PRIMO un sempreverde?
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Re: PRIMO un sempreverde?
Di fatto, alcuni fanno una scelta diversa: resistenza anodica del primo stadio bassa e resistenza di griglia del secondo mediamente alta.
Come in questo caso:
Come in questo caso:
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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Re: PRIMO un sempreverde?
Interessanti coincidenze tra questo disegno e quanto pronosticato da LTSpiceplovati ha scritto:Di fatto, alcuni fanno una scelta diversa: resistenza anodica del primo stadio bassa e resistenza di griglia del secondo mediamente alta.
Come in questo caso:
commento off topic:
bellissimo lo schema con quel tocco "vintage", molto più elegante di quello che vien fuori con i software comunemente usati
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Re:
Ho visto che lo hanno fatto in molti, forse molti lo usano tutt'ora e altri forse no.mrttg ha scritto:Ciao,
PRIMO è stato il progetto valvolare nato assieme al forum; costruito da diverse persone... e diverse si stanno cimentando.
Cosa ne dite di raccogliere foto, impressioni consigli esperienze personali .
Tiziano
Ci volevo provare !
Un consiglio su un TU ?
Restando in tema 4K o 5K di carico ho pensato ad uno questi due:
https://www.lundahltransformers.com/wp- ... s/2752.pdf
https://www.lundahltransformers.com/wp- ... s/1679.pdf
Rispettivamente 4.6K 30H 60mA ed 4.5k 40H 70mA
lo schema di partenza:
plovati ha scritto:Schema con reatroazione, per mrttg:
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Piergiorgio
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Re: PRIMO un sempreverde?
Io lo usavo fino a qualche tempo fa (il miglior amplificatore che ho mai avuto), ora l'ho venduto (al prezzo dei componenti) ad un amico che l'ha preteso, per lui è un Must ..... questo per dire che ha tutte le potenzialità.
È chiaramente sensibile alla componentistica, ne feci una versione inascoltabile.
La versione che alla fine suonava usava il circuito 5k senza FB, con diodo giallo sotto il pre come suggerito da Dueffe, condensatori di accoppiamento tra gli stadi vintage russi, alimentazione con trasformatore dedicato (che mi fu fatto da Tiziano ) diodi al silicio ma CLC e non CRC, TUU a lamierini e come valvole le 6GF7A Sylvania (equivalenti tutto vetro novar delle 6EM7).
È chiaramente sensibile alla componentistica, ne feci una versione inascoltabile.
La versione che alla fine suonava usava il circuito 5k senza FB, con diodo giallo sotto il pre come suggerito da Dueffe, condensatori di accoppiamento tra gli stadi vintage russi, alimentazione con trasformatore dedicato (che mi fu fatto da Tiziano ) diodi al silicio ma CLC e non CRC, TUU a lamierini e come valvole le 6GF7A Sylvania (equivalenti tutto vetro novar delle 6EM7).
Se adopera spesso l'Anello per rendersi invisibile, sbiadisce: infine diventa permanentemente invisibile e cammina nel crepuscolo sorvegliato dall'oscuro potere che governa gli Anelli.
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Re: PRIMO un sempreverde?
A mio parere dovresti decidere fin da subito se hai intenzione di costruirti un "primo" o un "ultimo", vale a dire se devi farci un ampli da esperimenti a costo contenuto oppure un amplificatore da usare per lungo tempo di buona (e anche ottima) qualità.
Lo schema alla fine è lo stesso (starei sulla versione 5K), a cambiare sono i componenti. A comininciare dai trasformatori di uscita ma non limitatamente a quelli. Giusto una selezione non esaustiva, divisa in tre classi potrebbe essere la seguente:
Versione muletto: Hammond 125CSE o Edcor piccoli. Anche molti vintage su ebay vanno benone (Loewe Opta, Grundig, Philips per 6V6 o EL84 o EL41, sfortunatamente disponibili solo con secondario a 4 o 5 Ohm).
