Cambrige audio CXUHD + DAC

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione di sorgenti digitali per musica "liquida" basate su computer o sistemi dedicati, interfaccie digitali, DAC, ecc.
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Gandalf_il_Bianco
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Cambrige audio CXUHD + DAC

Messaggio da Gandalf_il_Bianco »

Salve a tutti ,
chiedevo il parere di qualche esperto per interfacciare il mio dispositivo (Cambridge Audio CXUHD di cui sono un soddisfatto possessore) con un DAC.
Avevo pensato al Chord Qutest.
Mi sono accorto però che combinando i due non si possono sfruttare al massimo ne le potenzialità dell'uno nè quelle dell'altro.
Sapete per caso suggerirmi un qualcosa che possa consentirmi di utilizzare in modo "pieno" il mio completissimo lettore?
Un saluto ed un grazie a tutti voi
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UnixMan
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Re: Cambrige audio CXUHD + DAC

Messaggio da UnixMan »

Difficile... non è esattamente il tipo di macchina più indicata per la riproduzione audio di qualità. Le uscite S/PDIF e Toslink sono fuori questione... la quantità di jitter che introducono vanificherebbe qualsiasi vantaggio possa essere offerto da un buon DAC esterno. Eventualmente dovresti trovare un DAC che abbia un ingresso HDMI (posto che ce ne siano, è da un bel po' che non seguo le novità del mercato commerciale), sebbene dubiti che anche l'HDMI possa essere una opzione ottimale per il trasferimento dell'audio...
Ciao, Paolo.

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Gandalf_il_Bianco
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Re: Cambrige audio CXUHD + DAC

Messaggio da Gandalf_il_Bianco »

Ciao e grazie per la risposta.
Strano, in quanto il lettore è nato come meccanica di trasporto e rispetto al suo "fratello maggiore" Oppo non ha internamente il DAC proprio per poterlo scegliere esterno.
La sua uscita Toslink ha davvero così tanto jitter?
Un saluto ed un grazie davvero
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Re: Cambrige audio CXUHD + DAC

Messaggio da UnixMan »

Gandalf_il_Bianco ha scritto:La sua uscita Toslink ha davvero così tanto jitter?
non è un problema di quella macchina in particolare... è un problema intrinseco ed insormontabile del sistema S/PDIF e del suo "fratello" ottico, il Toslink, così come anche del loro "cugino" professionale, AES/EBU(*), da cui derivano entrambi (S/PDIF è sostanzialmente identico ad AES/EBU se non per alcuni dettagli, quali l'uso di un collegamento sbilanciato anziché "bilanciato"; idem per il Toslink, che in sostanza non è altro che S/PDIF su link ottico anziché elettrico).

Più in generale, si tratta di un problema comune a tutti i link "sincroni" che pongono il master clock "dal lato sbagliato", cioè (nel caso della riproduzione) da quello della "sorgente digitale" (trasmettitore) anziché nel DAC, laddove invece dovrebbe essere per poter minimizzare il Jitter. Il problema è ulteriormente acuito nei sistemi che non fanno uso di un link separato e dedicato per il clock ma lo ricostruiscono a partire dallo stesso segnale che trasporta i dati (come per l'appunto avviene nel caso di S/PDIF, Toslink ed AES/EBU).

(*) in fase di registrazione il problema non si pone, in quanto il clock è "dalla parte giusta", cioè quella del ADC. Inoltre in campo "pro" spesso si usano master clock esterni con un sistema di distribuzione e sincronizzazione separato e dedicato, che risolve o quanto meno mitiga notevolmente il problema.

Per questo motivo ormai da diversi anni si è andati verso soluzioni basate su sistemi di trasferimento dati asincroni, cioè sistemi in cui i dati provenienti dalla "sorgente digitale" non vengono trasferiti alla macchina che effettua la conversione D/A con un flusso continuo al ritmo del master clock audio, ma con velocità maggiore ed "a blocchi", che vengono immagazzinati in una memoria temporanea (buffer) e poi da qui trasferiti - internamente - al DAC vero e proprio al ritmo del master clock audio locale.

Ad oggi i sistemi più comuni di questo tipo sono basati su link USB Audio Class 2.0 (=UAC2) o (più raramente) su link che impiegano architetture di rete (e.g. Ethernet), di solito streaming su IP con protocolli di vario genere (in ambito professionale si stanno diffondendo sistemi basati sullo standard AES67, mentre in ambito domestico/"consumer" sono più comuni i sistemi basati su UPnP; in ambito più prettamente "audiophile" oltre a questi ci sono anche alcune soluzioni proprietarie).

Tornando al tuo problema specifico, avendo come unica opzione S/PDIF (o Toslink) l'unica soluzione possibile per aggirare i problemi di quel tipo di link è utilizzare questo:

Asynchronous I2S FIFO project, an ultimate weapon to fight the jitter” (possibilità di group buy qui).

L'alternativa è abbandonare il lettore per passare ad un sistema basato su computer, utilizzando una interfaccia asincrona (UAC2 o altro) per pilotare il DAC.

Ciò premesso, tutto dipende poi dal livello qualitativo a cui aspiri nonché dal livello qualitativo del resto del tuo sistema audio (a partire dall'acustica del tuo ambiente di ascolto).

Se hai un sistema di qualità elevata, correttamente inserito in un ambiente adeguato (ed opportunamente trattato acusticamente) e punti ad ottenere la massima qualità possibile, impiegare un DAC della massima di qualità possibile "pilotato" nel modo giusto per ridurre quanto più possibile il jitter è fondamentale (e, quindi, se vuoi una "sorgente" digitale che offre soltanto uscite S/PDIF o Toslink, diventa indispensabile interporre il "FIFO" di Ian tra quello ed un DAC di qualità adeguata).

Se al contrario hai un sistemino (relativamente...) economico, magari inserito in un ambiente non ottimale e/o non trattato acusticamente, tutto quanto detto diventa per lo più una questione meramente accademica: con ogni probabilità i limiti del sistema a valle (a partire dall'acustica ambientale, che è sempre la cosa più importante di tutte) maschererebbero i problemi causati dal jitter e quindi vanificherebbero gli sforzi per risolvere quel problema.

Tornando alla tua domanda iniziale, l'unica risposta sensata è, tanto per cambiare: non preoccuparti troppo dei dati tecnici, ed usa piuttosto le tue orecchie! :wink:

Cioè: vai in un negozio specializzato, ben fornito e dotato di buone salette d'ascolto, ascolta attentamente diversi DAC che rientrano nei limiti del budget che ti sei prefissato e scegli quello che a tuo parere "suona meglio". Possibilmente, chiedi che siano inseriti in un impianto quanto più possibile simile al tuo. Dato poi che vorresti usarlo con il tuo lettore, non dimenticare di portartelo dietro! Chiedi di usare proprio quello come "sorgente" digitale (ma non mancare l'occasione di un confronto con "sorgenti" diverse). Penso sia superfluo aggiungere che devi portarti dietro anche un po' di "software" (cioè almeno alcuni dei dischi che ascolti più spesso).

Se poi il negoziante può offrirti quella possibilità, dopo una prima scrematura in negozio non mancare di provare il "candidato" che ti è sembrato migliore direttamente a casa tua, nel tuo ambiente e nel tuo impianto. Solo così puoi essere certo di evitare sorprese e delusioni.
Ciao, Paolo.

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