Diffusori "Robin 665g": l'uovo di Colombo?

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione dei diffusori acustici
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hobbit
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Re: Diffusori "Robin 665g": l'uovo di Colombo?

Messaggio da hobbit »

Sono molto curioso, sai la mia passione sono le linee, i coni piccoli, i larga banda, ... facci sapere.
Se adopera spesso l'Anello per rendersi invisibile, sbiadisce: infine diventa permanentemente invisibile e cammina nel crepuscolo sorvegliato dall'oscuro potere che governa gli Anelli.
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UnixMan
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Re: Diffusori "Robin 665g": l'uovo di Colombo?

Messaggio da UnixMan »

Ieri sera non abbiamo resistito alla tentazione di fare un primo rapido ascolto a casa di George. Installazione volante con posizionamento obbligato e decisamente inadeguato, alla "come viene viene". Il tutto (ovviamente e necessariamente, data la distanza ridotta tra i diffusori) con ascolto in campo vicino. Quindi una situazione pessima, che di certo non poteva rendere giustizia alle peculiarità di questo sistema, specie per quanto riguarda l'immagine.

Qualche foto, tanto per rendere l'idea:
2017-10-18_223707.jpg
2017-10-18_224046.jpg
2017-10-18_224121.jpg
Le "665g" erano pilotate dalla solita catena di George (per quanto si possa definire "solita" una catena che è in continua evoluzione): HQPlayer su AudioLinux (con conversione PCM -> DSD256), DAC Mirand modificato (nuovi clock con alimentazione separata, nuovo stadio di uscita a discreti) ed amplificatore "My Evolution" by Mauro Penasa, nell'ultima versione aggiornata da George medesimo. Cavi "WireWorld" per USB e alimentazioni, RG400 per il segnale. Per il collegamento ai diffusori invece dei soliti StraightWire abbiamo utilizzato i cavi che mi sono stati forniti da Claudio insieme ai diffusori stessi (una interessante configurazione "star-quad" spaziata, DIY).

Seguono le mie primissime impressioni di ascolto, giusto per non lasciarvi troppo con la curiosità.

La prima cosa sorprendente è che... suonano davvero. :grin:

Soprattutto, è incredibile quante basse frequenze e quanto "punch" riescano a tirare fuori da quegli altoparlantini minuscoli, con quasi niente intorno.

Ovviamente non aspettatevi i bassi profondi o l'impatto "di pancia" di un sistema "grande", ma il suono è decisamente molto più "pieno" e "corposo" di quanto ci si potrebbe aspettare a giudicare dall'aspetto. La risposta è paragonabile a quella che si può ottenere da un monovia di quelle dimensioni con caricamenti molto più complessi e voluminosi (nonché costosi!).

Nel complesso il suono presenta pregi e difetti sostanzialmente non dissimili da quelli di altri monovia basati su altoparlanti di qualità e dimensioni paragonabili.

Per alcuni aspetti mi hanno fatto tornare alla memoria il suono delle famose "Limes" di Giuliano Nicoletti, che ebbi modo di ascoltare tanti anni fa. E scusate se è poco... :razz:

Le medie sono molto buone, il che dona una piacevole sensazione di naturalezza alla riproduzione, specie delle voci.

La risposta alle alte frequenze - almeno nelle condizioni di questo primo fugace ascolto - è risultata invece essere "calante", in modo abbastanza marcato. Il suono che ne risulta è "rotondo", dolce e mai aggressivo, tendenzialmente "eufonico".

In alcuni ambienti (in particolare quelli non trattati e/o ricchi di superfici riflettenti) e/o con alcune catene eccessivamente "brillanti" la cosa potrebbe essere vantaggiosa, ma in altri casi il calo potrebbe risultare eccessivo (come è stato nelle condizioni di questo primo test). Specie per i gusti di chi, come ad es. lo stesso George, gradisce un tipo di suono più "aggressivo" e dettagliato.

Da questo punto di vista sarei curioso di provare a realizzarne una replica utilizzando però degli altoparlanti dotati di una risposta un po' più accentuata verso le alte (ad es. proprio i Fostex FE83, oppure uno dei simpatici cinesini con cono metallico, ecc).

Comunque, complimenti a Claudio: l'idea è geniale, funziona ed è decisamente simpatica ed interessante. :clap: :clap:

Concludendo non posso esimermi dal ringraziarlo ancora per la sua disponibilità e per tutte le opportunità che ci sta offrendo, nonché porgergli i miei migliori auguri per il pieno successo della commercializzazione della sua idea. In bocca al lupo! :up: :handshake:
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Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: Diffusori "Robin 665g": l'uovo di Colombo?