Per una versione budget ma già piuttosto buona, io ho usato i James JS6113HS, li ho trovati in Italia da privato, ma erano in vendita ad ottimo prezzo anche su Octave Electronics. In questo caso, resistori Dale o Holco e condensatori Auricap e Nichicon sono il ragionevole abbinamento.
Nella stessa classe rientrano gli Ogonowsky o gli Edcor serie X. Mi dovrebbero arrivare i Toroidy a breve, ti saprò dire. TubeTown ha quasi tutto quello che serve in questo range, consegna velocissima e prezzi decenti.
Per una versione ecellente vai di TU Nickel (James, Tamura tra i pochi che li fanno o facevano). Resistenze Z foil, condensatori Jantzen, Vcap black gate e Mundorf sono l'unico complemento possibile.
Purtroppo non ho esperienza diretta coi Lundhal e non conosco nessuno che li abbia usati nel Primo.
Non dimenticare il trasformatore di alimentazione. Molto bello tra i DIY è quello sviluppato per Kittelafattofare. Classe Budget Hammond in primis. Versione super cerca dei trasformatori di alimentazione Tektronix nel surplus o i soliti Tango/tamura. Ho trovato d'occasione un superbo trasformatore di alimentazione di ricambio Yamamoto A08 e questo è il meglio che abbia avuto tra le mani, di produzione moderna.
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Purtroppo non ho esperienza diretta coi Lundhal e non conosco nessuno che li abbia usati nel Primo.
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Re: PRIMO un sempreverde?
Giusto il suggerimento di Piergiorgio.
Io cominciai con un Primo e a forza di lavorarci e di migliorare i singoli componenti mi sono avvicinato ad un ultimo, ma non è la cosa più furba.
A me è servito sicuramente come palestra per capire l'incidenza di certe scelte.
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Re: PRIMO un sempreverde?
Un buon compromesso tra spesa ancora (più o meno...) ragionevole e qualità eccellente è quello che ha realizzato Marino: "Penultimate".
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: PRIMO un sempreverde?
Grazie per le risposte .....plovati ha scritto:A mio parere dovresti decidere fin da subito se hai intenzione di costruirti un "primo" o un "ultimo", vale a dire se devi farci un ampli da esperimenti a costo contenuto oppure un amplificatore da usare per lungo tempo di buona (e anche ottima) qualità.
Lo schema alla fine è lo stesso (starei sulla versione 5K), a cambiare sono i componenti. A comininciare dai trasformatori di uscita ma non limitatamente a quelli. Giusto una selezione non esaustiva, divisa in tre classi potrebbe essere la seguente:
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Nella stessa classe rientrano gli Ogonowsky o gli Edcor serie X. Mi dovrebbero arrivare i Toroidy a breve, ti saprò dire. TubeTown ha quasi tutto quello che serve in questo range, consegna velocissima e prezzi decenti.
Per una versione ecellente vai di TU Nickel (James, Tamura tra i pochi che li fanno o facevano). Resistenze Z foil, condensatori Jantzen, Vcap black gate e Mundorf sono l'unico complemento possibile.
Purtroppo non ho esperienza diretta coi Lundhal e non conosco nessuno che li abbia usati nel Primo.
Non dimenticare il trasformatore di alimentazione. Molto bello tra i DIY è quello sviluppato per Kittelafattofare. Classe Budget Hammond in primis. Versione super cerca dei trasformatori di alimentazione Tektronix nel surplus o i soliti Tango/tamura. Ho trovato d'occasione un superbo trasformatore di alimentazione di ricambio Yamamoto A08 e questo è il meglio che abbia avuto tra le mani, di produzione moderna.
E' piuttosto raro leggere consigli su marchi dei componenti.
Diciamo che parto abbastanza bene, i TU mi preoccupano sempre un po' , le caratteristiche elettriche più della marca, ma credo di capire che un TU da 40/60mA con almeno una 30H di induttanza dovrebbe andare bene ( ? )
Sulle caratteristiche elettriche si accettano consigli.
