A proposito di percezione...

Discussioni varie, audio e non.
Rispondi
Avatar utente
UnixMan
sostenitore
Messaggi: 12102
Iscritto il: 27 ott 2005, 22:34
Località: L'Aquila (Italy)
Has thanked: 80 times
Been thanked: 49 times

A proposito di percezione...

Messaggio da UnixMan »

alcune notizie interessanti (e che hanno molto a che vedere con il nostro hobby) da "Le Scienze":


"Un’illusione uditiva"
[...]Franosch e colleghi avrebbero scoperto che l’effetto, che si verifica per diverse configurazioni sonore che contengono rumore su banda larga, è prodotto dai neuroni del sistema di soppressione del rumore nel cervello. Se una tonalità pura viene sovrapposta a un rumore bianco, i neuroni che rispondono al suono sopprimono l’attività dei neuroni che riducono il rumore in un range di frequenze attorno a quella della particolare tonalità. Questo effetto è però asimmetrico, e i neuroni anti-rumore a frequenza più bassa di quella tonalità rimangono inibiti per un certo periodo anche dopo che il segnale è cessato: in questo modo il cervello “sente” una tonalità di questa frequenza più bassa. [...]
Argomento correlato: "Acufeni: molto più che un problema di udito"


Altri argomenti interessanti:


"Un udito perfetto, ma solo in testa"
La cosa apparentemente paradossale è che questi neuroni sono capaci di discernere fra frequenze con una sensibilità 30 volte superiore a quanto non siano in grado di fare le cellule sensoriali dell'orecchio interno, superando sotto questo aspetto le capacità discriminatorie di quasi tutti i mammiferi non umani, con l'eccezione dei pipistrelli.
"L'orecchio assoluto"
Uno studio mostra che nasciamo tutti con l'orecchio assoluto, il sogno dei musicisti, ma lo perdiamo in tenera età
"Una musica in mente"
Completata la mappatura delle aree del cervello che processano i suoni e le melodie
"Musiche fuori tono"
Münte e i suoi colleghi hanno studiato l'abilità di direttori di orchestra, musicisti e altri addetti ai lavori, tutti con almeno quindici anni di esperienza professionale, di focalizzare il loro udito in una particolare direzione.
"Pompe per microfluidi nell'orecchio umano"

"Per il cervello la musica non ha confini"
"I dati - afferma Demorest - indicano che l'educazione musicale influisce sul modo con cui una persona si avvicina alla musica molto più della familiarità culturale con un particolare stile musicale".
"L'impatto emotivo della musica"
Uno scienziato australiano ha scoperto come quantificare matematicamente l'effetto che un determinato brano musicale produce sull'ascoltatore
"L'innata capacità musicale del neonato"
La sofisticata facoltà di distinguere variazioni di ritmo e timbro e armonie e dissonanze riposa su un substrato neurologico già sviluppato alla nascita
"Come i neonati elaborano i suoni"
Già nelle orecchie, e non solo nelle due metà del cervello, sono presenti differenze nell'elaborazione dei suoni del linguaggio o della musica
"La musica rallenta l'invecchiamento"
Suonare musica affina la capacità di estrarre gli schemi più significativi da un paesaggio sonoro complesso, contrastando la difficoltà a capire il parlato in contesti rumorosi
"La musica nel cervello dei non udenti"


Nella sezione dedicata alla percezione ce ne sono molti altri ancora...
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
Avatar utente
UnixMan
sostenitore
Messaggi: 12102
Iscritto il: 27 ott 2005, 22:34
Località: L'Aquila (Italy)
Has thanked: 80 times
Been thanked: 49 times

Re: A proposito di percezione...

Messaggio da UnixMan »

Pensate bene alle conseguenze di questi fatti...

"Se i segnali sono troppi, il cervello deve scegliere"
Quando al cervello umano giungono troppe informazioni, magari in conflitto fra loro e provenienti da differenti sensi, esso deve trovare un modo efficiente per gestire la situazione. Una ricerca, pubblicata sulla rivista “Science”, indica che il cervello è in grado di separare le informazioni in modo da produrre una percezione singola.


