Come caspita si usa la dima per le testine?

Tutto su giradischi analogici e relativi accessori: autocostruzione, modifiche, ottimizzazione, ecc.
Avatar utente
UnixMan
sostenitore
Messaggi: 12086
Iscritto il: 27 ott 2005, 22:34
Località: L'Aquila (Italy)
Has thanked: 77 times
Been thanked: 47 times

Re: Come caspita si usa la dima per le testine?

Messaggio da UnixMan »

drpaolo ha scritto:Metodo semplificato, che uso io per la taratura volante del braccio del giradischi:

1) Trovi i dati relativi alla lunghezza effettiva del braccio e all'overhang su un sito tipo Vinylengine.com

2) Su un pezzetto di cartoncino leggero disegni un arco di cerchio che abbia come raggio il valore della lunghezza effettiva del braccio.

3) Sotto al primo arco di cerchio ne tracci un secondo (più corto) che abbia come raggio il valore della lunghezza effettiva MENO quello dell'overhang.

[ESEMPIO: lunghezza effettiva del braccio= 237 mm; overhang=15 mm. Il raggio del cerchio in 2) sarà di 237 mm, il raggio del cerchio in 3) sarà di 222 mm (237-15) - io disegno il tutto con il CAD, per semplicità ]

4) Ad un'estremità di questo secondo arco di cerchio fai un foro che possa ospitare, in maniera precisa, il perno del giradischi.

5) Introduci il cartoncino forato nel perno del giradischi; il cartoncino deve muoversi quando si muove il piatto, ma non deve scivolare sul piatto.

6) Posizioni la punta dello stilo ad una estremità dell'arco di cerchio più largo (raggio=lunghezza effettiva), in modo che tocchi la linea; puoi spostare il piatto a piacere fiono a che la punta dello stilo coincida con la linea.
A questo punto, TENENDO FERMO IL PIATTO E IL FOGLIETTO, posizioni nuovamente la punta dello stilo su un'altra parte dello stesso arco. Se l'overhang è giusto la puntina si posizionerà esattamente sull'arco, se l'overhang è errato la puntina si posizionerà PRIMA o DOPO il segno dell'arco.
Spostando avanti o indietro la testina nell portatestina si arriverà ad un punto in cui lo stilo si posizionerà esattamente sull'arco più largo in due (o tre) punti diversi dello stesso. A questo punto l'overhang è corretto.

E' più facile a farlo che a descriverlo !
drpaolo ha scritto:
berga12 ha scritto:L'arco quanto deve essere lungo? mezza circonferenza? non è chiaro dove posizionare il foro, metti qualche disegno pratico.
Questa è una dima fatta come dico io: https://www.instagram.com/p/BO2R7dhDuKu/
per comodità, copio qui l'immagine:
dima.jpg
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
kittle001
starting member
Messaggi: 116
Iscritto il: 16 mar 2013, 09:00
Località: Vasto (CH)

Re: Come caspita si usa la dima per le testine?

Messaggio da kittle001 »

drpaolo ha scritto:
E, giusto per curiosità, che differenze si riscontrano, all'atto pratico, con una taratura meno volante?
Nessuna, però se sei costretto ad assemblare 50 o 100 bracci di giradischi (come faccio io - è il mio lavoro) usare una dima "hardware" che blocca il braccio in costruzione, rende la taratura più veloce.

Interessante! Hai delle foto del tuo lavoro?

Se riesci a tarare il corretto overhang, anche con uno shell più corto, la lunghezza effettiva del braccio non cambia.

Perciò al limite dovrei far "sporgere" la testina oltre lo shell? E nel caso non fosse possibile?

La cosa importante è tenere il corpo testina, lungo l'asse longitudinale, allineato e parallelo ai bordi del portatestina, per non far variare l'angolo di offset a progetto.

Eri ironico quando in altri messaggi descrivevi coloro che angolano le testine per farle risultare parallele alle griglie?
Ciao, Marco
drpaolo
sostenitore
Messaggi: 869
Iscritto il: 17 ott 2005, 16:59
Località: Italy
Has thanked: 1 time
Been thanked: 31 times

Re: Come caspita si usa la dima per le testine?