LL fa anche cose da mutuo dal'argento amorfo ecc ecc ... ma sono relativamente "semplici" da reperire.... sarò il primo a provarli nel primo, ci potrri anche montare su i 1623 che sto usando con il KT88 ma non c'ho fantasia di smontarlo; in ogni caso valuto i tuoi e vostri consigli.
ho letto un po' anche Qui viewtopic.php?f=1&t=4393&p=56685#p56685UnixMan ha scritto:Un buon compromesso tra spesa ancora (più o meno...) ragionevole e qualità eccellente è quello che ha realizzato Marino: "Penultimate".
Per questo sto usando il Kt88 , alla fine lo schema di base è quello , ed effettivamente su certe cose vale la candela investire, però i TU mi restano ancora piuttosto ostici.hobbit ha scritto:Giusto il suggerimento di Piergiorgio.
Io cominciai con un Primo e a forza di lavorarci e di migliorare i singoli componenti mi sono avvicinato ad un ultimo, ma non è la cosa più furba.
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Re: PRIMO un sempreverde?
su un progetto serio e "finito" è fondamentale: può sembrare un'eresia, ma spesso dal punto di vista del risultato "sonoro" conta più quello che tutto il resto, o quasi.zen-o ha scritto:E' piuttosto raro leggere consigli su marchi dei componenti.
È proprio da lì - ed in particolare dal "Ultimate Zen" - che siamo partiti per la versione di Marino. Che non per caso si chiama appunto... "Penultimate". In quanto è una versione che si ispira liberamente a quella ma con alcune soluzioni leggermente diverse (vedi alimentazione) e soprattutto con un costo un po' più abbordabile.zen-o ha scritto: ho letto un po' anche Qui viewtopic.php?f=1&t=4393&p=56685#p56685
(gli ampli di 2F usano componentistica molto ricercata, e spesso hanno costi proibitivi. Per realizzare l'Ultimate Zen -così come deve essere per ottenere quel risultato sonoro e potersi fregiare di quel nome, quindi impiegando esattamente tutti e soli i componenti indicati- ci vuole una cifra spaventosa).
occhio che, specie in circuiti semplici come questi, "lo schema" (del circuito audio) spesso conta molto poco, per non dire quasi nulla! (*)zen-o ha scritto:Per questo sto usando il Kt88 , alla fine lo schema di base è quello , ed effettivamente su certe cose vale la candela investire, però i TU mi restano ancora piuttosto ostici.
Contano molto di più l'alimentazione, la componentistica impiegata, il layout, i cablaggi, ecc... insomma, tutto il resto.
edit: (*) ovviamente a meno che non introduci NFB o altri accorgimenti che stravolgono radicalmente il funzionamento del circuito (e quindi verosimilmente anche il suo "suono").
Ciao, Paolo.
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Re: PRIMO un sempreverde?
UnixMan ha scritto:su un progetto serio e "finito" è fondamentale: può sembrare un'eresia, ma spesso dal punto di vista del risultato "sonoro" conta più quello che tutto il resto, o quasi.zen-o ha scritto:E' piuttosto raro leggere consigli su marchi dei componenti.
È proprio da lì - ed in particolare dal "Ultimate Zen" - che siamo partiti per la versione di Marino. Che non per caso si chiama appunto... "Penultimate". In quanto è una versione che si ispira liberamente a quella ma con alcune soluzioni leggermente diverse (vedi alimentazione) e soprattutto con un costo un po' più abbordabile.zen-o ha scritto: ho letto un po' anche Qui viewtopic.php?f=1&t=4393&p=56685#p56685
(gli ampli di 2F usano componentistica molto ricercata, e spesso hanno costi proibitivi. Per realizzare l'Ultimate Zen -così come deve essere per ottenere quel risultato sonoro e potersi fregiare di quel nome, quindi impiegando esattamente tutti e soli i componenti indicati- ci vuole una cifra spaventosa).
occhio che, specie in circuiti semplici come questi, "lo schema" (del circuito audio) spesso conta molto poco, per non dire quasi nulla! (*)zen-o ha scritto:Per questo sto usando il Kt88 , alla fine lo schema di base è quello , ed effettivamente su certe cose vale la candela investire, però i TU mi restano ancora piuttosto ostici.
