:13
Il TU lo hai già?
No, ma penso a questo, https://www.lundahltransformers.com/wp- ... 7_9202.pdf , in particolare il LL1620 / 80 mA.
Quindi 11.5K, se non vedo male. Se le caratteristiche della RS242 (che non sono riuscito a trovare) non sono troppo diverse da quelle della RS241, direi che possa andare bene.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Ciao, Paolo.

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Re: SE Con RS242 e Trasformatore interstadio

Messaggio da iberton »

Ciao Paolo,
ho dato un'occhiata allo schema: per me è troppo complesso e in previsione di una sua fattibilità, troppo costoso.
Non si potrebbe riprendere la via iniziale con il trasformatore interstadio?
Mi piacerebbe molto sostituire l'attuale valvola driver con la RE134.
Penso sia sufficiente polarizzare in modo opportuno la valvola e usare un trasformatore 10K:10K.
Sbaglio?
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Re: SE Con RS242 e Trasformatore interstadio

Messaggio da UnixMan »

iberton ha scritto: 01 ago 2022, 07:17 ho dato un'occhiata allo schema: per me è troppo complesso e in previsione di una sua fattibilità, troppo costoso.
Non si potrebbe riprendere la via iniziale con il trasformatore interstadio?
Non è poi così costoso, né complesso... a meno che tu non voglia usare solo raddrizzatori a vuoto e condensatori a film e/o carta/olio ovunque, dubito che una soluzione con trasformatore interstadio possa essere più economica. Un TI è un componente estremamente critico, spesso più di un TU. Prodotti di qualità costano un'esagerazione, mentre prodotti economici sono scadenti e portano a risultati altrettanto scadenti.

Se poi è una questione "filosofica" / "filologica" e/o "estetica", perché vuoi usare solo tubi antichi e tecnologie altrettanto "d'epoca" (e/o perché cerchi un certo tipo di "suono") è un altro discorso. :smile:
iberton ha scritto: 01 ago 2022, 07:17 Mi piacerebbe molto sostituire l'attuale valvola driver con la RE134.
Penso sia sufficiente polarizzare in modo opportuno la valvola e usare un trasformatore 10K:10K.
Uno dei progetti da cui era partito il topic usava una configurazione simile, impiegando una 71A... se non ricordo male le caratteristiche, presumibilmente anche la RE134 dovrebbe andare. Ma, con una configurazione simile, in A2 ci vai... per modo di dire, con picchi positivi che "si schiacciano" (e quindi distorsione che schizza alle stelle) non appena ti avvicini a Vgk=0.

Poi tutto dipende da quanta potenza ti serve davvero, e che "tipo di suono" vuoi ottenere.

A me piace un suono "moderno", e perciò tendo a progettare circuiti che evitano/limitano (per quanto possibile...) la presenza di condensatori e "ferri" sul segnale, specie nei punti più critici, usano accoppiamenti diretti e polarizzazioni fisse che risentono il meno possibile delle variazioni del segnale e della "storia" precedente dello stesso, pilotaggi ed alimentazioni "robuste" (idem), ecc. Questa la "filosofia" che sottende lo schema proposto.

Circuiti che al contrario impiegano configurazioni "antiche", con ampio uso di "ferri", polarizzazioni RC, raddrizzatori a vuoto, ecc, vanno in una direzione completamente diversa, tanto da un punto di vista "tecnico" quanto da quello del risultato sonoro.

La scelta tra le diverse opzioni andrebbe fatta più in funzione del tipo di "filosofia" che vuoi seguire e quindi del risultato "sonoro" (e/o "estetico") che vuoi ottenere piuttosto che sulla base dei costi. Da quel punto di vista, alla fine della fiera raramente ci sono differenze sostanziali tra una "filosofia" progettuale e l'altra. Le differenze maggiori tipicamente vengono dai dettagli, dalla scelta di materiali e componenti impiegati, ecc. Tanto nell'uno quanto nell'altro caso.
Ciao, Paolo.

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Re: SE Con RS242 e Trasformatore interstadio

Messaggio da iberton »

Effettivamente il fatto di usare una tecnologia d'epoca mi ha sempre interessato.
In quello che ho fatto ho sempre, via via abbandonato ponti diodi a favore di raddrizzatrici a vuoto e, a parte i Coleman per i filamenti delle valvole ho sempre detestato i bacarozzi.
Se poi è una questione "filosofica" / "filologica" e/o "estetica", perché vuoi usare solo tubi antichi e tecnologie altrettanto "d'epoca" (e/o perché cerchi un certo tipo di "suono") è un altro discorso. :smile:
E' anche una questine filosofico/filologica: mi affascinano le realizzazioni degli anni 20 e 30 pur non avendo le stesse limitazioni sonore.
Poi tutto dipende da quanta potenza ti serve davvero, e che "tipo di suono" vuoi ottenere.
Mi piace un suono caldo che esalti la musica del 600/700, l'unica che ormai ascolto. Di Watt me ne basta uno solo, dato che i miei finali attuali erogano mezzo watt e, a sentire gli ascoltatori, non sfigurano affatto. Non per niente ho preso delle Klipsch La Scala che hanno una sensibilità di 104dB.