Messaggio da drpaolo »

Interessante! Hai delle foto del tuo lavoro?
No.
Perciò al limite dovrei far "sporgere" la testina oltre lo shell? E nel caso non fosse possibile?
Compri un altro shell (se il braccio ha l'attacco SME), oppure allunghi leggermente le asole che portano i bulloncini di fissaggio con una limetta a "coda di topo".
Eri ironico quando in altri messaggi descrivevi coloro che angolano le testine per farle risultare parallele alle griglie?
Si.

Bisogna partire dal presupposto che i progettisti di bracci abbiano progettato per la miglior geometria possibile, che non prevede variazioni nell'angolo di offset. In tutte le prove di giradischi pubblicate su Suono e Stereoplay negli anni d'oro, solo un giradischi risultò con la geometria del braccio sbagliata.

Se volete divertirvi un po' date un'occhiata qui:

https://www.vinylengine.com/tonearm_ali ... =calculate

e cercate di capire quale configurazione è la migliore e perchè.
kittle001
starting member
Messaggi: 116
Iscritto il: 16 mar 2013, 09:00
Località: Vasto (CH)

Re: Come caspita si usa la dima per le testine?

Messaggio da kittle001 »

drpaolo ha scritto:
Interessante! Hai delle foto del tuo lavoro?
No.

La mia era solo una pura curiosità, che nasceva dall'immagine dei cento bracci da tarare: mi ha lasciato basito che in Italia un laboratorio tarasse tanti bracci di giradischi, ti chiedo scusa dell'invadenza.

Compri un altro shell (se il braccio ha l'attacco SME), oppure allunghi leggermente le asole che portano i bulloncini di fissaggio con una limetta a "coda di topo".
La seconda opzione non sembra facilmente percorribile, potrei allungare le asole di meno di 5mm e credo non mi basterebbero: la differenza di lunghezza da ricercare è quella tra dove cade la puntina e la croce delle griglie, giusto?

La prima opzione pure potrebbe non essere una strada facile: io ho preso uno shell Ortofon SH-4

Immagine

Ora, come si vede dalla tabella tutti gli Ortofon differiscono al massimo di circa un paio di mm da questo, cioé ancora troppo poco se ho usato bene la dima.
Altre case, e mi riferisco a Technics ed Audiotechnica però neanche li pubblicano sul web i dati.
Su eBay qualcosa riferita alla sigla del giradischi (YP-D6) si trova, ma all'apparenza sono copie dello shell Technics per lo SL1200, che ha dati di overhang e lunghezza effettiva minori dello Yamaha.

Più in generale mi piaceva di più l'altro tuo suggerimento:
drpaolo ha scritto:In teoria si potrebbe "riprogettarlo", variando l'offset e l'overhang (cose molto complicate, se non sai come fare), ma rischieresti di trovarti un "null point" (il punto dell'arco a minima distorsione) in un'area del disco "inutile".

E' possibile provare ad impostare questi calcoli, o presuppongono troppa conoscenza teorica o misurazioni complesse?

Bisogna partire dal presupposto che i progettisti di bracci abbiano progettato per la miglior geometria possibile, che non prevede variazioni nell'angolo di offset.

Solo a titolo di chiacchiera, ho qualche dubbio che tutti i progettisti si comportino bene così come nel tuo presupposto.
Nel mio lavoro (banale rivenditore di informatica!) mi capita troppe volte di imbattermi in prodotti immessi sul mercato solo per fare numero e purché funzionino per la durata della garanzia.

Uscendo invece dalle battute, se quello è il presupposto non mi spiego come mai Ortofon, Audio Technica, Technics, Stanton e tanti altri rilascino prodotti senza specifiche o senza specificarne il range di compatibilità.

Se volete divertirvi un po' date un'occhiata qui:

https://www.vinylengine.com/tonearm_ali ... =calculate

e cercate di capire quale configurazione è la migliore e perchè.

Interessante applicazione: tante risposte in un amen, se si sanno porre le domande giuste!
Io ovviamente non posso risponderti con cognizione di causa, ma se posso almeno tirare ad indovinare come in un quiz televisivo, non è forse il Lofgren B ?