"Quando il cervello scende a compromessi"
"Il nostro cervello è progettato magnificamente - spiega lo psicologo Douglas Tweed, autore dell'articolo che compare sulla rivista "Nature" - e riceve molti dati dall'ambiente circostante tramite i sensi. Questi dati vanno interpretati, rifiutando le interpretazioni considerate improbabili. Il cervello stima le probabilità e guida così le nostre percezioni. Qualche volta, tuttavia, può essere ingannato da qualcosa di troppo bizzarro"

La ricerca, condotta dal ricercatore Matthias Niemeier, fa uso di una teoria di Hermann von Helmholtz, psicologo tedesco del diciannovesimo secolo. Helmholtz, che asseriva che la percezione è una questione di inferenza inconscia, suggerì che tutti i nostri sensi sono imperfetti e che i segnali inviati al cervello sono lacunosi. Il cervello deve perciò fare una stima di quello che avviene attorno a lui e spesso sbaglia se ha a che fare con piccoli cambiamenti inaspettati: ecco perché possiamo essere ingannati da illusioni ottiche o dai veloci giochi di prestigio.
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
Avatar utente
UnixMan
sostenitore
Messaggi: 12102
Iscritto il: 27 ott 2005, 22:34
Località: L'Aquila (Italy)
Has thanked: 80 times
Been thanked: 49 times

Re: A proposito di percezione...

Messaggio da UnixMan »

Ciliegina sulla torta: ecco perché udiamo anche con gli occhi... (e non solo)

L'illusione del ventriloquo
Finora si riteneva che ciascuno dei cinque sensi - vista udito, olfatto, tatto e gusto - fosse governato da una corrispondente regione cerebrale
[...]
Ma ora, aggiunge Jennifer Groh, che ha partecipato alla ricerca, "stiamo iniziando a comprendere che le cose non sono così semplici. I nostri risultati mostrano che fra le vie sensoriali ci sono connessioni in una fase molto iniziale del processo, e ciò implica che l'integrazione dei vari sensi potrebbe essere un processo più primitivo, che non richiede funzioni di alto livello."
[...]
"Nei nostri esperimenti abbiamo trovato che questa struttura, che si riteneva avesse a che fare soprattutto nell'informazione uditiva, di fatto risponde anche all'informazione visiva", spiega Groh. "Circa il 64 per cento dei neuroni del collicolo inferiore può elaborare entrambi i tipi di segnali. Ciò significa che le informazioni uditive e visive vengono combinate fra loro prestissimo, ben prima che la ‘parte pensante' del cervello possa averne sentore."
Sempre in tema di interazioni tra i diversi sensi:

"Sentire con gli occhi"
La direzione del nostro sguardo influenza la percezione dei suoni
"L'udito corre in soccorso della vista"

"Un trillo luminoso come un lampo"
I ricercatori sono partiti dall'esame di una singolare illusione: quando a un soggetto viene mostrato un lampo di luce collocato temporalmente fra due brevi suoni, spesso questi ha la sensazione di avere percepito due lampi distinti.
Interazioni sensoriali, quando l'udito affina la vista
Finora si riteneva che l'interazione fra i sensi avvenisse sulla base di una loro scala gerarchica di "affidabilità". Uno studio rivela che queste interazioni iniziano in una fase precedente alla percezione, che sono molto più complesse di quanto pensato e che anche segnali uditivi assolutamente privi di contenuto informativo possono alterare e migliorare le capacità visive
[...]
L'interazione fra i sensi nella percezione è ben nota, e quando le informazioni che provengono da un certo senso sono ambigue, un altro senso può intervenire e chiarirle: "la maggior parte di noi sa che l'odore influenza il gusto, però si tende a pensare che si vede ciò che si vede e che si ode ciò che si ode. Ma i risultati del nostro studio provano che i processi visivi e uditivi non sono affatto così semplici", osserva Ladan Shams, che ha diretto lo studio, ora pubblicato sulla rivista "Psychological Science" (How adding non-informative sound improves performance on a visual task).
Suoni e immagini: per il cervello il collegamento è immediato
L’esistenza di fenomeni di integrazione audiovisiva spiega perché la vista del labiale favorisce la comprensione dei suoni linguistici, cosa che non avviene per esempio al telefono
[...]
Un nuovo studio di un gruppo di ricercatori italiani guidati da Alice Mado Proverbio, docente di psicobiologia dell’Università di Milano-Bicocca, ha scoperto infatti che quando osserviamo una simile immagine si attiva non solo la corteccia visiva, ma anche quella uditiva (in soli 110 millisecondi), e in particolare il giro temporale superiore (BA38). Lo stesso fenomeno non si verifica invece se nell’immagine non ci sono riferimenti sonori.
[...]
“Il meccanismo si basa sui neuroni specchio audiovisivi e consente al nostro cervello, per esempio, di ricavare l’immagine di un gatto ascoltando il suo miagolio o la voce di una persona guardando una sua foto”
[...]
“I neuroni audiovisivi sono responsabili anche di fenomeni quali le allucinazioni uditive, se sollecitati da stati emotivi particolari come la paura. Basti pensare a quando, condizionati dal buio, crediamo di avvertire rumori che temiamo - scricchiolii, rumore di passi - nonostante il perfetto silenzio”.