Messaggio da toscanaccio »

Per curiosità ho provato a sistemare un "tubo" su uno dei miei monovia con ciare hx160 che normalmente tende a strillare un po e ho riscontrato anche io un (gradito) calo di livello della gamma medio alta ; non sono però sicuro di aver fatto un lavoro davvero buono, soprattutto il tipo di plastica che sono riuscito a trovare è risultata più "gommosa del pvc e ho fatto un numero limitato di forature ... comunque in effetti il suono che ne è uscito era gradevole e gli puoi girare intorno .... non cambia nulla !!! :wink:
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Re: Diffusori "Robin 665g": l'uovo di Colombo?

Messaggio da claudiogan »

Un commento ai primi due "test" pubblicati nella discussione.

Sono soddisfatto perchè é stato evidenziato che la tecnologia usata nei diffusori 665g funziona e produce un suono naturale. Attribuisco la gradevolezza del suono all'effetto delle onde secondarie ritardate e coerenti emesse dalla guida d'onda.

Non mi aspettavo un calo così evidente delle alte frequenze. La causa è correttamente individuata nell'ambiente d'ascolto, in particolare tra le foto già pubblicate ci sono i due casi limite in cui ci si può trovare nel fare una prova.
Nel primo messaggio, nella foto con la scrivania addossata al muro si vede in pratica la mia situazione abituale d'ascolto, ambiente molto riflettente e la maggior parte dell'energia emessa posteriormente raggiunge il punto d'ascolto.
Nel test al volo di Paolo (foto con scaffali dietro la scrivania) ambiente non riflettente, l'energia emessa posteriormente e lateralmente raggiunge troppo attenuata il punto d'ascolto.

Come intervenire per rimediare? I seguenti suggerimenti sono ipotesi di lavoro (non ho provato tutto) da adattare caso per caso da chi volesse sperimentare in ambienti poco riflettenti.
1 - se si ha a disposizione un Pc come sorgente è attivabile un DSP per l'equalizzazione col vantaggio di compensare anche difetti dell'ambiente d'ascolto.
2 - per aumentare l'energia delle onde ad alta frequenza diffratte verso l'ascoltatore si possono chiudere con nastro adesivo i fori posteriori e laterali.
3 - entro certi limiti si può aumentare il numero di fori di diffrazione nella zona alta del tubo (quattro file al posto di due), non è un effetto lineare e un numero eccessivo di fori di fatto equivale a tagliare un tratto della guida d'onda. Attenzione a tagli e slabbrature che possono innescare vibrazioni spurie.
4 - usare un altoparlante che evidenzi le alte frequenze

In questo momento non posso indicare un altoparlante ideale per la tecnologia dei 665g. Quelli che ho esaminato sono progettati per avere una pressione sonora uniforme a tutte le frequenze in un lobo frontale più o meno ampio. E' inevitabile che l'energia sonora totale delle alte frequenze (che resta costante) produca una pressione sonora ridotta in una configurazione omnidirezionale dello stesso altoparlante.

Spero che altri sperimentatori proseguano nei test e condividano le loro impressioni

claudio
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Re: Diffusori "Robin 665g": l'uovo di Colombo?

Messaggio da claudiogan »

Ciao a tutti ho terminato le prove di un nuovo supporto.

Potete vedere i risultati del lavoro sul sito aggiornato (robinsrl.it). Le foto saranno sostituite quando avrò tempo di realizzarle con una qualità migliore.
Le parti tradotte sono ottenute direttamente con Google translator (comunque è meglio del mio inglese) ed hanno lo scopo di fare risparmiare un click ai lettori non italiani, se notate strafalcioni vi chiedo il favore di segnalarli.

Per un mese ho messo in promozione a zero euro l'ebook 665g aggiornato alla nuova edizione con la descrizione della costruzione dei nuovi supporti a risonanza subsonica.

La ricerca di un supporto con risonanza subsonica e con un elevato fattore di merito ha effettivamente ridotto le vibrazioni trasmesse dall'altoparlante al piano di lavoro della scrivania e la qualità della riproduzione è ulterormente migliorata.

Ancora più importanti sono i seguenti risultati:
- il supporto risulta più stabile e semplice da montare con i morsetti per lampade,
- il supporto è fissato direttamente al magnete dell'altoparlante eliminando le tensioni generate dalla vite fissata al lobo della flangia,
- la staffa ora può essere adattata anche ad altoparlanti di dimensioni maggiori e posso iniziare a fare prove per aumentare la pressione sonora.

claudio
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Re: Diffusori "Robin 665g": l'uovo di Colombo?

Messaggio da claudiogan »

Un paio di foto:

Immagine

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Sito web: http://www.robinsrl.it
Ebook gratuito fino al 6 gennaio http://reader.ilmiolibro.kataweb.it/v/1 ... 5g_1186345
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Re: Diffusori "Robin 665g": l'uovo di Colombo?