Grazie ancora dell'aiuto, come sempre!
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Ciao, Marco
kittle001
starting member
Messaggi: 116
Iscritto il: 16 mar 2013, 09:00
Località: Vasto (CH)

Re: Come caspita si usa la dima per le testine?

Messaggio da kittle001 »

drpaolo ha scritto:oppure allunghi leggermente le asole che portano i bulloncini di fissaggio con una limetta a "coda di topo".
Comunque, volendo provarci drpaolo, questo potrebbe essere uno strumento adatto, oppure è troppo sottile (le asole sono tra i 2 ed i 3mm)?

http://www.rma-tools.com/index.php?main ... ts_id=1041
Ciao, Marco
kittle001
starting member
Messaggi: 116
Iscritto il: 16 mar 2013, 09:00
Località: Vasto (CH)

Re: Come caspita si usa la dima per le testine?

Messaggio da kittle001 »

E ritorniamo a bomba: come caspita si usa la dima?

Prima di stampare una dima con un doppio arco come descritta da drpaolo, mi sono incaponito sul "I° metodo drpaolo", perché è troppo elegante nella sua intelligente semplicità, e perché volevo vedere quanto cavolo è l'overhang con lo shell Ortofon.

Allora ho fatto questo, ho attaccato un pezzettino di carta sotto la testina, dietro la puntina, la testina che sporge oltre lo shell di 1mm e passa, poi con un pennarello ho sporcato il perno per bene (solo intorno alla punta).
Poi col braccio in posizione di lettura ho portato la testina oltre il solco interno, forzandola a rimanere ferma con la mano (molto gentilmente), a dispetto dell'auto-return.
Infine ho premuto delicatamente l'headshell verso il perno.

Ho smontato lo shell, capovolto, ed ho cercato di misurare la distanza tra l'invisibile puntina ed il minuscolo puntino blu ritrattato sulla carta.
Ho tenuto il calibro a un paio di mm dal cantilever per cui qualche errore decimale ci sarà, però la sorpresa mia è stata tanta: nonostante lo shell più corto, nonostante sulla dima che ho stampato (sulle dime, ma sempre Baerwold / Lofgren A) la puntina cadesse alcuni mm PRIMA della crocetta al centro delle griglie, "quello" che ho misurato era MAGGIORE dell'overhang di progetto (16,6 o 17mm a seconda dei documenti), 18mm e decimi (meno di cinque). Oltre la sorpresa di ritrovarsi un risultato opposto a quello che credevo, mi ritrovo pure il disappunto perché da qualche parte su vinylengine ho letto che se non si rispetta l'overhang di progetto è meglio essere in difetto che in eccesso.

Come è possibile? Cioè, lo so come è possibile, uno o più miei errori, concettuali o materiali, ma quali sono? drpaolo, per quel che sono riuscito a spiegare, li vedi questi errori marchiani? Le dime sono stampate male, le ho usate male, ho misurato male, tutti e tre? E sporcando la carta di blu ho misurato l'overhang oppure no?

Grazie della pazienza nel leggermi.
Ciao, Marco
drpaolo
sostenitore
Messaggi: 869
Iscritto il: 17 ott 2005, 16:59
Località: Italy
Has thanked: 1 time
Been thanked: 31 times

Re: Come caspita si usa la dima per le testine?

Messaggio da drpaolo »

La mia era solo una pura curiosità, che nasceva dall'immagine dei cento bracci da tarare: mi ha lasciato basito che in Italia un laboratorio tarasse tanti bracci di giradischi, ti chiedo scusa dell'invadenza.
Non è invadenza, solamente ritengo che non sia obbligatorio che chi costruisce apparati hifi debba per forza far cagnara sui forum (luogo quantomai inadatto) per mostrare quanto è bravo. Trovo la cosa assai inelegante ed inopportuna, dato che è meglio che parlino i fatti e i fatti non "parlano" attraverso i forum audio (secondo me).

Comunque in Italia c'è ancora chi costruisce giradischi e bracci in (piccola) serie industriale, con metodi industriali e organizzazione industriale.