“I dati evidenziano come il cervello sia in grado di estrarre informazioni associate ai suoni, normalmente udibili in quelle condizioni, un decimo di secondo dopo la presentazione dell’immagine, attivando la corteccia temporale superiore, il giro temporale inferiore e medio e, poco dopo, anche la corteccia uditiva primaria (BA41), allo stesso modo dei suoni percepiti realmente o delle allucinazioni uditive”, ha sottolineato Zani.
Ecco come funzionano certe pietruzze e tanti altri trucchetti simili... ;)
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
Avatar utente
UnixMan
sostenitore
Messaggi: 12102
Iscritto il: 27 ott 2005, 22:34
Località: L'Aquila (Italy)
Has thanked: 80 times
Been thanked: 49 times

Re: A proposito di percezione...

Messaggio da UnixMan »

Questo si riferisce alla vista, ma lo stesso meccanismo vale anche per l'udito:

"Più vale, meglio lo vedo"
"Quando un oggetto è stato considerato di valore in precedenza, per esempio se per averlo sono stati sborsati parecchi soldi, il sistema visivo lo rappresenta in modo più forte", osserva Serences. "La ricompensa influisce sull'elaborazione dell'informazione non solamente ai più alti livelli delle funzioni cognitive, ma fin dall'inizio."
Come dire: "più costa, meglio suona". Per caso vi ricorda qualcosa? :devil:
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
Avatar utente
UnixMan
sostenitore
Messaggi: 12102
Iscritto il: 27 ott 2005, 22:34
Località: L'Aquila (Italy)
Has thanked: 80 times
Been thanked: 49 times

Re: A proposito di percezione...

Messaggio da UnixMan »

"Le parole influenzano gli odori"
L'esposizione a parole o immagini piacevoli può influenzare la risposta cerebrale agli stimoli olfattivi e alterare la percezione di un profumo
[...]
"I risultati - spiegano Rolls e colleghi - mostrano che gli input cognitivi possono essere importanti nell'influenzare le risposte soggettive, comprese le risposte emotive agli stimoli olfattivi, e indicano che alcune delle aree cerebrali attivate dagli odori sono soggette a questa influenza cognitiva di alto livello".
...così come il suono di un impianto hifi /apparecchio audio? ;)
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
Avatar utente
trini
sostenitore
Messaggi: 760
Iscritto il: 08 set 2009, 03:50
Località: Italy
Has thanked: 3 times
Been thanked: 12 times

Re: A proposito di percezione...

Messaggio da trini »

Si sono tutte notizie interessanti su come funziona il nostro cervello in base agli input sensoriali.
Solo che sono la dimostrazione moderna di fenomeni già conosciuti da molto tempo; mi riferisco agli anedotti su Toscanini per dire, ma non credo che Muti sia da meno.
Personalmente ai tempi dei miei studi musicali ho conosciuto una bambina di circa 12 anni che aveva l'orecchio assoluto, ma non so se l'esperimento riportato sia realmente descrittivo del fenomeno; in pratica questa bambina ci faceva diventare matti perchè riusciva a riconoscere la fondamentale di un qualsiasi suono prodotto da qualsiasi cosa che lo emettesse: un colpo su un bicchiere ,pittosto che uno sul vetro della finestra, o sulla parte metallica di una lampada, o su un tavolo di legno e con il pianoforte lì a disposizione quando si suonava la nota che lei riconosceva... era quella e non sbagliava mai!!
Se dobbiamo però dare un significato alle varie " scoperte " scientifiche, dobbiamo ricordare che le nostre capacità sensoriali , essendo nati e fatti per questo mondo, sono rivolte innanzittutto a garantire la nostra sopravvivenza. E' per questo motivo che ci sono neuroni nelle aree uditive che rispondono a toni di 90KHz, mentre il sistema meccanico dell 'orecchio si ferma molto prima. E' per questo motivo che siamo nati "stereo", cioè per localizzare il più precisamente possibile i suoni sia che siamo predatori, che prede; la ricerca della perfetta riproduzione streofonica della musica è venuta molto, molto dopo.

Ciao Trini
Rispondi
  • Argomenti simili
    Risposte
    Visite
    Ultimo messaggio