attenuatore chiarimenti

[arivel1]

ciao.
potete spiegarmi una cosa che non mi è chiara ?
io dovrei fare un attenuatore di volume .
per ora sono orientato su quello a relè e resistenze .
siccome il dddac1794 ha 2 uscite a trasformatore e il my-ref ha 2 ingressi , bisogna tenere separati i due canali e quindi fare 2 gruppi di resistenze che in sostanza sarebbero 2 attenuatori
o si può unire le uscite dei 2 trasformatori e gli ingressi del my-ref e fare un attenuatore ad 1 solo canale ?

[UnixMan]

Riflettici un attimo, e vedrai che ti rispondi da solo. Hai due canali, per lo stereo... quanti attenuatori ti servono? Cosa succede se unisci i due canali?

[arivel1]

si ma allora ci vogliono 2 manopole ?
1 x cassa ?

[PPoli]

Sia che si tratti di attenuatori fisici a resistenze che a relais o a trasformatori, il concetto è che ognuno dei segnali va attenuato.
Per comodità di solito le due rotelline con le resistenze o le due basette con i relais o ancora i trasformatori, vengono comandati da un'unica manopola

Attenuatore resistenza.jpg

In quello in figura la manopola è unica, ma le prime due file di resistenze attenuano il canale destro e le altre due quello sinistro. Va da se che i due attenuatori sono uguali.
Ovviamente nessuno ti impedisce di usare due attenuatori singoli ognuno con la sua manopola, ma diventa più scomodo mantenere il bilanciamento tra i due canali. Talvolta si usa con amplificatori finali mono che hanno sufficiente sensibilità in ingresso da poter essere utilizzati come amplificatori integrati.

Le cose si complicano ulteriormente se usi dei segnali bilanicati, composti da due onde uguali e in opposizione di fase per ogni canale dello stereo. A questo punto le "rotelline" diventano quattro. In commercio si trovano attenuatori con quattro attenuatori collegati ad un'unico alberino (quindi unica manopola) oppure, come prima, puoi utilizzare un attenuatore doppio per il canale destro e uno doppio per quello sinistro. Usarne quattro, per quanto tecnicamente non impossibile, diventa in questo caso un'esercizio di capponaggine difficilmente gestibile.

Nel caso di attenuatori a resistenza comandati da relais o di attenuatori a trasformatori il concetto non cambia.
Spero di essere stato chiaro

[UnixMan]

si ma allora ci vogliono 2 manopole ?
1 x cassa ?

Non necessariamente. Usare comandi separati è una opzione (che per altro ha il vantaggio di dare la possibilità di regolare anche il "bilanciamento" tra i canali, e con un attenuatore a scatti non è neanche troppo scomodo), ma più spesso si ha una sola "manopola" che controlla (meccanicamente o elettricamente) due attenuatori separati (che ovviamente sono sempre uno per canale).

Stessa cosa per i più comuni potenziometri... per il controllo del volume (stereo) tipicamente se ne usa uno solo, ma "doppio". Che in pratica altro non è che due potenziometri (elettricamente indipendenti) costruiti in un corpo unico e comandati meccanicamente dallo stesso alberino.

[docelektro]

Pensa che in TUTTI gli amplificatori che ho in laboratorio in riparazione le manopole sono DUE ,questo perchè almeno fai a meno del comando del bilanciamento.

Una volta che ti trovi un segnale molto piu' alto su un canale ,se non hai modo di regolare il "PAN" nel mixer puoi semplicemente scendere un canale o salire un goccio l'altro.
E avere un comando in meno porta ad avere piste piu' corte ,meno rogne di schermatura .

Confermo inoltre in pieno quanto detto da unixman,i potenziometri stereo spesso hanno parecchie variazioni tra un canale e l'altro . Specie a basso volume.

Difatti proprio per questo i crucchi agli albori dello stereo avevano la manopola doppia coassiale

[plovati]

O si usa l'intelligente Three-Switch Stepped Attenuators:

https://www.tubecad.com/2006/03/blog0057.htm

3switch_Attenuator 2.jpg

3switch_Stepped_Attenuator.jpg

[fscarpa58]

Difatti proprio per questo i crucchi agli albori dello stereo avevano la manopola doppia coassiale

Anche i Rotel, se è per questo.