Per quanto riguarda la dima: non occorre fare tante pensate; costruisci una dima come ti ho suggerito, in cartoncino sottile e prova a misurare l'overhang.

Il costo di costruzione della dima è pressochè nullo per cui, prima di comprare la limetta, prova a verificare se riesci a far cadere sui due punti diversi dell'arco dell'overhang la puntina.
Il valore dell'overhang indicato da Yamaha è di 17 mm, per cui questo valore deve essere verificato; in alternativa il valore di 16,5 mm va ugualmente bene.

In questo secondo caso è probabile che i valori del null point si spostino verso il centro del disco e che la distorsione media non si incrementi, anzi diminuisca un pochettino (ma l'obiettivo di una bassa distorsione media non è necessariamente l'obiettivo che si pongono i progettisti di bracci).
kittle001
starting member
Messaggi: 116
Iscritto il: 16 mar 2013, 09:00
Località: Vasto (CH)

Re: Come caspita si usa la dima per le testine?

Messaggio da kittle001 »

drpaolo ha scritto:Per quanto riguarda la dima: non occorre fare tante pensate; costruisci una dima come ti ho suggerito, in cartoncino sottile e prova a misurare l'overhang.

Questo strumento reperibile qui (funziona solo sotto Windows) è quello che ha fatto al caso mio: credo che in buona sostanza coincida con quanto suggerivi, giusto? Una dima ad arco.

Immagine

L'unica differenza è che il sistema di calcolo usa la distanza spindle - pivot invece che la lunghezza effettiva, ma a questo ho ovviato ricavandola a posteriori con il Tonearm Alignment Calculator Pro che mi hai segnalato nel tuo post precedente.

Dopo breve e fruttuosa verifica con la dima ad arco posso dire che il braccio pare allineato, con ogni probabilità, Stevenson A (raggi IEC/RIAA): la testina nei limiti della mia visione serale (non è certo una dima a specchio) è allineata alle griglie, e lo shell SH-4 consente il corretto overhang senza modifiche alle asole (anche se la Ortofon farebbe forse bene a riprogettare i loro cavetti da shell, che dovrebbero essere più corti, robusti e completamente inguainati/isolati).

Una curiosità: le testine senza shell, tipo Ortofon Concorde, come si regolano, o meglio, il braccio si allinea alla stessa maniera pure con queste?

drpaolo ha scritto:(ma l'obiettivo di una bassa distorsione media non è necessariamente l'obiettivo che si pongono i progettisti di bracci).

Questo come argomento generale sarebbe assai interessante: se lo vuoi trattare, in breve quali sono gli obiettivi tecnici oltre a contenere la distorsione?
Ed a tale proposito, ed a proposito del Tonearm Alignment Calculator Pro, qual era la risposta giusta? :?:

Ah, grazie ancora! :grin:
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Ciao, Marco
Flavia Rossi
new member
Messaggi: 29
Iscritto il: 20 mar 2019, 13:34

Re: Come caspita si usa la dima per le testine?

Messaggio da Flavia Rossi »

Grazie mille era una cosa che non riuscivo a fare!!!! :smile: :smile: :smile: :smile:
drpaolo
sostenitore
Messaggi: 869
Iscritto il: 17 ott 2005, 16:59
Località: Italy
Has thanked: 1 time
Been thanked: 31 times

Re: Come caspita si usa la dima per le testine?

Messaggio da drpaolo »

Questa è una dima da me progettata per i più comuni giradischi Thorens e realizzata per la manifestazione Savona Vinile 2019, organizzata dal mio amico Davide di Vincebus Eruptum

(clicca qui per la dima)

P.S. Ogni giradischi richiede la sua dima; non esiste una dima universale che permetta un accurato montaggio una testina su quella specifica combinazione giradischi/braccio...

...a meno di non sapere molto bene cosa si sta facendo.
drpaolo
sostenitore
Messaggi: 869
Iscritto il: 17 ott 2005, 16:59
Località: Italy
Has thanked: 1 time
Been thanked: 31 times

Re: Come caspita si usa la dima per le testine?