Messaggio da plovati »

Per quanto riguarda la "fila di buchi", mi sono imbattuto in questo articolo, molto pertinente, che ha anche una modellizzazione della risposta in base a diametro fori:
EndFireHolesArray.pdf
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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Re: Diffusori "Robin 665g": l'uovo di Colombo?

Messaggio da audiofanatic »

plovati ha scritto:Per quanto riguarda la "fila di buchi", mi sono imbattuto in questo articolo, molto pertinente, che ha anche una modellizzazione della risposta in base a diametro fori:
EndFireHolesArray.pdf
lo stesso principio, al contrario, con cui si accentua la direzionalità nei microfoni
http://www.coutant.org/evre45nd/

Filippo
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Re: Diffusori "Robin 665g": l'uovo di Colombo?

Messaggio da claudiogan »

L’ EndFireHolesArray è il primo oggetto che è realizzato come il mio diffrattore acustico a guida d’onda
https://it.pinterest.com/pin/767582330213459241/ fig.3
è interessante notare che persegue obiettivi opposti. Si propone come un generatore direzionale di onde sonore mentre nel diffusore 665g il diffrattore acustico è usato come radiatore passivo omnidirezionale.
E’ una questione di punti di vista. Se la guida d’onda e i fori sono orizzontali, ad esempio montati sul tettuccio di un’auto paralleli al parabrezza, spostandomi di fronte o dietro la vettura sentirò bene il suono, posizionandomi lateralmente il suono si ridurrà notevolmente. Se mi potessi spostare sopra l’auto percepirei il suono alla massima intensità.
Una fila di fori è direttiva sui piani complanari alla fila per le lunghezze d’onda inferiori alla lunghezza della fila. La stessa fila di fori è omnidirezionale nei piani perpendicolari per tutte le lunghezze d’onda maggiori del diametro dei fori.
La modellazione numerica dell’articolo può essere utilizzata come punto di partenza per personalizzare i diffusori 665g in ambienti trattati acusticamente con materiale assorbente. Più fori allineati verticalmente invierebbero più energia acustica verso l’ascoltatore evitandone una inutile dispersione verso l’alto. Un elemento acusticamente riflettente sopra il foro potrebbe ulteriormente aumentare la percezione degli alti nella posizione d’ascolto.
L’aumento della lunghezza della fila di fori va anche a diminuire l’efficacia dello schermo acustico, per questo motivo i fori diffrazioni nel diffusore 665g sono solo nella parte alta della guida d’onda.
Approfitto dell’attenzione per segnalare l’aggiornamento del sito http://www.robinsrl.it:
1 - ho ridotto l’altezza della staffa per ridurre l’altezza totale del diffusore e poterlo spedire già montato,
2 - i fori nella parte alta della guida d’onda ora sono posizionati alla distanza standard dei raccoglitori per ufficio, con una sola punzonatura si fanno quattro fori.
claudio
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Re: Diffusori "Robin 665g": l'uovo di Colombo?

Messaggio da claudiogan »

Ciao a tutti

voglio segnalare alcuni aggiornamenti al mio progetto 665g.

Ho lavorato a un nuovo tipo di supporto che migliora l’isolamento acustico fra altoparlante e piano di lavoro.
http://www.robinsrl.it/diy_10.html

Claudio
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Re: Diffusori "Robin 665g": l'uovo di Colombo?

Messaggio da claudiogan »

Ciao a tutti

il diffusore 665g ha dato origine a una serie di prototipi che utilizzano le stesse tecnologie, si va da un sistema 2.1 per PC modificato a una guida d'onda in legno.

Potete trovare la documentazione sul sito https://www.robinsrl.it con il link alla nuova edizione dell'ebook in promozione a zero euro fino al 09 09 2018.

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Buone ferie

Claudio
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MDD Multi Delays Difraction

Messaggio da claudiogan »

Ciao a tutti
nel nuovo sito: https://www.claudiogandolfi.it ho pubblicato i progetti dei nuovi prototipi: 439h, 419h e 227h derivati dai vecchi modelli 665g, 621g, 666g, 667g e 669g.

Si tratta di casse acustiche che utilizzano il principio di Huygens per diffondere a 360 gradi tutte le frequenze dello spettro.
Con una serie di guide d’onda di lunghezza diversa si emettono onde sonore secondarie coerenti e ritardate in punti diversi dello spazio.
Ho chiamato questa tecnica MDD Multi Delays Difraction.

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A breve il vecchio sito robinsrl.it sarà dismesso, i contenuti delle pagine principali resteranno consultabili in file pdf scaricabili alla fine della pagina contatti: https://www.claudiogandolfi.it/contatti.html.

Claudio
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Re: Diffusori "Robin 665g": l'uovo di Colombo?

Messaggio da UnixMan »

Non perdetevi le successive evoluzioni del lavoro di Claudio, che trovate nel topic:

34c9 una cassa acustica MDD”.
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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