Dite la verità: a questo ancora non ci avevate pensato, eh!?
“Audiofilia estrema: un palo della luce privato per fornire lo stereo di elettricità pura”
https://www.rockit.it/news/palo-luce-privato-audiofili
Elettricità pura...
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Elettricità pura...
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: Elettricità pura...
Secondo me con i giusti filtri di rete e un contatore che non si siede puoi alimentare quasi tutto cosa vuoi.
Negli impianti delle giostre adesso si sta cominciando a trasformare in trifase l'alimentazione degli amplificatori ,nelle giostre nuove è addirittura un obbligo perchè se no si avrebbero 8KW su un unica fase e le cadute di tensione si farebbero sentire.
Sono convinto inoltre che un buon amplificatore se fatto bene è ben filtrato e ha un buon raddrizzatore non è poi così "sensibile" alle variazioni di tensione.
Mi piacerebbe provare strumentalmente un ampli "nativo trifase" ammesso che ce ne siano perchè con il raddrizzamento trifase passi dalla notte al giorno come qualità della corrente in uscita.
Non a caso dove i giochi "si fanno duri" (locomotive a corrente continua) il raddrizzamento è sempre trifase.
nel caso delle elettroniche valvolari avevo visto un alimentatore stabilizzato con quattro PL 500 (un valvolone da tv) che secondo me è in grado di fare ragionare anche le linee elettriche più ballerine. Anche un altro utente del forum,uno dei pochissimi valvolari che conosco (credo sia veneto) penso che abbia qualcosa di simile.
Anche perchè di solito di cosa si parla ? Di una sessantina di volt duali per lo stato solido con al massimo qualche amper e di un 400/450 volt per i valvolari ma qui all'amper non ci arrivi mai.
Con la tecnologia attuale è possibile fare alimentatori anche con ingresso 100/250V e uscita stabilizzata. Basta spendere il giusto.
il discorso può cambiare qualcosa su elettroniche più semplificate e magari con solo raddrizzatrice/ponte diodi e trasformatore,qui effettivamente se la tensione è ballerina qualcosa cambia. Mi ricordo che sulla "galactica" la giostra aerei di Paolo quando si viaggia a generatore l'amplificatore che pilota i sub (warfedale pro,quindi non proprio una cosa base) è meno "convincente"
per quanto riguarda i disturbi di rete,bè la rete è abbastanza sporca,si pensi anche solo a un forno a microonde che mentre funziona a ogni "taciak" che fa attacca e stacca un carico induttivo enorme o anche solo a un frigorifero che ogni ora attacca partendo con due avvolgimenti e ne stacca uno ad avviamento effettuato
Negli impianti delle giostre adesso si sta cominciando a trasformare in trifase l'alimentazione degli amplificatori ,nelle giostre nuove è addirittura un obbligo perchè se no si avrebbero 8KW su un unica fase e le cadute di tensione si farebbero sentire.
Sono convinto inoltre che un buon amplificatore se fatto bene è ben filtrato e ha un buon raddrizzatore non è poi così "sensibile" alle variazioni di tensione.
Mi piacerebbe provare strumentalmente un ampli "nativo trifase" ammesso che ce ne siano perchè con il raddrizzamento trifase passi dalla notte al giorno come qualità della corrente in uscita.
Non a caso dove i giochi "si fanno duri" (locomotive a corrente continua) il raddrizzamento è sempre trifase.
nel caso delle elettroniche valvolari avevo visto un alimentatore stabilizzato con quattro PL 500 (un valvolone da tv) che secondo me è in grado di fare ragionare anche le linee elettriche più ballerine. Anche un altro utente del forum,uno dei pochissimi valvolari che conosco (credo sia veneto) penso che abbia qualcosa di simile.
Anche perchè di solito di cosa si parla ? Di una sessantina di volt duali per lo stato solido con al massimo qualche amper e di un 400/450 volt per i valvolari ma qui all'amper non ci arrivi mai.