Messaggio da drpaolo »

Dima Thorens in scala 1:1, realizzata per Vincebus Eruptum
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Mary J
new member
Messaggi: 23
Iscritto il: 10 set 2019, 11:52

Re: Come caspita si usa la dima per le testine?

Messaggio da Mary J »

mi raccomando sempre di maneggiare queste cose cpon la massima delicatezza ed attenzione perchè il giradischi è molto delicato, e sarebbe un peccato roviinarlo per queste p**late
drpaolo
sostenitore
Messaggi: 869
Iscritto il: 17 ott 2005, 16:59
Località: Italy
Has thanked: 1 time
Been thanked: 31 times

Sul perchè le dime universali non servono ad una beata fava

Messaggio da drpaolo »

Forse vi siete accorti che io non ho in grande stima ( :rofl: ) le cosiddette dime universali per giradischi: ecco il perchè.

Costretto in casa dalle circostanze che tutti conoscete, devo lavorare in una piccola stanza e per sentire la musica in vinile ho approfittato dell'occasione per rimettere in sesto un complesso stereo Philips degli anni '70 che avevo restaurato e regalato a mio figlio, non più usato da anni.

I giradischi della serie HiFi della Philips di 45 anni fà e più erano giradischi piccoli, fatti per essere posati sugli scaffali senza ingombrare; il piatto aveva un diametro di 26 cm circa e il braccio non era da 9", ma piuttosto da 8", con una lunghezza effettiva di poco più di 200 mm.

Un braccio corto, se ben progettato, non và molto peggio di uno più lungo, dal punto di vista della distorsione e dell'errore radiale, a patto che sia un braccio "universale"; i bracci Philips della serie GA erano molto carini, ma erano sostanzialmente progettati per le testine MC della serie GP.
L'unico standard che esiste per le testine magnetiche è, purtroppo, lo standard che stabilisce il passo dei fori di fissaggio (1/2"); non esiste standardizzazione per la lunghezza del cantilever o la posizione dello stilo.
Se quindi la posizione dello stilo della testina è differente in varie marche e si usano portatestina proprietari, può essere difficile posizionare la testina con il corretto sbalzo (overhang). Se questa differenza non è di decimi di millimetro, ma di millimetri, in un braccio corto la distorsione per errore tangenziale fà presto a salire a livelli inaccettabili (sopra il 4%).

Nel mio Philips GA308 decido di montare una testina moderna, con stilo a profilo conico, per preservare "filologicamente" il tipo di ascolto; monto quindi una testina moderna (Ortofon OM1s), che è l'ultima uscita del marchio nel campo delle testine economiche hifi.

Primo problema: non trovo da nessuna parte le caratteristiche della geometria di quel preciso braccio e quindi decido di affidarmi, per il montaggio, ad una dima di Vinylengine, concepita secondo Baerwald, con i null points a 120,89 e 66 mm.

Secondo problema: la testina Ortofon OM1s ha lo stilo posizionato di circa 2 mm più avanti dello stilo della vecchia GP400, che era la testina in dotazione del giradischi. Nessun problema, direte voi, basta spostare la testina di 2 mm più indietro nel portatestina; non si può, perchè la slitta del portatestina è corta.
In ogni caso la testina è dimata perfettamente secondo Baerwald (e secondo la dima di Vinylengine), il peso è regolato (quasi) al massimo, lo stilo è pulito, quindi procediamo all'ascolto.

Con il rock, tutto bene, con le cantate di Bach, un disastro, soprattutto nei solchi interni: distorsione a non finire sui pieni vocali.

Dato che ho un po' di tempo, misuro (approssimativamente) i parametri del braccio:
  • lunghezza effettiva;
    distanza tra i centri di rotazione;
    angolo di offset;
    sbalzo;
e poi li riporto nel calcolatore della geometria.

Risultato: con quei parametri la distorsione, sui solchi interni, sorpassa agevolmente il 4% ed è udibilissima.

Che fare ? Il braccio così è costruito e non si può toccare; due parametri sono immodificabili: la distanza tra i centri di rotazione e la lunghezza effettiva. Lo sbalzo è anche immodificabile a causa della corsa corta della slitta portatestina.
Posso solo modificare l'angolo di offset all'interno della slitta, montando la testina in modo che appaia ruotata nel portatestina e i suoi bordi non siano più paralleli a quelli dello stesso portatestina.