Contano molto di più l'alimentazione, la componentistica impiegata, il layout, i cablaggi, ecc... insomma, tutto il resto.
edit: (*) ovviamente a meno che non introduci NFB o altri accorgimenti che stravolgono radicalmente il funzionamento del circuito (e quindi verosimilmente anche il suo "suono").
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Re: PRIMO un sempreverde?
Tutto quello che è buono costa, ma non tutto quello che costa è buono.UnixMan ha scritto: su un progetto serio e "finito" è fondamentale: può sembrare un'eresia, ma spesso dal punto di vista del risultato "sonoro" conta più quello che tutto il resto, o quasi.
È proprio da lì - ed in particolare dal "Ultimate Zen" - che siamo partiti per la versione di Marino. Che non per caso si chiama appunto... "Penultimate". In quanto è una versione che si ispira liberamente a quella ma con alcune soluzioni leggermente diverse (vedi alimentazione) e soprattutto con un costo un po' più abbordabile.
(gli ampli di 2F usano componentistica molto ricercata, e spesso hanno costi proibitivi. Per realizzare l'Ultimate Zen -così come deve essere per ottenere quel risultato sonoro e potersi fregiare di quel nome, quindi impiegando esattamente tutti e soli i componenti indicati- ci vuole una cifra spaventosa).
occhio che, specie in circuiti semplici come questi, "lo schema" (del circuito audio) spesso conta molto poco, per non dire quasi nulla! (*)
Contano molto di più l'alimentazione, la componentistica impiegata, il layout, i cablaggi, ecc... insomma, tutto il resto.
edit: (*) ovviamente a meno che non introduci NFB o altri accorgimenti che stravolgono radicalmente il funzionamento del circuito (e quindi verosimilmente anche il suo "suono").
Per quello che è la mia esperienza qui, anche solo mettere i "cosi" nel contenitore cambia il suono. Me ne sono reso conto con il Pre-stante prima, che ha avuto nel suo contenitore un layout leggermente differente, poi con il Kt88 nell'altro 3D che invece ha lo stesso identico layout del tavolaccio, eppure nel suo contenitore suona differente, ma sono ancora lontano dal buono; sto aspettando un paio di pezzi per terminare la nuova alimentazione.
Sto tentando di farmi una cultura sui TU, mi chiedevo che induttanze primarie avete scelto e perchè; il MJ non tratta molto i TU e per certe cose o affermazioni sembra possa essere messo in discussione, il Radiotron fa una interessante trattazione ma alcuni conti non tornano e per completare il quadro la maggior parte dei produttori non pubblicano molti dati.
Al momento l'NFB non è contemplata ma in un paio di disegni era prevista, se serve la metterò.
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Re: PRIMO un sempreverde?
Pura black art..zen-o ha scritto: Sto tentando di farmi una cultura sui TU, mi chiedevo che induttanze primarie avete scelto e perchè; il MJ non tratta molto i TU e per certe cose o affermazioni sembra possa essere messo in discussione, il Radiotron fa una interessante trattazione ma alcuni conti non tornano e per completare il quadro la maggior parte dei produttori non pubblicano molti dati.
Induttanza primaria assolve a due scopi:
1. assicura risposta frequenza in basso e per questa bastano dai 12 ai 20H per garantire i 20Hz (@-1dB o -3db dipende dalla valvola)
2. più è alta meno distorce il TU. E qui con 20-30H sei in genere già sotto la distorsione propria del tubo (che però è più "bella" di quella della corrente magnetizzante dei TU. Ma l'induttanza incrementale deve essere alta specie a bassi livelli ed è qui che il Nickel è insostituibile.