Con la tecnologia attuale è possibile fare alimentatori anche con ingresso 100/250V e uscita stabilizzata. Basta spendere il giusto.
il discorso può cambiare qualcosa su elettroniche più semplificate e magari con solo raddrizzatrice/ponte diodi e trasformatore,qui effettivamente se la tensione è ballerina qualcosa cambia. Mi ricordo che sulla "galactica" la giostra aerei di Paolo quando si viaggia a generatore l'amplificatore che pilota i sub (warfedale pro,quindi non proprio una cosa base) è meno "convincente"
per quanto riguarda i disturbi di rete,bè la rete è abbastanza sporca,si pensi anche solo a un forno a microonde che mentre funziona a ogni "taciak" che fa attacca e stacca un carico induttivo enorme o anche solo a un frigorifero che ogni ora attacca partendo con due avvolgimenti e ne stacca uno ad avviamento effettuato
A casa mia il loudness e i controlli di tono sono presenti,se serve si usa anche l'equalizzatore e l'effetto eco. Perchè il suono deve essere come lo si desidera e non come gli altri lo vogliono a casa nostra
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Re: Elettricità pura...
credo che nei remoti tempi di sound practices sia apparso un sistema trifase di T Mayer
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Re: Elettricità pura...
vado a curiosare in rete
A casa mia il loudness e i controlli di tono sono presenti,se serve si usa anche l'equalizzatore e l'effetto eco. Perchè il suono deve essere come lo si desidera e non come gli altri lo vogliono a casa nostra
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Re: Elettricità pura...
"i suoi amplificatori americani da 60.000 dollari e le sue ancora più preziose casse, che appartenevano ad un teatro tedesco degli anni '60"UnixMan ha scritto:Dite la verità: a questo ancora non ci avevate pensato, eh!?
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i Klangfilm!!
ma che fine ha fatto il Baudino?
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Re: Elettricità pura...
L'ultima volta l'ho visto a casa mia quando siete passati tutti. Qualche anno ormai è passatoaudiofanatic ha scritto:
i Klangfilm!!
ma che fine ha fatto il Baudino?
Filippo
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Re: Elettricità pura...
Se la linea fosse dedicata fino alla 20Kv(con trasformatore dedicato ovviamente) sarebbe una buona idea...UnixMan ha scritto:Dite la verità: a questo ancora non ci avevate pensato, eh!?
“Audiofilia estrema: un palo della luce privato per fornire lo stereo di elettricità pura”
Max
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Re: Elettricità pura...
Ne avevo sentita un altra,ma non so fino a che punto può essere fattibile. Ossia avere tutta al catena audio con alimentatori ad ampio spettro 100/250 V CC/400 Hz e alimentando TUTTO a 160 volt in continua per evitare i 50 hz in giro per la stanza. Avendo il raddrizzatore nell'altra stanza o nel garage
A casa mia il loudness e i controlli di tono sono presenti,se serve si usa anche l'equalizzatore e l'effetto eco. Perchè il suono deve essere come lo si desidera e non come gli altri lo vogliono a casa nostra
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Re: Elettricità pura...
prendi un ampli professionale da un paio di KiloWatt e un generatore sinusoidale a bassissima distorsione, lo imposti a 50Hz e ti fai l'alimentazione "perfetta" in casa.docelektro ha scritto:Ne avevo sentita un altra,ma non so fino a che punto può essere fattibile. Ossia avere tutta al catena audio con alimentatori ad ampio spettro 100/250 V CC/400 Hz e alimentando TUTTO a 160 volt in continua per evitare i 50 hz in giro per la stanza. Avendo il raddrizzatore nell'altra stanza o nel garage
Mi pare che negli USA e in Giappone, dove la tensione è 110-120V qualche folle lo ha fatto con una alternata a 230V la vedo dura
Filippo
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Re: Elettricità pura...
Una cosa simile era uscita anche su Tuttokit elettronicaaudiofanatic ha scritto:prendi un ampli professionale da un paio di KiloWatt e un generatore sinusoidale a bassissima distorsione, lo imposti a 50Hz e ti fai l'alimentazione "perfetta" in casa.
Mi pare che negli USA e in Giappone, dove la tensione è 110-120V qualche folle lo ha fatto con una alternata a 230V la vedo dura
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Re: Elettricità pura...
Il titolare di Sun Audio mi fece vedere delle foto di una coppia di finali con alimentazione trifase costruiti su ordinazione
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Re: Elettricità pura...
Echo ha scritto:Il titolare di Sun Audio mi fece vedere delle foto di una coppia di finali con alimentazione trifase
Da noi non sarebbe esattamente quel che si dice pratico e tanto meno economico... ma a poterlo fare non sarebbe affatto una cattiva idea.
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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