Di quanto ? Torno al calcolatore della geometria: se aumento l'angolo di offset di 4 gradi dovrei riuscire a ridurre la distorsione del 75%
Fare questo senza calibri e sistemi di misura è un po' difficile, per cui ruoto la testina verso l'interno, tenendo ferma la vite più interna e mollando quella esterna.
Procedo a passi di 0,5 mm alla volta, ascolto Christa Ludwig che canta e -alla fine- dopo uno spostamento della vite esterna di 2 mm scarsi, rispetto a quella interna, giungo ad un accettabile compromesso sulla distorsione.

Controllo di nuovo con la dima Baerwald: secondo essa l'allineamento è completamente errato !

Ecco perchè io non mi fido mai delle dime universali per il montaggio della testina ! :grin: :grin: :grin:
drpaolo
sostenitore
Messaggi: 869
Iscritto il: 17 ott 2005, 16:59
Località: Italy
Has thanked: 1 time
Been thanked: 31 times

Re: Come caspita si usa la dima per le testine?

Messaggio da drpaolo »

AGGIORNAMENTO:

non ancora soddisfatto del montaggio (un po' di distorsione rimaneva comunque), ho provato a cambiare testina. Avevo da parte una vecchia GRADO FCE+ e ho montato quella, tenendo presente la diversa distanza tra asse dei fori di montaggio e testina; leggermente meglio, ma ancora problemi con dischi difficili (polifonia, cori).

Armandomi di santa pazienza, goniometro, righello e calibro ho provato a misurare più accuratamente i parametri caratteristici del braccio, notando una (lieve, ma importante) discrepanza con i parametri sommari misurati in precedenza.
Tenendo conto dei nuovi parametri ho poi disegnato una dima di overhang per il braccio del GA308, ho montato la testina secondo quella dima e -meraviglia- la distorsione è "sparita" (=è quella che ci si aspetta in un giradischi di quell'epoca e con quel braccio).

Nuova verifica con le dime di Vinylengine (Baerwald e Stevenson) e , CVD, il nuovo montaggio è grossolanemente in errore per entrambe le dime. :grin: :grin: :grin:
Ultima modifica di drpaolo il 30 mar 2020, 12:38, modificato 1 volta in totale.
drpaolo
sostenitore
Messaggi: 869
Iscritto il: 17 ott 2005, 16:59
Località: Italy
Has thanked: 1 time
Been thanked: 31 times

Re: Come caspita si usa la dima per le testine?

Messaggio da drpaolo »

In particolare, l'allineamento secondo Stevenson richiederebbe, nel braccio Philips, una variazione di oltre due gradi nell'angolo di offset e di due millimetri circa nell'overhang: una enormità !

P.S. Philips, Thorens e Pioneer avevano (a quell'epoca) dime proprietarie molto semplici da usare, che fornivano agli acquirenti dei giradischi.
drpaolo
sostenitore
Messaggi: 869
Iscritto il: 17 ott 2005, 16:59
Località: Italy
Has thanked: 1 time
Been thanked: 31 times

Re: Come caspita si usa la dima per le testine?

Messaggio da drpaolo »

Vi invito a riflettere su questa immagine, che esemplifica la variazione della distorsione dovuta all'errore angolare nel tracciamento (* è una stima, non una misura, attenzione) per lo spostamento di 1 mm nell'overhang della testina montata nel braccio del Philips GA308:
Errore radiale su GA308.jpg
Sull'asse X è rappresentata la distanza dal perno del piatto; a sinistra sono 55 mm, a destra 150 mm (le due aree grigie a sinistra e a destra rappresentano l'area non incisa: 60 mm e 146 mm dal centro di rotazione del disco). Sull'asse Y è rappresentata la distorsione stimata per l'errore geometrico di tracciamento.