Per l'interstadio non ne ho ancora individuato uno adatto, tu quale mi puoi consigliare?
Avendo la Rp della RE134 di 4000 Ohm.
Cosa ne pensi?
Grazie per i tuoi consigli.
Igor
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Re: SE Con RS242 e Trasformatore interstadio

Messaggio da UnixMan »

iberton ha scritto: 01 ago 2022, 14:05 In quello che ho fatto ho sempre, via via abbandonato ponti diodi a favore di raddrizzatrici a vuoto e, a parte i Coleman per i filamenti delle valvole ho sempre detestato i bacarozzi.
in passato, per un certo periodo, anche io... poi ho scoperto che dipende tutto da quali usi, e soprattutto come li usi. :wink:

(non di meno, è indubbio che un certo tipo di suono lo si ottiene molto più facilmente con determinate tecniche e determinati componenti piuttosto che con altri... e viceversa).
iberton ha scritto: 01 ago 2022, 14:05 E' anche una questine filosofico/filologica: mi affascinano le realizzazioni degli anni 20 e 30 pur non avendo le stesse limitazioni sonore.
qui mi spiace doverti disilludere ma, se impieghi la stessa tipologia di circuiti, componenti e tecnologie dell'epoca, inevitabilmente incorri anche negli stessi problemi e nelle stesse limitazioni che c'erano allora (salvo eventualmente quelli relativi a sorgenti e diffusori, ovviamente). Può esserci qualche vantaggio grazie alla disponibilità di componenti passivi migliori di quelli disponibili cento anni fa... ma, specie per i componenti avvolti, che poi sono gli elementi più critici, non è che negli ultimi 70+ anni siano stati fatti chissà quali progressi.

Che poi possano essere proprio quei limiti e quei difetti che, in alcuni casi, possono portare ad un certo tipo di sonorità che può risultare particolarmente gradita è un altro discorso. ;)
iberton ha scritto: 01 ago 2022, 14:05 Per l'interstadio non ne ho ancora individuato uno adatto, tu quale mi puoi consigliare?
Per quello dovresti chiedere a mariovalvola. In fatto di anticaglie e di ferraglie ( :lol: ) è molto più esperto di me. :smile:
Ciao, Paolo.

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Re: SE Con RS242 e Trasformatore interstadio

Messaggio da mariovalvola »

Per me, anche solo per la pazienza di Paolo, avresti dovuto ascoltarlo.
A darti retta, realizzeresti una formidabile vacca con le palle.
Cambia tubo finale. Con le RE134 , come driver, la A2 la vedi col binocolo. Prova a essere meno ideologico.
Anche ad arrabattare tubi e ferri pregiati, si riescono a fare ampli orribili. Lascia perdere.
Mario
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Re: SE Con RS242 e Trasformatore interstadio

Messaggio da iberton »

Ciao Mario,
un'ultima cosa. Giacchè a me il tubo può andare bene che vada soltanto in classe A, la potenza di uscita che mi serve è bassa, saresti della stessa idea?
Naturalmente provvederei a modificare il punto di lavoro della valvola finale.
Potrebbe starci un interstadio?
E, se si, quale mi consiglieresti utilizzando la re134 come driver?
Oppure potrei usare una semplice RL12T2 https://frank.pocnet.net/sheets/043/r/RL12T2.pdf ? Senza o con TI?
Grazie per la pazienza.
Igor
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Re: SE Con RS242 e Trasformatore interstadio

Messaggio da mariovalvola »

Scusami: avevi le AD1, che fine hanno fatto?
Potresti giocarci una vita solo con quelle insieme alla NF2, la REN904, e tantissime altre con o senza interstadio. L'equivalente ISO del NC-20, andrebbe abbastanza bene con la RE134. Un trasformatore lundahl d'ingresso e saresti a posto ( se hai un pre che esce a bassa impedenza). Che cosa ti serve una valvola impegnativa come le RS242 se non ti occorre la potenza che produce e non vuoi andare in A2?. Sarebbe come prendere una Porsche 911 GT3 e poi usarla solo nel giardino di casa perché non sai guidarla.
Puoi fare tantissime belle cose senza la classe A2. Basta usare i tubi che vanno solo in A1. Ma poi, scusami, è così difficile fare un giochino che spinge all'occorrenza in zona proibita?
Fai il bravo. Con questo caldo, assecondare certi onanismi diventa davvero difficile.
Mario
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Re: SE Con RS242 e Trasformatore interstadio

Messaggio da airegin »

posto che Mario, specie quando parliamo di triodi europei, ha ragione a prescindere... sono davvero in pochi a possedere una 911 gt3, a saperla anche guidare... :lol:
le RS241/242, rispetto alle RE604/AD1, hanno dalla loro un guadagno interno notevolmente superiore e, naturalmente SOLO se resti in A1 (con la potenza che ne consegue, credo non andrai oltre il watt...)
puoi farle suonare con una singola REN 904, forse anche con una REN1104 (che personalmente preferisco) o forse addirittura anche con una sola RE084, per un tutto dht...
basta un semplice accoppiamento LC, senza trasfo d'ingresso ne interstadio, per ottenere un risultato difficilmente superabile.
resta il fatto che e' uno spreco e che forse nei tuoi panni rivenderei le rs242 per una coppia di finali ad hoc (RE304 ?)
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Re: SE Con RS242 e Trasformatore interstadio

Messaggio da mariovalvola »

Si. Il guadagno è maggiore ma il carico anodico richiesto è molto più alto.
Oltretutto, per provare, potrebbe divertirsi con due modestissime 71A.
Con le sue trombe, pare che vadano benissimo. ( Cit.plovati)
Mario
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Re: SE Con RS242 e Trasformatore interstadio

Messaggio da mariovalvola »

... A proposito di GT3, in onore alla fantastica Sabine Schmitz morta troppo presto, godiamoci le sue "gesta"
https://youtu.be/ufzdL1JaEKM
Mario
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Re: SE Con RS242 e Trasformatore interstadio

Messaggio da UnixMan »

mariovalvola ha scritto: 03 ago 2022, 16:15 In onore alla fantastica Sabine Schmitz morta troppo presto, godiamoci le sue "gesta"
https://youtu.be/ufzdL1JaEKM
'mazza che traffico... ma che è, il raccordo anulare all'ora di punta? :lol: :grin:
Ciao, Paolo.

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