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Re: PRIMO un sempreverde?
Mi spieghi cosa intendi per cortesia?il MJ non tratta molto i TU e per certe cose o affermazioni sembra possa essere messo in discussione,
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Re: PRIMO un sempreverde?
plovati ha scritto:zen-o ha scritto: Sto tentando di farmi una cultura sui TU, mi chiedevo che induttanze primarie avete scelto e perchè; il MJ non tratta molto i TU e per certe cose o affermazioni sembra possa essere messo in discussione, il Radiotron fa una interessante trattazione ma alcuni conti non tùornano e per completare il quadro la maggior parte dei produttori non pubblicano molti dati.
So cos'è ma non colgo l'analogia...plovati ha scritto:Pura black art..
fin qui ok , da calcoli fatti basterebbe anche un po' meno in base alla valvola ed al carico primario del TU, però ...plovati ha scritto:Induttanza primaria assolve a due scopi:
1. assicura risposta frequenza in basso e per questa bastano dai 12 ai 20H per garantire i 20Hz (@-1dB o -3db dipende dalla valvola)
Si, più è alta e meno distorsione abbiamo ... e fin qui concorda anche il Radiotron; Bassi livelli di frequenza o corrente ? Induttanza incrementale ? Cioè, sale l'H all'aumentare della frequenza ! ?plovati ha scritto: 2. più è alta meno distorce il TU. E qui con 20-30H sei in genere già sotto la distorsione propria del tubo (che però è più "bella" di quella della corrente magnetizzante dei TU. Ma l'induttanza incrementale deve essere alta specie a bassi livelli ed è qui che il Nickel è insostituibile.
Che però non è quella di Leakage che ne definisce la risposta in alto .
La corrente magnetizzante del TU ... ci fa escludere un TU troppo surdimensionato come max corrente accettabile. Cioè (valori esemplificativi, non reali) impotizzando un TU da 180ma (che tendenzialmente ha valori di H più bassi) anche se avesse un valore di 30H, su un tubo polarizzato a 50ma potrebbe comunque lavorare male o comunque non al meglio.
Guardavo le specifiche del U808 citato negli schemi di 2f, l'induttanza primaria è davvero, ma davvero bassa rispetto ai nostri 20/30H ma leggere il cinese è un problema anche per google!
Pare che la coperta è sempre troppo corta, se aumentiamo troppo l'induttanza primaria in basso abbiamo una buona risposta, ma in alto perdiamo.
Si ...mariovalvola ha scritto:Mi spieghi cosa intendi per cortesia?il MJ non tratta molto i TU e per certe cose o affermazioni sembra possa essere messo in discussione,
... ma non vorrei che qualcuno si offendesse ... ci mancherebbe perchè non sarebbe mia intenzione.
1-non tratta i Tu allo stesso modo del radiotron. Ma tratta bene la parte di alimentazione, almeno è più fruibile nel generale.
Non sono un ingnegnere, ne un progettista, cerco solo di capire un po' di più con tutti i miei limiti nell'inglese e nell'elettronica.
2-Mi riferivo alla resistenza di fuga, quella tra griglia e massa che citai nel 3D del Kt88 / LL1623, effettivamente Paolo e Giorgio avevano ragione, anche se Morgan J. non sembra concorde ... fatto sta che ho dovuto abbassarne il valore, almeno per non avere radio due rai nel finale oltre a rumori vari, è vero che dove abito per prendere radio due rai basta alzare un dito e/o lasciare due fili non intrecciati nel telaio.
Alla fine queste letture rispondono a tante domande ma te ne fanno fare il doppio di quelle cui rispondono (la intendo come una cosa positiva).
E... si, (cit. Mariovalvola) il SE con le Kt88 è un po' una mucca con le palle anche se la frase è criptica.
Re-edit 18:50
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