La curva rossa rappresenta la "distorsione" (*) causata dall'errore angolare con il settaggio secondo i parametri di progetto corretti; noterete come la distorsione (rappresentata dalla curva rossa) sia mediamente molto più bassa che con la curva blu; ha uno zero (null point) a 70 mm e poi sale bruscamente fino all'1,5% a 58 mm dal centro di rotazione del disco, area in cui molti dischi degli anni '70 sono ancora incisi. La curva blu ha un picco di distorsione più alto, ma -alla distanza di 58 mm dal centro del piatto, la distorsione è dello 0,5%

La curva rossa è lo standard di fabbrica (secondo le mie misure), la curva blu differisce dallo standard perchè l'overhang è inferiore di 1 mm.

Quale curva scegliereste voi ?

ATTENZIONE: se modifico l'overhang spostando la testina nel portatestina modifico anche gli altri due parametri ad esso legati: angolo di offset e lunghezza effettiva; di questo va tenuto conto leggendo il grafico soprariportato. Ecco perchè le dime universali funzionano solo se si sa molto bene cosa si vuole ottenere !
La modifica "in corsa" dell'overhang senza variare gli altri due parametri si può fare solo con i bracci che hanno la slitta di fissaggio, tipo SME, per capirci.

(*) Questo studio, pubblicato nel 1938, descrive quantitativamente per la prima volta gli effetti della distorsione dovuti all'errore di tracciamento. Una possibile geometria dei bracci (Loefgren) deriva proprio da lì.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
pietro48
new member
Messaggi: 4
Iscritto il: 23 apr 2020, 10:51

Re: Come caspita si usa la dima per le testine?

Messaggio da pietro48 »

Un saluto a tutto il forum :handshake: , con questo post inizio l’avventura in questo forum :rofl: .
Costretto come tutti a casa :sad: , dopo avere escogitato vari diversivi per ingannare il tempo, ho deciso di riprendere uno dei miei primi giradischi e di rimetterlo in funzione.
Trattasi del “Transcriptor Skeleton” con il braccio “Vestigial”.
Allineare questo particolare braccio è già una bella impresa :sweat: , poiché richiede 5 differenti aggiustamenti: overhang, posizione orizzontale, overshoot e anti-skating, e forza di tracciamento (fortunatamente ho il manualetto).
Non trovando più la dima forse qualcuno ha questo giradischi è può cortesemente darmi una mano, oppure suggermi che dima utilizzare (tra quelle disponibili in rete) o come realizzarla.
Le specifiche fornite dal costruttore per il braccio “vestigiale “ sono:

Pivot to Stylus: 1 3/8"
Overall length: 8 3/4"
Mounting shaft diameter: 5/8"
Vertical adjustment: 2 1/2"
Lead capacitance: 99pf per meter
Cartridge weight: less than 7g

Cordialmente
Pietro
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
drpaolo
sostenitore
Messaggi: 869
Iscritto il: 17 ott 2005, 16:59
Località: Italy
Has thanked: 1 time
Been thanked: 31 times

Re: Come caspita si usa la dima per le testine?

Messaggio da drpaolo »

Il giradischi è storico; il braccio, mah? :doh:

Considerando il valore della lunghezza effettiva del braccio (222,25 mm) ti consiglio di utilizzare un overhang di 21,7 mm

Come si costruisce una dima per l'overhang è dettagliatamente spiegato nei post precedenti.
drpaolo
sostenitore
Messaggi: 869
Iscritto il: 17 ott 2005, 16:59
Località: Italy
Has thanked: 1 time
Been thanked: 31 times

Re: Come caspita si usa la dima per le testine?

Messaggio da drpaolo »

Il corpo della testina va tenuto allineato alle asole di montaggio della conchiglia portatestina, ovviamente.
pietro48
new member
Messaggi: 4
Iscritto il: 23 apr 2020, 10:51

Re: Come caspita si usa la dima per le testine?

Messaggio da pietro48 »

drpaolo grazie per la rapida risposta :grin: .

Per la dima mi atterrò a quanto da te descritto "Metodo semplificato, per la taratura volante del braccio del giradischi" utilizzando un overhang di 21,7 mm.
Cordialmente
Pietro

ps. ho altri giradischi storici ed altro materiale. Sono un amante del "vintage" :inlove:
Rispondi
  • Argomenti simili
    Statistiche
    Ultimo messaggio